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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
sabato 8 ottobre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 232 (45.877)
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Il discorso di Benedetto
XVI
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Alberto Bottari de Castello, Arcivescovo titolare di Oderzo, Nunzio Apostolico in Ungheria. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo di Tlalnepantla (Messico), Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (C.E.L.AM.), con le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori Rubn Salazar Gmez, Arcivescovo di Bogot (Colombia), Primo Vice-Presidente; Dimas Lara Barbosa, Arcivescovo di Campo Grande (Brasile), Secondo Vice-Presidente; Santiago Jaime Silva Retamales, Vescovo titolare di Bela, Ausiliare di Valparaso (Cile), Segretario Generale; Carlos Mara Collazzi Irazbal, Vescovo di Mercedes (Uruguay), Presidente del Comitato Economico, e con il Reverendo Padre Leonidas Ortiz Losada, Segretario Generale Aggiunto del medesimo Consiglio Episcopale. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza il Signor Walter Jrgen Schmid, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, con la Consorte, in visita di congedo. Il Santo Padre ha accettato la rinuncia allufficio di Ausiliare della Diocesi di Porto presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Joo Miranda Teixeira, in conformit ai canoni 411 e 401 1 del Codice di Diritto Canonico.
La politica interpellata
LUCA M. POSSATI
A PAGINA
Il concilio vivo
AGOSTINO MARCHETTO
A PAGINA
Pace al femminile
Da sinistra: Ellen Johnson-Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkul Karman (LaPresse/Ap, Reuters, Ansa)
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OSLO, 7. Il premio Nobel per la Pace 2011 stato assegnato a tre donne: il presidente della Liberia, Ellen Johnson-Sirleaf primo capo di Stato donna a ottenere il riconoscimento la sua connazionale Leymah Gbowee, che lanci una mobilitazione femminile contro la guerra civile, e lattivista yemenita per la democrazia Tawakkul Karman. Lo ha annunciato questa mattina a Oslo Thorbjrn Jagland, il presidente dellIstituto norvegese per i Nobel, che assegna appunto quello per la pace, mentre gli altri sono assegnati a Stoccolma. Nella
lettura delle motivazioni, Jagland ha specificato che il premio stato conferito a Johnson-Sirleaf, Gbowee e Karman per limpegno non violento a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare pienamente alla costruzione della pace. Alle motivazioni del conferimento, lIstituto norvegese aggiunge laugurio che lassegnazione del Nobel 2011 aiuti a porre fine alloppressione che le donne ancora subiscono in molti Paesi e a realizzare il grande potenziale che possono rappresentare per la pace e la democrazia.
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LOSSERVATORE ROMANO
Movimento antifinanza negli Stati Uniti Jean-Claude Trichet presiede lultima riunione in qualit di presidente
La politica interpellata
di LUCA M. POSSATI Vorrei un futuro: iniziano quasi tutti cos i messaggi in rete dei giovani di Occupy Wall Street, il movimento di protesta contro la grande finanza americana. Perch di futuro, in effetti, si tratta. Futuro per i disoccupati, per le famiglie, per gli studenti colpiti dai debiti universitari, per i pensionati, per gli insegnanti, per i veterani. Futuro per unAmerica che ora sinterroga seriamente sulla leadership della politica. Sta proprio qui il nocciolo della protesta: le giovani generazioni ma non solo chiedono di togliere alla politica il bavaglio della finanza. Nella sede del movimento, Zuccotti Park, a met strada tra Ground Zero e la sede della Federal Reserve, si mescolano tutte le idiosincrasie del mondo figlio dell11 settembre e del fantasma di Lehman Brothers. I cronisti entusiasti si aggirano per le strade di Manhattan inneggiando a una nuova piazza Tahrir, al sogno di libert che dalla primavera araba inonda le plaghe a stelle e strisce, o a un revival delle grandi marce del movimento per i diritti civili e della lotta contro la guerra nel Vietnam. Certo, il sostegno ricevuto da Ben Bernanke, presidente della Fed, e da Tim Geithner, segretario al Tesoro, stona un po, ma a rinsaldare gli animi ci ha pensato Noam Chomsky, il filosofo e linguista paladino della sinistra liberal. In realt, nelle facce dei manifestanti travestiti da zombie di fronte al New York Stock Exchange c poco o nulla della rabbia dei ragazzi egiziani o tunisini. Poco o nulla di simile nel rispettivo uso di twitter, facebook o google. Lassalto allambasciata israeliana al Cairo lo scorso 9 settembre dimostra che il movimento riformista egiziano non controlla pi le piazze, che le divisioni tra gruppi stanno prevalendo. I membri di Occupy Wall Street pensano che il potere di Washington sia compromesso dallalta finanza e puntano ad attirare lattenzione sulliniziativa, tanto da voler portare le loro richieste fino alla Casa Bianca. E sono pronti a sbarcare oltreconfine, in Canada e perfino in Giappone. Manifestano a New York, Boston e Washington: sono figli dello stesso sistema contro il quale protestano. Ma fin troppo facile definirli qualunquisti. Sotto la rabbia, infatti, c qualcosa di pi, ovvero la consapevolezza che il rapporto tra politica e finanza debba essere invertito, che una politica dominata dal mercato non possa funzionare. il paradosso che questa crisi sta rivelando: i signori delle Borse hanno fatto il danno il buco della bolla dei mutui subprime e ora chiedono alla politica di metterci una toppa agendo secondo i loro dettami. Sta accadendo in Europa, dove ormai le mosse dei Governi possono essere anticipate scorrendo i listini. Sta accadendo anche in America, dove le grandi banche hanno gi smorzato gli effetti della riforma finanziaria. Le trentamila persone che nei giorni scorsi hanno sfilato nelle strade di Manhattan chiedono che il business faccia la sua parte, e solo quella. La protesta trasversale, riguarda ogni categoria. Il vero interrogativo, adesso, come risponder la politica, soprattutto ora, alla vigilia della nuova corsa alla Casa Bianca. Su questa strada la maggiore sfida riguarda il lavoro: nonostante i recenti segnali positivi, il tasso di disoccupazione resta ancorato al dieci per cento. I dati fanno capire che la ripresa troppo lenta. Lindice manifatturiero dellIsm nel mese di settembre salito al 51,6 per cento, un punto percentuale in pi rispetto ad agosto. Lattivit economica nel settore non manifatturiero aumentata in settembre per il ventiduesimo mese consecutivo, con lindice che si attestato a 53. Bernanke ha ammesso che la politica monetaria non una panacea e che ci sono aree in cui la politica pu contribuire. Per trasformare la rabbia della piazza in energia positiva serve una politica forte, capace di prendere posizioni nette, soluzioni chiare. Solo allora il futuro avr unidentit.
