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Sascia Canale
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale - Università degli Studi di Catania
Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania
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Salvatore Leonardi
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale - Università degli Studi di Catania
Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania
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Giuseppina Pappalardo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale - Università degli Studi di Catania
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SOMMARIO
La realizzazione di nuove intersezioni a raso e la riqualificazione di quelle esistenti si
basa, in Italia, sui criteri progettuali dettati dalla Normativa CNR e sulle indicazioni
cogenti fornite dal Codice della Strada. In tale contesto, partendo dall’analisi delle
metodologie di progetto nazionali ed internazionali e proseguendo con una serie di
elaborazioni eseguite con un software per la simulazione delle traiettorie, è già stato
possibile ridefinire i valori dei raggi occorrenti alla corretta esecuzione delle manovre di
svolta a destra, in funzione degli angoli di deviazione; si è arrivati, inoltre, a dedurre le
fasce d’ingombro, impegnate dai veicoli che eseguono le traiettorie di svolta, associate
alle diverse configurazioni geometriche degli incroci.
Nella presente memoria si intende analizzare, utilizzando i risultati già ottenuti e
svolgendo ulteriori simulazioni al computer, gli spazi occupati dai veicoli durante
l’esecuzione delle manovre di svolta nel loro complesso (a destra e a sinistra). La
comprensione dell’effettiva distribuzione degli spazi utili per le manovre, all’interno
delle aree d’incrocio, fornirà gli strumenti concettuali necessari all’elaborazione di
criteri maggiormente razionali per la composizione geometrico-funzionale delle
intersezioni a raso. In particolare, verranno proposte nuove metodologie per il
posizionamento e la costruzione geometrica delle isole divisionali e di canalizzazione.
ABSTRACT
The realization of new intersections at grade and the retraining of the existing bases, in
Italy, on the CNR planning criterions and the mandatory indications provided by the
Road Code. In such context, on the basis of a series of elaborations executed with a
software for the simulation of the trajectories, was already possible redefining the
values of the radius necessary to the correct execution of the right turn manoeuvres, in
function of the deviation angles; was derived the turning path, take up from the vehicles
which execute the turn trajectories.
In this paper, we intend to analyse the spaces engaged by vehicles during this
manoeuvres of turn (right and left).
The comprehension of the real distribution of the spaces useful for the manoeuvres,
inside the crossing areas, will provide the conceptual tools necessary to the elaboration
of more rational criterions for the composition geometrical-functional of the
intersections at grade. In particular, new methodologies for the positioning and the
geometrical building of the divisional and canalization islands will be proposed.
1. INTRODUZIONE
Le intersezioni a raso caratterizzate da ampi raggi di svolta o formate da direttrici che si
incrociano con angoli diversi da quello retto, sono contraddistinte dalla presenza di
ampie aree pavimentate. L’esistenza di tali zone, qualora non venissero realizzati
opportuni interventi, potrebbe generare almeno tre tipi di inconvenienti:
• movimenti incontrollabili da parte dei veicoli;
• lunghi attraversamenti pedonali (soprattutto in ambito urbano);
• zone di pavimentazione non utilizzate.
In realtà, anche le intersezioni a T o a doppia T aventi raggi di svolta non elevati,
possono presentare ampie aree pavimentate che invogliano una certa percentuale di
veicoli a eseguire traiettorie differenti da quelle “spontanee” e normalmente prevedibili.
La possibilità di controllare le traiettorie dei veicoli, riducendo la frequenza di
esecuzione di manovre che possono degenerare in pericolosi conflitti tra i veicoli, è
garantita da particolari elementi progettuali delle intersezioni a raso: le cosiddette isole
di traffico.
