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1020hXXX/A
INDICE:

FINALITÀ DEL MANUALE…………………………………………………….. Paragrafo 1

DESCRIZIONE DELLA MACCHINA…………………...………………………. Paragrafo 2

PARTI DI RICAMBIO A DISPOSIZIONE………………………………………. Paragrafo 3

STRUMENTI NECESSARI PER EFFETTUARE LA DIAGNOSTICA E LA


RIPARAZIONE……………………………………………………………………. Paragrafo 4

PROCEDURA DI DIAGNOSI………...…..……………………………………. Paragrafo 5

SOSTITUZIONI COMPONENTI.................................................................... Paragrafo 6

CONDIZIONI DI GARANZIA…………………………………………………….. Paragrafo 7

DATI TECNICI……………………………………………………………..……… Paragrafo 8

PROCEDURA DI RICHIESTA DI ASSISTENZA TECNICA…………………. Paragrafo 9

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Versione A
1. FINALITÀ DEL MANUALE

Questo manuale ha lo scopo di fornire ai centri d'assistenza tecnica autorizzati le


informazioni necessarie per effettuare la riparazione dell’impianto di taglio al plasma
“PLASMA CUT 100I”.
Allo scopo di evitare gravi danni a persone o cose è indispensabile che il presente
manuale sia utilizzato solo da tecnici qualificati.
Prima di effettuare la riparazione, è opportuno aver letto e compreso quanto riportato nel
presente manuale. La riparazione di un’apparecchiatura richiede l'accesso alle parti
interne alla macchina e di conseguenza la rimozione di alcuni pannelli protettivi. Pertanto
sono necessarie delle precauzioni allo scopo di prevenire possibili danni causati dal
contatto con:

- parti in tensione;
- parti in movimento;
- parti a temperatura elevata;

ATTENZIONE! : Quando si devono manipolare parti interne della macchina, è


obbligatorio staccare la spina d'alimentazione dalla presa tenendo presente che
l'apertura dell'interruttore non evita il pericolo di scosse elettriche. E' necessario
inoltre, per la possibile presenza di condensatori carichi a tensione elevata,
attendere cinque minuti circa prima di poter operare sulle parti interne.
La CEA S.p.A non si fa carico di danni a persone o cose, occorsi per incuria nella
lettura o nella messa in pratica di quanto descritto in questo manuale.
Utilizzare sempre parti di ricambio originali fornite dalla CEA S.p.A.

La successione degli argomenti trattati in questo manuale ha una logica che conduce
gradualmente il tecnico riparatore ad una conoscenza della macchina nelle sue
caratteristiche più generiche (come riportato al capitolo 2) potendo in questo modo
individuare più agevolmente l’elemento danneggiato.
La riparazione consiste nell'individuazione della parte danneggiata e nella sua sostituzione
solamente per i componenti presenti nella lista ricambi descritta al capitolo 3.
Verranno elencati al capitolo 4 tutti gli strumenti necessari per effettuare la diagnostica e la
riparazione.
La procedura di individuazione del componente danneggiato è riportata al capitolo 5.
Al capitolo 6 vengono date le linee guida per la sostituzione di un componente
danneggiato.
Nei casi di guasto non risolvibili seguendo le procedure del manuale si rende necessario il
rientro della macchina in CEA S.p.A.
I diritti di traduzione, di riproduzione, e di adattamento totale o parziale e con qualsiasi
mezzo (compresi le copie fotostatiche, i film e i microfilm) sono vietati senza
autorizzazione scritta della CEA S.p.A.
Per ogni dubbio (o problema) circa la riparazione della macchina, consultare le CEA S.p.A.
che è sempre a Vostra disposizione per aiutarvi (vedere il capitolo 9).

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Versione A
2) DESCRIZIONE DELLA MACCHINA

Gli impianti di taglio al plasma della serie PLASMA CUT 100I sono basate sulla tecnologia
ad INVERTER. L’utilizzo di una sezione intermedia ad elevata frequenza permette
l’impiego di un trasformatore con caratteristiche d’ingombro e peso notevolmente inferiori
rispetto ad una macchina tradizionale. Altri fattori importanti che derivano dall’uso di
questo sistema sono una più alta efficienza e una migliore qualità di taglio derivante dalla
rapidità di risposta del sistema.
Lo schema a blocchi elettrico della macchina (vedi figura 2.1) illustra il principio di
funzionamento.

1. Interruttore di linea 2. Filtro di rete


3. Raddrizzatore primario 4. Condensatori di livellamento della tensione
5. IGBT primario con termistore 6. Relè di commutazione 230/400V
7. Complessivo inverter e termostato 8. Trasformatore lettura corrente primaria
9. Trasformatore principale con termostato 10. Raddrizzatore secondario sensore corrente di
taglio e IGBT arco pilota
11.Resistore snubber 12.Induttore di livellamento della corrente di
taglio
13.Scheda filtro alta frequenza 14. Trasformatore alta frequenza
15.Scheda spinterometro 16.Attacco torcia
17.Scheda di alimentazioni ausiliarie 18.Scheda controllo
19.Scheda comandi frontale 20.Interruttore prova aria e taglio grigliato
21.Scheda pulsante torcia 22. Ventole di raffreddamento
23. Elettrovalvola aria. 24. Pressostato aria

Nota I componenti di cui ai punti 3, 4, 5, 6, 8, fanno parte tutti della complessivo inverter 7

Figura 2.1

Inoltre sono riportate alcune viste con evidenziata la posizione del componente in
riferimento al numero sullo schema a blocchi (vedi figura 2.2).

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Versione A
1
2

3
6
4
15

17 18

24
23
13 9
14
22
10 21

11

Figura 2.2

1. Interruttore di linea. È collocato sul pannello posteriore. Ha lo scopo di


accendere/spegnere la macchina ed ha un contatto ausiliario che comunica alla
scheda delle alimentazioni ausiliarie (17) se la macchina è stata collegata ad una rete
a 230V o 400V. In base alla tensione di rete i relè (6) collegano i primari del
trasformatore principale in serie o in parallelo.

2. Filtro di rete. Si tratta di un componente che ha il duplice scopo di contenere le


emissioni in frequenza della macchina come richiesto dalla normativa CEE e di
rendere il PLASMA CUT 100I stesso immune dal medesimo tipo di problemi causati
da eventuali dispositivi elettronici collegati alla stessa sorgente di alimentazione.

3. Raddrizzatore primario. Il raddrizzatore è un ponte trifase a diodi di alta tensione con


il quale la tensione di rete viene raddrizzata ottenendo un valore continuo;

4. Condensatori. Hanno lo scopo di filtrare le armoniche di corrente provenienti


dall’inverter. Non sono presenti condensatori elettrolitici con evidenti vantaggi sulla
semplicità, affidabilità e valore della corrente assorbita della macchina.
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Versione A
5. IGBT primario con termistore. La tensione continua, grazie ad un inverter, è
convertita in una forma d’onda quadrata ad una frequenza di circa 40 kHz. È presenta
un modulo IGBT che contiene un termistore che, nel caso la temperatura del modulo
supera i 100°C, blocca il funzionamento dell'inverter.
Il controllo della corrente di taglio avviene grazie alla modulazione fornita dall’inverter.

6. Relè di commutazione 230/400V. Questo gruppo di relè mette in serie o in parallelo


gli avvolgimenti primari del trasformatore principale in modo da adattare il rapporto
spire in base alla tensione di alimentazione 230/400V.

P1I SI
P1F
Figura 2.3
P2I
SF
P2F

7. Complessivo inverter.

La scheda riceve in ingresso le tre fasi di linea e fornisce in uscita la tensione di


alimentazione del trasformatore principale inoltre la scheda gestisce i seguenti
segnali:

- segnale di corrente impostata determinando quindi il tempo di conduzione degli


IGBT secondo il valore di corrente fissato dalla scheda frontale;
- il segnale di corrente proveniente dai trasformatori di lettura della corrente primaria
(montati sulla scheda stessa) per la regolazione della corrente di taglio e per la
protezione dell’inverter;
- i segnali dei termostati e del termistore dell’IGBT;
- il segnale di accensione dell’inverter;
- i segnali di undervoltage ed overvoltage;
- l’alimentazione (24VDC) fornita dalla scheda di controllo per il funzionamento
interno.

La scheda fornisce i seguenti segnali:


- segnale di intervento termostato e termistore;
- alimentazione ausiliaria (15VDC);

8. Trasformatori lettura corrente primaria. I trasformatori permettono la misura della


corrente primaria del trasformatore necessaria per la protezione dell’inverter e per la
regolazione della corrente di taglio.

9. Trasformatore principale con termostato. Il trasformatore fornisce ai suoi morsetti


secondari una tensione di valore necessario per il taglio. Inoltre fornisce l’isolamento
elettrico necessario tra rete di alimentazione e circuito di taglio. Sul trasformatore è
presente un termostato da 110 °C.
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Versione A
10. Raddrizzatore secondario sensore corrente di taglio ed IGBT arco pilota: la
tensione a forma d’onda quadra prodotta dall’inverter viene raddrizzata da un ponte a
diodi veloci con circuito di snubber collegato ai suoi morsetti. Inoltre sono presenti un
sensore della corrente di taglio e un IGBT per disconnettere il circuito dell’arco pilota
una volta che il sensore della corrente di taglio ha rilevato il passaggio di corrente.

11. Resistore snubber. Il resistore snubber è attaccato materialmente al dissipatore ed


elettricamente al ponte. Lo snubber serve a ridurre le sovratensioni e ridurre la
potenza dissipata dal ponte.

12. Induttore di livellamento della corrente di taglio: L’induttore è un dispositivo


necessario per livellare la corrente nel circuito di taglio in modo tale da avere un valore
il più possibile continuo alle alte frequenze.

13. Scheda filtro alta frequenza. E’ un circuito necessario per la chiusura dell’alta
tensione prodotta dal trasformatore alta frequenza. Inoltre protegge i componenti della
macchina dalle sovratensioni.

14. Trasformatore alta frequenza: genera la tensione per l’innesco dell’arco elettrico. Il
trasformatore è alimentato dalla scheda spinterometro.

15. Scheda spinterometro. La scheda genera una serie d'impulsi in alta frequenza e
tensione che alimentano il trasformatore alta frequenza. Tali impulsi vengono ripetuti
fino all'innesco dell’arco e comunque non oltre un tempo massimo di un secondo.

16. Attacco torcia. La macchina non è dotata di una torcia propria, ma, ha un connettore
per collegare la torcia. Il connettore permette il passaggio della corrente di taglio e
contiene contatti per i fili per il pulsante torcia, per il riconoscimento e per l’arco pilota.

17. Scheda alimentazioni ausiliarie. Fornisce tutte le alimentazioni ausiliarie necessarie


per l’alimentazione dei circuiti della macchina. In particolare alimenta la scheda di
controllo e la scheda pulsante torcia.

18. Scheda di controllo.

La scheda implementa tutte le funzioni della macchina impostate dall’operatore tramite


il pannello frontale.
La scheda è alimentata a 24VDC per il funzionamento interno;

La scheda gestisce i seguenti segnali:


- set point del potenziometro;
- led di segnalazione stato di funzionamento;
- termostati;
- pressostato;
- test aria e posizione grigliato;
- accensione inverter;
- pulsante torcia e presenza tensione;
- elettrovalvole aria;
- ventilatore;
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- alta frequenza;
- tensione di taglio;
- presenza corrente di taglio;
- contatto 230/400V;
- relè arco pilota.

19. Scheda comandi frontale. Sulla scheda sono presenti i LED di visualizzazione e il
potenziometro di regolazione della corrente.

20. Interruttore prova aria e taglio grigliato

21. Scheda pulsante torcia. Rileva il segnale del pulsante torcia trasmettendolo alla
scheda di controllo mantenendo l’isolamento galvanico di 4kV

22. Ventola di raffreddamento. E’ necessaria per il raffreddamento delle parti interne


della macchina. Il suo funzionamento è gestito dal controllo “fan on demand”
proveniente dalla scheda controllo. All’accensione della macchina viene sempre
eseguito il tempo di postflusso del ventilatore

23. Elettrovalvola aria. Regola l’apertura e la chiusura dell’aria. Il suo funzionamento è


gestito direttamente dalla scheda controllo.

