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Razze locali di coniglio

in Veneto
Razze locali di coniglio
in Veneto
Pubblicazione a cura di Maurizio Arduin

Coordinamento editoriale:
Maurizio Arduin, Federica Dal Molin

Realizzazione grafica:
Federica Mazzuccato

Pubblicazione edita da:


Veneto Agricoltura
Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale ed Agroalimentare
Viale dell’Università, 14 – 35020 Legnaro (PD)
Tel. 049 8293711 – Fax 049 8293815
e-mail: ricerca@venetoagricoltura.org
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È consentita la riproduzione di testi, tabelle, grafici ecc. previa autorizzazione da parte di Veneto
Agricoltura, citando gli estremi della pubblicazione.

Pubblicazione on line - dicembre 2016


INDICE

Introduzione ........................... pag. 6

Le razze locali ......................... » 8

Razze locali di coniglio


in Veneto ................................ » 9
Argentato di Champagne ...... » 11
Bianca di Vienna .................... » 12
Bianco di grossa mole ............ » 13
Blu di Vienna ......................... » 14
Cincillà .................................. » 15
Comune veneto..................... » 16
Focato ................................... » 17
Fulvo di Borgogna ................. » 18
Gigante di Fiandra ................. » 19
Lepre belga ........................... » 20
Nostrano veneto .................... » 21
Papillon ................................. » 22
Rex ........................................ » 23
Russo .................................... » 24

Bibliografia ............................. » 25

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INTRODUZIONE

Nel secolo scorso, ma soprattutto negli ul- scorso gli agricoltori delle diverse zone
timi 50-60 anni, l’uomo con le sue attività del Veneto hanno operato una continua
produttive ha modificato profondamente selezione sulle razze cunicole che ha por-
la base ecologica del mondo vivente ed in tato l’affermazione di numerosissime raz-
molti casi il danno arrecato è irreversibile. ze idonee a valorizzare le risorse naturali
Attualmente anche nella nostra regione delle più svariate aree, e di conseguenza
permangono ancora gravi pericoli per la favorire il reddito della famiglia agricola.
conservazione della natura e per il mante- L’allevamento rurale del coniglio aveva lo
nimento della diversità. scopo principale di produrre pelli da ven-
Nel settore cunicolo agli inizi del secolo dere a commercianti che le raccoglievano

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azienda per azienda destinandole in pri- risultano da un’indagine critica. In questo
mo luogo alla produzione di cappelli. Ser- modo si ottiene un’acquisizione di notizie
vivano ben cinque conigli per produrre un che consentono di stabilire l’autentici-
cappello. La carne veniva invece utilizzata tà di una razza e la sua presenza nei
per il consumo familiare. diversi bioterritori del Veneto. La rico-
La riduzione e la quasi scomparsa degli al- gnizione storica sulle razze locali di coni-
levamenti rurali ha portato all’abbandono gli presenti in Veneto individua inoltre le
di numerose razze e alla loro sostituzione connessioni reciproche con la realtà agri-
con ibridi commerciali allevati in grandi cola del tempo, per cui è lecito tracciarne
impianti d’allevamento. un’evoluzione nel tempo e nello spazio.
Questo lavoro ha lo scopo di valorizzare La ricerca iconografica facilita poi l’in-
l’immenso patrimonio di razze locali cu- dividuazione delle caratteristiche
nicole, che possono essere utilizzate per morfologiche facilitando il lavoro di re-
la qualificazione delle produzioni locali. cupero.
La ricca documentazione storica ancora Il lavoro fin qui svolto ha permesso di in-
disponibile permette di accertare l’esi- dividuare la documentazione storica suf-
stenza di queste razze locali, grazie alle ficiente all’individuazione di 13 razze lo-
descrizioni delle caratteristiche morfologi- cali in Veneto: Argentato di Champagne,
che e delle tipicità produttive raccolte nei Bianca di Vienna, Bianco di grossa mole,
documenti giunti fino ad oggi. Blu di Vienna, Cincillà, Comune veneto,
Attraverso la ricognizione storica si vuo- Focato, Fulvo di Borgogna, Gigante di
le realizzare una esposizione ordinata Fiandra, Lepre belga, Nostrano veneto,
di fatti e avvenimenti del passato quali Papillon, Rex e Russo.