Da un punto di vista funzionale, le isole possono adempiere a tre compiti fondamentali:
1) canalizzazione: per il controllo e la gestione dei movimenti di traffico (solitamente
quello che effettua le manovre di svolta);
2) divisione: per separare le correnti di traffico opposte o quelle marcianti nella
medesima direzione (si tratta generalmente dei flussi veicolari in attraversamento);
3) rifugio: per la protezione dei pedoni.
Gran parte delle isole dovrebbe svolgere almeno due delle predette funzioni [1],[2],[3].
Le osservazioni svolte fino a questo punto, oltre a far comprendere l’importanza delle
isole di traffico, servono come premessa allo studio che verrà esposto nei successivi
paragrafi. Occorre ricordare che il presente gruppo di lavoro, nell’ambito dell’attività di
ricerca relativa alle problematiche inerenti alle intersezioni stradali, ha recentemente
elaborato una metodologia per il tracciamento pratico delle fasce d’ingombro veicolari
corrispondenti alle curve di ciglio. La proposta di tale procedura è stata possibile anche
grazie al supporto di un software di simulazione che ha notevolmente alleggerito il
carico di lavoro, derivante dall’analisi delle molteplici traiettorie di svolta a destra,
resosi necessario per poter pervenire a conclusioni ragionevolmente significative.
In tale contesto appare evidente che, per una corretta verifica progettuale del disegno
complessivo delle isole di traffico in un’intersezione, si debbano mettere in conto sia le
fasce d’ingombro, sia gli effettivi raggi di curvatura che si originano durante
l’esecuzione delle varie manovre di svolta.
Sono proprio gli spazi utilizzati dai veicoli in manovra, infatti, a dover delimitare le aree
da destinare alle isole.
Al fine di poter proseguire nell’impostazione di un iter procedurale mirato alla
progettazione di tutte le componenti funzionali delle intersezioni a raso, risulta
indispensabile avere a disposizione una panoramica completa sulle traiettorie veicolari
che possono interessare gli incroci a raso nelle varie configurazioni geometriche e di
traffico. Poiché, come si è detto, lo studio delle traiettorie associate alle svolte a destra
ha già consentito di trarre soddisfacenti conclusioni, ci si è prefissi l’obiettivo di
ricercare un’adeguata caratterizzazione anche per le manovre di svolta a sinistra.
Nell’ultima parte del presente studio verrà illustrata, anche col supporto di esempi
applicativi, una nuova metodologia per il tracciamento grafico delle intersezioni a T (ma
la procedura è facilmente estendibile anche al caso di intersezioni a più rami) che trae
origine, per l’appunto, dalla definizione dei parametri geometrici che descrivono
compiutamente le due tipologie di traiettoria (svolta a destra e svolta a sinistra).
2. ITER PROCEDURALE PER L’ANALISI DELLE TRAIETTORIE DI
SVOLTA A SINISTRA
Lo studio delle traiettorie di svolta a sinistra è stato compiuto col supporto del software
Auto-Turn (Transoft Solutions Inc. Canada) che, lavorando in ambiente CAD, permette
di simulare i tragitti curvilinei percorsi da un veicolo, una volta assegnata la traiettoria
sulla quale deve transitare il centro dell’asse sterzante del veicolo stesso.
Le peculiarità e le possibilità applicative di Auto-Turn sono state ampiamente trattate in
un precedente contributo, portato avanti dal presente gruppo di ricerca, relativo allo
studio dei criteri progettuali delle curve di ciglio [4].
L’iter seguito per lo studio delle traiettorie si articola nei seguenti punti:
È stato selezionato un campione significativo di veicoli appartenente alle tipologie
veicolari così definite: autoveicoli leggeri, autocarri, bus, autoarticolati. Si tratta
degli stessi veicoli già impiegati per la verifica delle traiettorie di svolta a destra,
per i quali, nella tabella 1, si riportano le caratteristiche geometriche.
