Prefazione
peculiarità è anche conosciuta con il nome di:
Dopo che il loro capo è stato catturato dagli Agenti di
Equitaglia e avendoceli adesso alle costole, il nostro
gruppo di canaglie si è dovuto arrabattare i propri
(pochi) averi e sloggiare al più presto dalla ridente
Rocca del Nibbio.
Dopo una prima tappa alla “bella” Pertugia e dopo
qualche giorno di viaggio e riposo in mezzo alle brulle
boscaglie della Marca di Spoletaria, i nostri “eroi” si
ritrovano presso la città di Mevania, conosciuta come
“Mezzo” o “In te mezz” per gli abitanti della Romagma
Quest’ultimo è un piccolo borgo malconcio e
malmesso ma provvisto di alte mura di pietra e
abbastanza civilizzata, che la rendono a tutti gli effetti
un’ambita cittadina per Bastoni, Coltelli, Coppe e
Denari… ma anche per i signori e signorotti locali…
2 La Sibilla Scintilla
Oltre ad essere rinomata per queste sue straordinarie
La Città dei 4 Guardiani Terni, personaggi passati alla
storia per essere estremamente devoti al Padre Terno;
molto vicini a quelle che poi sarebbero diventate le
prime formazioni di Birri e Agenti di Equitaglia.
Questi 4, però, per quanto seguiressero la parola del
Terno, erano in continua competizione tra loro per
qualsiasi cosa (dalla gastronomia, al tiro con l’arco, a
chi avesse il mercato più bello, etc.) e ciò portò la città a
frammentarsi in quattro parti: una per ogni Guardiano
“casto” e “santo”.
Così nacquero le Guardite, quartieri della città
nominati, alla loro morte, come codesti esemplari di
fede:
Santa Mariona, La Semprebbona Dama del Padre
Terno
San Giovannone, L’Amanuense del Padre Terno
San Pietrone, Lo Grimaldello del Padre Terno
San Giorgione, Il Cercatore del Sangue di Vellosa
Città di Mevania
Scena 1 - Incontri in Locanda
Il gruppo riesce finalmente a trovare ristoro presso la
Baracca del Cinghiale Nero nella Guardita di San
Giorgione e dopo giorni di cammino hanno finalmente
un attimo per appoggiare le natiche su un qualche
sgabello logoro e usurato.
Mentre attendono che arrivi il loro pranzo, le nostre
canaglie notano un gruppetto di 4 uomini visibilmente
diversi dagli altri ospiti della locanda: armati di tutto
punto con armature leggere di cuoio e, dai pochi lembi
di pelle scoperta, sono visibili parecchie cicatrici e lividi.
Uno di questi, visibilmente più alto e grosso degli
altri, parla ad un tono di voce sostenuto noncurante
dell’opinione degli altri avventori della locanda. La
Baracca è comunque piena di clienti, quindi se i
giocatori volessero cercare di origliare i discorsi di
questo gruppetto devono comunque riuscire in una
prova di Saggezza (Percezione) CD 13.
Se dovessero avere successo, capiranno che questo
bestione, alto quasi 2 metri, dalle spalle larghe, pelato e
dalla folta ispida barba, sta parlando con i suoi 3
compari di quanto gli scocci dover andare a svolgere un
certo incarico.
Il loro Capoccia ha, infatti, commissionato loro un
compito che sembrano propensi a sbolognarlo a
qualcun altro (non entra mai nel dettaglio di questo
incarico).
Oltre a questo afferma, abbassando un po’ la voce,
che il loro capo vorrebbe ampliare la propria forza in
città e che stia cercando qualche nuovo sgherro.
Diversamente i PG non capiranno di cosa stanno
discutendo i 4 balordi, limitandosi ad ascoltare solo
lamentele generiche e imprecazioni riguardo il loro
“onestissimo” lavoro.
