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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled 14 settembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 211 (45.856)
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Cresce lallarme sul debito della Grecia che attende una nuova tranche di aiuti internazionali
di MANUEL NIN
TRIPOLI, 13. Mentre lattenzione politica sulla vicenda libica si concentra sul riconoscimento da parte della Cina del Consiglio nazionale di transizione, lorgano di governo datosi dagli insorti, la situazione resta incerta sul piano militare. I sostenitori di Gheddafi resistono nelle loro roccaforti nel nord del Paese, Sirte e Bani Walid, e colpiscono le retrovie delle forze del Cnt. Ieri, lemittente televisiva siriana Al Rai ha trasmesso un messaggio nel quale Gheddafi ribadisce la volont di continuare a combattere. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Ma Zhaoxu, ha
affermato che la Cina rispetta le scelte del popolo libico e attribuisce grande importanza al ruolo del Cnt, col quale mantiene stretti contatti. Il portavoce ha aggiunto che il Governo di Pechino si augura che gli accordi e i contratti raggiunti in precedenza con la Libia rimangano in vigore e possano essere applicati correttamente. Nel frattempo, Mustafa Abdel Jalil, il presidente del Cnt, ha tenuto il primo discorso a Tripoli, annunciando che lislam sar la principale fonte di diritto nella nuova Libia, precisando per che verranno ripudiate le ideologie estremiste e
che il Paese si ispirer a un islam moderato. Preoccupazione per la prospettiva che il Paese possa cadere in mano a estremisti era stata espressa dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, in unintervista al Daily Telegraph. Sempre ieri, il dipartimento di Stato di Washington aveva annunciato di avere avuto notizia dellimminente arresto in Niger del figlio di Gheddafi, Saadi. Il Governo di Niamey ha per smentito, ribadendo che 32 esponenti del deposto regime libico, compreso Saadi, si trovano solo sotto sorveglianza.
Intervento dellarcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, allOsce
innografia cristiana orientale, specialmente nella tradizione siriaca e in quella bizantina, canta la croce di Cristo presentandola sempre come luogo di vittoria sulla morte. Nellufficiatura mattutina bizantina per la festa dellEsaltazione della santa Croce il 14 settembre si trova un canone di Cosma di Maiouma (675-752). Originario di Damasco e adottato dalla famiglia di Giovanni Damasceno, fu con lui educato; monaco nel monastero di San Saba e poi vescovo di Maiouma, vicino Gaza, autore di composizioni liturgiche entrate nelleucologia bizantina. Nel mattutino, il canone prende il posto dei cantici biblici veterotestamentari e Cosma vi commenta i passi veterotestamentari interpretati come prefigurazioni e profezie della croce di Cristo. Gi Mos prefigura la croce vittoriosa: Tracciando una croce, Mos, col bastone verticale, divise il Mar Rosso per Israele che lo pass a piedi asciutti, poi lo riun su se stesso con frastuono volgendolo contro i carri di faraone, disegnando, orizzontalmente, larma invincibile. Poi Giona, pregando con le braccia stese nel ventre del pesce, prefigura la passione e la risurrezione di Cristo: Nelle viscere del mostro marino, Giona stendendo le palme a forma di croce, chiaramente prefigurava la salvifica passione: perci uscendo il terzo giorno, rappresent la risurrezione ultramondana del Cristo Dio crocifisso nella carne che con la sua risurrezione il terzo giorno ha illuminato il mondo. Cosma vede i grandi momenti della vita di Mos come prefigurazioni della croce: Stando in mezzo ai due sacerdoti, Mos prefigur un tempo in se stesso limmacolata passione. Atteggiandosi poi a forma di croce, elev il trofeo con le braccia spalancate, annientando il potere del malvagio Amalek. Mos pose su una colonna il rimedio che salvava dal morso velenoso e distruttore: al legno immagine della croce leg trasversalmente il serpente che striscia per terra, e con questo trionf del flagello. Un tempo Mos, con un legno, trasform nel deserto le sorgenti amare, prefigurando il passaggio delle genti alla piet, grazie alla croce. Diverse volte Cosma mette in parallelo la croce e lalbero del paradiso: Nel paradiso un tempo un albero mi ha spogliato, perch facendomene gustare il frutto, il nemico ha introdotto la morte; ma lalbero della croce, che porta agli