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La battaglia di Sirte
TRIPOLI, 7. iniziata questa mattina loffensiva delle brigate del Consiglio nazionale libico per la conquista del centro di Sirte. Secondo quanto riferisce linviato della televisione Al Jazeera, sono iniziati gli attacchi da diversi fronti della citt verso il centro. A ostacolare lavanzata sono i cecchini delle brigate ancora fedeli a Muammar Gheddafi. Il giornalista riferisce di adolescenti e mercenari africani posizionati sui tetti dei palazzi per sparare contro i miliziani del Cnt. Per i comandanti del Consiglio nazionale libico quella di oggi potrebbe essere la battaglia decisiva. Per il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, la fine della guerra in Libia in vista ma le operazioni dellAlleanza proseguiranno finch continuano le minacce alla popolazione. Gheddafi, intanto, tornato a farsi sentire con un messaggio audio trasmesso dalla televisione Arria, basata in Siria, nel quale ha invitato i libici a scendere nelle strade per protestare pacificamente e ha accusato le potenze straniere di voler conquistare i Paesi del terzo mondo. Se il potere delle flotte (straniere) d legittimit, allora i governanti del terzo mondo siano pronti, ha detto il colonnello: Voi che riconoscete il Cnt preparatevi alla creazione di consigli transnazionali imposti dal potere delle flotte per rimuovervi uno a uno. I libici, dunque, devono scendere nelle strade a milioni, perch la situazione nel Paese divenuta insostenibile. Il figlio del colonnello, Mutassim, che guiderebbe la resistenza in citt, si sarebbe dato alla fuga, ha annunciato il Cnt, ma non c nessuna conferma indipendente alla notizia. La situazione resta molto complessa. A Sirte, i comandanti del Cnt hanno piazzato la propria base in un hotel di lusso nella parte settentrionale della citt, dal quale cercano di stanare i cecchini fedeli a Gheddafi. In citt emergenza umanitaria: i civili in fuga raccontano di decine di morti, causati dai violenti scontri e dai raid della Nato. Ho sepolto mio figlio, 11 anni, dove era stato ammazzato, troppo pericoloso andare al cimitero, ha raccontato Hajj Abdullah, che accusa la Nato: Fanno i raid a caso, la gente sta morendo nelle proprie case. Ma la Nato smentisce: da diversi giorni i jet dellAlleanza atlantica, che hanno diminuito significativamente la propria azione nelle ultime settimane, non bombardano Sirte. Le operazioni della Nato in Libia hanno per aumentato il numero di vittime civili nel conflitto tra le autorit locali e lopposizione. La Russia tornata ieri a denunciare loperato dellAlleanza atlantica in Nord Africa tramite il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov. Respingiamo il sogno della Nato che la sua interferenza militare abbia salvato innumerevoli vite ha attaccato da Mosca il responsabile della diplomazia del Cremlino si tratta solo di unutopia. I membri della comunit internazionale, prima di tutto i nostri alleati occidentali, hanno scelto di sostenere una delle parti nella guerra civile, probabilmente la parte che rappresenta le legittime aspirazioni del popolo libico, ma questo ha moltiplicato ancora il numero delle vittime tra la popolazione civile. Anche a Bani Walid, laltra roccaforte dei fedelissimi di Gheddafi, dove si nasconderebbe il figlio Saif Al Islam, la situazione in evoluzione. Le forze del Cnt hanno conquistato alcune postazioni strategiche, ma la radio della citt continua a diffondere messaggi di propaganda pro-regime. E, a sorpresa, oggi si aperto un altro fronte: a Ragadaline, centotrenta chilometri a sudovest di Tripoli, scoppiata una violenta battaglia tra circa novecento soldati di Gheddafi e le forze del Cnt. Ufficialmente sono accerchiati, ma invece di arrendersi hanno attaccato la vicina Zuara, uccidendo un comandante del Cnt.
KABUL, 7. LAfghanistan colpito da siccit e la conseguente carestia ha indotto Kabul a rivolgersi alla comunit internazionale chiedendo aiuti urgenti per una cifra valutata a oltre cento milioni di euro. La richiesta stata rilanciata dal Programma alimentare mondiale (Pam) dellO nu. Il ministro afghano dellAgricoltura, Mohammed Asif Rahimi, ha dichiarato che la carestia colpisce quattordici provincie del Paese, cio pi o meno la met del territorio afghano, quasi tutto il nord. I raccolti scarsi dovuti alla siccit e la
crescit dei prezzi dei generi alimentari a livello mondiale hanno creato unemergenza nel nord dellAfghanistan ha dichiarato Rahimi. Secondo il Pam, che sollecita i Paesi donatori a stanziare immediatamente 106 milioni di euro, il numero delle persone con problemi di fame o di grave malnutrizione in Afghanistan potrebbe crescere questanno di oltre due milioni e mezzo, arrivando a quasi dieci milioni, unemergenza paragonabile a quella in atto nel Corno dAfrica.