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Le razze locali

Negli ultimi anni la tutela della biodiversi- cesso e condivisione dei benefici derivanti
tà ha assunto un’importanza strategica in dall’uso della biodiversità.
campo nazionale e internazionale. È aumentata così, a livello globale, la con-
È infatti dal 1992, anno in cui è stata sapevolezza che la perdita delle risorse
adottata la Convenzione sulla Biodiversità genetiche non rappresenta di “per sé”
(CBD), che si sono susseguiti una serie di solo la scomparsa di materiale genetico,
importanti eventi internazionali che han- ma anche e soprattutto la lenta estinzione
no posto al centro del dibattito la tutela e di un immenso patrimonio di informazio-
la salvaguardia delle risorse genetiche per ni legate alle colture tipiche e tradizionali,
l’alimentazione e l’agricoltura e di conse- associate ai saperi ed ai sapori locali.
guenza il concetto di razza locale. In Italia l’adozione di un vero e proprio
Da allora sono stati tre gli Accordi Interna- programma nazionale si concretizza il
zionali più significativi direttamente colle- 14 febbraio 2008 quando la Conferenza
gati alla Convenzione sulla Biodiversità Stato-Regioni approva il “Piano Naziona-
che, a partire dal 2000, hanno permesso le Biodiversità di interesse Agricolo”. A
di focalizzare l’attenzione su temi di rile- seguire il 30 settembre del 2012 il CPRG
vanza planetaria, quali la biosicurezza e (Comitato permanente per le Risorse Ge-
l’accesso alle risorse genetiche. netiche) ha approvato le Linee guida pro-
Si tratta del Protocollo di Cartagena (CBD, poste dal Gruppo di lavoro sulla biodiver-
2000), del Trattato internazionale sulle sità agraria e la Conferenza Stato Regioni
risorse genetiche vegetali per l’alimen- ha sancito l’intesa sulle Linee guida, ai
tazione e l’agricoltura (FAO, 2004) e del sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge
protocollo di Nagoya (CBD, 2010) sull’ac- 5 giugno 2003, n. 131.

Parchetti esterni
della conigliera
di Noventa di Piave.
Tratto da Licciardelli (1915).

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Il 24 luglio 2012 è stato pubblicato nella dizione rurale locale, in un rapporto stret-
Gazzetta Ufficiale n. 171 il decreto del Mi- tissimo e di dipendenza reciproca tra chi
nistro delle Politiche Agricole Alimentari e effettua la conservazione ex situ (banche
Forestali concernente l’adozione ufficiale del germoplasma) e chi salvaguarda e fa-
delle Linee guida nazionali per la conser- vorisce la conservazione on farm (alleva-
vazione in-situ, on-farm ed ex-situ, della tori custodi).
biodiversità vegetale, animale e microbica Infine per ultimo, in ordine di tempo, la
di interesse agrario. Legge 1 dicembre 2015 n. 194 “Disposi-
Con il “Piano Nazionale Biodiversità zioni per la tutela e la valorizzazione della
di interesse Agrario” assume carattere biodiversità di interesse agricolo e alimen-
prioritario, e nel contempo di alto valore tare” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
socio-culturale, il concetto di razza locale. n. 288 l’11 dicembre 2015.
Quest’ultimo deriva dalla traduzione in- All’Art. 2. “Definizioni” si legge:
glese di landraces e per locale si intende 1. Ai fini della presente legge, per «risor-
una razza, popolazione, ecotipo originari se genetiche di interesse alimentare
di un territorio regionale, oppure di origi- ed agrario» si intende il materiale ge-
ne esterna, purché introdotte da almeno netico di origine vegetale, animale e
50 anni in esso ed integrate tradizional- microbica, avente un valore effettivo
mente nell’agricoltura e nell’allevamento o potenziale per l’alimentazione e per
di quel territorio. l’agricoltura.
Rientrano in tale ambito anche le razze 2. Ai fini della presente legge, per «ri-
locali attualmente scomparse dal territo- sorse locali» si intendono le risorse
rio regionale, ma conservate presso alle- genetiche di interesse alimentare ed
vamenti o centri di ricerca presenti in altre agrario:
Regioni. a) che sono originarie di uno specifi-
È piuttosto evidente che la razza loca- co territorio;
le non può e non deve essere slegata b) che, pur essendo di origine alloc-
dal territorio di origine (bioterritorio) in- tona, ma non invasive, sono state
teso come luogo nel quale essa , grazie introdotte da lungo tempo nell’at-
all’azione degli allevatori, ha manifestato tuale territorio di riferimento, na-
nel tempo il proprio adattamento. turalizzate e integrate tradizional-
Le razze locali devono essere correttamen- mente nella sua agricoltura e nel
te identificate, partendo innanzitutto da suo allevamento;
un’accurata ricerca storico-documentale c) che, pur essendo originarie di uno
volta a dimostrare il legame con il territo- specifico territorio, sono attual-
rio di provenienza. mente scomparse e conservate in
La conservazione delle varietà locali non è orti botanici, allevamenti ovvero
realizzabile, se non nel bioterritorio, con centri di conservazione o di ricerca
le tecniche agronomiche dettate dalla tra- in altre regioni o Paesi.