uomini labito della vita, stato piantato sulla terra, e tutto il mondo si riempito di ogni gioia. La croce diventa allora arma della Chiesa: Una verga assunta come figura del mistero; per la Chiesa un tempo sterile, fiorito ora lalbero della croce, come forza e sostegno. La dura roccia colpita dalla verga, facendo scaturire acqua per un popolo ribelle e duro di cuore, manifestava il mistero della Chiesa eletta da Dio, di cui la croce forza e sostegno. Il fianco immacolato colpito dalla lancia fece scaturire acqua e sangue, inaugurando lalleanza e lavando i peccati: la croce infatti vanto dei credenti. D allimmagine della croce come albero della vita, Cosma sviluppa il tema del Cristo crocefisso come esca per il nemico che nel paradiso diventa ingannatore con un albero e un frutto: O albero beatissimo, su cui stato steso Cristo, re e Signore! Per te caduto colui che con un albero aveva ingannato, stato adescato da Dio che nella carne in te stato confitto, e che dona la pace alle anime nostre. Poi viene ripreso il tema della croce come vittoria sul cherubino con la spada fiammeggiante che custodisce lingresso del paradiso: Di fronte a te, albero celebrato su cui fu steso Cristo, ha avuto timore, o croce, la spada roteante che custodiva lEden, e si ritratto il temibile cherubino, di fronte al Cristo in te confitto, che elargisce la pace alle anime nostre. In tutto il canone lautore sottolinea la professione di fede trinitaria a partire da immagini veterotestamentarie: Benedite, fanciulli, pari in numero alla Trinit, Dio Padre creatore, inneggiate al Verbo che disceso, e ha mutato il fuoco in rugiada; e sovraesaltate per i secoli lo Spirito santissimo, che elargisce vita a tutti. Daltra parte mette in evidenza lIncarnazione: Mentre viene innalzato lalbero irrorato dal sangue del Verbo di Dio incarnato, inneggiate, schiere dei cieli, festeggiando il riscatto dei mortali. Adorate, popoli, la croce di Cristo, per la quale data al mondo la risurrezione. Infine dal parallelo tra Chiesa e paradiso si sviluppa quello tra Maria e paradiso: Sei mistico paradiso che, senza coltivazione, o Madre di Dio, ha prodotto il Cristo, dal quale stato piantato sulla terra lalbero vivificante della croce: adorando lui, per essa che ora viene esaltata, noi magnifichiamo te. Esultino tutti gli alberi del bosco, perch la loro natura stata santificata da colui che nel principio lha piantata, Cristo, disteso sul legno. Per questo noi lo magnifichiamo.
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Predomina la paura di un peggioramento della crisi del debito
Intervento dellarcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati
Landamento dellindice Dax alla Borsa di Francoforte nella seduta del 13 settembre (Reuters)
un rialzo dell1,10 a 2.495,09 e lo S&P 500 cresciuto dello 0,70 per cento a 1.162,27. Intanto, il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha difeso la scelta di acquistare i titoli di Stato dei Paesi in difficolt. La decisione ha detto non ha danneggiato la credibilit della Bce. Parlando a Basilea, dove ha partecipato al Global Economic Meeting, Trichet ha detto che listi-
tuto di Francoforte ha un alto livello di credibilit, che preserviamo in ogni circostanza, come abbiamo fatto fin dallinizio della crisi. La Banca centrale europea ha acquistato la scorsa settimana 13,96 miliardi di euro di titoli di Stato emessi da Paesi delleurozona. La settimana precedente, fino al 5 settembre, listituto aveva comprato titoli di Stato per 13,3 miliardi.