Se i giocatori si avvicinano al gruppo per sapere di più
sull’incarico e/o sul far parte della loro Cricca e tra i PG
è presente una o più donne giovani (umanoidi di carne e
senza pelurie strane), Romoaldo detto Ugo (il più
grosso) prenderà parola e sarà molto conviviale, farà
complimenti anche esagerati a costei/costoro e sarà
molto propenso ad accompagnarle nel loro covo.
Diversamente sarà molto più burbero e vorrà avere
qualche “credenziale”, sfidando i PG in una sfida a
braccio di ferro e ad una sfida di Minchiate. Se le
vincono entrambe o anche solo la sfida di braccio di
ferro sarà propenso ad accompagnarli al covo.
Nel caso in cui non dovessero riuscire, Romoaldo e i
suoi decideranno di lasciare la locanda, deridendo le
nostre canaglie.
Quest’ultime possono decidere di seguire i loro
derisori con una prova di Destrezza (Furtività) CD 15
fino al loro covo.
Scena 2 - Il covo di Montone
Che le nostre canaglie raggiungano il covo,
accompagnati o in furtività, scopriranno che questo
luogo è situato poco distante dalla Baracca del
Cinghiale Nero, nella cantina rimessa “a lustro” di una
vecchia abitazione abbandonata ormai da tempo
sempre nella Guardiata di San Giorgione.
Non appena giungono nei pressi del covo, potranno
già udire vaneggiamenti e lievi gemiti provenire dal suo
interno.
I nostri “eroi” si troveranno in una grande cantina con
ancora molte enormi botti di vino, probabilmente
risistemate per svolgere il loro scopo oppure come
brandine “d’alta classe” per gli sgherri del Montone.
Quest’ultimo sarà sul suo trono, rubato durante una
delle varie razzie assieme ai suoi seguaci, divertendosi
con un paio di donnine succinte e lussuriose,
indossando sempre la sua armatura completa di metallo
estremamente usurata ma decorata da volti caprini sugli
spallacci e sul petto.
Il suo viso, ovviamente scoperto per ricevere baci e
amoreggiamenti delle due fanciulle, mostra un uomo sui
40 anni con i capelli a spazzola e barba ispida di un
nero corvino, sguardo di ghiaccio e profonde cicatrici.
Se i suoi sgherri giungeranno con i PG, farà allontanare
le sue concubine e accoglierà molto cortesemente i PG
femminili (se presenti) ignorando totalmente o
rispondendo senza il minimo tatto gli altri e poi esporrà
la situazione…
Diversamente, se noterà che i PG hanno fatto
capolino nel suo Covo, imprecherà contro Romoaldo e
gli altri per la loro stupidità e disattenzione e, dopo un
po’ di quarto grado alle Canaglie, vedendole come carne
da macello, deciderà di esporre la situazione…
N.d.A. Affrontare (o anche solo far infuriare) un soggetto
come Montone non è assolutamente la scelta migliore per i
vostri giocatori… se si ostineranno in una di queste due cose,
fateli combattere oppure fategli considerare la oneshot
conclusa, poichè anche se dovessero riuscire a eliminarlo
(vedi Appendice), i suoi 10 Tagliagole non tenteranno
minimamente di scappare, anzi… in quante altre occasioni si
potrebbe diventare il nuovo CapoBanda?
La Sibilla Scintilla 3

La missione di Montone
Al momento Montone è alla ricerca di nuove forze per la
propria Banda, perchè ha in mente una grande razzia nei
prossimi tempi, ma ovviamente non tutti possono far parte
delle sue fila… e guarda caso c’è un compito che potrebbe
fare al caso suo per testare i nuovi arrivati (senza perdere
forze già comprovate).
Secondo alcune leggende tra le montagne di questo
territorio si dovrebbe trovare la Grotta della Sibilla che sfavilla
e brilla come una Scintilla… conosciuta anche come Sibilla
Scintilla, un luogo di perdizione dove ogni vizio può essere
ampliamente soddisfatto: ricchezze, donne, uomini, bere e
mangiare a non finire e qualsiasi cosa che ogni essere
vivente possa chiedere… insomma un paradiso proibito
nascosto nel sottosuolo.