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Razze locali di coniglio in Veneto

Azienda Pilota e Dimostrativa “Sasse Rami” a Ceregnano (Ro).


La freccia indica l’Area destinata alla conservazione della biodiversità cunicola veneta nell’ambito
del progetto “Le Faunali 2^ 1999-2003”.
I risultati di questa esperienza sono stati presentati al Convegno Nazionale “Parliamo di allevamenti
alternativi e valorizzazione del territorio” tenutosi a Cuneo nel 2003.

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Argentato di Champagne

È un coniglio comunemente allevato nella riori, larghi in posizione parallela i poste-


nostra regione verso la metà del secolo riori. Petto, torace e bacino ampi. La linea
scorso (Lucaroni 1953, Fracanzani 1963). del dorso è armoniosamente arcuata.
Alcuni esemplari di Argentata di Cham- Il peso medio dei riproduttori si aggira at-
pagne sono stati allevati presso l’Azien- torno a 4,2-4,4 kg anche se può raggiun-
da Pilota e Dimostrativa Sasse Rami a gere i 5 kg.
Ceregnano (Ro) nel periodo 1999-2003 La pelliccia è molto fitta e pesante, ricca di
nell’ambito del progetto “Le Faunali 2”. sottopelo e di giarra non troppo dura.
Esemplari di questa razza oggi sono alle- L’argentatura è determinata da due tipi di
vati sia in Veneto che in altre regioni. peli di giarra: peli interamente colorati di
È una razza media con aspetto armonio- nero e peli con estremità bianco-argento.
so. Il corpo robusto e allungato è ben for- La giarra può superare la lunghezza del
nito di masse carnose. La testa è massiccia pelo fino a 1 cm.
e leggermente tondeggiante. Il colore di copertura è blu e grigio-argen-
Le orecchie sono di media lunghezza, ar- tato uniforme su tutto il corpo.
rotondate all’estremità, ben diritte, car- Solo orecchie, muso, coda e zampe pos-
nose e pelose. Gli occhi sono vivaci e ben sono apparire più nerastre verso le estre-
aperti. mità. Gli occhi sono bruni. Le unghie
Gli arti robusti e muscolosi sono di media scuro-nerastre.
lunghezza, con poco appoggio gli ante- Il sottocolore è blu scuro.

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Bianca di Vienna

È un coniglio comunemente allevato nella appoggio degli anteriori, robusti i poste-


nostra regione verso la metà del secolo riori.
scorso (Fracanzani 1963). Alcuni esem- Il peso medio dei riproduttori si aggira at-
plari di Bianca di Vienna sono stati alle- torno a 3,7-3,9 kg anche se può raggiun-
vati presso l’Azienda Pilota e Dimostrativa gere i 4,5 kg.
Sasse Rami a Ceregnano (Ro) nel periodo Pelliccia fitta e ricca con molto sottopelo e
1999-2003 nell’ambito del progetto “Le abbondante giarra fine e lucente. Pelo di
Faunali 2”. Esemplari di questa razza oggi lunghezza media.
sono allevati sia in Veneto che in altre re- Il colore è bianco puro.
gioni. Testa forte e leggermente allungata con
È una razza media con corpo cilindrico e profilo lievemente convesso. Occhi ben
ben allungato, masse muscolari unifor- aperti e vivaci, particolarmente lucenti,
memente distribuite. con iride azzurra.
Linea addominale elevata, diritta e paral- Orecchie forti, carnose e pelose portate a
lela a quella del dorso, groppa ben arro- V con le aperture volte in avanti. La lun-
tondata, lombi carnosi. ghezza è di 13-13,5 cm.
Arti di media lunghezza, diritti con poco Le unghie sono perlacee.