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GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
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Seicento volumi di Joseph Ratzinger e di Benedetto in mostra a Castel Gandolfo, in Vaticano e a Friburgo
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Memorie di evangelizzazione
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accolse i profughi spagnoli Dalla seconda Repubblica alla Guerra civile spagnola
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discorso pi religioso che politico, generalmente molto ben accolto. Lambasciatore inform Pacelli delle richieste che riceveva da religiosi e religiose che volevano lasciare la Spagna. Pacelli gli rispose che questa reazione era molto comprensibile se continuava la stessa situazione, vale a dire, se nella zona repubblicana un sacerdote o un religioso non poteva dire quello che era senza essere assassinato; e rispose che era inconcepibile che in un territorio tanto vasto durasse per tanto tempo una situazione simile a quella che si verificava specialmente in Catalogna, dove non cera neanche un solo vescovo, n un sacerdote, n esercizio del culto; cio, una popolazione completamente abbando-
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verso documenti archivistici e non con quelli delle ideologie di turno. La chiave la serenit e lonest nellinvestigazione, lontane dalla baraonda mediatica degli opinion makers e di firme di diverso genere che fomentano soltanto polemiche sterili. Seriet e costanza di lavoro di archivio ci permettono di scorrere, in questo primo volume, i messaggi e i discorsi di Pio XI; le lettere scambiate tra il Papa e i dignitari ecclesiastici e civili; gli appunti, le note, bozze o minute, note di servizio e note private della Segreteria di Stato e della Sacra Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, e voti consultivi; la corrispondenza scambiata tra la Segreteria di Stato e i rappresentanti della Santa Sede in Spagna, nelle lingue originali; le note scambiate tra Il nunzio seppe mantenere lequilibrio la Segreteria di Stato e gli ambasciatori o ministri ridelle relazioni diplomatiche conosciuti presso la Santa con due regimi opposti Sede tanto dal Governo della Repubblica quanto Non senza polemiche da quello nazionale; e nucalunnie e diffamazioni merose lettere e informative di cardinali, vescovi, safrenetica con lobiettivo di frenare la cerdoti, religiosi e laici inviati al deriva autodistruttiva della Spagna. nunzio o alla Segreteria di Stato per E tutto riferito soltanto al 1931, pe- informarli di fatti molto concreti. Il lettore apprezzer, senza dubriodo trattato nel primo volume La bio, le note di servizio della SegreteII Repblica y la Guerra Civil en el ria di Stato, perch sono appunti riArchivo Secreto Vaticano. Con questopera monsignor Cr- servati che scoprono i segreti cocel Ort cerca di chiarire, partendo me li definisce monsignor Crcel dai documenti dellArchivio Segreto Ort della diplomazia vaticana. Vaticano, lattivit della Santa Sede Sono note autografe o dattiloscritdurante la Seconda Repubblica e la te, del cardinale Pacelli, dei segretari guerra civile spagnola; documenti degli Affari straordinari, prima Pizche dimostrano che, nel corso di zardo e poi Tardini, e in alcuni casi un quinquennio, i partiti politici pi dei sostituti, prima Ottaviani e poi estremisti di destra e di sinistra, con- Montini servite per preparare trari alla legalit costituzionale, crea- unistruzione rispondendo alle inrono un clima prebellico che port, tenzioni del Papa, oppure per inforinevitabilmente, al confronto arma- marlo del contenuto di una comunicazione arrivata da un nunzio, amto. Lautore mosso da un senso di basciatore o semplice agente diplourgenza, visto lintento legislativo di matico su un tema concreto che il revisionismo storico che, con falsit Pontefice doveva conoscere o decistoriche, risale allo scontro che por- dere personalmente. A questo si agt alla tragedia del 1936. Lopera ri- giungono le annotazioni che ciascuvendica anche la missione autentica no di questi prelati scriveva per suo dello storico perch, bench la storia uso personale. Fonte preziosissima sottolinea il in se stessa sia complessa, si pu sempre cercare di ricostruirla attra- curatore sono gli appunti autogra-