Sempre queste leggende descrivono, inoltre, la presenza
di questo essere praticamente angelico che governa questi
luoghi, appunto la Sibilla Scintilla.
I testi e le dicerie la descrivono come la donna più bella
che abbia mai solcato il Regno di Taglia, praticamente una
ninfa, sempre seguita da uno stuolo di ancelle, anch’esse di
una bellezza disarmante (mai quanto la loro padrona,
ovviamente).
Ogni tanto vengono mandate alla ricerca di nuovi abitanti
per la Grotta… purtroppo sono solo voci, dato che nessuna
persona che abbia mai raggiunto questo posto ne sia poi
uscita.
L’ingresso di questo antro è sempre stato ignoto a
chiunque, poichè, tra chi viene portato dalle ancelle e chi lo
raggiunge casualmente, nessuno è mai riuscito a descrivere
la sua posizione… o almeno fino a qualche giorno fa.
Il proprietario del Casotto della Comare, locanda di passaggio
sulla strada verso Cucca circa ad uno-due giorni da Mevania,
nonchè amico di Montone gli ha fatto sapere tramite uno
dei suoi miao-ssaggeri che uno dei camerieri della locanda
una sera ha preso ed è uscito dal casotto; dopo qualche
oretta di inseguimento furtivo al giovane, il proprietario lo
ha colto in flagrante con una donna bellissima che lo
accompagnava all’entrata di una grotta… qualcosa che ha
subito fatto pensare alla leggenda della Sibilla.
Insomma, la missione è semplice: raggiungere il Casotto
della Comare, chiedere maggiori informazioni al proprietario
e poi scoprire se effettivamente questa caverna è la famosa
grotta delle storie e se Scintilla e tutte le sue ricchezze
esistono veramente!
In cambio Montone sarà molto “lieto” di avere nuova
carne sacrif… ehm, seguaci alla causa della sua Cricca,
protagonista di pestaggi, minacce e tutte quelle occasioni in
cui forza bruta e intimidazione possono essere utili.
4 La Sibilla Scintilla
In breve, un ottimo affare quello che si prospetta ai
nostri personaggi. Se i giocatori sono dubbiosi sul
decidere o meno di partecipare a questa missione,
cercate di ricordare loro la situazione di degrado
(ulteriore a quello che già vivono di base) essendo
rimasti senza Capo e il grande timore reverenziale che
solo il nome di Montone riesce a portare al suo
passaggio.
Mentre i giocatori faranno per uscire dal covo di
Montone, quello/i con la percezione passiva più alta
potranno notare che quest’ultimo sta bofonchiando
qualcosa con Romoaldo.
Con una prova di Saggezza (Percezione) CD 16
potranno sentire il loro possibile nuovo capo che sta
parlando di una certa Famiglia Trincia, che potrebbe
mettere i bastoni tra le ruote e spera che i PG non ci
abbiano a che fare; se falliscono, non avvertiranno
niente.
Se avranno appreso questa informazione dei Trincia,
potranno svolgere una prova di Intelligenza (Storia) CD
15; in caso di fallimento, sapranno poco o niente
(famiglia nobiliare risiedente al momento a Mevania,
famosa per le loro doti “diplomatiche” molto incentrate
su cose frivole come violenza e minacce), ma se
dovessero avere successo scoprirebbero anche le
seguenti cose:
Al momento la famiglia è capeggiata dal Signor
Eugenio Trincia detto “Pollo” e dalla Signora
Agatina Trincia detta “Bue”, uno diametralmente
opposto all’altro: lui basso, magrolino e mellifluo,
mentre lei alta, grossa e iraconda
Nel corso degli ultimi anni hanno prima conquistato
la città di Mevania con la forza e ora, con la stessa
forza (se non addirittura maggiore), la stanno
amministrando come loro padroni
Sono famosi per essere due soggetti estremamente
cauti su qualsiasi loro mossa; difatti da quando sono
i padroni di Mevania hanno assunto una milizia
privata di estremamente devoti (al soldo) dei loro
attuali capi
Non viene difficile pensare che due personaggi come
questi, se sapessero o se fossero già a conoscenza delle
informazioni di Montone sulla Sibilla, sarebbero tra le
prime persone a mandare loro seguaci per ottenere tali
ricchezze e granlussi.