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Transtrmer e la poetica di un Nobel Scultura e arte funeraria dallantico Egitto al Bernini
barcai la notte di maggio / in un gelido chiaro di luna / dove erba e fiori erano grigi / ma il profumo verde. / Salii piano un pendio / nella daltonica notte / mentre pietre bianche / segnalavano alla luna. / Uno spazio di tempo / lungo qualche minuto / largo cinquantotto anni. / E dietro di me / oltre le plumbee acque luccicanti / cera laltra costa / e i dominatori. / Uomini con futuro/ invece di volti.
Non agevole, ma neanche impossibile, collegare questa unica poesia citata da Poesia dal silenzio (Milano, Crocetti, 2001) a ci che le analisi critiche disponibili sul Nobel per la letteratura 2011, Tomas Transtrmer, precisano della sua opera, posta a met tra espressionismo, modernismo e surrealismo. Primo, per quel tratto dispirazione mistico-cosmica e di pathos elegiaco che fu della corrente artisticoletteraria tedesca dinizio Novecento; secondo, per quel che dal movimento ispano-americano ne derivarono tutti in Europa, anche se al Nord meno che altrove, in colori, metrica e musicalit; terzo, infine, per quel ricorso a immagini sognanti e da io profondo che lottantenne poeta seppe a suo tempo mutuare dal movimento francese anni VentiQuaranta. Riferimenti cronologico-culturali, in ogni caso, pi che determinazioni creative dirette e individuali (e val la pena richiamare che i dominatori dellaltra costa possono ben simulare il fatto che negli anni Settanta i Paesi baltici erano ancora parte dellUnione Sovietica). Nato a Stoccolma nel 1931 (ma Transtrmer non ha giocato in casa, perch notevoli e pi affermati di lui erano i suoi concorrenti, dagli Stati Uniti al Giappone), scrittore e poeta nonch egregio traduttore, dalle 17 poesie del suo esordio (1954) ha collezionato una ventina di raccolte, oltre che molto apprezzate in patria, tradotte in una cinquantina di lingue, costellate da importanti riconoscimenti e poste a capostipiti ispirativi di giovani generazioni che ne hanno fatto un vero e proprio cult poet. Non per nulla si sono espressi per stima e ammirazione nei confronti dei suoi versi, precedenti Nobel come Iosif Brodskij, Seamus Heaney e Derek Walcott. Dal canto suo, Transtrmer non nasconde debiti espliciti o sotterranei dallestetica baudelairiana delle correspondences (decifrazioni delle segrete armonie delluniverso), dal programma imagiste (classicit, arte geometrica, figurazione nette e precise), dai concetti di storia e tradizione e di realt ulteriori attraverso osservazioni oggettive riconducibili a Eliot. Passando, sincontra allimprovviso qui la vecchia / quercia gigantesca, alce pietrificato dalla / chioma sconfinata sulla fortezza nero-verde / del mare di settembre. / Temporale del nord. il tempo in cui maturano / grappoli di nespole. Vegliando al buio si sentono / scalpitare le costellazioni alle loro poste / in alto sopra lalbero. Dal 1958 in poi, da Segreti sulla via a Echi e tracce (1966); da Colui che vede nel buio (1970) a
Fuori dai sentieri (1973); da Per i vivi e per i morti (1989) a La gondola a lutto (1996) sino a Il grande enigma (2004), da quel poco che stato tradotto in Italia ce n abbastanza per dar ragione alla Reale Accademia Svedese che nella sua motivazione ha scritto: Attraverso le sue immagini condensate e translucide ha offerto un nuovo accesso alla realt. Concentrata nellattenzione allindividuo quotidiano ma riverberata in riflessi mistici rivelatori oltre che reali, e negli sconfinati aspetti della mente umana dallimmenso potere sia nel bene che nel male, la sua poesia s penetrata di esperienza personale (dai viaggi agli incontri, dalla citt natale al mondo, vita propria, morte e malattia, la terra e il mare, la libert e il controllo), ma spesso costruita tra sguardi psicologici e interpretazioni metafisiche. Dividendo fin dalla met degli anni Sessanta la sua vita tra la scrittura e il lavoro da psicologo (laureato dal 1956), nel 1990 Transtrmer vittima di un ictus che compromette la sua capacit di parlare, ma non di scrivere, dando una rilevanza di destino al suo pi remoto titolo di libro, Poesia dal silenzio (stampato da Crocetti nel 2001 ma anticipato due anni prima da Mario Luzi). In Svezia, la nuova poesia ha seguito la modernit, ma con fermo ancoraggio alla tradizione, vale a dire con voci di un umanesimo assai pi esistenziale che ideologico (e non certo fuori luogo pensare alla cinematografia di Ingmar Bergman e alla letterariet del suo universo, o alleredit di August Strindberg, tra naturalismo e simbolismo mistico-espressionista e antiromantico). La lirica svedese del Novecento conserva i legami spirituali con la letteratura del secolo precedente; vero, quindi, che essa si aperta nuove vie solo relativamente tardi, cio dopo la prima guerra mondiale. Ma desidereremmo smentire Transtrmer quando, Nobel permettendo, scrive: La mia poesia cresce / mentre io mi ritiro... mi tolgo di mezzo.