24. Pressostato. Rileva la presenza dell’aria necessaria per il corretto funzionamento del
taglio.

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3) Parti di ricambio a disposizione

Posizione Riferimento schema elettrico


Descrizione COD. N°
(Figura 3.1) (Figura 3.8)
1 Manometro DN40 da pannello (-) 438402
2 Pannello rack + adesivo (STG) (-) 439353
3 Adesivo rack (-) 467189
4 Commutatore a pulsante unipolare nero ATS 454508
5 Manopola con indice D. 29 (-) 438889
6 Interruttore unipolare nero MS 454512
7 Pannello frontale (-) 352415
8 Adesivo dinse (-) 468720
2
9 Attacco rapido 25 mm femmina CA+ 403608
2
10 Cavo di massa 4 metri 10 mm (-) 239623
11 Torcia plasma (-) 022050
12 Attacco centrale plasma (-) 236619
13 Coperchio verniciato (-) 420568

Figura 3.1
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Versione A
Posizione Riferimento schema elettrico
Descrizione COD. N°
(Figura 3.2) (Figura 3.8)
14 Tettuccio di copertura (-) 352419
15 Complesso maniglia (-) 434697
16 Protezione antiurto (-) 454051
17 Filtro regolatore completo (STG) (-) 432081
18 Attacco tubo ¼ rapido ottone (-) 404370
19 Basamento verniciato (-) 404946
20 Cavo di linea 4×4 4,5mt (-) 235999
21 Piedino d’appoggio (-) 431333
22 Adesivo commutatore (-) 468721
23 Manopola commutatore 5×5 (-) 438710
24 Fermo per commutatore (-) 427241

14
15
16

17

18
24

23

22
19

21

20

Figura 3.2

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Versione A
Posizione Riferimento schema elettrico
Descrizione COD. N°
(Figura 3.3) (Figura 3.8)
25 Pianale superiore (-) 449574
26 Cablaggio ausiliario (-) 413575
27 Filtro EMC 25A 44V 50/60Hz F-EMC 427667
28 Ferrite diametro 40 (-) 427404
29 Deviatore tripolare 32A 600V + CNA IL 423173
30 Dado blocca-pressacavo M25 × 1,5 (-) 430757
31 Pressacavo M25 cavo 9-14 nero (-) 427882
32 Ventilatore 24Vdc 40W MV 486379
33 Piastra supporto inverter + HF (-) 449514
34 Modulo IGBT 150A 1,2kV MIGBT 286033
35 Scheda inverter già tarata S-PIC 377046
36 Ponte trifase 70A 1,6kV RP 455506
37 Scheda spinterometro S-HF 377069

29
25 26 28
27

30

31

32
37
33

36 35 34

Figura 3.3

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Versione A
Posizione Riferimento schema elettrico
Descrizione COD. N°
(Figura 3.4) (Figura 3.8)
38 Pressostato 4,2 Atm PR 453245
39 Elettrovalvola 24Vdc diametro 3 EVG 425939
40 Filtro HF FHF 427672
41 Trasformatore HF THF 239994
42 Distanziale trasformatore HF nylon (-) 424159
43 Trasformatore principale TP 481408
44 Complesso condensatore EMC (-) 418883
45 Induttore L 240226
46 Resistore snubber secondario RSN 457123
47 Diodo secondario di potenza D1/D2 423236
48 Deflettore posteriore sinistro (-) 463559
49 Scheda secondario già tarata S-PAD 377044
50 IGBT arco pilota Q1 286031
51 Ferrite cilindrica soppressione EMI (-) 427405
52 Squadretta fissaggio maniglia (-) 465742

38
40 41 42
39

52

43
51

50 44

49

48 47 46 45

Figura 3.4

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Versione A
Posizione Riferimento schema elettrico
Descrizione COD. N°
(Figura 3.5) (Figura 3.8)
53 Scheda frontale già tarata S-PFP 377033
54 Potenziometro per circuito stampato 1kΩ POT 453002
55 Scheda filtro pulsante torcia S-TSF 377049
56 Scheda di controllo già tarata S-PAC 377047
57 Fusibile 2A 400V dimensioni 5×20 (-) 428930
58 Scheda power source S-PPS 377048
59 Fusibile ultrarapido 2A 250V 5×20 (-) 428851

54
53
56
55

57
59

58

Figura 3.5

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Versione A
Posizione Riferimento schema elettrico
Descrizione COD. N°
(Figura 3.6) (Figura 3.8)
1001 Scheda di collaudo (-) 377580

Figura 3.6

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Versione A
Posizione Riferimento schema elettrico
Descrizione COD. N°
(Figura 3.7) (Figura 3.8)
1002 Relè arco pilota (-) 456750
1003 Integrato di controllo del PWM (-) 352508
1004 Relè ventilatore ed elettrovalvole aria (-) 456780

CN5

Figura 3.7
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Versione A
Figura 3.8

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Versione A
4) STRUMENTI NECESSARI PER EFFETTUARE LA DIAGNOSTICA, LA
RIPARAZIONE E LAYOUT SCHEDE

Per la diagnostica della macchina sono necessari:

1) Una scheda di collaudo cod. 377580 (vedi figura 4.1). Questa scheda permette di
testare la macchina senza la scheda frontale. In particolare è possibile:
a) attivare e regolare alcuni dispositivi della macchina:
- inverter (INVERTER);
- regolazione della corrente (POT1 misurabile tra TP3 e TP2);
b) visualizzare alcuni segnali provenienti dalla macchina:
- attivazione del termostato (led °C acceso) ;
- presenza alimentazione ausiliaria (led POWER acceso);
Inoltre è possibile controllare il cablaggio tra i connettori e i punti di arrivo

Figura 4.1

2) Un multimetro con le seguenti scale:


- Ohm: da 0 ad alcuni Mohm;
- Test controllo diodi (∗);
- Tensioni continue (VDC): dai mVDC fino a 1000 VDC;
- Tensioni alternate (VAC): da 10 VAC fino a 700 VAC;

(∗) Nel corso della trattazione si farà spesso riferimento al controllo diodi e allo scopo si deve ricordare che:
- Puntale rosso anodo e puntale nero catodo (giunzione polarizzate direttamente): l’indicazione è variabile
da multimetro a multimetro e da diodo a diodo (0.3-0.6V);
- Puntale nero anodo e puntale rosso catodo (giunzione polarizzata inversamente): l’indicazione è
variabile in funzione del tipo di multimetro e del tipo di diodo (2V-5V).

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Versione A
NOTA: E' necessario uno strumento a scala automatica in quanto, con macchina
danneggiata, non è teoricamente possibile prevedere il livello della grandezza elettrica che
ci si accinge a misurare.
Tenere presente che altre impostazioni possono andar bene ugualmente, ma con portate
maggiori si perde in accuratezza, mentre con portate minori la misura deve essere fatta
rapidamente per evitare riscaldamenti eccessivi dello strumento.

3) Un oscilloscopio palmare (modello FLUKE 123 o superiore) con le seguenti


caratteristiche:
- due canali;
- almeno 20MHz di banda passante

4) Una sonda con le seguenti caratteristiche:


- attenuazione 1:1
- tensioni d'isolamento verso terra di almeno 600Vrms .

5) Una sonda di corrente modello FLUKE I1010 o con caratteristiche di precisione uguali o
superiori o in alternativa uno shunt con corrente di fondo scala di 100A.

6) Un trasformatore ausiliario d’isolamento da 220V \ 48V 220 VA (cod. 481432);

7) Un interruttore magnetotermico da 4 A;

8) Un interruttore di linea 250V 5A minimo

Per la sostituzione degli IGBT:

9) Un bracciale antistatico da collegare al polso.

Per la sostituzione di componenti a contatto con dissipatori (esempio termostati) utilizzare


pasta termica della RS COMPONENT (Cod. 554-311) o tipo diverso ma con
caratteristiche equivalenti.

Di seguito sono riportate le figure che permettono di individuare i punti di misura e tutti i
componenti interessati dalla procedura di diagnosi descritta al capitolo 5 (nb il pallino sul
connettore indica il PIN1):

- figura 4.2 layout scheda secondario;


- figura 4.3 layout scheda inverter;
- figura 4.4 layout scheda frontale;
- figura 4.5 layout scheda di controllo;
- figura 4.6 layout scheda spinterometro;
- figura 4.7 layout scheda filtro pulsante torcia;
- figura 4.8 layout scheda alimentazioni;
- figura 4.9 layout scheda di collaudo.

I componenti interessati alla misura sono evidenziati in grigio.

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Versione A
13

11
12 9

R13
7 8
5 6
R10
R12

3 4
1 2

R11

Figura 4.2

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Versione A
REL2

REL1

REL3

LED2

CN5

REL2

REL1

REL3

Figura 4.3

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Versione A
POWER PRESSOSTATO OVERVOLTAGE

CUT ON TERMOSTATO

Figura 4.4

FUSE1
REL1

CN1

Figura 4.5

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Versione A
Z2

Figura 4.6

Figura 4.7

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Versione A
FUSE1

Figura 4.8

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Versione A
CN4 CN5 CN6 CN7

CN8

POT1

CNXX
CN10

CN2 CN1

CN3

Figura 4.9

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Versione A
5) PROCEDURA DI DIAGNOSI

La procedura di diagnosi si articola nelle seguenti fasi da eseguire in rigorosa


successione:

1- un preliminare e approfondito esame visivo da ripetere anche dopo aver sostituito le


parti danneggiate. La procedura è descritta al paragrafo 5.1;

2- un controllo preliminare delle parti di potenza mediante l’uso di un multimetro. La


procedura è descritta al paragrafo 5.2;

3- una prova degli allarmi alimentazioni e dei pilotaggi inverter. La procedura è descritta
al paragrafo 5.3;

4- una prova in bassa tensione (48VAC 50/60 Hz). La procedura è descritta al paragrafo
5.4;

5- una prova a rete (400VAC 50/60HZ). La procedura è descritta al paragrafo 5.5;

N.B. Salvo diversa segnalazione le prove di controllo andranno eseguite con


macchina non collegata né alla rete di alimentazione né ad un qualunque
alimentatore ausiliario.

N.B. Le schede sono verniciate pertanto porre attenzione durante le prove di


controllo che vi sia un buon contatto elettrico tra strumento di misura e
componente in prova.

N.B. Dopo ogni operazione di sostituzione di un componente (descritta al capitolo 6)


se non diversamente segnalato riprendere la procedura di diagnosi dall’inizio.

N.B. Il contatto delle mani con i morsetti dei componenti elettronici può creare dei
danni irreparabili a causa delle scariche elettrostatiche. In particolare modo vanno
trattati con cura gli IGBT. Utilizzare in questi casi i bracciali antistatici ai polsi e
saldatori collegati a terra.

N.B. Sostituire le parti a contatto con i dissipatori solo dopo aver pulito le superfici
di contatto con alcool e aver spalmato uno strato di pasta termica.

N.B. Al termine delle operazioni di sostituzione serrare molto attentamente le viti sui
contatti di potenza e i connettori sulle schede elettroniche per evitare riscaldamenti
anomali e falsi contatti;

N.B. Non effettuare riparazioni o controlli che differiscono da quanto indicato nel
presente manuale;

NB Fare riferimento al manuale operatore per tutto quanto non è indicato nel
presente manuale.

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5.1 ESAME VISIVO ESTERNO ED INTERNO DELLA MACCHINA

a) Disconnettere la macchina dalla rete di alimentazione e scollegare i cavi di taglio.

b) Analizzare esternamente la macchina accertandosi che non siano presenti danni


evidenti. In modo particolare controllare la tenuta meccanica e l’integrità del pannello
frontale di controllo. Questo può anche essere fatto muovendo, i potenziometri e i tasti
per vedere se eventualmente fossero bloccati. In questi casi sostituire subito il
componente danneggiato.

c) Aprire il generatore secondo il seguente procedimento:

1. Svitare le viti evidenziate nella figura. Togliere la


maniglia e i tettucci di copertura anteriore e posteriore;

2. Togliere le restanti dieci viti (vedi figura) che fissano il


coperchio alla macchina;

3. Rimuovere il coperchio metallico;

4. Per il montaggio procedere in senso inverso.

d) Controllare per prima cosa i depositi di polvere in modo particolare quelli di tipo
metallico. Si ricorda in proposito che anche un piccolo spessore potrebbe creare dei
contatti (in particolare nella parte elettronica), creando dei problemi non solo
all’elemento interessato ma anche quelli ad esso collegati.

e) Particolare importanza rivestono le griglie per il passaggio dell’aria di raffreddamento.


Controllare che non siano ostruite oppure danneggiate. La parziale o totale ostruzione
delle stesse è un elemento che determina una riduzione delle prestazioni termiche
(duty cycle) della macchina.

f) Controllare inoltre tutte le parti interne alla macchina facendo particolare attenzione alla
presenza di bruciature, deformazioni, rotture, contatti evidenti non previsti, contatti
allentati. Sostituire subito la parte danneggiata.

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Versione A
g) In ogni caso pulire con un getto d’aria compressa secca tutti i componenti per
rimuovere i depositi di polvere. Ripetere l’esame visivo dopo quest’ultima operazione.

h) Controllare visivamente tutti i cablaggi e connettori. I guasti derivanti dalle non buone
continuità elettriche sono i più subdoli e difficili da rilevare in particolare quando si dà
per scontato che gli stessi siano efficienti.

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Versione A
5.2) CONTROLLO PRELIMINARE PARTI DI POTENZA CON MULTIMETRO

N.B la prova non deve essere eseguita con la macchina collegata alla rete di
alimentazione.

Alcune operazioni preliminari sono necessarie per iniziare la verifica dei componenti:

• togliere qualunque tensione di alimentazione dalla macchina;


• posizionare l’interruttore linea in posizione O (OFF);
• scollegare i tre connettori dalla scheda inverter (punti U1, V1,
W1 di figura 4.3.a) rimovendo quindi il collegamento della rete
di alimentazione al raddrizzatore primario;

1) FILTRO DI RETE EMC

• Estrarre i cappucci neri dai morsetti del filtro in modo da


rendere accessibili gli stessi per la misura;

Verificare la continuità del filtro posizionando il multimetro tra gli ingressi e le uscite
corrispondenti. Il valore di resistenza ohmica misurato deve essere pari a un corto
circuito.

