-8-
-9-
- 10 -
traffico
entrante,
infatti
ha
come
propriet
caratteristica
- 12 -
riferimento per il calcolo del raggio minimo della rotatoria e della larghezza
dellanello.
- 13 -
- 14 -
- 15 -
Isola centrale
Per ottimizzare lintersezione a rotatoria lisola centrale deve avere una
forma circolare. Solo in casi molto particolari si potranno utilizzare forme
oblunghe od ovali, in questo caso leccentricit, intesa come rapporto fra il
raggio minimo ed il raggio massimo, non deve essere inferiore a 0.75. Le
esperienze francesi hanno evidenziato infatti che rotatorie con rapporti di
eccentricit inferiori hanno tassi di incidentalit pi elevati.
La presenza di una collinetta sullisola centrale fortemente consigliata in
quanto consente una maggiore percezione della rotatoria e garantisce velocit
di ingresso meno elevate a causa della non completa visibilit su tutta larea
dintersezione. Devono comunque essere rispettati i criteri di visibilit di cui
al Paragrafo 2.2.5. La pendenza della collinetta non pu essere superiore del
15% (Figura 4). E necessario mantenere una corona libera da ogni tipologia
di ostacolo visivo (arbusti,) di larghezza pari a 2 m misurata a partire dal
bordo interno della corona sormontabile o dal bordo periferico dellisola
centrale (nel caso di rotatorie con isola centrale insormontabile).
Per quanto riguarda i casi specifici di rotatorie con isole centrali
parzialmente o totalmente sormontabile, occorre evidenziare che:
Anello di circolazione
La dimensione dellanello varia in funzione della larghezza e numero di
corsie dellentrata pi larga; essa deve essere pi larga di questa entrata. Non
devono essere ammesse variazioni nella larghezza e non sono ammesse vie
supplementari, accessi a propriet o altri accessi che non siano quelli dei
bracci. Questo per non compromettere la leggibilit delle traiettorie
dellintersezione e di conseguenza la sicurezza totale della rotatoria.
In genere la larghezza da adottare per lanello (escluse banchine) di 7,00
m; nel caso in cui una o pi entrate sia composta da due corsie la larghezza
- 17 -
Entrate
Generalmente per la larghezza di unentrata su un ramo principale si adotta
un valore di 3,504,00 m per una corsia misurata a 5 m dalla linea di dare la
precedenza.
Nel caso sia necessario aumentare la capacit di un braccio si pu adottare
unentrata a due corsie e una larghezza complessiva pari a 7,5 m. In questo
caso lanello di circolazione deve essere larga almeno 8,00 m. La lunghezza
del tratto allargato a due corsie (minimo 2530 m) deve essere dimensionato
mediante la teoria delle code.
- 18 -
Uscite
Mentre le entrate sono progettate per rallentare i veicoli, le uscite
dovrebbero essere disegnate in modo da liberare il pi velocemente possibile
lanello di circolazione. Per questa ragione il raggio della traiettoria duscita
deve essere superiore sia al raggio dellentrata sia al raggio della
circonferenza dellisola giratoria interna, garantendo comunque un valore
minimo non inferiore a 15 m.
Le uscite dovrebbero essere normalmente ad una sola corsia.
La larghezza delluscita dalla rotatoria compresa tra 4,005,00 m onde
facilitare la cinematica della manovra. Le uscite a due corsie sono necessarie
solo nel caso di traffico orario uscente superiore a 1.200 veq/h. La larghezza
delle uscite a due corsie normalmente di 7 m, esse in genere sono pericolose
per la sicurezza dei pedoni e delle due ruote.
Isola spartitraffico
Lisola
spartitraffico
favorisce
la
percezione
delle
rotatorie
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2.5 Sicurezza
Con la soluzione a rotatoria si ottiene una riduzione sia nella gravit che nel
numero degli incidenti. I motivi di questa riduzione possono essere cos
riassunti:
Fig. 5 Punti di conflitto in una rotatoria a 4 rami (8) e di un analogo incrocio a raso (32)
- 20 -
Pedoni e Ciclisti
La corretta progettazione di una rotatoria, soprattutto in ambito urbano, non
pu prescindere da unanalisi attenta dei movimenti e dei percorsi ciclo
pedonali in potenziale conflitto con i veicoli in movimento.