Non proprio il giusto passo per iniziare una ricerca di
tale portata, ma con gli zaini in spalla e la mente che
frulla di pensieri, i nostri “eroi”, spinti anche un po’ dal
loro possibile nuovo Capo, decidono di intraprendere la
via che conduce verso Cucca, verso il Casotto della
Comare…
Scena 3 - Incontri lungo la via
Sono le prime ore del pomeriggio quando i nostri PG
sono partiti da Mevania in direzione Cucca. Il Dorso del
Titano, la catena montuosa che divide la costa orientale
dalla costa occidentale del Regno di Taglia, in queste
zone, è un territorio selvaggio e aspro; difficilmente
abitabile. Trovare insediamenti più grandi di Taverne
piccolissime accogliaglie di case (la maggior parte
abbandonate ormai da chissà quanto tempo) è
praticamente impossibile.
Dopo qualche ora di cammino (inserendo, se serve,
qualche incontro causale e/o problematica del viaggio),
la sera inizia a colorare dei colori del crepuscolo le vette
e le valli, costringendo i nostri PG a cercare un modo
per accamparsi durante la notte.
Con una prova di Saggezza (Sopravvivenza) CD 10 i
nostri personaggi sono in grado di crearsi un piccolo
accampamento improvvisato di tutto rispetto; chi riesce
a fare pari o più di 15 a questa prova, riuscirà a notare
una casupola abbandonata ormai da un po’ di tempo,
probabilmente adibita a rifugio per i boscaioli che
lavoravano in queste zone, ma che sembra essere
abbastanza stabile da permettergli di avere un tetto
sopra la testa.
Dopo aver deciso i turni di guardia, scegli come far
proseguire queste ore di veglia tra le seguenti opzioni:
Non succede nulla, le ore passano tranquille e quasi
non te ne rendi conto che il tuo turno di guardia è già
concluso
Inizi a sentire un rumore, che però capisci subito
non essere un animale: è una voce, lontana e
ovattata parecchio dai suoni della foresta.
Nel secondo caso, se decidessero di avvicinarsi a
questa voce, dopo 5 minuti di cammino inizieranno a
vedere in lontananza quella che sembra essere una
piccola stradicciola, ormai completamente coperta
dall’inesorabile incedere del tempo e della natura.
Il cammino prosegue all’interno di un piccolo laghetto
dove la voce inizierà ad essere più chiara: è quella di un
vecchio che sembra essere indaffarato nel lavoro dei
campi, imprecando sulla durezza della terra, sulla
rottura del suo aratro, sulla calura del sole, etc. e contro
il Padre Terno.
Se decideranno di avvicinarsi ulteriormente,
capiranno che tutta la zona è completamente deserta e
la voce sembra provenire direttamente dall’acqua;
l’unica cosa assurda è la profondità di questo acquitrino:
nessuno, neppure le razze che non necessitano di
respirare, riuscirà a raggiungerne il fondo, in nessun
caso!
A parte questo bizzarro evento (vedi Link Info
Giocata), la notte passa tranquilla e al sorgere del sole,
le nostre intrepide canaglie proseguono il loro viaggio
giungendo presso il Casotto della Comare verso sera.
Scena 4 - Rissa in Locanda
Arrivati nei pressi del Casotto della Comare inizieranno
a percepire un piacevole odore di stufato che, dopo
tante ore di viaggio, portano i nostri eroi a velocizzare il
passo pur di giungere al suo interno.