Nella teoria dei giochi alcune possibili risposte ai problemi di convivenza e cooperazione tra Paesi
Gli scenari del chicken game possono spiegare e offrire soluzioni ragionevoli a situazioni di conflitto politico o economico
infatti, il chicken game un modello per spiegare situazioni di conflitto, proprio come la semplice corsa fra auto nel film diretto da Nicholas Ray. Nella fattispecie, se entrambi i guidatori sterzano, prima di arrivare al dirupo, faranno una figura poco decorosa con i propri amici che assistono alla gara; se luno sterza e laltro continua, il primo far la figura appunto del chicken, mentre il secondo apparir come una persona degna di rispetto. Se entrambi continuano sulla strada, saranno due eroi che, tuttavia, non potranno mai avere gli onori di raccontare le proprie gesta, vista la sorte che li aspetta. La parola pollo nel nome deriva da unaltra versione del gioco, forse la pi nota ai game theorists, e non solo, in cui i due guidatori
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Giovanni e il Vaticano nel ricordo del segretario particolare del Pontefice
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XXIII
II
Il concilio vivo
Monsignor Loris Capovilla invita a evitare forzature fuorvianti del discorso dapertura
di AGOSTINO MARCHETTO opo il volume Giovanni XXIII nel ricordo del segretario Loris Francesco Capovilla, intervista di Marco Roncalli con documenti inediti (1994), grazie alle domande postegli questa volta da Ernesto Preziosi (Ricordi dal Concilio. Siamo appena allaurora, Brescia, La Scuola, 2011, pagine 160, euro 9,50), abbiamo qui ricordi vivi e ammirati di Giovanni XXIII da parte di colui che fu il suo segretario particolare. Il concilio ecumenico Vaticano II ne illuminato quasi di riflesso da chi lo convoc e ne presiedette la prima sessione. Per Capovilla il Vaticano II vivo, attuale, ricco, di una ricchezza che ancora attende di essere valorizzata pienamente. Nelle risposte sentiamo riecheggiare eventi, personaggi, riemergere temi, forse un po rimossi, ma ancora di grande attualit e in attesa di attuazione. In molti casi lintervistato ricorre alle parole stesse di Papa Giovanni o dei suoi successori, ma ci non disturba affatto. Lintervistatore si colloca dal suo punto di vista, che sottolinea il rinnovamento conciliare, meno sensibile mi pare alla continuit dinsegnamento ecclesiale che non venuto meno. Una spia forse la citazione di Gilles Routhier, che si pone proprio su tale linea, a suo tempo criticato da chi scrive. In effetti non nasce per noi con il concilio una nuova figura di cattolicesimo, ma c stato un aggiornamento, un rinnovamento, una riforma nella continuit, come autorevolmente indicato da Benedetto XVI, il 22 dicembre 2005, in un discorso ormai famoso alla Curia romana. Lintervista riporta, allinizio, una autobiografia di monsignor Capovilvolta: un Concilio! (...) Il primo ad re un futuro felice essere sorpreso di questa mia propo- della societ sulla posta, fui io stesso, senza che alcuno vert, sullingiustizia, mai me ne desse indicazione. sulla sofferenza di un In effetti ricorda Capovilla fratello. quel senza averci pensato prima Per il Vaticano II i ha suscitato delle perplessit. Eppu- semi di novit erano re dallinsieme dei suoi scritti e dai gi nellHumanae sadiscorsi successivi risulta che con lutis attenzione ai quellespressione si riferiva al periofratelli separati, alle do antecedente alla sua nomina a Papa, quando era sua precisa deter- grandi religioni, a un I padri conciliari nella basilica di San Pietro minazione non interessarsi a progetti nuovo rapporto con estranei al suo servizio. la solu- le realt umane, in zione dellintervistato. Io mi indiriz- una storia in profonzai piuttosto su quella che ricorre al- da trasformazione e, secondo Ca- un cambiamento radicale verso una provvidenzialit del ruolo di Pietro la complessit della psicologia e dei povilla, non ci fu una trasformazio- visione squisitamente pastorale del che (...) fece superare lo stallo proricordi umani, anche quelli di un Pa- ne del progetto conciliare dal suo pontificato e dellepiscopato. Capo- cedurale. villa conferma, parlando per piuttoAlla domanda, poi, del discorso pa. Sta di fatto che prima del 20 annuncio allapertura. Gi il 25 gennaio 1959 erano state sto di rinnovamento ecclesiale, ed della luna, e relativa richiesta se fu gennaio 1959 non solo a don Giovanni Rossi, ma anche a qualche al- date le parole chiave del concilio: fe- esso era compito di tutti i fratelli lui che spinse il Papa ad affacciarsi, tro egli confid questo progetto. de, amore e santit. Punto di parten- nellepiscopato di Papa Giovanni. quella notte, al balcone, Capovilla Forse il Papa chiese il sostegno e la za doveva essere il richiamo di al- Regnava, certo, un clima di grande diretto: No, Papa Giovanni non preghiera delle persone a lui pi vi- cune forme di affermazione dottrina- attesa e di novit, ma nei primi due aveva bisogno di essere spinto, secine per decidersi a parlare pubbli- le e di saggi ordinamenti di ecclesia- mesi non si produsse alcun docu- guiva la sua ispirazione. Ma agcamente del proposito, dopo essersi stica disciplina, invitando la Chiesa mento e il Papa risolse lobiezione giunge: Il Papa riteneva di aver convinto che non si trattava di fan- a un severo esame di coscienza e generale per cui, pur stando tutti pienamente esaurito il suo compito. tasia peregrina, di improvvisazione allaggiornamento delle strutture ec- insieme, si era fatto poco facendo Era comunque previsto un affacciarsi spettacolare, ma