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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled 14 settembre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 211 (45.856)
.

Citt del Vaticano

Cresce lallarme sul debito della Grecia che attende una nuova tranche di aiuti internazionali

Il canone di Cosma di Maiouma

Schegge di paura sui mercati


Lo spread dei bond italiani supera per la prima volta i quattrocento punti
ATENE, 13. Grecia e Italia nellocchio del ciclone. Lo spread (differenziale di rendimento) tra btp italiani e bund tedeschi ha superato oggi la quota di quattrocento punti: non era mai accaduto dallentrata in vigore delleuro. In aumento, per i titoli italiani, anche i rendimenti. Immancabile lintervento del cancelliere tedesco, Angela Merkel, secondo cui nelleurozona occorre evitare default fuori controllo. Timori sulla tenuta delleurozona sono stati espressi anche da Washington. Il presidente americano, Barack Obama, ha detto che la Grecia evidentemente il problema pi urgente, ma un probl1ema ancor pi grande cosa accadrebbe in Spagna e in Italia se i mercati dovessero continuare a prendersela con questi due grandi Paesi. Sulla manovra sono assolutamente tranquillo ha dichiarato oggi il presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Silvio Berlusconi, al suo arrivo a Bruxelles, poco prima dellincontro con il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy. Il Governo ha posto la fiducia sulla manovra, che dovrebbe essere votata mercoled. Il via libera definitivo al provvedimento atteso sempre per mercoled, ma in serata. La Cina non conferma n smentisce le notizie secondo cui sarebbero in corso trattative per lacquisto da parte di Pechino di una buona fetta dei titoli di Stato italiani. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu, in una conferenza stampa a Pechino, si limitata ad affermare che il suo ministero non responsabile dei contatti sui problemi economici, dei quali si occupano altri dipartimenti. La notizia di possibili contatti tra Italia e Cina stata diffusa ieri dal britannico Financial Times. Fonti del dipartimento del Tesoro italiano hanno confermato lincontro tra il ministro dellEconomia e delle Finanze, Giulio Tremonti, con una delegazione di investitori cinesi. Nessun commento, invece, sulloggetto del colloqui, che sarebbero avvenuti lo scorso 6 settembre. La possibilit di un investimento cinese scrive il Financial Times arriva in un momento critico per lItalia, con i mercati che chiedono rendimenti sempre pi alti per acquistarne il debito, che previsto salire questanno al 120 per cento del pil, risultando in Eurolandia secondo solo alla Grecia. La Cina il maggior creditore estero americano, con oltre mille miliardi di dollari di debito statunitense. Sul fronte greco, intanto, scatta lallarme insolvenza. Secondo il vice ministro delle Finanze ellenico, Filipos Sachinidis, il Paese ha liquidit in cassa per finanziare le attivit solo fino a ottobre. Sachinidis ha dunque sollecitato lo sblocco della nuova tranche di aiuti targati Ue-Fmi. Stiamo tentando di garantire il pagamento dei salari pubblici senza problemi fino alla fine di ottobre ha spiegato il numero due del dicastero dellEconomia. Sempre ieri, il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Amedeu Altafaj, ha smentito seccamente che Bruxelles stia studiando unipotesi di default per la Grecia. E dalla Germania stata respinta sia lidea di un default gestito sia quella di unuscita della Grecia dalleuro. Stiamo lavorando intensamente con Atene ha detto il portavoce, per verificare il rispetto delle condizioni fissate per la concessione della prossima tranche di aiuti del prestito complessivo da centodieci miliardi concesso nel maggio del 2010 da Ue e Fmi. Ma anche per dare seguito allintesa sul salvataggio-bis di Atene deciso dal vertice straordinario dellEurogruppo del 21 luglio scorso. Negli ultimi giorni la Grecia ha fatto progressi importanti ha detto ancora Altafaj, facendo intendere che la Troika UeBce-Fmi potrebbe tornare a giorni ad Atene per completare il suo lavoro di verifica interrotto a inizio mese. In caso di esito positivo dellesame, Ue e Fmi darebbero rapidamente il via libera alla concessione della nuova tranche di aiuti da otto miliardi di euro.

Oggi la croce ci riveste dellabito della vita

La Nato teme che il Paese possa cadere preda dellestremismo

La Cina riconosce gli insorti libici

Esaltazione della santa Croce (XIX secolo, icona russa)

di MANUEL NIN

Un convoglio di veicoli armati nei pressi di Misurata (LaPresse/Ap)

TRIPOLI, 13. Mentre lattenzione politica sulla vicenda libica si concentra sul riconoscimento da parte della Cina del Consiglio nazionale di transizione, lorgano di governo datosi dagli insorti, la situazione resta incerta sul piano militare. I sostenitori di Gheddafi resistono nelle loro roccaforti nel nord del Paese, Sirte e Bani Walid, e colpiscono le retrovie delle forze del Cnt. Ieri, lemittente televisiva siriana Al Rai ha trasmesso un messaggio nel quale Gheddafi ribadisce la volont di continuare a combattere. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Ma Zhaoxu, ha

affermato che la Cina rispetta le scelte del popolo libico e attribuisce grande importanza al ruolo del Cnt, col quale mantiene stretti contatti. Il portavoce ha aggiunto che il Governo di Pechino si augura che gli accordi e i contratti raggiunti in precedenza con la Libia rimangano in vigore e possano essere applicati correttamente. Nel frattempo, Mustafa Abdel Jalil, il presidente del Cnt, ha tenuto il primo discorso a Tripoli, annunciando che lislam sar la principale fonte di diritto nella nuova Libia, precisando per che verranno ripudiate le ideologie estremiste e

che il Paese si ispirer a un islam moderato. Preoccupazione per la prospettiva che il Paese possa cadere in mano a estremisti era stata espressa dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, in unintervista al Daily Telegraph. Sempre ieri, il dipartimento di Stato di Washington aveva annunciato di avere avuto notizia dellimminente arresto in Niger del figlio di Gheddafi, Saadi. Il Governo di Niamey ha per smentito, ribadendo che 32 esponenti del deposto regime libico, compreso Saadi, si trovano solo sotto sorveglianza.

Intervento dellarcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, allOsce

Tutela dei cristiani da ogni discriminazione


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Visita del premier turco al Cairo

Erdogan cerca il consenso del mondo arabo


IL CAIRO, 13. Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, giunge oggi al Cairo, prima tappa di un tour diplomatico. I notisti politici di mezzo mondo ne sono convinti: non solo un viaggio di routine. Erdogan punta a rilanciare il ruolo politico e commerciale della Turchia nello scacchiere mediorientale. Il leader di Ankara sar mercoled in Tunisia e gioved in Libia. Accompagnato da circa 170 imprenditori e da una pattuglia consistente di ministri, fra domani e mercoled mattina il leader turco avr una serie di incontri con i vertici egiziani. La sua visita al Cairo incrocer quelle del presidente dellAutorit palestinese, Abu Mazen, e dellAlto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune, Catherine Ashton. Con loro dicono fonti di stampa Erdogan dovrebbe discutere il progetto palestinese di presentare la domanda di adesione alle Nazioni Unite nella prossima seduta dellassemblea generale a New York. In realt, il lavoro diplomatico gi iniziato, soprattutto con Il Cairo: ieri sera il leader turco ha incontrato il premier egiziano, Essam Sharaf, in aeroporto per riceverlo, mentre oggi lappuntamento con Hussein Tantawi, capo del Consiglio supremo delle Forze armate, che di fatto regge lEgitto dalla caduta del presidente Hosni Mubarak. C grande attesa per il discorso alla riunione dei ministri degli Esteri della Lega Araba. Il viaggio di Erdogan al Cairo stato preceduto da un raffreddamento dei rapporti tra Ankara e Israele in seguito alle vicende della Freedom Flotilla. Erdogan ha deciso di espellere lambasciatore israeliano ad Ankara e di rompere tutti i rapporti militari. Nel frattempo, sul piano internazionale, di ieri la notizia che Mosca voter a favore del riconoscimento dellindipendenza della Palestina, se verr presentata una richiesta in tal senso allOnu. Lo ha dichiarato il rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, Vitali Ciurkin. In Israele, il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha chiesto una riunione urgente del gabinetto della sicurezza nazionale per affrontare la situazione. Secondo voci della stampa israeliana, Barak sarebbe propenso ad aprire ai palestinesi nel processo di pace al fine di evitare un possibile isolamento diplomatico.

Dalla seconda Repubblica alla Guerra civile spagnola

Le responsabilit della storia


MARTA LAGO
A PAGINA

innografia cristiana orientale, specialmente nella tradizione siriaca e in quella bizantina, canta la croce di Cristo presentandola sempre come luogo di vittoria sulla morte. Nellufficiatura mattutina bizantina per la festa dellEsaltazione della santa Croce il 14 settembre si trova un canone di Cosma di Maiouma (675-752). Originario di Damasco e adottato dalla famiglia di Giovanni Damasceno, fu con lui educato; monaco nel monastero di San Saba e poi vescovo di Maiouma, vicino Gaza, autore di composizioni liturgiche entrate nelleucologia bizantina. Nel mattutino, il canone prende il posto dei cantici biblici veterotestamentari e Cosma vi commenta i passi veterotestamentari interpretati come prefigurazioni e profezie della croce di Cristo. Gi Mos prefigura la croce vittoriosa: Tracciando una croce, Mos, col bastone verticale, divise il Mar Rosso per Israele che lo pass a piedi asciutti, poi lo riun su se stesso con frastuono volgendolo contro i carri di faraone, disegnando, orizzontalmente, larma invincibile. Poi Giona, pregando con le braccia stese nel ventre del pesce, prefigura la passione e la risurrezione di Cristo: Nelle viscere del mostro marino, Giona stendendo le palme a forma di croce, chiaramente prefigurava la salvifica passione: perci uscendo il terzo giorno, rappresent la risurrezione ultramondana del Cristo Dio crocifisso nella carne che con la sua risurrezione il terzo giorno ha illuminato il mondo. Cosma vede i grandi momenti della vita di Mos come prefigurazioni della croce: Stando in mezzo ai due sacerdoti, Mos prefigur un tempo in se stesso limmacolata passione. Atteggiandosi poi a forma di croce, elev il trofeo con le braccia spalancate, annientando il potere del malvagio Amalek. Mos pose su una colonna il rimedio che salvava dal morso velenoso e distruttore: al legno immagine della croce leg trasversalmente il serpente che striscia per terra, e con questo trionf del flagello. Un tempo Mos, con un legno, trasform nel deserto le sorgenti amare, prefigurando il passaggio delle genti alla piet, grazie alla croce. Diverse volte Cosma mette in parallelo la croce e lalbero del paradiso: Nel paradiso un tempo un albero mi ha spogliato, perch facendomene gustare il frutto, il nemico ha introdotto la morte; ma lalbero della croce, che porta agli

