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Come funziona

IL DOTTORE
DEGLI SSD
Tutte le dritte per fare il checkup al disco, velocizzarlo
e allungarne la vita senza spendere un centesimo

L
e unità SSD (sigla che sta Stato di salute dell’SSD sia sempre un po’ di spazio sta capacità e scriviamo 100
per disco a stato solido) Per prima cosa dobbiamo ca- libero. In letteratura troviamo GB di dati ogni giorno, cancel-
oramai sono presenti sia pire in che stato si trova la no- che lo spazio da lasciare vuo- landone altri nel frattempo,
nei desktop sia nei portatili. stra (o le nostre) unità SSD. to può variare dal 5% al 20% la matematica ci suggerisce
I loro vantaggi in termini di Anche se non ci sono parti dello spazio totale, non pen- che in un anno arriviamo a
prestazioni sono indubbi e meccaniche in movimento siamo che ci sia un valore pre- scrivere 36,5 TB. Se dividia-
anche la loro durata nel tem- che si possono rompere, le ciso, comunque. Noi ci limitia- mo 300 TB per 36,5 ottenia-
po è aumentata con l’evolu- celle di memoria Flash presenti mo di solito a tenere libero un mo poco più di 8 anni.
zione della tecnologia. La loro possono essere scritte un certo 15/20% spostando i file che Questo è un conto ovviamen-
velocità è dovuta al fatto che numero di volte, oltrepassato il non ci servono su un’unità te “a spanne”, ma ci fornisce
non contengono parti mec- quale smettono di funzionare, esterna. Ma quante scritture una buona indicazione. Per
caniche: i dati sono salvati in o meglio finiscono in stato possiamo fare sull’SSD pri- avere dati più precisi possia-
chip di memoria e non in di- di sola lettura (o almeno do- ma che le celle si “rompano” mo ricorrere ad alcuni pro-
schi magnetici. Nonostante vrebbero). Per far sì che ciò e come facciamo a sapere a grammi gratuiti. Il primo è
ciò, così come gli hard disk, avvenga il più tardi possibile, che punto siamo arrivati? CrystalDiskInfo (https://
anche le unità a stato solido difatti, il sistema operativo c r y s t a l m a r k . i n f o /e n /
hanno bisogno di essere te- cerca di distribuire al meglio Un paio di strumenti software/crystaldiskinfo/ ):
nute sotto controllo per veri- le scritture dei dati e per far Sempre il Rete, vediamo che visitiamo questo indirizzo
ficarne lo stato di salute e il questo è molto importante la maggior parte dei dischi Web, scendiamo un po’ nella
livello di prestazioni perché si che il disco SSD non venga SSD regge finché non scrivia- pagina e troveremo il pulsan-
usurano con l’uso e il tempo. riempito al 100%, ma che ci mo una quantità di dati com- te Download. Nella nuova
plessiva che varia di modello pagina clicchiamo sul pulsan-
in modello (e non sempre te Installer (Vista-) sotto la
i produttori rendono facile voce Standard Edition. In
Installiamo CrystalDiskMark scoprire questo valore chia-
mato TBW). Per esempio, per
alternativa possiamo cliccare
Zip (XP-) che ci fa scaricare
per scoprire quanto è veloce in le unità da 512 GB che abbia-
mo visto, la quantità di dati
la versione portable (sen-
za installazione), in tal caso
lettura/scrittura il nostro SSD scrivibili si aggira attorno ai
300 TB. Questo vuol dire che
è necessario confermare al
browser di voler conservare il
se abbiamo un’unità con que- file e poi decomprimerlo per