Sono state disegnate, in ambiente CAD, le intersezioni in cui far svolgere le
simulazioni delle manovre di svolta. Si è scelto di riferirsi ai criteri progettuali
suggeriti dagli stessi autori in [4]. In particolare, si è fatto riferimento alle quattro
tipologie di intersezioni a raso (urbane di scorrimento, urbane di quartiere, urbane
locali, urbane dove è stato sancito il divieto di circolazione dei mezzi pesanti) per le
quali, nelle tabelle 2, 3, 4 e 5, sono riportati i parametri geometrici da utilizzare per
il loro tracciamento, in funzione dell’angolo di deviazione dei cigli (Fig. 1).
Sbalzo Sbalzo
Categoria di Lunghezza Larghezza Passo
Denominazione del veicolo ant. post.
veicolo [m] [m] [m]
[m] [m]
Fiat Tipo 4.500 1.400 3.500 0.500 0.500
Veicolo
Fiat Punto 3.760 1.625 2.450 0.810 0.500
leggero
Renault Espace 4.430 1.795 2.580 1.100 0.750
BMW 740i 5.000 1.845 2.833 1.207 0.960
IVECO Serie: Eurocargo 8.520 2.280 4.815 1.200 2.505
IVECO Serie: Eurotrakker 8.725 2.500 4.515 1.440 2.770
IVECO Serie: EuroTech 9.510 2.500 5.335 1.380 2.795
Autocarro
IVECO Serie: EuroTech Cursor 9.679 2.500 5.798 1.380 2.501
IVECO Serie: Eurocargo 9.965 2.460 5.670 1.290 3.005
IVECO Serie: EuroTech Cursor 11.080 2.500 6.300 1.380 3.400
IVECO Serie: Euromidi 7.920 2.165 4.455 1.185 2.280
Bus
IVECO Serie: Euroclass 10.620 2.500 5.520 1.860 3.240
IVECO Serie: EuroTech Cursor 15.700 2.500 13.020 1.380 1.300
Autoarticolato
IVECO Serie: EuroStar Cursor 16.100 2.500 13.220 1.380 1.500
Tabella 1. Veicoli utilizzati per le simulazioni delle manovre di svolta.
STRADE URBANE DI SCORRIMENTO
Grandezze angolari Raggi e scostamenti minimi della tricentrica asimmetrica
δ α1 α2 α3 R1 R2 R3 ∆R1 ∆R2 ∆R3 ∆R11 ∆R21 ∆R23 ∆R33
[m] [m] [m] [m] [m] [m] [m] [m] [m] [m]
60° 8°.00 44°.00 8°.00 100 40 220 4.49 4.90 3.98 3.5 4.69 4.44 3.5
65° 8°.67 47°.67 8°.67 92.5 37 203.5 4.58 5.01 4.02 3.5 4.79 4.51 3.5
70° 9°.33 51°.33 9°.33 80 32 176 4.75 5.24 4.10 3.5 5.00 4.67 3.5
75° 10°.00 55°.00 10°.00 80 32 176 4.75 5.24 4.10 3.5 5.00 4.67 3.5
80° 10°.67 58°.67 10°.67 75 30 165 4.82 5.35 4.13 3.5 5.09 4.74 3.5
85° 11°.33 62°.33 11°.33 70 28 154 4.90 5.48 4.16 3.5 5.19 4.82 3.5
90° 12°.00 66°.00 12°.00 65 26 143 5.00 5.63 4.20 3.5 5.31 4.92 3.5
95° 12°.67 69°.67 12°.67 62.5 25 137.5 5.09 5.71 4.25 3.5 5.40 4.98 3.5
100° 13°.33 73°.33 13°.33 57.5 23 126.5 5.21 5.90 4.31 3.5 5.55 5.10 3.5
105° 14°.00 77°.00 14°.00 52.5 21 115.5 5.35 6.12 4.37 3.5 5.74 5.24 3.5
110° 14°.67 80°.67 14°.67 52.5 21 115.5 5.35 6.12 4.37 3.5 5.74 5.24 3.5
115° 15°.33 84°.33 15°.33 47.5 19 104.5 5.51 6.39 4.44 3.5 5.95 5.42 3.5
120° 16°.00 88°.00 16°.00 47.5 19 104.5 5.51 6.39 4.44 3.5 5.95 5.42 3.5
Si osservi, a questo punto che, per ogni angolo di svolta φ (Fig. 2), esistono 2
traiettorie di svolta a sinistra che occorre analizzare, cioè la svolta a sinistra da B ad
A, ossia quella dalla strada secondaria (ramo inclinato) alla strada principale (tronco
orizzontale), e quella opposta da C a B, ossia quella dalla direttrice principale verso
quella secondaria.