uomini labito della vita, stato piantato sulla terra, e tutto il mondo si riempito di ogni gioia. La croce diventa allora arma della Chiesa: Una verga assunta come figura del mistero; per la Chiesa un tempo sterile, fiorito ora lalbero della croce, come forza e sostegno. La dura roccia colpita dalla verga, facendo scaturire acqua per un popolo ribelle e duro di cuore, manifestava il mistero della Chiesa eletta da Dio, di cui la croce forza e sostegno. Il fianco immacolato colpito dalla lancia fece scaturire acqua e sangue, inaugurando lalleanza e lavando i peccati: la croce infatti vanto dei credenti. D allimmagine della croce come albero della vita, Cosma sviluppa il tema del Cristo crocefisso come esca per il nemico che nel paradiso diventa ingannatore con un albero e un frutto: O albero beatissimo, su cui stato steso Cristo, re e Signore! Per te caduto colui che con un albero aveva ingannato, stato adescato da Dio che nella carne in te stato confitto, e che dona la pace alle anime nostre. Poi viene ripreso il tema della croce come vittoria sul cherubino con la spada fiammeggiante che custodisce lingresso del paradiso: Di fronte a te, albero celebrato su cui fu steso Cristo, ha avuto timore, o croce, la spada roteante che custodiva lEden, e si ritratto il temibile cherubino, di fronte al Cristo in te confitto, che elargisce la pace alle anime nostre. In tutto il canone lautore sottolinea la professione di fede trinitaria a partire da immagini veterotestamentarie: Benedite, fanciulli, pari in numero alla Trinit, Dio Padre creatore, inneggiate al Verbo che disceso, e ha mutato il fuoco in rugiada; e sovraesaltate per i secoli lo Spirito santissimo, che elargisce vita a tutti. Daltra parte mette in evidenza lIncarnazione: Mentre viene innalzato lalbero irrorato dal sangue del Verbo di Dio incarnato, inneggiate, schiere dei cieli, festeggiando il riscatto dei mortali. Adorate, popoli, la croce di Cristo, per la quale data al mondo la risurrezione. Infine dal parallelo tra Chiesa e paradiso si sviluppa quello tra Maria e paradiso: Sei mistico paradiso che, senza coltivazione, o Madre di Dio, ha prodotto il Cristo, dal quale stato piantato sulla terra lalbero vivificante della croce: adorando lui, per essa che ora viene esaltata, noi magnifichiamo te. Esultino tutti gli alberi del bosco, perch la loro natura stata santificata da colui che nel principio lha piantata, Cristo, disteso sul legno. Per questo noi lo magnifichiamo.

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LOSSERVATORE ROMANO
Predomina la paura di un peggioramento della crisi del debito

mercoled 14 settembre 2011

Intervento dellarcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati

Lincertezza spinge al ribasso i listini


BRUXELLES, 13. In ribasso le piazze finanziarie europee dopo un avvio che lasciava sperare in un possibile rimbalzo. A fine mattinata Lisbona cede il 2,06 per cento, mentre Parigi lascia sul terreno l1,55 per cento. Madrid in ribasso dell1,39 per cento e Bruxelles cede lo 0,67. Amsterdam registra una perdita dello 0,93 per cento, mentre il Dax di Francoforte lascia sul terreno lo 0,58. Londra fa segnare un meno 0,58, mentre Zurigo sulla parit. Quella di ieri stata lennesima giornata nera dei mercati finanziari del Vecchio Continente. Sullonda della crisi del debito sovrano e in particolare sulla scia dei timori per la Grecia, la settimana per le Borse europee iniziata con un tonfo che ha mandato in fumo, in una sola seduta, 149 miliardi di euro in capitalizzazione (lindice darea Dj Stoxx 600 ha chiuso con un meno 2,52). La peggiore, tra le principali, risultata Parigi, che ha terminato a meno 4,03, spinta gi dalla performance negativa del settore bancario. Leventualit di un default pilotato di Atene ha infatti colpito di nuovo le banche e quelle francesi in modo ancora pi marcato, con un timore di un downgrade da parte di Moodys. Chiusura positiva, invece, per Wall Street dove il Dow Jones ha guadagnato lo 0,63 per cento a 11.061,12 punti, il Nasdaq ha segnato

Tutela dei cristiani da ogni discriminazione


Pubblichiamo in una nostra traduzione lintervento dellarcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, pronunciato, il 12 settembre, in occasione della tavola rotonda sulla discriminazione dei cristiani (Preventing and Responding to Hate Incidents and Crimes against Christians), nellambito del summit svoltosi a Roma a cura dellOrganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Presidente, Eccellenze, Signore e Signori, La Santa Sede grata alla Presidenza lituana dellOsce, allUfficio per le Istituzioni democratiche e per i diritti umani (Odihr), al Governo italiano, alla citt di Roma e a tutti coloro che hanno contribuito allorganizzazione di questo incontro. La Santa sede uno Stato che partecipa allOsce fin dal suo avvio nel 1975 e cerca di contribuire con vigore alle sue attivit e ai suoi progetti sia attraverso la partecipazione diretta sia attraverso la sua Missione Permanente a Vienna. A maggio di questanno, i tre rappresentanti personali del Presidente in carica per combattere lintolleranza e la discriminazione hanno svolto la prima visita in Vaticano, un evento questo che ha ulteriormente evidenziato la cooperazione costante fra lOsce e la Santa Sede. Una delle ragioni principali di questa Tavola Rotonda il fatto che la garanzia della libert di religione sempre stata, e lo ancora, al centro delle attivit dellOsce. Fin da quando stata inclusa nellAtto Finale di Hensinki del 1975 e riaffermata in termini precisi nei documenti successivi, fra i quali il Documento Conclusivo di Vienna del 1989 e il Documento dellIncontro di Copenaghen sulla Dimensione Umana dellallora Csce nel 1990, la tutela della libert religiosa ha continuato a occupare un posto centrale nellapproccio totale dellOsce alle questioni relative alla sicurezza. in questo contesto che i crimini dettati dallodio contro i cristiani sono un argomento di particolare interesse per lOsce in generale, e per la Santa Sede in particolare. Nel suo messaggio per la Giornata mondiale della pace 2011, Papa Benedetto XVI ha sottolineato che I cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede. Tanti subiscono quotidianamente offese e vivono spesso nella paura a causa della loro ricerca della verit, della loro fede in Ges Cristo e del loro sincero appello perch sia riconosciuta la libert religiosa. Tutto ci non pu essere accettato, perch costituisce unoffesa a Dio e alla dignit umana; inoltre, una minaccia alla sicurezza e alla pace e impedisce la realizzazione di un autentico sviluppo umano integrale. Si potrebbe obiettare, e a ragione, che i crimini dettati dallodio contro i cristiani nel mondo, per la maggior parte, si verificano al di fuori dellarea dellOsce. Tuttavia, ci sono segnali preoccupanti anche in questarea. Il rapporto annuale sui crimini dettati dallodio dellOdihr offre una prova inconfutabile di una crescente intolleranza contro i cristiani. Ignorare questo fatto ben documentato invia un segnale negativo anche a quei Paesi che non sono Stati partecipanti della nostra Organizzazione. quindi importante suscitare ovunque una nuova consapevolezza del problema. Per questo la Santa Sede accoglie con favore la risoluzione dellAssemblea Parlamentare dellOsce, adottata questanno, a Belgrado, come passo importante per avviare un dibattito pubblico sullintolleranza e la discriminazione contro i cristiani come afferma il documento. auspicabile che vengano sviluppate misure pratiche per combattere lintolleranza contro i cristiani come conseguenza di questa Conferenza. Per prevenire i crimini dettati dallodio, essenziale promuovere e consolidare la libert religiosa, il cui concetto deve essere chiaro fin dallinizio. Nel suo discorso del 10 gennaio 2011 ai membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Santo Padre ha sostenuto che il diritto alla libert religiosa in realt il primo dei diritti, perch, storicamente, stato affermato per primo, e, daltra parte, ha come oggetto la dimensione costitutiva delluomo, cio la sua relazione con il Creatore. Ha anche osservato che oggi, in molte regioni del mondo, il diritto alla libert religiosa spesso messo in discussione o violato e che la societ, i suoi responsabili e lopinione pubblica si rendono oggi maggiormente conto, anche se non sempre in modo esatto, di tale grave ferita inferta contro la dignit e la libert dellhomo religiosus. Sulla base di queste premesse, consegue che la libert religiosa non pu limitarsi alla semplice libert di culto, sebbene questultima sia ovviamente una sua parte importante. Con il dovuto rispetto per i diritti di tutti, la libert religiosa include, fra gli altri, il diritto a predicare, educare, convertire, contribuire al discorso politico e partecipare pienamente alle attivit pubbliche. La libert religiosa autentica non sinonimo di relativismo n dellidea post-moderna secondo la quale la religione una componente marginale della vita pubblica. Papa Benedetto XVI ha spesso sottolineato il pericolo di un secolarismo radicale che relega, a priori, tutti i tipi di manifestazione religiosa alla sfera privata. Il relativismo e il secolarismo negano due aspetti fondamentali del fenomeno religioso, e quindi del diritto alla libert religiosa, che invece esigono rispetto: le dimensioni trascendente e sociale della religione, in cui la persona umana cerca di legarsi, per cos dire, alla realt che la sovrasta e che la circonda, secondo i dettami della propria coscienza. La religione pi di una opinione personale o di Weltanschauung. Ha avuto sempre un impatto sulla societ e sui suoi principi morali. Come ho evidenziato in precedenza, quando parliamo della negazione della libert religiosa e del suo legame con i crimini dettati dallodio, di norma pensiamo alle persecuzioni violente di minoranze cristiane in alcune parti del mondo. La Santa Sede grata allOsce e ai singoli Stati partecipanti che sono particolarmente attivi nel denunciare lomicidio o larresto di cittadini innocenti, che vengono uccisi o perseguitati solo perch credono in Cristo. Daltra parte, se vero che il rischio di crimini dettati dallodio legato alla negazione della libert religiosa, non dovremmo dimenticare che vi sono gravi problemi in aree del mondo in cui per fortuna non ci sono persecuzioni violente di cristiani. Purtroppo, atti motivati da pregiudizi contro i cristiani stanno rapidamente divenendo una realt anche in quei Paesi in cui essi sono la maggioranza. Papa Benedetto ha fatto riferimento a questo fenomeno nello stesso discorso dello scorso gennaio al Corpo Diplomatico, quando ha detto che, cito, Spostando il nostro sguardo dallOriente allO ccidente, ci troviamo di fronte ad altri tipi di minacce contro il pieno esercizio della libert religiosa. Penso, in primo luogo, a Paesi nei quali si accorda una grande importanza al pluralismo e alla tolleranza, ma dove la religione subisce una crescente emarginazione. Si tende a considerare la religione, ogni religione, come un fattore senza importanza, estraneo alla societ moderna o addirittura destabilizzante, e si cerca con diversi mezzi di impedirne ogni influenza nella vita sociale. Di certo, nessuno confonderebbe o paragonerebbe lemarginazione della religione alla persecuzione vera e propria e alluccisione di cristiani in altre aree del mondo. Questa Conferenza, per, contribuir senza dubbio a far luce sullincidenza dei crimini dettati dallodio contro i cristiani anche in regioni nelle quali lopinione pubblica internazionale non si aspetterebbe mai che si verificassero. Infatti, questi crimini vengono alimentati invariabilmente in un ambiente in cui la libert religiosa non viene pienamente rispettata e la religione discriminata. Nella regione dellOsce, siamo ampiamente benedetti dal consenso sullimportanza della libert religiosa. Per questo importante continuare a parlare della sostanza della libert religiosa, del suo legame fondamentale con lidea di verit, e della differenza fra la libert di religione e il relativismo che semplicemente tollera la religione pur considerandola con un certo grado di ostilit. Cito di nuovo dal messaggio per la Giornata mondiale della pace 2011: Pertanto, la libert religiosa va intesa non solo come immunit dalla coercizione, ma prima ancora come capacit di ordinare le proprie scelte secondo la verit... Una libert nemica o indifferente verso Dio finisce col negare se stessa e non garantisce il pieno rispetto dellaltro. Una volont che si crede radicalmente incapace di ricercare la verit e il bene non ha ragioni oggettive n motivi per agire, se non quelli imposti dai suoi interessi momentanei e contingenti, non ha una identit da custodire e costruire attraverso scelte veramente libere e consapevoli. Non pu dunque reclamare il rispetto da parte di altre volont, anchesse sganciate dal proprio essere pi profondo, che quindi possono far valere altre ragioni o addirittura nessuna ragione. Lillusione di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica convivenza, in realt lorigine della divisione e della negazione della dignit degli esseri umani. Proprio questa visione che identifica la libert con il relativismo o con lagnosticismo militante e che fa sorgere dubbi sulla possibilit di conoscere mai la verit, potrebbe essere un fattore base dellaumento del verificarsi di questi incidenti e crimini dettati dallodio che saranno largomento del dibattito di oggi. Che questa Tavola Rotonda, e spero si svolgeranno eventi simili con regolarit, dia nuovo impulso allopera dellOsce e dellOdihr in questo campo.

