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1.

TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO DI BRESCIA 2

1.1. CIVILE 2

1.2. PENALE 35

2. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO NAPOLI 54

2.1. PENALE 54

2.2. CIVILE 57

3. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CATANIA 61

3.1. PENALE 61

4. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO MILANO 62

4.1. PENALE 62

4.2. CIVILE 63

5. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO ROMA 63

5.1. CIVILE 64

5.2. PENALE 65

6. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CALTANISSETTA 66

6.1. PENALE 66

7. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO SALERNO 66

7.1. PENALE 66

7.2. CIVILE 68

8. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CAGLIARI 68

A CURA DI:

SCOPUS IUS: AVV. ROBERTA ROSSI E DOTT.SSA LUCREZIA PULCINI email:: scopusius@libero.it
BROCCARDO: AVV.TI FABIO SANTALUCIA E LUDOVICA MARANO Sito web:: www.broccardo.org
8.1. CIVILE 68

9. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO MESSINA 69

9.1. PENALE 69

10. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO PALERMO 70

10.1. PENALE 70

11. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO TORINO 79

11.1. CIVILE 80

12. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CATANZARO 80

12.1. CIVILE 80

13. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO LECCE 81

13.1. PENALE 81

14. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO BOLOGNA 82

14.1. CIVILE 82

15. TRACCE ESTRATTE DIRITTO AMMINISTRATIVO 83

1. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO DI BRESCIA


ESAMINATA DA MESSINA

1.1. CIVILE

Traccia nr. 1

A CURA DI:

SCOPUS IUS: AVV. ROBERTA ROSSI E DOTT.SSA LUCREZIA PULCINI email:: scopusius@libero.it
BROCCARDO: AVV.TI FABIO SANTALUCIA E LUDOVICA MARANO Sito web:: www.broccardo.org
In data 10.4.2021 il condomino Tizio riceveva dall’amministratore del condominio Alpha il verbale
dell’assemblea tenutasi, in seconda convocazione, in data 20.2.2021.
Tizio era assente alla predetta assemblea sebbene l’avviso di convocazione gli fosse stato spedito a mezzo
lettera raccomandata A/R in data 5.2.2021 e fosse stato allo stesso recapitato il 17.2.2021.
A fronte delle rimostranze verbali di Tizio, l’amministratore del condominio Alpha evidenziava la
legittimità della deliberazione assunta dall’assemblea rilevando di aver tempestivamente inviato la
convocazione a mezzo lettera raccomandata A/R e che, comunque, la maggioranza risultava ugualmente
raggiunta.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare gli interessi del proprio assistito.

Traccia nr. 2
La ditta Alfa effettuava a favore della ditta Beta la fornitura di mattonelle e materiale per l'edilizia
emettendo fattura per l'importo di euro 42.000,00.
La suddetta ditta Beta dapprima ritarda il pagamento e dopo alcuni solleciti contesta che alcune partite
del materiale erano difettose e chiede di decurtare la somma di euro 5.000,00 a compensazione.
La ditta Alfa risponde che il materiale non presentava alcun difetto afferma che il materiale è stato
accettato senza contestazione alla consegna e chiede il pagamento dell'intera somma.
Pertanto non ottenendo la somma invia formale diffida e messa in mora mediante pec, richiedendo anche
gli interessi della transazione commerciale.
La ditta Beta non risponde all'invito e non effettua nessun pagamento. A questo punto la ditta Alfa si
rivolge ad un legale per informarsi sulle possibilità e sui mezzi per ottenere il pagamento.
Il candidato assunte le vesti del legale della ditta Alfa, esamini la disciplina applicabile ed indichi gli
strumenti processuali idonei e le possibili iniziative da assumere.

Traccia nr. 3

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Nell’anno 2004 Tizio concedeva in locazione ad uso abitativo un immobile a Caio. Nell’anno 2012 il
locatore intimava lo sfratto per morosità al conduttore e nel corso del giudizio, previo mutamento del
rito, chiedeva l’accoglimento della propria domanda di risoluzione di diritto del contratto di locazione
facendo valere la clausola risolutiva espressa contenuta nel contratto stesso e, in subordine, la risoluzione
per inadempimento del contratto nonché la condanna del convenuto al pagamento dei canoni e
dell’indennità di occupazione dovuti fino alla data di riconsegna dell’immobile.
Il convenuto eccepiva che dovesse essere portato in compensazione l’importo del deposito cauzionale
che era stato trattenuto da Tizio, il quale a sua volta deduceva che il deposito era stato incamerato a titolo
di penale per i danni, per come espressamente predeterminato nel contratto di locazione.
Il tribunale, all’esito del giudizio di primo grado, dichiarava il contratto risolto di diritto, accertava a
quanto ammontasse il debito del conduttore fino al rilascio dell’immobile, accertava il diritto del
conduttore alla restituzione del deposito cauzionale e, operata la compensazione tra le rispettive poste,
lo condannava al versamento del residuo debito in favore di Tizio.
In particolare, il tribunale, accertato l’inadempimento del conduttore, affermava che fosse dovuta la
restituzione del deposito cauzionale, in considerazione del rilascio dell’immobile avvenuto nel corso del
giudizio e della previsione dell’articolo 1383 cc escludente la possibilità di cumulo tra la prestazione
principale prevista dal contratto e quella diretta ad ottenere il pagamento della penale prevista per
l’inadempimento.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 4
Caia si reca da un legale avendo intenzione di agire al fine di ottenere l’accertamento dell’acquisto del
diritto di proprietà per intervenuta usucapione relativamente a un dipinto rubato da Mevio nell’abitazione
di Tizio. Caia rappresenta al legale di aver ricevuto il dipinto in donazione nell’anno 1985 da Mevio, con

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il quale aveva avuto una relazione da cui erano nati 2 figli, affinché se ne potesse servire per le esigenze
della famiglia. Nell’anno 2020 aveva deciso di vendere il dipinto avvalendosi di una casa d’aste e, in tale
occasione, aveva appreso della sua provenienza illecita.
Sempronio, figlio di Tizio ed unico suo erede, riconoscendo il quadro sul portale online della casa d’aste,
aveva richiesto a Caia la restituzione del dipinto illecitamente sottratto al padre.
Caia evidenziava che il dipinto, a far data dalla donazione ricevuta nel 1985 e fino all’anno 2020, era
sempre stato esposto nel salotto della sua abitazione e, pertanto, lei ne aveva avuto il possesso continuo,
pacifico, pubblico ed indisturbato per oltre 20 anni.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 5
Alla morte di Tizio vengono chiamati a succedergli i figli Caio e Sempronia. Mentre Caio aveva sempre
vissuto con il padre, nell’immobile di proprietà di quest’ultimo, contribuendo anche alla gestione di altre
proprietà immobiliari, la figlia da decenni frequentava la casa paterna raramente (solo in occasione delle
festività) e si era sempre disinteressata di tutto. Aperta la successione, Sempronia invita il fratello a
dividere anche la casa paterna. Caio oppone un netto rifiuto sostenendo di averla usucapita in quanto vi
ha abitato e se ne è preso cura da oltre 20 anni, provvedendo spesso con i propri denari alla manutenzione,
al pagamento delle bollette, all’acquisto di quanto necessario e, in generale, alla gestione della casa.
Sempronia, non convinta delle argomentazioni del fratello e determinata ad ottenere tutela dei propri
diritti ereditari, si rivolge al legale. Il candidato, assunte le vesti del difensore di Sempronia, esponga le
questioni sottese al caso in esame ed individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine
di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 6

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I germani Tizio e Caio, entrambi nati a Salerno, vivono e lavorano in Germania. I medesimi, con i
proventi delle rispettive attività lavorative, decidono di acquistare in Italia, nella città di origine, un terreno
edificabile e di costruire una villetta a due piani, con annesso giardino.
Mentre ancora vivono in Germania, Tizio, con scrittura privata datata 11 giugno 1986, dichiara di donare
la propria metà dell’immobile e del terreno al fratello Caio.
Tizio e Caio, dopo il loro rientro in Italia vivono per circa 2 anni nel predetto immobile. In particolare,
Tizio vive nell’appartamento sito nel 1º piano della villetta e Caio nell’appartamento posto nel 2º piano;
entrambi utilizzano tanto il garage ed il locale deposito posto al piano terra della villetta, quanto l’adiacente
giardino. Successivamente Tizio, dovendosi trasferire per ragioni lavorative in un’altra città, propone al
fratello di acquistare la propria quota del terreno e del fabbricato per il prezzo complessivo di euro
150.000,00.
Caio non accetta la proposta di Tizio, il quale pertanto si determina a vendere la propria quota del
fabbricato e del terreno a Mevio, per il prezzo complessivo di euro 150.000,00.
Caio, venuto a conoscenza dell’avvenuta alienazione della quota del bene immobile, conviene in giudizio
Tizio e Mevio, chiedendo che il tribunale adito accerti e dichiari la nullità del predetto atto di
compravendita, atteso che la quota venduta a Mevio gli era stata già donata da Tizio.
Deduce, a sostegno della domanda azionata, di essere proprietario esclusivo sia del terreno che del
fabbricato in forza dell’atto di acquisto originario e della donazione della quota fattagli dal fratello con la
scrittura privata datata 11.6.1986 e chiede, con domanda ai sensi dell’articolo 2932 cc, il trasferimento
della quota di proprietà del fratello in proprio favore.
Tizio, ricevuta la notifica dell’atto di citazione e seriamente preoccupato per le possibili conseguenze del
proprio comportamento, si reca dal proprio legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 7

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Tizio, proprietario di un appartamento e di un ampio cortile ad esso adiacente, concedeva al germano
Caio, con atto scritto, la facoltà (senza determinazione di durata) di attraversare con l’automobile detto
cortile per raggiungere più comodamente il proprio garage, posto al confine con la proprietà di Tizio.
Dopo qualche anno i rapporti tra i germani si incrinano e Tizio inizia a mal sopportare il passaggio del
fratello sul proprio cortile, anche perché lo stesso potrebbe raggiungere il garage, pur se meno
comodamente, per altra via senza necessariamente attraversare la sua proprietà.
Tizio si determina, pertanto, ad installare un cancello a chiusura dell’accesso al cortile, in tal modo
impedendo il transito a Caio. Caio conviene in giudizio Tizio chiedendo che il tribunale adito accerti
l’illegittimità della chiusura del varco di accesso e lo condanni alla rimozione del cancello.
Il candidato, assunte le vesti del difensore di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 8
Tizio e Caio, con atto di citazione del 20 ottobre 2008, convenivano in giudizio il loro germano
Sempronio chiedendo l’apertura della successione di Filano e Mevia e la declaratoria di nullità delle
donazioni effettuate da Filano nei confronti del figlio Sempronio, nella misura in cui ledevano la quota
di legittima di essi attori. Avanzavano, conseguentemente, domanda di reintegra della quota in questione,
oltre alla condanna del convenuto alla restituzione dei frutti dei beni donati e goduti in maniera esclusiva,
e con la successiva divisione della massa ereditaria. Tizio e Caio deducevano che la successione di Filano
era regolata da testamento pubblico del 18 giugno 2002 che prevedeva disposizioni testamentarie in
favore di tutti e 3 i suoi figli. Tuttavia, con atto del 20 febbraio 2003 Filano aveva donato a Sempronio
alcune unità immobiliari già attribuite al figlio Caio e un terreno in località amena già destinato a Tizio,
beni che erano in comunione legale con la moglie Mevia e senza il consenso di quest’ultima.

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Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 9
Tizio, noto cantante lirico, ha interesse ad acquistare una lussuosa villa sul promontorio di Ischia al cui
interno è contenuto un piccolo ed elegante teatro privato; volendo essere sicuro di non perdere l’affare
ma nel contempo volendo accertare che le caratteristiche strutturali del teatro garantiscano un’acustica
ottimale in data 01.01.2020 stipula con Caio, proprietario della villa, un contratto in virtù del quale
entrambe le parti si impegnavano ad addivenire alla stipulazione di un preliminare di vendita entro il
01.01.2021. Successivamente alla scadenza del termine pattuito, tuttavia, Caio - adducendo ragioni
personali - si mostra disinteressato alla conclusione dell’accordo, manifestando in più occasioni una
contraria volontà alla vendita. Tizio, convinto della bontà dell’affare, vorrebbe portare ad esecuzione -
anche in via coattiva - il precedente accordo, ritenendolo ad ogni buon fine già vincolante; per tale ragione
si reca dall’avvocato Otello al fine di vedere tutelate le proprie ragioni. Il candidato assunte le vesti del
legale di Tizio inquadri il caso individuando la disciplina applicabile e le possibili iniziative da assumere.

Traccia nr. 10
Il 17enne Mevio è solito prendere tutte le mattine il treno per recarsi all’istituto scolastico dove frequenta
l’ultimo anno di liceo.
Poiché a causa di disservizi dei trasporti spesso si presenta in ritardo alle lezioni, il ragazzo é intenzionato
a conseguire la patente automobilistica al compimento dei 18 anni.
Per tale motivo, egli presenta apposita domanda alla motorizzazione civile per ottenere il rilascio del
foglio rosa che gli consentirebbe di fare pratica nella guida.
Una sera, Mevio, senza essere visto dal padre Caio, si mette alla guida della macchina di quest’ultimo e
va a fare un giro per il centro città.

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Tuttavia, nell’eseguire una manovra di svolta, il 17enne non si avvede della presenza di un ragazzino sulle
strisce pedonali e lo investe mortalmente. Trascorso qualche tempo, Sempronia e Caio, genitori di Mevio,
vengono convenuti in giudizio dai genitori del pedone investito, i quali chiedono che vengano condannati
in solido al risarcimento del danno ingiustamente patito per la morte del figlio. I genitori del ragazzino,
infatti, sostengono che Sempronia e Caio siano responsabili per il fatto illecito di Mevio, su rilievo che
non gli abbiano impartito educazione ed istruzione adeguata, nè tantomeno, che abbiamo vigilato sul
comportamento del ragazzo.
Sempronia, piuttosto preoccupata per le conseguenze che potrebbero derivare dall’azione giudiziaria, si
reca dal proprio legale di fiducia al fine di avere lumi sulla vicenda e, nell’occasione, gli precisa che, a
seguito della separazione da Caio, Mevio é stato affidato al padre e che comunque, con lui non ha mai
intrattenuto dei rapporti stretti.
Il candidato, assunte le vesti di legale della donna, inquadri il caso individui la disciplina applicabile e le
possibili iniziative che Sempronia potrebbe assumere.

Traccia nr. 11
Tizia svolge il ruolo di mediatore presso la società Alfa che si occupa, principalmente, della vendita di
immobili di pregio. Una mattina, i coniugi Caia e Mevio si recavo presso l’ufficio di Tizia per formalizzare
la sottoscrizione della proposta d’acquisto relativa all’immobile Beta, di proprietà dell’imprenditore
Sempronio. Nella perizia proposta, Caia e Mevio, si impegnano a stipulare il contratto preliminare di
compravendita entro il mese successivo. Trascorse tre settimane, i coniugi vengono a conoscenza del
fatto che l’immobile di proprietà di Sempronio è gravato da ipoteca e, quindi, si recano immediatamente
dalla mediatrice, rappresentandole l’intenzione di non voler stipulare il contratto preliminare né,
tantomeno, quello definitivo, sul presupposto che, se avessero saputo dell’ipoteca, non avrebbero
neanche sottoscritto la proposta di acquisto. Tizia, peraltro, dichiara che non era a conoscenza della
presente circostanza e che, comunque, a prescindere dalla stipula del contratto preliminare, i due coniugi
sono tenuti al pagamento della provvigione per l’attività prestata in loro favore. Caia e Mevio, piuttosto
seccati per quanto accaduto, si recano dal proprio legale di fiducia per avere lumi sulla vicenda. Il

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candidato, assunte le vesti del legale di fiducia della coppia, inquadri il caso individuando la disciplina
applicabile e le possibili iniziative che la coppia potrebbe assumere.

Traccia nr. 12
Tizio e Caia, coniugi in regime di comunione legale, in costanza di matrimonio, destinano ad abitazione
principale della propria famiglia un bene immobile conferito a Tizio a titolo di comodato.
Successivamente i due si separano ed il Tribunale competente, con decreto di omologazione, attribuisce
l’assegnazione della casa coniugale a Caia unitamente alla figlia minore.
Tuttavia, l’immobile era stato concesso in comodato da Catullo, fratelli di Tizio.
Venuto a conoscenza della separazione, Catullo, proprietario dell’immobile, con lettera raccomandata
chiede a Caia la liberazione dell’unità immobiliare, adducendo delle esigenze personali consistenti in gravi
problemi economici.
Caia preoccupata si rivolge ad un legale di fiducia per conoscere quali siano i suoi diritti sull’immobile.
Il candidato assunte le vesti del legale di Caia inquadri il caso individuando la disciplina applicabile e le
possibili iniziative da assumere.

Traccia nr. 13
Tizia perde la vita a seguito dell’improvvisa caduta di un pesante capitello ornamentale a sostegno del
cornicione di una finestra su un palazzo, in godimento dell’unico proprietario Caio, sotto il quale stava
passeggiando. La donna, di anni 46, dopo un’agonia di 72 ore dall’occorso, decedeva nel reparto di terapia
intensiva dell’ospedale di Roma, dove era stata ricoverata.
Sempronia, fortemente turbata dalla morte di Tizia, si rivolge ad un legale di fiducia, evidenziando
l’intenso legame con la zia, che le era stata sempre vicina, pur con essa non coabitando, sia nel quotidiano
sia nei momenti più importanti della sua vita, in luogo dei genitori, scomparsi quando Sempronia era in
tenera età. Il quesito posto al legale attiene alla possibilità di ottenere il risarcimento dei danni dal
responsabile. Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronia, inquadri il caso, illustrando le questioni
relative alle possibili iniziative che Sempronia potrebbe assumere.

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Traccia nr. 14
Tizio, nella qualità di titolare della ditta individuale alfa di Tizio, stipulava, in data 21/1/21, con beta S.r.l.,
un contratto di fornitura di alimenti. La clausola n. 5, inserita nel regolamento contrattuale, ed intitolata
“credit risk”, attribuisce alla parte somministrata “il diritto di recedere dal contratto, con effetto
immediato, anche a mezzo pec, qualora sia presentata un’istanza di fallimento nei confronti di beta”.
Venuta a conoscenza della proposizione di un’istanza di fallimento nei confronti della somministrante,
in data 9/12/21, a mezzo pec, la parte somministrata dichiarava di esercitare il proprio diritto di recesso
“con effetto dal 20.04.22”. Con pec del 21/3/22, beta informava alfa che, a seguito di accordo transattivo,
il creditore aveva rinunciato all’istanza di fallimento, al che il recesso esercitato dalla parte somministrata
doveva considerarsi privo di effetto.
Tizio si reca da un legale di fiducia, rappresentando la sopravvenuta carenza di interesse alla prosecuzione
del rapporto. Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio, inquadri il caso, individuando le possibili
iniziative che la parte somministrata potrebbe assumere.

Traccia nr. 151


I coniugi Tizio e Caia, nel mese di maggio 2011, avevano concesso in comodato l’unico immobile di loro
proprietà al figlio Sempronio ed alla nuora Mevia.
Nel mese di settembre dell’anno 2015, Sempronio e Mevia si separavano e quest’ultima risultava
assegnataria dell’immobile quale casa coniugale ove la stessa poteva continuare ad abitare con il figlio
Tizietto.
Nel mese di gennaio dell’anno 2016, Tizio e Caia chiedevano a Mevia la restituzione dell’immobile,
motivando tale richiesta sulla base dell’ insorgenza di uno stato di urgente e imprevedibile bisogno,
costituito dalle loro precarie condizioni di salute e dalla necessità di affrontare cospicue spese mediche,
che gli stessi intendevano finanziare locando o vendendo il predetto immobile.

1 IV Sottocommissione.

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Al rifiuto di Mevia, Tizio e Caia la convenivano in giudizio chiedendo la restituzione del bene.
Il tribunale adito rigettava la domanda, affermando che gli stessi avrebbero dovuto dare prova
dell’assenza della destinazione a casa familiare dell’immobile al fine di qualificare il comodato come a
tempo indeterminato e che, comunque, i bisogni allegati dagli attori non consentivano loro di esigere la
restituzione immediata del bene.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio e Caia, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione dei propri
assistiti.

