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S T A N D A R D: Prova Alle Variazioni Rapide Di Temperatura Per Componenti E Complessivi
S T A N D A R D: Prova Alle Variazioni Rapide Di Temperatura Per Componenti E Complessivi
16–0146
Standard DI TEMPERATURA
PER COMPONENTI E COMPLESSIVI
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Date 18.07.2002
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1 OGGETTO
2 CONDIZIONI AMBIENTALI
– Temperatura: 23 ± 5 °C
– Pressione atmosferica: 860 – 1060 mbar
– Umidità relativa: 45 – 70 %
3 APPARECCHIATURA DI PROVA
Sono necessarie due camere climatiche: una per le prove a bassa temperatura e l’altra per le prove
ad alta temperatura.
Le caratteristiche e la strumentazione che le camere climatiche devono possedere sono quelle spe-
cificate nelle seguenti norme:
IVECO STD. 16–0144 PROVE AL FREDDO
IVECO STD. 16–0141 PROVE AL CALDO SECCO
IVECO STD. 16–0140 PROVE AL CALDO UMIDO PERMANENTE
4 CONDIZIONI DI PROVA
I valori delle temperature di prova, relativi alla classe di severità, sono riportati nelle tabelle che se-
guono:
a) per le basse temperature
Grado di severità C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9
Temperatura °C 30 40 55 70 85 100 125 155 200
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Devono essere 5, se non diversamente prescritto dalla norma di prova. Un ciclo è composto da una
prova al freddo e da una al caldo.
La durata dell’esposizione a ciascuna delle due temperature dipende dalla capacità termica dell’og-
getto in prova. Quando tale durata non è prescritta dalla norma di prova occorre verificare, con ele-
menti termosensibili collocati all’interno dell’oggetto, e facenti capo allo strumento di misura, che
l’oggetto medesimo raggiunga la stabilizzazione termica della camera climatica.
5 PROCEDIMENTO
5.1 Il componente, o il complessivo in esame dopo stabilizzazione alla temperatura dell’ambiente di cui
al punto 2, viene esaminato e sottoposto ai controlli preliminari prescritti dalla norma di prova.
Dopo queste operazioni può essere sottoposto ai cicli di temperatura come specificato nel punto
5.2 successivo.
5.2 L’oggetto in prova, senza essere alimentato, deve essere introdotto nella camera a bassa tempera-
tura il cui ambiente deve già trovarsi alla temperatura richiesta dalla norma di prova. In tali condizioni
deve permanere fino alla stabilizzazione termica indicata dall’insieme elemento termosensibile e
strumento di misura, oppure per il tempo specificato dalla norma di prova.
Raggiunto il suddetto equilibrio termico, l’oggetto viene estratto e con la tempistica prescritta al para-
grafo 4.4, deve successivamente essere introdotto nella camera ad alta temperatura, il cui ambiente
deve già trovarsi alla temperatura richiesta dalla norma di prova.
Dopo la permanenza al caldo sino al raggiungimento della stabilizzazione termica, controllata con
le modalità già descritte, l’oggetto viene estratto.
Le operazioni sopra specificate costituiscono 1 ciclo di prova.
I cicli di prova devono essere ripetuti in successione con le modalità dei paragrafi 4.2 e 4.4.
Dopo la stabilizzazione termica finale nell’ambiente di cui al punto 2, l’oggetto deve essere esamina-
to e quindi sottoposto ai controlli e alle prove richieste dalla norma di prova.
NORME CITATE