Landamento dellindice Dax alla Borsa di Francoforte nella seduta del 13 settembre (Reuters)

un rialzo dell1,10 a 2.495,09 e lo S&P 500 cresciuto dello 0,70 per cento a 1.162,27. Intanto, il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha difeso la scelta di acquistare i titoli di Stato dei Paesi in difficolt. La decisione ha detto non ha danneggiato la credibilit della Bce. Parlando a Basilea, dove ha partecipato al Global Economic Meeting, Trichet ha detto che listi-

tuto di Francoforte ha un alto livello di credibilit, che preserviamo in ogni circostanza, come abbiamo fatto fin dallinizio della crisi. La Banca centrale europea ha acquistato la scorsa settimana 13,96 miliardi di euro di titoli di Stato emessi da Paesi delleurozona. La settimana precedente, fino al 5 settembre, listituto aveva comprato titoli di Stato per 13,3 miliardi.

Obama chiede al Congresso di approvare il piano sulloccupazione

Basta giochi politici


Ma Bank of America annuncia il taglio di trentamila posti di lavoro
WASHINGTON, 13. Il piano a sostegno delloccupazione rimetter gli americani al lavoro e aiuter leconomia in un momento di crisi nazionale: unassicurazione contro una nuova recessione. Per questo deve essere subito approvato dal Congresso, senza giochi, senza politica e senza ritardi, perch gli americani non possono permettersi il lusso di aspettare 14 mesi, quando ci saranno le elezioni, per una singola azione. Il presidente Barack Obama, parlando dal Giardino delle rose della Casa Bianca, invia al Congresso lAmerican Jobs Act e fa appello agli americani perch facciano pressione sulla Camera e il Senato per lapprovazione immediata. Il piano coperto finanziariamente, non aggiunger un centesimo al deficit, rassicura Obama. Il progetto 447 miliardi di dollari in tutto potrebbe essere finanziato con un aumento delle tasse per le compagnie petrolifere e per gli americani che guadagnano oltre 250.000 dollari lanno. I ricchi e le societ devono pagare il giusto ha detto Obama, che presenter la settimana prossima il piano anti-deficit per cercare di condizionare il lavoro della commissione che dovr determinare ulteriori tagli alla spesa per 1.500 miliardi di dollari entro novembre. Un aumento delle imposte sugli abbienti e sulle societ si tradurrebbe in 467 miliardi di dollari di entrate in pi, come ha stimato il direttore del budget della Casa Bianca, Jack Lew. Ma il tema sensibile: i repubblicani e Obama si sono gi scontrati in dicembre sullestensione degli sgravi dellera Bush e risollevare largomento rischia di creare una nuova spaccatura, che segue quella sullaccordo dellaumento del tetto del debito. Sul fronte delloccupazione, Bank of America ha annunciato ieri il taglio, nei prossimi anni, di trentamila posti lavoro, il dieci per cento del totale. Bank of America lultima di una serie di banche che hanno annunciato forti tagli per adattarsi al contesto: gli istituti americani, sulla scia delle banche europee, sono sotto pressione. Ieri Goldman Sachs per la prima volta dal marzo 2009 scesa sotto i 100 dollari per azione. Non dobbiamo essere i pi grandi, dobbiamo essere i migliori afferma lamministratore delegato di Bank of America, Brian Moynihan.

Trichet smentisce i timori di recessione


BASILEA, 13. Leconomia mondiale non incamminata verso la recessione, ma rallenta e non vedremo pi i tassi di crescita conosciuti di recente. Anche per questo i Governi e la politica di tutto il mondo devono portare avanti le decisioni prese e onorare i loro impegni. Il messaggio che i banchieri centrali lanciano nel Global Economy Meeting riunito alla sede della Bri di Basilea per voce del suo presidente Jean-Claude Trichet cade in un momento di forte incertezza dei mercati e di rischi per il default di Atene, con conseguenze dirette sulle banche francesi. Trichet ha poi rinnovato lappello alla Grecia per realizzare le riforme promesse dal Governo.

Obama durante il discorso alla Casa Bianca (Reuters)

Il partner giapponese ha gi annunciato lintento di vendere la propria quota di partecipazione

Aria di rottura in casa Volkswagen-Suzuki


FRANCOFORTE, 13. Vogliamo un confronto. Cos il numero uno del gruppo tedesco Volkswagen, Martin Winterkorn, ha commentato le recenti notizie sulla possibile rottura dellalleanza tra il suo gruppo e la casa giapponese Suzuki. Questultima, che possiede l1,49 per cento della casa tedesca, ha comunicato ieri di voler mettere in vendita la propria quota di partecipazione e di voler chiedere alla Volkswagen di fare altrettanto con il suo 19,9 per cento del capitale Suzuki. Tale affermazione stata la risposta al comunicato rilasciato due giorni fa da Volkswagen in cui si ufficializzava lo stato di revisione degli accordi con la Casa nipponica che, secondo il gruppo di Wolfsburg, aveva violato il patto siglato nel dicembre 2009 a causa della fornitura di motori diesel da parte di un altro costruttore. Laccordo secondo Volkswagen contraddice i termini dellaccordo di cooperazione in atto. Secondo Automotive News, laccordo in questione sarebbe quello siglato lo scorso giugno tra Suzuki e Fiat per la fornitura di propulsori diesel per le vetture della casa giapponese costruite in Ungheria. La Volkswagen ha concesso a Suzuki la possibilit di rimediare a questa violazione nel periodo di diverse settimane, precisando anche, attraverso un portavoce, che il passo non significava affatto la fine della partnership e che la compagnia ancora molto interessata a proseguire lalleanza. Ovviamente la reazione odierna di Suzuki sembra invece andare nella direzione inversa. Anche se la querelle non sembra di facile conclusione dicono gli esperti non solo per le penali che potrebbero essere invocate da Volkswagen a seguito della violazione contrattuale, ma anche perch lazienda tedesca aveva ribadito nel comunicato di ieri di guardare ancora alla Suzuki come un investimento interessante. Per raggiungere lobiettivo di diventare entro il 2018 il primo costruttore mondiale dicono gli esperti del settore il gruppo di Wolfsburg non solo interessato alla grande esperienza di Suzuki nel campo delle minicar e delle moto, ma soprattutto alla sua posizione di leader sul mercato indiano attraverso la controllata Maruti.

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mercoled 14 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 3

Attaccati ministeri, lambasciata statunitense e il quartier generale della Nato

Kabul sotto lassedio dei talebani


KABUL, 13. La capitale afghana sotto lassedio dei talebani. Oggi stata scatenata una vera e propria battaglia contro obiettivi locali e internazionali. A Kabul sono stati attaccati, con bombe e armi, alcuni ministeri del Governo afghano, come pure lambasciata statunitense e il quartiere generale della Nato. Alcuni insorti si sono asserragliati in un edifico in costruzione, da dove hanno ingaggiato una sparatoria con le forze di sicurezza. Eppure, poco prima che si apprendesse dellinfuriare della battaglia, era giunta una notizia di altro tenore: secondo The Times i talebani apriranno entro lanno un ufficio politico a Doha, la capitale del Qatar, cos da poter avviare il negoziato di pace con lO ccidente. Lapertura della sede dellEmirato islamico dellAfghanistan, questo il nome scelto dai miliziani, avrebbe ricevuto, secondo il quotidiano britannico, il via libera degli Stati Uniti. Rilevano gli analisti che a dieci anni dagli attacchi terroristici dell11 settembre, sembra che latteggiamento di Washington nei confronti dei talebani sia cambiato. Riferisce lAnsa che alcuni diplomatici occidentali hanno spiegato al quotidiano britannico che lapertura dellufficio di Doha punta a riconciliare le divisioni tra i ribelli e il Governo afghano, ponendo cos fine alla presenza delle truppe della coalizione nel territorio. Il Qatar ha acconsentito a ospitare la missione dei talebani dopo che gli Stati Uniti hanno insistito perch si trovasse al di l della sfera di influenza del Pakistan. Non si tratter n di unambasciata n di un consolato, bens di una residenza dove i miliziani potranno essere trattati come un partito politico ha detto al quotidiano britannico una fonte diplomatica. La fonte ha poi specificato che la sede di Doha non potr organizzare raccolte di fondi o sostenere la campagna armata in Afghanistan. I talebani, a ogni modo, starebbero cercando garanzie che i loro rappresentanti, una volta raggiunto il Qatar, non vengano sottoposti a pressioni o, addirittura, arrestati. Questo scenario si lega allobiettivo, inseguito da tempo, di favorire il dialogo fra i talebani e il Governo di Kabul, nellambito del processo di riconciliazione nazionale. Tale obiettivo caldeggiato anzitutto dal presidente afghano, Hamid Karzai, nella consapevolezza che ogni progetto di ricostruzione politica e sociale del territorio che non comprenda anche i miliziani, non avrebbe fiato lungo. Questa valutazione condivisa dalla comunit internazionale. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna insistono affinch si creino le condizioni, pur con le dovute riserve, per un negoziato serio e credibile con i talebani. Fatto sta, tuttavia, che finora il progetto di trattative negoziali non riuscito a decollare perch i miliziani hanno rifiutato qualsivoglia apertura. vero anche che nella scorsa primavera si erano rincorse voci insistenti riguardo a presunti incontri segreti fra esponenti dellEsecutivo afghano, rappresentanti di Washington ed elementi talebani di alto profilo proprio per discutere dellopzione negoziale. In merito si sono alternate conferme e smentite. Ci che certo, invece, che i talebani stanno continuando a perpetrare sanguinose violenze, con lobiettivo di destabilizzare sempre pi il territorio.