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Tempo medio
avviare l’eseguibile (DiskIn- (che troviamo nelle schede
tra due rotture
fo64.exe). Le altre due ver- tecniche degli SSD sul sito
sioni che vediamo nella pa-
gina Web (Shizuku e Kurei
del produttore, in genere),
siamo tranquilli. Se il valore S pesso i produttori di di-
schi (sia HD che SSD)
indicano un valore chiama-
esso smetta di funzionare.
Come nel caso del nume-
ro di scritture, però, non è
Kei) hanno le medesime fun- Stato disco dovesse iniziare
zioni, ma interfacce più “viva- a crollare a valori molto infe- to MTBF (tempo medio tra da prendere alla lettera: in
ci”. Installato il programma, riori al 100 oppure la quanti- un guasto e il successivo), molti casi leggiamo valo-
avviamolo e in breve tempo tà dei dati scritti si avvicina che indica quante ore ci ri che superano i 100 anni
esso accederà ai dati SMART al massimo previsto, invece, si può aspettare di usare che però sono solo teorici,
per scoprire lo stato di salute ci conviene pensare il prima un disco SSD prima che da prendere con le pinze…
dell’unità SSD. I dati SMART possibile a una sostituzione.
sono un’insieme di informa- Se per caso CrystalDiskInfo
zioni sul funzionamento dei non dovesse rilevare i valo-
dischi (sia meccanici che allo ri che ci servono, possiamo
stato solido) che risiedono provare un altro programma:
all’interno del disco stesso. Seagate SeaTools (https://
bit.ly/ci283_seatools), che
Stato disco funziona anche con dischi di
In breve vedremo diversi va- produttori diversi, non solo
lori apparire nell’interfaccia con quelli di Seagate.
del programma. Quello che Questo secondo programma,
riassume lo stato di salute è una volta installato e avvia-
Stato disco, ben evidenzia- to, ci indica lo stato di salute
to nella finestra. Troviamo (parametro Vita) ma anche
una percentuale (100% cor- quanti dati abbiamo scritto
risponde a un disco perfet- finora (TBW).
tamente funzionante) e un
giudizio a parole (Buono nel SSD ok, ma lento
nostro caso). Ma ci sono altri Bene, ora sappiamo come
valori che possiamo verifica- capire lo stato di salute del
re, per esempio il totale dei disco. Se tutti i parametri vi-
GB scritti sul disco (Scrit- sti sono a posto, il disco è ve-
ture su host totali) e per loce, giusto? Beh, dipende. Ci
quanto tempo è stato acceso sono vari fattori che possono Quanti dati abbiamo scritto?
il disco (Acceso da (ore)). Se rallentare l’unità di storage Per scoprire lo stato della nostra unità SSD e quanti dati abbiamo
questi valori sono lontani dai anche se per CrystalDiskIn- scritto su di essa, possiamo usare il tool gratuito CrystalDiskInfo.
limiti progettuali dell’unità fo è tutto ok. Driver non ag-
giornati o disco troppo pie- che un tal blocco di dati non è
no, per esempio, oltre ai giù più in uso e quindi può essere
UNA FUNZIONE menzionati banchi rovinati. cancellato e riutilizzato.
PARTICOLARE DI SEATOOLS Di base il sistema operativo
agisce in autonomia per ot-
Windows 10 e 11 attivano il
Trim in automatico, possia-
timizzare l’occupazione del- mo verificarlo aprendo un
G irovagando tra i menu di
SeaTools troviamo una
funzione particolare, Test au-
ma è possibile far sì che essi
non inficino più le prestazio-
ni. Provando la funzione Test
le celle di memoria del disco
(spostando eventualmente
terminale: cerchiamo cmd
nella funzione di ricerca di
tomatico completo (lo trovia- automatico completo il pro- i dati da una parte all’altra Windows e apriamo il ter-
mo tra i Test estesi). Questa gramma andrà alla ricerca di in background, cancellandoli minale scegliendo la voce
funzione ci viene in soccor- blocchi difettosi e se ne tro- dal punto di partenza). Per Esegui come amministra-
so quando un’unità SSD ha verà, ci chiederà se vogliamo poterlo fare, però, deve esse- tore. Una volta aperto digi-
alcuni blocchi di memoria tentare di sistemare la situa- re abilitata la funzione chia- tiamo fsutil behavior query
rovinati, il che causa un de- zione. Possiamo provare, ma mata Trim che indica al disco DisableDeleteNotify: se
cadimento delle prestazioni prima assicuriamoci di ave-
dell’unità stessa. Non è pos- re un backup di tutti i dati im-
sibile ripararli, ovviamente, portanti.

Previsione di vita.
Anche il programma SeaTools di Seagate ci indica la percentuale di
salute del nostro disco basandosi sulla quantità di dati scritti finora.

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Come funziona
Disco più veloce con la cache di scrittura
G li SSD usano una funzio-
ne che si chiama write-
caching: essa memorizza
trollare. Apriamo Gestione
dispositivi cercandolo nel
campo di ricerca del sistema
temporaneamente in memo- operativo e clicchiamo sulla
ria i dati da scrivere prima voce Unità disco. Poi fac-
di salvarli definitivamente in ciamo clic con il testo destro
un blocco di memoria Flash. sull’unità SSD e scegliamo
Ciò consente di compiere le Proprietà > Criteri. La voce
operazioni di scrittura più ve- Attiva cache di scrittura
locemente. Di solito dovreb- sul dispositivo dovrebbe
be essere attiva in Windows avere il segno di spunta, se
10/11, ma conviene con- non c’è mettiamolo noi.