Verificare l’isolamento delle fasi verso il conduttore di terra del filtro. Il valore di
resistenza ohmica misurato deve essere pari ad un circuito aperto. Le fasi sono
collegate al conduttore di terra tramite dei condensatori pertanto attendere alcuni
secondi prima di leggere il valore indicato dal multimetro.

Se una delle condizioni precedenti non è verificata sostituire il filtro EMC altrimenti
passare al punto successivo.

2) INTERRUTTORE PRINCIPALE

• Riposizionare i cappucci neri dai morsetti del filtro EMC in


modo da rendere isolati gli stessi;

Controllare con il multimetro che gli ingressi (1, 3, 5, 7), e le uscite corrispondenti (2, 4,
6, 8) dell’interruttore vi sia un circuito aperto (vedi in proposito anche lo schema
elettrico di figura 3.8). Se la condizione è verificata proseguire in caso contrario
sostituire l’interruttore.

a) Funzionamento a 400V.
Se la macchina è utilizzata solo con tensione di alimentazione pari a 400V (con blocco
meccanico su 230V)

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Versione A
• posizionare l’interruttore linea in 400V;

Controllare con il multimetro che tra gli ingressi (1, 3, 5) e le uscite corrispondenti (2,
4, 6) dell’interruttore vi sia un cortocircuito. Controllare con il multimetro che l’ingresso
(7) e l’uscita corrispondente (8) dell’interruttore vi sia un circuito aperto. Se le
precedenti condizioni sono verificate passare al punto successivo altrimenti sostituire
l’interruttore.

b) Funzionamento a 230V.
Se la macchina è utilizzata solo con tensione di alimentazione pari a 230V (con blocco
meccanico su 400V)

• posizionare l’interruttore linea in 230V;

Controllare con il multimetro che tra gli ingressi (1, 3, 5, 7) e le uscite corrispondenti
(2, 4, 6, 8) dell’interruttore vi sia un cortocircuito. Se la condizione è verificata passare
al punto successivo altrimenti sostituire l’interruttore.

c) Funzionamento a 230V/400V.
Se la macchina è utilizzata con entrambe le tensioni di alimentazione (senza blocco
meccanico sull’interruttore) verificare i punti precedenti a e b.

3) RADDRIZZATORE PRIMARIO

Controllare in base alla figura 4.3.a con il multimetro i diodi presenti tra i punti
specificati:

- punto U1 (anodo) e punto +VCC (catodo);


- punto V1 (anodo) e punto +VCC (catodo);
- punto W1 (anodo) e punto +VCC (catodo);
- punto U1 (catodo) e punto 0VCC (anodo);
- punto V1 (catodo) e punto 0VCC (anodo);
- punto W1 (catodo) e punto 0VCC (anodo);

Se le condizioni precedenti fossero verificate passare al controllo successivo altrimenti


procedere alla sostituzione del raddrizzatore primario.

4) MODULO INVERTER

Controllare in base alla figura 4.3.b con il multimetro i diodi presenti tra i punti
specificati:

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Versione A
- punto +VCC (catodo) e punto OUT1 (anodo);
- punto OUT1 (catodo) e punto OVCC (anodo);
- punto +VCC (catodo) e punto OUT2 (anodo);
- punto OUT2 (catodo) e punto 0VCC (anodo);

Se almeno una delle condizioni precedenti non fosse verificata procedere alla
sostituzione del modulo IGBT altrimenti passare al controllo successivo. Nb la verifica
del circuito di pilotaggio degli IGBT andrà poi comunque eseguita come descritto al
paragrafo 5.3.

5) RADDRIZZATORE SECONDARIO E CIRCUITO DI SNUBBER SECONDARIO

a) verificare con il multimetro il diodo secondario tra i punti 2 (anodo) e 1 (catodo)


secondo la figura 4.2. Se non è danneggiati passare al punto successivo altrimenti
controllare il valore della resistenza R11 di figura 4.2. Se il valore è 27Ω ± 2Ω
sostituire entrambi i diodi secondari altrimenti sostituire sia i diodi secondari che la
scheda secondario.

b) verificare con il multimetro il diodo secondario tra i punti 4 (anodo) e 3 (catodo)


secondo la figura 4.2. Se non è danneggiati passare al punto successivo altrimenti
controllare il valore della resistenza R12 di figura 4.2. Se il valore è 27Ω ± 2Ω
sostituire entrambi i diodi secondari altrimenti sostituire sia i diodi secondari che la
scheda secondario.

c) verificare con il multimetro il diodo secondario tra i punti 6 (anodo) e 5 (catodo)


secondo la figura 4.2. Se non è danneggiati passare al punto successivo altrimenti
controllare il valore della resistenza R10 di figura 4.2. Se il valore è 27Ω ± 2Ω
sostituire entrambi i diodi secondari altrimenti sostituire sia i diodi secondari che la
scheda secondario.

d) verificare con il multimetro il diodo secondario tra i punti 8 (anodo) e 7 (catodo)


secondo la figura 4.2. Se non è danneggiati passare al punto successivo altrimenti
controllare il valore della resistenza R13 di figura 4.2. Se il valore è 27Ω ± 2Ω
sostituire entrambi i diodi secondari altrimenti sostituire sia i diodi secondari che la
scheda secondario.

e) verificare con il multimetro il valore di resistenza tra i punti RSNUB1 e RSNUB2


secondo la figura 4.2. Se il valore è 20Ω ± 2Ω passare al punto successivo
altrimenti sostituire il resistore di snubber secondario

6) IGBT ARCO PILOTA

a) verificare con il multimetro il diodo secondario tra i punti 10 (anodo) e 9 (catodo)


secondo la figura 4.2. Se non è danneggiati passare al punto successivo altrimenti
sostituire l’IGBT arco pilota.

7) RELE’ COMMUTAZIONE 230/400

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Versione A
a) verificare con il multimetro la presenza di un circuito aperto tra i punti P1F e P2I
secondo la figura 4.3. La misura è agevole posizionando i puntali del tester sui fori
passanti della pista e applicando una leggera pressione per rompere lo strato di
verniciatura. Se il valore è corretto passare al punto successivo altrimenti sostituire i
tre relè (REL1, REL2 e REL3) di figura 4.3.

b) verificare con il multimetro la presenza di un circuito aperto tra i punti P1I e P2I
secondo la figura 4.3. La misura è agevole posizionando i puntali del tester sui fori
passanti della pista e applicando una leggera pressione per rompere lo strato di
verniciatura. Se il valore è corretto passare al punto successivo altrimenti sostituire i
tre relè (REL1, REL2 e REL3) di figura 4.3.

c) verificare con il multimetro la presenza di un circuito aperto tra i punti P1F e P2F
secondo la figura 4.3. La misura è agevole posizionando i puntali del tester sui fori
passanti della pista e applicando una leggera pressione per rompere lo strato di
verniciatura. Se il valore è corretto passare al punto successivo altrimenti sostituire i
tre relè (REL1, REL2 e REL3) di figura 4.3.

8) FUSIBILI

• rimuovere il fusibile (fuse1 di figura 4.8) dalla sua sede.


a) verificare l’integrità del fusibile della scheda alimentazione (FUSE1 di figura 4.8).
Se è integro ricollegarlo e passare al punto 4 altrimenti scollegare il connettore CN6
dalla scheda alimentazione (figura 4.4), e verificare con il multimetro che tra i punti
TP1 e TP2 (figura 4.4) vi sia la serie di due diodi (TP1 anodo TP2 catodo). In
polarità diretta si deve trovare un valore compreso tra 0.55 e 0.85 V. Se la
condizione non è verificata sostituire la scheda alimentazione ausiliaria altrimenti
sostituire il solo fusibile e passare al punto successivo dopo aver ricollegato il
connettore CN6.

b) verificare l’integrità del fusibile della scheda controllo (FUSE1 di figura 4.5). Se non
è danneggiato passare al punto successivo altrimenti scollegare i connettori dalla
elettrovalvola e misurare la resistenza sui terminali dell’elettrovalvola. Se il valore è
minore di 12Ω sostituire l’elettrovalvola altrimenti sostituire la ventola di
raffreddamento

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Versione A
5.3) CONTROLLO ALLARMI, ALIMENTAZIONI E PILOTAGGI INVERTER

Eseguire le seguenti operazioni:

• ricollegare tutto quanto è stato scollegato in precedenza in


seguito a sostituzioni o riparazioni;
• lasciare scollegati i tre connettori dalla scheda inverter
(punti U1, V1, W1 di figura 4.3.a);
• scollegare il connettore CN5 (6 poli mod2) dalla scheda
inverter (vedi figura 4.3.b);
• collegare l’alimentatore stabilizzato (per ora spento) al
connettore maschio CN5 dalla scheda inverter. Nota bene: il
polo positivo dell’alimentatore deve essere collegato ai pin 6
e 5 (vedi figura 4.3.b), il polo negativo dell’alimentatore
deve essere collegato ai pin 1;
• collegare un filo volante al pin 4, uno al pin 3 ed un altro al
pin 2. Per ora cortocircuitare tra loro questi tre fili.
• scollegare il connettore CN1 dalla scheda di controllo (figura
4.5) e collegarlo al connettore CN3 della scheda di collaudo
(figura 4.9);
• portare l’interruttore “INVERTER” sulla scheda di collaudo
(figura 4.9) in posizione OFF;
• accendere l’alimentatore stabilizzato e regolare la tensione a
24V±1V. Assicurarsi che l’alimentazione giunga alla scheda.

1) Verificare che il led verde LED2 sulla scheda inverter (vedi figura 4.2.b) sia
stabilmente acceso altrimenti sostituire il complessivo inverter.

2) Verificare che il led verde LED1 sulla scheda inverter (vedi figura 4.2.b) sia
stabilmente spento altrimenti sostituire il complessivo inverter.

• portare l’interruttore “INVERTER” sulla scheda di collaudo


(figura 4.9) in posizione ON;

3) Verificare che, dopo l’esecuzione del punto precedente, il led verde LED1 sulla scheda
inverter (vedi figura 4.2.b) sia ora stabilmente acceso altrimenti sostituire il
complessivo inverter.

4) Verificare che il led verde POWER sulla scheda di collaudo (vedi figura 4.9) sia
stabilmente acceso altrimenti sostituire il complessivo inverter dopo aver controllato il
cablaggio tra scheda inverter e scheda di collaudo (connettore a venti poli tra CN2
scheda inverter e CN3 scheda collaudo);

ALLARMI

NB I LED O.C. (overcurrent) O.V. (overvoltage) U.V. (undervoltage) sulla scheda di


collaudo (figura 4.9) non sono significativi per il test della macchina.

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Versione A
5) Verificare che la tensione tra i punti TH (positivo) e TEST (negativo) sia nel range
4.3VDC÷6.43VDC (corrispondente ad una temperatura del modulo IGBT compresa tra
31°C e 14.7°C. Se il valore è corretto passare al punto successivo altrimenti sostituire
il complessivo inverter e ripetere tutti i test a partire dal paragrafo 5.2.

6) Verificare che il led giallo sulla scheda di collaudo (°C) sia stabilmente spento. Se
questo avviene passare al punto successivo altrimenti eseguire le seguenti operazioni:

• scollegare i connettori CN3 e CN4 dalla scheda inverter (vedi


figura 4.2.b);

a) Verificare con il multimetro la presenza di un contatto chiuso sul connettore


femmina CN3 e poi sul connettore femmina CN4 appena scollegati. Se uno
qualsiasi dei due contatti non è chiuso, sostituire il termostato relativo altrimenti
sostituire il complessivo inverter.

• al termine delle operazioni di sostituzione ricollegare i


connettori CN3 e CN4 alla scheda inverter verificando che ora
il termostato è spento, se non è così, sostituire il
complesso inverter;

7) Eseguire la seguente operazione:

• rimuovere uno qualsiasi dei connettori CN3 CN4 dalla scheda


inverter (vedi figura 4.3.a);

Verificare che il led °C (termostato) sulla scheda di collaudo (vedi figura 4.5) sia
stabilmente acceso altrimenti sostituire il complessivo inverter.

• Ricollegare i connettori precedentemente scollegati;

CONTROLLO PILOTAGGI IGBT

8) Eseguire la seguente operazione:

• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in


posizione ON;

9) Verificare che, dopo l’esecuzione dell’operazione, il led LED 1 sulla scheda inverter
(figura 4.3.a) sia stabilmente acceso altrimenti sostituire il complessivo inverter dopo
aver controllato il cablaggio tra scheda di collaudo e scheda inverter (connettore a
venti poli tra CN2 scheda inverter e CN3 scheda collaudo).

