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SISTEMI STIFF
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Consideriamo il problema
(4.1) y ′(t) = f (t, y(t)), a ≤ t ≤ b, y(a) = y0
e denotiamo con {λl = λl (t, y)} gli autovalori della matrice Jacobiana
fy (t, y) ∈ Rm×m.
Definizione 4.1
Il problema (4.1) è detto stiff nell’intervallo [a, b] se:
(i) agli eventuali autovalori λi con parte reale positiva corrispon-
dono quantità (b − a)Re(λi) non grandi.
(ii) esiste almeno un autovalore λj con parte reale negativa e
(b − a)Re(λj ) ≪ −1.
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Esaminiamo le principali difficoltà che insorgono affrontando un pro-
blema siff.
Ricordiamo che
- Un metodo multistep lineare esplicito non può essere A-stabile.
- Un metodo multistep lineare A-stabile (necessariamente implicito) ha
ordine p ≤ 2
Ricordiamo ancora che la formula dei trapezi è A-stabile.
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Definizioni di stabiltà meno restrittive sono state successivamente in-
trodotte. Riportiamone una di tali definizioni.
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Osserviamo, infine, che il grado di stiffness di un problema può va-
riare in modo sensibile nell’intervallo di integrazione [a, b]. Infatti, gli
autovalori{λl } del modello lineare son in realtà funzioni dell variabile
t ∈ [a, b].
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