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Manuale di manutenzione della

casa dopo aver applicato il


trattamento Bastamuffa

Per mantenere a lungo il risultato,


gli effetti e la durata della garanzia
L’UFFICIO TECNICO
BASTAMUFFA
Nato nel 2021 grazie all’unione di più competenze nel
campo della muffa, è oggi un’unica risorsa infallibile per
garantire la risoluzione definitiva del problema di muffa.

CHI SIAMO
Michela De Matteis, responsabile dell’Ufficio
Tecnico Bastamuffa.
Il diploma in tecnico di laboratorio le ha
permesso di proseguire nel campo delle analisi,
continuando così anche la sua passione per il
mondo scientifico, lavorando in Bastamuffa.
Dopo ben 8 anni in Bastamuffa e più di 4000 casi analizzati e
risolti, la sua lunga esperienza ne fa una vera esperta. Infatti
studia caso per caso ogni situazione di muffa da analizzare,
elabora e progetta piani di lavoro su misura collaborando con i
tecnici e con lo staff dello studio tecnico, in modo da fornire al
cliente il miglior risultato garantito possibile.

Elena Montin, formatrice e coordinatrice del


team tecnico specializzato Bastamuffa, grazie
ai suoi studi in ambito turistico e all’esperienza
maturata sul campo come caporicevimento di
hotel, si occupa di fare in modo che l’esperienza
dei clienti che chiedono assistenza all’azienda
sia sempre esaustiva e positiva. Insieme a Michela ed ai tecnici,

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analizza i progetti, aggiungendo alla valutazione oggettiva della
problematica anche la percezione del problema da parte della
famiglia. Suggerisce successivamente come poter supportare al
meglio dal punto di vista umano.

Laura Filippi, responsabile del comitato


scientifico, è laureata in Scienze e Tecnologie
Agrarie ed è una vera e propria esperta in muffe
e nell’analisi delle piastre Petri.
Ogni caso di muffa preso in gestione da
Bastamuffa, passa prima della sua esperienza e
interpretazione per essere valutato e successivamente passato
al vaglio dell’ufficio tecnico.

Alessia Cortegiani, responsabile del reparto


dell’Ufficio Tecnico riservato ai partner, si
occupa della formazione e del supporto
specifico di questi professionisti che affrontano
la problematica di muffa da condensa sul
territorio dove esercitano.
Insieme a loro fa ricerca, analisi e sottopone all’ufficio tecnico
Bastamuffa i materiali necessari alla progettazione per i clienti
che chiedono assistenza e li assiste fino alla risoluzione
definitiva del caso.

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Indice

p. 6 1. Informazioni di carattere
generale sul post protocollo

p. 7 2. Campo di applicazione del


protocollo Bastamuffa
p. 9 2.1 Il protocollo Bastamuffa
p. 11 2.2 Dove agisce il Protocollo Bastamuffa
p. 12 2.2.1 I ponti termici, risolti con il

protocollo Bastamuffa

p. 15 3. La stabilizzazione: un aspetto
importante per validare la garanzia

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p. 19 4. Tenere ambienti controllati a
livello di temperatura e umidità
p. 20 4.1 Temperatura ed alta umidità: condizioni

che possono far risviluppare la muffa


p. 22 4.1.1 Avere la giusta temperatura

dell’ambiente
p. 24 4.1.2 Alta umidità da tenere “sotto

controllo”
p. 25 5. Gestisci la tua casa al meglio
p. 25 5.1 Arieggiare bene, il primo intervento
p. 27 5.2 Estrarre l’umidità in eccesso
p. 28 5.3 Abitudini da adottare per vivere meglio
p. 30 5.3.1 Un tecnico a tua disposizione sempre

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1. Informazioni di carattere
generale sul post protocollo

Questo manuale è un documento ad uso dell’acquirente


e si consiglia di visionarlo dopo aver terminato
l’applicazione del protocollo Bastamuffa redatto
dall’Ufficio Tecnico.

Questa guida consente di raggiungere la piena


consapevolezza di ciò che necessita alla propria
abitazione, per mantenersi nel tempo, senza più muffa.