La scena di un recente attentato compiuto nella citt irachena di Zubair (LaPresse/Ap)

Il presidente yemenita apre al negoziato con lopposizione


SANA, 13. DallArabia Saudita, dove si trova in convalescenza dopo lattentato del giugno scorso, il presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, ha dato mandato al suo vice di aprire un negoziato con lopposizione, per firmare un piano di transizione del potere, che dovrebbe portare alla sua uscita di scena dopo trentatr anni. Lopposizione ha reagito con scetticismo, affermando che il piano presentato dalle monarchie del Golfo e sostenuto dagli Stati Uniti e dallUnione europea dovrebbe essere applicato automaticamente in caso di accettazione, e non sottoposto a ulteriori modifiche attraverso negoziati. Liniziativa di Saleh stata invece categoricamente bocciata dalla principale coalizione dellopposizione, il Fronte comune. Un dirigente del Fronte ha infatti detto che lordine dato dal presidente al suo vice di tenere negoziati indica un netto rifiuto delliniziativa presentata dei Paesi del Golfo Persico. Con un decreto, di cui ha dato notizia ieri lagenzia governativa Saba, Saleh ha dato incarico al vice presidente Abd Rabbo Mansour Hadi di portare avanti un dialogo per lapplicazione del piano, presentato la primavera scorsa dal Consiglio di cooperazione dei Paesi del Golfo Persico, che riunisce Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar e Bahrein. Il vice presidente, si legge nel decreto, investito della necessaria autorit costituzionale per portare avanti un dialogo con i firmatari delliniziativa e firmarlo sotto gli auspici internazionali e regionali per arrivare a elezioni presidenziali anticipate. Il mandato di Saleh, che ha 69 anni, dovrebbe concludersi nel 2013. Gli Stati Uniti e lArabia Saudita hanno fatto pressioni su Saleh perch accetti il piano, preoccupati che linstabilit in cui si dibatte lo Yemen da molti mesi favorisca le attivit di gruppi indipendentisti sciiti nel nord del Paese e di fondamentalisti sunniti nel sud appartenenti al gruppo Anwar al Sharia, ritenuti unaffiliazione di Al Qaeda.

Agguato di un commando nella provincia di Al Anbar

Strage di sciiti in Iraq


BAGHDAD, 13. Nuove violenze nel territorio iracheno. Ventidue pellegrini sciiti provenienti dalla Siria sono stati uccisi, ieri sera, da un commando di uomini armati in una regione desertica dellIraq occidentale, dopo essere stati fatti scendere dal pullman sul quale viaggiavano. Lagguato, ha riferito il ministero dellInterno iracheno, avvenuto a Nukhir, localit situata nella provincia di Al Anbar, a circa trecento chilometri da Baghdad. Si poi appreso che a Baaquba stato assassinato limam sunnita Ahmed Mahmud Al Jabalaui, noto, riferisce lagenzia Ansa, per le sue prese di posizione contro Al Qaeda. Limam caduto vittima di un agguato mentre si stava recando in una moschea per le preghiere del mattino. Segnala poi lagenzia Reuters che a Mossul, nella deflagrazione di una vettura carica di esplosivo, vicino a un posto di blocco, cinque agenti di polizia sono rimasti feriti. Mentre a Falluja due persone sono morte in seguito allesplosione di un ordigno collocato sul ciglio di una strada, secondo un triste copione da tempo messo in atto dai miliziani per colpire sia le truppe della coalizione, sia le forze locali.

Conclusa la visita a Mosca del primo ministro britannico Cameron

Russia e Gran Bretagna rafforzano le relazioni


LONDRA, 13. Al termine della visita di ieri in Russia, la prima di un capo di Governo di Londra dopo quella di Tony Blair nel 2006 per partecipare al G8 a San Pietroburgo, il premier britannico, David Cameron, ha auspicato una normalizzazione dei rapporti fondata sulla cooperazione tra i due Paesi. Se fossimo in grado di costruire una relazione pi forte ha osservato il premier dopo lincontro con il presidente russo, Dmitri Medvedev ritengo che se ne gioverebbero ambedue i nostri Paesi. Non possiamo far finta che non ci siano divergenze ha aggiunto ma dobbiamo continuare ad avere discussioni franche perch Russia e Gran Bretagna hanno tutto da guadagnare dal rafforzamento delle loro relazioni. I rapporti tra i due Paesi informa lAnsa sono molto tesi dopo lassassinio, cinque anni fa a Londra, del dissidente russo Aleksandr Litvinenko, con accuse ed espulsioni reciproche di diplomatici. Cameron ha incontrato anche il premier russo, Vladimir Putin, con cui nessun ministro o diplomatico britannico ha parlato direttamente negli ultimi quattro anni, da quando il capo del Governo di Mosca fece una breve telefonata nel giugno 2007 per congratularsi con il predecessore di Cameron, Gordon Brown. Un segnale importante, anche perch Putin potrebbe ricandidarsi alle presidenziali del prossimo marzo ed comunque lui a tenere in mano le chiavi delleconomia russa. Accompagnato da ventiquattro dirigenti di grandi aziende, Cameron ha siglato accordi per 215 milioni di sterline. Anche Putin ha auspicato un rafforzamento dei rapporti con Londra, che lo scorso anno stata al primo posto tra i partner della Russia per gli investimenti correnti (40 miliardi di dollari) e con la quale linterscambio cresciuto del 50 per cento nel primo semestre del 2011, il doppio della percentuale dellintero 2010.

LAiea chiede informazioni alla Francia


PARIGI, 13. LAgenzia atomica internazionale (Aiea) ha chiesto informazioni alla Francia sullesplosione, avvenuta ieri, di una fornace presso il sito di riciclaggio di scorie nucleari di Marcoule, nel sud, a circa 250 chilometri in linea daria da Torino e a poco pi di 300 chilometri da Genova. Lo ha precisato da Vienna il direttore generale dellAiea, Yukiya Amano. Secondo quanto riporta lagenzia Reuters, Amano ha spiegato che il centro dellagenzia per la gestione degli incidenti stato attivato immediatamente e ha inviato una richiesta di delucidazioni alla Francia. Adesso siamo interessati alle informazioni da Parigi, ha sottolineato il direttore generale dellAiea. Lincidente ha causato la morte di un addetto dellimpianto e il ferimento di altri quattro, di cui uno in condizioni gravi, Per le autorit francesi e la Socodei, la societ che gestice limpianto, filiale del gruppo Edf, non c stata nessuna fuga radioattiva allinterno e allesterno del sito. La deflagrazione si prodotta allinterno di un edificio (dove lavorano 250 persone) contenente una fornace per la fusione delle scorie tossiche, attiva dal 1999. Allesplosione seguito un incendio, domato dopo un paio dore. Marcoule ha ospitato i primi impianti nucleari francesi sia di tipo civile che militare, questi ultimi addetti alla produzione del plutonio.

Un nuovo capo a Scotland Yard


LONDRA, 13. Il ministero dellInterno britannico ha nominato ieri Bernard Hogan-Howe alla testa di Scotland Yard, due mesi dopo le dimissioni di Paul Stephenson, spazzato via dallo scandalo delle intercettazioni compiute dal gruppo editoriale di Rupert Murdoch. Hogan-Howe, che ha fama di duro e al suo attivo il calo della criminalit a Liverpool durante la sua gestione, assume il nuovo incarico in un momento di grave crisi di credibilit della polizia dopo i disordini di agosto e con la prospettiva di dover garantire lorganizzazione delle misure di sicurezza durante le Olimpiadi del prossimo anno a Londra.

Lincontro tra il presidente russo e il premier britannico (LaPresse/Ap)

Il Parlamento sudanese approva lintervento armato nel Nilo Azzurro


KHARTOUM, 13. Il Parlamento sudanese ha approvato ieri lintervento armato deciso dal Governo del presidente Omar Hassam el Bashir nella regione sudorientale del Nilo Azzurro, confinante con il Sud Sudan indipendente dallo scorso 9 luglio e da giorni teatro di scontri tra lesercito sudanese e il Movimento di liberazione popolare del SudanNord (Splm-N), storicamente vicino agli ex ribelli oggi al governo in Sud Sudan. Il Parlamento approva lopzione militare per combattere la ribellione nello Stato del Nilo Azzurro e ordina alle autorit competenti di andare avanti nellapplicazione di questa decisione, senza tener conto dei negoziati, ha dichiarato Ismail al Haj Moussa, presidente della commissione parlamentare che si occupa delle situazioni demergenza. Noi respingiamo ogni ingerenza straniera e ogni pressione, da qualunque parte venga. Siamo decisi ad andare avanti per difendere la sovranit del Sudan, ha aggiunto Moussa durante la seduta speciale del Parlamento. La autorit di Khartoum hanno dichiarato lo scorso 2 settembre lo stato demergenza nel Nilo Azzurro e hanno sostituito il governatore eletto Malik Agar con un governatore militare, il generale Yahia Mohammed Kheir. Il Parlamento ha deciso che lo stato demergenza proseguir fino a quando non si concluderanno gli scontri armati. Secondo le Nazioni Unite, almeno cinquantamila persone, tra sfollati interni e rifugiati in Etiopia, hanno dovuto abbandonare le loro case per i combattimenti e ora sopravvivono in condizioni estremamente difficili. Il Nilo Azzurro la terza regione sudanese, dopo lAbyei (tuttora contesa tra Sudan e Sud Sudan) e il Kordofan meridionale, dove il Governo di Khartoum intervenuto militarmente dopo la secessione sudsudanese.

I leader della regione sollecitano finanziamenti internazionali

Infrastrutture per sfamare il Corno dAfrica


NAIROBI, 13. Per fronteggiare le crisi alimentari che affliggono gran parte dellAfrica, come quella spaventosa in atto nel Corno dAfrica, occorrono non solo aiuti demergenza, ma infrastrutture e politiche strutturali. Se ne sono detti convinti i leader dellAfrica orientale, al termine di una riunione di emergenza convocata a Nairobi per discutere delle misure per fronteggiare appunto la crisi alimentare e la siccit che affligge i Paesi della regione. Al termine della riunione, i partecipanti hanno lanciato un appello a organismi internazionali, Stati e privati affinch finanzino la realizzazione di infrastrutture, indispensabili per la creazione di un mercato regionale delle derrate alimentari. Alla riunione hanno partecipato il presidenti di Tanzania, Jakaya Kikwete, Somalia, Sharif Ahmed, Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, il primo ministro etiopico, Meles Zenawi, e i ministri degli Esteri di Burundi, Gibuti, Rwanda e Sudan. Il presidente del Kenya, Mwai Kibaki, che stato il promotore della riunione, ha detto nellintervento iniziale dei lavori che la situazione diventata oltremodo difficile anche per lafflusso di profughi dalla Somalia e che occorre prendere al pi presto misure di lungo periodo, per prevenire crisi del genere. Le popolazioni somale, soprattutto a causa della guerra civile che si protrae, con diverse fasi e modalit, da oltre un ventennio, sono quelle che stanno subendo le conseguenze peggiori della carestia che ha colpito oltre tredici milioni di persone in diverse regioni del Corno dAfrica. Se ne avuta lennesima conferma anche durante il fine settimana scorso, quando ci sono stati almeno 26 morti in pesanti combattimenti avvenuti nel fine settimana nella regione sudoccidentale somala di Gedo, non lontano dal confine con il Kenya, tra le forze del Governo del presidente Ahmed e gruppi armati dellinsurrezione guidata dalle milizie radicali islamiche di al Shabaab. Gli scontri si sono concentrati nella zona di el Wak, dove le forze filogovernative che controllano la citt sono state attaccate dalle milizie di al Shabaab. Centinaia di famiglie hanno cercato riparo nella foresta e da l hanno attraversato il confine con il Kenya, dirigendosi verso la citt di Mandera. Nelle stesse ore, oltre frontiera, la polizia kenyana ha ingaggiato una caccia alluomo dopo che una coppia di turisti britannici stata aggredita in un resort di lusso a Kiwayo, a circa cinquanta chilometri a sud dal confine con la Somalia. Luomo stato ucciso e la donna rapita. La polizia sospetta di banditi somali che avrebbero attraversato la frontiera.