odiosi e crudelmente persecutorii, ed anche nella Nostra stessa persona, quanto la distanza consentiva, con espressioni e atteggiamenti sommamente offensivi Ci hanno trattato non come figli un Padre, ma come nemici un nemico particolarmente detestato?. E invit ad amarli con amore particolare di compassione e di misericordia, e, non potendo fare altro, a pregare per loro. Le reazioni al discorso del Papa furono molto varie. Ai monarchici non piacque, perch speravano che egli avrebbe approfittato delloccasione per dichiararsi dalla parte del Governo di Burgos. Pio XI, tuttavia, con la disinvoltura e la prudenza di sempre, disse qualcosa; abbastanza per incoraggiare coloro che lottano per Dio. Ma precis molto bene le cose e non aggiunse altro. Il discorso non piacque al rappresentante del Governo nazionale, il marchese de Magaz, perch, bench fosse stato ottimo nella parte contro il comunismo, alla fine sembrava benedire tutti, compresi i rossi. Al contrario, per lambasciatore repubblicano Zulueta fu un discorso molto elevato e paterno, che parlava di amore e di perdono; un
fi del cardinale Pacelli dal 12 febbraio 1930 al febbraio 1939, che riflettono con puntualit ammirevole il contenuto delle sue udienze private quasi tutte le mattine con il Papa, e attraverso questo contenuto ci trasmettono lumanit del Pontefice, il suo animo abbattuto o ottimista, la sua profonda preoccupazione, le sue delusioni ed entusiasmi manifestati con totale apertura e sincerit alla persona a lui pi vicina e fedele. Appunti che, ugualmente, evidenziano un Pacelli diplomatico dolce e benigno, ma allo stesso tempo tenace, deciso e pragmatico, con forti dosi di realismo nel seguire da vicino i negoziati con soggetti politici ostili alla Chiesa cattolica. La guerra civile termin il 1 aprile 1939, ma in questa estesa opera per il momento non possibile includere i documenti relativi ai due ultimi mesi e mezzo del conflitto, perch i fondi vaticani si possono consultare soltanto fino alla morte di Pio XI (10 febbraio 1939), salvo che nel corso della pubblicazione dei prossimi tre volumi il Papa non decida di autorizzare lapertura della documentazione relativa al pontificato di Pio XII, ancora in fase di catalogazione. La parte pi importante e nuova de La II Repblica y la Guerra Civil en el Archivo Secreto Vaticano costituita dalla corrispondenza diplomatica del nunzio a Madrid, Federico Tedeschini, poich essa riproduce integralmente i dispacci da lui indirizzati a Pacelli e ad altri prelati della Segreteria di Stato. Nella sua missione diplomatica di quasi quindici anni, Tedeschini fu testimone diretto in Spagna di vari cambiamenti politici radicali di enorme importanza per la sua storia: la crisi nazionale che avrebbe provocato il passaggio dei poteri a un direttorio militare presieduto dal generale Primo de Rivera che, dal settembre 1923 al gennaio 1929, instaur una dittatura; il successivo governo provvisorio e, Dorso di uno dei faldoni che raccolgono i documenti dal 14 aprile 1931, la Seconda Rerelativi al nunzio Tedeschini pubblica, caratterizzata dal suo radicale anticlericalismo. Questo fu lambiente della missione di Te- e minacciati, linsegnamento di qualdeschini, che seppe mantenere siasi attivit professionale. In quelequilibrio delle relazioni diplomati- sto panorama, i cattolici si trovavano che con due regimi cos opposti co- disorientati e divisi. Avanzava il dime quello monarchico e quello re- battito parlamentare sulla questione pubblicano sebbene non senza pole- religiosa e cresceva con lo stesso ritmiche, accuse, calunnie e diffama- mo la preoccupazione in Spagna e zioni da parte soprattutto di elemen- nel Vaticano. ti integralisti, tanto clericali quanto Il 16 ottobre, LOsservatore Rolaici, spiega Vicente Crcel Ort, la mano si fece eco della vicinanza cui presentazione e introduzione del Papa a tutti i fedeli spagnoli con dellopera costituiscono, di per s, i quali condivideva le pene del preun autentico opuscolo di storia con sente e le minacce del futuro, e della varie chiavi di interpretazione, soli- sua protesta dallalto del suo midamente sostenute dai documenti nistero apostolico contro le molteche seguono. Unintroduzione che plici offese inflitte ai diritti della contestualizza ogni fascicolo docu- Chiesa, che sono i diritti di Dio e mentale a mo di road map, impre- delle anime. scindibile per addentrarsi in un terPerch, in fin dei conti, si tratta ritorio complicatissimo gi nel 1931. sempre di anime. Quelle che si troE per chiarire, attingendo a fonti varono intrappolate nella pagina pi documentali, che non esiste nulla buia della storia contemporanea di che possa anche insinuare obliqua- Spagna. E quelle di oggi, che hanno mente uninterferenza della Santa diritto di conoscere la storia, adesso Sede negli affari interni della politi- con unedizione documentale impreca spagnola, di una fazione o scindibile, per accettare che cos dellaltra, ma soltanto in difesa dei furono i fatti e cos bisogna ricorprincipi del cristianesimo e dei dirit- darli dice Crcel Ort docuti della persona umana. mentandoli con testi dellepoca, pre una precisazione importante scindendo da interpretazioni tendenper capire perch la Santa Sede ri- ziose e manipolazioni ideologiche. conobbe la Repubblica, che pratica- Perch, appresa la lezione, alcune mente si era autoproclamata e che storie non tornino mai a ripetersi.