Per i pedoni, le rotatorie, non sono pi pericolose di altri tipi di intersezioni
tuttavia le rotatorie di grandi dimensioni sono disagevoli e generano una
sensazione di insicurezza e costringono ad allungare i percorsi.
Si devono pertanto predisporre delle isole direzionali le quali, oltre a
rinforzare la percezione della rotatoria ed a separare fisicamente le correnti
- 21 -
scorretti
pericolosi
fuori
dalle
strisce
da
parte
pedonali,
dei
pedoni
attraversamento
- 22 -
- 23 -
elemento (i,j) rappresenta il flusso in ingresso dal braccio i che esce al braccio
j, dalla quale si ricava la matrice di distribuzione percentuale P, il cui generico
elemento Pi,j fornisce la frazione del flusso entrante da i che esce in j.
La capacit di unentrata in rotatoria pu essere determinata con diversi
metodi di calcolo (metodo svizzero, metodo tedesco, metodo francese)
suggeriti dalle varie Normative e talvolta inglobati in specifici programmi di
calcolo automatico.
Questi metodi, pur essendo riconducibili tutti ad uno stesso schema
fondamentale (tipo quello di Kimber), differiscono in qualche misura fra loro,
in parte perch diverse sono le tipologie di rotatoria su cui sono stati misurati i
dati sperimentali, ma in misura prevalente per la diversit dei comportamenti
degli automobilisti, che giocano un ruolo fondamentale nel determinare il
modo di funzionare di una rotatoria.
In assenza di una formulazione di capacit per lItalia, si utilizza il metodo
messo a punto in Francia nel 1987 dal SETRA, il quale ha il pregio di fornire,
oltre al valore della capacit, anche altri elementi utili per la conoscenza del
livello di servizio di una rotatoria (tempo medio di attesa e lunghezza massima
di una coda allingresso). Tale metodo per la valutazione della capacit
utilizzato anche nello Studio a carattere prenormativo, redatto dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti per la progettazione delle intersezioni
stradali.
Metodo di Kimber;
- 25 -
Metodo Svizzero;
Metodo Tedesco;
Metodo Francese.
METODO DI KIMBER
Il metodo, considerando ogni entrata come una particolare intersezione a
T i cui rami sono percorsi a senso unico, calcola la capacit dellentrata, Ce,
in base a grandezze geometriche e in funzione del solo flusso circolante, Qc, in
corrispondenza dellentrata stessa.
La relazione matematica trovata da Kimber, che valida per schemi di tipo
unificato e rispondenti ai campi di geometrie riportati in tabella 1, la
seguente forma lineare:
Ce = F fc Qc
con:
F = 303 K x
fc = 0.21 K t* ( 1 + 0.2 x )
e:
K = 1 0.00347 ( 30 ) 0.978 ( 1/R 0.05)
t* = 1 + 0.5/ [ 1 + exp((D 60) / 10]
x = + ( e- ) / ( 1 - 2s )
- 26 -
S = [1.6 ( e )] / L
Tab. 1: Intervalli dei parametri geometrici validi per lapplicazione del metodo di Kimber
(C e Qe ) 100
Ce
METODO SVIZZERO
In questo metodo la capacit Ce di una entrata data dallespressione:
8
C e = 1500 Q g
9
essendo:
Ce capacit dellentrata,
Qg flusso di disturbo,
Qu flusso in uscita,
coefficiente di impedenza per flusso in uscita,
coefficiente di anello.
I valori del coefficiente variano tra 0 e 1 in funzione della distanza b tra i
punti di conflitto delle traiettorie dei veicoli in uscita e in entrata; il
coefficiente vale 0.9 1 per anello ad una corsia, 0.6 0.7 per anello a due
corsie.