di una ispirazione clesiastiche. In tutto certamente osservare che era naturale, essendo per benedire la folla. E qui intervenche lo obbligava a sottomettersi, co- continua Capovilla ci fu linter- tutti in qualche modo novizi: bi- ne il piccolo espediente di Capovilla sognava conoscersi, soprattutto per che punta sulla curiosit di Giome sempre, alla volont di distinguersi anche da qualunque al- vanni XXIII il quale finalmente chieD io. tro consenso di tipo scientifico, filo- de la stola e avvia quella famosissiIl Papa gliene parl Del resto, un po pi sofico, storico o politico. ma conversazione, invitando la folla avanti, monsignor Capogi due giorni dopo lelezione A questo punto lintervistatore a guardare la luna. villa confessa che Giovanparla di confronti, anche aspri, fra Per Capovilla Il Concilio stato e il 21 novembre torn sullargomento ni XXIII gliene parl il 30 chi si apriva allaggiornamento e un evento e un atto missionario (...) ottobre 1958, due giorni Sembra che lora sia giunta chi era portato a sottolineare la virt un sinodo della collegialit e dopo lelezione. E 22 giorcardinale della prudenza; chi scrive dellecumenismo, del dialogo e della ni dopo, il Papa torn non formulerebbe proprio cos la co- solidariet. Per quel che concerne il sullargomento con un sembra vento dello Spirito Santo, visibile sa, ma piuttosto considererebbe chi, discorso pontificio dinizio concilio, che lora sia giunta con il suo se- dagli atti conciliari, dalle parole dei fra i Padri, era sensibile, diremmo, Gaudet mater Ecclesia, lintervistato gretario, il quale, come per il primo Pontefici dalle memorie di coloro allapertura al mondo, allincarnazio- invita a evitare forzature fuorvianti accenno, rimase silenzioso. Final- che al Concilio parteciparono. ne nelloggi, e chi sottolineava la ne- e sterili polemiche in un senso o mente la sera del 20 dicembre, dopo Nella sua agenda del 1963 il Papa nellaltro, quasi che, da il rosario, il Papa della pazienza appunt: Nei primi due mesi del un lato, la fedelt al quasi la perde e d una lezione al suo avviamento grave deficienza di sacro deposito rivelato Papa Giovanni XXIII suo collaboratore: Faccio una con- rapporto diretto Papa e concilio. impedisca la dinamica fidenza al mio Segretario particolare, Ogni giorno si vedeva con il Segreapostolica e, dallaltro, una volta, una seconda volta, e lui tario di Stato Cicognani, aveva anla novit pastorale spettacolo al mondo e ritornato il non dice niente. La risposta di Ca- che appuntamenti bisettimanali col possa compromettere silenzio: Santo Padre, desiderate povilla richiama, con il suo capo, segretario generale del Concilio, larla verit. vedere qualcuno? C qualcosa da giustamente, i precedenti; in fondo, civescovo Pericle Felici (...) e comIn esso Giovanni fare che vi preme?. Rispose: No, Roncalli stesso, raccontandogli gli prese che i tempi preventivati si saXXIII espresse anzitutto ora lasciami dire, in pace, vespero, anni della sua collaborazione con rebbero allungati; ci furono inoltre il suo moderato ottimicompieta e rosario (lo diceva com- Radini Tedeschi, gli aveva ispirato contatti intensi con Montini, Suesmo e la sua visione pleto, decina dopo decina). Per lui questo comportamento. nens, Alfrink e Lger. positiva del senso della preghiera, quindi, prima di ogni alMa non fu sufficiente poich il Di interesse storico risulta poi la storia, permettendo di tro impegno. Ma venne, sul tardi, Papa cos continu: Tu non sai chi domanda e relativa risposta se il scoprire, sin dalle prianche lo stesso Tardini per il quale era monsignor Radini. Comunque Papa fosse soddisfatto degli schemi me battute, il rifiuto di commenta non basta quel fug- ho capito. Tu pensi che il papa preparatori. Il Papa li esamin a una certa forma di ingevole complimento; qua dentro egli vecchio, che gli manca il tempo per Castel Gandolfo con monsignor Categrismo. Subito dopo, Monsignor Loris Capovilla il personaggio pi importante. unimpresa di grande rilievo, ti spa- vagna e ne era, nel complesso, abbain ripetizione di quanChe realismo, in chi spesso accusa- venta linsieme dellimpresa, e sbagli, stanza soddisfatto, non avendo nulla to aveva pi volte anto di idealismo, e ottimismo esagera- perch ragioni come un impresario: da eccepire sulla dottrina esposta, to! progetto, studio, difficolt, compli- attestandolo pi volte in pubblico e cessit della fedelt alla Tradizione: nunciato, precis lo scopo eminentePer il Papa soprattutto Pastore, cazioni (...) un argomentare uma- in privato. Inoltre, a quanto mi ri- due tendenze legittime, se stanno in- mente pastorale del Concilio ed e lo fu con evangelica mitezza e no. Finch non avrai messo il tuo io sulta, i cardinali di varia provenienza sieme, nella Chiesa cattolica, secon- escluse ogni discussione su un artigrande umilt, sentendosi come sotto i piedi non capirai nulla delle da lui interpellati tra questi pure do le sensibilit di ciascuno. Nella colo o laltro della dottrina fondaGiuseppe, il figlio di Giacobbe, col vie del Signore. Se Lui chiama, non Frings, Dpfner, Bea, Lercaro, Al- risposta Capovilla parla, a tale pro- mentale della Chiesa, definita nei dire: Sono il vostro fratello Giusep- si pu rifiutare, non c obiezione frink, Suenens, ricevuti con frequen- posito, di tradizionalisti mentre si precedenti concili, dal Niceno al Vadovrebbe dire tradizionali. ticano I, mai rimessi in discussione o pe (Genesi, 45, 4) al servizio di che tenga, let non conta, neanche za non dissentirono sostanzialComunque il Papa apprezzava la svalutati. Lasci