Traccia nr. 162


Aperto il testamento di Sempronia, vedova e senza figli, si apprendeva che la de cuius aveva disposto che
a Tizio, al quale la legava un profondo affetto, per averla costui assistita amorevolmente per un lungo
periodo di malattia, fosse attribuito il 50% della proprietà di un immobile nonché la proprietà di tutti i
beni mobili.
Nel medesimo testamento venivano attribuiti: a Mevio un appezzamento di terreno sito sul comune di
Alpha ed a Filano un appezzamento di terreno sito nel comune di Beta.
Caia, venuta a conoscenza delle disposizioni testamentarie di Sempronia, comunica a Tizio di essere lei
l’unica erede legittima, in quanto nipote della defunta e sua parente più prossima, mentre Tizio
rivestirebbe la qualità di mero legatario.
Minaccia, pertanto, di incoare apposita azione giudiziaria al fine di vedere accertata la sua qualità di erede
universale.
Il candidato, assunte le vesti del difensore di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 17

2 IV Sottocommissione.

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Alla morte di Tizia, avvenuta nell’anno 2015, viene rinvenuto un testamento olografo nel quale risulta
istituita come unica erede la figlia Sempronia.
Caio, fratello di Sempronia, decide di non impugnare il testamento sebbene l’asse ereditario includa
numerosi cespiti immobiliari e pur essendo in possesso di documentazione medica comprovante lo stato
di incapacità della madre al momento della relazione del testamento.
Sempronia si occupa di pubblicare il testamento, di adempiere a tutte le formalità previste dalla legge (tra
cui la denuncia di successione) e si limita a percepire i canoni relativi ad un solo immobile che la madre
aveva concesso in locazione a un lontano parente.
Nell’anno 2021, il fratello Caio, che nel frattempo attraversa un periodo di difficoltà economica, informa
la sorella di essere intenzionato ad impugnare il testamento, anche in considerazione del fatto che lei, sino
a tale data, si era del tutto disinteressata del patrimonio materno, lasciandolo in stato di abbandono.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronia esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 183


Mevio muore dopo una lunga malattia lasciando un testamento con il quale nomina erede universale la
moglie Caia.
Dopo qualche giorno Sempronio, germano di Mevio, rinviene alcune lettere sottoscritte da Mevio e si
avvede del fatto che la firma apposta in calce alla scheda testamentaria è totalmente difforme da quelle
apposte sulle predette lettere.
Caia confessa di avere apposto lei la firma in luogo del marito. Questi infatti era troppo debole e non era
riuscito a sottoscrivere personalmente la scheda.
Sempronio, sapendo che Mevio teneva molto alla moglie, avendo perso l’unico figlio, decide di non
rivelare ad alcuno quanto scoperto e di dare attuazione alle disposizioni testamentarie.

3 Sottocommissione IV.

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Dopo circa 4 anni, i rapporti tra Caia e Sempronio si inaspriscono al punto che Sempronio pensa di agire
nei confronti di Caia per tutelare i propri diritti successori.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 194


Tizio nell’anno 2000 concedeva in comodato gratuito a Caio un immobile di sua proprietà affinché
quest’ultimo lo adibisse a studio dentistico.
Caio, al fine di una migliore utilizzazione dell’unità immobiliare eseguiva nel corso degli anni numerosi
lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. In particolare, sostituiva il portone d’ingresso, le porte
interne, gli infissi, nonché i pavimenti al fine di abbinarne la colorazione con l’arredamento dello studio.
Nell’anno 2021 Tizio, avendone la necessità, richiedeva verbalmente a Caio la restituzione dell’unità
immobiliare.
Caio si rifiutava di riconsegnare l’immobile rappresentando di averne usucapito la proprietà per averlo
posseduto per oltre 20 anni.
In subordine chiedeva a Tizio di rimborsargli integralmente le spese sostenute e documentate.
Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 205

4 Sottocommissione IV.

5 Sottocommissione IV.

A CURA DI:

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Con contratto del 26.5.2015 la società Alpha concedeva in locazione alla società Beta, un immobile ad
uso industriale, della superficie di mt2 750, a fronte del pagamento del canone locativo mensile
ammontante ad euro 3.000,00.
Con lo stesso contratto, le due predette società pattuivano che nell’ipotesi di mancata corrispensione di
3 mensilità, anche non consecutive, del canone locativo, il contratto si sarebbe dovuto intendere
automaticamente risolto.
La società Beta si obbligava, altresì, a risarcire la parte locatrice per l’eventuale inadempimento,
corrispondendole, a titolo di “clausola penale”, la somma di euro 11.000,00.
Dal mese di novembre dell’anno 2015 al mese di aprile dell’anno 2016, la società Beta ometteva di
corrispondere i canoni dovuti.
La società Alpha avviava, pertanto, il procedimento di sfratto per morosità e chiedeva la declaratoria di
risoluzione del contratto nonché la condanna della società Beta al pagamento dell’importo pattuito a
titolo di penale.
Con sentenza resa nel dicembre 2017, il tribunale accoglieva integralmente le domande proposte dalla
locatrice.
La società Beta, tuttavia, anche successivamente alla decisione del procedimento giurisdizionale
continuava a svolgere la propria attività imprenditoriale all’interno dell’immobile di proprietà della società
Alpha, provvedendo a rilasciarlo solo nel mese di febbraio dell’anno 2019.
La società Alpha richiedeva alla società Beta, a mezzo lettera raccomandata a/r, il pagamento delle somme
dovute in ragione della permanenza nell’immobile in epoca successiva alla pronuncia del tribunale.
La fondatezza di tale richiesta veniva contestata dalla società Beta, la quale rappresentava di aver
provveduto a corrispondere alla locatrice la somma di euro 11.000,00 predeterminata dalle parti ai sensi
dell’art.1382 cc ed avente la specifica funzione di quantificare l’esatta misura del risarcimento dovuto per
l’ipotesi di inadempimento. La società Beta dichiarava, pertanto, che null’altro era dovuto in favore della
locatrice.
Il legale rappresentante della società Alpha, ricevuta tale comunicazione, si reca dal proprio legale
chiedendo delucidazioni sulla vicenda.

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Il candidato, assunte le vesti del legale della società Alpha, esponga le questioni sottese al caso in esame
e individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 216


In data 15.1.2015 Tizio, promissario acquirente, e la società Alpha, promittente venditrice, stipulavano
un contratto preliminare di compravendita immobiliare, pattuendo che il rogito notarile dovesse essere
stipulato entro il 15.7.2015.
In quella sede Tizio corrispondeva, a titolo di caparra, la somma di euro 30.000,00.
A causa di difficoltà economiche, in data 20.7.2015, Tizio versava alla società Alpha una ulteriore somma
di euro 20.000,00 a titolo di caparra, convenendo verbalmente la proroga di 6 mesi per la stipula dell’atto
pubblico. Nel mese di settembre dell’anno 2015 la società Alpha vendeva a Caio l’immobile oggetto del
predetto preliminare. vA fronte delle rimostranze di Tizio, la società Alpha rappresentava che non vi era
stata la disponibilità del promissario acquirente a versare il saldo del prezzo ed a stipulare il contratto
definitivo nel termine pattuito e che, proprio a causa dell’inadempimento del promissario acquirente
aveva legittimamente esercitato il recesso dal contratto preliminare con conseguente suo diritto di
trattenere le somme ricevute a titolo di caparra confirmatoria ed alienare il bene a terzi.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 227


Tizio conviene in giudizio la società Alpha, concessionaria di un pontile su un lago e titolare del Camping
allo stesso attiguo, per ottenere la condanna al risarcimento dei danni subiti, a seguito di un sinistro
verificatosi nell’estate dell’anno 2000 mentre si trovava ospite del Camping.

6 Sottocommissione nr. IV.

7 Sottocommissione nr. IV.

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Tizio, all’epoca 16enne, percorreva il pontile di legno, si propendeva verso il lago, ed eseguiva un tuffo a
testa in giù, ma a causa del fondale particolarmente basso urtava il capo riportando gravissime lesioni.
Nell’atto di citazione viene, in particolare, evidenziato che attorno al pontile e nelle immediate sue
vicinanze non vi era alcuna segnaletica che indicasse il divieto di accesso, il divieto di effettuare tuffi o,
comunque, un generico divieto di pericolo.
La società Alpha, ricevuta la notifica dell’atto di citazione, si rivolge al legale al fine di approntare le difese
necessarie, rilevando che la responsabilità del sinistro era da attribuire in via esclusiva alla condotta
dissennata dell’attore in quanto il pontile era destinato ad ospitare alcune apparecchiature per il
monitoraggio delle acque del lago ed aggiungendo che aveva ottemperato al dovere di precauzione
recintando il pontile con una rete metallica.
Il candidato, assunte le vesti del legale della proprietà Alpha, esponga le questioni sottese al caso in esame
ed individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 238


Tizio alcuni anni fa realizzava su un lato del proprio immobile, prospiciente su quello del vicino Caio,
un’apertura apponendovi una inferriata in metallo che consentiva con difficoltà, inserendo il capo tra le
grate dell’inferriata medesima, di vedere sul fondo del vicino.
Alle lamentele di Caio, Tizio risponde di aver usucapito il diritto a mantenere la veduta.
Caio, ritenendo che l’esistenza di tale apertura violi i propri diritti, si rivolge a un legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

8 Sottocommissione nr. IV.

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Traccia nr. 249
Nell’anno 1998 Tizio ottiene dal padre Caio l’autorizzazione a utilizzare gratuitamente un magazzino di
proprietà di quest’ultimo.
Tizio utilizza detto magazzino per fini personali, collocandovi i propri attrezzi, sostituendovi la porta di
accesso, svolgendo i lavori di manutenzione straordinaria e, successivamente, collocandovi una
sgrappolatrice per l’uva ed esercitandovi l’attività di vendita del vino.
Alla morte di Caio, avvenuta nell’anno 2020, a fronte della richiesta di Mevia, germana di Tizio, di dividere
il magazzino, quest’ultimo le contesta di aver ottenuto la proprietà dell’immobile per intervenuto
usucapione.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
la più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 2510


Tizio e Caia, coniugati in regime di comunione legale e dal cui matrimonio è nata una figlia, nell’anno
2009 decidono di separarsi consensualmente.
Nell’accordo di separazione depositato presso il Tribunale di Alpha, città Ove la famiglia è residente,
Tizio, dipendente pubblico si è impegnato a versare a Caia un contributo per la figlia minore pari ad euro
300 mensili, un assegno di mantenimento per la moglie pari ad euro 200 mensili ed un ulteriore importo
di euro 350 mensili “quale contributo alle spese necessarie per consentire alla moglie di usufruire di idonea
abitazione per sé e la figlia”.
La casa familiare è rimasta nella disponibilità di Tizio, avendo Caia manifestato la volontà di trasferirsi
unitamente alla figlia minore nella città di Beta, ove vivono i genitori della stessa Caia.
La separazione consensuale viene omologata nell’anno 2010.
Nell’anno 2012 Tizio agisce per la modifica delle condizioni della separazione consensuale, chiedendo la
revoca dell’obbligo di versare alla moglie l’assegno di mantenimento in favore della stessa, nonché la

9 Sottocommissione nr. IV.


10 Sottocommissione nr. IV.

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revoca del contributo spese versato alla moglie per l’abitazione in cui quest’ultima vive unitamente alla
figlia minore ed una riduzione dell’assegno di mantenimento versato alla moglie per la figlia minore.
Motiva tale richiesta in ragione della intervenuta riduzione della sua capacità reddituale e della
sopravvenuta stabile convivenza di Caia con un altro uomo.
Caia, ricevuta la notifica dell’atto, e seriamente preoccupata per le richieste da Tizio, si reca dal proprio
legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui le
più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 2611


Il geometra Tizio ha ricevuto da Caio, marito di Sempronia, l’incarico di redigere un progetto relativo alla
costruzione di un fabbricato rurale da erigersi su un fondo di proprietà di Sempronia.
Tizio, redatto il progetto, lo consegna a Caio, il quale gli assicura che a breve la moglie, che era a
conoscenza dell’incarico conferito, avrebbe provveduto a corrispondere i compensi dovuti per la
redazione del progetto.
Tizio, trascorsi 6 anni senza aver ricevuto il compenso, decide di agire giudizialmente nei confronti di
Sempronia per il recupero del credito.
Sempronia, che nel frattempo si è separata da Caio, ricevuta la notifica del decreto ingiuntivo dell’importo
di euro 12.000,00, richiesto da Tizio per le proprie spettanze professionali, si reca dal proprio legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronia, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 2712

11 Sottocommissione nr. IV.


12 Sottocommissione nr. IV.

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Il condominio Alpha conveniva in giudizio la società Beta, partecipante al condominio, e la società
Gamma, per domandare la rimozione dal tetto del condominio dell’impianto di antenne per la telefonia
mobile di proprietà della società Gamma. Tale impianto era collegato tramite cavi attraversanti le parti
comuni dell’edificio, in una cantina di proprietà della società Beta, Ove erano installati altri impianti posti
al servizio delle antenne.
La società Beta aveva concesso l’uso di una porzione del tetto per l’installazione dell’impianto, alla società
Gamma con contratto di locazione, di durata di anni 7, avente data certa del 15.5.2018 e stipulato in
epoca antecedente all’acquisto delle ulteriori unità immobiliari da parte degli altri condomini.
La locazione era, peraltro, nota ai condomini, avendo questi dichiarato nel regolamento di condominio,
di natura contrattuale, di conoscere l’esistenza della servitù, derivante dall’installazione dell’impianto di
telefonia sul tetto condominiale.
Il candidato, assunte le vesti del legale della società Beta, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 2813


Tizio, coniugato con Mevia e padre di due figli, Caia e Sempronio, con testamento olografo dell’anno
2003 ha lasciato tutto il suo patrimonio alla figlia Caia.
Mentre era in vita, però, Tizio, con atto di permuta di quote di immobili, ha trasferito al figlio Sempronio
la propria quota di un immobile di valore superiore, di ben euro 75.000,00, rispetto alla quota di altro
immobile di proprietà del figlio.
Alla morte di Tizio, Sempronio conviene in giudizio la sorella Caia e la madre Mevia, chiedendo di essere
reintegrato nella propria quota di riserva.
La convenuta Mevia anticipa alla figlia Caia la propria intenzione di costituirsi in giudizio per essere
reintegrata nella propria quota di riserva.
Caia, ricevuta la notifica dell’atto di citazione, si reca dal proprio legale.

13 Sottocommissione nr. IV.

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Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui le
più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 2914


Le germane Tizia e Caia abitano in una casa acquistata da circa 1 anno, sita all’ultimo piano di un
fabbricato ubicato nel centro della città di Amena.
Al piano terra del predetto fabbricato si trova l’appartamento di proprietà di Sempronio, con annesso
ampio giardino, che lo stesso concede da sempre in uso a terzi, a pagamento, per l’organizzazione di
manifestazioni e feste private con intrattenimento musicale.
Dal giardino di Sempronio provengono suoni e rumori cagionati dall’organizzazione delle manifestazioni
e dagli eventi musicali, insopportabili specie nelle ore serali e notturne.
Tizia e Caia decidono di adire l’autorità giudiziaria al fine di richiedere la cessazione di tali attività oltre
che il risarcimento del danno subito e si rivolgono a un legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia e Caia, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione delle proprie
assistite.

Traccia nr. 3015


La società Alpha stipulava con Tizio un contratto preliminare di compravendita immobiliare
impegnandosi a consegnare l’immobile ed ultimare la sua ristrutturazione entro un certo termine.
Essendo l’immobile allo stato di rudere, la società promittente venditrice si obbligava ad eseguire tutte le
opere necessarie per trasformarlo in una abitazione completa, ottenendo tutti i necessari titoli abilitativi
dalle competenti autorità.
Nel corso dei lavori, tuttavia, il comune di Beta notificava un provvedimento di sospensione dei lavori e,
successivamente, un’ordinanza di demolizione.

14 Sottocommissione nr. IV.


15 Sottocommissione nr. IV.

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La società Alpha procedeva a sanare l’illecito e otteneva, in data successiva alla scadenza del termine
previsto nel preliminare per il completamento dei lavori, la concessione edilizia di sanatoria.
La società Alpha aveva costantemente informato il promissario acquirente dei possibili ritardi e gli aveva
richiesto, invano, di inoltrare congiuntamente comunicazioni di sollecito alle competenti autorità.
Tizio, pur avendo già corrisposto una caparra di euro 100.000,00, non si presentava avanti al notaio
rogante alla data fissata per la stipula dell’atto pubblico e minacciava di agire per la risoluzione del
contratto preliminare e il risarcimento del danno.
Il candidato, assunte le vesti del legale della società Alpha, esponga le questioni sottese al caso in esame
ed individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la propria assistita.

Traccia nr. 3116


Sempronia, al fine di recuperare un credito nascente dalla fornitura di merci per l’importo di euro
20.000,00 acquistata da Tizio nell’anno 2015 e non pagata, intende avviare un’azione esecutiva nei
confronti del medesimo Tizio.
Tizio non risulta avere beni aggredibili se non la quota di un immobile pervenutogli per successione del
padre nell’anno 2011, come risulta da visura catastale.
Sempronia, nell’anno 2020, decide di avviare l’azione esecutiva e si rivolge ad un legale al fine di avviare
la pratica.
Il legale di Sempronia informa la propria cliente della necessità di munirsi di un titolo esecutivo prima di
avviare l’azione esecutiva.
Tizio, ricevuta la notifica dell’atto giudiziario prodromico all’avvio della procedura esecutiva, comprende
che l’unico bene aggredibile è l’immobile ereditato dal proprio genitore e poiché intende opporsi alla
futura esecuzione si reca dal proprio legale a cui riferisce di non aver accettato l’eredità, che la
dichiarazione di successione e la volturazione del bene caduto in successione fu chiesta dagli altri due
eredi del de cuius, ovvero la propria madre ed il proprio fratello.

16 Sottocommissione nr. IV.

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Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 3217


Tizio è proprietario di due appartamenti in Milano: uno lo abita con la propria famiglia e l’altro lo ha
concesso in comodato nell’anno 2010 al fratello Caio, concordando che gli sarebbe stato restituito dopo
25 anni.
Dopo 10 anni, però, Tizio si ritrova nell’impossibilità di continuare a svolgere la sua attività lavorativa a
causa di una gravissima patologia che gli ha comportato inabilità, con conseguente perdita del lavoro e
della relativa retribuzione.
Costretto dalla situazione di disagio economico ed intenzionato a trovare una fonte di reddito alternativa
attraverso la locazione dell’immobile dato in comodato al fratello Caio, Tizio si reca da un legale al fine
di comprendere se potrà richiedere la restituzione dell’appartamento prima della scadenza del termine
pattuito nel contratto di comodato.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 3318


Tizio è fratello di Filano, celibe senza figli, il quale, alcuni anni fa, aveva stipulato una polizza vita con la
compagnia assicurativa Alpha, indicando quali beneficiari della polizza i suoi “eredi legittimi”.
Tizio e Filano avevano anche una sorella, Caia, vedova, morta di recente lasciando a sé superstiti i suoi 3
figli. Anche Filano muore, senza lasciare testamento, e subito dopo la sua morte Tizio ed i suoi nipoti,
essendo a conoscenza delle polizze, si rivolgono alla compagnia assicurativa per avere la liquidazione
dell’indennizzo dovuto.

17 Sottocommissione nr. IV.


18 Sottocommissione nr. IV.

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La compagnia Alpha liquida detto importo suddividendolo in parti uguali: ¼ a Tizio e ¼ ciascuno ai 3
nipoti. Nelle more Tizio si attiva con il proprio commercialista per predisporre la dichiarazione di
successione relativa all’eredità del defunto fratello e si convince di un possibile errore della compagnia
assicurativa in merito alla suddivisione della somma.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 3419


Nell’anno 2011 la banca alfa concedeva un affidamento alla società beta. Le obbligazioni della società
beta nei confronti della banca alfa venivano garantite personalmente da 4 garanti: Tizio, Caio, Semprovio
e Mevio. Le garanzie venivano prestate contestualmente e su un unico foglio. L’art. 3 del contratto
prevedeva che le obbligazioni erano solidali ed indivisibili anche nei confronti di successori ed aventi
causa.
La società beta non onorava le proprie obbligazioni nei confronti della banca alfa che, quindi, richiedeva
l’adempimento ai 4 garanti. Tizio e Caio, dopo aver soddisfatto il credito vantato dalla banca alfa,
chiedevano al tribunale competente di emettere due decreti ingiuntivi nei confronti di sempronio e mevio
al fine di recuperare la quota parte da essi dovuta.
Emessi e notificati i d.i., sempronio e mevio proponevano opposizione evidenziando che il contratto
stipulato con la banca alfa andava stipulato non come fideiussione, ma come contratto autonomo di
garanzia, con la conseguenza che non poteva essere utilmente esercitata l’azione di regresso.
Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio e caio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione dei propri
assistiti.