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Verso la giornata di preghiera di Assisi nel venticinquesimo anniversario di quella voluta da Giovanni Paolo
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Non vanno, inoltre, dimenticate, specie in alcune regioni meno fortunate, le lotte per il controllo dellacqua, indispensabile per la sopravvivenza di persone e animali, per la salute dei popoli. Ma allorigine di violenze e di moti rivoluzionari, come risulta nel Nord Africa, sono anche regimi autoritari che non garantiscono le libert fondamentali e nemmeno il necessario per unesistenza dignitosa. Da ultimo, non si pu tralasciare di sottolineare che le stesse religioni, sfigurate e degenerate rispetto al loro volto originario, possono essere motivo di manifeste discriminazioni e di sanguinose lotte fratricide. Per queste palesi ragioni, e per altre ancora, Benedetto XVI ha, allora, desiderato indire una nuova giornata di riflessione, di dialogo e preghiera ad Assisi, per la giustizia e la pace nel mondo, sollecitando s a compiere un gesto emblematico di buona volont, convergendo nella citt di san Francesco, ma soprattutto a guardare nellintimo di se stessi, nelle proprie coscienze, per scorgervi il legame indissolubile tra lopera fa-
ticosa della pace e lanelito insopprimibile alla verit, da parte di ogni persona. La costruzione della pace dipende dalla ricerca appassionata della verit sulluomo, sul mondo e su Dio. Ogni essere umano, ogni popolo comunit di persone , strutturalmente inclinato alla verit del bene e di Dio. Il bene messianico della pace, pressoch coincidente con il bene comune della famiglia umana, dipende dalla nativa capacit di ognuno di ricercare la verit, ossia da quelle potenzialit intellettive e volitive di cui il Creatore ha dotato tutti e sulle quali la nostra epoca esercita spesso un dubbio di metodico scetticismo. In altri termini, Benedetto XVI, mentre invita a riflettere sul tema Pellegrini della verit, pellegrini della pace, sollecita la cultura contemporanea, incline al nichilismo, a superare la sfiducia nelluomo, nella sua ragione e, assieme, quel relativismo etico che mina alla base ogni proposito di bene, la stessa strutturazione dellordine morale e sociale, avente come pilastri lamore, la libert, la giustizia. La giornata di Assisi 2011, nellideale continuit spirituale con le giornate promosse dal beato Giovanni Paolo II, si caratterizza cos per un apporto specifico da parte dellattuale Pontefice. Nella sua enciclica sociale, egli, infatti, rammenta che la pace frutto di un impegno sorretto da un amore pieno di verit. Il nuovo nome della pace, pu essere a ragione definito caritas in veritate. Come e perch, pi in dettaglio, la costruzione di un retto ordine sociale e politico, coessenziale alla pace, dipende dalla ricerca della verit globale sulluomo, dalla conoscenza dei primi principi morali inscritti nella coscienza e, ultimamente, dallanelito incessante al Vero e al Bene Sommi, che sono Dio? Linnalzamento di un solido ordine della pace usufruisce, in verit, delle energie morali e spirituali che derivano dal libero e sincero colloquio delluomo con Dio. In forza di ci pu anche disporre di ordinamenti giuridici ministeriali alla libert religiosa, intesa nella complessit delle sue specificazioni, ossia come libert di culto, di proselitismo, di educazione, di creare e di gestire istituzioni scolastiche e culturali. Difatti, ogni ordine morale personale e sociale, su cui si fonda la pace, si compagina armoniosamente, secondo una corretta gerarchia di beni-valori, proprio sulla base delladesione a Dio, scelto