carica lo stato precedente da file e cartelle. In questo modo


questo file .sys. Però gli SSD quando cerchiamo qualcosa,
usano meno energia e non la posizione di ciò che ci ser-
richiedono l’ibernazione, anzi ve appare immediatamen-
Libera la memoria da cancellare. l’uso del file Hiberfil.sys è uno te. Sugli SSD, però, non c’è
La funzione Trim del sistema operativo velocizza le operazioni
di scrittura sul disco cancellando in anticipo le zone che non spreco di spazio e aumenta bisogno di indicizzare i file,
contengono più dati utili. l’usura del disco. Per disat- perché i tempi di accesso
tivarla, sempre nel Prompt sono molto più bassi rispet-
l’output del comando è Disa- mo il Pannello di controllo dei comandi aperto come to ai dischi meccanici. Inoltre
bleDeleteNotify=0, Trim è di Windows (cerchiamone il amministratori, digitiamo questa indicizzazione esegue
attivato e non dobbiamo fare nome nella casella di ricerca powercfg /h off e premia- una serie di piccole scrittu-
altro. Se invece è a 1, possia- di Windows), clicchiamo sulla mo Invio. Non vedremo re sull’unità, diminuendone
mo attivarlo digitando nello voce Hardware e suoni > Op- apparire alcun messaggio, la longevità. Vediamo quindi
stesso terminale: zioni di risparmio energia e ma digitando il comando come disattivarla: nel campo
fsutil behavior set poi facciamo clic sul collega- powercfg /a e premendo In- di ricerca cerchiamo Servizi
DisableDeleteNotify 0. mento Specifica comporta- vio, il sistema ci indicherà, tra e apriamo questa applicazio-
mento pulsanti di alimenta- i vari messaggi, che l’iberna- ne. Scorriamo le voci (sono in
Cos’altro fare zione, nell’elenco di sinistra. zione non è abilitata. Possia- ordine alfabetico) fino a tro-
Sia per velocizzare l’SSD sia Nella parte centrale della mo riattivare l’ibernazione vare Windows Search e fac-
per allungarne la vita, pos- finestra togliamo il segno scrivendo powercfg /h on. ciamo doppio clic su di essa.
siamo disabilitare alcune di spunta accanto alla voce Nella finestra che appare, alla
funzionalità non indispensa- Attiva avvio rapido, se pre- Spegniamo la ricerca voce Tipo di avvio scegliamo
bili del sistema operativo. La sente. Proprio l’ibernazione Più volte in questo articolo Disabilitato. Premiamo OK
prima è l’Avvio rapido, non è un’altra funzione disattiva- abbiamo citato lo strumento per chiudere la finestra. Ecco
più utile vista l’alta velocità bile. Anch’essa non è più ne- di ricerca di Windows. Esso, fatto, questi sono i principali
dei dischi a stato solido. Essa cessaria nei PC moderni: ciò in background, scandaglia di suggerimenti per preservare
è una funzionalità che combi- che fa è copiare il contenuto continuo il disco catalogando la salute dei nostri SSD.
na il processo di ibernazione della memoria in un file (Hi-
e spegnimento per ottenere berfil.sys) e poi spegnere il
tempi di avvio più rapidi. Per PC. Il successivo riavvio sarà DEFRAMMENTAZIONE
variare questa opzione apria- più rapido perché Windows
L e unità di storage mecca-
niche hanno bisogno, di
tanto in tanto, di quella che si
vicini). Gli SSD, invece, non
hanno bisogno di tale opera-
zione, difatti lo strumento di
chiama deframmentazione. ottimizzazione dei dischi di
I file vengono scritti sul disco Windows (Ottimizza unità)
in vari settori: man mano che riconosce gli SSD e li tratta in
si salvano, spostano e cancel- modo adeguato sfruttando il
lano file, si creano dei buchi Trim. La deframmentazione
sparsi in tutta la superficie sugli SSD non è quindi neces-
dei dischi. Ogni tanto, quin- saria (ci pensa Windows in
di, per velocizzare le opera- autonomia) e anzi è sconsi-
zioni di lettura/scrittura si gliato usare uno dei tanti to-
riordinano i vari settori com- ol di terze parti per la defram-
pattandoli (facendo cioè in mentazione su un SSD, non
modo che i vari “pezzi” di un farebbe altro che diminuirne
Spazio occupato dall’ibernazione.
Per scoprire quanto è grande il file usato dall’ibernazione digitiamo
file vengano salvati in settori la durata di vita.
dir c:\ /as (al posto di c: mettiamo l’unità del nostro SSD).

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