anzi intendere che, tutta lumanit e leggendo i segni la pochezza delle proprie forze. Per mente da questo giudizio. Conveni- pi ampia discussione con respiro di nelle attuali condizioni, sarebbe stadei tempi, indifferente al plauso o noi, sue creature, gi grande onore vano sul fatto che si dovesse sottoli- bene intesa e piena libert. La comta esclusa la definizione di nuovi alla critica, al successo neare lispirazione ecumenica ed ac- missione antepreparatoria e poi dogmi, avvertendo che linteresse o allinsuccesso. Cacentuare la nota delluniversalit nel- quelle preparatorie avevano lavorato Pensi che il Papa vecchio principale del concilio consisteva povilla commenta: con la fraternit e nella carit. sodo, ininterrottamente, tenendo nella ripresentazione pi efficace quel distacco proposto e gli manca il tempo per unimpresa Il lavoro preparatorio ebbe la conto di tutte le voci, di tutte le da santIgnazio nei sua importanza, e questo confer- istanze. Durante le sessioni, prima della dottrina rivelata universalmente di grande rilievo suoi Esercizi spirituali. mato dal giudizio dispiaciuto dello del rientro in sede, il Papa riceveva accolta e divulgata dal magistero dei Ora, quali fattori Ma sbagli perch stesso Giuseppe Alberigo, per il in udienza cardinali e vescovi mem- Vescovi. Apparve, quindi, naturale contribuirono a far maquale i testi approntati dinizio inci- bri delle commissioni, ascoltando i che questa presentazione pi efficace il tuo un argomentare umano turare in Giovanni sero pi di quanto si era pensato su pareri e le impressioni, che risultava- esigesse un aggiornamento di cui il XXIII lidea di celebrare gli disse Giovanni XXIII quelli finali. Vi era in effetti un desi- no, nel complesso, di soddisfazione Papa aveva parlato altre volte. In tal il concilio? Per linterderio, in genere, di migliorarli ma per lavvio dei lavori. Ci furono modo, non esit ad ammettere uno vistato, la profonda conon di cassarli nella stessa decisiva vero momenti di tensione, ma sviluppo omogeneo della dottrina e noscenza delle vicende della Chiesa, dare ascolto alle sue ispirazioni, av- Commissione di coordinamento. dovuti al fatto che cera chi prefigu- una formulazione in qualche maniela consapevolezza della corresponsa- viare unimpresa che sua. Anche chiaro per che la centralit era rava il Concilio come evento di nor- ra nuova delle verit immutabili nelbilit collegiale, la fede nellassisten- solo annunciare il divino volere dellassemblea conciliare, cosa che male routine, mentre altri miravano la loro sostanza. Il concilio, poi non avrebbe rinza dello Spirito Santo, unumile sot- grazia divina, onore e merito. molti sembrano ancor oggi dimenti- a staccarlo dai solchi della tradizione tomissione alla volont del Padre. Papa Giovanni immagina, deci- care, puntandosi piuttosto nella ri- (...) Papa Giovanni ascoltava tutti novato anatemi. Nessuna frattura Era, insomma, il concilio, la pi va- de, prepara e avvia il Concilio con la cerca sulle varie Commissioni an- (...) ripetendo sovente di sentirsi co- dunque riscontrabile tra lannunlida risposta collegiale alle aspettati- coscienza di compiere un atto di go- chesse conciliari. me il patriarca Giacobbe tra le di- cio, la conclusione della prima sesve della Chiesa universale e alluma- verno che nella Tradizione della E giungiamo allinaugurazione del scussioni dei suoi figli: Pater vero sione e, in seguito, le tre sessioni nit intera, e alle sue esperienze pa- Chiesa. E come reagisce la Curia concilio. Lintervistatore vi intravede rem tacitus considerabat, e apparve la presiedute da Paolo VI. storali e diplomatiche nellO riente Romana? Chiede Preziosi. Capovilla europeo e in Turchia. risponde che accanto a comprensiIl Papa present il concilio come bili titubanze, la collaborazione una nuova Pentecoste. E qui sor- cos credo fu leale, pi di quanto La mostra di Carlo Mattioli al Braccio di Carlo Magno ge la questione circa il tempo di ma- si voglia ammettere. Chi si ripiega turazione dellidea in Roncalli. Fu ora sui poderosi volumi della docucosa improvvisa? La risposta dellin- mentazione ufficiale, pu attestare tervistato assai articolata. Certo, che il contributo di pensiero e di quellannuncio, il 25 gennaio 1959, fu animazione stato sollecito e vario. Trentaquattro anni fa, si svolse re un artista che, dimostrando una sorpresa un po per tutti. A Questo il mio personale ricordo. in Vaticano una mostra destinata sensibilit modernissima e attenquanto ne so, non ne aveva parlato Inizia cos la fase preparatoria a passare alla storia, Gli artisti zione alle nuove tendenze, ha, esplicitamente, ma certamente que- che rivela al Papa, ai padri e contemporanei a Paolo VI, che con assoluta coerenza, perseguisto progetto era gi scritto in lui. allopinione pubblica impreviste difdiede vita alla sezione darte to una poetica e una tecnica che Fu unintuizione, non una decisione: ficolt, irritate incomprensioni, attese contemporanea dei Musei Vati- non hanno mai abbandonato i Ne accenn velatamente il 2 no- e pretese insostenibili, scogli procecani. Tra essi, figurava anche mezzi tradizionali della pittura. vembre 1958. Ne aveva discusso con durali, forzature di entusiasti innovaCarlo Mattioli, artista scomparso La mostra cade nel centenario monsignor Cavagna (...) certo con tori, frenature di vigili pastori del nel 1994. monsignor DellAcqua. Ufficialmen- gregge, astuti calcoli di occulti madella nascita di Carlo Mattioli Oggi Mattioli di nuovo in te ne parl con Tardini solo il 20 novratori, artificiosi commenti dei (Modena, 