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Bianco di grossa mole

Coniglio comunemente allevato, dall’ini- caratteristica posizione della razza Lepre.


zio del secolo scorso (Maiocco, 1927), in Il peso medio dei riproduttori supera i 6
tutt’Italia e anche in Veneto. Esemplari di kg anche se può raggiungere pesi mag-
questa razza, Gigante bianco per lo stan- giori.
dard italiano, sono probabilmente ancora Pelliccia folta, soffice e brillante con ab-
allevati in Veneto e comunque sono facil- bondante sottopelo e peli a resta. Pelle
mente reperibili in altre regioni. morbida e staccabile.
Razza pesante con portamento eretto, dal Testa marcata, allungata e leggermente
tronco forte e allungato con una lunghez- convessa. Occhi grandi e vivaci.
za minima del corpo di 62 cm. Portamento delle orecchie a V, carnose alla
Arti robusti, muscolosi: di media lunghez- base e lunghe minimo 15,5 cm, sempre
za e portati diritti con poco appoggio gli comunque proporzionate alla lunghezza
anteriori, ben sviluppati posteriori. Petto del corpo nel rapporto di 1 a 4.
largo con masse muscolari ben sviluppate Questa razza albina è completamente de-
e ampio torace. pigmentata, la colorazione appare di un
Groppa arrotondata con lombi carnosi. bianco assolutamente candido o appena
Bacino largo, linea addominale molto tendente all’avorio. Gli occhi appaiono
elevata ma non tale da raggiungere la rossi e le unghie sono chiare.

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Blu di Vienna

È un coniglio comunemente allevato nella La pelliccia è molto ricca di sottopelo, fit-


nostra regione verso la metà del secolo ta, soffice e di media lunghezza.
scorso (Lucaroni 1953, Fracanzani 1963). Il sovra colore è blu ardesia intenso, bril-
Esemplari di questa razza oggi sono alle- lante e lucente.
vati sia in Veneto che in altre regioni. La colorazione verso l’addome può essere
Razza media molto elegante, con tronco leggermente opaca.
cilindrico e masse muscolari di notevole Gli occhi sono blu acciaio e le unghie di
consistenza. Gli arti diritti e robusti sono color corno scuro.
di media lunghezza, con poco appoggio Il sottocolore deve corrispondere in pieno
gli anteriori e in posizione perfettamente al sovra colore.
parallela i posteriori. Petto ampio, linea La testa è forte, leggermente allungata
del dorso arrotondata. con muso ben sviluppato e profilo lieve-
Il peso medio dei riproduttori si aggira at- mente convesso. Le orecchie, forti e ben
torno a 4 kg, anche se può raggiungere diritte, sono portate a V, gli occhi sono
i 5 kg. particolarmente vivaci.

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Cincillà

Il Coniglio di razza Cincillà era presente 2,2-2,4 kg anche se può raggiungere i 3


in Veneto verso la metà del secolo scorso kg.
(Lucaroni 1953). Esemplari di questa razza La pelliccia è folta, compatta e uniforme.
sono facilmente reperibili in altre regioni. La giarra è morbida e fine. Il pelo è di lun-
È un coniglio vivace ed espressivo. Il corpo ghezza media.
è corto, raccolto e largo, con muscolatura Testa ben sviluppata e marcata, fronte
forte. Regolare la linea del dorso e ben larga, guance piene. Orecchie carnose e
arrotondata. Gli arti sono di media lun- pelose, di lunghezza armonica con il cor-
ghezza. po. Occhi grandi e di colore bruno scuro
Il peso medio dei riproduttori si aggira sui vivaci.