• ruotare il potenziometro della scheda di collaudo tutto in


senso orario (massima potenza);
• collegare la sonda dell’oscilloscopio sui punti G1 ed E1 (massa
su E1) (pilotaggio 1) della scheda inverter (vedi figura
4.3.a);

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Versione A
• Impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:
verticale 5V/div;
orizzontale 10μs/div;

NOTA: Le stesse misure e le stesse considerazioni vanno ripetute per i restanti pilotaggi
e cioè:
- punti G2 ed E2 (massa su E2) (pilotaggio 2);
- punti G3 ed E3 (massa su E3) (pilotaggio 3);
- punti G4 ed E4 (massa su E4) (pilotaggio 4);

10) Sono possibili tre tipi di situazioni in funzione della forma d’onda visualizzata
dall’oscolloscopio:

a) Se la forma d’onda visualizzata è sempre nulla per tutti i pilotaggi sostituire l’integrato
di controllo del pwm (U1 figura 4.3, montato su zoccolo) e riverificare i pilotaggi. Se il
problema persiste dopo aver sostituito l’integrato sostituire il complessivo inverter.

b) Se la forma d’onda visualizzata è quella di figura 5.3, dove, nella prima immagine la
base dei tempi è 10 μs, nella seconda è 1 μs (fronte di salita) e nella terza è 0.2 μs
(fronte di discesa), ed inoltre, la forma d’onda rispetta i valori riportati in seguito
passare al punto numerato successivo.

- Frequenza 39kHZ ÷ 41kHZ;


- valore positivo 14V ÷ 15V;
- valore negativo –0.5V ÷ 0.2V;
- tempo di salita 3 ÷ 5 us;
- tempo di discesa 500 ÷ 700 ns;

c) Se la forma d’onda visualizzata non è quella di figura 5.3 e inoltre non presenta valori
riportati sopra smontare il complessivo inverter e seguire le seguenti istruzioni:

• togliere alimentazione alla scheda


• tagliare i piedini dei moduli IGBT in modo tale che
successivamente sarà possibile rimuovere i piedini
singolarmente;
• appoggiare la scheda appena rimossa su un piano isolante;
• alimentare nuovamente la scheda;
• Impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:

verticale 5V/div;
orizzontale 10μs/div;

• collegare la sonda dell’oscilloscopio sui punti indicati di


seguito:
- G1 ed E1 (massa su E1) della scheda inverter (vedi
figura 4.3.b);

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Versione A
- G2 ed E2 (massa su E2) della scheda inverter (vedi
figura 4.3.b);
- G3 e E3 (massa su E3) della scheda inverter (vedi figura
4.3.b);
- G4 ed E4 (massa su E4) della scheda inverter (vedi
figura 4.3.b);

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Versione A
Figura 5.3

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Versione A
- Verificare che sull’oscilloscopio appaia la forma d’onda di figura 5.4. Inoltre deve
avere anche i seguenti valori:

- frequenza 39kHZ ÷ 41kHZ;


- valore positivo 14V ÷ 15V;
- valore negativo -1V ÷ 0.5V;

Figura 5.4

Se tutti i pilotaggi della scheda sono corretti sostituire solo il modulo IGBT
altrimenti sostituire sia il modulo IGBT che la scheda inverter:

NOTA. La sostituzione della scheda inverter e dei moduli implica necessariamente


di verificare nuovamente tutti i punti di questo paragrafo (5.3) in modo tale che al
termine tutti i pilotaggi siano corretti con il modulo IGBT collegato.

11) Eseguire la seguente operazione:

• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in


posizione OFF;
• collegare la sonda dell’oscilloscopio sui punti indicati di
seguito:
- G1 ed E1 (massa su E1) della scheda inverter (vedi figura
4.3.b);
- G2 ed E2 (massa su E2) della scheda inverter (vedi figura
4.3.b);
- G3 e E3 (massa su E3) della scheda inverter (vedi figura
4.3.b);
- G4 ed E4 (massa su E4) della scheda inverter (vedi figura
4.3.b);

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Versione A
• Impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:

verticale 5V/div;
orizzontale 10μs/div;

Verificare che la tensione misurata dall’oscilloscopio sia 0V su ciascun pilotaggio


altrimenti sostituire il complessivo inverter:

• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in


posizione ON;

12) Verificare che staccando il connettore CN4 (il connettore CN3 deve rimanere inserito)
la tensione misurata dall’oscilloscopio sia circa 0V su ciascun pilotaggio, se la
tensione non passa la verifica, sostituire il complessivo inverter. Fare lo stesso
staccando il connettore CN3 (questa volta il connettore CN4 deve rimanere inserito).
Al termine delle operazione ricollegare i connettori CN3 e CN4.

13) Prendere i tre fili collegati ai pin 2,3,4 del connettore CN5 che ora sono cortocircuitati.
Verificare che staccando il filo collegato al pin 4 la tensione misurata dall’oscilloscopio
si porti a circa 0V. Ricollegare il filo e fare la stessa operazione col filo collegato al pin
3. Se una delle due verifiche risulta negativa sostituire il complessivo inverter.

Al termine delle operazioni :

• cortocircuitare i fili collegai ai pin 2,3,4 del connettore CN5


(vedi figura 4.3.a);
• scollegare la sonda dell’oscilloscopio dalla scheda;
• spegnere l’alimentatore.

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Versione A
5.4) PROVA IN BASSA TENSIONE

IMPORTANTE: Prima di eseguire la prova in bassa tensione assicurarsi che i pilotaggi


degli IGBT descritti al paragrafo 5.3 siano corretti altrimenti si rischia di danneggiare il
complessivo inverter. Ad ogni sostituzione di qualsiasi componente è necessario
riprendere i controlli dall’inizio del paragrafo.

INTRODUZIONE
La prova consiste nell’alimentare la macchina mediante un trasformatore ausiliario di
isolamento. Il trasformatore ha tensione d’uscita 48VAC monofase ed un magnetotermico
da 4A sul secondario (vedi figura 5.5). La macchina deve essere comunque alimentata dal
24VDC ausiliario collegato al connettore CN5.
Per fare la prova è necessario un connettore femmina collegato a CN1 per accendere i
relè di commutazione serie/parallelo per l’adattamento 220V/400V. Il connettore femmina
deve avere due fili: uno collegato al pin 1, l’altro al pin 2 ed, infine, uno al pin 3.

DESCRIZIONE PROVA

Eseguire le seguenti operazioni:

• ricollegare tutto quanto è stato scollegato in precedenza per


eventuali riparazioni o sostituzioni;
• lasciare scollegati i tre connettori collegati ai morsetti
U1,V1,W1 della scheda inverter ed i connettori collegati ai
morsetti 0VCC e +VCC (vedi figura 4.3.a);
• lasciare collegata la scheda di collaudo;
• lasciare collegata l’alimentazione ausiliaria alla scheda
inverter e i relativi cortocircuiti (connettore CN5, figura
4.3);
• collegare il polo negativo dell’alimentatore +24VDC al pin 1
del connettore CN1 della scheda 4.3, collegare un filo volante
al pin 2 ed uno al pin 3 del connettore CN1. Tali fili dovranno
essere collegati prima uno e poi l’altro (seguendo le
indicazioni dei punti seguenti) al polo positivo
dell’alimentatore +24VDC;
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione OFF;
• collegare la sonda dell’oscilloscopio tra i punti +VCC (polo
positivo) e 0VCC (polo negativo) di figura 4.3.a;
• Impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:

verticale 10V/div;
orizzontale 4ms/div;

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Versione A
C
400
48 D
A B 230 48 VAC a due fasi del
0 ponte primario
230 VAC
0

A – Alimentazione di rete 230 VAC 50 Hz


B – Interruttore di linea 250V 5°
C – Trasformatore d’isolamento cod. 481432
D – Interruttore di carico 50V 4°
Figura 5.5

• collegare la tensione di 48 VAC a due punti (U1,V1 di figura


4.3.a) del ponte primario (vedi figura 5.5) e alimentare la
macchina;
• portare il potenziometro della scheda di collaudo al valore
massimo;

1) Misurare il valore della tensione visualizzata dall’oscilloscopio. Tale valore deve


essere compreso tra i 68V ed i 72V (a patto che il valore della tensione alternata in
uscita dal trasformatore sia 48VAC). Inoltre la tensione deve essere priva di strane
oscillazioni. Se non è così sostituire il complessivo inverter.

• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in


posizione ON;

2) Dopo aver acceso l’inverter verificare che la forma d’onda in uscita dall’oscilloscopio
sia come quella mostrata in figura 5.6. Verificare che il valore del picco della tensione
è compresa tra i 65V ed i 69V, mentre il valore inferiore tra i 44V ed i 47V. La
presenza di oscillazioni come mostrate in figura 5.6a sono corrette. Se non è così
sostituire il complessivo inverter

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Versione A
Figura 5.6
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Versione A
3) Collegare il filo attaccato al pin 2 del connettore CN1 al polo positivo
dell’alimentatore +24VDC. La forma d’onda presa tra i punti +VCC e 0VCC deve
essere come nella figura 5.6b. Il valore minimo della tensione è compresa tra 45V e
47V. Se non è così sostituire il complessivo inverter

4) Staccare il filo collegato al punto precedente e collegare il filo attaccato al pin 3 del
connettore CN1 al polo positivo dell’alimentatore +24VDC. La forma d’onda presa
tra il punto +VCC e 0VCC deve essere come nella figura 5.6c. Il valore minimo
della tensione deve essere compreso tra 35V e 38V. Se non è così sostituire il
complessivo inverter

5) Tendendo sempre collegato a +24VDC il filo attaccato al pin 3 del connettore CN1,
misurare la tensione in uscita dalla macchina (il polo negativo può essere preso
sull’elettrodo della torcia). Il valore corretto è 54V ± 5V continui. Se il valore è
corretto passare al punto successivo altrimenti controllare il cablaggio di potenza
della macchina ed eventualmente sostituire il trasformatore principale.

6) Staccare il filo collegato a +24VDC (e connesso al pin 3 del connettore CN1). Al


suo posto attaccare a +24VDC il filo collegato al pin 2 del connettore CN1. Misurare
la tensione in uscita dalla macchina: Il valore corretto è 28V ± 5V continui. Se il
valore è corretto passare al punto successivo altrimenti controllare il cablaggio di
potenza della macchina ed eventualmente sostituire il trasformatore principale

Eseguire le seguenti operazioni:

• collegare la sonda dell’oscilloscopio tra i punti E1 e 0VCC


(massa) di figura 4.3.b.
• impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:

verticale 20V/div;
orizzontale 4μs/div;
pendenza trigger salita.

Verificare che sull’oscilloscopio appaia sempre la forma d’onda di figura 5.8. La verifica
deve essere effettuata in tre condizioni:

a. Staccando da +24VDC i fili attaccati ai pin 2,3 del connettore CN1.


b. Attaccando solo il filo collegato al pin 2 del connettore CN1 al polo positivo
dell’alimentatore +24VDC.
c. Attaccando solo il filo collegato al pin 3 dal connettore CN1 al polo positivo
dell’alimentatore +24VDC.

La presenza di oscillazioni sul valore alto (pari a circa 30 V per il punto c., pari a circa 20V
per il punto a. e b.) è da considerarsi normale. In caso contrario sostituire il trasformatore.

• Ripetere la prova precedente (sempre nelle tre condizioni


a,b,c) collegando la sonda dell’oscilloscopio tra i punti +VCC
e E1 (massa) di figura 4.3.b.
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Versione A
Verificare che sull’oscilloscopio appaia la forma d’onda di figura 5.8. La presenza di
oscillazioni sul valore alto (come prima) è da considerarsi normale. In caso contrario
sostituire il trasformatore.

• spegnere l’alimentazione ausiliaria 48VAC


• rimuovere la sonda dell’oscilloscopio;
• rimuovere l’alimentazione ausiliaria.

Figura 5.8

Appunto: quest’ultima prova sembra ridondante, meglio tenerla o


no?

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Versione A
5.5) PROVA A RETE

N.B. La prova prevede misure con la macchina collegata a rete. Data la pericolosità della
tensione, prestare molta attenzione alla sicurezza astenendosi da qualsiasi manovra se
non si è certi di quello che si sta facendo. Inoltre porre molta attenzione alle misure sul
secondario per la presenza di tensioni elevate.

In base alla rete di cui si dispone (rete a 400V o rete a 230V) bisogna fare due prove
differenti.

PROVA CON RETE A 400V

Se si dispone di una rete a 400V, eseguire le seguenti operazioni:

• ricollegare tutto quanto è stato scollegato in precedenza a


seguito di riparazioni o misure;
• lasciare collegata la scheda di collaudo;
• ricollegare i tre connettori alla scheda inverter (morsetti U1,
V1, W1 di figura 4.3.a);
• togliere il connettore Z2 dalla scheda spinterometro;
• portare l’interruttore di linea in posizione 0 (OFF);
• collegare il cavo linea alla rete di alimentazione con tensione
di 400V ± 10%, frequenza 50Hz/60Hz e alimentare la macchina.
NOTA: Se la tensione d’ingresso è vicina (o superiore) a 460V oppure vicina (o inferiore) a
320V potrebbe intervenire la protezione di sovratensione (overvoltage) o sottotensione
(undervoltage) della macchina;
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione OFF ed il potenziometro al massimo;
• portare l’interruttore di linea in posizione 400V (accensione
della macchina con rete 400V);

1) Controllare che sulla scheda power source (figura 4.7) lo stato dei led sia il seguente:

LED
DESCRIZIONE STATO
(Figura 4.8)
LED1 ALIMENTAZIONE VENTOLA 24VDC STABILMENTE ACCESO
ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PER
LED2 SCHEDA INVERTER 24VDC
STABILMENTE ACCESO

LED3 ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PRIMARIA STABILMENTE ACCESO


ALLARME UNDERVOLTAGE
LED5 STABILMENTE ACCESO
(ACCESO = NON ATTIVO)
ALLARME OVERVOLTAGE
LED6 (ACCESO = NON ATTIVO)
STABILMEMTE ACCESO

RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A


LED7 STABILMENTE SPENTO
230V (SPENTO = DISABILITATO)

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Versione A
RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A
LED8 400V (ACCESO = ABILITATO)
STABILMENTE ACCESO

Se lo stato dei led è corretto passare al punto successivo altrimenti misurare la


tensione tra i pin 1 e 6 del connettore CN6 della scheda alimentazione (figura 4.8). Se
il valore è 564V±10V sostituire la scheda alimentazioni dopo aver controllato il
cablaggio tra scheda inverter (punti 0VCC e +VCC di figura 4.3.a) e scheda
alimentazione (connettore CN6 di figura 4.8), se il valore non è 564V±10V sostituire la
scheda inverter.