Il documento fornisce ogni più opportuna e completa


informazione relativa al bene dell’immobile, rendendo
il cliente consapevole delle incombenze di propria
competenza, ritenute necessarie per conservare il buono
stato ed evitare che per incuria, cattivo uso o per carente
o insufficiente manutenzione, possano emergere vizi e

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difetti dell’opera, NON dipendenti da carenze progettuali
o esecutive che possono invalidare la garanzia.

Il manuale di manutenzione pianifica le attività di


gestione dell’immobile successive all’intervento di
esecuzione dell’opera, al fine di conservarne nel tempo
efficienza, qualità, funzionalità e valore economico.

2. Campo di attivazione del


protocollo Bastamuffa

Il campo d’azione del protocollo Bastamuffa comprende


pareti o stanze complete, dove siano stati applicati sulle
superfici murarie tutti i prodotti dettagliatamente studiati
e dosati, redatti dall’ufficio tecnico Bastamuffa, dopo
aver eseguito un’analisi ambientale e biologica, tramite
campionamenti per striscio diretto o di contaminazione
dell’aria.

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Per parete trattata si intende una porzione di stanza
individuata come elemento verticale, piano o curvo in
muratura di un edificio, con funzione di separare i diversi
ambienti sia tra di loro sia verso l’esterno.
È da considerarsi quindi come parete trattata, la
porzione di spazio che delimita la stessa dal soffitto, dal
pavimento (pareti orizzontali) e
da altre pareti attigue verticali,
che verrà trattata integralmente,
sgombra e libera da mobilio,
accessori e pannelli, su cui
vengono applicate le fasi del
trattamento secondo il piano
di lavoro elaborato dallo staff
tecnico tecnico Bastamuffa.

Per stanza trattata si intende l’insieme degli elementi


verticali, piani o curvi in muratura, di un edificio,
delimitata in modo da risultare un ambiente ben
riconoscibile.

È da considerarsi stanza trattata l’insieme delle pareti


verticali ed orizzontali (ad esclusione del pavimento) che
verranno trattate integralmente, sgombre e libere da
mobilio, accessori e pannelli su cui vengono applicate le
fasi del trattamento secondo il piano di lavoro elaborato
dall’ufficio tecnico Bastamuffa.

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2.1 Il protocollo Bastamuffa

Il protocollo Bastamuffa è il trattamento calcolato e


progettato dall’Ufficio tecnico Bastamuffa considerando
la situazione biologica presente al tempo delle analisi.
Con il kit e i materiali in dotazione, è stata campionata
la muffa e sono stati registrati nella tabella i valori di
temperatura e umidità presenti nell’immobile in quel
dato momento e per un periodo di almeno 7 gg.

L’invio del materiale del protocollo Bastamuffa calcolato


non può superare il limite dei 30 gg, oltre i quali le
analisi eseguite potrebbero risultare alterate e non più
sufficientemente valide.

Andando oltre i termini consentiti di 30 gg, la


sanificazione della muffa potrebbe risultare insufficiente
a coprire tutte le zone calcolate.

Nel lasso di tempo previsto (soprattutto se


questo si riscontra nel periodo invernale), lo
sviluppo della muffa può risultare repentino
e ad una velocità spropositata ed esponenziale,
costringendo all’acquisto di ulteriore materiale da
impiegare, non previsto nel piano di lavoro redatto
dall’ufficio tecnico.

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Per una maggior tutela reciproca tra le parti,
potrebbe essere utile dover ripetere l’analisi con
piastre di Petri ulteriori, in modo da considerare
con un calcolo effettivo, l’aggiunta da apportare
a quanto già preventivamente calcolato.

Và altresì di pari passo, e per gli stessi medesimi motivi,


che anche l’applicazione dei prodotti dovrà essere gestita
entro e non oltre i 15 gg dal ricevimento delle merce.

Infatti i materiali calcolati sono nel dosaggio previsto


dalle analisi effettuate entro il mese precedente.