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Comune veneto

È un coniglio allevato in Veneto nella metà e valorizzazione del territorio” tenutosi a


del secolo scorso (Fracanzani 1963). Alcu- Cuneo nel 2003. Esemplari di Coniglio ve-
ni esemplari sono stati recuperati e alle- neto possono ancora essere recuperati nel
vati presso l’Azienda Pilota e Dimostrativa territorio regionale o in altre regioni.
Sasse Rami a Ceregnano (Ro) nel periodo Si tratta di un coniglio vivace di dimensio-
1999-2003 nell’ambito del progetto “Le ni, che raggiunge il peso di circa 3 kg. La
Faunali 2”. I risultati di questa esperienza pelliccia ha un colore bianco con macchie
sono stati presentati al Convegno Nazio- irregolari, di color fulvo, situate in genere
nale “Parliamo di allevamenti alternativi sui fianchi e sul muso.

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Focato

È un coniglio comunemente allevato Il peso medio dei riproduttori si aggira sui


in Veneto nel secolo scorso (Lucaroni, 2,2-2,4 kg anche se può raggiungere i 3
1953). Esemplari di questa razza sono kg.
probabilmente ancora allevati in Veneto La pelliccia è folta e piena, peli di giarra
e comunque sono facilmente reperibili in forti e abbondantemente presenti. Lun-
altre regioni. ghezza del pelo da medio a corto.
È una razza leggera con buon portamen- Le macchie comprendono: una orlatura
to e conformazione corporea elegante, delle orecchie, delle guance, delle narici
leggermente raccolta. Petto pieno, bacino e degli occhi, due macchie alla base del-
ben formato, groppa arrotondata. Linea le orecchie, triangolo della nuca, orlatura
del dorso equilibrata. della base dei fianchi con estensione dei
Testa forte e arrotondata, ben salda alle peli di giarra a punta focata, su fin verso
spalle. Orecchie corte (cm 10-10,5), dirit- i 2/3 dei fianchi stessi. Un’unica macchia
te e pelose. inizia sotto il mento e si estende sul petto,
Gli arti sono sottili e diritti. ventre e parte interna degli arti.

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Fulvo di Borgogna

È un coniglio comunemente allevato nel- 3,7-4,5 kg anche se può raggiungere i 5


la nostra regione verso la metà del seco- kg.
lo scorso (Montanari 1941, Federazione La pelliccia è folta, soffice. Il pelo di media
provinciale dei fasci femminili – Vicenza lunghezza.
1941, Lucaroni 1953, Fracanzani 1963,). Il sovra colore è di tonalità rosso giallastro,
Esemplari di questa razza oggi sono alle- intenso e uniforme su tutta la parte supe-
vati sia in Veneto che in altre regioni. riore, fianchi, petto e zampe. Si presenta
È una razza media con muscolatura più chiaro, verso un color avena, sull’ad-
asciutta e soda. Il corpo allungato e arro- dome, nella parte interna delle zampe
tondato ha petto ampio, torace sviluppa- posteriori e della coda, sotto le guance e
to e buona muscolatura sulle spalle. nella cerchiatura degli occhi.
I lombi sono molto carnosi, il bacino am- La testa è ben arrotondata e ben salda
pio, la linea addominale ben visibile e il alle spalle. Gli occhi ben aperti e vivaci. Le
dorso forte e ben curvato. orecchie sono forti e pelose, portate a V,
Gli arti sono di media lunghezza forti, di- con una lunghezza massima di 14 cm.
ritti e ben appoggiati. Le unghie sono di color corno senza ten-
Il peso medio dei riproduttori si aggira sui dere al nero. Gli occhi sono bruni.

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Gigante di Fiandra
È un coniglio comunemente allevato in non tale da raggiungere la caratteristica
Veneto nel secolo scorso (Montanari V. posizione della razza Lepre.
1941, Federazione provinciale dei fa- Il peso medio dei riproduttori supera i 6
sci femminili – Vicenza 1941, Lucaroni kg anche se può raggiungere e superare
1953). Esemplari di questa razza sono i 7 kg.
probabilmente ancora allevati in Veneto Pelliccia folta, soffice e brillante con ab-
e comunque sono facilmente reperibili in bondante sottopelo e peli a resta. Pelle
altre regioni. morbida e staccabile.
È una razza pesante con portamento eret- Testa massiccia e marcata, leggermente
to, dal tronco forte, arrotondato e lungo convessa. Portamento delle orecchie a
almeno 64 cm. Arti robusti, muscolosi: di V, carnose alla base, con una lunghezza
media lunghezza e portati diritti con poco minima di 16 cm., sempre proporzionata
appoggio gli anteriori, ben sviluppati i po- alla lunghezza del corpo in rapporto di 1
steriori. Petto largo con masse muscolari a 4. Occhi grandi e vivi.
ben sviluppate e tronco ampio. Groppa Sono presenti diverse colorazioni: grigio
arrotondata con lombi carnosi. Bacino selvatico, grigio lepre, grigio scuro, grigio
largo, linea addominale molto elevata ma ferro, grigio acciaio, blu, lepre e fulvo.

