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La filiera della canapa: dalla coltivazione alla trasformazione ai fini

dell’impiego nei vari settori


Famiglia: Cannabaceae

Genere: Cannabis
CBG
Cannabis indica Lam. Cannabis sativa L.

delta-9-tetraidrocannabinolo cannabidiolo
Cenni storici

La canapa (Cannabis sativa L.) è considerata una delle prime coltivazioni note all’uomo.
L’origine del genere Cannabis viene collocato in Asia centrale (Vavilov, 1952; de Candolle, 1883).
I primi usi da parte dell’uomo sono stimati risalire a 10.000 anni fa (Schultes et al., 1974).
Cenni storici

Ritrovamenti in Giappone, Corea, Cina ed India fanno ipotizzare che


la coltivazione della canapa e della marjuana fosse diffuse già nel
Neolitico, finalizzata sia alla produzione di fibre che sostanza
psicotrope .
Cenni storici

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Introduzione in Europa I Persiani introducono l’hashish nel Gli Indiani Hindu introducono
attraverso migrazioni degli Sciti (1500 BCE) mondo islamico(1300-1200 CE) la cannabis in Africa orientale
(1300-1200 CE)
Cenni storici

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Prime evidenze di coltivazione di canapa Viaggiatori spagnoli introducono la In Virginia vengono ritrovate
In Europa (1500 BCE) canapa nel nuovo continente, coltivazioni di canapa in villaggi
nel corso del 1500 BCE. In Chile appaino di nativi (1607 BCE)
le prime coltivazioni di canapa
(1545 BCE)
Cenni storici, sviluppo e declino della coltivazione della canapa in Italia

Declino come conseguenza dalla


Emilia-Romagna, vi diffusione delle fibre sintetiche come il
erano 45.000 ettari di terreno nylon, la stampa su carta derivante da
coltivati a canapa, soprattutto alberi e dall’industria petrolchimica per
nel Ferrarese quanto riguarda il mondo dei
Introduzione e diffusione
tramite attività commerciali combustibili.
delle Repubbliche Marinare
l’Italia era il
secondo maggior il governo italiano sottoscriveva una
Forniva olio combustibile per le produttore di canapa al convenzione internazionale
lampade, fibra per i tessuti e mondo (dietro soltanto chiamata “Convenzione Unica sulle
mangimi per il bestiame. all’Unione Sovietica) con Sostanze Stupefacenti” (seguita da
Produzione di filati di alta quasi 100mila ettari quelle del 1971 e del 1988), in cui la
qualità coltivati. canapa sarebbe dovuta sparire dal
mondo entro 25 anni.

1400 1700 1910 Anni 50 1961


Prospettive di ripresa
Il 14 Gennaio 2017 è entrata in vigore la legge 242 del 2 Dicembre 2016 con le disposizioni per la promozione della
coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa.

Non è più necessaria alcuna autorizzazione per la La percentuale di THC nelle piante analizzate potrà
semina di varietà di canapa certificate con oscillare dallo 0,2% allo 0,6% senza comportare
contenuto di THC al massimo dello 0,2%. alcun problema per l’agricoltore.

Gli unici obblighi per il coltivatore sono quello di Eventuali controlli sono eseguiti da un soggetto
conservare i cartellini della semente acquistata per unico e sempre in presenza del coltivatore, e gli
un periodo non inferiore a dodici mesi e di addetti al controllo sono tenuti a rilasciare un
conservare le fatture di acquisto della semente per il campione prelevato per eventuali contro-verifiche.
periodo previsto dalla normativa vigente.
Nel caso in cui la percentuale di THC dovesse
superare la soglia dello 0,6%, l’autorità giudiziaria
può disporre il sequestro o la distruzione della
coltivazione, ma “è esclusa la responsabilità
dell’agricoltore“.

2013 – 400 ha 2017 2018 – 4000 ha


Quadro normativo
L’ultima riforma della PAC 2014-2020 (Regolamento PAC 1307/2013):
• riconosce la coltivazione di canapa tra quelle ammesse a ricevere i pagamenti della PAC, purché si tratti di semi
certificati di varietà con tenore di THC inferiore allo 0,2%
• concede agli Stati membri anche la possibilità di riconoscere un aiuto accoppiato alla coltivazione di canapa.

Il Reg.-Delegato-n.-639-2014 che integra il Regolamento 1307/2013 stabilisce che:


• le varietà di canapa ammesse ai pagamenti sono quelle iscritte nel catalogo comune delle varietà delle specie di
piante agricole | Le varietà ammesse sono indicate anche nel “Plant variety database – European Commission“

La circolare ministero della salute 22 maggio 2009 ha ammesso in Italia anche gli usi alimentari del seme di canapa
dichiarando sulla base delle indicazioni dell’istituto Superiore della Sanità, che “la possibilità di rilevare tracce (di THC)
nei prodotti di lavorazione (farine e oli) è esclusivamente dovuta a contaminazione di organi fiorali e all’adozione di
inidonee pratiche di mondatura del seme”.