8 maggio 1911), ed Vaticano, e precisamente al Bracgennaio 1959 o poco prima. Il cardi- poteri mediatici. un bel regalo per la produzione cio di Carlo Magno fino al prosnale Ruffini disse di aver suggerito Ma sar il Papa a sgomberare il di un artista le cui tele, tavole e simo 13 novembre. Questa volta, lui al Papa un Concilio. campo da alcuni fraintendimenti e a per, lartista vi figura da unico carte raccontano la quotidianit Per Capovilla la confidenza al car- rendere pi palese la finalit reliprotagonista. Coordinata da di un fine intellettuale, seguendinale Tardini non contraddice la giosa dellevento annunciato, in Giovanni Morello (e curata da done le stagioni della vita. sincerit del Papa: A un tratto, nel- una visione della Chiesa di tutti e Dove mi porti mia arte? / In Maurizio Calvesi, Antonio Paola conversazione con il Segretario di particolarmente la Chiesa dei povelucci, Antonio Natali, Augusta che remoto / deserto territorio / Stato, mi illumin lanima una gran- ri con vigorosa diffusione del senMonferini e Gloria Bianchino), a un tratto mi sbalestri?. Cos de idea, avvertita proprio in so sociale e comunitario, immanente Carlo Mattioli. Una luce dom- si interrogava Mario Luzi, coquellistante e mi sal alle labbra una al cristianesimo autentico (p. 56) e bra unampia retrospettiva gliendo lintensit dellarte del parola solenne ed impegnativa. La compendio del poema delle opere di Papaveri ai bordi della Versiliana (1975) monografica che intende celebra- suo grande amico. mia voce la esprimeva per la prima misericordia: Non si pu costruila, dove ricorda i primi incontri con monsignor Roncalli, e poi il suo episcopato, non facile dice a Chieti-Vasto: Era necessario aprire nuovi percorsi, entrare in fecondo dialogo con il mondo contemporaneo. Poi venne un uomo chiamato Giovanni a sedere sul soglio pontificio, come ebbe a dire il Patriarca Athenagoras; ci fu linizio di una nuova primavera, che nel Papa nacque soprattutto dalla preghiera, come indic quella frase al suo segretario che gli chiedeva, appena fatto
La Lev a Pordenone
Moderno e tradizionale
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LOSSERVATORE ROMANO
Aperti allUniversit cattolica di Lilla gli Stati generali del cristianesimo
Lappello del cardinale Sandoval Terrazas a difesa dei diritti degli indigeni
Paz (ovest), a circa trecento chilometri dalla capitale boliviana, dopo cinque giorni di fermo per la repressione violenta della polizia subita una settimana fa nel comune di Yucumo. La Defensoria del Pueblo (lorganismo boliviano che si occupa della tutela dei diritti umani) presente alla marcia per evitare possibili disordini, come ha riferito alla stampa locale Gonzalo Fuentes, uno dei rappresentanti dellorganismo.
La marcia di protesta iniziata il 15 agosto scorso da Trinidad, con circa millecinquecento partecipanti. Finora sono sette i comitati ministeriali che hanno cercato di negoziare con gli indigeni per fermare la protesta. I numerosi partecipanti alla marcia hanno riconosciuto davanti alla stampa internazionale lappoggio umanitario offerto dalla Chiesa durante la marcia, in modo speciale prima, durante e dopo lintervento della polizia per sciogliere la marcia a Yucumo. I rappresentanti della pastorale sociale della Caritas boliviana si sono trasferiti nella sede del vicariato di Reyes per coordinare nuove azioni di aiuto umanitario a favore dei partecipanti alla marcia, che fino al momento di ripartire si erano rifugiati nelle parrocchie e nelle strutture religiose di Yucumo, San Borja e Rurrenabaque. Purtroppo, secondo alcune testimonianze dei manifestanti, risultano ancora disperse tre persone. A Rurrenabaque gli indigeni sono stati accolti nella canonica della parrocchia, dove la popolazione locale ha dato loro tutta lassistenza possibile. A Yucumo, le suore missionarie di Cristo Ges, presenti con una comunit, sono state delegate a rappresentare la Chiesa in questa zona durante il conflitto dei manifestanti con la polizia. Gli indigeni hanno testimoniato che, dopo lintervento della polizia, le suore a San Borja hanno cercato di evitare che gli scontri avessero un esito drammatico. Le religiose sono anche andate alla ricerca dei manifestanti che, in fuga, si erano rifugiati nella foresta. Soddisfazione per lattestato di stima nei confronti della Chiesa in Bolivia stato espresso da Juan Carlos Velasquez, responsabile della Caritas boliviana.
Lutto nellepiscopato
Monsignor Fernando Charrier, vescovo emerito di Alessandria, morto nella mattina di venerd 7 ottobre, dopo una lunga malattia. Nato il 12 settembre 1931 a Bourcet di Roure, nella diocesi di Pinerolo, aveva ricevuto lordinazione sacerdotale il 24 giugno 1956. Eletto alla Chiesa titolare di Cercina il 29 settembre 1984 e nominato ausiliare di Siena, di Colle di Val dElsa e di Montalcino, aveva ricevuto lordinazione episcopale l11 novembre successivo. Esperto delle questioni sociali, il 22 aprile 1989 era stato nominato vescovo di Alessandria e il 4 aprile 2007 aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi. Le esequie saranno celebrate luned 10 ottobre, alle ore 10, nella cattedrale di Alessandria.
La Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza della beata Teresa Grillo Michel, nella preghiera che apre alla speranza, ripete al
Vescovo monsignor
FERNAND O CHARRIER
la sua gratitudine, nella certezza che, nella comunione dei Santi, egli continua a incoraggiare la nostra famiglia religiosa con il suo esempio e la sua intercessione. Suor Natalina Rognoni, superiora generale.