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Lepre belga

È un coniglio comunemente allevato nella Le zampe sono molto lunghe, sottili e di-
nostra regione verso la metà del secolo ritte; appoggiano poco e conferiscono il
scorso (Lucaroni 1953, Fracanzani 1963). caratteristico portamento di tutto il corpo.
Esemplari di questa razza oggi sono alle-
vati sia in Veneto che in altre regioni.
Il coniglio di razza Belga è somigliante
alla lepre selvatica; grazioso e nobile è
pieno di temperamento e presenta for-
me caratteristiche. Il corpo allungato, ben
sviluppato, sodo e asciutto, ha un ventre
irrilevante. Il dorso è arcuato. Non presen-
ta giogaia. La testa è allungata, fine, con
collo nobilmente formato e ben visibile.
Gli occhi sono grandi e vivaci. Le orecchie
sono fini e pelose, ben formate, portate
leggermente all’indietro e lunghe propor-
zionalmente al corpo ma non più di 13
cm. La coda è lunga e portata aderente
alla groppa.
Il peso medio dei riproduttori si aggira at-
torno a 3,2-3,4 kg anche se può raggiun-
gere i 4 kg.
La pelliccia è fitta e abbondante special-
mente nella giarra. Il pelo è di media lun-
ghezza.
Il sovra colore è rosso-volpe, ben lucente,
con sfumature ondulate focate e castane.
Le sfumature sono provocate da ciuffi di
peli di giarra con punta nerastra. Il sovra
colore si estende dalla punta del naso
fino alla base della coda, preferibilmente
allungandosi sui fianchi verso il ventre. Le
sfumature, più intense sul dorso, sono
assenti sul petto e sulle zampe posteriori
che pure sono ben colorate.

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Nostrano veneto

È un coniglio allevato in Veneto nel secolo plari del Nostrano veneto possono ancora
scorso (Maiocco 1927, Montanari 1941, essere recuperati nel territorio regionale o
Federazione provinciale dei fasci femmi- in altre regioni.
nili – Vicenza 1941, Fracanzani 1963) e Si tratta di un coniglio di taglia medio –
conosciuto anche con il nome di coniglio piccola e di pelame grigio selvatico. È un
comune. Alcuni esemplari sono stati re- animale molto vivace con indole selvati-
cuperati e allevati presso l’Azienda Pilota ca. I maschi raggiungono il peso di circa
e Dimostrativa Sasse Rami a Ceregnano 2 kg. mentre per le femmine il peso si
(Ro) nel periodo 1999-2003 nell’ambito aggira attorno a 2,1 kg. La pelle sottile,
del progetto “Le Faunali 2”. I risultati di carne ottima e buone rese al macello. In
questa esperienza sono stati presentati al media i piccoli per parto sono in nume-
Convegno Nazionale “Parliamo di alleva- ro di 5-6 con punte anche di 9-10 redi.
menti alternativi e valorizzazione del terri- All’età di 22-25 settimane entrambi i sessi
torio” tenutosi a Cuneo nel 2003. Esem- raggiungono il peso di 1,8-2 kg.

