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ELENCO 1 di principali obblighi dalla cui violazione discendono forme di responsabilità

dirigenziale
(in riferimento a norme anteriori al 31.12.2011)

OBBLIGO PRESCRIZIONE NORMATIVA FONTE


1.1 Rispetto dei termini per la Art. 2. - (Conclusione del procedimento). - 1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad L. 7 agosto
conclusione dei un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di 1990, n. 241
procedimenti. concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. art. 2, commi 1
2. Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non e2
prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni (come
statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni. modificato da
L. 18 giugno
2009, n. 69
art. 7, comma 2)

9. La mancata emanazione del provvedimento nei termini costituisce elemento di valutazione della L. 7 agosto
responsabilità dirigenziale 1990, n. 241
Art. 2, comma 9
(come
modificato da
L. 18 giugno
2009, n. 69
Art. 7, comma
2)
1.2 Partecipazione alla 6-bis. All'esito dei lavori della conferenza, e in ogni caso scaduto il termine di cui ai commi 3 e L. 7 agosto
conferenza di servizi ovvero 4, l'amministrazione procedente, in caso di VIA statale, puo' adire direttamente il consiglio dei 1990 n. 241
adozione della ministri ai sensi dell'articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 2006, n. 152; in tutti gli Art. 14 ter,
determinazione motivata di altri casi, comma 6 bis
conclusione del valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse
procedimento. in quella sede, adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento che
sostituisce a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque
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denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare
ma
risultate assenti, alla predetta conferenza. La mancata partecipazione alla conferenza di servizi
ovvero la ritardata o mancata adozione della determinazione motivata di conclusione del
procedimento sono valutate ai fini della responsabilità dirigenziale o disciplinare e amministrativa,
nonché ai fini dell'attribuzione della retribuzione di risultato. Resta salvo il diritto del privato di
dimostrare il danno derivante dalla mancata osservanza del termine di conclusione del procedimento ai
sensi degli articoli 2 e 2-bis.

1.3 Rispetto dei termini per la Art. 2. - (Conclusione del procedimento). - 1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad L. 7 agosto
conclusione dei un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di 1990, n. 241
procedimenti. concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Art. 2
2. Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non (come
prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni modificato da
statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni. L. 18 giugno
2009, n. 69
Art. 7, comma
2)

1.4 Non ricorrere a contratti di Il ricorso a contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni D. lgs. 30 marzo
collaborazione coordinata e ordinarie o l'utilizzo dei collaboratori come lavoratori subordinati è causa di responsabilità 2001, n. 165
continuativa per lo amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti. Il secondo periodo dell'articolo 1, comma Art. 7, comma 6
svolgimento di funzioni 9, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2004, n.
ordinarie e di non utilizzare i 191, è soppresso. Si applicano le disposizioni previste dall'articolo 36, comma 3, del presente
collaboratori come decreto e, in caso di violazione delle disposizioni di cui al presente comma, fermo restando il
lavoratori subordinati. divieto di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, si applica quanto previsto dal
citato articolo 36, comma 5-quater.

5-quater. I contratti di lavoro a tempo determinato posti in essere in violazione del presente articolo Art. 36, comma
sono nulli e determinano responsabilità erariale. I dirigenti che operano in violazione delle 5-quater
disposizioni del presente articolo sono, altresì, responsabili ai sensi dell'articolo 21. Al dirigente
responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione
di risultato.
1.5 Violazione di disposizioni 5. In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di D. lgs. 30 marzo
imperative riguardanti lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, non può comportare la costituzione di rapporti 2001, n. 165
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l'assunzione o l'impiego di di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni Art. 36, comma
lavoratori, da parte delle responsabilità e sanzione. Il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla 5
pubbliche amministrazioni prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative.
Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo nei confronti dei
dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. I dirigenti che operano in
violazione delle disposizioni del presente articolo sono responsabili anche ai sensi dell'articolo 21
del presente decreto. Di tali violazioni si terrà conto in sede di valutazione dell'operato del dirigente ai
sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286.