Un’applicazione ritardata nel tempo, potrebbe in primo


luogo invalidare la parte sanificante del trattamento
(dovendone aggiungere altra per il diffondersi del
problema), valutando poi la possibilità eventuale
dell’aggiunta di altro materiale, oltre a quello già previsto
nel piano di lavoro elaborato dall’ufficio tecnico.

Come conseguenza potrebbe derivarne la limitazione


stessa della validità della
garanzia.

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2.2 Dove agisce il Protocollo
Bastamuffa

Il trattamento Bastamuffa è studiato ed ideato per


risolvere le problematiche di muffa derivante da
condensa, che si forma principalmente a causa di ponti
termici e per questa motivazione viene progettato.

Tutto quanto non espressamente circoscritto ai ponti


termici risolti con il trattamento Bastamuffa, ma
derivante da altri aspetti che possono permettere lo
sviluppo della muffa, come l’alta umidità e sbalzi di
temperatura che potrebbero presentarsi anche dopo
l’applicazione del protocollo Bastamuffa), non rientrano
nei requisiti relativi al rilascio della garanzia Bastamuffa.

In conclusione, l’efficacia del trattamento Bastamuffa


in primis sta nel risanare i ponti termici, con intonaci
rinnovati in grado di resistere alla condensa, a seguito
anche di miglioramento/mantenimento di idonee

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condizioni ambientali per garantire la completa
risoluzione del problema della muffa in casa.

Le corrette condizioni ambientali che devono essere


garantite rientrano in valori di umidità che variano dal
40% al 55% e con temperatura costante tra i 19 e i 21 °C,
in inverno.

2.2.1 I ponti termici, risolti con il protocollo


Bastamuffa

Il ponte termico si verifica nelle pareti delle abitazioni,


nei punti dove l’isolamento termico manca totalmente
oppure risulta insufficiente per avere un’adeguata
coibentazione.

Principalmente si trovano nelle zone più


fredde della casa, come: negli angoli tra
pareti rivolte verso l’esterno, tra parete e
solaio, tra parete e piani interrati.

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Anche dove ci sono pilastri o travature strutturali,
spesse volte in cemento armato di una temperatura
disomogenea rispetto al resto della parete, oppure dove
vengono installati gli infissi.

Dove l’isolamento manca totalmente (o in buona parte) si


crea una dispersione termica, il che può accadere anche
in intere pareti.
E proprio qui, gli interventi di coibentazione saranno più
invasivi e costosi, per poter isolare.

Il ponte termico comporta in quelle zone e in maniera


considerevole, la perdita di calore e il raffreddamento
dell’aria calda all’interno della casa quando, soprattutto
in inverno, si accendono i riscaldamenti.

Ciò si traduce in condensa che a sua volta può


creare le condizioni favorevoli allo sviluppo della
muffa, con tutti i disagi che ne derivano.

Odori nauseanti, macchie


scure che “colorano” le
pareti della tua casa e il
fastidio di doverla eliminare.

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Tutto quanto strettamente relazionato a condensa sui
ponti termici verrà facilmente risolto con il protocollo
Bastamuffa.

Strettamente relazionata alla buona riuscita dell’impresa


di risoluzione dalla muffa, è il mantenimento di una
temperatura costante in inverno tra i 19 e i 21°C e
un’umidità ambientale costante che non si discosti per
un tempo prolungato tra il 40 e il 55%.

Altri tipi di umidità, come infiltrazioni e risalita capillare


dal terreno, andranno individuati e risolti in altro modo,
non avvalendosi del trattamento Bastamuffa.

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3. La stabilizzazione: un
aspetto importante per
validare la garanzia

Si considera un trattamento stabilizzato completamente


sulla parete quello che presenta un’asciugatura integrale,
a partire dagli strati più profondi della muratura e fino a
quello superficiale, l’intonaco.

Il tempo entro il quale si può definire tale può essere


descritto in linea generale in un periodo compreso tra
i 45 e i 60 gg, a decorrere dalla fine dell’ultima mano
di finitura applicata e prevista dal progetto applicativo,
redatto dall’ufficio tecnico Bastamuffa.