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Papillon

È un coniglio comunemente allevato nella lunghezza proporzionata alla lunghezza


nostra regione verso la metà del secolo del corpo nel rapporto di 1 a 4.
scorso (Fracanzani 1964). È stato inoltre Occhi vivaci. Arti di media lunghezza,
oggetto di selezione e diffusione da parte diritti e con poco appoggio gli anteriori,
dell’Osservatorio Avicolo di Padova (Bru- robusti e con masse muscolari ben svilup-
segana) dove veniva chiamato coniglio pate i posteriori.
“Farfalla”. Esemplari di questa razza, Gi- Petto sviluppato e torace ampio. Groppa
gante pezzato per lo standard italiano, arrotondata con lombi carnosi. Bacino lar-
oggi sono allevati sia in Veneto che in al- go, linea addominale elevata.
tre regioni. Il peso medio dei riproduttori si aggira sui
È una razza pesante con portamento eret- 5,4-5,8 kg anche se può superare i 6 kg.
to. Struttura del corpo solida, allungata e Pelliccia folta con abbondante sottopelo
armoniosa. Testa marcata, ben aderente e peli a resta.
alle spalle, allungata con fronte larga. Il colore è bianco puro. I colori del dise-
Collo corto, orecchie robuste, erette a V, gno maggiormente diffusi sono il nero e
carnose e arrotondate alle estremità, di il blu.

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Rex

È un coniglio comunemente allevato ghezza. Il collo è leggermente visibile.


in Veneto nel secolo scorso (Lucaroni, La testa allungata ha una larga fronte e
1953). Esemplari di questa razza sono guance piene. Le orecchie sono forti, pe-
probabilmente ancora allevati in Veneto lose e diritte.
e comunque sono facilmente reperibili in Il peso medio dei riproduttori si aggira sui
altre regioni. 2,7-2,9 kg anche se può raggiungere i 4,5
Caratteristica di questa razza è la par- kg.
ticolare struttura del pelo che mette in La pelliccia è particolarmente folta, soffi-
evidenza le forme del corpo. Il corpo è ce, lucente e simile al velluto. Il pelo ha
leggermente allungato, dotato di masse una lunghezza di 17-20 mm. circa; è di-
muscolari ben sviluppate ed equilibrate. ritto e privo di arricciamenti anche sulla
La groppa è ben arrotondata. nuca. I peli di giarra non superano la bor-
Gli arti sono forti, diritti e di media lun- ra per più di 1 mm.

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Russo

È un coniglio comunemente allevato in Il colore di base è bianco puro. Le macchie


Veneto nel secolo scorso (Lucaroni, 1953). comprendono maschera, orecchie, zampe
Esemplari di questa razza, conosciuto an- e coda. La maschera, lunga e ovale, copre
che come Imalaia, sono probabilmente tutta la mascella superiore e raggiunge
ancora allevati in Veneto e comunque appena quella inferiore; in alto non deve
sono facilmente reperibili in altre regioni. superare il livello degli occhi. La colorazio-
È una razza dal portamento particolar- ne delle macchie è intensa e ben definita.
mente fiero. Il corpo è armonioso, snello La macchia delle zampe raggiunge la pri-
e arrotondato. Gli arti sono sottili. Il peso ma articolazione.
medio dei riproduttori si aggira sui 2-2,2 La testa è marcata e allungata, ben salda
kg anche se può raggiungere i 2,5 kg. alle spalle. Le orecchie sono corte, porta-
Pelliccia folta e piena, con peli di giarra in te diritte e strettamente vicine; gli occhi
abbondanza. Il pelo è corto e satinato. sono grandi, rossi, le unghie scure.

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Bibiliografia

Anonimo, 1941. La massaia rurale vi- Licciardelli G., 1915. Coniglicoltura pra-
centina e l’allevamento del coniglio. tica. Ulrico Hoepli Editore - Milano
Federazione provinciale dei fasci fem- Lucaroni A., 1953. Alleviamo il coniglio.
minili – Vicenza. Cassa di Risparmio di Verona Vicenza
Fracanzani C., 1963. La coniglicoltura si Belluno. Verona.
potenzia diffondendo ottimi riprodut- Maiocco F., 1927. Il coniglio. G. B. Para-
tori. Pollicoltura n. 6 pp.:23-23. via & c., Torino.
Fracanzani C., 1963. Due coniglietti a Montanari V., 1941, Come si alleva e si
pelo corto in una figliata di Bianchi di utilizza il coniglio – Ispettorato Provin-
Vienna. Pollicoltura n. 10 pp.:18. ciale dell’Agricoltura di Vicenza.
Fracanzani C., 1964. Il coniglio farfalla
può risolvere la coniglicoltura familia-
re. Pollicoltura n. 3 pp.:24-25.

Interno di una conigliera a Noventa di Piave. Tratto da Licciardelli (1915).

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