Da fuori il Casotto si presenta come una semplice
taverna costruita su due piani: dal piano terra si
intravedono delle luci e si riescono a sentire voci e
risate, mentre dal primo piano le luci sono per la
maggior parte spente, tranne alcuni baluginii di candele
e un piccolo rivolo di fumo che fuoriesce dal camino.
Non appena entrati la prima cosa che notano è la figura
che, a quanto pare, sembra essere il locandiere, il quale
li saluta cortesemente: un Gatto-Lupesco
completamente nero, tranne per una ciocca di pelo di
colore bianco sul mento.
Dopo ciò notano che la locanda è molto bella, ben
tenuta, con un grande camino sulla sinistra, un grande
bancone costellato di piccole ciotole di metallo e,
soprattutto, non è per niente vuota.
Qua e là un paio di succinte cameriere si muovono tra
i tavoli, un’altra sta salendo le scale assieme ad un
ospite tenendolo per la camicia; qualche gatto si aggira
sulle mensole e sulle poltroncine di fronte al camino (i
miao-ssaggeri); 2-3 avventori solitari e un gruppetto di 5
individui (tra cui un Morgante dai capelli rossicci) che
parlottano tra di loro.
Al loro ingresso l’oste li saluta, attirando l’attenzione
dei 5 uomini, che li scruteranno qualche istante per poi
tornare a discutere.
L’oste si presenta e chiede loro se vogliono un posto per
la notte (sia per dormire che per essere “serviti” dalle
sue cameriere): il suo nome è Prrrimo Nerone, unico
proprietario del Casotto della Comare.
Se le canaglie diranno che sono stati mandati da
Montone, Prrrimo inizierà a parlare loro abbassando un
po’ il tono e confermerà quello che ha detto al vostro
futuro Capo-banda: uno dei suoi garzoni durante la
notte è stato attratto fuori dalla locanda, per poi essere
condotto fino ad un’apertura nelle montagne. Lui era
sveglio e ha assistito a tutto questo, avendo cercato di
attirare l’attenzione del suo impiegato, invano, come se
fosse completamente imbambolato.
Dopo aver detto tutto ciò, l’oste farà per tirare fuori
una mappa, sulla quale ha segnato la strada per
raggiungere questa grotta… ma prima ancora che
possano anche solo intravedere la pergamena, una voce
roboante li paralizza: è il Morgante che sedeva al tavolo
in disparte, affermando che quella mappa deve essere
sua.
Prima ancora che possano avere spiegazioni, si trovano
coinvolti in una Rissa per accaparrarsi la mappa!
La Sibilla Scintilla 5
 Il motivo di tale zuffa è molto semplice: quei 5 sono un
piccolo gruppo scelto della milizia della famiglia Trincia
e sono da tempo alla ricerca della Grotta della Sibilla
Scintilla, ma senza alcun risultato; tornati a Mevania e
ottenuta l’informazione che Montone fosse alla ricerca
della stessa località (e non volendogli mettere i bastoni
tra le ruote, scatenando un putiferio in città), sono stati
incaricati di precedere lui e/o chiunque fosse stato
mandato dei suoi sgherri.
Non sapendo l’entità delle forze del criminale è stato
mandato Vermenone, Morgante dalla forza spropositata
e dall’udito molto sviluppato, ma anche estremamente
irruento e violento, nonchè uno dei migliori soldati al
servizio dei Trincia (seguito da altri 4 degni soldati).
Per questo motivo non appena ha visto questi
“viaggiatori” così scalcagnati e ha aguzzato le orecchie,
percependo l’argomento della discussione tra loro e
l’oste. Il furfante ha quindi deciso che sarebbero bastati
un paio di ceffoni e bottigliate sugli zigomi per eseguire
i comandi dei suoi padroni.
Seguire le classiche regole della rissa (solo se i PG
estrarranno le armi, anche loro risponderanno con le
armi) e vedere come si risolve lo scontro.
Nel caso in cui i nostri vincessero, verranno aiutati da
Prrrimo a legare gli assalitori e potranno usufruire della
sua taverna per la notte gratuitamente, dato che sono
“amici” di Montone, per poi partire la mattina
successiva.