Figura 2. Schema di intersezione a raso con indicazione dell’angolo di svolta (φ)
Per di più, considerando un certo valore dell’angolo di svolta (ad esempio, φ = 70°)
e facendo poi riferimento all’intersezione caratterizzata dall’angolo di svolta
supplementare (φ = 110°), si può notare come le ipotetiche traiettorie circolari di
svolta a sinistra risultano speculari le une rispetto alle altre. In altre parole, se ci
riferiamo ad un’intersezione inclinata secondo l’angolo supplementare di un dato
angolo di svolta φ, la manovra di svolta a sinistra da B ad A, per tale configurazione,
è uguale a quella da C a B, relativa all’intersezione con angolo di svolta pari a φ, e
viceversa (la manovra da C a B è identica a quella da B ad A). Le osservazioni
appena svolte servono a far comprendere il fatto che, per lo studio delle traiettorie, si
sono presi in esame 7 schemi di intersezioni a raso per ognuna delle 4 categorie di
incrocio, ovvero quelle caratterizzate da angoli di svolta compresi tra 60° e 90°,
nelle quali lo step tra un angolo e l’altro è stato scelto pari a 5°. Le conclusioni tratte
successivamente saranno ritenute valide anche per i valori di φ compresi tra 90° e
120° (a patto di invertire i raggi delle svolte a sinistra).
In base a quanto esposto fino a questo punto, gli “scenari” complessivi entro cui
ambientare le simulazioni sono 28 (7 schemi di intersezioni per 4 tipi di incrocio).
Un “passaggio” importante di questa fase di caratterizzazione degli schemi
geometrici di input consiste nella definizione delle traiettorie da “far percorrere” ai
veicoli. Si sono impostate traiettorie di svolta circolari e si è adottato il criterio di far
variare i raggi di svolta dal valore di 4 m fino al valore di 22 m, considerando
incrementi successivi di 0.5 m. Il numero complessivo di simulazioni (NS) da
avviare è pertanto dato dalla seguente relazione:
N S = N SVOLTE ⋅ N SCENARI ⋅ N RAGGI DI SVOLTA ⋅ N VEICOLI (1)
Si avrebbe pertanto:
NSVOLTE = 2 (svolta a destra e svolta a sinistra);
NSCENARI = 28 (7 schemi per 4 tipologie di incrocio);
NRAGGI DI SVOLTA = 37 (numero di raggi compreso tra 4 e 22 m a intervalli di 0.5 m);
NVEICOLI = 14 (veicoli di riferimento).
In definitiva: N S = 2 ⋅ 28 ⋅ 37 ⋅ 14 = 29008
Si tratta, evidentemente, di un numero oneroso di simulazioni che, però, è stato
possibile ridurre tenendo conto dei due seguenti aspetti:
• non tutti gli scenari vengono utilizzati dai veicoli di riferimento (le strade locali,
ad esempio, non prevedono il transito degli autoarticolati);
• l’intervallo dei raggi compreso tra 4 e 22 m non è interamente sfruttato da tutte
le categorie di veicoli. Si è visto che i mezzi leggeri riescono ad eseguire le
manovre di svolta utilizzando raggi di svolta compresi tra 4 e 12 m (in totale si
hanno 17 valori di raggio); gli autocarri e i bus sfruttano i raggi compresi tra 6 m
e 16 m (12 diversi valori); gli autoarticolati effettuano tutte le svolte secondo
curve circolari con raggio variabile tra 8 m e 22 m (29 raggi complessivi).