Si tenta di sbloccare la crisi in Madagascar


ANTANANARIVO, 13. stata ufficialmente fissata per il 16 settembre la firma del documento dintesa per far uscire il Madagascar dalla crisi politica in corso dal 2009. Lalta autorit di transizione, guidata da Andry Rajoelina, giunto al potere con un golpe nel 2009, ha convocato per venerd prossimo nella capitale Antananarivo i responsabili degli schieramenti politici per sottoscrivere il documento, stilato nel marzo scorso, ma che ancora non trova consensi generali. Secondo la stampa locale, una modifica dellultimo minuto al testo definitivo potrebbe favorire anche il ritorno senza condizioni dellex presidente Marc Ravalomanana, in esilio in Sud Africa. Ad Antananarivo arriver anche una delegazione della Comunit per lo sviluppo dellAfrica australe.

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LOSSERVATORE ROMANO
Seicento volumi di Joseph Ratzinger e di Benedetto in mostra a Castel Gandolfo, in Vaticano e a Friburgo

mercoled 14 settembre 2011

XVI

Ad multos libros, sancte Pater!


Ad multos libros; la tradizionale frase augurale in latino stata leggermente modificata per loccasione sulla brochure della Herder. La casa editrice tedesca, in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana, ha colto loccasione della prossima visita del Papa in Germania per raccogliere e presentare le opere di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI nelle loro molteplici traduzioni. Lesposizione sar allestita prima a Castel Gandolfo per il Papa il 15 settembre, poi il giorno seguente in Vaticano al Campo Santo Teutonico e infine il 24 settembre presso la sede della casa editrice Herder a Friburgo. Per la prima volta in uno stesso luogo sar possibile vedere, ad esempio, ledizione rumena di Sale della terra accanto alla traduzione cinese dello stesso testo. un bel colpo docchio vedere uno accanto allaltro quasi seicento volumi, un viaggio intorno al mondo attraverso 25 Paesi spiega il salesiano don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, illustrando liniziativa per noi motivo di grande soddisfazione vedere raccolti volumi tradotti nelle lingue pi diffuse in tutto il pianeta. La nostra gratitudine va a monsignor Gerhard Ludwig Mller che ha voluto concedere a questa iniziativa il suo fondatore: Durch die Verbreitung guter Schrifpatrocinio, e anche a ten in das Leben einzututte le case editrici e le greifen (Attraverso la biblioteche che partecidiffusione di buoni lipano alla esposizione. bri, operare nella vita). Sono state loro che, Quello che da sempre concedendo in prestito i costituisce il centro di diversi volumi, hanno gran parte del programreso possibile questo ma editoriale, impreevento, testimonianza gnato di grande cattolidi un fenomeno editocit, la teologia in tutriale imponente. Il lite le sue singole discibro si conferma conpline. Durante il concitinua don Costa colio Vaticano II, nellotme un fattore e veicolo tobre del 1963 e nelle di idee irrinunciabile; immediate vicinanze varrebbe la pena far dellaula conciliare, la analizzare da esperti di casa editrice continua grafica e di linguaggio Herder present ai le copertine e di raccopadri il proprio proglierle in un volume, gramma editoriale. Tra i per non disperdere quecirca novecento titoli, in sto patrimonio di catparte gi tradotti nelle tolicit in atto, visto Il Ges di Nazaret in lituano lingue principali, si stache cattolico sinonimo gliavano vere e proprie di universale. Raccontando la storia dellomonima vette del pensiero teologico. Tra gli autocasa editrice, nata nel 1798 Hermann ri cera anche lallora professore e perito Herder spiega che sin dalla fondazione, conciliare Joseph Ratzinger. Oggi, a quasei generazioni di editori della famiglia si mezzo secolo di distanza da quella meHerder sono rimasti fedeli al motto del morabile esposizione e ancora una volta a Roma, in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana, la nostra editrice espone i libri di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI: sono testimonianza dellintera sua opera presente nei diversi Paesi del mondo, tradotta nelle lingue pi importanti e pubblicata da svariate case editrici. La mostra intende richiamare lattenzione sullefficacia delle opere dellattuale Papa. Allo stesso tempo, con la stessa leditrice Herder desidera esprimere al suo autore la propria gratitudine per la fiducia che le accorda da pi di cinquantanni. Sar per noi una grande gioia continua Manuel Herder mostrare al Papa lesposizione, il 15 settembre prossimo a Castel Gandolfo. Ai visitatori della mostra auguro di essere afferrati da quello stesso stupore silenzioso che ha preso me di fronte a una tale quantit di libri, alla variet di temi che li caratterizzano e alle tante lingue nelle quali sono stati tradotti. la stessa gratitudine, che ha portato lastronomo tedesco Lutz D. Schmadel a dedicare al cardinale nel 1990 lasteroide 8661 Ratzinger; un modo originale per commentare un versetto dei salmi (119, 89): La tua parola, Signore, stabile come il cielo. (silvia guidi)

Ledizione vietnamita di Luce del mondo

Propaganda Fide e il convegno dellAssociazione archivistica ecclesiastica

Impronte di un cammino secolare


mentazione sarebbe diventata im- lungo i secoli hanno condiviso una portante per la Congregazione, non medesima passione: far arrivare la soltanto per sviluppare un preciso persona e il messaggio di Cristo Salprogramma di lavoro e unattivit vatore, Figlio di Dio incarnato, morefficace, ma anche pi tardi per la to e risorto, a quelli che vivevano storiografia, Monsignor Ingoli rac- nellombra di morte. Hanno solcato coglieva meticolosamente, inoltre, mari e oceani, attraversato a piedi Santo. Un momento importante di tutti i documenti riguardanti lattivi- interi continenti, rischiato e non podi FERNAND O FILONI questa crescita stato la fonda- t della Congregazione stessa rap- che volte perso la vita, tradotto linLa Chiesa peregrinante, come affer- zione della Congregazione de Pro- porti, lettere, suppliche dei missio- gue, inventato alfabeti, escogitato ma il decreto Ad gentes del concilio paganda Fide. La Chiesa, a partire nari, verbali delle riunioni dei mem- nuovi modi perch Cristo potesse Vaticano II, per sua natura missio- dal suo vertice si rende conto della bri e del personale del Dicastero, re- arrivare a cuori in angoscia. Tra quenaria, ma nellauto-coscienza del suo sua inalienabile chiamata ad annun- gistri e copie delle sue lettere, istru- sti, vorrei soltanto accennare ad alessere e della sua missione c stata ciare Cristo, unico Salvatore del zioni, circolari, decreti ponendo in cuni di loro: Oliver Plunkett Lo stemma di Propaganda Fide una crescita, guidata dallo Spirito mondo e di dover perci guidare, questo modo le basi per larchivio (16291681), Daniele Comboni (1831stimolare, e organizzare tutte le for- missionario della Conze a disposizione in modo che que- gregazione il cui primo Hanno solcato mari e oceani sto annuncio salvifico arrivi a tutte archivista fu lui stesso. le genti. LArchivio Storico attraversato a piedi interi continenti Monsignor Francesco Ingoli, pri- della Congregazione rischiato e non poche volte perso la vita mo segretario del dicastero (1622- un vero santuario della 1649), si preoccup dallinizio memoria, un luogo priLe loro testimonianze scritte Fornire chiavi di lettura del vissuto delle popolazioni convegno del 2008 che fu celebrato ad Assisi su dellattivit della Congregazione di vilegiato per accennare a cristiane dItalia, dEuropa e oltre per scrivere Santit e archivi. Fonti, luoghi ed esperienze, il sono gelosamente custodite in queste carte raccogliere, rivolgendosi ai nunzi, ai una storia della Chiesa scientificamente porzioni di storia salvifica. Ecco in convegno attuale propone attraverso alcune relazioni superiori generali dei diversi ordini che faccia vedere non sintesi la funzione degli archivi ecclesiastici che portanti i grandi scenari dellevangelizzazione negli religiosi e ai singoli missionari, le soltanto laspetto umano, a volte 1881), Giustino de Jacobis (1800custodiscono tracce e testimonianze della missione ultimi secoli, le cui prospettive verranno di volta in necessarie informazioni sulla situa- troppo umano, dei suoi membri, ma 1860), Gabriele Perboyre (1802della Chiesa il cui compito fondamentale, alla luce del volta approfondite in tavole rotonde onde offrire zione ecclesiale e missionaria anche la sua santit, che diventa 1840), Francesca Cabrini (1850-1917), Vaticano II, consiste nellilluminare tutti gli uomini indicazioni circa i luoghi della memoria archivistica e le nellambito dei loro territori di mis- brillante testimonianza in alcuni dei il cardinale John Henry Newman serie documentarie dove rintracciare linformazione annunciando il Vangelo a ogni creatura. Concetti sione. Si pu dire che, gi allora, suoi figli. (1801-1890), Teresa di Calcutta (1910degli avvenimenti. Veri e propri percorsi archivistici che questi, espressi da monsignor Salvatore Palese, Propaganda Fide era il dicastero Di questa santit testimone lAr- 1997). Le loro testimonianze scritte mirano tra laltro a stimolare gli addetti alla cura presidente dellAssociazione archivistica ecclesiastica, maggiormente informato della Curia chivio Storico del dicastero. Qui si sono gelosamente custodite nel nodiligente e ordinata della documentazione in loro nel suo saluto dapertura del XXIV convegno Romana sulle questioni del mondo. ritrovano la vita quotidiana, le gioie stro archivio. custodia, tanto a livello diocesano che parrocchiale, dellassociazione, in corso dal 13 al 15 settembre, al Ritenendo inoltre che questa docu- e i dolori di uomini e donne che come pure presso le realt di vita consacrata. Carmelo di Sassone. In linea con il precedente Auguro che questo incontro sia proficuo, non soltanto dal punto di vista scientifico, ma anche nel senso che ognuno di voi possa uscire da questo incontro con la chiara consaRadiografia di una preziosa collezione dal XVII al XIX secolo pevolezza che, lamorevole cura con cui custodite le carte della memoria che la Chiesa vi ha affidato, non soltanto un compito burocratico, ma una vera missione. Tramite unaccoglienza benevola, menti riguardanti tutti i territori di missione lare difficolt. E ancora il fondo Scritture ri- da ai nunzi, vescovi, vicari apostolici relative di LUIS MANUEL CUA RAMOS e un servizio altamente qualificato, a eccezione di Centro e Sud America dal ferite nei congressi, formato da 1553 volumi: a diverse materie disciplinari. In questo modo voi siete veri missionari, facendo s Dalla sua nascita, la Congregazione per 1622 al 1959. Inoltre, sono a disposizione degli custodisce i documenti discussi nel congresso Propaganda faceva conoscere le direttive per che i vostri archivi diventino luoghi lEvangelizzazione dei Popoli non ha mai ver- studiosi una biblioteca di consultazione e una settimanale, preziosi dal punto di vista storico lattivit dei missionari e rivelava il suo metodi cultura, dialogo ed evangelizzasato materiale documentario-archivistico pres- sala di studio con venti postazioni per i ricerperch riflettono la vita quotidiana delle mis- do e il suo programma missionario. zione per i pi lontani. In una soso nessunaltra istituzione, compreso lArchi- catori abilitate alluso del computer. Ci limitiamo a una citazione, infine per il ciet secolarizzata come la nostra, i Per quanto riguarda la documentazione, bi- sioni. Duecentocinquantadue volumi costituivio Segreto Vaticano. Le limitate perdite dodocumenti conservati presso i nostri cumentarie sono state causate dal trasferimen- sogna dire che i fondi dellArchivio storico si scono invece il fondo Udienze di Nostro Si- fondo Decreti (1622-1675, 1719-1819): una seArchivi sono spesse to dellarchivio durante loccupazione france- possono dividere in due periodi: dal 1622 al volte, testimoni irrese. Per custodire questa documentazione, Ur- 1892, nel quale il sistema di archiviazione rifutabili di tutto il bano VIII mise a disposizione, gi nel 1627, un mane sostanzialmente invariato, e dal 1893 fibene e lelevazione locale apposito nel Palazzo Vaticano. Succes- no a oggi, nel quale viene introdotto il sisteumana e morale che sivamente, per breve tempo, larchivio ebbe ma delle rubriche e dei numeri di protocollo. Tra i principali fondi documentari dellArsede nella Cancelleria Apostolica, dove era lannunzio del Vanlufficio del segretario, monsignor Ingoli, e, chivio storico fino al 1892 possiamo ingelo ha portato nei dopo la morte di Ingoli nel 1649, esso fu tra- nanzitutto ricordare il fondo Acta Sacrae diversi luoghi e culsferito nel palazzo della Congregazione, co- Congregationis (1622-2000): lunico fondo ture. struito frattanto in Piazza di Spagna. Da que- che continua dopo il 1892. Fino al 1938, data Vorrei, infine, sta sua sede storica, larchivio stato trasferito limite della consultazione, formato da 311 concludere questo nel gennaio 2002 presso la nuova sede nel volumi. Gli Acta, che riflettono le principali mio saluto, citando decisioni del dicastero, sono i verbali delle Gianicolo. le illuminate parole stata la continua crescita del materiale riunioni mensili dei cardinali e altri membri che il servo di Dio, documentario conservato presso lArchivio della congregazione: i rapporti del cardinale Papa Paolo VI, avestorico e i problemi di spazio a essa collegati Ponente o del segretario e le risoluzioni dei va rivolto alla vostra ad aver spinto il cardinale Jozef Tomko, allora membri. associazione in una Il fondo Scritture originali riferite nelle prefetto del dicastero, a decidere sullopportusua allocuzione il nit di trasferire la documentazione storica Congregazioni generali invece formato da 26 settembre 1963: della congregazione (nel palazzo di Propa- 1.044 volumi e, diviso in due serie, costituito il Cristo che Illustrazione di funerale in Vietnam (1840, carta di riso) ganda dal 1649, con linterruzione del periodo dallinsieme di documenti che sono alla base opera nel tempo e napoleonico) in una nuova sede. I 12.500 vo- delle deliberazioni delle Congregazioni geneche scrive, proprio lumi dellarchivio sono stati imballati in 2.246 rali (lettere dei vescovi, missionari, principi, gnore (1666-1895), che raccoglie le richieste rie sorta per uso interno della Segreteria di Lui, la sua storia, s che i nostri brascatole e trasferiti nei nuovi locali tra il no- dispacci di nunzi, atti di sinodi e visite apo- al Papa di facolt che eccedono il potere del Propaganda; il fondo Lettere (1622-1892), ni di carta sono echi e vestigia di vembre 2001 e il febbraio 2002. Con la fine stoliche, e cos via). In questo fondo la prima cardinale prefetto o della congregazione. Le che conserva in 388 volumi copia delle lettere questo passaggio della Chiesa, anzi del trasferimento stato anche portato a ter- serie (1622-1668), con i volumi dall1 al 417, del passaggio del Signore Ges nel decisioni pontificie pi solenni riguardanti i spedite dalla congregazione, riferite allesecumine il lavoro di prima inventariazione dei divisa in ordine geografico; la seconda (1669mondo. Ed ecco che, allora, lavere territori di Propaganda Fide sono raccolte ne- zione delle decisioni prese sia dal prefetto che fondi dellarchivio, che ha permesso di catalo- 1892, volumi 418-1.044) divisa in ordine croil culto di queste carte, dei docugli undici volumi del fondo Brevi e bolle dalle Congregazioni generali o particolari o nologico. gare i 217 fondi documentari presenti. menti, degli archivi, vuol dire, di ridai congressi; e i cosiddetti Fondi minori, Ricordiamo ancora il fondo Congregazio- (1775-1952). Le installazioni, dotate di sistema antincenflesso, avere il culto di Cristo, avere Una delle pi importanti collezioni docu- categoria nella quale possiamo raggruppare dio, depositi con umidit e temperatura con- ni particolari (1622-1864): 161 volumi pi due il senso della Chiesa, dare a noi trollata (3.200 metri lineari di scaffalatura), la- miscellanee. Si tratta dei documenti riguar- mentarie dellarchivio senzaltro quella costi- quei fondi di minore importanza per la vita stessi e dare a chi verr la storia del boratori di restauro e riproduzione documen- danti le Commissioni cardinalizie nominate tuita dal fondo Istruzioni (1623-1808). Sette del dicastero, ma di notevole interesse per gli passaggio di questa fase del transitus Domini nel mondo. ti, custodiscono circa dieci milioni di docu- per trattare affari che presentano una partico- volumi con le Istruzioni inviate da Propagan- storici. Dal 13 al 16 settembre si svolge allIstituto Il Carmelo di Sassone (Roma), il ventiquattresimo convegno dellAssociazione archivistica ecclesiastica intitolato Archivi ed evangelizzazione. Pubblichiamo ampi stralci del messaggio inviato per loccasione dallarcivescovo prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli e, sotto, un articolo del direttore dellArchivio storico della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli.

