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Analisi Matematica 1

Quarantaquattresima lezione

Sistemi di equazioni differenziali del primo ordine.


Equazioni differenziali lineari di ordine n

prof. Claudio Saccon

Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C


email: saccon@mail.dm.unipi.it
web: http://saccon.blog.dma.unipi.it
Ricevimento: ogni lunedı̀, dalle 9.00 alle 12.00

14 maggio 2010

Claudio Saccon (D.M.A.) Analisi Matematica 1 Quarantaquattresima lezione [1cm] Sistemi di equazioni
14 maggiodifferenziali
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Altri esempi di equazioni lineari del primo ordine1 :
y 1
1 y0 = −2+x+ (20/06/2006 ing.gest.);
2x x
3y 1 2
2 y0 = + − 2 (31/05/2007 ing.gest.);
x x x
2y 1
3 y0 + = (11/02/2008 ing.gest.);
x 1+x 2
2y 1
4 y0 = − (03/06/2008 ing.aer.).
2
x − 4 (x − 2) 2

SVOLGIMENTO

1 presi dai compiti d’esame


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Teorema di esistenza e unicità di Cauchy
Teorema
Sia Ω un aperto di R2 e sia F : Ω → R una funzione tale che:
F(x, y) è continua nelle due variabili;
F(x, y) è lipschitziana rispetto a y (uniformemente rispetto a x), cioè

|F(x, y1 ) − F(x, y2 )| ≤ L|y1 − y2 | ∀(x, y1 ), (x, y2 ) ∈ Ω,

per un’opportuna costante fissa L.


Allora dato (x0 , y0 ) in Ω esiste δ > 0 ed esiste una unica funzione
y :]x0 − δ , x0 + δ [→ R tale che y(x0 ) = y0 , (x, y(x)) ∈ Ω per ogni
x ∈]x0 − δ , x0 + δ [ e y verifica l’equazione

y0 (x) = F(x, y(x)) per ogni x in ]x0 − δ , x0 + δ [.

FIGURA

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Sistemi di equazioni differenziali del primo ordine
 0

 y1 = F1 (x, y1 , . . . , yN )

.. (SYS)
 .
 0

yN = FN (x, y1 , . . . , yN )
dove F1 , . . . , FN sono delle funzioni continue di N + 1 variabili.

Se usiamo un “formalismo vettoriale”:


   
y1 (x) F1 (x, y1 . . . , yN )
 .   . 
Y(x) :=  ..  ,
  F(x, y1 , . . . , yn ) :=  ..
 

yN (x) FN (x, y1 . . . , yN )

il sistema si può scrivere come:

Y 0 (x) = F(x, Y(x)).

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Anche nel caso dei sistemi vale il teorema di Cauchy.
Ricordiamo la definizione di “norma” di un N-vettore Y = (y1 , . . . , yn ):
q
kYkN = y21 + · · · + y2N

Teorema
Sia Ω un aperto di RN+1 e sia F : Ω → RN una funzione tale che:
F(x, Y) = F(x, y1 , . . . , yN ) è continua nelle n + 1 variabili;
F(x, Y) è lipschitziana rispetto a Y, cioè esiste L per cui

kF(x, Y1 ) − F(x, Y2 )kN ≤ LkY1 − Y2 kN ∀(x, Y1 ), (x, Y2 ) ∈ Ω,

Allora dato (x0 , Y0 ) in Ω esiste δ > 0 ed esiste una unica funzione


y :]x0 − δ , x0 + δ [→ RN tale che Y(x0 ) = Y0 , (x, Y(x)) ∈ Ω per ogni
x ∈]x0 − δ , x0 + δ [ e Y verifica l’equazione

Y 0 (x) = F(x, Y(x)) per ogni x in ]x0 − δ , x0 + δ [.

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Sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine
 0

 y1 =a1,1 (x)y1 + · · · + a1,N yN + b1 (x)

.. (LSYS)
 .
 0

yN =aN,1 (x)y1 + · · · + aN,N yN + bN (x)
dove ai,j e bi sono funzioni continue su un intervallo I, per i, j = 1, . . . , N.
Se poniamo
   
a1,1 (x) · · · a1,N (x) b1 (x)
A(x) = 
 .. .. .. 
, B(x) =
 .. 
. . .   . 
aN,1 (x) · · · aN,N (x) bN (x)

il sistema si può scrivere in forma vettoriale

Y 0 = A(x)Y + B(x)

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Osservazione
Per i sistemi lineari vale il teorema di esistenza e unicità in quanto la funzione

F(x, Y) = A(x)Y + B(x)

è lipschiziana rispetto a Y:

kF(x, Y1 ) − F(x, Y2 )kN = kA(x)(Y1 − Y2 )kN ≤ kA(x)kN×N kY1 − Y2 kN

(kA(x)kN×N è la norma della matrice A(x)) e si ha che kA(x)kN×N ha massimo


per x ∈ I (se I è limitato e chiuso, ma dato x0 possiamo sempre restringerci a
I0 = [x0 − δ , x0 + δ ] ⊂ I e applicare il teorema su I0 ).

Per i sistemi non esiste in generale una formula esplicita per la soluzione, è
però possibile mettere in evidenza varie proprietà importanti per le soluzioni.
Teorema
Ogni soluzione Y(x) del problema Y 0 = A(x)Y + B(x) si può definire su tutto I.
Non si presenta il fenomeno di esplosione in tempo finito .

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Teorema
Siamo A(x) e B(x) come prima, definite per x appartenente a un intervallo I.
Se Y1 e Y2 sono soluzioni del problema omogeneo Y 0 = A(x)Y e se
α, β ∈ R allora αY1 + β Y2 è soluzione del problema omogeneo.
DIM

Le soluzioni del problema omogeneo formano uno spazio vettoriale .


La dimensione dello spazio delle soluzioni del problema omogeneo è N.
DIM

Sia Ȳ una soluzione del problema generale Y 0 = A(x)Y + B(x). Allora


I Se Y è un’altra soluzione del problema generale, Y0 = Y − Ȳ è soluzione
del problema omogeneo;
I se Y0 è soluzione del problema omogeneo, allora Y = Ȳ + Y0 è soluzione
del problema generale.
Le soluzioni del problema generale formano uno spazio affine .
Tale spazio si ottiene prendendo una (qualunque) soluzione del problema
e sommandoci tutte le soluzioni del problema omogeneo. DIM

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