Traccia nr. 3520

19 Sottocommissione nr. IV.


20 Sottocommissione nr. IV.

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I coniugi Tizio e Caia sono proprietari di una unità immobiliare sita nel condominio Alpha, composto da
60 appartamenti distinti in 4 palazzine.
L’appartamento di Tizio e Caia, posto al penultimo piano della palazzina A, e danneggiato da gravi
infiltrazioni provenienti dal sovrastante appartamento di proprietà di Sempronio, in cui sono in corso
lavori di ristrutturazione, e dal lastrico solare di proprietà della società Beta.
Tizio e Caia, temendo il verificarsi di ulteriori danni, intendono agire giudizialmente per chiedere la
rimozione delle cause di infiltrazione, la riduzione e il ripristino ed il risarcimento del danno.
Rappresentano al legale che il lastrico solare di proprietà della società Beta funge da copertura degli
appartamenti della palazzina A e che il condominio è garantito per tale tipo di danni da apposita
assicurazione.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio e Caia, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione dei propri
assistiti.

Traccia nr. 3621


Tizio, con atto di citazione notificato il 16.7.2012, conveniva in giudizio innanzi al tribunale di Roma, il
fratello Caio, deducendo che in data 18.6.2004 quest’ultimo aveva acquistato un compendio immobiliare
in Roma con provvista di denaro fornita dallo stesso Tizio.
L’attore deduceva che tra le parti in causa si era concordato che i beni oggetto della compravendita
sarebbero stati trasferiti a lui, vero dominus dell’affare, o ad altra persona da lui indicata.
A riprova di quanto affermato, produceva una scrittura unilaterale a firma di Caio, datata 28.3.2012, nella
quale lo scrivente dava atto che il vero proprietario del fabbricato era Tizio e si impegnava al
trasferimento, a semplice richiesta, in favore di Tizio o di persona da lui indicata.
Lamentando che il fratello Caio non aveva onorato il patto fiduciario, Tizio chiese accertarsi e dichiararsi
la sua interposizione reale nell’intestazione degli immobili descritti in citazione, con contestuale emissione
di sentenza di trasferimento in proprio favore.

21 Sottocommissione nr. IV.

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Il tribunale adito rigettava però la domanda affermando che il patto fiduciario, da equipararsi al contratto
preliminare, avrebbe dovuto rivestire, a pena di nullità, la forma scritta: poiché tale forma non era stata
rispettata, il patto doveva conseguentemente ritenersi nullo.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 3722


Tizio, proprietario di un immobile sito nella città di Amena, il 20.6.1999 si accorda con Caio, amico di
vecchia data, per l’alienazione in suo favore del predetto immobile.
Tizio e Caio, pur procedendo allo scambio delle prestazioni consistenti nella consegna dell’immobile e
nel pagamento integrale del corrispettivo, non formalizzano la vendita con la stipula del rogito notarile e
con la successiva trascrizione nei registri immobiliari.
In data 30.9.2021 Tizio, necessitando dell’immobile per motivi personali e ricordandosi che l’alienazione
non era avvenuta nel rispetto delle formalità previste dalla legge, chiede a Caio la restituzione del bene in
cambio di una adeguata somma di denaro.
Caio, che nel frattempo aveva trasferito la propria residenza presso l’immobile, ed aveva provveduto
anche all’attivazione delle utenze a proprio nome, si oppone alle richieste di Tizio e promuove nei suoi
confronti un giudizio al fine di veder dichiarato l’acquisto in suo favore della proprietà dell’immobile per
intervenuta usucapione.
Il candidato, nelle vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui le più
opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 3823

22 Sottocommissione nr. IV.


23 Sottocommissione nr. IV.

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Tizio è comproprietario pro indiviso, unitamente al germano Caio ed in ragione di un mezzo per ciascuno,
di una villetta a due levazioni sita nel comune di Amena.
Nel mese di aprile dell’anno 1995 Tizio e Caio, di comune accordo, avevano realizzato una scala esterna
in violazione delle distanze legali previste dal codice civile e dalle norme urbanistiche locali, esercitando
in tal modo anche un’illegittima servitù di veduta.
Mevio, proprietario dell’immobile confinante, con atto di citazione del 16.5.2013 conveniva in giudizio
Caio al fine di ottenere la sua condanna alla riduzione e ripristino.
Il tribunale di Amena, con sentenza del 22.9.2018, accoglieva la domanda attorea ed ordinava al
convenuto la demolizione della scala in quanto illegittimamente realizzata.
Mevio, venuto a conoscenza della circostanza che anche Tizio era comproprietario dell’unità immobiliare
e della relativa scala esterna, intraprende un nuovo giudizio al fine di ottenere, anche nei suoi confronti,
l’ordine di riduzione e ripristino.
Mevio, a fondamento della domanda proposta nei confronti di Tizio, allega la sentenza del 22.9.2018 e le
risultanze degli accertamenti tecnici espletati nel corso del relativo giudizio.
Tizio, ricevuto la notifica dell’atto introduttivo del giudizio, si reca dal proprio legale per avere
chiarimenti.
Il candidato, nelle vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui le
più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 3924


Con contratto di locazione ad uso abitativo del 2.1.2000 Tizio concedeva in locazione a Caio un immobile
di sua proprietà.
A decorrere dal decesso di Tizio, avvenuto in data 5.12.2000, Caio continuava a possedere l’immobile uti
dominus, in maniera pacifica ed indisturbata e provvedeva a comunicare formalmente all’esecutore
testamentario di Tizio l’avvenuta interversione del possesso.

24 Sottocommissione nr. IV.

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Con atto di citazione del 9.1.2022 Caio conviene in giudizio gli eredi di Tizio per sentire dichiarare il
trasferimento della proprietà dell’immobile in suo favore per intervenuta usucapione ventennale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, erede di Tizio, esponga le questioni sottese al caso
in esame ed individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione
del proprio assistito.

Traccia nr. 4025


Mevia, figlia 15enne di Tizio, è titolare di una cospicua somma di denaro che le era stata liquidata alcuni
anni prima, a titolo di risarcimento dei danni in conseguenza di un incidente stradale in cui era stata
coinvolta con la madre (che in quell’occasione aveva perso la vita).
Il padre Tizio decide di investire gran parte di quella somma di denaro per un acquisto immobiliare e,
pertanto, chiede ed ottiene dal giudice tutelare la dovuta autorizzazione a stipulare il contratto di
compravendita in nome e per conto della figlia.
Tuttavia, al momento di procedere col rogito notarile, Tizio non rivela alcunché, né al venditore né al
notaio, circa la provenienza del denaro e acquista l’immobile a nome proprio.
Dopo alcuni anni Tizio si ritrova oberato di debiti e i suoi creditori pignorano il bene immobile
precedentemente acquistato con denaro della figlia.
Mevia, a quel punto, si rivolge ad un legale per tentare di salvare l’immobile o, quantomeno, di recuperare
le somme che erano di sua spettanza.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 4126

25 Sottocommissione nr. IV.


26 Sottocommissione nr. IV.

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I germani Tizio e Caio coltivano da circa 18 anni un terreno con annesso fabbricato rurale ubicato nel
territorio del comune di Alpha.
Tale terreno appartiene al cugino Sempronio.
Tizio e Caio, rilevando di aver coltivato il terreno e di averne ritenuto i frutti, ritengono di esserne divenuti
proprietari ed agiscono al fine di rivendicarne giudizialmente la proprietà.
Sempronio, ricevuta la notifica dell’atto introduttivo del giudizio promosso da Tizio e Caio e avendo
intenzione di opporsi alle richieste formulate, si reca dal proprio legale.
Al legale Sempronio riferisce di aver provveduto da sempre a tutte le spese straordinarie per la
manutenzione del terreno, quali il ripristino dei muretti di confine e la riparazione della rete metallica
apposta su tali muretti, oltre che alle spese ordinarie e straordinarie del fabbricato rurale che su tale terreno
insiste, e di aver consentito ai cugini di coltivare il terreno proprio in virtù del rapporto di parentela.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 4227


In data 20.3.2010 Tizio decede lasciando quali suoi eredi i figli Caio, Sempronio e Mevio.
Sempronio, nell’anno 2015 propone un giudizio di divisione ereditaria al cui esito il Tribunale pronuncia
sentenza con la quale, in assenza di disposizioni testamentarie, viene disposta la divisione dei beni
appartenuti al de cuius, con attribuzione ai figli di una quota pari ad ⅓ ciascuno.
Caio, in data successiva all’emissione della sentenza di primo grado, rinviene all’interno dell’immobile già
abitato da Tizio un testamento olografo redatto dal padre, con il quale lo stesso Caio veniva destinato
unico erede.
Si reca, pertanto, dal proprio legale di fiducia per ottenere delucidazioni in merito alle possibili iniziative
da intraprendere.
Il candidato, nelle vesti del legale di Caio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui le più
opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

27 Sottocommissione nr. IV.

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Traccia nr. 4328
Tizio, rimasto vedovo, ha un’unica figlia di nome Caia, che vive in una città lontana per motivi di lavoro.
Dopo alcuni anni dalla morte della moglie, Tizio conosce un’altra donna, Sempronia, con la quale
intraprende una relazione sentimentale.
Improvvisamente Tizio scopre di essere affetto da una grave malattia e delega la compagna Sempronia,
che si prende cura di lui, alla gestione del proprio conto corrente, acceso presso la banca Alpha.
Sempronia, in qualità di delegata e su espressa richiesta di Tizio, ordina alla banca di trasferire titoli
mobiliari, per un valore complessivo di euro 150.000,00, dal conto del compagno Tizio a quello della
stessa Sempronia.
Il trasferimento viene eseguito e dopo pochi giorni Tizio muore.
Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, esponga le questioni giuridiche sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 4429


Con contratto del 15.4.2014 la società Alpha affidava alla società Beta, per la durata di anni 2 e comunque
fino al completamento di tutte le attività previste dal capitolato d’oneri, il servizio di trasmissione
telematica delle dichiarazioni fiscali di cui la stessa società Alpha era affidataria in virtù di convenzione
stipulata con il competente ministero.
Il rapporto, nel corso del quale la società Alpha aveva inoltrato alla società Beta numerose contestazioni
relative a plurime inadempienze nell’esecuzione delle attività alla stessa affidate, cessava definitivamente
in data 23.9.2017.
La società Alpha, con atto di citazione notificato in data 12.1.2018, conveniva in giudizio la società Beta
chiedendo che il tribunale volesse dichiarare la risoluzione del contratto per inadempimento avendo la

28 Sottocommissione nr. IV.


29 Sottocommissione nr. IV.

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medesima società Beta, in violazione del divieto di subappalto previsto in contratto e dell’obbligo di
riservatezza contenuto nel capitolato d’oneri, subappaltato il servizio ad altra società priva di capacità
tecnica e finanziaria.
Chiedeva, altresì, che la società Beta venisse condannata al risarcimento dei danni.
Il Tribunale, con sentenza pubblicata in data 20.12.2021, dichiarava inammissibile la domanda di
risoluzione del contratto per violazione del divieto di subappalto, rilevando che il rapporto si era
comunque esaurito con l’integrale esecuzione delle prestazioni.
Condannava, altresì, la società Alpha alla riduzione delle spese di lite.
Il candidato, assunte le vesti del legale della società Alpha, esponga le questioni sottese al caso in esame
ed individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 4530


Tizio, di anni 49 e proprietario di un immobile sito nel comune di Amena, stipula con Caio un contratto
preliminare di compravendita relativo all’immobile medesimo, riservandosi l’usufrutto del bene fino alla
fine della propria vita.
Tizio, dopo circa un anno dalla stipula del contratto preliminare, improvvisamente decede e lascia quale
unico suo erede il figlio Sempronio.
Caio, venuto a conoscenza della morte di Tizio e a seguito del rifiuto da parte di Sempronio di stipulare
l’atto pubblico di compravendita, conviene in giudizio dinnanzi al tribunale di Amena lo stesso
Sempronio al fine di ottenere una pronuncia che produca gli effetti del contratto non concluso e
conseguire, pertanto, la proprietà del bene.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

30 Sottocommissione nr. IV.

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Traccia nr. 4631
A Sempronia, moglie separata di Caio, era stato attribuito, in forza degli accordi di separazione, il diritto
di uso e di abitazione della casa coniugale.
Caio, con testamento olografo, ha disposto dei suoi beni, prevedendo in favore di Sempronia un legato
di usufrutto generale sui propri beni, ivi compresa la casa coniugale affidata alla stessa Sempronia in forza
degli accordi di separazione omologati.
Con il medesimo testamento Caio ha disposto la divisione dei propri beni, gravati dall’usufrutto in favore
di Sempronia, in parti eguali tra le due figlie Mevia e Tullia.
Sempronia, ritenendo ingiusto il lascito testamentario di Caio, si rivolge ad un legale.
Mevia e Tullia, ricevuta la notifica dell’atto introduttivo del giudizio, promosso dalla madre Sempronia,
che continua ad abitare nella casa coniugale, si rivolgono al proprio legale per vedere tutelati i loro
interessi.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevia e Tullia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione delle proprie
assistite.

Traccia nr. 4732


A Sempronia, moglie separata di Caio, era stato attribuito, in forza degli accordi di separazione, il diritto
di uso e di abitazione della casa coniugale.
Caio, con testamento olografo, ha disposto dei suoi beni, prevedendo in favore di Sempronia un legato
di usufrutto generale sui propri beni, ivi compresa la casa coniugale affidata alla stessa Sempronia in forza
degli accordi di separazione omologati.
Con il medesimo testamento Caio ha disposto la divisione dei propri beni, gravati dall’usufrutto in favore
di Sempronia, in parti eguali tra le due figlie Mevia e Tullia.
Sempronia, ritenendo ingiusto il lascito testamentario di Caio, si rivolge ad un legale.

31 Sottocommissione nr. IV.


32 Sottocommissione nr. IV.

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Mevia e Tullia, ricevuta la notifica dell’atto introduttivo del giudizio, promosso dalla madre Sempronia,
che continua ad abitare nella casa coniugale, si rivolgono al proprio legale per vedere tutelati i loro
interessi.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevia e Tullia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione delle proprie
assistite.

Traccia nr. 4833


Tizio e Caio convenivano in giudizio, innanzi al tribunale di Amena, la società Alpha, che aveva eseguito
sull’edificio di loro proprietà alcuni interventi di ristrutturazione edilizia, comprendenti la realizzazione
di nuovi balconi ai primi 2 piani, di una scala in cemento armato e di nuovi solai ai sottotetti.
Le parti attrici domandavano la condanna della società convenuta al risarcimento dei danni provocati
consistenti in estese fessurazioni esterne ed interne nelle pareti del fabbricato, danni che avevano
denunciato all’appaltatore 10 mesi dopo la consegna dell’opera.
Il tribunale adito, pur constatando la ricorrenza di vari difetti, respingeva la domanda di responsabilità
per danni, osservando che la costruzione di un edificio o di altra cosa immobile destinata a lunga durata
costituisce presupposto e limite della responsabilità dell’appaltatore, mentre nel caso di specie erano stati
eseguiti soltanto interventi di ristrutturazione edilizia.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio e Caio, esponga le questioni giuridiche sottese al caso in
esame e individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione dei
propri assistiti.

Traccia nr. 4934


In data 1.1.1990 la ditta Alpha ha acquistato dalla ditta Beta due autocisterne idonee al trasporto di
sostanze pericolose e in particolare di tipo liquido e corrosivo.

33 Sottocommissione nr. IV.


34 Sottocommissione nr. IV.

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Le due autocisterne, una volta messe in uso, si erano rivelate inadeguate al trasporto dell’acido fluoridrico
e del solido ipoclorito che la utilizzatrice abitualmente operava, a cagione della inidoneità del rivestimento
interno.
A fronte delle rimostranze della ditta Alpha, in data 1.12.1990 il venditore si impegnava formalmente ad
eliminare i vizi che hanno reso la cosa inidonea all’uso a cui era destinata.
Tuttavia, stante la permanenza del vizio, in data 1.2.1991 la ditta Alpha agiva in giudizio per far valere la
garanzia per i vizi della cosa e richiedere la riduzione del prezzo pagato.
Il tribunale rigettava la domanda per essere decorso il termine di prescrizione annuale senza essersi
verificato alcun evento interruttivo.
Il candidato, assunte le vesti del legale della ditta Alpha, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 5035


I coniugi Tizio e Caia, ricchi possidenti, stipulano un atto notarile di compravendita, senza la presenza di
testimoni, con il quale trasferiscono alla figlia Sempronia due prestigiosi appartamenti situati nel centro
storico di Roma a fronte di un prezzo complessivo di euro 220.000,00 che le parti dichiarano essere stato
integralmente versato prima della stipula dell’atto.
Tizio e Caia, ancora in perfetta salute, hanno però anche un’altra figlia, Mevia, la quale viene a conoscenza
di tale trasferimento immobiliare e si attiva per ottenere una copia dell’atto notarile in questione,
sospettando che la compravendita abbia natura fittizia.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevia, esponga le questioni giuridiche sottese al caso in esame
e individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della sua
assistita.

35 Sottocommissione nr. IV.

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1.2. PENALE

Traccia nr. 1
Tizio, a seguito di giudizio abbreviato condizionato all’esclusione della persona offesa, veniva condannato
alla pena di anni 5 e mesi 8 di reclusione ed euro 12.000,00 di multa con la pena accessoria dell’interdizione
perpetua dagli incarichi in scuole, istruzioni e strutture frequentate prevalentemente da minori per aver
commesso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, il reato di pornografia minorile.
Dall’audizione della persona offesa era emerso che la stessa, nel ritrattare le dichiarazioni rese in sede di
querela, aveva prestato il proprio consenso sia alla realizzazione delle immagini (effettuate nell’ambito di
pratiche sessuali condivise con l’imputato) sia alla loro parziale cessione e che, quindi, non vi fosse stata
alcuna “utilizzazione” della minore.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 2
Durante il mese di gennaio 2016 il signor tizio accusava gravi problemi respiratori e stato febbrile. Tizio
era un soggetto affetto da diabete mellito, asma e bronchite cronica.
Nel 2005 gli era stato diagnosticato anche un linfoma cerebrale.
In questa situazione la moglie Caia contattava telefonicamente la dottoressa della guardia medica
Sempronia (la quale conosceva il complessivo stato di salute dell’uomo) chiedendo di visitare a domicilio
il paziente. La dottoressa Sempronia somministrava a tizio, tramite telefono una terapia antibiotica ma
nonostante la sintomatologia riferita e le ripetute sollecitazioni di casa, non riteneva di compiere la visita
domiciliare. Sempronia era anche il medico di base della famiglia da molti anni. La stessa sera Caia
chiamava il 118 e tizio veniva ricoverato nell’ospedale di B.., con una diagnosi di entrata di sospetta
broncopolmonite. Dopo qualche giorno la situazione del paziente precipitava in maniera rapidamente
ingravescente, sino a portare all’evento morte con diagnosi nel referto autoptico di “pneumonite alveolo
interstiziale diffusa, fibrosi seriale” e con causa mortis pneumonite, insufficienza cardio respiratoria.
A questo punto Sempronia, immaginando che Caia potesse sporgere denuncia poiché le aveva sentito
fare discorsi simili, si rivolge ad un legale di fiducia.

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Assunte le vesti del legale della dottoressa Sempronia formuli il candidato il motivato parere.

Traccia nr. 3
In data 9 febbraio 2016 il giudice tutelare di alfa nomina Caia amministratrice di sostegno di Tizio affetto
da demenza senile di tipo halzaimer con il compito di gestire il trattamento pensionistico di tizio e di
impugnare a nome di quest’ultimo un contratto da questi stipulato nel 2015 sotto la spinta di artifici e
raggiri perpetrati da terzi. In data 7 maggio 2017 a seguito delle segnalazioni provenienti da alcuni vicini,
i vigili del fuoco accedono con urgenza nell’appartamento di tizio rinvenendolo in pessime condizioni
igieniche, senza cibo e bevande e con rifiuti all’interno dell’abitazione.
Tizio viene ricoverato in ospedale, e a seguito della comunicazione pervenuta, il giudice decide di revocare
la nomina di caia quale amministratrice di sostegno e trasmette gli atti alla locale procura della repubblica
ipotizzando la ricorrenza del reato di cui all’art. 591 cod. pen. Caia preoccupata si rivolge ad un legale per
un consulto.
Il candidato assunte le vesti del legale di Caia, premessi brevi cenni sul reato di abbandono di persone
incapaci, formuli un parere esaminando la questione sottesa al caso in esame.

Traccia nr. 4
Tizio, facoltoso imprenditore, risulta creditore di Caio per la somma di euro 250.000,00.
Si rivolge, conseguentemente, al tribunale di Beta al fine di ottenere l’emissione di un Decreto Ingiuntivo
per conseguire il soddisfacimento del predetto credito.
Ottenuta l’esecutorietà del decreto ingiuntivo per mancata opposizione, Tizio notifica a Caio l’atto di
precetto e successivamente un atto di pignoramento immobiliare. Caio, ricevuta la notifica dell’atto di
pignoramento, prima della sua trascrizione presso i registri immobiliari del comune di Beta, trasferisce
con atto pubblico di compravendita, l’immobile pignorato al figlio Mevio. Appresa la notizia del
trasferimento immobiliare, Tizio si reca da un legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune strategie difensive ai fini di tutelare il proprio assistito.