LOSSERVATORE ROMANO
Il discorso di Benedetto ai vescovi dellIndonesia in visita ad limina
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re frutto in ogni buona opera (cfr. Col 1, 9, 10). Posso solo incoraggiarvi nei vostri sforzi costanti per promuovere e sostenere il dialogo interreligioso nella vostra nazione. Il vostro Paese, tanto ricco nella sua diversit culturale e dotato di una vasta popolazione, dimora di tantissimi seguaci di varie tradizioni religiose. Quindi, il popolo indonesiano ha buone possibilit di rendere contributi importanti al desiderio di pace e di comprensione fra i popoli del mondo. La vostra partecipazione a questa grande impresa decisiva e quindi vi esorto, cari fratelli, a garantire che quanti sono affidati alle vostre cure pastorali sappiano che essi, in quanto cristiani, devono essere agenti di pace, di perseveranza e di carit. La Chiesa chiamata a seguire il suo Maestro Divino che ricapitola tutte le cose in s e a testimoniare quella pace che solo Lui pu dare. Questo il frutto prezioso della carit in Colui che, soffrendo ingiustamente, ci ha donato la sua vita e ci ha insegnato a rispondere in tutte le situazioni con il perdono, la misericordia e lamore nella verit. I credenti in Cristo, radicati nella verit, dovrebbero impegnarsi nel dialogo con altre religioni, rispettando le reciproche differenze. Gli sforzi comuni per ledificazione della societ avranno
un gran valore se rafforzeranno amicizie e supereranno equivoci o forme di sfiducia. Confido nel fatto che anche voi e i sacerdoti, i religiosi e i laici delle vostre Diocesi continuerete a rendere testimonianza dellimmagine e della somiglianza di Dio in ogni uomo, donna e bambino, indipendentemente dalla loro fede, incoraggiando ognuno a essere aperto al dialogo nel servizio della pace e dellarmonia. Facendo tutto il possibile per garantire che i diritti delle minoranze nel vostro Paese siano rispettati, promuovete la causa della tolleranza e dellarmonia reciproche nel vostro Paese e altrove. Con queste riflessioni, cari Fratelli Vescovi, vi rinnovo i miei sentimenti di affetto e di stima. Il vostro Paese composto da migliaia di isole. Cos anche la Chiesa in Indonesia composta da migliaia di comunit cristiane, isole di presenza di Cristo. Siate sempre uniti nella fede, nella speranza e nella carit fra voi stessi e con il Successore di Pietro. Affido tutti voi allintercessione di Maria, madre della Chiesa. Assicurandovi delle mie preghiere per voi e per quanti sono affidati alla vostra sollecitudine pastorale, sono lieto di impartire la mia Benedizione Apostolica quale pegno di grazia e di pace nel Signore.
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LOSSERVATORE ROMANO
A colloquio con padre Jacques Dupont, priore della certosa di Serra San Bruno, che Benedetto
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visiter domenica 9
Il Papa e il monaco
I monaci sono persone che passano la loro esistenza alla ricerca di Dio, vivendo, per quanto possibile a umane creature, con Lui considerato lunico e pi grande bene. Affinati nel silenzio, sono persone capaci, perci, di dire parole sempre nuove e coinvolgenti sulla misteriosa vita di Dio e con Dio. Queste creature, un po rare nelle societ assordanti e gridate, riescono a offrire parole e segni che affascinano ancora oggi tanti e accendono nostalgie per vite alternative a quelle immerse negli affari. La voce pi recente di questo mondo contemplativo, che nel silenzio trova il senso di vivere nella gioia, viene dalla certosa di Serra San Bruno in Calabria. Alla vigilia della visita richiesta dallo stesso Benedetto XVI, nel pomeriggio di domenica 9 ottobre, leditore Rubbettino ha pubblicato un colloquio sulla vita monastica tra il giornalista Luigi Accattoli e il priore della certosa, dom Jacques Dupont. Sono 140 pagine di conversazioni nello spazio di tre giorni, raccolte sotto il titolo Solo dinanzi allUnico (Soveria Mannelli [Catanzaro], 2011, pagine 144, euro 12). Uno degli aspetti singolari che colpisce nella lettura la coincidenza di visioni tra Papa Benedetto XVI e il priore della certosa nel parlare di Dio alluomo contemporaneo. A ben riflettere, potrebbe non esserci alcuna sorpresa nella visita del Pontefice a una certosa, ma qualche sorpresa positiva si scopre invece leggendo lintervista del priore di Serra San Bruno, dalla quale emergono preoccupazioni e linguaggio molto simili alle priorit del magistero di Benedetto XVI. Come la vita del monaco ruota e ha senso intorno a Dio, cos il pontificato di Papa Benedetto XVI segnato dalla forza della parola sul primato di Dio amore proposta alla Chiesa e al mondo. Quanto di pi radicale nella vita cristiana, come si pu considerare la vita monastica cenobitica o eremitica, e quanto di pi istituzionale, come potrebbe pensarsi lesercizio del ministero petrino, coincidono nellimmagine di Dio, nellurgenza di parlare di Lui al nostro tempo e nel linguaggio per renderlo contemporaneo. Diffondere limmagine biblica del Dio amore, con tutte le conseguenze che ne derivano per la Chiesa e la societ, limpegno di base del programma pastorale di Benedetto XVI. La sua prima enciclica Deus caritas est non pu essere dimenticata. L sono le premesse di tutto il suo magistero. Jacques Dupont, tramite il libro intervista, dalla sua solitudine fortemente cercata comunica la verit di un Dio vicino alluomo contemporaneo e si dice felice di quellenciclica. E aggiunge: Dio amore. Una volta si diceva che Dio carit, ma ora abbiamo capito che dobbiamo tradurre Dio amore. Abbiamo, finalmente, inteso che tutta la teologia e cio lintera conversazione argomentativa su Dio e sulluomo va formulata o riformulata, alla luce dellamore. Questa potrebbe essere la parola dordine della Chiesa allinizio del nuovo millennio. Anche laltra enciclica Caritas in veritate (2009) molto significativa perch quando amo davvero, lamore mi spinge verso la verit; e reciprocamente, quando afferro qualche verit, essa mi apre il cuore per meglio conoscere il Signore e amare coloro che egli ama. Nascono spunti di riflessione che possono far meglio percepire il senso e lampiezza della riforma proposta dal Papa alla Chiesa. (c.d.c.)