Queste tempistiche temporali sono state stimate con


temperature costanti di circa 20°C ed umidità ambientale
con picchi di massimo 60%.

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Qualsiasi valore differisca da questi paramenti potrà
comportare una differenza nelle tempistiche di
stabilizzazione, impiegando anche molto più tempo
per permettere l’asciugatura completa e il successivo
consolidamento della muratura, ed un maggior rischio
di ritorno della muffa in questo lasso di tempo, se non
vengono mantenuti i parametri entro valori ottimali di
temperatura e umidità (19-21°C e tra il 40 e il 55% di
umidità costante).

Con le pitturazioni e il loro contenuto in acqua, le


superfici e gli strati murari in profondità, possono infatti
diventare umidi se non si interviene con un’asciugatura
corretta ed entro i tempi stabili.

La NON corretta
stabilizzazione
permette alle muffe di
avere nutrimento ed
umidità fondamentali
per la loro crescita,
pertanto soprattutto in
questo delicato periodo,
si raccomanda quindi di
adottare accorgimenti
importanti per evitare il
ritorno della muffa.

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Bisognerà allora fare in modo di EVITARE di:

• Tenere spento, basso o isolato il riscaldamento dove


è stato applicato il trattamento.

• Tenere le finestre aperte per tutta la giornata


(soprattutto in inverno).

• Effettuare docce frequenti e prolungate senza


ricambio d’aria.

• Utilizzare lunghe bolliture e cotture a vapore senza


gestione della condensa prodotta.

• Utilizzare l’ambiente per la gestione del bucato


senza un opportuno controllo dell’umidità.

Si ricordi inoltre che:

• Il trattamento ha proprietà elettrostatiche e rimarrà


bello a lungo, respingendo la polvere.

• In caso di necessità di pulizie meccaniche, quali


macchie o segni sul muro che vivendo la casa
possono comparire nel tempo, si potrà procedere
utilizzando una spugna imbevuta di acqua e ben
strizzata.

• Se dovesse capitare che si presentino delle crepe


nella finitura si potranno eliminare facilmente
scartavetrando leggermente il punto crepato,
applicando uno strato di stucco per ricompattare la
zona sfogliata e riapplicando nuovamente una mano
di finitura termoriflettente.

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• Si consiglia di fare attenzione e monitorare
costantemente mobili ed oggetti colpiti da muffa non
sanificabili / non correttamente sanificati in ambienti
dove il trattamento è presente. In caso di trasloco,
spostamento o volontà di tenere i suddetti, essi
potrebbero contribuire alla contaminazione anche
in altre stanze (oltre che degli indumenti/oggetti
eventualmente presenti all’interno).

Una volta trascorso il lasso di tempo previsto per la


stabilizzazione, il protocollo Bastamuffa potrà dirsi
ultimato in ogni fase prevista e da quel preciso momento
partirà la garanzia concordata di 5 o di 10 anni, come
previsto dal piano di lavoro redatto dall’Ufficio Tecnico
Bastamuffa.

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4. Tenere ambienti
controllati a livello di
temperatura e umidità
Il protocollo Bastamuffa, essendo un microrivestimento
liquido inerte, non dispone della proprietà di tenere
monitorate le temperature e l’umidità ambientali, le
quali pertanto dovranno essere gestite esclusivamente
dagli abitanti dell’immobile con metodi idonei per il
loro mantenimento, e tali da risultare entro i parametri
standard di riferimento, tra il 40 e il 55%.

Di contro, tassi di umidità costantemente sopra il 65%,


oltre ad essere pericolosi per la salute umana, causando
problematiche all’organismo, potrebbero rendere umide o
bagnate le pareti, rendendole nuovamente attaccabili da
muffe, soprattutto in relazione alla temperatura presente.

In caso i tassi di umidità risultassero fuori controllo sarà


opportuno trovare il miglior modo per gestirli, anche in
base al livello di gravità dei valori riscontrati.