2) Eseguire la seguente operazione:

• portare l’interruttore di linea in posizione 230V;

Controllare che sulla scheda power source (figura 4.7) lo stato dei led sia il seguente:

LED
DESCRIZIONE STATO
(Figura 4.8)
LED1 ALIMENTAZIONE VENTOLA 24VDC STABILMENTE ACCESO
ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PER SCHEDA
LED2 INVERTER 24VDC
STABILMENTE ACCESO

LED3 ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PRIMARIA STABILMENTE ACCESO


ALLARME UNDERVOLTAGE
LED5 (ACCESO = NON ATTIVO)
STABILMENTE ACCESO

ALLARME OVERVOLTAGE
LED6 STABILMEMTE SPENTO
(SPENTO = ATTIVO)
RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A 230V
LED7 (ACCESO = ABILITATO)
STABILMENTE ACCESO

RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A 400V


LED8 STABILMENTE SPENTO
(SPENTO = DISABILITATO)

Se lo stato dei led è corretto passare al punto successivo altrimenti sostituire la


scheda alimentazione.

3) Eseguire la seguente operazione:

• portare l’interruttore di linea in posizione 400V;

Controllare che sulla scheda inverter (figura 4.3a) il LED2 sia stabilmente acceso
(alimentazione +24V presente sulla scheda inverter) altrimenti controllare il cablaggio
tra scheda alimentazioni (connettore CN4 di figura 4.8) e scheda inverter (connettore
CN5 di figura 4.3a)

4) Controllare che sulla scheda controllo (figura 4.5) il LED2 (alimentazione +15VDC
presente) sia stabilmente acceso altrimenti controllare il cablaggio tra scheda

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Versione A
alimentazioni (connettore CN2 di figura 4.8) e scheda controllo (connettore CN6 di
figura 4.5).

5) Controllare che sulla scheda secondario (figura 4.2) i LED1 e LED3 siano stabilmente
spenti altrimenti sostituire la scheda secondario.

6) Controllare che sulla scheda secondario (figura 4.2) il LED2 sia stabilmente spento
con l’interruttore sulla scheda frontale in posizione grigliato e stabilmente acceso con
l’interruttore sulla scheda frontale in posizione non grigliato. Se le condizioni sono
verificate passare al punto successivo altrimenti sostituire la scheda secondario dopo
aver controllato il cablaggio tra scheda secondario (connettore CN1) e scheda
controllo (connettore CN4) e tra scheda controllo (connettore CN3) e scheda frontale
(connettore CN1).

7) Verificare che il led verde a sinistra (=POWER) sul pannello frontale della macchina
(vedi anche figura 4.4) sia stabilmente acceso. Se così non fosse sostituire la scheda
frontale dopo aver controllato il cablaggio tra scheda frontale e scheda di controllo
(connettore CN1 scheda frontale e connettore CN4 scheda di controllo).

8) Verificare che il led giallo (il terzo a partire da sinistra = AIR) sul pannello frontale della
macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente acceso. Se è acceso passare al
punto successivo altrimenti scollegare un conduttore dal pressostato. Se il led si
accende stabilmente sostituire il pressostato altrimenti controllare con il multimetro il
led PRESSOSTATO sulla scheda frontale (figura 4.4). Se il led non è danneggiato
controllare il cablaggio tra scheda frontale e scheda di controllo (connettore CN1
scheda frontale e connettore CN4 scheda di controllo). Se il LED è danneggiato
sostituire la scheda frontale, se il LED non è danneggiato ed il cablaggio è corretto
sostituire la scheda di controllo. Al termine delle operazioni ricordarsi di ricollegare il
conduttore (precedentemente scollegato) al pressostato.

9) Verificare che il led giallo (il secondo a partire da destra = TERMOSTATO) sul
pannello frontale della macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente acceso. Se è
acceso passare al punto successivo altrimenti controllare con il multimetro il led
TERMOSTATO sulla scheda frontale (figura 4.4). Se il led non è danneggiato
sostituire la scheda controllo dopo aver controllato il cablaggio tra scheda frontale e
scheda di controllo altrimenti sostituire la scheda frontale.

10) Verificare che il led rosso (il secondo a partire da sinistra = U2) sul pannello frontale
della macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente spento. Se è spento passare al
punto successivo altrimenti sostituire la scheda controllo dopo aver controllato il
cablaggio tra scheda frontale e scheda di controllo.

11) Verificare che il led rosso (l’ultimo a destra = PRESENZA TENSIONE PERICOLOSA)
sul pannello frontale della macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente spento. Se
è spento passare al punto successivo altrimenti scollegare il connettore CN4 dalla
scheda di controllo. Se il led è spento sostituire la scheda secondario (figura 4.2)
altrimenti sostituire la scheda di controllo e la scheda pulsante torcia.

12) Verificare la rotazione della ventola di raffreddamento. Se la ventola ruota passare al


punto successivo altrimenti eseguire le seguenti operazioni:
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Versione A
• Togliere alimentazione alla macchina;
• rimuovere il connettore CN5 dalla scheda controllo (figura
4.5)
• alimentare nuovamente la macchina;

Misurare la tensione tra i PIN 8 e 9 del connettore CN5 sulla scheda di controllo. Se il
valore è 24V±2V sostituire la ventola di raffreddamento altrimenti sostituire la scheda
di controllo. La verifica dell’integrità del cablaggio tra scheda controllo e ventola di
raffreddamento è da tenere in considerazione.

13) Ai fini della sicurezza, prima di eseguire le prove che seguiranno questo punto, è
IMPORTANTE leggere, ed eseguire scrupolosamente, le avvertenze riportate di
seguito.

NB Attenzione al possibile innesco dell’arco pilota dalla torcia che potrebbe


avvenire all’accensione dell’inverter anche senza alta frequenza;

NB Attenzione alle tensioni sul circuito secondario che sono pericolose;

NB Non restare per più di 10 secondi con inverter acceso (e quindi con tensione
ai morsetti di uscita) poiché superato tale tempo potrebbe danneggiarsi il filtro
alta frequenza. Quindi la verifica dei punti successivi deve essere eseguita nel
tempo indicato. Se necessario spegnere momentaneamente l’inverter.

Eseguire le seguenti operazioni:

• Alimentare la macchina a 400V,


• Portare l’interruttore di accensione della macchina in
posizione 400V,
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione ON;
• portare il potenziometro POT1 sulla scheda di collaudo al
valore massimo (tutto in senso orario).

Misurare la tensione tra il polo negativo all’interno della macchina e il polo positivo.

Se il valore è 260V ÷ 280V (con tensione di alimentazione sia 400V±10%) passare al


punto successivo;

Se non si verifica la condizione precedente sostituire il complessivo inverter e


riprendere le operazioni dalla prova in bassa tensione.

14) Controllare che sulla scheda secondario (figura 4.2) il LED1 si accenda in modo
stabile quando si porta l’interruttore INVERTER della scheda di collaudo in posizione
ON. Se tutto funziona come descritto passare al punto successivo altrimenti
controllare la tensione tra i punti “OUT+” e “-“ di figura 4.2. Se il valore è 260V ÷ 280V

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Versione A
sostituire la scheda secondario altrimenti controllare il cablaggio tra il punto “-“ della
scheda secondaria di figura 4.2, l’induttanza ed il trasformatore HF.

15) Eseguire le seguenti operazioni:

• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in


posizione OFF;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);
• collegare la sonda dell’oscilloscopio tra i punti GND (massa)
e TP5 (Iprim) della scheda inverter (vedi figura 4.3a);
• impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:

verticale 200mV/div;
orizzontale 4μs/div;
pendenza trigger salita.

• portare l’interruttore linea in posizione 400V (ON);


• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione ON;

Se la forma d’onda visualizzata dall’oscilloscopio è quella di figura 5.8 (dove la


tensione oscilla tra circa 144mV e 272mV) passare al punto successivo altrimenti
sostituire il complessivo inverter.

Figura 5.8

16) Eseguire le seguenti istruzioni:

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Versione A
• Portare il commutatore inverter sulla scheda di collaudo in
posizione OFF;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);
• cortocircuitare il dinse positivo con l’uscita del
trasformatore alta frequenza (polo negativo) e inserire la
pinza di corrente sul cortocircuito appena eseguito;
• portare l’interruttore linea in posizione 400V (ON);
• portare il potenziometro della scheda di collaudo al valore
minimo;
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione ON;
• portare il potenziometro sulla scheda di collaudo gradualmente
dal valore minimo al valore massimo;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);

Verificare che la corrente letta dalla pinza amperometrica sia variabile da 0A fino a
circa 146A±10A altrimenti sostituire il complessivo inverter.

• portare il potenziometro della scheda di collaudo al valore


minimo;
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione OFF;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);
• rimuovere il cortocircuito in uscita dalla macchina;
• scollegare la scheda di collaudo e ricollegare il connettore
alla scheda controllo (CN1 di figura 4.5)
• portare l’interruttore linea in posizione 400V (ON);

17) Verificare che il LED termostato sulla scheda frontale sia stabilmente spento altrimenti
sostituire la scheda di controllo dopo aver controllato il cablaggio tra scheda di
controllo e scheda frontale (non è esagerato?, guarda il punto 9);

18) Eseguire le seguenti operazioni:

• Collegare il multimetro tra il polo negativo all’interno della


macchina (uscita trasformatore alta frequenza) e il polo
positivo;
• scollegare dalla scheda secondario il filo nero collegato da un
lato al trasformatore HF e, dall’altro lato, al connettore (-)
dalla scheda secondario;
• collegare una torcia tipo P150in buono stato alla macchina;
• premere e mantenere premuto il pulsante torcia (attenzione al
possibile innesco dell’arco pilota dalla torcia che potrebbe
avvenire anche senza alta frequenza);

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Versione A
Sono possibili tre tipi di situazioni in funzione di quello che accade:

a) Se la tensione misurata dal multimetro si porta a 260V÷280V dopo aver premuto il


pulsante torcia e tale tensione scende improvvisamente a zero dopo circa 4 secondi
(anche se il pulsante torcia resta premuto) passare al punto successivo.

b) Se il valore mostrato dal multimetro si porta a 260V÷280V dopo aver premuto il


pulsante torcia e tale tensione non scende a zero dopo circa 4 secondi (anche se il
pulsante torcia resta premuto) eseguire le seguenti operazioni:

• Rilasciare il pulsante torcia;


• scollegare il connettore CN1 dalla scheda secondario (figura
4.2);
• inserire il ponticello CUT OFF sulla scheda controllo (figura
4.5);
• premere e mantenere premuto il pulsante torcia;

Se il valore mostrato dal multimetro si porta a 270V÷290V dopo aver premuto il


pulsante torcia e la tensione non cessa dopo circa 4 secondi sostituire la scheda
controllo. Se, invece, la tensione cessa dopo circa 4 secondi, sostituire la scheda
secondario dopo aver controllato il cablaggio tra la scheda di controllo e la scheda
secondario (connettore CN4 di fig.4.5 e connettore CN1 di fig.4.2).

• Rilasciare il pulsante torcia;


• ricollegare il connettore CN1 alla scheda secondario (figura
4.2);
• togliere il ponticello CUT OFF sulla scheda controllo (figura
4.5);

c) Se il valore mostrato dal multimetro è sempre zero verificare che con il pulsante
torcia premuto tra i connettori CN1 e CN2 dalla scheda pulsante torcia (figura 4.7)
vi sia un corto circuito. Se questo non avviene sostituire la torcia altrimenti
verificare che con il pulsante torcia premuto tra i pin 1 e 2 del connettore CN2
della scheda controllo (figura 4.5) vi sia un cortocircuito (nb la macchina deve
essere alimentata in questa condizione). Se è presente un corto circuito sostituire
la scheda controllo altrimenti sostituire la scheda pulsante torcia dopo aver
controllato il cablaggio tra scheda pulsante torcia e trasformatore ausiliario
(connettore CN2 fig.4.5 e connettore CN3 fig.4.7);

19) Eseguire le seguenti operazioni:

• ricollegare il connettore (-)alla scheda secondario;


• collegare l’aria compressa alla macchina e regolare la
pressione a circa 3.5bar ÷ 4bar leggendo tale valore sul
manometro dell’impianto in prova;

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Versione A
Verificare che il led giallo (led centrale = AIR) (vedi anche figura 4.4) sul pannello frontale
della macchina sia stabilmente acceso (= pressione aria insufficiente). Se è acceso
passare al punto successivo altrimenti scollegare un conduttore dal pressostato. Se il led
si accende stabilmente sostituire il pressostato altrimenti controllare con il multimetro il led
AIR sulla scheda frontale (figura 4.4). Se il led non è danneggiato sostituire la scheda
controllo (fig.4.5) dopo aver controllato il cablaggio tra scheda frontale e scheda di
controllo altrimenti sostituire la scheda frontale (fig.4.4). Al termine delle operazioni
ricordarsi di ricollegare il conduttore precedentemente scollegato dal pressostato

20) Premere il pulsante torcia e verificare che il LED 1 sulla scheda inverter sia sempre
spento in caso contrario sostituire la scheda controllo.