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Traccia nr. 5
Tizio, Caio e Sempronio, noti malfattori del circondario del comune di Alpha, si accordano per compiere
il furto di 20 bancali di legno, giacenti sul piazzale della società Beta.
Il piano, ideato da Tizio ed accettato da Caio e Sempronio, consiste nell’introdursi di notte all’interno del
piazzale, scavalcando la sbarra posta a presidio dell’accesso, trasportare i bancali fino all’ingresso e
caricarli su un furgone all’uopo noleggiato.
Tuttavia, i tre malfattori vengono ripresi dalle telecamere di video sorveglianza che, in tempo reale,
trasmettono un segnale al servizio di vigilanza privato che, inviata una pattuglia sui luoghi, coglie i ladri
nel compimento del fatto. Tizio, Caio e Sempronio vengono, dunque, tratti a giudizio immediato e,
all’esito dell’istruttoria dibattimentale, condannati alla pena di anni 3 di reclusione, senza il
riconoscimento di alcun beneficio di legge.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio e Caio, esponga le questioni sottese al caso in esame
(soffermandosi sulla configurabilità delle circostanze aggravanti ex art.61 c.p.) ed individui opportune
iniziative da assumere al fine di tutelare i propri assistiti.

Traccia nr. 6
Romolo, proprietario di un pastore tedesco, dovendosi assentare per un periodo di tempo, lascia l’animale
in custodia a Federico, suo vicino di casa. Un giorno, il portalettere Beniamino, nel mentre consegna a
Federico la posta all’interno del giardino di casa di quest’ultimo, viene morso dal cane che si trovava
libero, procurandogli gravi lesioni alla mano e al braccio. Beniamino sporge querela nei confronti di
Romolo.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Romolo, esamini ed illustri gli istituti applicabili alla fattispecie
e i profili di possibile rilevanza penale, prospettando una linea difensiva comprensiva delle iniziative che
possono essere assunte.

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Traccia nr. 736
Tizio, direttore di un’agenzia pubblicitaria dedita al servizio di comunicazione ed immagine in ambito
elettorale, in data 15.1.2019 viene contattato da Caio, candidato a Sindaco del Comune di Alpha, per
accordarsi circa l’espletamento di un’attività pubblicitaria volta a far acquisire più popolarità tra gli elettori
del suddetto Comune.
Il giorno seguente, Tizio e Caio si incontrano presso un bar del Comune di Alpha e, in quella circostanza,
il primo presenta al secondo tale Sempronio, noto esponente di una cosca mafiosa della zona, che si
rende disponibile a fornire l’aiuto dei suoi sodali per “pubblicizzare” la lista elettorale di Caio.
Dopo tale episodio Tizio, senza ingerirsi in merito agli accordi tra Caio e Sempronio, organizzava diversi
incontri tra i predetti ai fini di facilitare l’organizzazione della campagna elettorale del candidato a Sindaco
sino al 21.6.2019; momento questo in cui la locale Procura della Repubblica arresta Caio e Sempronio.
Tizio, preoccupato per l’accaduto, si reca dal suo legale per chiedere chiarimenti.
Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame e, in
particolare, riferisca in ordine alla differenza tra il concorso di persone nel reato ed il concorso esterno
in associazione a delinquere.

Traccia nr. 837


Tizio, pregiudicato per reati di furto e rapina, mentre è appostato nei pressi del bancomat dell’ufficio
postale della città di Alpha si accorge che un’anziana donna, Mevia, preleva dei soldi, li conserva nella
borsetta e sale a bordo della propria autovettura, che si trova parcheggiata proprio di fronte l’ufficio
postale. Mevia appoggia la borsa sul sedile lato passeggero e si accinge a cercare le chiavi per mettere in
moto la macchina.
Tizio, accortosi che il finestrino lato passeggero è abbassato, si avvicina repentinamente alla macchina e
cerca di sottrarre la borsa.

36 Sottocommissione IV.
37 Sottocommissione III.

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Mevia si accorge delle cattive intenzioni di Tizio e afferra saldamente la borsa per mantenerne il possesso.
Tizio, per riuscire ad impossessarsi della borsa, è costretto a tirarla con forza e strattonare il braccio a
Mevia.
Caio, carabiniere, non in servizio in quel momento, trovandosi seduto al bar di fronte, si accorge dello
scippo ai danni di Mevia ed insegue Tizio riuscendo a bloccarlo dopo pochi metri.
Nel frattempo, Mevia, dolorante e spaventata, viene soccorsa e trasportata in ospedale, dove le viene
diagnosticata la lussazione della spalla destra e un forte stato di ansia per cui le viene riconosciuta una
prognosi di 42 gg. Tizio, tratto in giudizio, veniva condannato per i reati di cui agli articoli 81, 582, 583
e 628 c.p. Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio, esamini e illustri i profili di possibile rilevanza
penale che emergono nel caso concreto e prospetti una linea difensiva, comprensiva delle iniziative che
possano essere assunte.

Traccia nr. 938


A seguito di diversi controlli operati dagli organi di PG della città di Amena veniva smascherata
un’associazione a delinquere, operante in varie regioni, avente quale scopo la riproduzione abusiva di
codici PIN di carte di carburante attraverso l’installazione di lettore di bande magnetiche, denominati
“Skim“, presso le colonnine self-service dei distributori di carburante per carpire i codici e trasferirli su
altre carte, che i partecipi dell’associazione successivamente utilizzavano per prelevare il prodotto e poi
rivenderlo.
Dalle varie attività captative, eseguite tramite captatore informatico (“cosiddetto trojan ors”), veniva
individuato quale membro attivo del predetto sodalizio il signor Mevio.
Quest’ultimo, dopo aver ricevuto avviso di garanzia per i reati previsti e puniti agli artt. 416, 617 quinquies,
640ter, 615 quater e 493 ter cp, si reca presso il proprio legale di fiducia.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative da assumere al fine di tutelare il proprio assistito.

38 Sottocommissione IV.

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Traccia nr. 10
Tizio, titolare della ditta di costruzioni alfa srl, si reca da un legale e gli espone quanto segue: la società
alfa di cui è legale rappresentante ha stipulato un contratto di permuta con Caio, avente ad oggetto la
cessione da parte di caio di un terreno edificabile libero da vincoli sul quale la società alfa avrebbe
costruito un complesso residenziale corrispondendo a caio, in cambio, una parte degli immobili in corso
di costruzione.
Durante la realizzazione del complesso residenziale, tuttavia, mevia, sorella di caio, aveva intentato
un’azione civile nei confronti della società alfa, vantando diritti reali sul terreno oggetto dell’accordo di
permuta. La società alfa, quindi, aveva chiamato in causa caio per esserne garantita e nelle more della
definizione della causa civile, non aveva dato corso al trasferimento di proprietà a caio per la parte di
immobili a lui spettanti nel frattempo ultimati. Un giorno caio si era presentato presso il cantiere insieme
a Sempronio e Mevietto per parlare con Tizio. Mevietto, in tale occasione, aveva riferito a Tizio di essere
a sua volta creditore di Caio per la somma di 50.000 euro ed aveva insistito affinché venisse trasferita a
Caio la proprietà degli immobili concordati, in modo che quest’ultimo potesse venderli e saldare il suo
debito. Alla replica di Tizio che avrebbe trasferito la proprietà dell’immobile a caio solo quando si fosse
definita la causa civile con la sorella, Mevietto aveva continuato ad insistere, prospettando velatamente la
possibilità di danno a Tizio e alla sua famiglia se non avesse adempiuto e offrendo di fare da intermediario
con Mevia per convincerla a rinunciare alle proprie pretese. Mentre Mevietto esponeva tali argomenti,
Sempronio aveva preso sotto braccio Tizio, invitandolo a concludere la faccenda. In serata Mevietto
aveva contattato Tizio sul suo cellulare, per dirgli che aveva parlato con Mevia e con i suoi legali e che
aveva risolto la questione pendente innanzi al giudice civile.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, dopo aver qualificato giuridicamente la condotta posta in
essere da Caio, Sempronio e Mevietto, indichi le iniziative più opportune a tutela del proprio assistito.

Traccia nr. 1139

39 Sottocommissione IV.

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In data 31.5.2016, nel corso della funzione religiosa in onore del santo patrono del comune di alpha,
svoltasi in luogo pubblico e gestita da Caio, ministro di culto di una confessione religiosa.
Caio ordinava in qualità di “capo vara” ai portatori del fercolo di sostare, per ben 2 volte, presso
l’abitazione del coniuge di un noto esponente della cosca mafiosa Beta, in segno di ossequio e rispetto
nei confronti dei componenti della famiglia mafiosa, turbando così l’esercizio della funzione religiosa e
corrompendola dal suo regolare svolgimento.
A seguito della notifica dell’avviso ex art.415 bis cpp, emesso dalla locale procura della repubblica, Caio
si reca presso lo studio del suo legale di fiducia per chiedere delucidazioni in merito al fatto contestatogli.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare il proprio assistito.

Traccia nr. 1240


La società Alpha, amministrata da Sempronio, era dedita alla fornitura del servizio di trasporto merci per
conto della società Beta, operante nel settore della vendita di GPL.
In data 20.5.2018 il treno merci n.1234 (di proprietà della società Alpha) mentre si trovava a transitare
per la stazione ferroviaria del comune di Amena, sviava con il primo carro-cisterna e coni successivi
quattro carri in prossimità del marciapiede il cui cordolo causava il ribaltamento delle 5 cisterne
contenenti il GPL.
In conseguenza di ciò, si verificava una potente deflagrazione che interessava tutta l’area limitrofa
causando un vasto incendio che provocava 32 morti, lesioni gravi a numerose persone, la distruzione o
il grave danneggiamento di innumerevoli veicoli e di un considerevole numero di abitazioni limitrofe alla
stazione.
A seguito dell’accaduto e dopo le indagini espletate dalla competente procura della repubblica, veniva
appurato che uno degli assali delle carrozze del treno risultava fortemente danneggiato già prima
dell’evento e che gli operai presenti sul treno non erano rimasti coinvolti.

40 Sottocommissione IV.

A CURA DI:

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Sempronio, nella qualità di amministratore della società Alpha ed altri soggetti, venivano citati
direttamente a giudizio, innanzi al tribunale di Amena per rispondere dei reati di cui agli artt. 430, 423,
589 comma 2, e 590 comma 3 cp.
il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, illustri una valida linea difensiva comprensiva delle
scelte processuali adatte al caso concreto ed, inoltre, si soffermi sulla configurabilità della circostanza
aggravante del fatto commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Traccia nr. 1341


A Tizio, cittadino italiano di origini tunisine, viene contestato insieme ad altri soggetti, tutti provenienti
dallo stesso quartiere di Casablanca di avere costituito in Italia un’associazione terroristica collegata
all’organizzazione internazionale denominata ISIS, allo scopo di commettere atti di violenza con finalità
di terrorismo all’interno del territorio nazionale.
Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere si evidenzia che la partecipazione di Tizio ad
un’associazione terroristica di stampo islamico-fondamentalista emergeva dalla condivisione su Facebook
di post di odio nei confronti dell’Occidente e dall’attività di proselitismo ideologico alla causa jihadista
nei confronti di Caio e Mevia, conosciuti presso la Moschea del comune di Alpha, nonché dal continuo
scambio di materiale riguardante le milizie in zona di guerra e dall’assenso ripetuto ad immagini con
uomini armati, prigionieri occidentali e simboli indicanti la partecipazione allo stato islamico.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 1442


Mevia, di anni 75, nel tardo pomeriggio del 15.3.2019, veniva avvicinata per strada da Caia, in prossimità
dell’abitazione di Mevia, mentre Sempronia sostava a bordo di un’autovettura.

41 Sottocommissione IV.
42 Sottocommissione IV.

A CURA DI:

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Caia, con la scusa di mostrare alla donna anziana dei cosmetici per la cura del corpo, le spalmava sul collo
una crema con l’uso di entrambe le mani cercando di impossessarsi di una collana d’oro che Mevia
portava al collo ma non riusciva nell’intento in quanto interveniva un passante che, insospettito dal
comportamento di Caia, minacciava di chiamare le forze dell’ordine.
Spaventata Caia faceva cadere a terra la collana e si allontanava velocemente a bordo dell’autovettura
guidata da Sempronia.
Sempronia si rivolgeva al legale, in prossimità del processo penale, rilevando che il suo comportamento
si era tradotto solo in una mera presenza sui luoghi.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 1543


Tizio viene nominato custode di una autovettura sottoposta a sequestro amministrativo, che lascia nel
cortile di pertinenza della propria abitazione.
Nel pomeriggio del 15.05.2019, Sempronio, madre di tizio, non avendo a disposizione la propria
autovettura, decide di utilizzare l’autovettura sottoposta a sequestro amministrativo e, comunicate al figlio
le sue intenzioni, prende le chiavi del mezzo riposte nel cassetto del mobile d’entrata. Dopo aver
completato le sue commissioni, Sempronia lascia l’autovettura posteggiata sulla via pubblica, nei pressi
dell’abitazione di tizio. Notte tempo l’autovettura è oggetto di furto ad opera di ignoti. A tizio viene
contestato di avere, nella qualità di custode, agevolato per colpa la sottrazione dell’automobile sottoposta
a sequestro amministrativo da parte di ignoti, facendo sì che la madre Sempronia ne facesse uso e la
lasciasse incustodita sulla via pubblica. Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio, esponga le questioni
sottese al caso in esame ed individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare
la posizione del proprio assistito.

43 Sottocommissione IV.

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Traccia nr. 1644
Tizio viene sottoposto a procedimento penale per aver diffamato, in maniera continuata, tramite
pubblicazione sul sito web www.architettotizio.it l’architetto Caia, raggiunta da frasi offensive e sessiste,
nella sua qualità di direttrice dei lavori di adeguamento alla sicurezza del Castello Ameno.
Sul sito web, l’architetto Tizio aveva definito Caia “delinquente culturale”, “violentatrice di monumenti
a cui un privato non affiderebbe come direttrice dei lavori neanche i lavori di ristrutturazione di un
pollaio”, ed ancora “la nostra architetta ha messo le mutande dal castello Ameno per coprire la vergogna
e senza che sussista una reale motivazione archeologica”, “il tessuto non tessuto è una sorta di pannolone
steso per dare sicurezza psicologica alla nostra architetta, e lo ha fatto indossare al monumento”.
All’esito del giudizio di primo grado, nel corso del quale Caia si costituiva parte civile, Tizio veniva assolto
ex art. 530, comma 2, cpp con la formula “il fatto non costituisce reato, ritenuta la scriminante del diritto
di critica.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 1745


Tizio, ex convivente di Sempronia, con la quale ha convissuto dall’anno 1991 fino all’anno 2008 viene
tratto in arresto nel mese di agosto dell’anno 2015 a seguito della denuncia sporta dalla ex convivente, la
quale lo accusava di aver tenuto fin dall’inizio della convivenza more uxorio comportamenti violenti ed
intimidatori, avendola ripetutamente picchiata, minacciata, ingiuriata e denigrata anche in presenza delle
due figlie minori della coppia, precisando che tali condotte sarebbero state perpetrate da Tizio anche
dopo la cessazione della convivenza avendo questi continuato a insultarla e minacciarla, anche
telefonicamente e con messaggi whatsapp, intimandole anche la consegna di somme di denaro.
Nella propria denuncia Sempronia precisava che anche dopo la cessazione della convivenza, Tizio, pur
vivendo in altra abitazione con la moglie che aveva sposato dopo la cessazione della convivenza con

44 Sottocommissione IV.
45 Sottocommissione IV.

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Sempronia, aveva avuto libero accesso all’abitazione della stessa Sempronia, accedendo quotidianamente
con le chiavi di cui aveva mantenuto la disponibilità, per vedere le figlie minori con la frequenza e le
modalità concordate tra i genitori.
A seguito dell’arresto, a Tizio veniva applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari e lo stesso,
rinviato a giudizio per i reati di maltrattamenti aggravati e tentata estorsione, veniva condannato alla pena
di anni 3 di reclusione.
Anche dopo la sentenza di primo grado, Tizio rimaneva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 1846


Tizio, a seguito di sinistro stradale, portava la propria autovettura danneggiata presso l’officina meccanica
di Sempronio, ove venivano stabiliti i lavori da eseguirsi, compresa la sostituzione dell’airbag.
Alla data concordata per la restituzione del mezzo Sempronio informó Tizio che il pretensionatore della
cintura, pur regolarmente ordinato presso il fornitore, sarebbe arrivato con qualche giorno di ritardo
rispetto alla data prevista e che senza questo pezzo l’airbag non avrebbe potuto funzionare.
Tizio decise ugualmente di ritirare l’autovettura, rimanendo concordato che l’avrebbe riportata per il
completamento dei lavori, ma non si recó più in officina, pur avvisato dell’arrivo del pezzo.
Dopo circa un mese, Tizio venne coinvolto in un grosso incidente stradale autonomo nel corso del quale,
dopo aver perso il controllo dell’autovettura, aveva invaso la corsia opposta di marcia, aveva impattato
con 2 autovetture e aveva finito la sua corsa contro un palo della luce.
Sempronio veniva imputato per aver cagionato lesioni personali gravissime nei confronti di Tizio, per
colpa generica, consistita nella negligente esecuzione dei lavori di sostituzione dell’airbag, che non si era
arrivato in occasione del sinistro stradale.

46 Sottocommissione IV.

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Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 1947


Tizio, titolare di un negozio di abbigliamento, a seguito di un sopralluogo operato dalla Guardia di
Finanza presso la sua attività, veniva tratto a giudizio dinnanzi al Tribunale di Alpha per rispondere del
reato p e p dall’art. 474 cp poiché, all’esito del sopralluogo, venivano rinvenuti diversi capi di
abbigliamento recanti tutti marchio contraffatto.
Durante l’istruttoria dibattimentale si appurava che il marchio contraffatto (estremamente noto),
collocato sul vestiario in questione, non risulta né iscritto presso l’ufficio italiano brevetti e marchi né
presso l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.
Tuttavia, a seguito del giudizio di primo grado, egli veniva ritenuto responsabile del reato contestatogli e,
per tale motivo, condannato alla pena di anni 3 di reclusione e alla multa di euro 15.000,00.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare il proprio assistito.

Traccia nr. 2048


In data 15.4.2011 Mevia veniva sentita dal PM della procura di Amena nell’ambito dell’attività di indagine
relativa a fatti estorsivi attuati dagli appartenenti della cosca Kappa.
Successivamente veniva inserita nella lista testi del PM e citata a comparire davanti al Tribunale di Amena
per l’udienza del 13.2.2015 per essere escussa quale testimone.
A fronte della mancata comparizione della teste alla suddetta udienza, nonché a quelle successive di
rinvio, il tribunale di Amena, sull’accordo delle parti, aveva acquisito il verbale delle sue dichiarazioni.

47 Sottocommissione IV.
48 Sottocommissione IV.

A CURA DI:

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Nel frattempo, il PM, nell’ambito dell’attività di indagine relativa ad altro procedimento, aveva
nuovamente sentito Mevia, la quale aveva ammesso di non aver raccontato, perché intimorita dalla
caratura criminale della cosca Kappa, che la propria madre era stata avvicinata da Caio, fratello del capo-
cosca Tizio.
Nel corso del breve incontro, Caio aveva chiesto all’anziana donna se la figlia Mevia fosse già tornata in
città in vista del processo nel quale doveva essere sentita in qualità di testimone e che aveva bisogno di
parlare con la stessa Mevia “per sistemare alcune situazioni”.
Caio, raggiunto da misura cautelare restrittiva, nomina il legale di fiducia.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 2149


Tizia trovandosi all’interno dell’abitazione di Caio, durante una vivace discussione, sferrava un calcio alla
porta vetrata di un ripostiglio con conseguente rottura del vetro che andava a colpire la gamba sinistra di
Caio, il quale riportava una lesione personale giudicata guaribile in giorni 5.
All’esito del processo penale il Giudice di 1º grado riteneva Tizia responsabile del reato di lesioni personali
dolose in danno di Caio e la condannava, con la concessione delle attenuanti generiche, alla pena di euro
500 di multa oltre al risarcimento del danno in favore della parte civile, da liquidarsi in separata sede.
Tizia, presentatasi ad un nuovo legale, lamenta che la ricostruzione dei fatti era stata effettuata in base
alle dichiarazioni rese dalla teste Sempronia, madre di Caio, che in realtà non era presente al momento
della rottura del vetro.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

Traccia nr. 2250

49 Sottocommissione IV.
50 Sottocommissione IV.

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Sempronio, titolare della società Alpha, nell’anno 2021 viene a sapere che, presso la città di Amena, è
stato indetto un bando, dal complessivo importo pari ad euro 380.000,00, per la realizzazione e posa in
opera di un sistema di sicurezza da utilizzare in occasione di una competizione internazionale che si
sarebbe svolta presso la città di Amena.
Sempronio, in data 5.3.2021, recatosi presso la casa comunale di Amena, viene informato che già si era
svolto “informalmente” un procedimento di scelta del contraente e che egli non poteva più partecipare
alla gara di appalto poiché già affidata alla società Beta.
Tuttavia, in data 4.5.2021, Sempronio viene contattato da Caia (dipendente del comune di Amena) la
quale gli rappresentava che la società Beta era stata illegittimamente individuata attraverso un’errata
procedura di individuazione del contraente.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative da assumere al fine di tutelare il proprio assistito.