Ricambi d’aria più frequenti, uso di deumidificatori,


installazioni di apparecchiature di ventilazione meccanica
controllata sono fra gli esempi maggiormente consigliati.

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4.1 Temperatura e alta umidità:
condizioni che possono far risviluppare
la muffa

L’inosservanza di buone abitudini e la mancanza di


una corretta gestione della casa, sia dal punto di vista
di umidità ambientale (temperatura di riscaldamento/
raffrescamento), sia a livello igienico, sono riconducibili
a comportamenti lesivi che potrebbero alterare la
risoluzione completa della problematica di muffa e
invalidare così anche la garanzia.

Durante la fase di analisi è stata fornita una stazione


meteo smart con funzione di igrometro.

La stessa servirà da controllo e indicatore per consentire


alla famiglia una corretta gestione del rapporto tra
temperatura ed umidità e permettere al protocollo
BASTAMUFFA applicato, di essere valido per tutto il
tempo della garanzia prevista (ed anche oltre).

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Il tecnico di riferimento rimane a disposizione in caso
si voglia acquistare stazioni meteo smart aggiuntive per
poter monitorare contemporaneamente più ambienti
dell’immobile e gestirli al meglio.

La finalità di una corretta


gestione della casa è quella di
evitare fenomeni di condensa
che potrebbero trasformarsi
in muffa. Infatti la condensa
in casa si forma a causa delle
differenze tra la temperatura
dell’aria e la temperatura di
una superficie. Questo può
diventare un problema quando si forma regolarmente
condensa su materiali sensibili all’umidità, come le
zone murarie, che possono assorbirla creando così un
ambiente ideale per la crescita di muffe.

Il controllo della temperatura e dell’umidità possono


talvolta non risultare sufficienti, senza un ricambio d’aria
frequente, soprattutto in inverno, per vivere un ambiente
salubre e privo di umidità e muffa. Una corretta
ventilazione degli ambienti risulta davvero fondamentale
per tutelarsi.

Una ventilazione inadeguata può permettere l’avanzata


della muffa perché con poco movimento dell’aria
l’umidità tenderà a restare con valori piuttosto alti,
incentivando così le condizioni ideali per lo sviluppo della
muffa.

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4.1.1 Avere la giusta temperatura dell’ambiente

La muffa si sviluppa ad una temperatura compresa


tra i 18 ed i 32 gradi centigradi, per cui un eccessivo
riscaldamento durante la stagione invernale, che spesso
si accompagna ad un ricambio d’aria ancora più ridotto
rispetto al resto dell’anno, può scatenare il fenomeno
della crescita della muffa su pareti, soffitti, mobili.

Riscaldare troppo è sbagliato, quindi il termostato andrà


gestito in modo oculato soprattutto d’inverno, quando è
più difficile aprire le finestre a lungo a causa del freddo
esterno. Ma anche ambienti troppo freddi, incentivati
magari da un’umidità elevata, contribuiscono al ritorno
della muffa.

Inoltre è da considerare anche che temperature diverse


tra ambienti domestici non andrebbero “mischiate”.
L’aria calda del bagno non dovrebbe servire a scaldare
le stanze più fresche, che tra l’altro essendo umida,
causerebbe problemi di muffa e permetterebbe inoltre

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una migrazione di spore da un ambiente contaminato
all’altro. Anche con grandi sbalzi si forma troppa umidità,
condizione perfetta per la muffa.

La situazione ideale sarebbe quella di avere un


riscaldamento costante in inverno e una temperatura
ambiente stabile.

Mantenere una temperatura costante di 19-21°C in


inverno, costa anche nettamente meno che continuare a
spegnere e riaccendere il riscaldamento a ripetizione.

Quindi mantenere una temperatura costante in


casa è una condizione che fa bene alla salute,
alle finanze e all’ambiente.

Ma anche permettere una corretta ventilazione è


importante per evitare valori di umidità troppo alti.

In generale, per garantire una buona aerazione è


necessario che l’aria viziata presente all’interno delle
stanze venga scambiata con aria fresca proveniente
dall’esterno. Tutti i dettagli sono ampiamente descritti al
capitolo 5.1.