In virtù delle osservazioni appena svolte, è stato ricalcolato il numero complessivo
delle simulazioni realmente necessarie, che è risultato pari a 9464.
L’ultimo elemento geometrico che è stato inserito nei vari schemi di intersezione è
stata l’isola a goccia, progettata secondo le indicazioni presenti in letteratura [1], [2],
[3], [5], [6], [7]. Si è voluto appositamente inserire tale elemento di arredo
funzionale, al fine di evidenziare come sia spesso inevitabile, da parte dei veicoli in
svolta, l’invasione, totale o parziale, dell’isola medesima. In effetti, durante
l’esecuzione delle simulazioni si è potuto notare come, specialmente da parte dei
veicoli pesanti e nelle configurazioni geometriche più angolate, le curve
rappresentative delle traiettorie veicolari frequentemente si sovrapponevano alla
traccia planimetrica dell’isola a goccia (Fig. 3).
Dati per la costruzione dell’isola a goccia: Dati per la costruzione dell’isola a goccia:
R1 = 27 m R1 = 21 m
R2 = 15 m R2 = 9.5 m
L = 30 m φ = 120°
Dati per la costruzione dell’isola a goccia: Dati per la costruzione dell’isola a goccia:
R1 = 21 m R1 = 16 m
R2 = 15 m R2 = 11 m
L = 30 m φ = 110°
Dati per la costruzione dell’isola a goccia: Dati per la costruzione dell’isola a goccia:
R1 = 16 m R1 = 12.5 m
R2 = 15 m R2 = 10 m
L = 30 m φ = 100°
Tipo di strada: urbana (vietata ai mezzi pesanti) Tipo di strada: urbana (vietata ai mezzi pesanti)
Dati per la costruzione dell’isola a goccia: Dati per la costruzione dell’isola a goccia:
R1 = 15 m R1 = 7 m
R2 = 15 m R2 = 7 m
L = 30 m φ = 90°
BIBLIOGRAFIA
[1] A.A.S.H.T.O. A Policy on Geometric Design of Highways and Streets. Washington
D.C., 2000.
[2] G. Da Rios. Progetto di Intersezioni Stradali. UTET Libreria. Torino, 1999.
[3] S. Canale, S. Leonardi, F. Nicosia. Le intersezioni stradali. Quaderno n°2. Febbraio
1999. AIIT (Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti).
[4] S. Canale, S. Leonardi, G. Pappalardo. Verifica delle traiettorie veicolari in
corrispondenza delle intersezioni a raso. Proposte di adeguamento dei criteri di
progettazione. Atti del XXIV Convegno Nazionale Stradale dell’A.I.P.C.R. Saint
Vincent (Aosta), 26/29 Giugno 2002.
[5] T. Esposito, R. Mauro. La geometria stradale. Hevelius Edizioni. Benevento, 2001.
[6] Consiglio Nazionale delle Ricerche. Norme sull’arredo funzionale delle strade
urbane. Bollettino Ufficiale N° 150. Roma,1992.
[7] Università “La Sapienza” di Roma, Università di Trieste. Studio a carattere
prenormativo. Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle
intersezioni stradali. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Roma, 2001.
[8] Nuovo Codice della Strada e Regolamento - aggiornato al D.P.R. 24-11-2001, n°
474 (Circolazione di prova dei veicoli) e al D. Lgs. 15-1-2002, n° 9 (Disposizioni
integrative e correttive al nuovo C.d.S.). Edizioni Simone. Napoli, 2002.
[9] Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade. G.U. N° 3 del 4
Gennaio 2002.