Traccia nr. 2351


Nell’ambito delle indagini condotte nei confronti di Caio, parroco di una parrocchia della diocesi di
Amena, indagato per i reati di appropriazione indebita e ricettazione di beni ecclesiastici, a Tizio,
arcivescovo della diocesi, viene notificata tramite ufficiale giudiziario una richiesta della locale procura
della repubblica di consegna dei documenti.
Tizio, ricevuta la richiesta, dava in carico di reperire e predisporre i documenti richiesti a Sempronio,
vicario generale dell’arcidiocesi, che a sua volta si rivolgeva con lettera scritta a Tullia e con richiesta
verbale a Mevio, legali di Tizio, per ricevere ausilio nella ricerca, mettendo i legali di Tizio a conoscenza
dell’iniziativa dell’ufficio requirente.
Reperita buona parte della documentazione richiesta, essa veniva trasmessa dall’arcivescovo Tizio alla
locale procura, con nota nella quale veniva fatto riferimento alle ricerche eseguite da Sempronio, vicario
generale dell’arcidiocesi, anche rivolgendosi a Tullia e Mevio.

51 Sottocommissione IV.

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A seguito di tali fatti Sempronio veniva iscritto nel registro degli indagati e successivamente rinviato a
giudizio per il reato di cui all’art. 379 bis cp.
Sempronio, ricevuta la notifica del decreto di citazione a giudizio e seriamente preoccupato per le possibili
conseguenze del proprio comportamento, si reca dal proprio legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame e
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare il proprio assistito.

Traccia nr. 2452


Tizio, detenuto presso la casa circondariale di Gamma, in seguito ad un alterco, avvenuto in data
15.4.2017, con Caio (anch’egli internato presso il medesimo carcere) lo colpiva al capo con un pugno,
facendolo capitolare a terra privo di coscienza.
A causa di tale evento Caio riportava lesioni personali, costategli il ricovero presso una struttura
ospedaliera esterna per il periodo di circa 8 mesi.
A seguito di ciò, Tizio veniva tratto a giudizio e condannato con sentenza passata in giudicato il
15.11.2020 per i fatti sopra descritti.
Tuttavia, in data 15.12.2020, Caio moriva a seguito del degenerare delle sue condizioni di salute connesse
al trauma subito a causa del pugno sferrato da Tizio.
La locale procura della repubblica, dunque, in seguito alla morte di Caio, notificava avviso di conclusioni
delle indagini preliminari a carico di Tizio per il reato di omicidio preterintenzionale.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare il proprio assistito.

Traccia nr. 2553


Tizio, di origine Polacca, da anni svolge regolare attività di assistenza domiciliare all’anziana Caia.

52 Sottocommissione IV.
53 Sottocommissione IV.

A CURA DI:

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Tizia, previo accordo con il proprio compagno Mevio decide di circuire Caia e attraverso la suggestione
psicologica esercitata da Tizia nei confronti di Caia, la induce a compiere diversi atti dispositivi
patrimoniali, in favore della coppia di delinquenti, con effetti pregiudizievoli per l’anziana signora.
Tuttavia, a seguito di denuncia sporta dai parenti di Caia, viene notificato, da parte della locale procura
della repubblica, atto ex art. 550 cpp a Tizia e Mevio per aver circuito l’anziana Caia.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Mevio, esponga le questioni sottese al caso in esame e individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

Traccia nr. 2654


Tizio presenta alla società ATO SPA una richiesta di allaccio alla fognatura pubblica per un fabbricato di
nuova costruzione.
Caio, geometra della società, viene incaricato di effettuare le verifiche propedeutiche al rilascio
dell’autorizzazione richiesta e, per tale ragione, contatta una prima volta Tizio chiedendogli “una regalia”
per accelerare la pratica in quanto il responsabile dell’emanazione dell’attestato di regolare imbocco in
fogna pendeva dalle sue labbra e seguiva le sue indicazioni tecniche.
Prendendo atto della mancata adesione di Tizio alle richieste, Caio si presentava, per altre quattro volte
presso l’abitazione di quest’ultimo, prospettandogli l’alternativa di pagare anziché installare una costosa
vasca di trattamento dei liquami (c.d. “IMHOFF”).
Avviato il procedimento penale, Caio si reca dal legale rappresentando di avere mansioni esclusivamente
esecutive, di eseguire solo i sopralluoghi e di non avere potere decisionale nell’ambito della pratica
autorizzatoria.
Il candidato, nelle vesti del legale di Caio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui le più
opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

54 Sottocommissione IV.

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Traccia nr. 2755
In data 24.1.2019, intorno alle ore 23, Tizio e Caia stavano per andare a dormire quando sentivano urlare
fuori dalla porta di casa e pronunciare più volte il nome del loro figlio Mevio.
All’improvviso vedevano Sempronio, che, entrato attraverso la porta finestra della cucina, gridando
sosteneva che Mevio doveva restituirgli euro 500,00.
Il giovane aveva con sé un coltello con il quale gesticolava e diceva “datemi i soldi o vi ammazzo tutti”.
Caia si era avvicinata al giovane cercando di calmarlo ma si feriva con la lama del coltello.
Nel frattempo Mevio aveva fatto rientro a casa ma era fuggito immediatamente alla vista di Sempronio
che lo aveva subito inseguito.
Tizio si era precipitato a seguire i giovani ma aveva raggiunto solo Sempronio che gli aveva mostrato il
coltello e lo aveva minacciato di morte (“Se non trovi tuo figlio ammazzo te e tua moglie”) per poi lanciare
il coltello sotto una macchina.
All’esito del processo penale di primo grado Sempronio era stato riconosciuto colpevole del delitto di
tentata rapina pluriaggravata in danno di Tizio e Caia nonché responsabile del delitto di lesioni personali
aggravate in danno di Caia e condannato alle pene di legge.
Sempronio, recatosi dal legale, rilevava che si era limitato a rivendicare la restituzione della somma di
euro 500,00 da parte di Mevio e ribadiva di non avere alcuna rivalsa nei confronti dei genitori di Mevio.
Il candidato, assunte delle vesti del legale di Sempronio, esponga le questioni sottese al caso in esame ed
individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio
assistito.

Traccia nr. 2856


Tizio, medico in servizio presso il presidio di guardia medica di Gamma, ha sempre svolto in modo
regolare l’attività medico-sanitaria nel pieno rispetto della deontologia medica.

55 Sottocommissione IV.
56 Sottocommissione IV.

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Tuttavia, la sera tra il 5 e il 6 gennaio 2022 veniva contattato telefonicamente da Caia, la quale gli
rappresentava che la madre Mevia (allettata da circa 1 settimana per la rottura del bacino a causa di una
caduta) accusava dolori insopportabili al basso ventre e alle vie urinarie e che, per tali ragioni, chiedeva
l’intervento domiciliare del medico di turno Tizio.
Tizio dichiarava di non poter effettuare la visita domiciliare in quanto impegnato presso la guardia medica
ed impossibilitato a lasciare sguarnito il servizio, tuttavia prescriveva, sulla base della sintomatologia
presentata (ricondotta dal sanitario ad una infezione delle vie urinarie), l’assunzione di compresse dì
Tachipirina.
Successivamente, il medico ricontattava Caia per essere aggiornato sullo stato delle sofferenze di Mevia;
in quell’occasione Caia palesava l’eventualità di togliere il catetere alla madre poiché possibile causa dei
predetti dolori, ricevendo però risposta negativa da parte del medico Tizio.
Dunque, dopo l’episodio sopradescritto, veniva contattato da Caia un infermiere, recatosi sul posto
rimuoveva il catetere all’anziana Mevia, facendo così cessare i dolori lancinanti.
Caia, in preda alla rabbia, sporgeva formale denuncia per i fatti sopradescritti.
A seguito del giudizio di primo grado, Tizio veniva condannato per il reato p e p dall’art. 328, comma 1
cp, alla pena di anni 2 di reclusione oltre al pagamento di una provvisionale in favore dell’anziana Mevia.
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Traccia nr. 2957


Nel mese di gennaio dell’anno 2016 Tizio, sindaco del comune di Alpha, ha compiuto diversi atti contrari
ai doveri del suo ufficio, così venendo meno alle sue funzioni, con l’intento di favorire Caio e Sempronio.
Tali atti sono consistiti, tra l’altro, nell’indicare Caio quale componente del CDA Beta (controllata dal
comune di Alpha) e nell’intervento per la nomina di Sempronio quale direttore generale della medesima
società Beta.

57 Sottocommissione IV.

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Inoltre, durante il suo mandato, Tizio ha posto le strutture del suo ufficio a disposizione di Caio e
Sempronio, intervenendo per l’erogazione da parte del comune di Alpha di finanziamenti diretti alla
società Gamma e finalizzati al pagamento di crediti a soggetti economici riconducibili a Caio e Sempronio.
Tizio, tratto a giudizio per il reato di corruzione, viene condannato al tribunale di Alpha alla pena di anni
8 di reclusione in uno con la confisca di euro 300.000,00 nonché al risarcimento del danno in favore delle
parti civili.
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Traccia nr. 2958


Caia, dopo una lunga convivenza con tizio, decide di troncare la relazione e, al culmine di una lite, lascia
l’abitazione ma trattiene le chiavi dell’appartamento per poter, in un momento successivo, prelevare i
suoi effetti personali.
Dopo qualche tempo, mentre tizio si trovava sul posto di lavoro, caia entra nell’abitazione e preleva, oltre
i suoi indumenti, anche monili r un orologio d’oro appartenenti a tizio.
All’esito del procedimento penale caia veniva condannata alla pena di mesi 6 di reclusione ed euro 200 di
multa per il reato di cui all’art 624 cp, per essersi impossessata dei monili e dell’orologio d’oro, sottraendoli
a tizio che li possedeva presso la sua abitazione, con il beneficio della sospensione condizionale della
pena e della non menzione della condanna nel casellario giudiziale. Caia, recatasi dal legale, evidenzia che
la querela di tizio era strumentale a costringerla a riprendere il rapporto sentimentale di stabile convivenza
durato firca 8 anni.
Il candidato, assunte le vesti del legale di caia, esponga le questioni sottese al caso in esame ed individui
le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria assistita.

58 Sottocommissione IV.

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2. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO NAPOLI
ESAMINATA DA MILANO

2.1. PENALE

Traccia nr. 1
Tizio è stato rinviato a giudizio in ordine al delitto di cui all’art. 642 c.p. perché, in sede di stipulazione
del contratto assicurativo non ho dichiarato che la propria autovettura era incidentata e non marciante E
che era stata da lui acquistata dopo un incidente stradale per il prezzo (risalente dall’atto di voltura) di
5.000,00 euro: al contrario, il contratto assicurativo era stato stipulato per il valore di euro 21.150,00,
indennizzo che - a seguito di furto del veicolo custodito presso il carrozziere per le riparazioni – era stato
percepito da Tizio. Il candidato, assunte le vesti del difensore di fiducia di quest’ultimo, predisponga in
apposite memorie la linea difensiva più utile, soffermandosi preliminarmente sulla titolarità del diritto di
querela e, nel merito, sulla falsità ideologica e/o materiale, della documentazione richiesta è prodotta per
la stipulazione di un contratto di assicurazione.

Traccia nr. 2
Tizio, nel cuore della notte si recava presso il piazzale antistante gli uffici della ditta Alpha e, dopo aver
afferrato 2 bancali in legno ivi ubicati, del valore complessivo di €10 fuggiva con la refurtiva. Il gesto,
tuttavia, veniva inquadrato dalle telecamere che riprendevano il piazzale e che era a loro volta collegate
ad un servizio di vigilanza privato. Infatti, il sorvegliante Caio che aveva assistito all'intero svolgimento
dell'azione attraverso le videoriprese si attivava per inseguire Tizio senza, tuttavia, riuscire ad acciuffarlo.
Tuttavia, contattava le forze dell'ordine che arrestavano il ladro in flagranza. Veniva, inoltre, sporta
denuncia-querela dal rappresentante legale della società Alpha.
Posto che, il P.m. contestava a Tizio il reato di furto pluriaggravato ex. art. 61, co.1 n. 5 e 625, co.1 n. 7
c.p. Il candidato guardi la corretta qualificazione giuridica del fatto esaminandone le eventuali
conseguenze penali della vicenda in oggetto e le possibili iniziative da assumere.

A CURA DI:

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BROCCARDO: AVV.TI FABIO SANTALUCIA E LUDOVICA MARANO Sito web:: www.broccardo.org
Traccia nr. 359
Tizio, che vive in un condominio, si è allacciato abusivamente al contatore condominiale e si è
impossessato di energia elettrica destinata all’alimentazione di apparecchi e impianti di proprietà comune.
Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio, fornisca motivato parere orale sulla questione.

Traccia nr. 460


Tizia e calo sottraevano dagli scaffali di un supermercato alcuni generi alimentari per un valore
complessivo di € 9,00, li nascondevano sotto i vestiti e oltrepassavano le casse. Mentre stavano per uscire
sopraggiungeva direttrice del negozio che cercava di fermarli Tizia spintonava violente mente la direttrice
strattonandola per un braccio e provocandole dei graffi dopodiché si dava alla fuga seguita qualche istante
dopo dagli agenti della Questura. Intervenuti poco dopo trovavano Tizia e Caio di cui avevano ricevuto
la descrizione, poco distanti dal supermercato intenti a consumare la merce appena sottratta e
procedevano al loro arresto assunte le vesti del difensore di tizia e di caio esponga reati per quali questi
ultimi potrebbero essere imputati nel conseguente giudizio direttissimo la strategia difensiva da adottare.

Traccia nr. 5
Tizio veniva accusato del reato di pornografia minorile ex art.600-ter cp e gli veniva notificato l’avviso di
fissazione dell’udienza preliminare. Veniva accertato come lo stesso detenesse, in un hard disk collegato
ad un pc non connesso alla rete internet, 25 file a contenuto pedopornografico (immagini e video,
realizzati e filmati dallo stesso in casa sua). Preoccupato Tizio si reca da un legale a cui spiega che non
aveva mai diffuso tali immagini e video e che, per evitare di essere scoperto, non avesse mai collegato in
rete il computer che li conteneva. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, prospetti allo stesso le
possibili conseguenze della sua condotta e ipotizzi una adeguata strategia difensiva.

59 Sottocommissione 20.
60 Sottocommissione 12.

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Traccia nr. 661
Tizio Caio e Sempronio sono compagni di corso all'Università, nell'ambito di tale frequentazione Tizio e
Caio iniziano ad assumere comportamenti di scherno verso Sempronio che si sostanziano ad esempio
nelle sottrargli sistematicamente la bicicletta con la quale si reca all'Università, per poi restituirla a fine
giornata. oltre che ad iscriverlo agli esami senza che lui ne fosse a conoscenza.
Inoltre gli fanno recapitare a casa cibo a sua insaputa, e durante la notte, per disturbarlo, suonano
ripetutamente il campanello della sua abitazione.
Arrabbiato della situazione creatasi Sempronio si reca in commissariato e propone querela verso Tizio e
Caio rappresentando i fatti così come accaduti, facendo presente che la condotta dei querelati gli ha creato
parecchio disturbo.
Con sentenza emessa dal Tribunale di Alfa tizio e caio vengono condannati per i reati di cui agli articoli
110, 612 bis e art. 81 cpv codice penale. Oltre che al risarcimento del danno per la costituita parte civile,
Sempronio.
Tizio e Caio si rivolgono quindi all'avvocato Mevio al quale fanno presente che i fatti di cui in sentenza
sono avvenuti con intento goliardico e di scherzo e che Sempronio non ha mai riportato altre
conseguenze.
Il candidato assunto le vesti del legale Mevio esami di illustri profili la rilevanza penale che emergono nel
caso concreto e prospetti una linea difensiva comprensive del iniziative processuali che possono essere
assunte.

Traccia nr. 762


Tizio e Caia decidono di interrompere la loro relazione di convivenza. Nonostante l’interruzione del
rapporto sentimentale, i due continuano a gestire assieme un esercizio commerciale, intestato
formalmente a Caia e presso cui Tizio ha svolto attività lavorativa per oltre 10 anni.

61 Sottocommissione 19.
62 Sottocommissione 25.

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Dopo alcuni mesi, Caia decide che Tizio non debba più svolgere attività lavorativa presso l’esercizio
commerciale e gli comunica la fine del rapporto di lavoro.
Tizio, contrariato per la decisione di Caia, avendo necessità di confrontarsi per capire le ragioni
dell’allontanamento, avanza ripetutamente (tramite SMS e Whatsapp) richieste di incontro, alle quali Caia
non risponde.
Tizio, quindi, decide di presentarsi presso l’attività commerciale, da cui viene, dopo un’animata
discussione, allontanato da Caia.
Tizio però non si arrende e attende Caia alla chiusura del locale: nell’occasione le chiede quanto dovuto
per il lavoro svolto come dipendente, nonché la liquidazione del 50% del valore dell’esercizio
commerciale (per un importo totale di euro 100.000).
Caia respinge le richieste di Tizio, il quale, totalmente preso dall’ira, prende ripetutamente a calci
l’autovettura di Caia, danneggiandola e pronuncia, altresì, la seguente frase: “la prossima volta, invece di
disfare l’auto, disfo te se non mi dai i soldi”.
Caia decide di denunciarlo e, pochi giorni dopo, Tizio riceve la notizia di un’ordinanza di misura cautelare
emessa dal G.I.P. competente, con il quale viene disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati
dalla persona offesa, unitamente al divieto di comunicare con la stessa attraverso qualsiasi mezzo (ai sensi
dell’art. 282 ter c.p.p.).
Tizio si rivolge al candidato, quale suo legale di fiducia; per chiedere parere motivato circa le conseguenze
penali della sua condotta, nonché circa i rimedi esperibili a sua difesa.

2.2. CIVILE

Dal 1995 Tizio, proprietario di un giardino nel quale ha creato un parco giochi, utilizza come area di
ricovero degli attrezzi una parte del confinante fondo tuscolano che appartiene al vicino Caio. Per rendere
più comodo l’utilizzo, tizio ha speso su detta porzione di terreno una copertura. Nel 2020 Caio muore
ed il suo erede Sempronio chiede a tizio la restituzione dell’area utilizzata come ricovero degli attrezzi.
Tizio si rifiuta di farlo invocando l’usucapione e sostenendo che la copertura da lui posata sull’aria rende
percepibile l’accorpamento al proprio giardino dello spazio contestato e la sua permanente destinazione

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all’uso di ricovero dei suoi attrezzi. Sempronio si rivolge ad un avvocato per avere un parere sulla
situazione e sulla possibilità di rientrare in possesso dell’area contestata. Il candidato, assunte le vesti
dell’avvocato di Sempronio, renda motivato parere sulla fattispecie, illustrando gli istituti di diritto
sostanziale interessati e suggerendo una soluzione

Traccia nr. 263


Caio affidava nel mese di giugno 2021 alla cooperativa Pincopallo la ristrutturazione edilizia del proprio
studio medico. Le parti sottoscrivevano un contratto con tutte le opere da eseguire, in corrispettivo
stabilito "a corpo" pari a euro 70.000 con la pattuizione che l'immobile completamente ristrutturato
avrebbe dovuto essere consegnato al committente entro il 15 ottobre 2021. All' istallazione del cantiere
Caio versa alla cooperativa la somma di euro 10.000 quale acconto, poi altri 20.000 allo stato avanzamento
lavori, ed euro 5.000 per altre opere concordate tra le parti. Nel mese di settembre 2021, al rientro dalle
ferie estive, Caio cede che il cantiere è molto in arretrato con i lavori (svolti da n. 4 operai dipendenti e
n. 2 soci e dipendenti della cooperativa) e chiede rassicurazioni alla cooperativa che riferisce che le opere
verranno terminate nel termine stabilito. Dopo un mese, alla fine di settembre, preso atto che la
ristrutturazione non verrà certamente completata entro il 15 ottobre, Caio convoca Tizio, presidente del
Consiglio di Amministrazione della cooperativa, al fine di chiedere ulteriori chiarimenti e Tizio riferisce
che, a causa del mancato pagamento del saldo di un altro cantiere, la cooperativa si trova in serie difficoltà
economiche per cui difficilmente lo studio medico verrà ristrutturato entro il termine stabilito dalle parti.
Caio si reca dal proprio avvocato per chiedere un parere in merito ai lavori di ristrutturazione non essendo
più molto interessato alla conclusione delle opere da parte della cooperativa, nei confronti della quale
non nutre più fiducia professionale. Il candidato assunte le vesti del legale difensore di Caio rediga
motivato parere sull'intera vicenda previo inquadramento degli istituti applicabili alla fattispecie concreta.