21) Eseguire le seguenti operazioni:

• Agendo sul regolatore di pressione sul posteriore macchina


regolare la pressione fino a 5.5÷6bar, leggendo tale valore sul
manometro dell’impianto in prova

Verificare che a 4.1 ÷ 4.5 bar il led giallo (AIR) (vedi anche figura 4.4) si spenga altrimenti
sostituire il pressostato. Verificare che non ci siano perdite d’aria nel circuito pneumatico a
monte dell’elettrovalvola e non fuoriesca aria dalla torcia.

22) Eseguire le seguenti operazioni:

• Premere e mantenere premuto il pulsante prova aria sul pannello


frontale.

Se si eccita l’elettrovalvola dell’aria EVG (vedi schema elettrico di figura 3.8) e fuoriesce
l’aria dalla torcia passare al punto successivo altrimenti misurare con il multimetro la
tensione sull’elettrovalvola. Se il valore è pari a 24V ± 2V sostituire l’elettrovalvola
altrimenti misurare la tensione sul componente D13 (positivo sul punto 1 della figura
oppure se visibile sulla striscia nera sul componente) della scheda controllo (figura 4.4).
Se il valore è 24V ± 2V sostituire il relè REL1 sulla scheda di controllo altrimenti sostituire
la scheda controllo. La verifica dell’integrità del cablaggio tra pulsante test aria scheda
pannello e tra scheda pannello e scheda di controllo è da tenere in considerazione.

23) Verificare che non vi siano perdite nel circuito pneumatico all’interno dell’impianto di
taglio.

• Rilasciare il pulsante prova aria sul pannello frontale.

24) Verificare che non vi sia fuoriuscita di aria dalla torcia altrimenti sostituire
l’elettrovalvola

25) Eseguire le seguenti operazioni:

• Premere e mantenere premuto il pulsante torcia.

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Versione A
Verificare che dopo la pressione del pulsante torcia sul pannello frontale si accenda il led
rosso (PRESENZA TENSIONE PERICOLOSA) fino al rilascio del pulsate torcia. Se
questo avviene passare al punto successivo altrimenti se il led rosso non si accende
verificare che dopo la pressione del pulsante torcia il led 1 sulla scheda secondario si
accenda per un istante. Se questo avviene sostituire la scheda controllo altrimenti
sostituire la scheda secondario.

26) Verificare l’eccitazione dell’elettrovalvola dell’aria EVG (vedi schema elettrico di figura
3.8) e che fuoriesca aria dalla torcia. Se questo avviene passare al punto successivo
altrimenti sostituire la scheda controllo. La verifica dell’integrità del cablaggio tra
pulsante torcia, scheda torcia e scheda di controllo è da tenere in considerazione.

• Rilasciare il pulsante torcia;

27) Verificare che dopo il rilascio del pulsante torcia vi sia un postflusso dell’aria di circa
60÷70 secondi. Se questo non avviene sostituire la scheda controllo.

28) Verificare il valore di tensione tra i punti 12 (positivo) e 11 della scheda secondario
(figura 4.2). Se il valore è 15V±1V passare al punto successivo altrimenti scollegare la
scheda secondario come descritto al capitolo 6. Misurare nuovamente la tensione
sulla scheda priva ora del modulo IGBT. Se il valore è 15V±1V sostituire l’IGBT
dell’arco pilota altrimenti sostituire sia la scheda secondario che l’IGBT arco pilota.

29) Eseguire le seguenti operazioni:

• Importante: verificare il buono stato della torcia in


particolare nella parte elettrodo cappa;
• Ricollegare il connettore Z2 alla scheda spinterometro;
• Premere il pulsante torcia;

Sono possibili tre tipi di situazioni in funzione di quello che accade:

a) Se l’arco pilota si innesca regolarmente e dura circa 4 secondi passare al punto


successivo;

b) Se non si innesca l’arco pilota:

Verificare al momento della pressione del pulsante torcia e per circa 1 secondo tra i
pin 1 e 2 del connettore CN5 della scheda controllo vi sia la tensione di 24 VDC ± 2V.
Se questo avviene sostituire la scheda spinterometro altrimenti sostituire la scheda
controllo.

c) Se l’arco pilota si innesca ma l’innesco è difficoltoso


Verificare con il multimetro che sui punti U, V, W della scheda inverter vi sia la tensione
di alimentazione altrimenti sostituire l’induttanza e se il problema persiste sostituire la
scheda inverter.

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Versione A
30) Verificare che la ventola di raffreddamento ruoti dopo che l’arco pilota si è innescato
per un tempo di circa 6÷7 minuti. Se trascorso tale tempo la ventola non si spegne
sostituire la scheda controllo

31) Eseguire le seguenti operazioni:

• importante: verificare il buono stato della torcia in


particolare nella parte elettrodo cappa;
• portare l’interruttore sul pannello frontale in posizione “non
grigliato”;
• premere il pulsante torcia e tagliare;

Se il taglio avviene in maniera regolare passare al punto successivo.


Se l’arco pilota non si trasferisce e quindi il led3 sulla scheda secondario è stabilmente
spento controllare torcia e collegamento di massa. Se il problema persiste misurare la
tensione tra i punti 13 e 11 della scheda secondario (figura 4.2). Se il valore è 1V±0.5V
sostituire la scheda secondario altrimenti tarare il valore con il trimmer. Se la taratura non
è possibile o il problema persiste sostituire la scheda secondario.
Se l’arco pilota si trasferisce regolarmente (led 3 stabilmente acceso) ma la corrente resta
al valore dell’arco pilota sostituire la scheda controllo

32) Eseguire le seguenti operazioni:

• portare l’interruttore sul pannello frontale in posizione


“grigliato”;
• premere il pulsante torcia e tagliare entrando e uscendo dal
pezzo;

Se l’operazione avviene regolarmente ossia all’uscita dal pezzo si ha ancora arco pilota
terminare altrimenti se l’arco all’uscita dal pezzo si spegne sostituire la scheda secondario.
Se il problema persiste sostituire l’induttanza.

PROVA CON RETE A 230V

Se si dispone di una rete a 230V, eseguire le seguenti operazioni:

• ricollegare tutto quanto è stato scollegato in precedenza a


seguito di riparazioni o misure;
• lasciare collegata la scheda di collaudo;
• ricollegare i tre connettori alla scheda inverter (morsetti U1,
V1, W1 di figura 4.3.a);
• togliere il connettore Z2 dalla scheda spinterometro;
• portare l’interruttore di linea in posizione 0 (OFF);
• collegare il cavo linea alla rete di alimentazione con tensione
di 230V ± 10%, frequenza 50Hz/60Hz e alimentare la macchina.
NOTA: Se la tensione d’ingresso è vicina (o superiore) a 240V oppure vicina (o inferiore) a
195V potrebbe intervenire la protezione di sovratensione (overvoltage) o sottotensione
(undervoltage) della macchina;
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Versione A
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione OFF ed il potenziometro al massimo;
• portare l’interruttore di linea in posizione 230V (accensione
della macchina con rete 230V);

1) Controllare che sulla scheda power source (figura 4.7) lo stato dei led sia il seguente:

LED
DESCRIZIONE STATO
(Figura 4.8)
LED1 ALIMENTAZIONE VENTOLA 24VDC STABILMENTE ACCESO
ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PER
LED2 SCHEDA INVERTER 24VDC
STABILMENTE ACCESO

LED3 ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PRIMARIA STABILMENTE ACCESO


ALLARME UNDERVOLTAGE
LED5 STABILMENTE ACCESO
(ACCESO = NON ATTIVO)
ALLARME OVERVOLTAGE
LED6 (ACCESO = NON ATTIVO)
STABILMEMTE ACCESO

RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A


LED7 STABILMENTE ACCESO
230V (SPENTO = DISABILITATO)
RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A
LED8 STABILMENTE SPENTO
400V (ACCESO = ABILITATO)

Se lo stato dei led è corretto passare al punto successivo altrimenti misurare la


tensione tra i pin 1 e 6 del connettore CN6 della scheda alimentazione (figura 4.8). Se
il valore è 325V±7V sostituire la scheda alimentazioni dopo aver controllato il
cablaggio tra scheda inverter (punti 0VCC e +VCC di figura 4.3.a) e scheda
alimentazione (connettore CN6 di figura 4.8), se il valore non è 325V±7V sostituire la
scheda inverter.

2) Eseguire la seguente operazione:

• portare l’interruttore di linea in posizione 400V;

Controllare che sulla scheda power source (figura 4.7) lo stato dei led sia il seguente:

LED
DESCRIZIONE STATO
(Figura 4.8)
LED1 ALIMENTAZIONE VENTOLA 24VDC STABILMENTE ACCESO
ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PER SCHEDA
LED2 INVERTER 24VDC
STABILMENTE ACCESO

LED3 ALIMENTAZIONE AUSILIARIA PRIMARIA STABILMENTE ACCESO


ALLARME UNDERVOLTAGE
LED5 STABILMENTE SPENTO
(ACCESO = NON ATTIVO)
LED6 ALLARME OVERVOLTAGE STABILMENTE ACCESO

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Versione A
(SPENTO = ATTIVO)
RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A 230V
LED7 STABILMENTE SPENTO
(ACCESO = ABILITATO)
RELE’ COLLEGAMENTO MACCHINA A 400V
LED8 (SPENTO = DISABILITATO)
STABILMENTE ACCESO

Se lo stato dei led è corretto passare al punto successivo altrimenti sostituire la


scheda alimentazione.

3) Eseguire la seguente operazione:

• portare l’interruttore di linea in posizione 230V;

Controllare che sulla scheda inverter (figura 4.3a) il LED2 sia stabilmente acceso
(alimentazione +24V presente sulla scheda inverter) altrimenti controllare il cablaggio
tra scheda alimentazioni (connettore CN4 di figura 4.8) e scheda inverter (connettore
CN5 di figura 4.3a)

4) Controllare che sulla scheda controllo (figura 4.5) il LED2 (alimentazione +15VDC
presente) sia stabilmente acceso altrimenti controllare il cablaggio tra scheda
alimentazioni (connettore CN2 di figura 4.8) e scheda controllo (connettore CN6 di
figura 4.5).

5) Controllare che sulla scheda secondario (figura 4.2) i LED1 e LED3 siano stabilmente
spenti altrimenti sostituire la scheda secondario.

6) Controllare che sulla scheda secondario (figura 4.2) il LED2 sia stabilmente spento
con l’interruttore sulla scheda frontale in posizione grigliato e stabilmente acceso con
l’interruttore sulla scheda frontale in posizione non grigliato. Se le condizioni sono
verificate passare al punto successivo altrimenti sostituire la scheda secondario dopo
aver controllato il cablaggio tra scheda secondario (connettore CN1) e scheda
controllo (connettore CN4) e tra scheda controllo (connettore CN3) e scheda frontale
(connettore CN1).

7) Verificare che il led verde a sinistra (=POWER) sul pannello frontale della macchina
(vedi anche figura 4.4) sia stabilmente acceso. Se così non fosse sostituire la scheda
frontale dopo aver controllato il cablaggio tra scheda frontale e scheda di controllo
(connettore CN1 scheda frontale e connettore CN4 scheda di controllo).

8) Verificare che il led giallo (il terzo a partire da sinistra = AIR) sul pannello frontale della
macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente acceso. Se è acceso passare al
punto successivo altrimenti scollegare un conduttore dal pressostato. Se il led si
accende stabilmente sostituire il pressostato altrimenti controllare con il multimetro il
led PRESSOSTATO sulla scheda frontale (figura 4.4). Se il led non è danneggiato
controllare il cablaggio tra scheda frontale e scheda di controllo (connettore CN1
scheda frontale e connettore CN4 scheda di controllo). Se il LED è danneggiato
sostituire la scheda frontale, se il LED non è danneggiato ed il cablaggio è corretto
sostituire la scheda di controllo. Al termine delle operazioni ricordarsi di ricollegare il
conduttore (precedentemente scollegato) al pressostato.
http://www.ceaweld.com/ _______________________ ____ PLASMA CUT 100I 55
Versione A
9) Verificare che il led giallo (il secondo a partire da destra = TERMOSTATO) sul
pannello frontale della macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente acceso. Se è
acceso passare al punto successivo altrimenti controllare con il multimetro il led
TERMOSTATO sulla scheda frontale (figura 4.4). Se il led non è danneggiato
sostituire la scheda controllo dopo aver controllato il cablaggio tra scheda frontale e
scheda di controllo altrimenti sostituire la scheda frontale.