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4.1.2 Alta umidità da tenere “sotto controllo”

Livelli di umidità superiori al 60% favoriscono il


proliferare della muffa in casa.

Un ambiente indoor dovrebbe mantenere livelli di


umidità compresi tra il 40 ed il 55% di umidità relativa,
per evitare condensa sui punti freddi del muro e quindi
formazione di colonie di muffe.

Il primo passo è mantenere un livello di umidità ideale


in casa: un valore che vada dal 40% al 60% di umidità
relativa andrà bene, e sarà facile misurarlo con un
semplice igrometro.

L’umidità si forma principalmente a causa delle attività


quotidiane come cucinare e farsi la doccia, per cui è
importante arieggiare sempre gli ambienti dove si forma
molto vapore, e quelli in cui si stendere il bucato (buona
norma sarebbe utilizzare un’asciugatrice).
Anche il solo respirare delle persone negli ambienti
domestici, contribuisce a creare vapore acqueo.

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5. Gestisci la tua casa
al meglio
Ora che la muffa è solo un ricordo, affinché il protocollo
Bastamuffa funzioni nel tempo, è necessario non perdere
di vista i valori di umidità negli ambienti e avere una
temperatura opportuna.

Arieggiare, estrarre l’umidità in eccesso sono tra gli


interventi secondari da apportare nel caso ci si discosti
troppo dai parametri standard, individuati dall’igrometro,
strumento di cui ormai disponi da tempo e che risulta
utilissimo anche dopo l’applicazione del trattamento
Bastamuffa.

Nei capitoli a seguire, tutte le specifiche.

5.1 Arieggiare bene, il primo intervento

Uno dei fattori chiave nella


crescita della muffa è la scarsa
ventilazione.
Una buona ventilazione aiuta a
far circolare aria nuova e pulita
e la aiuta a muoversi nell’area
e previene la diffusione degli
allergeni.

Le aree con scarsa ventilazione


possono diventare terreno fertile per la muffa se

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hanno un’area umida su cui nutrirsi (intonaco murario,
cartongesso, carta da parati, ecc).

Quando si vive in ​​una casa con scarsa ventilazione,


la mancanza di circolazione dell’aria può causare
l’accumulo di umidità.

L’umidità porta alla condensa e la stessa ad una


condizione biologica perfetta per la formazione di muffe.

Arieggiando permetti all’aria umida di venire trasportata


fuori e a quella fresca di entrare.

Ma attenzione a non tenere aperte le finestre in inverno


troppo a lungo. In questo modo, per evitare nella
stagione fredda di raffreddare troppo gli ambienti e
perdere calore causando fenomeni di condensazione su
muri e mobili, meglio aprire la finestra a vasistas oppure
fare un ricircolo d’aria corrente anche solo per pochi
minuti, ripetendo anche più volte al giorno.

Il miglior modo per ventilare in inverno è senz’altro quello


di cambiare l’aria per poco tempo ma in modo intensivo,
con tutte le finestre aperte completamente.

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5.2 Estrarre l’umidità in eccesso

Per ridurre la condensa in casa, è necessario mantenere


più alta la temperatura interna dei locali abitativi e
l’umidità relativa bassa.

Quando l’igrometro segnala


situazioni con valori di
umidità troppo alti per più
giorni consecutivi, risulta
fondamentale abbassarli,
riportandoli entro gli standard
previsti (40-55%).

Se arieggiare maggiormente gli


ambienti non porta a risultati considerevoli, l’installazione
di apparecchiature atte ad estrarre l’umidità in eccesso
risulta la migliore arma per “risistemare la situazione”.
Condizionatori che possono essere usati con la funzione
“deumidificazione” possono risultare utili.

Nei casi più gravi, dove risulta difficile arieggiare e


tenere sotto controllo l’umidità relativa degli ambienti,
l’installazione di un VMC potrebbe risolvere entrambi i
problemi.