ed amato sopra ogni cosa. La pace possibile perch tutti gli uomini, in quanto creati intrinsecamente capaci di vero e di bene, sono pellegrini instancabili della verit e, in definitiva, dellAssoluto. Ad unattenta analisi antropologica a cui peraltro ci hanno abituati i grandi maestri teologi del Medioevo, che erano al contempo eccelsi filosofi: si pensi anche solo a san Tommaso dAquino e a san Bonaventura di Bagnoregio , risulta che la ricerca della verit, ontologica ed etica, sorretta ed interiormente animata dalla nativa apertura dello spirito umano a Dio, lEssere in pienezza. La verit integrale sullessere delle cose create, sul dovere morale
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Unit del sacerdozio e fecondit della Chiesa nel pontificato di Giovanni Paolo
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che rimane ancora oggi una ricca eredit del suo pontificato. Innumerevoli vocazioni sono nate dalla comunione fra Giovanni Paolo II e i giovani. Non bisogna neppure dimenticare che Giovanni Paolo II stato il Papa della famiglia. Egli ha portato la coscienza della Chiesa fin nella famiglia, Chiesa domestica. In continuit con il suo ministero di vescovo di Cracovia, fin dallinizio del suo pontificato egli ha sviluppato una teologia del matrimonio e della famiglia che anchessa parte importante della sua eredit. Nei molteplici viaggi apostolici, ha sovente ripetuto che il futuro dellumanit passa attraverso la famiglia e che la nuova evangelizzazione comincia nella famiglia fondata sul sacramento del matrimonio (dallesortazione apostolica post-sinodale Familiaris consortio alla Lettera alle famiglie, senza dimenticare le sue catechesi sullamore umano e la
lettera apostolica Mulieris dignitatem sulla dignit e la vocazione della donna, Giovanni Paolo II ha approfondito la concezione biblica e patristica delluomo creato a immagine e somiglianza di Dio). Si potrebbero richiamare molti altri aspetti della fecondit della Chiesa sotto la guida paterna del beato Giovanni Paolo II. Ci limitiamo a citare lintero ambito dellecumenismo, del dialogo interreligioso, della lotta per la giustizia, per la pace e il rispetto della vita umana. Egli si impegnato in tutti questi campi con una visione delluomo in Cristo e un progetto di nuova evangelizzazione per rilanciare la missione della Chiesa in Occidente. Benedetto XVI ha da poco creato un nuovo dicastero per dar seguito a questa grande intuizione del suo predecessore. Concludiamo richiamando semplicemente la sua apertura allo Spirito Santo, con Maria e in Maria, che fu la fonte della sua libert spirituale, della sua audacia missionaria e della sua fecondit apostolica. Ricordiamo che per tutta la vita ha coltivato latteggiamento filiale di chi si mette nelle mani del Padre e resta sempre aperto alla sua misericordia e alla sua santa volont. Riceveva ogni settimana la grazia del sacramento della riconciliazione. Chiediamo anche noi allo Spirito Santo di vivere la pienezza del sacerdozio in comunione profonda con Dio e con il nostro popolo. La fecondit pastorale del vescovo dipende certamente dal suo zelo apostolico, dal suo coraggio e dalla sua carit, ma si radica in ancora maggiore profondit nel suo cuore di figlio di Dio sempre aperto al cuore del Padre nella preghiera, sempre pronto a obbedire alla sua santa volont, affinch il mondo sappia che lAmore che egli annuncia regna prima di tutto nel suo cuore. A colui che in tutto ha potere di fare molto pi di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Ges per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen (Efesini 3, 20-21).