Traccia nr. 3

63 Sottocommissione IV.

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La Alfa Srl, società di intermediazione immobiliare in liquidazione volontaria richiede a Tizio il
pagamento della provvigione che sostiene di aver maturato a seguito della
sua attività di mediazione che ha portato alla sottoserizione del contratto preliminare
di compravendita tra Tizio promittente venditore e Mevio promissario acquirente
Tizio si rifiuta di pagare in quanto il contratto di compravendita è stato stipulato 1 anno
dopo la scadenza del contratto preliminare allorquando Alfa Srl era già stata posta in liquidazione e non
era più incaricata della vendita dell'immobile. Peraltro, il ritardo del contratto di compravendita è stato
causato dalla mancata concessione da parte della
banca del mutuo in favore di Mevio, perché la Alfa Srl non aveva trasmesso per tempo la documentazione
contrattuale. La Alfa Srl cede il proprio credito a Beta sti in cambio dell'immediato pagamento di una
somma pari al 50% del suo valore, notificando la cessione a Tizio che nulla oppone.
Il candidato assunte le vesti del legale di Beta rediga un parere indicando le iniziative da intraprendere per
il recupero del credito acquistato dalla Beta Srl, soffermandosi anche sulla fase di liquidazione volontaria
delle società di capitali e sul diritto alla provvigione nel contratto di mediazione immobiliare.

Traccia nr. 464


La Alfa srl, acquista da Tizio la proprietà di un immobile a destinazione commerciale, in virtù del
finanziamento ricevuto da Mevio, socio di minoranza.Con una successiva scrittura privata,
l’amministratore della società, previa delibera assembleare che lo ha autorizzato in tal senso propone a
Mevio, la cessione dell’usufrutto dell’immobile in cambio del pagamento delle sole spese di custodia e
condominiali. Dopo 3 settimane, l’amministratore della società comunica a Mevio la revoca della
proposta non formalmente accettata perché la società ha necessità di rivendere l’appartamento per pagare
i debiti sociali e promette di rimborsare a Mevio il finanziamento da lui effettuato, ma solo dopo il
pagamento degli altri creditori sociali. Nel frattempo un creditore della alfa srl munito di idoneo titolo
esecutivo trascrive un pignoramento sull’immobile per un importo pari al doppio del suo valore e avvia
la procedura esecutiva. Mevio si rivolge al legale sostenendo di aver acquisito il diritto alla cessione

64 Sottocommissione X.

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dell’usufrutto in virtù della proposta ricevuta ex art. 1333 c.c.. il candidato assunte le vesti del legale di
Mevio, rediga un parere valutando sia la fondatezza della pretesa di Mevio sia la legittimità della promessa
di rimborso del finanziamento formulatagli da parte dell’amministratore della Alfa srl indicando anche lo
strumento processuale eventualmente utilizzabile per agire giudizialmente nell’ interesse di Mevio.

Traccia nr. 5
A seguito del decesso di Mevio, avvenuto nell’ottobre del 1999, i Germani Tizio e Caia e la madre
Sempronia erano divenuti ognuno titolare di una quota di 1/3 dell’asse ereditario.
Successivamente, Sempronia, con atto del 31/01/2013 aveva trasferito gratuitamente la propria quota
successoria al figlio Tizio.
Nel 2011, Caia aveva intrapreso un giudizio, nei confronti del fratello Tizio, di scioglimento della
comunione ereditaria tra loro intercorrente, ma nel corso del medesimo, le parti concludevano in data
30/01/2015 una transazione per effetto della quale l’attrice otteneva una somma di denaro ed il
riconoscimento della proprietà esclusiva di alcuni immobili.
Con l’atto di transazione in parola Caia dava atto di riconoscere il già avvenuto trasferimento di quota da
parte della madre a Tizio, e contestualmente, dichiarava di voler rinunciare ad ogni diritto e/o azione per
qualsiasi titolo o causa, anche indirettamente collegata con i rapporti dedotti in giudizio. Tuttavia, a
seguito del decesso della madre Sempronia, avvenuto nel 2019, Caia ritenendo che le rinunce continue
nell’atto di transazione “Inter partes” del 30/05/20215 potessero essere lesive dei suoi diritti di erede
legittimaria, si recava fa un legale al fine di conoscere la validità dell’atto di transazione del 30/01/2015,
limitatamente alle rinunce da lei effettuate e dallo stesso contenute, anche con particolare riferimento
all’eventuale rinuncia dell’azione di riduzione.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, soffermandosi sugli istituti sottrai alla fattispecie,
rappresenti alla cliente le problematiche derivanti dalla scrittura del 30/01/2015, dalla stessa sottoscritta,
indicandone, se nel caso, i rimedi necessari per l’eventuale tutela dei suoi diritti.

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3. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CATANIA
ESAMINATA DA BOLOGNA

3.1. PENALE

Traccia nr. 1
Tizio, camminando per strada, vede una coppia di persone non conosciute, Sempronio e Mevia, che
litigano animatamente e nel frangente Sempronio dà uno schiaffo a Mevia, continuando ad inveire contro
la stessa in modo aggressivo. Tizio, preoccupato per l’incolumità di Mevia interviene immediatamente e
avvicinatosi a Sempronio gli sferra un pugno ad un volto facendogli cadere un dente. Sopraggiunta in
quel momento una pattuglia dei carabinieri i tre vengono condotti in caserma e ivi tizio apprende che
Sempronio lo ha denunciato per lesioni personali data la ferita riportata. Apprende altresì che Sempronio
e Mevia non erano una coppia e Mevia aveva appena sottratto il portafoglio di Sempronio dalla tasca
posteriore dei pantaloni mentre questi scendeva da un autobus e che era stata poi rincorsa e raggiunta dal
derubato che voleva farsi restituire il portafogli.
Il candidato assunte le vesti del legale di tizio esamini ed illustri i profili degli istituti giuridici applicabili
al caso di specie e alla tutela esperibile in favore di Tizio.

Traccia nr. 2
Tizio, dopo vent’anni di matrimonio deve accettare la perdita della moglie Caia. A seguito dell’apertura
del testamento, il cognato Sempronio inizia a pubblicare, tramite il proprio profilo whatsapp, in
particolare sul proprio stato, frasi offensive riferite a tizio e alla defunta Caia. Tizio e Sempronio, parenti
e imprenditori, in ragione delle proprie attività commerciali, usano il proprio recapito telefonico, oltre
all’indirizzo mail, per comunicare con numerosi clienti e fornitori. Il candidato, assunte le vesti del
difensore di tizio, esamini e illustri i profili degli istituti applicabili e indichi la tutela consigliabili.

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4. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO MILANO
ESAMINATA DA ROMA

4.1. PENALE

Traccia nr. 1
A Caia, alla quale è applicata la misura degli arresti domiciliari, viene contestata evasione per essersi
allontanata dalla propria abitazione al fine di fare visita alla sorella, anch’essa ai domiciliari e dimorante
nello stesso stabile. Al momento del controllo, infatti, Caia non rispose ai Carabinieri. Il candidato
premessi cenni su misura della custodia cautelare in carcere e sugli arresti domiciliari, dica se nel caso di
specie si configura il reato di evasione sia riguardo l’elemento oggettivo sia in punto di elemento
soggettivo.

Traccia nr. 265


Tizio, Caio e Sempronio si introducono, di notte, sul piazzale esterno della ditta Y, scavalcando la sbarra,
in un secondo tempo dagli stessi divelta, posta a presidio dell’accesso, impossessandosi di 17 bancali in
legno, ivi giacenti, e caricandoli su un furgone da loro noleggiato; l’area in questione era sorvegliata da un
dispositivo video di controllo che veniva dai tre soggetti manipolato tanto da disorientare la ripresa
dell’ingresso del sito. Durante tale operazione venivano sopresi da un vigilante privato dipendente della
ditta il quale allertava i carabinieri di zona che procedevano ad arrestarli. Il candidato, assunte le vesti del
difensore di Tizio, Caio e Sempronio, individui e qualifichi penalmente la loro condotta anche sotto il
profilo delle aggravanti configurabili e prospetti una linea difensiva, da assumersi in seguito a notifica al
difensore dell’avviso della data fissata per il giudizio direttissimo.

Traccia nr. 366

65 XII Sottocommissione.
66 XXII Sottocommissione.

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Il 31/12/2020 Lucilla, in occasione dell’ultimo dell’anno, si reca a una festa assieme alle sorelle Clodia e
Tizia, dove incontra il suo ex fidanzato Caio. Dopo aver festeggiato la mezzanotte, Caio convince Lucilla
ad allontanarsi dalle sorelle e, dopo averle fatto bere un bicchiere di vino nel quale aveva precedentemente
disciolto un mix di psicofarmaci, consuma un rapporto sessuale con la giovane, sfruttando lo stato di
semi-incoscienza della stessa.
Caio, inoltre, provvede a riprendere la scena del rapporto con il suo cellulare ed in seguito pubblica le
immagini su una piattaforma social. Dopo qualche giorno Lucilla, ripresa si da quanto accaduto quella
sera, e dopo aver ricordato gli eventi, denuncia ai Carabinieri i fatti accaduti. Il candidato, assunte le vesti
del legale di Caio, esamini e illustri i profili di possibile rilevanza penale che emergono dal caso concreto
e prospetti una linea difensiva comprensiva delle iniziative che possono essere assunte.

4.2. CIVILE

Traccia nr. 167


Tizio acquista da Caio un immobile ad uso abitativo, all’interno di una villa bifamiliare, con sovrastante
sottotetto non accessibile, collocato esattamente sulla verticale dell’immobile stesso. A distanza di tre
anni, Caio cede a Sempronio la seconda unità immobiliare di cui è composta la villa e in questa successiva
vendita aliena l’intero sottotetto, comprensivo della porzione sovrastante l’appartamento di Tizio, dopo
aver collegato le due porzioni dello stesso attraverso la creazione di un’apertura prima inesistente.
Successivamente all’intervenuta vendita in favore di Sempronio, Tizio viene a conoscenza della
circostanza che la porzione del sottotetto sovrastante l’immobile di sua proprietà è stata alienata.
Ritenendo illegittima l’alienazione dell’intero sottotetto da parte dell’originario proprietario, Tizio si
rivolge a Sempronio rivendicando la proprietà della porzione sovrastante il proprio appartamento.
Sempronio contesta la pretesa, dichiarandolo di avere legittimamente.

5. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO ROMA


ESAMINATA DA NAPOLI

67 XII Sottocommissione.

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5.1. CIVILE

Traccia nr. 1
Tizio da quasi vent'anni, con cadenza quasi quotidiana, accede al suo fondo agricolo a piedi e con mezzi
meccanici senza alcuna contestazione da parte di chicchessia attraverso una stradina vicinale larga metri
3, posta completamente all'interno del confinante fondo di Caio.
Nel dicembre 2021 Tizio nel recarsi al proprio fondo trova la strada sbarrata da una recinzione eseguita
da Caio al suo fondo che di fatto aveva inglobato anche la strada ancora visibile oltre la recinzione, ma
interdetta a Tizio.
Tizio accerta altresì che la recinzione eseguita da Caio, oltre a chiudere la strada, aveva occupato anche
una parte della sua proprietà sconfinando per circa 1 metro oltre la linea di confine per come
pacificamente posseduta da Tizio.
Caio conferma di aver recintato il tutto alcuni giorni prima e si rifiuta di ripristinare la situazione
precedente contestando a Tizio di avere altro accesso anche più comodo per raggiungere il suo fondo,
che il passaggio attraverso la stradina di sua proprietà era stato da sempre tollerato e che dai titoli e dalle
mappe catastali era evidente che la linea di confine segnata dai termini era errata.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, inquadri il caso individuando la disciplina applicabile e
l'atto giudiziario più opportuno per la tutela di Tizio.

Traccia nr. 2
Tizio loca da Caio dei locali commerciali per farne una pizzeria. Effettua il sopralluogo e verifica la
materiale idoneità dei locali all'uso che intende farne. Tuttavia, a contratto concluso e all'atto di
intraprendere l'attività, a Tizio viene contestata dalle autorità amministrative competenti, la mancanza del
certificato di agibilità dei locali e gli viene vietato l'esercizio dell'attività. Tizio cita Caio in giudizio per la
risoluzione contrattuale il risarcimento del danno.
Il candidato esamini i profili della fattispecie e indichi le opportune difese in tutela di Caio.

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5.2. PENALE

Traccia nr. 1
Tizio e Caio si offendono a vicenda. Caio tenta di colpire Tizio con un tubo metallico. Tizio para il colpo
e risponde con una bottiglia di vetro che lacera il collo a Caio. Tizio allerta subito i soccorsi. L'ambulanza
giunge sul posto 30 minuti dopo perché il conducente ha incontrato sul percorso una sagra ed un cantiere.
Secondo voi il ritardo nei soccorsi è causa sopravvenuta che interrompe il nesso causale oppure è una
concausa?

Traccia nr. 268


Tizio, in data 20 marzo 2016, mentre era alla guida della sua autovettura, investe Caio che attraversava la
strada in bicicletta. Caio, soccorso in gravi condizioni, dopo due mesi, in data 23 maggio 2016, muore.
Tizio viene rinviato a giudizio e condannato ex art. 589bis cp, introdotto dalla legge 41/2016, entrata in
vigore il 26 marzo 2016. Tizio si reca dal suo avvocato affinché valuti la più appropriata strategia difensiva.

Traccia nr. 3
Tizio, proprietario di un immobile nel quartiere residenziale della città Alfa, a partire dal 2020 inizia ad
ospitare nello stesso un’associazione di cinefili, con conseguente riproduzione reiterata di pellicole. Le
pellicole vengono proiettate ad un volume elevato ma non superiore alla soglia di rumore massima
prevista per la zona dal regolamento comunale. Le propagazioni sonore si diffondono durante tutto il
giorno dall’immobile di Tizio a quello di proprietà di Caio ed arrecano a questi grandi fastidi e disagi,
impedendogli di riposare il pomeriggio e di guardare la tv a volume normale così alterando in senso
peggiorativo le sue abitudini di vita senza però causargli alcun danno biologico. Il candidato, premesso
un breve cenno sull’istituto delle immissioni, individui la linea difensiva più adatta a tutelare le ragioni del
suo assistito (Caio).

68 Sottocommissione XXIII.

A CURA DI:

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6. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CALTANISSETTA
ESAMINATA DA POTENZA

6.1. PENALE

Traccia nr. 1
Tizio acquista da Caio alcune carte di credito, consapevole che si tratta di carte di credito estere clonate
ovvero oggetto di furto, e le utilizza nell'ambito della propria impresa di cessione di beni e servizi, per
operazioni commerciali fittizie ed in modo da farle come mezzi di pagamento di servizi e beni erogati
dalla sua impresa. Appreso che sono in corso delle indagini, in merito all'indebito uso di alcune carte di
credito, Tizio si reca da un legale per avere un parere in ordine alla rilevanza penale del fatto sopra
specificato. Provveda il candidato ad inquadrare la fattispecie ed a rappresentare la difesa più idonea.

7. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO SALERNO


ESAMINATA DA TORINO

7.1. PENALE

Traccia nr. 169


Tizio agente di commercio della società alfa che si occupa di commercializzazione di sistemi audio, con l’aiuto di
Caio, funzionario della struttura complessa telecomunicazioni e servizi informatici dell’ASL, manometteva
l’impianto aulico del CuP dell’ospedale beta, rendendolo in parte insensibile al fine di poterlo sostituire, garantendo
così alla società alfa un ricco ordine. Tizio per ottenere la collaborazione di caio gli regala due impianti audio del
valore di euro 500 sapendo che Caio era musicista in una rockband. A causa della manomissione il servizio pubblico
del cup subiva gravi rallentamenti e veniva interrotto per un’intera giornata.

Traccia nr. 2 70

69 Sottocommissione nr. V.
70 Sottocommissione nr. VII.

A CURA DI:

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Si rivolge al vostro studio il signor Tizio imprenditore che acquista e rivende i metalli riferendovi di aver ricevuto
un decreto di citazione a giudizio avanti al tribunale di Torino. la vicenda riguarda l’acquisto di 60 bobbine di
metallo del valore di mercato di 60.000 € venduti a tizio dal signor Caio imprenditore operante nello stesso settore.
Tizio vi precisa di svolgere regolarmente l’attività di raccolta rifiuti dotato di formulario e di tutte le autorizzazioni
di legge tuttavia in questo caso aveva acquistato le bobbine in assenza di documentazione contabile le bobine erano
state vendute ad un prezzo però di poco inferiore 750 € a bobbine rispetto a quello di mercato e tizio quindi non
aveva avuto affatto dubbi sulla provenienza lecita delle stesse il candidato assunte le vesti del difensore di tizio
esamina ed illustri i profili di possibile rilevanza penale che emergono nel caso concreto e prospetti una linea
difensiva comprensiva delle iniziative processuali che possono essere assunte.

Traccia nr. 3 71
Il farmacista Mevio riceve in notifica in data 1/3/22 decreto penale di condanna per il reato previsto dagli articoli
443 e 452 c.p. per avere detenuto per il commercio una confezione di morfina scaduta. Invero nell’ottobre del
2021, nel corso di un accesso ispettivo ai locali della farmacia i NAS avevano rinvenuto nel locale adiacente a quello
destinato alla vendita, chiuso in un armadietto e separato dagli altri, il farmaco scaduto, ponendolo in sequestro. Il
candidato assunte le vesti del difensore, al quale Mevio si rivolge l’indomani del ricevimento del decreto penale,
illustri il reato e gli eventuali profili di impugnazione.

Traccia nr. 4
A seguito di controlli interni emerge che Calpurnia, addetta agli incassi di una officina di riparazione di autoveicoli,
a partire dal 2013 e sino al 2019, ha fatto risultare in contabilità come non pagate talune fatture emesse a clienti
che, al contrario, avevano regolarmente corrisposto il prezzo pagando in contanti, ovvero con bonifico bancario
o POS, terminale elettronico di pagamento. La verifica contabile ha fatto emergere che nonostante gli avvenuti
pagamenti, in contabilità la posizione dei singoli clienti risultavano ancora da saldare e il denaro incassato era stato
stornato a beneficio della cassiera. Complessivamente il profitto risulta pari a 3000 euro. L'azienda, che ha licenziato
la dipendente, minaccia di presentare denuncia nei suoi confronti. Calpurnia si rivolge al candidato chiedendo un
parere circa i profili di rilevanza penale del fatto e le possibili iniziative difensive.

71 Sottocommissione nr. V.

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7.2. CIVILE

Traccia nr. 1
Il 28 agosto 2021 la società Alfa srl con sede ad Aosta concludeva con la società Beta S.r.l. con sede a Salerno un
contratto di compravendita di 700 statuine artigianali in legno per un prezzo di 30.000€.
Successivamente, in data 07.09.2021 la società Alfa in caricava la società Beta spa con sede in Torino del trasporto
delle statuine presso il cliente Gamma a Salerno.
In data 20.09.2021, durante una sosta di viaggio, in un'area di servizio dell'autostrada nei pressi di Lucca alcune
scatole contenenti le statuine venivano rubate da ladri rimasti ignoti, i quali approfitta vano del fatto che il veicolo
era lasciato incustodito. Conseguentemente, arrivavano a destinazione solo 200 pezzi anziché 700.
La società Alfa emetteva, quindi una nota di credito nei confronti di Gamma in relazione ai 500 pezzi mancanti,
per un importo di 21.000€. Successivamente Alfa si rivolgeva alla società Beta chiedendole di essere risarcito per
un importo pari al valore della merce non consegnata.
Beta rispondeva che nulla era dovuto, contestando ad Alfa, in primis, la titolarità del diritto di risarcimento dei
danni; in subordine, Beta asseriva di non essere responsabile dato che l'autista del veicolo aveva lasciato lo stesso
chiuso in un'area di sosta frequentata in un'ora non notturna, in una situazione nella quale l'evento furto doveva
essere considerato del tutto imprevedibile.
Il candidato, assunte le vesti di difensore della società Alfa, inquadri il caso individuando la disciplina applicabile e
le possibili azioni che la società Alfa potrebbe intraprendere nei confronti della Beta.

8. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CAGLIARI


ESAMINATA DA REGGIO CALABRIA

8.1. CIVILE

Traccia nr. 1
Tizio vive in un appartamento posto difronte alla falegnameria di Caio. Da tale attività provengono
quotidiani, continui e persistenti immissioni rumorose, che pur non provocando a Tizio nessuna lesione

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della propria integrità psicofisica ne riducono evidentemente la godibilità della vita. Tizio, vano ogni
tentativo di dialogo con Caio, si rivolge al proprio legale per ottenere un parere e consegna allo stesso
una perizia dalla quale emerge che le immissioni rumorose superano oggettivamente la soglia di
tollerabilità prevista dalla normativa speciale. Il candidato, assunte le vesti di difensore si Caio, illustri
l’istituto, le questioni problematiche sottese al caso in esame e le azioni più opportune.

9. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO MESSINA


ESAMINATA DA LECCE

9.1. PENALE

Traccia nr. 172


Tizio, cittadino extracomunitario, ospite di una struttura di accoglienza, riceve, tra i vari servizi previsti
dal progetto SPRA, il vitto, l’alloggio, nonché il pagamento di una somma mensile di 50€ per le spese
personali denominata pocket money. Dopo qualche mese ai responsabili della struttura viene comunicata
la sospensione temporanea del progetto SPRA. Detta sospensione non viene comunicata agli ospiti della
struttura, che però continuano a ricevere vitto e alloggio ma non l’importo mensile del pocket money.
Trascorso un mese, Tizio si reca nell’ufficio del responsabile della struttura minacciandolo di morte se
non avesse ricevuto la somma mensile e scagliando per terra, danneggiandolo, il Pc che era sulla scrivania.
Allertati da alcuni ospiti della struttura intervengono i carabinieri che riportano la calma. Dopo qualche
tempo Tizio viene tratto a giudizio per il reato di tentata estorsione ex art. 56 e 629 cp. Il candidato
assunte le vesti del legale di Tizio, valuti la correttezza delle qualificazioni giuridiche dei fatti di causa e
individui la migliore strategia difensiva.

72 Sottocommissione nr. I.

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10. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO PALERMO
ESAMINATA DA CATANIA

10.1. PENALE

Traccia nr. 173


Tizio frequenta la palestra gamma e, prima di ogni sessione di allenamento, è solito lasciare i suoi effetti
personali all'interno di un armadietto.
Un giorno, terminato l'allenamento, Tizio si avvede che l'armadietto è stato forzato ed è stata asportata
la somma di euro 50.
Numerosi presenti all'accaduto riferiscono a Tizio che l'armadietto è stato forzato da Caio, Tizio,
pertanto, si reca da Caio e, dopo averlo strattonato gli sottrae la somma di euro 50.
In conseguenza della denuncia di Caio, a Tizio viene contestato il reato previsto e punito dall'art.628 c.p..
La candidata, assunte le vesti del difensore dell'imputato e premessi brevi cenni caratterizzanti il reato di
cui all'art.628 c.p., delinei la linea difensiva ritenuta più opportuna in vista dell'imminente processo.

Traccia nr. 274


Nel 2015 Tizio, dovendo procedere alla ristrutturazione del suo appartamento, chiede all'amico Caio la
somma di euro 15.000 in prestito.
Caio concede quanto richiesto e le parti stipulano una scrittura privata nella quale si dà atto
dell'intervenuto prestito e si stabilisce che la restituzione della somma sarebbe dovuta avvenire entro un
anno.
Trascorso un anno e mezzo, Caio, infuriato per i continui rinvii ingiustificati di Tizio, decide di rivolgersi
ad un legale per il recupero del credito. A prova della sua pretesa creditoria Caio allega la scrittura privata
a suo tempo stipulata con Tizio nella quale, però, aveva cambiato la cifra della somma data in prestito
(euro 15.000) con quella di quella euro 25.000.

73 Sottocommissione nr. VII.


74 Sottocommissione nr. VII, la Sottocommissione voleva si parlasse della estorsione.

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Il candidato assunte le vesti del difensore di Caio, offra un corretto inquadramento giuridico dei fatti
oggetto della vicenda in esame e riferisca in ordine alla eventuale rilevanza penale delle condotte descritte.

Traccia nr. 375


Tizio mentre si trova nella propria casa di campagna intenta a sistemare le tegole del tetto perde
l'equilibrio e precipita rovinosamente a terra rimbalzando fortunatamente sulla tenda parasole che
attutisce Almeno apparentemente i danni riportando comunque delle ferite sparse. Soccorso e trasportato
all'ospedale Tizio è vigile è sempre in buone condizioni tanto che gli viene attribuito un codice giallo di
valutazione al triage.
In seguito viene sottoposto da Caio medico di pronto soccorso ad un esame obiettivo clinico nel corso
del quale gli viene suturata una ferita lacero contusa al torace sinistro
Subito dopo tizio viene dimesso.
Nel corso della notte però le condizioni di salute di tizio peggiorano bruscamente tanto che il giorno
seguente decede.
Dall'esame autoptico disposto dall'autorità giudiziaria risultati la causa della morte attribuibile alle elezioni
interne la rottura della milza e che seppure Non poteva fermarsi che un immediato intervento chirurgico
avrebbe evitato la morte di tizio nondimeno detto intervento avrebbe sicuramente aumentato le
possibilità di successo terapeutico.
Caio Si rivolge ad un legale.
Il candidato assunte le vesti del difensore di caio illustri le problematiche sottese alla fattispecie in esame
e prospetti adeguata linea difensiva.

Traccia nr. 4
Tizia si rivolge ad un legale a cui espone di avere appena ricevuto notifica della richiesta di archiviazione
per un fatto da lei denunciato pochi mesi prima.

75 Sottocommissione nr. VII.

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Durante un litigio con Caio, suo ex fidanzato, lo stesso le aveva sottratto il cellulare e, contro la sua
volontà, aveva guardato i suoi messaggi, impedendole di recuperare il possesso del telefono
allontanandola con la forza e tenendola a distanza con un braccio, il tutto alla presenza della di lei madre,
Mevia, di anni 75.
Tizia spiega di non aver potuto fare nulla per opporsi a tale atto, considerata la prestanza fisica di Caio.
La questione veniva ritenuta penalmente irrilevante dal P.M., che peraltro ometteva di sentire Mevia, sul
presupposto che essendo parente stretta della denunciante, la sua deposizione non sarebbe stata credibile.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia, esponga le sue possibilità processuali.

Traccia nr. 5
Tizio e Caia hanno convissuto per 10 anni nella abitazione di proprietà di Tizio.
Da tale relazione è nato un figlio Genoveffo.
A seguito di una serie di litigi e di un presunto tradimento di Caia, i due sì lasciano, ma per il bene del
figlio Tizio conserva ancora le chiavi dell'appartamento assegnato alla madre per le esigenze del figlio, e
spesso pranza e cena con la ex convivente e il figlio, soprattutto per le ricorrenze importanti.
La situazione tra i due, però, risulta molto tesa in quanto dalla rottura della convivenza Tizio ha iniziato
a inviare numerosi messaggi a Caia, spesso offensivi, in più occasioni la denigra anche in presenza del
figlio chiamandola "troia" per il tradimento.
In alcune occasioni a seguito di alcuni litigi è giunto anche a picchiarlo.
Caia si è sempre rifiutata di andare al pronto soccorso o di denunciare Tizio ma a seguito della condotta
tenuta dallo stesso il 3 marzo 2022 decide di denunciarlo in quanto lo stesso palesemente ubriaco è entrato
in casa di Tizio soffoca con un cuscino la moglie Caia.
Egli giustifica il suo operato adducendo di avere esaudito il desiderio della moglie che, ormai esausta per
lo stadio termine la malattia di cui da tempo era affetta, aveva più volte richiesto al marito di porre fine
alle sue sofferenze ormai ritenute insopportabili.

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Pur essendo dimostrato che Caia fosse effettivamente stremata dalla a causa della propria infermità, non
sono state rinvenute prove certe che ella avesse effettivamente chiesto di essere uccisa per porre fine alle
proprie sofferenze.
Il candidato riferisca in ordine alla eventuale rilevanza penale della condotta di Tizio e alla qualificazione
giuridica della stessa.

Traccia nr. 6
Una donna si apposta ogni giorno, e più volte al giorno, nei pressi della casa di un gioielliere e lo segue
finché può, sia a piedi che con la propria automobile.
Nel corso di due concitati colloqui con il gioielliere, la donna gli dice testualmente: <<tu non devi vivere
più, ti tolgo la pace e non ti faccio dormire. Se vuoi stare tranquillo mi devi dare il bracciale con zaffiri
che tieni esposto nella tua vetrina perché era mio e me lo hanno rubato; sono sicura che il ladro sei tu!>>
Il gioielliere la invita ad andare via anche perché dispone di una regolate fattura di acquisto del monile.
Quali fattispecie sostanziali ricorrono nel caso in questione?
Quali iniziative sono possibili a tutela del gioielliere?

Traccia nr. 7
Con un'ordinanza del 15.10.2021 il GIP presso il tribunale di Alfa ha imposto il divieto di avvicinarsi ai
luoghi della persona offesa Caia ad una distanza inferiore ai 300metri e il divieto di comunicare con la
stessa con qualsiasi mezzo in relazione ad il reato di cui all'art. 572 c.p.
Nell'ordinza si legge che sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato contestatogli per avere
Tizio più volte picchiato Caia sua amante con cui aveva una relazione sentimentale durevole ma
circoscritta alla consumazione di rapporti sessuali e alla quale aveva fornito un alloggio ove incontrarla
con riservatezza ma senza instaurare una coabitazione. Assunte le vesti del legale di Tizio, il candidato
rediga motivato parere in ordine alle questioni sottese al caso in esame illustrando le iniziative processuali
da assumere.

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Traccia nr. 876
Tizio si reca da un legale a cui spiega di essere accusato del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti
della compagna Caia e di aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Tizio spiega di non averla
mai picchiata o maltrattata fisicamente, ma di aver avuto solo l’intenzione di farle pesare un suo
precedente tradimento. Le condotte consistevano per lo più in vessazioni sistematiche, come impedirle
di vedere la televisione o di leggere un libro, costringerla a tacere durante la giornata o a uscire di casa
quando lui doveva vedersi con i suoi amici. Tali circostanze si erano svolte, talvolta, anche in presenza di
terzi, per circa 2 settimane. Tizio sottolinea come non avesse mai avuto l’intenzione di cagionare
sofferenze fisiche e morali e chiede quindi lumi sulle sue possibilità difensive. Assunte le vesti del legale
di Tizio il candidato indichi le possibili conseguenze penali a cui potrebbe andare incontro Tizio e
proponga le migliori strategie difensive.

Traccia nr. 977


Tizio e Caio si recano presso la ditta concorrente vicina e si rivolgono al titolare della stessa, Sempronio,
pronunciando con fare minaccioso la seguente frase: “sei venuto a lavorare nella nostra zona, allontanati
subito da qui e non far più ritorno in questa città per lavori di spurgo”; tale frase viene accompagnata da
calci e pugni sferrati a Sempronio, da cui derivano lesioni giudicate guaribili in 3 giorni. Sempronio con
la sua ditta effettua lavori di spurgo nel medesimo ambito territoriale per il quale Tizio e Caio, operanti
nel medesimo settore, rivendicano l’esclusiva. Sempronio denuncia Tizio e Caio all’autorità giudiziaria.
Questi ultimi si rivolgono ad un legale per conoscere le conseguenze penali della loro condotta. Il
candidato assunte le vesti del suddetto legale indichi ai proprio assistiti le conseguenze a cui potrebbero
andare incontro.

Traccia nr. 1078

76 Sottocommissione nr. VII.


77 Sottocommissione nr. VII.
78 Sottocommissione nr. VII.

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Tizio e Caio venivano sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere per il reato di associazione
mafiosa. Veniva acclarato come gli stessi erano divenuti partecipi, mediante rituale affiliazione del famoso
clan Sirugo, grazie all’Intercessione di Mevio, padre di Caio, ed esponente di spicco della consorteria. Il
gip, nell’ordinanza applicativa, riteneva integrato il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa sulla
base dell’orientamento giurisprudenziale secondo cui tale delitto si realizza attraverso l’inserimento
formale della persona nell’organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici
atti attuativi del disegno criminoso. Trattandosi infatti di reato di pericolo presunto per integrare l’offesa
all’ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio con la cosiddetta “messa a
disposizione” che è di per sé idonea a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere
le potenzialità operative e la capacità di intimidazione ed infiltrazione nel sodalizio nel tessuto sociale.
Tizio è Caio, intenzionati ad impugnare la misura, si rivolgono ad un legale. Il candidato, assunte le vesti
del predetto legale, esponga la possibilità di impugnare la misura.

Traccia nr. 1179


Un noto pregiudicato di nome Caio, conosciuto alla procura per reati mafiosi, veniva accusato di
associazione mafiosa e sottoposto, in data odierna, alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere.
Il gip, nell’ordinanza, recepiva pedissequamente l’impianto accusatorio del pm secondo cui Caio faceva
parte, sino al 2014, ad un famoso clan mafioso e operava per conto dello stesso nel racket e nel settore
della droga. Il gip, ritenendo sussisti i precedenti specifici e non trovando alcuna prova di un esplicito
recesso di Tizio dalla associazione decideva di irrogare la misura, considerata anche la presunzione di cui
all’art.275 comma 3 cpp. Caio si rivolge ad un suo legale e gli spiega che in verità non ha più rapporti con
il clan ormai dal 2014, anno in cui ha finito di scontare una precedente condanna, si è sposato e ha avuto
un figlio che oggi ha solo 8 anni. Il candidato assunte le vesti del legale di Caio esponga le possibilità di
impugnare la misura.

79 Sottocommissione nr. VII.

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Traccia nr. 1280
Tizio e Caia escono da un locale a tarda notte. Tre uomini pronunciano frasi scurrili e ingiuriose nei
confronti di Caia e Tizio controbatte, insultando verbalmente i tre individui, con l'intento di difendere
l'onore della donna. Improvvisamente, i tre piombano alle spalle di Tizio, spintonano Caia che si rifugia
dietro un'auto ed ingaggiano una lotta con Tizio che reagisce fisicamente. Due dei tre aggressori tentano
di trattenerlo mentre il Terzo lo colpisce al volto e allo stomaco. Tizio riesce a divincolarsi dalla presa e
ad estrarre un coltello che era rimasto nel giubbotto e che aveva utilizzato nella stessa Mattinata per
lavoro e sferra una coltellata al costato a colui che lo aveva colpito e che ancora lo aggredisce. Costui
cade a terra sanguinante mentre gli altri due giovinastri si dileguano. Tizio chiama i soccorsi che portano
il ferito in codice rosso in ospedale dove verrà salvato dai medici in extremis subendo un intervento
chirurgico d'urgenza in quanto la lesione Sì caratterizzava per la sua gravità perché vicina ad organi vitali
ed idonea a provocare la morte. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, riferisca in ordine alla sua
difesa soffermandosi sulle fattispecie di reato che possono configurarsi e sulle ragioni di un'eventuale
esclusione dell’antigiuridicità del fatto alla luce dei più recenti approdi giurisprudenziali, indicando la
eventuale scelta del rito.

Traccia nr. 1381


Tizio e Caio si trovano in un locale per consumare. Ad un certo punto si avvicinano Sempronio e
Ludovico e, con atteggiamento provocatorio, iniziano ad insultare e sbeffeggiare i due amici che si
trovavano nel locale, i quali reagiscono sferrando loro due pugni al viso, nonché alzandosi e impugnando
le bottiglie di vetro dal collo, minacciando aggressioni se Sempronio e Ludovico non avessero desistito.
Sempronio e Ludovico reagiscono e aggradiscono a loro volta Tizio e Caio, spingendoli sui tavoli e
colpendoli con pugni. Intervenute terze persone, i litiganti venivano separati, ma riportavano tutti e
quattro lesioni. Sempronio e Ludovico, passato qualche mese, ricevono l’avviso di conclusione indagini
ed un decreto di citazione diretta a giudizio innanzi al giudice della città dove il fatto si è verificato, dunque

80 Sottocommissione nr. VII.


81 Sottocommissione nr. VII.

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si recano da un legale. Spiegano di ritenere come sia il barista, Mevio, che il loro amico Filano, avessero
assistito a tutti gli eventi ma non fossero Disponibili a testimoniare per timore di ritorsioni. Il candidato
esponga parere motivato sul punto e prospetti le possibili tesi difensive.

Traccia nr. 1482


Tizio veniva accusato del reato di pornografia minorile ex Art.600-ter cp e gli veniva notificato l’avviso
di fissazione dell’udienza preliminare. Veniva accertato come lo stesso detenesse, in un hard disk collegato
ad un pc non connesso alla rete internet, 25 file a contenuto pedopornografico (immagini e video,
realizzati e filmati dallo stesso in casa sua). Preoccupato Tizio si reca da un legale a cui spiega che non
aveva mai diffuso tali immagini e video e che, per evitare di essere scoperto, non avesse mai collegato in
rete il computer che li conteneva. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, prospetti allo stesso le
possibili conseguenze della sua condotta e ipotizzi una adeguata strategia difensiva.

Traccia nr. 1583


Il dottor Tizio veniva inquisito per il delitto di cui all’art.589cp, perché, quale sanitario che ebbe in cura
il signor Caio, nel corso del suo accesso presso il presidio ospedaliero “Fate del bene” di Napoli, nella
qualità di medico di unità di pronto soccorso, non aveva correttamente valutato lo stato patologico in
atto. In particolare, Caio si era recato al pronto soccorso per un forte dolore alla schiena. Il dottor Tizio
lo visitava e gli prescriveva degli anti dolorifici e lo dimetteva. Il medesimo dunque veniva ritenuto
responsabile per avere omesso una completa ed analitica anamnesi del paziente, per non avere effettuato
un idoneo iter diagnostico del disturbo lombare che aveva portato il signor Caio a fare accesso in
ospedale. Tizio, infatti, si era limitato ad un esame obiettivo superficiale, disponendo le dimissioni del
paziente senza procedere né ad esami di laboratorio, né ad indagini diagnostico strumentali che avrebbero
consentito di far luce sul fenomenoulceroso in atto. Il pm ravvisava nella condotta omissiva del medico
una colpa consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia a cui era causalmente riconducibile il decesso

82 Sottocommissione nr. VII.


83 Sottocommissione nr. VII.

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del paziente dovuto a peritonite, in soggetto con ulcera duodenale pregressa. La candidata, sulla scorta
della valutazione che la patologia pregressa non era ancora eclatante e l’eventuale intervento chirurgico
non risolutivo (esito di esito di consulenza tecnica espletata), assuma le vesti del legale del dottor Tizio,
esaminando ed illustrando i profili di possibile rilevanza penale che emergono dal caso concreto e
prospetti una linea difensiva comprensiva delle iniziative che possono essere assunte.

Traccia nr. 1684


Tizio conviene in giudizio l'avv. Caio al fine di ottenere la ripetizione di un pagamento dello stesso
ricevuto, ritenuto in debito. Ed infatti tizio, assume che sua moglie Sempronia, mentre era lui ricoverato
in ospedale in condizioni di temporanea incapacità in conseguenza di un grave incidente automobilistico,
aveva incaricato l'avv. Caio di difenderlo nella causa di risarcimento danni patiti in conseguenza del
sinistro stradale; che per la causa conclusasi positivamente l'Avv. aveva riscosso da Sempronia la somma
di 50.000€, somma notevolmente superiore a quella di 10.000€ liquidata in sede giudiziale. Per tale
motivo, Tizio chiede che il convenuto sia condannato a restituire la differenza. Nel costituirsi in giudizio,
Caio oppone che il pagamento ricevuto era assolutamente adeguato rispetto alla attività svolta e che, in
ogni caso, era stato concordato con Sempronia, la quale, chiamata in giudizio, si costituisce dichiarando
la sua estraneità alla lite, ma confermando di avere dato incarico a Caio durante la temporanea incapacità
del marito, di promuovere il giudizio per il risarcimento danni, nonché di aver pagato all'avvocato la
somma indicata. Nel corso del giudizio Caio non riesce a fornire la prova dell’avvenuta pattuizione di un
determinato compenso, tantomeno dell’entità di quello ricevuto. Il tribunale rigetta la domanda
affermando il difetto di legittimazione attiva dell’attore, assumendo che la legittimazione attiva spetti
solamente alla parte alla quale è riferibile il pagamento non dovuto e che tale soggetto, nella ipotesi di
somme pagate a titolo di corrispettivo di contratto d'opera professionale, sarebbe colui che ha conferito
l'incarico al professionista, cioè la sig.ra Sempronia. Tizio reputando ingiusta la decisione si rivolge ad un
altro legale. Il candidato assunte le vesti del difensore di tizio, previa esposizione alle problematiche
sottese al caso in esame, riferisca in ordine all’eventuale sussistenza dei motivi di appello.