10) Verificare che il led rosso (il secondo a partire da sinistra = U2) sul pannello frontale
della macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente spento. Se è spento passare al
punto successivo altrimenti sostituire la scheda controllo dopo aver controllato il
cablaggio tra scheda frontale e scheda di controllo.

11) Verificare che il led rosso (l’ultimo a destra = PRESENZA TENSIONE PERICOLOSA)
sul pannello frontale della macchina (vedi anche figura 4.4) sia stabilmente spento. Se
è spento passare al punto successivo altrimenti scollegare il connettore CN4 dalla
scheda di controllo. Se il led è spento sostituire la scheda secondario (figura 4.2)
altrimenti sostituire la scheda di controllo e la scheda pulsante torcia.

12) Verificare la rotazione della ventola di raffreddamento. Se la ventola ruota passare al


punto successivo altrimenti eseguire le seguenti operazioni:

• Togliere alimentazione alla macchina;


• rimuovere il connettore CN5 dalla scheda controllo (figura
4.5)
• alimentare nuovamente la macchina;

Misurare la tensione tra i PIN 8 e 9 del connettore CN5 sulla scheda di controllo. Se il
valore è 24V±2V sostituire la ventola di raffreddamento altrimenti sostituire la scheda
di controllo. La verifica dell’integrità del cablaggio tra scheda controllo e ventola di
raffreddamento è da tenere in considerazione.

13) Ai fini della sicurezza, prima di eseguire le prove che seguiranno questo punto, è
IMPORTANTE leggere, ed eseguire scrupolosamente, le avvertenze riportare di
seguito.

NB Attenzione al possibile innesco dell’arco pilota dalla torcia che potrebbe


avvenire all’accensione dell’inverter anche senza alta frequenza;

NB Attenzione alle tensioni sul circuito secondario che sono pericolose;

NB Non restare per più di 10 secondi con inverter acceso (e quindi con tensione
ai morsetti di uscita) poiché superato tale tempo potrebbe danneggiarsi il filtro
alta frequenza. Quindi la verifica dei punti successivi deve essere eseguita nel
tempo indicato. Se necessario spegnere momentaneamente l’inverter.

Eseguire le seguenti operazioni:

• Alimentare la macchina a 230V,


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Versione A
• Portare l’interruttore di accensione della macchina in
posizione 230V,
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione ON;
• portare il potenziometro POT1 sulla scheda di collaudo al
valore massimo (tutto in senso orario).

Misurare la tensione tra il polo negativo all’interno della macchina e il polo positivo.

Se il valore è 300V ÷ 320V (con tensione di alimentazione di 230V±10%) passare al


punto successivo;

Se non si verifica la condizione precedente sostituire il complessivo inverter e


riprendere le operazioni dalla prova in bassa tensione.

14) Controllare che sulla scheda secondario (figura 4.2) il LED1 si accenda in modo
stabile quando si porta l’interruttore INVERTER della scheda di collaudo in posizione
ON. Se tutto funziona come descritto passare al punto successivo altrimenti
controllare la tensione tra i punti “OUT+” e “-“ di figura 4.2. Se il valore è 300V ÷ 320V
sostituire la scheda secondario altrimenti controllare il cablaggio tra il punto “-“ della
scheda secondaria di figura 4.2, l’induttanza ed il trasformatore HF.

15) Eseguire le seguenti operazioni:

• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in


posizione OFF;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);
• collegare la sonda dell’oscilloscopio tra i punti GND (massa)
e TP5 (Iprim) della scheda inverter (vedi figura 4.3a);
• impostare l’oscilloscopio nel seguente modo:

verticale 200mV/div;
orizzontale 4μs/div;
pendenza trigger salita.

• portare l’interruttore linea in posizione 400V (ON);


• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione ON;

Se la forma d’onda visualizzata dall’oscilloscopio è quella di figura 5.8 (dove la


tensione oscilla tra circa 144mV e 272mV) passare al punto successivo altrimenti
sostituire il complessivo inverter.

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Versione A
Figura 5.8 da aggiornare

16) Eseguire le seguenti istruzioni:

• Portare il commutatore inverter sulla scheda di collaudo in


posizione OFF;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);
• cortocircuitare il dinse positivo con l’uscita del trasformatore
alta frequenza (polo negativo) e inserire la pinza di corrente
sul cortocircuito appena eseguito;
• portare l’interruttore linea in posizione 230V (ON);
• portare il potenziometro della scheda di collaudo al valore
minimo;
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione ON;
• portare il potenziometro sulla scheda di collaudo gradualmente
dal valore minimo al valore massimo;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);

Verificare che la corrente letta dalla pinza amperometrica sia variabile da 0A fino a
circa 146A±10A altrimenti sostituire il complessivo inverter.

• portare il potenziometro della scheda di collaudo al valore


minimo;

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Versione A
• portare il commutatore INVERTER sulla scheda di collaudo in
posizione OFF;
• portare l’interruttore linea in posizione 0 (OFF);
• rimuovere il cortocircuito in uscita dalla macchina;
• scollegare la scheda di collaudo e ricollegare il connettore
alla scheda controllo (CN1 di figura 4.5)
• portare l’interruttore linea in posizione 400V (ON);

17) Verificare che il LED termostato sulla scheda frontale siano stabilmente spento
altrimenti sostituire la scheda di controllo dopo aver controllato il cablaggio tra scheda
di controllo e scheda frontale (non è esagerato?, guarda il punto 9);

18) Eseguire le seguenti operazioni:

• Collegare il multimetro tra il polo negativo all’interno della


macchina (uscita trasformatore alta frequenza) e il polo
positivo;
• scollegare dalla scheda secondario il filo nero collegato da un
lato al trasformatore HF e, dall’altro lato, al connettore (-)
dalla scheda secondario;
• collegare eventualmente una torcia alla macchina;
• premere e mantenere premuto il pulsante torcia (attenzione al
possibile innesco dell’arco pilota dalla torcia che potrebbe
avvenire anche senza alta frequenza);

Sono possibili tre tipi di situazioni in funzione di quello che accade:

a) Se la tensione misurata dal multimetro si porta a 300V÷320V dopo aver premuto il


pulsante torcia e tale tensione scende improvvisamente a zero dopo circa 4 secondi
(anche se il pulsante torcia resta premuto) passare al punto successivo.

b) Se il valore mostrato dal multimetro si porta a 300V÷320V dopo aver premuto il


pulsante torcia e tale tensione non scende a zero dopo circa 4 secondi (anche se il
pulsante torcia resta premuto) eseguire le seguenti operazioni:

• Rilasciare il pulsante torcia;


• scollegare il connettore CN1 dalla scheda secondario (figura
4.2);
• inserire il ponticello CUT OFF sulla scheda controllo (figura
4.5);
• premere e mantenere premuto il pulsante torcia;

Se il valore mostrato dal multimetro si porta a 300V÷320V dopo aver premuto il


pulsante torcia e la tensione non cessa dopo circa 4 secondi sostituire la scheda
controllo. Se, invece, la tensione cessa dopo circa 4 secondi, sostituire la scheda
secondario dopo aver controllato il cablaggio tra la scheda di controllo e la scheda
secondario (connettore CN4 di fig.4.5 e connettore CN1 di fig.4.2).
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Versione A
• Rilasciare il pulsante torcia;
• ricollegare il connettore CN1 alla scheda secondario (figura
4.2);
• togliere il ponticello CUT OFF sulla scheda controllo (figura
4.5);

c) Se il valore mostrato dal multimetro è sempre zero verificare che con il pulsante
torcia premuto tra i connettori CN1 e CN2 dalla scheda pulsante torcia (figura 4.7)
vi sia un corto circuito. Se questo non avviene sostituire la torcia altrimenti
verificare che con il pulsante torcia premuto tra i pin 1 e 2 del connettore CN2
della scheda controllo (figura 4.5) vi sia un cortocircuito (nb la macchina deve
essere alimentata in questa condizione). Se è presente un cto circuito sostituire la
scheda controllo altrimenti sostituire la scheda pulsante torcia dopo aver
controllato il cablaggio tra scheda pulsante torcia e trasformatore ausiliario
(connettore CN2 fig.4.5 e connettore CN3 fig.4.7);

19) Eseguire le seguenti operazioni:

• ricollegare il connettore (-) dalla scheda secondario;


• collegare l’aria compressa alla macchina e regolare la
pressione a circa 3.5bar ÷ 4bar leggendo tale valore sul
manometro dell’impianto in prova;

Verificare che il led giallo (led centrale = AIR) (vedi anche figura 4.4) sul pannello frontale
della macchina sia stabilmente acceso (= pressione aria insufficiente). Se è acceso
passare al punto successivo altrimenti scollegare un conduttore dal pressostato. Se il led
si accende stabilmente sostituire il pressostato altrimenti controllare con il multimetro il led
AIR sulla scheda frontale (figura 4.4). Se il led non è danneggiato sostituire la scheda
controllo (fig.4.5) dopo aver controllato il cablaggio tra scheda frontale e scheda di
controllo altrimenti sostituire la scheda frontale (fig.4.4). Al termine delle operazioni
ricordarsi di ricollegare il conduttore precedentemente scollegato dal pressostato

20) Premere il pulsante torcia e verificare che il LED 1 sulla scheda inverter sia sempre
spento in caso contrario sostituire la scheda controllo.

21) Eseguire le seguenti operazioni:

• Agendo sul regolatore di pressione sul posteriore macchina


regolare la pressione fino a 5.5÷6bar, leggendo tale valore sul
manometro dell’impianto in prova

Verificare che a 4.1 ÷ 4.5 bar il led giallo (AIR) (vedi anche figura 4.4) si spenga altrimenti
sostituire il pressostato. Verificare che non ci siano perdite d’aria nel circuito pneumatico a
monte dell’elettrovalvola e non fuoriesca aria dalla torcia.

22) Eseguire le seguenti operazioni:

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Versione A
• Premere e mantenere premuto il pulsante prova aria sul pannello
frontale.

Se si eccita l’elettrovalvola dell’aria EVG (vedi schema elettrico di figura 3.8) e fuoriesce
l’aria dalla torcia passare al punto successivo altrimenti misurare con il multimetro la
tensione sull’elettrovalvola. Se il valore è pari a 24V ± 2V sostituire l’elettrovalvola
altrimenti misurare la tensione sul componente D13 (positivo sul punto 1 della figura
oppure se visibile sulla striscia nera sul componente) della scheda controllo (figura 4.4).
Se il valore è 24V ± 2V sostituire il relè REL1 sulla scheda di controllo altrimenti sostituire
la scheda controllo. La verifica dell’integrità del cablaggio tra pulsante test aria scheda
pannello e tra scheda pannello e scheda di controllo è da tenere in considerazione.

23) Verificare che non vi siano perdite nel circuito pneumatico all’interno dell’impianto di
taglio.

• Rilasciare il pulsante prova aria sul pannello frontale.

24) Verificare che non vi sia fuoriuscita di aria dalla torcia altrimenti sostituire
l’elettrovalvola

25) Eseguire le seguenti operazioni:

• Premere e mantenere premuto il pulsante torcia.

Verificare che dopo la pressione del pulsante torcia sul pannello frontale si accenda il led
rosso (PRESENZA TENSIONE PERICOLOSA) fino al rilascio del pulsate torcia. Se
questo avviene passare al punto successivo altrimenti se il led rosso non si accende
verificare che dopo la pressione del pulsante torcia il led 1 sulla scheda secondario si
accenda per un istante. Se questo avviene sostituire la scheda controllo altrimenti
sostituire la scheda secondario.

26) Verificare l’eccitazione dell’elettrovalvola dell’aria EVG (vedi schema elettrico di figura
3.8) e che fuoriesca aria dalla torcia. Se questo avviene passare al punto successivo
altrimenti sostituire la scheda controllo. La verifica dell’integrità del cablaggio tra
pulsante torcia, scheda torcia e scheda di controllo è da tenere in considerazione.

• Rilasciare il pulsante torcia;

27) Verificare che dopo il rilascio del pulsante torcia vi sia un postflusso dell’aria di circa
60÷70 secondi. Se questo non avviene sostituire la scheda controllo.

28) Verificare il valore di tensione tra i punti 12 (positivo) e 11 della scheda secondario
(figura 4.2). Se il valore è 15V±1V passare al punto successivo altrimenti scollegare la
scheda secondario come descritto al capitolo 6. Misurare nuovamente la tensione
sulla scheda priva ora del modulo IGBT. Se il valore è 15V±1V sostituire l’IGBT
dell’arco pilota altrimenti sostituire sia la scheda secondario che l’IGBT arco pilota.