Memorie di evangelizzazione

Le missioni in dieci milioni di documenti

mercoled 14 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
accolse i profughi spagnoli Dalla seconda Repubblica alla Guerra civile spagnola

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Il 14 settembre 1936 Pio

XI

E gli altri? domand il Papa


di VICENTE CRCEL ORT an mano che arrivavano notizie in Vaticano sulla grandezza della tragedia spagnola, sia attraverso la stampa sia attraverso i resoconti di testimoni oculari che erano riusciti a scappare in tempo, si prospett lopportunit di concedere unudienza a 500 profughi spagnoli, che ebbe luogo luned 14 settembre 1936 a Castelgandolfo. Guidavano il gruppo i vescovi di Urgel, Justino Guitart; Cartagena, Miguel de los Santos Daz Gmara; Tortosa, Flix Bilbao, e Vich, Juan Perell. Il cardinale Pacelli li present al Papa il quale pronunci un lungo discorso. Questo fu il primo intervento pubblico di Pio XI sulla situazione spagnola. In esso esalt la sofferenza esemplare dei cattolici, denunci la persecuzione disumana, deplor la guerra civile e il veleno della propaganda bolscevica. Dai fatti dolorosi di Spagna il Pontefice traeva insegnamenti diretti per lEuropa e per il mondo intero sulla minaccia per lordine sociale, sullinsidiosa proposta di collaborazione tra comunisti e cattolici, e sullineLOsservatore Romano del 14-15 settembre vitabile ed effettiva diede ampio risalto allincontro di Pio XI con i profughi spagnoli complicit tra le forze sovversive e coloro che si opponevano alla reli- nata dal punto di vista religioso. gione cattolica, unico e definitivo Zulueta si mostr daccordo con ostacolo di fronte alla rovina della losservazione di Pacelli, il quale rivoluzione. Il discorso rispondeva, aggiunse che la Costituzione garandi conseguenza, alle obiezioni tiva la libert di culto, ma, nel fratsullinefficacia della religione catto- tempo, la persecuzione proseguiva. lica nellimpedire tale rovina, laImmediatamente dopo il discorso mentando piuttosto che si impedis- del Papa, Zulueta telegraf al minise alla religione cattolica lesercizio stro degli Affari Esteri esprimendo i del suo benefico influsso, il che era sentimenti che aveva indicato a Paunallusione diretta alla situazione celli, e disse che stava lavorando della Chiesa in Germania. per la pacificazione, per mantenere Questo discorso ebbe vastissima con la Santa Sede relazioni per lo diffusione e ripercussione sulla meno corrette. I giornali repubblistampa mondiale. La propaganda cani di Madrid commentarono la notizia diffusa dalle agenzie, che diceva senza mezzi terLa propaganda franchista mini che il discorso del Papa non ha rivestito alcun cadiffuse ampiamente il discorso rattere politico. Si tratta di Omettendo per la condanna un appello cristiano in favore della pace, diretto alla della violenza dei nazionalisti intera, nel e linvito alla misericordia per tutti Spagnamenzionaealcunaquale non si dottrina politica. Il Papa si lifranchista lo diffuse ampiamente mitato a mettere in guardia il suo ma omettendo tanto la condanna uditorio contro le forze sovversive, degli eccessi di violenza dei nazio- che possono svilupparsi soltanto nalisti, che appare molto sfumata lottando contro la Chiesa. Quenelle parole finali del discorso, co- stultima frase fu sufficiente perch me le conclusioni di misericordia e alcuni quotidiani mettessero in rilieamore verso gli altri, che il Papa vo a caratteri cubitali il loro ancevolle aggiungere. Parole di senti- strale anticlericalismo. La lunga allocuzione pontificia mento cristiano che non potevano piacere ai nazionalisti ribelli, e che del 14 settembre, redatta a mano per questo furono censurate dalla dallo stesso Pio XI e da lui letta con stampa. Il Papa disse: E gli altri? voce emozionata, un testo fondaChe dire di tutti questi altri, che so- mentale per la storia della persecuno pure e rimangono sempre figli zione religiosa spagnola perch in Nostri, sebbene nelle cose e nelle essa, per la prima volta, egli si rifepersone a Noi pi care e pi sacre, risce alle vittime chiamandole con atti e metodi estremamente martiri.