84 Sottocommissione nr. VII.

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Traccia nr. 1785
Tizio e Caio, nella rispettiva qualità di proprietario ed istruttore di samba in una palestra, ricevo un avviso
di conclusione delle indagini a loro carico per il reato di cui all’articolo 5
659cp, per avere disturbato con rumori provenienti da apparecchiature sonore installate nel locale della
palestra, i residenti del complesso residenziale di 40 appartamenti con destinazione abitativa al cui piano
terra la palestra è allocata. Dagli atti delle indagini rilevano che il procedimento ha avuto inizio a causa
bella denuncia sporta dal proprietario del primo piano dello stabile, il quale ha lamentato che le missioni
non gli consentivano di dormire protraendosi fino a notte tarda. Preoccupati, si rivolgono quindi ad un
legale a cui riferiscono:
1) Che il condomino denunciante era anche iscritto alla palestra e non aveva mai pagato la retta dovuta e
che la denuncia era partita solo dopo che tizio e Caio avevano a lui spedito una lettera di messa in mora
2) Che, in realtà, il denunciante non abita nell’appartamento soprastante la palestra che è vuoto e
nemmeno ammobiliato
3) Che in effetti in passato avevano già ricevuto parecchie lamentele dai condomini dello stabile e da
quelli dello stabile vicino ma mai dal condomino denunciante
4) Che a tutti i condomini che si erano lamentati avevano offerto abbonamenti a prezzi scontati con cui
avevano tacitato le proteste.
Il candidato assunte le vesti del legale di tizio e Caio esamini la questione e prospetti le eventuali strategie
difensive da adottarsi.

11. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO TORINO


ESAMINATA DA FIRENZE

85 Sottocommissione nr. VII.

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11.1. CIVILE

Traccia nr. 186


Tizio acquista da Caio, commerciante di articoli sportivi, un completo da sci in previsione del viaggio che
effettuerà in montagna, e si accorda con questi nel senso che Caio gli farà pervenire al più presto, a casa,
il completo acquistato, dal momento che a Tizio serve prima della partenza imminente.
Decorsi inutilmente 15 giorni Tizio, ormai in procinto di partire, telefona a Caio per ottenere l'immediata
consegna della merce acquistata, ma si sente rispondere dall'impiegato che, assente il titolare Caio, egli
non può effettuare alcuna consegna.
Tizio, pertanto, dopo aver acquistato altrove il capo d'abbigliamento, chiede a Caio la restituzione del
prezzo pagato.
Caio oppone un netto rifiuto alle richieste di Tizio, dicendosi disposto ad adempiere e costringendo
quest'ultimo ad adire l'autorità giudiziaria chiedendo la risoluzione del contratto, nonché il risarcimento
del danno quantificato nella maggior somma spesa, rispetto il prezzo pattuito con Caio, per l'acquisto
altrove del capo di abbigliamento.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, inquadri il caso individuando la disciplina applicabile e se
l'azione intrapresa da Tizio nei suoi confronti risulta legittima.

12. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO CATANZARO


ESAMINATA DA VENEZIA

12.1. CIVILE

Traccia nr. 187

86 Sottocommissione nr. 1.
87 Sottocommissione nr. 10.

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Tizio ha acquistato, da un sito internet, un telefono cellulare di marca Samsung. Dopo qualche tempo, il
telefono presenta problemi di malfunzionamento della batteria. Tizio, pertanto, si reca presso il "Centro
riparazioni telefoni cellulari e computers” gestito da Caio, lasciandogli il telefono in riparazione. Dopo
qualche giorno, ritorna per ritirarlo ma, nel momento in cui Caio gli rappresenta l'impossibilità di riparare
il dispositivo, per l'avvenuto irreparabile danneggiamento del micro processore, pretende l'immediata
sostituzione del telefono stesso e, a fronte del rifiuto opposto da Caio, gli sferra un pugno sul volto,
cagionandogli lesioni personali e minacciandolo di ulteriori azioni violente qualora non avesse proceduto
a consegnargli un telefono nuovo. Il candidato, assunta la difesa di Caio, che ha sporto querela,
nell'immediatezza del fatto, per esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed intende costituirsi parte civile
nel processo, esamini ed illustri i profili di responsabilità penale che emergono dal caso concreto.

13. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO LECCE


ESAMINATA DALL’AQUILA

13.1. PENALE

Traccia nr. 188


Durante le ore notturne Tizio mentre è a letto con la propria moglie e i propri figli minori sente dei
rumori provenienti da una stanza adiacente dove vi è una cassaforte a muro. Resosi conto che la stessa
era stata forzata e che erano stati asportati contanti per circa €90.000, oltre a numerosi oggetti d’oro,
impugna la propria pistola, regolarmente detenuta, e si pone all’inseguimento di due soggetti, i quali,
intanto, si erano dati a precipitosa fuga guadagnando le scale condominiali. All’intimazione di fermarsi
sotto pena di far fuoco, uno dei ladri si allontana precipitosamente recando sulle spalle un sacco
contenente la refurtiva, mentre l’altro ladro estrae una pistola giocattolo e minaccia di attingere Tizio. In
risposta Tizio spara tre colpi di pistola che colpiscono alle spalle l’altro ladro causandone la morte.
Assunte le vesti del difensore di Tizio, indagato per il reato ex art. 575 cp, il candidato individui le minori

88 Sottocommissione nr. 3.

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fattispecie penali che potrebbero essere allo stesso contestate e la possibilità di invocare ipotesi
scriminanti.

14. TRACCE ESTRATTE CORTE DI APPELLO BOLOGNA


ESAMINATA DI CATANZARO

14.1. CIVILE

Traccia nr. 1
Il condominio di uno stabile d'epoca sito nel centro storico di Firenze convenne innanzi al tribunale di
detta città il condomino Beta snc gestore di un caffè i cui locali facevano parte del suddetto stabile, per
ottenere la rimozione di una struttura metallica e di altri manufatti collocati sulla parte comune
dell'edificio in violazione dell'articolo 1102 c.c.
Il condominio lamentava, infatti, chemio condomino Beta snc aveva istruiti il pubblico transito e il
passaggio dei condomini attraverso l'installazione di tendoni, sedie e fioriere a ridosso dell'ingresso dello
stabile , di aver alterati l'ordine architettonico trattandosi di uno stabile d'epoca attraverso l'installazione
di una grossa tenda blu elettrico e che tale uso era incompatibile con la simultanea utilizzazione dell'area
da parte degli altri condomini che vedevano così pregiudicati i loro diritti Il condominio Beta costituitosi
in giudizio sosteneva che innanzitutto l'area oggetto di contesa era di proprietà del comune e allegata a
sostegno di tale dichiarazione una serie di altri comunali che evidenziavano unicamente l'esistenza di
trattative tra io comune e il condominio per la determinazione della differenza di prezzo che il
condominio sarebbe stato obbligato a corrispondere al comune in caso di permuta; afferma inoltre che
l'apposizione di tendoni costituisce pratica usuale e tollerata in tutte le metropoli occidentali e la
collocazione di tavoli r la frequentazione stabile dei clienti non costituiva certamente un uso incompatibile
con la simultanea utilizzazione dell'area da parte degli altri condomini non alterando originaria
destinazione.

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Il candidato assunte le vesti del legale del condominio, premesso cenni sull’istituito del condominio e
sulle regole di uso della cosa comune, esponga motivato parere non trascurando di valutare l'aspetto della
presunta permuta.

15. TRACCE ESTRATTE DIRITTO AMMINISTRATIVO

Traccia nr. 189


L'associazione senza scopo di lucro Beta svolge la propria attività di sostegno e aiuto per le persone con
disabilità e le loro famiglie ai sensi dell'art. 4 dlgs 117/2017. Il comune nel cui territorio essa opera ha
approvato un regolamento per il sostegno economico dei progetti di vita delle persone con disabilità,
prevedendo ai fini del calcolo della compartecipazione al corso dei servizi offerti oltre ai criteri ISEE (gli
unici previsti dalla normativa nazionale decreto Pres. Consiglio Min. n. 159/2013) ulteriori requisiti
ritenuti sproporzionati rispetto alla capacità economica delle persone con disabilità. Per questo motivo
l'associazione Beta chiede di modificare il regolamento: tale richiesta però non viene accolta dal comune,
secondo cui l'associazione sarebbe costituita da poco e non avrebbe ancora svolto le proprie attività in
modo stabile e continuativo.
Per questi motivi, quindi, l'associazione Beta non sarebbe portatrice di un interesse comune a tutti gli
associati e pertanto non sarebbe legittimata a sollevare simili censure. Il candidato, assunte le vesti di
difensore dell'associazione Beta, premessi brevi cenni sugli interessi super individuali, e sulla tutela degli
interessi collettivi, si soffermi sulla legittimazione a ricorrere delle associazioni e, dunque, sui possibili
rimedi processuali.

Traccia nr. 2
Tizio nel mese di marzo 2017 presentava una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per lavori
di demolizione e ricostruzione a parità di superficie, volume e sagoma, di un fabbricato sito nel comune

89 Napoli corretta da Milano IV sottocommissione.

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beta. Il comune disponeva la sospensione dei lavori rilevando un difetto di corrispondenza tra lo stato
dei luoghi preesistente e la rappresentazione grafica. Tuttavia, a seguito di successiva istruttoria, il
comune, nel mese di giugno 2017, revocava la sospensione e i lavori erano completati 4 mesi dopo.
Nell’anno 2020, Tizio vendeva il fabbricato a Caio. Nel mese di febbraio 2022, il Comune beta,
nell’ambito di una più ampia verifica dei provvedimenti emessi negli anni precedenti, rilevava che con la
scia del 2017 non erano state dimostrate la veridicità e la legittimità delle destinazioni d’uso degli immobili
preesistenti e la medesima scia risultava priva delle asseverazioni prescritte da rendersi a cura del
progettista. Alla stregua di tali rilievi, il 7 marzo 2022, con due distinti provvedimenti, il comune beta
annullava la scia del 2017, richiamando il “prevalente interesse pubblico alla tutela del territorio ed alla
corretta edificazione secondo gli strumenti di pianificazione e regolamentari vigenti nel comune beta”, e
disponeva la demolizione dell’immobile. Il candidato assunte le vesti del legale di Caio, esprima un parere
a riguardo, illustrando anche la linea difensiva più opportuna.

Traccia nr. 3
Tizio otteneva un titolo giudiziario nei confronti della p.a. ed azionava conseguentemente l’autorità
giurisdizionale amministrativa. Il giudice amministrativo adito in sede di giudizio di ottemperanza
nominava un commissario ad acta. Durante il proprio mandato, il commissario ad acta predisponeva
alcuni atti ai fini dell’esecuzione. L’amministrazione resistente adottava alcuni atti avuto riguardo alla
questione oggetto del ricorso, disponendo l’annullamento in autotutela degli atti posti in essere dal
commissario ad acta. Il candidato, premessi brevi cenni sugli istituti anche processuali, coinvolti dalla
controversia, assunte le vesti dell’Avvocato della parte ricorrente , qualifichi giuridicamente la validità e
l’efficacia degli atti adottati sia dall’amministrazione anche in autotutela sia dal commissario ad acta in
pendenza del suo mandato, unitamente ai rimedi legittimamente appestabili avverso detti atti
amministrativi.

Traccia nr. 4

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La ditta ALFA è proprietaria dell’immobile sito in TORINO, Via Pinco Palla n. 9, censito al Nuovo
Catasto Edilizio Urbano al Fg. 486, Part. N. 21, sub 9.2.
Avendo la stessa programmato di effettuare alcuni lavori edilizi sull’immobile in questione ed avendo
smarrito le copie dei titoli abilitativi e dei relativi progetti inerenti interventi che la precedente proprietaria
e dante causa avrebbe realizzato nel corso degli anni 1950-1960, presentava all’Ufficio Tecnico del
Comune istanza di accesso di cui in epigrafe, avente ad oggetto: “titoli edilizi, comprese eventuali varianti
ed elaborati grafici relativi all’immobile” sito come detto e censito come detto; la Ditta, nell’istanza,
precisa che ha interesse ad ottenere copia dei titoli autorizzativi dei lavori edilizi avvenuti fra la metà degli
anni ‘50 ed inizio anni ‘60, commissionati dalla società BETA Srl.
Rimasta inerte l’Amministrazione, la ditta ALFA si reca dal proprio legale di fiducia.
Esprima il Candidato, assunte le vesti del legale delle ditta ALFA, un parere al riguardo, soffermandosi
sulle conseguenze di natura di diritto amministrativo per l’assistito, nonché sulle varie opzioni percorribili,
esaminando anche i profili di giurisdizione e le azioni legali e giurisdizionali eventuali da intraprendere.

Traccia nr. 5
La società Alfa ha partecipato alla gara di appalto bandita dal Comune di omega per l’aggiudicazione di
servizi di pulizia di tutti gli immobili comunali.
All’esito della procedura la società Alfa si classifica seconda in graduatoria avendo praticato uno sconto
superiore rispetto alla società beta aggiudicataria della gara.
Nel corso dell’esecuzione del contratto il Comune di omega rileva che l’offerta tecnica presentata dalla
società beta prevede delle migliorie e degli oneri non rispettati durante l’esecuzione della commessa. Il
rup del Comune di omega pertanto applicava una serie di penali alla società aggiudicataria beta. La società
Alfa venuto a sapere per le vie brevi della insoddisfazione da parte della stazione appaltante
nell’esecuzione della commessa tramite il proprio avvocato presentava istanza di accesso agli atti per
conoscere lo stato di esecuzione del servizio e ed eventuali penalità applicate dalla stazione appaltante.
L’istanza nel rispetto della legge sul procedimento amministrativo veniva da subito trasmessa per le
controdeduzioni alla contro interessato aggiudicataria che faceva pervenire una laconica diffida al

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Comune di omega di non estensioni di alcun atto non avendo la società Alfa impugnato nei termini di
legge l’aggiudicazione. Il rup si rivolgeva un avvocato esterno per chiedere un parere in merito.
Il candidato assunte le vesti del legale nominato dal sindaco e dal rup risponda ai seguenti quesiti:
1. l’istanza di accesso agli atti dell’Alfa può ritenersi meritevole di interesse al fine della sua valutazione;
2. se nel caso favorevole di cui al punto uno possono essere estesi tutti gli atti richiesti;
3. se è ammissibile l’accesso civico generalizzato in materia di gare di appalto;
4. quale strumento processuale e o extra processuale si ritiene di dover suggerire al sindaco e al rup del
Comune di omega.

Traccia nr. 690


Tizio, dipendente del Comune di Alfa, dopo aver beggiato l’ingresso in ufficio alla macchina vidimatrice
dell’Ente, dovendosi recare a far visita al figlio fuori regione, decide di uscire lasciando il proprio badge
al collega che avrebbe poi provveduto alla vidimazione in uscita al suo posto. Tizio ignorava che il
Comune Alfa aveva munito l’Ufficio, il giorno precedente, di appositi sistemi di rilevamento con i quali
veniva ripresa l’attività del dipendente. L’Ente si rivolge ad un legale per un parere. Il candidato, legale
dell’Ente, esprima un parere al riguardo soffermandosi sui rimedi esperibili nei confronti del dipendente
infedele e del suo comportamento fraudolento anche con riferimento al danno erariale.

Traccia nr. 791


Nel comune di Paperopoli, tizio è proprietario di un’unità immobiliare prospiciente al cortile interno di
un edificio; Caio proprietario di altra unità immobiliare nello stesso edificio ha realizzato sul terrazzo
adiacente al proprio appartamento e sovrastante a quello di Tizio un manufatto di consistente metratura
con finestre e tetto spiovente, qualificato dal Comune, nel permesso a costruire, senza permanenza di
persona. Ultimati i lavori, Caio ha concesso in locazione il proprio appartamento comprensivo del
terrazzo e de predetto manufatto costruito sullo stesso ad un’agenzia immobiliare. Da tale momento

90 CDA Roma esaminata da Napoli.


91 CDA Milano sottocommissione 14 esaminata da Roma.

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Tizio ha notato un continuo andirivieni di persone nel manufatto sulla terrazza dell’appartamento di Caio;
ha inoltre rilevato la presenza di adesivi con il logo dell’agenzia immobiliare sui vetri del manufatto e che
dal sito web dell’agenzia risultava che la stessa vi aveva insediato ì propri uffici.
Tizio quindi, deducendo che il manufatto fosse utilizzato come sede dell’agenzia, in data 16.12.2020 ha
presentato esposto al comune di Paperopoli, lamentando sia la violazione della normativa urbanistico-
edilizia sia il contrasto con il permesso a costruire.
Alla data del 15.4.2021 l’esposto di tizio non è stato ancora riscontrato da Comune.
Tizio si reca da un legale per sapere se il silenzio dell’amministrazione sia legittimo o meno e se vi siano
i presupposti per agire in sede giudiziaria nei confronti di tale comportamento.
Il candidato assunte le vesti de legale, premessa l’esposizione degli istituti rilevanti illustri la possibile
difesa da prestare a favore del cliente

Traccia nr. 892


Con istanza di accesso del 10 giugno 2021, formulata ex art. 5 comma 2, d.lgs 33/2013, la società Alpha,
premettendo di essere stata esclusa dalla gara di appalto indetta dal comune di Roma per l’aggiudicazione
de servizio di riparazione e manutenzione degli automezzi comunali, chiedeva allo stesso Comune
l’esibizione del contratto stipulato con il consorzio Beta, aggiudicatario del servizio, nonché dei
documenti attestanti i singoli interventi eseguiti in esecuzione dell’appalto, adducendo di voler verificare
la corretta esecuzione dell’appalto medesimo.
Con nota del 30 giugno 2021 il comune comunicava il diniego all’accesso, adducendo l’impossibilità di
ammettere l’accesso ex art 5 comma 2, d.lgs 33/2013 in materia di gare d’appalto e sostenendo che,
essendo ormai il servizio stato aggiudicato da tempo, non erano ravvisabili specifici interessi difensivi a
supporto della richiesta.
L’amministratore della società Alpha, ritenendo illegittimo il rifiuto, si rivolge al proprio legale.

92 CDA Brescia esaminata da Messina Sottocommissione nr. 4.

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Il candidato, assunte le vesti del legale della società Alpha, esponga le questioni sottese al caso in esame
e individui le più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione della propria
assistita.

Traccia nr. 993


Il comune di alfa, a conclusione di apposita procedura ad evidenza pubblica, nella quale la società beta
spa si classificava seconda, affidava in appalto con provvedimento dirigenziale del 15 ottobre 2018, alla
società gamma S.r.l. prima classificata l’esecuzione del servizio integrato di energia per la durata di anni
5. Dopo due anni, nel corso della gara di appalto, la società gamma S.r.l., previa autorizzazione della
stazione appaltante, conferiva in sub appalto alla società alfa S.r.l. una parte dello stesso servizio. La
società beta spa, appresa casualmente tale circostanza, avanzava una prima istanza in data 30/1/21 poi
integrata in data 10/2/21, chiedendo ai sensi art 53 d.lgs. 50/2016 e degli artt. 3 e 5 d.lgs. 33/2013 il
rilascio di copia dei documenti relativi alla procedura di conferimento del sub appalto e all’esecuzione del
contratto di appalto onde verificare le parti del servizio effettivamente esplicate e quelle oggetto di sub
appalto. Il comune trasmetteva l’istanza di accesso alle società gamma S.r.l. e delta S.r.l., la prima restava
silente, la seconda si opponeva all’accesso. Il comune ritenendo i presupposti legittimanti l’istanza
esprimeva diniego di accesso negando il rilascio dei documenti richiesti. La società beta spa, convinta
dell’illegittimità del diniego, per violazione delle disposizioni richiamate nella su istanza di accesso,
intende ricorrere a tutela del proprio diritto di accesso.
Il candidato, assunte le vesti del legale di beta, esprima parere motivato sulla questione, evidenziando le
soluzioni più idonee a tutelare le ragioni della sua assistite.

Traccia nr. 1094


Tizio riceve dal Comune di Alpha la notifica di un’ingiunzione di demolizione relativa ad alcune opere
abusive realizzate in una villetta di sua proprietà di recente ereditata dalla madre.

93 CDA Brescia esaminata da Messina.


94 CDA Brescia esaminata da Messina Sottocommissione IV.

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Non essendo a conoscenza degli abusi, cerca di acquisire ulteriori informazioni e scopre che la madre era
stata condannata, 32 anni prima, per un reato edilizio commesso sulla villetta qualche anno prima.
Tizio, considerato il lungo tempo trascorso dalla realizzazione dell’abuso e non essendo stato lui a
commetterlo, si rivolge al proprio legale per capire se vi siano possibilità di evitare la demolizione delle
opere.
Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio, illustri le questioni sottese al caso in esame e individui le
più opportune iniziative processuali da assumere al fine di tutelare la posizione del proprio assistito.

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