Le norme svizzere propongono due distinti indici di prestazione. Noto
un valore del flusso entrante, Qe, il tasso di capacit utilizzata allentrata,
TCUe, dato da:
TCU e =
Qe
100
Ce
- 28 -
8
9
1500
100
Qe + Q g
TCU c =
- 29 -
METODO TEDESCO
Questa metodologia ha preso in esame rotatorie di diametro esterno
compreso tra 28 e 100 metri. Le osservazioni sperimentali sono state condotte
sulle entrate in periodi di saturazione suddivisi per sub-intervalli
dellampiezza di 1 minuto. Durante questi sub-intervalli sono state registrate
le determinazioni della variabile aleatoria doppia (Qe, Qc) ottenendo, su 11
rotatorie esaminate, i dati sperimentali riportati in tabella 2:
Tab. 2: Coefficienti della formula tedesca per la stima della capacit di un entrata
C e = A exp[(B / 10000) Qc ]
Questa infatti lespressione che meglio interpreta tutti i dati delle indagini
sperimentali raccolti misurando simultaneamente la coppia (Ce, Qc).
Si osservi che i coefficienti A e B sono unicamente funzione del numero di
corsie nellanello e di quello allentrata. Diversamente dallespressione di
Kimber, per la formulazione Tedesca la conoscenza di questi soli aspetti
geometrici assieme ad un dato valore del flusso circolante Qc, implica un
corrispondente valore della capacit Ce.
- 30 -
- 31 -
Qu*
in funzione di
Qu e
di
(15 SEP )
Qu* =Q
u
15
*
con Qu = 0 quando SEP = 15 metri
(3.1)
(3.2)
Riserva di capacit
La differenza tra la capacit dellentrata Ce ed il flusso in ingresso Qe
definita riserva di capacit RC dellentrata:
RC = Ce - Qe
In termini percentuali si ha:
RC (%) =
(Ce Qe ) 100
Ce
una entrata principale deve indurre a verificare se la sua larghezza non sia
sovradimensionata ( o il numero delle corsie sia maggiore del necessario). Se
la riserva di capacit esigua (dal 5% al 25%) occorrer fare attenzione ai
tempi di attesa e alle lunghezze delle code che potranno formarsi. Se invece
RC (%) inferiore al 5% (e a maggior ragione se essa negativa) sono da
temere gravi malfunzionamenti (continui fenomeni di congestione, blocco del
deflusso veicolare); in questi casi sar
necessario adottare soluzioni tendenti a migliorare la capacit quali:
Ampliamento dellanello;
(3.3)
(3.4)
i Qei = C ei = f ( i Qci , i Q ui )
(3.5)
- 35 -
Capacit Semplice
Fissata una matrice P = [Pij] della distribuzione percentuale del traffico fra
i vari bracci di un dato vettore Q = [Qi] dei flussi in entrata, la formula di
capacit dellentrata (3.2) scritta per ciascuna entrata, serve per calcolare la
capacit semplice: infatti si cerca quel coefficiente moltiplicativo di tutti i
flussi entranti nella rotatoria che porta per prima una entrata alla congestione.
Esso il minore tra i quattro che risolvono le altrettante equazioni lineari
ottenute esplicitando le (3.5) con la formula (3.2) della capacit:
CS = *Qej
Capacit totale
La capacit totale di una rotatoria rappresenta, per una data matrice di
distribuzione percentuale dei flussi di traffico, una misura sintetica
dellattitudine limite della rotatoria a smaltire il traffico quando ad ognuno dei
bracci sono presenti code.
- 36 -
CT = Cei
Cei
Cei = fi (Qc Qu )
entranti
Qi =Cei :
dalle:
(
= g (C
= g (C
Cek2+1
Cek3+1
K
e1
, CeK3 , CeK4
K
e1
, CeK2 , CeK4
)
)
)
- 37 -
K +1
K
1 4 C ei C ei
i
K
4 i =1
C ei
La capacit totale
CT
CT = C ei
i =1
- 38 -
Qe* =
Qe
1 + 0.1 ( ENT 3.5)
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Figura 10 Numero massimo di veicoli in coda che non viene superato nel 99% dei casi
- 40 -