Nel caso in cui dovessero perdere, invece, i PG
verranno derubati (come da regole della rissa) e gli
assalitori partiranno subito alla ricerca della Grotta. I
nostri “eroi” saranno però costretti a seguire le tracce di
Vermenone e i suoi sgherri (Saggezza (Sopravvivenza)
CD 12, così bassa dato che se ne fregano di non essere
seguiti).
In entrambi i casi, oramai manca poco allo scoprire
cosa si cela dietro le leggende della Sibilla Scintilla.
Scena 5 - La Grotta della
Sibilla
Dopo qualche ora di cammino nel mezzo della boscaglia
e dei crinali, anche grazie all’aiuto della mappa (o delle
tracce dei loro assalitori, nel caso avessero perso la
rissa alla taverna), i nostri PG riescono a giungere
all’ingresso della caverna che, ad una prima occhiata,
pare essere estremamente anonima.
Le nostre canaglie si preparano ad entrare nella
grotta e, dopo una decina di minuti buoni nell’oscurità
di queste gallerie, scorgono in lontananza una luce,
probabilmente una spaccatura nella roccia dalla quale
arrivano i raggi solari (o lunari, in base al momento del
giorno in cui giungeranno), ma, prima che possano fare
qualcosa, dovranno eseguire un tiro salvezza su
Costituzione CD15.
6 La Sibilla Scintilla
In caso di fallimento inizieranno a vedere strane cose:
in alcuni punti la grotta sembra essere rivestita di pietre
preziose e oro, ci sono monete sparse un po’ ovunque
sul terreno e saranno avvolti da profumi sublimi e
inimmaginabili.
In lontananza si trova un laghetto di acqua limpida e
circondato da una luce paradisiaca; attorno ad esso 4
donne mezze nude ed estremamente attraenti stanno
danzando bevendo vino da damigiane che sembrano
non smettere mai di sgorgare questa bevanda rossastra.
Infine al centro del laghetto è posto un isolotto sul
quale, circondata da preziosi e altre ricchezze, si trova
una delle donne più belle che il Regno di Taglia abbia
mai visto e sta chiamando verso di voi… vi vuole, vuole
che possiate godere anche voi della sua ricchezza e
delle sue ancelle. Vi sta aspettando! (Ogni turno
possono ritentare il TS per risolvere la condizione in cui
si trovano)
Chi invece avrà avuto sucesso al TS vedrà qualcosa di
diametralmente opposto: la grotta è sporca, puzzolente,
costellata di ossa, corpi e resti di equipaggiamenti di
altri sciagurati che sono finiti in questo posto.
Il lago è putrido e marcescente, mentre le ancelle
sono figure mezze femminili e mezze caprine dai sorrisi
inquietanti, per non parlare della Sibilla che, per quanto
il viso rimane effettivamente molto attraente, possiede
un corpo serpentino… è una di quelle creature
fandoniche chiamate Anguane; la mucchia di ricchezze
e tesori su cui è posta, in realtà sono corpi, vestiti e
oggetti ormai arrugginiti o usurati dal tempo.
In questa grotta vengono rilasciati gas da alcune
fenditure e, a quanto pare, sono queste emissioni a
portare queste allucinazioni (chi ha avuto successo
comprende anche questo dettaglio, oltre a non esserne
più afflitto per 1d8 ore).
Nel caso in cui fossero giunti dopo essere stati
sconfitti da Vermenone, troveranno quest’ultimo steso
ai “piedi” della Sibilla completamente assuefatto dai gas
della grotta, mentre dei suoi compagni non ne trovate
traccia.
I giocatori che hanno fallito la prova saranno
completamente attratti dalla “bella fanciulla” e vorranno
avvicinarsi a tutti i costi; se però non tutti i giocatori
saranno drogati dal gas e di conseguenza non saranno
attirati e/o bloccheranno gli “assuefatti” che si stanno
avvicinando a Scintilla, quest’ultima proverà ancora un
paio di volte ad attrarli con le buone… poi attaccherà il
gruppo con le sue serve.