Le responsabilit della storia


In uno studio di Vicente Crcel Ort tutti i documenti vaticani
di MARTA LAGO LAmbasciatore di Francia ha chiesto notizie sulla situazione della Spagna. Ho risposto che erano assai tristi. Questo un appunto personale del cardinale segretario di Stato, Eugenio Pacelli futuro Pio XII del 20 novembre 1931. Si approssimava alla fine il primo anno del quinquennio repubblicano, che sarebbe sfociato in un triennio ancora pi brutale in Spagna, quello della Guerra civile. Termine quasi tab che evoca un bagno di sangue indelebile e che continua a suscitare le ire pi ignoranti e accese, cos infuocate come lestate che, settantacinque anni fa, sprofond il nobile Paese in un disperato fratricidio. Una storia ancora da conoscere e da far conoscere senza ombra di pregiudizi in un esercizio obbligato di responsabilit. Motore pi che sufficiente perch lo storico Vicente Crcel Ort varcasse nel 2006 la porta dellArchivio Segreto Vaticano nel momento esatto in cui si aprivano alla ricerca i documenti dellepoca. Il risultato sta gi vedendo la luce nel primo volume se ne attendono altri tre di unopera che diffonde i documenti dellarchivio relativi alla Seconda Repubblica e alla Guerra civile spagnola. Pubblicato dalla Biblioteca de Autores Cristianos (Madrid, 2011), il lettore trover, nelle sue 1.492 pagine, 658 documenti per la maggior parte inediti. Gli indici, le 1.816 note a pi di pagina e la presentazione generale di monsignor Crcel Ort compongono una filigrana documentaria di ordine e precisione. Ma il rigore di questa investigazione non trasmette un freddo distacco. Ogni riga trasuda angoscia, preoccupazione estrema e il lavorio estenuante di unattivit diplomatica nella curia veniva percepita come un movimento rivoluzionario; un colpo di stato pacifico che aveva posto fine alla monarchia senza aver vinto le elezioni amministrative del 12 aprile 1931, che evidentemente assunsero carattere politico. noto a tutti che la Santa Sede in casi analoghi di cambiamento di governi con i quali manteneva relazioni diplomatiche, prima di decidere sulla continuazione di dette relazioni, aspettava sempre di vedere se altre potenze, tra le maggiori, avevano riconosciuto tale cambiamento ricorda Crcel Ort La nuova Repubblica spagnola fu riconosciuta dopo pochi giorni da Francia, Inghilterra, Portogallo, Cecoslovacchia e Uruguay. Questi erano i dati di cui disponeva la Segreteria di Stato. Dopo la plenaria dei cardinali, la Segreteria di Stato diede istruzioni al nunzio nominato che la Santa Sede era disposta ad assecondare il governo provvisorio nel compito di mantenere lordine, con la speranza che anche il governo avrebbe cercato, da parte sua, di rispettare i diritti della Chiesa e dei cattolici in una nazione nella quale la quasi totalit della popolazione professava la religione cattolica. Ma meno di un mese dopo dalla proclamazione della Seconda Repubblica spagnola, cominciano le manifestazioni violente di anticlericalismo, di fronte alla passivit delle autorit. Il consolidamento del regime repubblicano dopo le elezioni del giugno 1931 port a un progetto costituzionale che viol i principi fondamentali di una democrazia moderna sciogliendo con la violenza della legge la Compagnia di Ges spiega monsignor Crcel Ort e sottomettendo la Chiesa a una legge eccezionale, mentre impediva agli ordini religiosi, strettamente vigilati

discorso pi religioso che politico, generalmente molto ben accolto. Lambasciatore inform Pacelli delle richieste che riceveva da religiosi e religiose che volevano lasciare la Spagna. Pacelli gli rispose che questa reazione era molto comprensibile se continuava la stessa situazione, vale a dire, se nella zona repubblicana un sacerdote o un religioso non poteva dire quello che era senza essere assassinato; e rispose che era inconcepibile che in un territorio tanto vasto durasse per tanto tempo una situazione simile a quella che si verificava specialmente in Catalogna, dove non cera neanche un solo vescovo, n un sacerdote, n esercizio del culto; cio, una popolazione completamente abbando-

Pio

XI

verso documenti archivistici e non con quelli delle ideologie di turno. La chiave la serenit e lonest nellinvestigazione, lontane dalla baraonda mediatica degli opinion makers e di firme di diverso genere che fomentano soltanto polemiche sterili. Seriet e costanza di lavoro di archivio ci permettono di scorrere, in questo primo volume, i messaggi e i discorsi di Pio XI; le lettere scambiate tra il Papa e i dignitari ecclesiastici e civili; gli appunti, le note, bozze o minute, note di servizio e note private della Segreteria di Stato e della Sacra Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, e voti consultivi; la corrispondenza scambiata tra la Segreteria di Stato e i rappresentanti della Santa Sede in Spagna, nelle lingue originali; le note scambiate tra Il nunzio seppe mantenere lequilibrio la Segreteria di Stato e gli ambasciatori o ministri ridelle relazioni diplomatiche conosciuti presso la Santa con due regimi opposti Sede tanto dal Governo della Repubblica quanto Non senza polemiche da quello nazionale; e nucalunnie e diffamazioni merose lettere e informative di cardinali, vescovi, safrenetica con lobiettivo di frenare la cerdoti, religiosi e laici inviati al deriva autodistruttiva della Spagna. nunzio o alla Segreteria di Stato per E tutto riferito soltanto al 1931, pe- informarli di fatti molto concreti. Il lettore apprezzer, senza dubriodo trattato nel primo volume La bio, le note di servizio della SegreteII Repblica y la Guerra Civil en el ria di Stato, perch sono appunti riArchivo Secreto Vaticano. Con questopera monsignor Cr- servati che scoprono i segreti cocel Ort cerca di chiarire, partendo me li definisce monsignor Crcel dai documenti dellArchivio Segreto Ort della diplomazia vaticana. Vaticano, lattivit della Santa Sede Sono note autografe o dattiloscritdurante la Seconda Repubblica e la te, del cardinale Pacelli, dei segretari guerra civile spagnola; documenti degli Affari straordinari, prima Pizche dimostrano che, nel corso di zardo e poi Tardini, e in alcuni casi un quinquennio, i partiti politici pi dei sostituti, prima Ottaviani e poi estremisti di destra e di sinistra, con- Montini servite per preparare trari alla legalit costituzionale, crea- unistruzione rispondendo alle inrono un clima prebellico che port, tenzioni del Papa, oppure per inforinevitabilmente, al confronto arma- marlo del contenuto di una comunicazione arrivata da un nunzio, amto. Lautore mosso da un senso di basciatore o semplice agente diplourgenza, visto lintento legislativo di matico su un tema concreto che il revisionismo storico che, con falsit Pontefice doveva conoscere o decistoriche, risale allo scontro che por- dere personalmente. A questo si agt alla tragedia del 1936. Lopera ri- giungono le annotazioni che ciascuvendica anche la missione autentica no di questi prelati scriveva per suo dello storico perch, bench la storia uso personale. Fonte preziosissima sottolinea il in se stessa sia complessa, si pu sempre cercare di ricostruirla attra- curatore sono gli appunti autogra-

odiosi e crudelmente persecutorii, ed anche nella Nostra stessa persona, quanto la distanza consentiva, con espressioni e atteggiamenti sommamente offensivi Ci hanno trattato non come figli un Padre, ma come nemici un nemico particolarmente detestato?. E invit ad amarli con amore particolare di compassione e di misericordia, e, non potendo fare altro, a pregare per loro. Le reazioni al discorso del Papa furono molto varie. Ai monarchici non piacque, perch speravano che egli avrebbe approfittato delloccasione per dichiararsi dalla parte del Governo di Burgos. Pio XI, tuttavia, con la disinvoltura e la prudenza di sempre, disse qualcosa; abbastanza per incoraggiare coloro che lottano per Dio. Ma precis molto bene le cose e non aggiunse altro. Il discorso non piacque al rappresentante del Governo nazionale, il marchese de Magaz, perch, bench fosse stato ottimo nella parte contro il comunismo, alla fine sembrava benedire tutti, compresi i rossi. Al contrario, per lambasciatore repubblicano Zulueta fu un discorso molto elevato e paterno, che parlava di amore e di perdono; un

Cos scriveva il cardinale Eugenio Pacelli

Il Governo ha scatenato una barbarie che non sa frenare


La prima notizia dellinizio della guerra di Spagna arriv al cardinale Pacelli alle ore 19 del 18 luglio 1936, con un laconico telegramma cifrato spedito a Madrid dallincaricato degli affari della Nunziatura, monsignor Silvio Sericano: Rivolta Esercito Africa seguito notizie vaghe sollevazione forze marittime et Esercito alcune provincie Spagna. Madrid senza comunicazioni con interno Paese. Madrid per ora relativamente tranquilla. Il 19 luglio Pacelli ricevette un nuovo messaggio cifrato da Sericano, mentre il telegramma del 21 luglio non giunse in Vaticano che il 3 agosto: Ieri bruciate in Madrid parecchie chiese di cui difficile precisare per ora numero e forme. Principio incendio casa annessa Chiesa Pontificia soffocato. Forze Governo hanno domato in Madrid sollevazione militare parziale. Ieri tutto il giorno in Madrid sparatoria incessante generale. Pare che le vittime siano assai numerose. Bande armate rosse tra cui inoltre donne continuano terrorizzare Madrid. Situazione sempre pi grave. Pericolosissimo circolare per le vie. Mancano notizie attendibili allinterno del Paese. La situazione si fece sempre pi drammatica, fino al messaggio in cui si da notizia dellassassinio del fondatore dellIstituzione Teresiana, Pedro Poveda Castroverde. La prima reazione ufficiale della Santa Sede di fronte alla persecuzione religiosa fu una durissima protesta inviata allAmbasciata di Spagna, che denunciava come il Governo non avesse fatto nulla per impedirla o reprimerla, e divulgata mediante un breve editoriale, redatto da monsignor Tardini e corretto dal cardinale Pacelli, pubblicato su LOsservatore Romano del 10-11 agosto 1936. In risposta alla nota, lAmbasciata di Spagna presso la Santa Sede comunic l11 agosto alla Segreteria di Stato che il Governo della Repubblica si doleva degli atti violenti commessi contro sacerdoti e religiosi, ma li giustificava come reazione alladesione di molti di loro ai militari ribelli. Il giorno seguente, lambasciatore Zulueta fu ricevuto da Pacelli. In un suo appunto autografo su questa udienza si legge: Il culto stato non solo proibito non solo in pubblico, ma, per es., in Barcellona si andato perfino nelle case private ove si era saputo che vi erano oratori domestici, per distruggere gli altari. Che cosa ha a che fare tutto ci colla politica? Le chiese in Barcellona sono state quasi tutte bruciate. Facevano forse esse della politica? I cadaveri di monache sono stati tolti dai sepolcri ed esposti; ne ho veduto io stesso delle fotografie in giornali francesi. Il Governo ha armato i peggiori elementi anarchici, di cui non ora in grado di frenare la barbarie.