29) Eseguire le seguenti operazioni:

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Versione A
• Importante: verificare il buono stato della torcia in
particolare nella parte elettrodo cappa;
• Ricollegare il connettore Z2 alla scheda spinterometro;
• Premere il pulsante torcia;

Sono possibili tre tipi di situazioni in funzione di quello che accade:

a) Se l’arco pilota si innesca regolarmente e dura circa 4 secondi passare al punto


successivo;

b) Se non si innesca l’arco pilota:


Verificare al momento della pressione del pulsante torcia e per circa 1 secondo tra i
pin 1 e 2 del connettore CN5 della scheda controllo vi sia la tensione di 24 VDC ± 2V.
Se questo avviene sostituire la scheda spinterometro altrimenti sostituire la scheda
controllo.

c) Se l’arco pilota si innesca ma l’innesco è difficoltoso


Verificare con il multimetro che sui punti U, V, W della scheda inverter vi sia la tensione
di alimentazione altrimenti sostituire l’induttanza e se il problema persiste sostituire la
scheda inverter.

30) Verificare che la ventola di raffreddamento ruoti dopo che l’arco pilota si è innescato
per un tempo di circa 6÷7 minuti. Se trascorso tale tempo la ventola non si spegne
sostituire la scheda controllo

31) Eseguire le seguenti operazioni:

• importante: verificare il buono stato della torcia in


particolare nella parte elettrodo cappa;
• portare l’interruttore sul pannello frontale in posizione “non
grigliato”;
• premere il pulsante torcia e tagliare;

Se il taglio avviene in maniera regolare passare al punto successivo.


Se l’arco pilota non si trasferisce e quindi il led3 sulla scheda secondario è stabilmente
spento controllare torcia e collegamento di massa. Se il problema persiste misurare la
tensione tra i punti 13 e 11 della scheda secondario (figura 4.2). Se il valore è 1V±0.5V
sostituire la scheda secondario altrimenti tarare il valore con il trimmer. Se la taratura non
è possibile o il problema persiste sostituire la scheda secondario.
Se l’arco pilota si trasferisce regolarmente (led 3 stabilmente acceso) ma la corrente resta
al valore dell’arco pilota sostituira la scheda controllo

32) Eseguire le seguenti operazioni:

• portare l’interruttore sul pannello frontale in posizione


“grigliato”;
• premere il pulsante torcia e tagliare entrando e uscendo dal
pezzo;

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Versione A
Se l’operazione avviene regolarmente ossia all’uscita dal pezzo si ha ancora arco pilota
terminare altrimenti se l’arco all’uscita dal pezzo si spegne sostituire la scheda secondario.
Se il problema persiste sostituire l’induttanza.

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Versione A
6) SOSTITUZIONE COMPONENTI

N.B. Le operazioni di sostituzione devono essere eseguite con la macchina


scollegata da rete e scollegata da qualunque alimentatore o trasformatore ausiliario.
Il paragrafo definisce alcune linee guida, ma comunque fondamentali, per una
corretta sostituzione dei componenti.

Per la sostituzione dei componenti procedere come segue:

6.1 FILTRO EMC

La sostituzione del filtro è semplice.

- Collegare il filtro mantenendo la scritta line dalla parte


dell’ingresso della rete di alimentazione e la scritta load
dalla parte della scheda inverter.
- Per il collegamento del filtro riferirsi allo schema
elettrico di figura 3.8.
- Al termine della sostituzione riposizionare i cappucci neri
ai morsetti del filtro in modo da renderli isolati;
- Ricordarsi di collegare il conduttore di terra al filtro;

6.2 INTERRUTTORE

La sostituzione dell’interruttore è agevole.

- serrare molto attentamente i conduttori all’interruttore onde


evitare sfiammate;
- controllare che non vi siano punti di contatto tra le varie
fasi;
- riferirsi allo schema di figura 3.8.

6.3 COMPLESSIVO INVERTER

ATTENZIONE Non è possibile sostituire il complessivo inverter riciclando i componenti


(IGBT e raddrizzatore) di una vecchia scheda. Nel caso di sostituzione del complessivo
inverter si utilizzino pezzi nuovi (modulo IGBT nuovo e modulo raddrizzatore nuovo) e poi
si collaudino secondo quanto descritto nel presente manuale.

Si ricorda quanto segue:

- adagiare la macchina su un fianco in modo che la superficie


di contatto del dissipatore sia orizzontale;
- tagliare le connessioni dei componenti di potenza da
sostituire in modo tale che successivamente sarà possibile
rimuovere i piedini singolarmente mediante saldatore a
stagno;

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Versione A
- indossare e utilizzare i mezzi antistatici come bracciali
pedane e saldatori collegati a terra onde danneggiare i
componenti elettronici;
- pulire molto accuratamente il dissipatore in alluminio con
alcool in modo da rimuovere l’ossido;
- pulire molto accuratamente il dissipatore del raddrizzatore
primario e degli IGBT;
- porre la pasta termoconduttiva sulla superficie di contatto
del dissipatore e sul dissipatore dei componenti;
- appoggiare i componenti al dissipatore muovendoli
leggermente in modo da uniformare la pasta su tutta la
superficie;
- avvitare le 4 viti che fissano il modulo IGBT al dissipatore
sottostante con una chiave dinamometrica tarata a 6±10% Nm;
- avvitare le 2 viti che fissano il raddrizzatore al
dissipatore sottostante con una chiave dinamometria tarata a
4±10% Nm; (chiedere a rossano)
- montare la scheda sui componenti stando attenti a non
sforzare i piedini. Lo sforzo massimo applicabile è di circa
5 N;
- avvitare le quattro viti che fissano la scheda al
dissipatore sottostante;
- saldare i componenti sostituiti (nb dopo che la scheda è
stata fissata);
- ricollegare i connettori secondo la corretta connessione
precedentemente annotata secondo lo schema elettrico di
figura 3.8.

In questo caso è necessario verificare la scheda e i sui componenti secondo quanto


descritto ai paragrafi 5.2 e 5.3 e seguenti.

6.4 SOSTITUZIONE MODULI INVERTER E RADDRIZZATORE PRIMARIO

Si ricorda quanto segue:

- togliere tutti i connettori dalla scheda inverter annotando


la loro corretta connessione. Lo schema elettrico di figura
3.8 riporta le modalità di connessione;
- adagiare la macchina su un fianco in modo che la superficie
di contatto del dissipatore sia orizzontale;
- tagliare le connessioni del/dei componenti da sostituire in
modo tale successivamente sarà possibile rimuovere i piedini
singolarmente;
- indossare e utilizzare i mezzi antistatici come bracciali
pedane e saldatori collegati a terra (solo per la
sostituzione degli IGBT);
- pulire molto accuratamente il dissipatore in alluminio con
alcool in modo da rimuovere l’ossido;

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Versione A
- pulire molto accuratamente il dissipatore del raddrizzatore
primario e degli IGBT;
- porre della pasta termoconduttiva sulla superficie di
contatto del dissipatore e sul dissipatore dei componenti;
- appoggiare i componenti al dissipatore muovendoli
leggermente in modo da uniformare la pasta su tutta la
superficie;
- avvitare le 4 viti che fissano i moduli IGBT al dissipatore
sottostante con una coppia di 3±10% Nm;
- avvitare le 2 viti che fissano il raddrizzatore al
dissipatore sottostante con una coppia di 4±10% Nm;
- montare la scheda sui componenti stando attenti a non
sforzare i piedini. Lo sforzo massimo applicabile è di circa
5 N;
- avvitare le quattro viti che fissano la scheda al
dissipatore sottostante;
- saldare i componenti sostituiti (nb dopo che la scheda è
stata fissata);
- ricollegare al termine i connettori secondo la corretta
connessione precedentemente annotata secondo lo schema
elettrico di figura 3.8.

E’ necessario verificare la scheda e i suoi componenti secondo quanto descritto ai


paragrafi 5.2 e 5.3 e seguenti.

6.5 TRASFORMATORE AUSILIARIO

Per la sostituzione del trasformatore ausiliario scollegare tutti i conduttori annotando la


loro corretta connessione (aiutarsi anche con lo schema di figura 3.8). Rimuovere le
viti di fissaggio e sostituire il componente.

6.6 DIODI SECONDARI

Se si trova uno due diodi secondari difettoso, si consiglia di sostituirli entrambi. Si


ricorda in proposito quanto segue:

- Una volta rimossi i componenti pulire molto accuratamente il


dissipatore in alluminio con alcool in modo da rimuovere
l’ossido;
- pulire molto accuratamente il dissipatore del modulo con
alcool;
- porre la pasta termoconduttiva sulla superficie di contatto
del dissipatore e sul dissipatore dei componenti;
- appoggiare il componente al dissipatore muovendolo
leggermente in modo da uniformare la pasta su tutta la
superficie di contatto;
- fissare il modulo al dissipatore sottostante con una coppia
di 1.5±10% Nm;

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Versione A
- fissare la scheda la scheda ai moduli con una coppia di
1.5±10% Nm;
- ricollegare il tutto secondo lo schema elettrico di figura
3.8;

6.7 VENTOLA DI RAFFREDDAMENTO

La ventola di raffreddamento è fissata al pannello posteriore mediante una piastra di


supporto. Per rimuovere la ventola bisogna allentare le quattro viti esagonali che
fissano la piastra di supporto al deflettore ed asportarle il complesso ventola-piastra.
Al termine del montaggio accertarsi che non vi siano parti fisse in contatto con la parte
mobile della ventola

6.8 PRESSOSTATO

Non sono necessarie note particolari tranne che:

- Collegare il contatto normalmente aperto del pressostato


(indicato come NO);
- Porre attenzione alla eventuale perdita di aria dopo la
sostituzione

6.9 ELETTROVALVOLE ARIA

Non sono necessarie note particolari tranne che:

- Porre attenzione all’eventuale perdita di aria dopo la


sostituzione.

6.10 TERMOSTATI

Per la sostituzione del termostato inverter e secondario si ricorda quanto segue:

- tagliare i conduttori del termostato da sostituire;


- introdurre una chiave a tubo (numero 10) in modo da svitarlo
dal dissipatore;
- prima di avvitare il nuovo termostato porre una goccia di
pasta termoconduttiva sulla superficie di contatto.
Accertarsi che il componente una volta avvitato sia in
battuta sul dissipatore.

Per la sostituzione del termostato trasformatore si ricorda quanto segue:

- si consiglia di sostituire il trasformatore completo di


termostato in modo che l’accoppiamento termico sia efficiente
- tirare energicamente il termostato fino ad estrarlo dalla sua
sede;
- Inserire il nuovo termostato applicando pasta termoconduttiva
sulla superficie di contatto con l’avvolgimento. Una volta
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Versione A
inserito bloccarlo con del silicone acetico in modo che non
sia lambito dal flusso dell’aria direttamente.

6.11 TRASFORMATORE PRINCIPALE INDUTTANZA E TRASFORMATORE ALTA


FREQUENZA

Non sono necessarie note particolari tranne che:

- serrare molto attentamente i conduttori in modo da non avere


contatti allentati;
- riferirsi allo schema di figura 3.8.

6.12 SCHEDA CONTROLLO SCHEDA FRONTALE SCHEDA PULSANTE TORCIA


SCHEDA SPINTEROMETRO

La sostituzione delle schede frontale, scheda controllo, scheda pulsante torcia non
presenta particolari note di rilievo:

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Versione A
7) CONDIZIONI DI GARANZIA

Si ricorda che la CEA non ripara in garanzia i danni:


- causati da tentativi di riparazione da parte di personale non riconosciuto da CEA
alla riparazione ed assistenza da parte dei suoi prodotti;
- causati da un uso improprio;
- causati da collegamenti con apparecchiature non compatibili;
- causati da integrazioni o modifiche alla macchina stessa;
- causati da strumenti utilizzati per la riparazione non conformi a quelli indicati nel
capitolo 4;
- causati da procedure di riparazione diverse da quelle indicate nel seguente
manuale;

8) DATI TECNICI

400 V TRIFASE 380 V TRIFASE 230V TRIFASE


Tensione di alimentazione
50/60 Hz 50/60 Hz 50/60Hz
Potenza di installazione 12.5 kVA 12.5 kVA 10.5 kVA
Corrente massima
20 A efficaci 21 A efficaci 28 A efficaci
assorbita
Corrente assorbita
14 A efficaci 15 A efficaci 16.5 A efficaci
(X=100%)
Fattore di potenza 0.7 0.7 0.7
Rendimento (X=100%) 0.8 0.8 0.8
Cosϕ 0.99 0.99 0.99
Gamma di regolazione 20-100 A 20-100 A 20-80 A
Corrente di taglio X=x% 100 A (40%) 100 A (40%) 80 A (30%)
Corrente di taglio X=60% 85 A 85 A 60 A
Corrente di taglio X=100% 70 A 70 A 50 A
Tensione a vuoto 270 V 257 V 315V
Grado di protezione IP 23
Norme di costruzione EN 60974
Dimensioni (lxpxh) 600 * 220 * 425 (mm)
Peso 32 kg

9) PROCEDURA DI RICHIESTA DI ASSISTENZA TECNICA

Qualora il tecnico riparatore si trovi in difficoltà nel determinare la parte difettosa da


sostituire può rivolgersi all'Assistenza Tecnica CEA.

La comunicazione delle informazioni può avvenire telefonicamente o a mezzo fax


chiamando i seguenti numeri:

Tel. : +39(0)34122322
Fax : +39(0)341422646

Oppure tramite posta elettronica:

E-Mail: cea@ceaweld.it – web: www.ceaweld.com


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Versione A
NOTE

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Versione A
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Versione A

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