Scena 6 - Finale
In caso di sconfitta contro l’Anguana e le sue ancelle, la Raccontata tutta la vicenda, i nostri “eroi” verranno
risposta è molto semplice: purtroppo le nostre canaglie accolti (con un pochettino di rispetto in più) all’interno
non ce l’hanno fatta. della Cricca di Montone, conosciuta con l’altisonante
A dirla tutta Montone non si preoccuperà neanche nome de I montoni montani (che grande fantasia).
troppo della loro dipartita, anzi, continuerà a cercare Mevania ha delle nuove beghe in città…
qualcuno che possa essere degno di far parte della sua
Cricca (o anche solo abbastanza degno da fargli da …Ma questa è un altra storia…
scudo-umano, quando necessario).
Insomma: erano delle nullità prima, rimarranno delle
nullità anche dopo.
Diversamente, se dovessero avere la meglio sulla
“Sibilla”, se vorranno cercare tra la schifezza della
grotta, qualcosa di prezioso riusciranno a trovarlo:
Un totale di 200 capponi, in petecchioni e pietre
“preziose”!
Dopo essersi accertati che la situazione si sia risolta
completamente, torneranno verso Mevania, dove li
aspetta un incredulo Montone, il quale chiederà subito
se la grotta esistesse veramente.

La Sibilla Scintilla 7
 Appendice
Scintilla e le Ancelle
Montone da Fortebraccio Le statistiche della Sibilla Scintilla sono le stesse
Umanoide Medio, Caotico Neutrale dell’Anguana del Manuale Base di Brancalonia,
eccezion fatta per due piccole aggiunte:
Classe Armatura 18 (armatura completa)
Punti Ferita 100 (10d10 + 40) Immunità al danno da veleno
Velocità 9 m Non può essere avvelenata .
STR DEX CON INT WIS CHA Le sue Ancelle invece hanno le statistiche del Satiro
20 (+5) 10 (0) 18 (+4) 12 (+1) 14 (+2) 14 (+2) (Manuale Mostri D&D, p.266), anche qui aggiungendo
un piccolo dettaglio di flavor:
Abilità Percezione +6, Atletica +9, Intimidire +6
Immunità incapacitato Frecce avvelenate: 1d6+3 danni perforanti +1d6
Sensi percezione passiva 16 danni da veleno; se colpisce un bersaglio con le sue
Linguaggi Comune, Draconiano frecce, quest’ultimo deve effettuare un tiro salvezza
Sfida 10 (5900 XP) su Costituzione CD 12 oppure avvelenato per 1
minuto.
Occhi del demonio. Quando lo sguardo di Montone si posa su
qualcuno (durante un combattimento), quest’ultimo deve
effettuare un tiro salvezza su Saggezza CD 15 oppure essere
spaventato per 1 minuto.
Info usate per stesura oneshot
Potenza Montonica. Ogni volta che Montone effettua un colpo
Braccio/Fortebraccio da Montone = noto uomo di
critico, tira tre volte i dadi del danno (non due, come di
ventura e signorotto realmente esistito, conosciuto
consueto).
soprattutto per i suoi vizi, la sua bramosia e la sua
Ar… Montone da Sfondamento. Una creatura colpita dall’azione crudeltà.
Spallata deve effettuare un tiro salvezza su Forza CD 18 oppure https://it.wikipedia.org/wiki/Braccio_da_Montone
viene spostato di 1,5 m e finisce a terra prono.

Difendi il tuo Superiore. Una volta per round se sta per subire Sibilla Appenninica = leggenda del folklore locale, che
un colpo che lo danneggerebbe e ha un alleato entro 1,5 m, vedeva come protagonista questa creatura dalle fattezze
può afferrarlo e fare subire al posto suo l’effetto dannoso femminee, signora di un regno sotterraneo pieno di
(attacco o incantesimo che sia)
ricchezze e servita da fanciulle con le zampe caprine.