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5.3 Abitudini da adottare per vivere
meglio

Il comportamento e le abitudini
di vita di chi abita la casa,
giocano un ruolo fondamentale
per evitare il ritorno della
muffa.

Diverse sono le attività svolte


nell’abitazione che producono
umidità, come cucinare, fare la
doccia, asciugare il bucato, come anche semplicemente
la presenza di persone che respirano nella casa.

Ma adottando semplici abitudini che si consolidarono


nel tempo, divenendo quasi “automatiche”, manterrai
più salubre la tua casa, senza muffa, con un comfort
abitativo mai provato prima e risparmiando pure sui
consumi energetici.

1. Ventilare
• Dopo aver fatto la doccia o dopo aver cucinato
ventilare abbondantemente la stanza aprendo la
finestra, se necessario facendo corrente d’aria
lasciando aperta la porta.
• Azionare la ventola di aspirazione in bagno o mentre
cuciniamo per favorire la ventilazione e il ricambio di
aria.

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• Possibilmente non asciugare il bucato in casa. Se
non c’è altra scelta e non è possibile stendere fuori,
scegliere una stanza riscaldata e con finestra.

2. Ri-arredare
• Evitare carta da parati, tappezzeria, tappeti e
moquette nelle zone o nelle case soggette ad umidità
persistente.
• Distanziare mobili e oggetti di qualche centimetro
dalle pareti, in modo da permettere all’aria di
circolare dietro.
• Evitare se possibile l’applicazione di
controsoffittature e contropareti, soprattutto dove c’è
stata la muffa.
• Evitare di applicare sulle pareti mini pannelli (anche
di pochi cm) e polistirolo.
• Posizionare mobili e armadi nelle pareti interne,
dove possibile.
• Evitare di applicare sulle pareti pitture, decorativi,
piastrelle, smalti, marmorini, rivestimenti, pietre,
poster o quadri di grandi dimensioni, soprattutto dove
c’è stata la muffa.

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3. Buone abitudini
• Asciugare accuratamente superfici che risultano
bagnate, in modo da non renderle attaccabili dalle
spore della muffa.
• Fare entrare la luce nelle stanze, aprendo
tapparelle, persiane e imposte nelle ore soleggiate.
• Pulire e disinfettare le superfici domestiche.
• Spolverare e aspirare spesso (preferibilmente con
un aspirapolvere dotato di filtro HEPA) per evitare
l’accumulo di polvere e sporco su mobili, tappeti,
tendaggi, ecc.
• Se l’umidità continua a superare il 60% per più
giorni, azionare un deumidificatore.
• Ispezionare la casa ogni qualvolta si presentino
violenti temporali, piogge torrenziali, scioglimento
della neve, ecc. per rilevare eventuali infiltrazioni e
risolverle subito.

5.3.1 Un tecnico a tua disposizione sempre

Ai fini del mantenimento della garanzia nel tempo, per


consigli su come intraprendere nuove ristrutturazioni,
esigenze, idee, cambio colore pareti, rinnovo colore,
cambio destinazione d’uso della stanza trattata, chiedi
sempre al tuo tecnico dedicato Bastamuffa.

Interventi come quelli sopracitati potrebbero


condizionare l’efficacia del trattamento Bastamuffa e
proprio per non vanificare o limitarne gli effetti, ogni
modifica nel corso del tempo va concordata con il

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tecnico dedicato che ha seguito l’intero iter.
E sarà proprio lui a dare informazioni o a gestire
un nuovo progetto, supportato dall’Ufficio Tecnico
Bastamuffa.

Ogni azione intrapresa senza consiglio dell’Ufficio Tecnico


Bastamuffa, potrebbe invalidare la garanzia e ripristinare
nuovamente le condizioni per un nuovo sviluppo di muffa
in casa.

Chiedi consiglio al tuo tecnico per ogni dubbio e mantieni


a lungo la tua garanzia.

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Bastamuffa è l’unico trattamento
su misura che elimina le cause
della muffa da condensa, classe A+,
colorabile, garantito e senza opere
di demolizione.

Serve aiuto?
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