1.6 Dovere di vigilanza sul 1-bis. Al di fuori dei casi di cui al comma 1, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata, D. lgs. 30 marzo
rispetto, da parte del previa contestazione e nel rispetto del principio del contraddittorio secondo le procedure previste 2001, n. 165
personale assegnato ai dalla legge e dai contratti collettivi nazionali, la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul Art. 21, comma
propri uffici, degli standard rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi 1 bis
quantitativi e qualitativi fissati dall'amministrazione, conformemente agli indirizzi deliberati dalla Commissione di cui
fissati dall'amministrazione. all'articolo 13 del decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni, la retribuzione di risultato è decurtata, sentito il Comitato dei garanti, in relazione
alla gravità della violazione di una quota fino all'ottanta per cento.

1.7 Esercizio dell'azione 3. Il mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza D. lgs. 30 marzo
disciplinare. giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito 2001, n. 165
disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate, in relazione a condotte aventi oggettiva e Art. 55 sexies,
palese rilevanza disciplinare, comporta, per i soggetti responsabili aventi qualifica dirigenziale, comma 3
l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della
retribuzione in proporzione alla gravita' dell'infrazione non perseguita, fino ad un massimo di tre mesi
in relazione alle infrazioni sanzionabili con il licenziamento, ed altresì la mancata attribuzione della
retribuzione di risultato per un importo pari a quello spettante per il doppio del periodo della durata
della sospensione. Ai soggetti non aventi qualifica dirigenziale si applica la predetta sanzione
della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, ove non diversamente stabilito dal
contratto collettivo.

1.8 Controllo sulle assenze 6. Il responsabile della struttura in cui il dipendente lavora nonché il dirigente eventualmente D. lgs. 30 marzo
preposto all'amministrazione generale del personale, secondo le rispettive competenze, curano 2001, n. 165
l'osservanza delle disposizioni del presente articolo, in particolare al fine di prevenire o Art. 55 septies,
contrastare, nell'interesse della funzionalità dell'ufficio, le condotte assenteistiche. Si applicano, al comma 6
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riguardo, le disposizioni degli articoli 21 (ndr. Responsabilità dirigenziale) e 55-sexies, comma 3.

1.9 Osservanza delle 1. L'inosservanza delle disposizioni della presente legge comporta responsabilità dirigenziale e L. 9 gennaio
disposizioni per favorire responsabilità disciplinare ai sensi degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 2004, n. 4
l'accesso dei soggetti disabili 165, ferme restando le eventuali responsabilità penali e civili previste dalle norme vigenti. Art. 9
agli strumenti informatici.

1.10 Attuazione delle disposizioni 1-ter. I dirigenti rispondono dell'osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui al presente decreto D. lgs. 7 marzo
del Codice ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferme restando 2005, n. 82
dell'amministrazione le eventuali responsabilità penali, civili e contabili previste dalle norme vigenti. L'attuazione delle Art. 12
digitale (D.Lgs. 82/2005). disposizioni del presente decreto e' comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della
performance organizzativa ed individuale dei dirigenti.

In tal senso, ad esempio:


1. I siti delle pubbliche amministrazioni contengono i dati di cui al decreto legislativo recante il Art. 54
riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni, adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 35, della legge 6
novembre 2012, n. 190.
1.11 Adozione del Piano della 1. Al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di Decreto
Performance. rappresentazione della performance, Legislativo 27
le amministrazioni pubbliche, secondo quanto stabilito dall'articolo ottobre 2009, n.
15, comma 2, lettera d), redigono annualmente: 150
a) entro il 31 gennaio, un documento programmatico triennale, denominato Piano della Art. 10, commi 1
performance da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di e5
bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli
obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della
performance dell'amministrazione, nonche' gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi
indicatori;
(…)
5. In caso di mancata adozione del Piano della performance è fatto divieto di erogazione della
retribuzione di risultato ai dirigenti che risultano avere concorso alla mancata adozione del Piano,
per omissione o inerzia nell'adempimento dei propri compiti, e l'amministrazione non puo'
procedere ad assunzioni di personale o al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione
comunque denominati.
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