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A colloquio con il cardinale Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale dellIndia
Giovani indiani ricordano madre Teresa di Calcutta nel decimo anniversario della morte
preparati. Un altro motivo di eccellenza la formazione globale che diamo alle ragazze. Pi che in altre scuole, nelle nostre imparano a ben inserirsi nella societ. Infine, negli istituti cattolici c unattenzione privilegiata a certi valori: la presenza di Dio, lonest, la verit, la giustizia. Nel lungo periodo tutti capiscono quanto sono importanti e vogliono che i loro figli li apprendano. Per avere unidea della presenza cattolica nel campo dellistruzione si pensi che nella sola diocesi di Bombay ci sono 180 scuole cattoliche: 80 sono gestite da sacerdoti diocesani e 100 da religiosi. Lo sviluppo economico del Paese ha prodotto un sempre pi ampio divario tra ricchi e poveri. Come si possono conciliare i bisogni del mercato con la dottrina sociale della Chiesa? la nostra sfida. Ultimamente lIndia cresciuta del 7,7 per cento, un dato rilevante se paragonato con quello di altri Paesi. Per effettivamente va aumentando sempre di pi il divario fra ricchi e poveri. I ricchi lo diventano sempre di pi e i poveri, anche quando risentono in qualche modo degli effetti positivi, non riescono mai a raggiungere livelli accettabili di vita. La Chiesa sta facendo del suo meglio per aiutare chi abita nelle zone rurali e nei villaggi. Cerca soprattutto di fargli prendere coscienza dei loro diritti e di offrirgli uneducazione adeguata. Anche il governo ha molti progetti per i poveri: impiego, educazione, elargizione di generi alimentari. Tuttavia, molti di questi programmi non hanno buon esito, innanzitutto per una debolezza organizzativa e poi a causa della corruzione. Gli aiuti, infatti, non sempre arrivano ai poveri. Noi stiamo combattendo proprio questo stato di cose. Speriamo di riuscire a far penetrare sempre di pi gli insegnamenti sociali della Chiesa nel tessuto sociale indiano che, pur essendo costituito solo in minima parte da cristiani, tuttavia aperto a certi valori. Gli attacchi di tre anni fa contro i cristiani nello Stato dellOrissa hanno compromesso le relazioni quotidiane con gli ind? Gli attacchi nellOrissa sono stati commessi da organizzazioni fondamentaliste ind. E stato un periodo veramente orribile. I cristiani sono dovuti fuggire nelle foreste o prendere la via del mare. Un momento molto triste nella storia della Chiesa e vergognoso per il Paese. Il governo locale non fece molto allora: rest insensibile e quasi indifferente. Solo dopo il peraltro tardivo intervento del governo centrale sulle autorit locali convinse a far intervenire la polizia. La Chiesa, nonostante il clima di odio, sempre stata impegnata nel gettare ponti di dialogo. A dispetto di questo incidente, desidero sottolineare che gli ind in tutto il Paese sono comprensivi e tolleranti e il nostro rapporto con loro buono. LIndia il Paese dove Madre Teresa di Calcutta ha offerto la sua testimonianza. Qual la sua grande eredit? Madre Teresa si preoccupava dei pi poveri fra i poveri ed amata e ammirata da moltissime persone. Alcuni anni fa, in televisione, tutte le ragazze intervistate sostenevano di voler diventare come Madre Teresa.
Questa sollecitudine per i poveri ancora presente in molte persone. Tutta la societ accetta e apprezza quei principi. E leredit di Gandhi? Gandhi stato un gigante della pace e della non violenza. il padre della nazione ed amato, rispettato. Purtroppo a volte il suo messaggio viene dimenticato, o almeno lasciato da parte. Nella sua vita fu molto colpito dal Vangelo. Per esempio, spesso citava il Discorso della Montagna e ricordava come lo avesse influenzato. Diceva, e questo per noi una vergogna: Io amo Cristo, ma non amo i cristiani perch non seguono Cristo. Dovrebbe spingerci a riflettere sulla testimonianza che diamo ai valori del Vangelo nel modo di agire, pensare e vivere. Gandhi ha avuto molto a cuore il tema della pace. Ha sempre voluto che lIndia fosse una nazione non violenta e neutrale nella politica mondiale. Insisteva tanto, molto pi di chiunque altro allora, sul fatto che il governo doveva curarsi dei pi poveri, essere laico, equo con tutte le religioni e non muovere guerra ad alcun Paese. Fu assassinato proprio per il suo amore per la pace. Un valore da non dimenticare soprattutto in questi anni nei quali lIndia si ritagliata un ruolo importante nel mondo, sia come potenza militare che economica. anche il secondo Paese pi grande al mondo a livello demografico. chiaro che nei prossimi anni, svolger un ruolo importante sulla scena mondiale. Il popolo indiano anche molto operoso. Per tutti questi motivi, i Paesi vicini non gradiscono molto il ruolo dellIndia. Se dovesse venire definitivamente meno il valore della pace ne soffrirebbero anche i Paesi vicini oltre a noi stessi. Anche la nostra posizione geografica ci offre il vantaggio di poter fare da mediatori tra i vari Stati della regione. Credo che il governo e il popolo ne siano consapevoli. E mi auguro che siano sempre allaltezza della responsabilit che nelle loro mani.