Reg. n. 1112/2009 nell’Allegato I stabilisce il metodo comunitario per la determinazione quantitativa del Δ9-
tetraidrocannabinolo (THC) delle varietà di canapa ( pagina 48 )

Il Decreto-09-novembre-2015 cannabis farmaceutica del ministero della salute autorizza “la coltivazione delle piante di
cannabis da utilizzare per la produzione di medicinali di origine vegetale a base di cannabis, sostanze e preparazioni
vegetali ” (art.1), specificando che per piante di cannabis “si intendono le piante diverse da quelle di canapa coltivate
esclusivamente da sementi certificate per la produzione di fibre o per altri usi industriali , come consentito dalla
normativa dell’Unione europea
Quadro normativo
Sentenza cassazione del 30 Maggio 2019 sulla cannabis light.
• Vendere cannabis, infiorescenze, olio e resine, è sempre reato, anche se light e la percentuale di THC <0.6%
• La coltivazione è consentita senza necessità di autorizzazione ma possono essere ottenuti solo prodotti elencati
nella legge 242 del 2016: alimenti, fibre e carburanti.
• Quindi la discriminate non è il contenuto in THC (comunque <0.6%), ma il mercato a cui è destinato il prodotto.
Specie angiosperma dicotiledone annuale, appartenete all’ordine Rosales, sub-ordine Rosidae, famiglia Cannabaceae

In natura è dioica:
Le piante staminate (maschi) sono solitamente più snelle and alte e fioriscono prima delle piante pistillate (femmine).

Impollinazione anemofila, le piante maschili muoiono dopo la produzione del polline.

In matura possono svilupparsi occasionalmente piante monoiche, soprattutto in condizioni di giorno corto.

Sono state selezionate varietà monoiche per ridurre alcuni problemi agronomici legati in particolare alla
meccanizzazione per la raccolta dei semi e al deterioramento quali-quantitativo delle fibre conseguente la maturazione
dei semi
Pericarpo
Radichetta primaria
Cotiledoni

Frutto
Epidermide Si formano dal meristema primario,
Clorenchima sono più lunghe con pareti cellulari
compatte. Sono più pregiate, adatte
Fibre primarie all’industria tessile. Dette anche di
“tiglio”.
Fibre corticali
Fibre secondarie
Si formano dal meristema
Cambio secondario, sono più corte e sottili,
con un contenuto di lignina più
elevato
Xilema

Sezione trasversale dello stelo


Tradizionalmente la coltivazione della canapa da industria è finalizzata alla produzione delle fibre primarie, quindi tutti I
fattori che condizionano la loro quantità e qualità dovrebbero essere controllati.
Tuttavia le caratteristiche delle fibre hanno una naturale variabilità all’interno di ogni singola pianta
indipendentemente dalla tecnica agronomica

Nelle varietà dioiche i


maschi presentano più
fibre primarie, un
rapporto primarie
/secondarie più elevato, e
una qualità generalmente
Spessore delle fibre
Maturità delle fibre

superiore alle femmine


Maturità delle fibre

Si hanno poche
informazioni sulla
composizione la struttura
delle fibre legnose o
canapolo
In Italia, nonostante la grande
tradizione tessile, la mancanza di
industrie e la competizione con
altre fibre naturali ha stimolato
l’interesse per la produzione del
seme, motivata anche dalle
caratteriste nutrizionali e dalle
opportunità di mercato del
settore della cosmesi.
Germinazione ed Fase vegetativa Fase vegetativa Sviluppo Fioritura e Senescenza
emergenza giovanile fotosensibile dell’infiorescenza sviluppo del
seme
Canapa indiana e cannabinoidi
• La marijuana è una miscela di foglie, fiori e steli della canapa indiana,
• l’hascisch è ottenuto dall’impasto della resina della cannabis, estratta
dal polline dei suoi fiori, con grasso animale o miele.
hascisch
• l’hascisch ha effetti stupefacenti molto più forti rispetto alla
marijuana.
cannabinoidi
• Il gruppo dei cannabinoidi comprende marijuana, hascisch, olio di
hascisch (distillazione delle foglie) e THC (tetra-idro-cannabinolo).
cannabinoidi
• I cannabinoidi possono essere fumati o ingeriti.
• La marijuana quando inalata dal fumo di sigaretta ha un effetto
massimo raggiunto in trenta minuti e della durata di due e tre ore.
Infatti il picco plasmatico si raggiunge in dieci minuti, gli effetti
farmacologici iniziano in pochi secondi, grazie alla liposolubilità del
tetra-idro-cannabinolo
marijuana
• La majurana, quando ingerita, abbinata con dei cibi o sotto forma di
infuso (thè), ha effetti ritardati, che iniziano dopo 45 minuti se si è a
stomaco vuoto, 2 ore se a stomaco pieno; l’effetto può protrarsi dalle
sei alle dodici ore.
RECETTORI AI CANNABINOIDI

• L'uso di cannabinoidi marcati ha consentito di scoprire l'esistenza di


siti di legame ai cannabinoidi.
• L'osservazione che i cannabinoidi e gli oppiacei hanno molte
proprietà farmacologiche simili indusse molti ricercatori ad ipotizzare
un comune meccanismo d'azione.

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