Azioni https://it.wikipedia.org/wiki/Sibilla_Appenninica
Multiattacco. Montone per ogni turno esegue due attacchi: due
con lo spadone oppure uno con lo spadone e uno con la Lago Aiso = leggenda che narra di questo vecchio
spallata contadino che lavorò in giorno di riposo, poichè festa
patronale, e venne così fatto sprofondare nelle
Spadone. Attacco con Arma da Mischia: +9 al tiro per colpire, profondità della terra e sommerso dalle acque.
portata 1,5 m, un bersaglio. Colpito: 13 (2d6+5) danni taglienti
https://www.iluoghidelsilenzio.it/lago-aiso-capro-di-
Spallata. Attacco con Arma da Mischia: +9 al tiro per colpire, bevagna-pg/
portata 1,5 m, un bersaglio. Colpito: (1d6 + 2) danni
contundenti
Famiglia Trinci = famosa famiglia nobile del territorio
umbro che conquistò con la forza parecchie città e
Montone, o M. da Fortebraccio , è un criminale Umano cittadine; tra queste anche Bevagna.
della peggior specie: violento, arrogante, egocentrico, https://it.wikipedia.org/wiki/Trinci
donnaiolo e tanti altri “pregi” (come li chiama lui) che lo
hanno portato ad avere una taglia non indifferente sulla
propria testa ed essere estremamente temuto in quel di
Spoletaria e Pertugia, anche dalla nobiltà, dai Birri e
dagli Agenti di Equitaglia.
È altamente sconsigliato affrontarlo, in qualsiasi
caso!

La Sibilla Scintilla
8
Ringraziamenti
opo esservi introdotti a questa avventura, ci tengo particolarmente a scrivere i vari ringraziamenti a tutte le

D
persone che hanno portato alla creazione di questa sessione caciarona e in perfetto stile brancalonico.
I primi ringraziamenti vanno ai ragazzi di USnB (Uno Sguardo nel Buio) che, dopo essere venuti alla
Presentazione della nostra Associazione, ci hanno ospitato alla loro “Mevania Ludica”, pomeriggio di gioco
organizzato a Bevagna durante la Primavera Medievale; in particolare Federico per le dritte storiche e
folkloristiche delle terre di Bevagna e dintorni, che ho voluto ad ogni costo inserire in giocata (nella sezione
Appendice).

Dopo di loro, di conseguenza, un grande grazie va alla loro “famiglia”: la Gaita San Giorgio, uno dei quattro quartieri in
cui è suddivisa la città, dove ho avuto modo di percepire tutto lo spirito gioviale, scanzonato e festoso dei suoi
componenti e di tutti coloro che si ritrovavano per le strade bevanate (nulla, però, in confronto al Mercato delle Gaite,
culmine delle festività medievali di questa città al quale, se vi capita, vi consiglio vivamente di partecipare).
Un altro grazie va alla Compagnia del Grifone APS e al mio compagno di avventure Nicola, meglio conosciuto come
Passero o Nano, perchè mi hanno permesso ancora una volta di conoscere nuove realtà, incontrare nuovamente
vecchie conoscenze e, soprattutto, di farmi fare quello che è uno degli scopi della nostra associazione: far divertire
divertendosi!
Un grazie va anche al mio amico Giacomo ( Jack) per avermi aiutato nella stesura e nella correzione di cialtronerie
grammaticali.
Infine, ma non per importanza, il mio personalissimo grazie va a te che stai leggendo questa mia creazione e a tutte le
persone a cui la farai giocare!
Spero vivamente che sia e sia stato di tuo e di vostro gradimento! ALLA PUGNAAA!!

Un saluto e buon divertimento,

Davide Cenni
Piazza della Città di Bevagna

Scorcio del Mercato delle Gaite

Città di Bevagna (vista dall’alto)

La Sibilla Scintilla 9