fi del cardinale Pacelli dal 12 febbraio 1930 al febbraio 1939, che riflettono con puntualit ammirevole il contenuto delle sue udienze private quasi tutte le mattine con il Papa, e attraverso questo contenuto ci trasmettono lumanit del Pontefice, il suo animo abbattuto o ottimista, la sua profonda preoccupazione, le sue delusioni ed entusiasmi manifestati con totale apertura e sincerit alla persona a lui pi vicina e fedele. Appunti che, ugualmente, evidenziano un Pacelli diplomatico dolce e benigno, ma allo stesso tempo tenace, deciso e pragmatico, con forti dosi di realismo nel seguire da vicino i negoziati con soggetti politici ostili alla Chiesa cattolica. La guerra civile termin il 1 aprile 1939, ma in questa estesa opera per il momento non possibile includere i documenti relativi ai due ultimi mesi e mezzo del conflitto, perch i fondi vaticani si possono consultare soltanto fino alla morte di Pio XI (10 febbraio 1939), salvo che nel corso della pubblicazione dei prossimi tre volumi il Papa non decida di autorizzare lapertura della documentazione relativa al pontificato di Pio XII, ancora in fase di catalogazione. La parte pi importante e nuova de La II Repblica y la Guerra Civil en el Archivo Secreto Vaticano costituita dalla corrispondenza diplomatica del nunzio a Madrid, Federico Tedeschini, poich essa riproduce integralmente i dispacci da lui indirizzati a Pacelli e ad altri prelati della Segreteria di Stato. Nella sua missione diplomatica di quasi quindici anni, Tedeschini fu testimone diretto in Spagna di vari cambiamenti politici radicali di enorme importanza per la sua storia: la crisi nazionale che avrebbe provocato il passaggio dei poteri a un direttorio militare presieduto dal generale Primo de Rivera che, dal settembre 1923 al gennaio 1929, instaur una dittatura; il successivo governo provvisorio e, Dorso di uno dei faldoni che raccolgono i documenti dal 14 aprile 1931, la Seconda Rerelativi al nunzio Tedeschini pubblica, caratterizzata dal suo radicale anticlericalismo. Questo fu lambiente della missione di Te- e minacciati, linsegnamento di qualdeschini, che seppe mantenere siasi attivit professionale. In quelequilibrio delle relazioni diplomati- sto panorama, i cattolici si trovavano che con due regimi cos opposti co- disorientati e divisi. Avanzava il dime quello monarchico e quello re- battito parlamentare sulla questione pubblicano sebbene non senza pole- religiosa e cresceva con lo stesso ritmiche, accuse, calunnie e diffama- mo la preoccupazione in Spagna e zioni da parte soprattutto di elemen- nel Vaticano. ti integralisti, tanto clericali quanto Il 16 ottobre, LOsservatore Rolaici, spiega Vicente Crcel Ort, la mano si fece eco della vicinanza cui presentazione e introduzione del Papa a tutti i fedeli spagnoli con dellopera costituiscono, di per s, i quali condivideva le pene del preun autentico opuscolo di storia con sente e le minacce del futuro, e della varie chiavi di interpretazione, soli- sua protesta dallalto del suo midamente sostenute dai documenti nistero apostolico contro le molteche seguono. Unintroduzione che plici offese inflitte ai diritti della contestualizza ogni fascicolo docu- Chiesa, che sono i diritti di Dio e mentale a mo di road map, impre- delle anime. scindibile per addentrarsi in un terPerch, in fin dei conti, si tratta ritorio complicatissimo gi nel 1931. sempre di anime. Quelle che si troE per chiarire, attingendo a fonti varono intrappolate nella pagina pi documentali, che non esiste nulla buia della storia contemporanea di che possa anche insinuare obliqua- Spagna. E quelle di oggi, che hanno mente uninterferenza della Santa diritto di conoscere la storia, adesso Sede negli affari interni della politi- con unedizione documentale impreca spagnola, di una fazione o scindibile, per accettare che cos dellaltra, ma soltanto in difesa dei furono i fatti e cos bisogna ricorprincipi del cristianesimo e dei dirit- darli dice Crcel Ort docuti della persona umana. mentandoli con testi dellepoca, pre una precisazione importante scindendo da interpretazioni tendenper capire perch la Santa Sede ri- ziose e manipolazioni ideologiche. conobbe la Repubblica, che pratica- Perch, appresa la lezione, alcune mente si era autoproclamata e che storie non tornino mai a ripetersi.

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LOSSERVATORE ROMANO
Verso la giornata di preghiera di Assisi nel venticinquesimo anniversario di quella voluta da Giovanni Paolo

mercoled 14 settembre 2011

II

Lincontro a Monaco organizzato dalla Comunit di SantEgidio

Pellegrini della verit e della pace


Benedetto XVI sar pellegrino ad Assisi, il 27 ottobre prossimo, insieme con i leader delle grandi religioni del mondo. Una giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia. Un momento privilegiato per rivivere il venticinquesimo anniversario dello storico incontro di Assisi convocato nel 1986 da Papa Wojtya. Pubblichiamo la prefazione del cardinale presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del vescovo segretario del medesimo Consiglio al volumetto Assisi 2011. Pellegrini della verit, pellegrini della pace. Verso la giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia (Citt del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2011, pagine 67, euro 10) che raccoglie gli interventi pubblicati dal nostro giornale nella prima met dello scorso luglio. di PETER TURKSON e MARIO TOSO Il desiderio di Benedetto XVI di rivivere il 25 anniversario dellincontro storico di Assisi del 1986 non risponde solo ad un motivo celebrativo e tantomeno al proposito di trovare una religione globale, frutto di una negoziazione mediatrice tra molteplici fedi o di un pericoloso sincretismo. Le ragioni sono pi profonde, meno remote e preconcette. Ancora oggi vi sono motivi cogenti ed urgenti di un impegno corale di dialogo e di fraternit per la pace, bene indispensabile e imprescindibile per lumanit, per il futuro del mondo. Oltre ai conflitti guerreggiati, in cui gli eserciti si fronteggiano provocando morti e distruzioni immani, esistono infatti scontri e lotte, forse non cos appariscenti, ma non meno dannose per la dignit delle persone e dei popoli. Basti anche solo pensare allultima crisi finanziaria, ai dissesti, ai suicidi e ai mali generati nelle Nazioni, nelle loro economie, nelle famiglie e nelle societ civili. Come appare sempre pi evidente, le sorti dei Paesi meno sviluppati e pi indebitati dipendono dal volere delle nuove potenze finanziarie, dalle speculazioni di lobby senza scrupoli, che ricercano solo il proprio tornaconto, il profitto a tutti i costi. noto, poi, che la speculazione avviene anche nei confronti dei generi alimentari di prima necessit, sicch alla dipendenza economica si aggiunge quella pi radicale e pi condizionante sul piano dellesistenza. delluomo, sul suo destino trascendente, attingibile e possibile proprio allinterno e sul fondamento del nostro essere pellegrini dellAssoluto, grazie a cui il nostro spirito spalancato sul Tutto. Assisi 2011 dovr, allora, essere il luogo in cui prendere viva coscienza che nella specificit dellesperienza religiosa di ognuno compresa la ricerca di coloro che si definiscono atei risiedono i fondamenti di un cammino e di un impegno comuni per la pace. In forza della dignit di ogni persona, ossia grazie alloriginaria capacit di ognuno di attingere il vero, il bene e Dio, possibile essere ed operare insieme per un mondo pi giusto e solidale. Occorre, dunque, che credenti e non credenti, crescano nella consapevolezza che nel proprio spirito, nonostante le ferite del peccato che indeboliscono linclinazione al vero bene, sussistono i germi intangibili di una fraternit, di una giustizia e di una pace di cui solo Dio ed una coscienza retta sono sicuri garanti. Luniversale capacit di conoscere il vero, il bene e Dio, rende tutti gli uomini, credenti e non credenti, partecipi di una comune ricerca, nonch di un patrimonio di valori etici condivisi, su cui possibile far leva per cooperare allaffermazione della giustizia e della pace nel mondo. Non si debbono mimetizzare le differenze delle proprie identit. Si tratta, piuttosto, di riconoscere e confessare che il dialogo alla portata di tutti, come anche congeniale la compagnia nel pellegrinaggio della verit. lessere tutti mendicanti della verit che rende compartecipi ed artefici dellethos della pace. Il legame originario tra logos ed ethos affratella i popoli in ununica famiglia, costituendola luogo di accoglienza reciproca, di relazionalit cooperante alla realizzazione del bene comune mondiale.

Cristiani seme di speranza


MONACO DI BAVIERA, 13. Nel mondo odierno la fede cristiana la religione pi perseguitata. quanto ha affermato il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dellUnit dei Cristiani, in occasione dellincontro internazionale di preghiera, promosso dalla Comunit di SantEgidio a Monaco di Baviera, in Germania. Lottanta per cento di coloro che sono perseguitati a causa della propria fede ha spiegato il porporato sono cristiani: Anche oggi, come cristiani, dobbiamo vivere nella speranza che il sangue dei martiri del nostro tempo diventi un giorno il seme dellunit piena del Corpo di Cristo. Ma questa speranza la dobbiamo testimoniare in maniera credibile nellaiuto efficace reso ai cristiani perseguitati nel mondo, denunciando pubblicamente le situazioni di martirio e impegnandoci a favore del rispetto della libert religiosa e della dignit. Lincontro di Monaco, che si conclude oggi con la pubblicazione di un messaggio di pace, ha dedicato al tema dellunit dei cristiani di fronte alle grandi sfide planetarie un ampio spettro di riflessioni. Nel messaggio emerge lauspicio a un profondo rinnovamento e a costruire un secolo di pace, rispondendo alla domanda di un tempo nuovo. Lecumenismo dei martiri ha sottolineato ancora il cardinale Koch non costituisce soltanto il nucleo della spiritualit ecumenica, oggi cos necessaria, ma anche la migliore esemplificazione di quanto la promozione dellunit dei cristiani e lamore privilegiato per i poveri siano assolutamente indissociabili. Fra laltro, proprio alla necessit di affrontare la questione della povert con rinnovato slancio, nel contesto dellattuale profonda crisi economica che attraversa il mondo, ha fatto riferimento, in un altro intervento, il metropolita ortodosso, esarca di Bielorussia (Patriarcato di Mosca), Filarete, il quale ha osservato che la ricchezza non posta al servizio dei poveri distrugge lunit dello spazio economico e porta alla crisi. In primo luogo, alla crisi spirituale, quando essa si manifesta in una falsa identificazione di se stessi, come uomini, con i beni accumulati. Lincontro di preghiera, dal titolo Destinati a vivere insieme. Religioni e culture in dialogo si era aperto, domenica 11 settembre, con la messa presieduta dal cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, a cui ha fatto seguito una cerimonia in memoria degli attentati dell11 settembre 2001 a New York. I conflitti accompagnano la storia delluomo, ma non devono scoraggiarci ha auspicato il porporato e non devono spingerci a smettere di costruire la pace. un lavoro che procede passo dopo passo e nel quale bisogna continuare a credere. Nuove forme di dialogo e di convivenza sono necessarie, ha quindi puntualizzato il fondatore della Comunit di SantEgidio, Andrea Riccardi, per disegnare un nuovo orizzonte per lumanit: Questo nostro mondo non destinato allo scontro o alla supremazia di una civilt. Il nostro destino, se saremo capaci di realizzarlo, la civilt del vivere insieme e lEuropa unita decisiva per la civilt del vivere insieme su scala mondiale. A ricordare lidentit del continente europeo stato anche il presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, larcivescovo Antonio Maria Vegli. La storia dellEuropa come continente, ha affermato il presule, segnata dalleredit ricevuta dai vari popoli che hanno generato unovvia ibridazione culturale. Quindi la diversit culturale non solo conseguenza dellimmigrazione dei giorni nostri, ma una caratteristica dellidentit europea.

Non vanno, inoltre, dimenticate, specie in alcune regioni meno fortunate, le lotte per il controllo dellacqua, indispensabile per la sopravvivenza di persone e animali, per la salute dei popoli. Ma allorigine di violenze e di moti rivoluzionari, come risulta nel Nord Africa, sono anche regimi autoritari che non garantiscono le libert fondamentali e nemmeno il necessario per unesistenza dignitosa. Da ultimo, non si pu tralasciare di sottolineare che le stesse religioni, sfigurate e degenerate rispetto al loro volto originario, possono essere motivo di manifeste discriminazioni e di sanguinose lotte fratricide. Per queste palesi ragioni, e per altre ancora, Benedetto XVI ha, allora, desiderato indire una nuova giornata di riflessione, di dialogo e preghiera ad Assisi, per la giustizia e la pace nel mondo, sollecitando s a compiere un gesto emblematico di buona volont, convergendo nella citt di san Francesco, ma soprattutto a guardare nellintimo di se stessi, nelle proprie coscienze, per scorgervi il legame indissolubile tra lopera fa-

La Caritas italiana a confronto con la societ

Capaci di leggere il bisogno


di ALESSANDRO TRENTIN Una grande capacit di lettura del bisogno: sintetizza cos il direttore della Caritas italiana, don Vittorio Nozza, in un colloquio con il nostro giornale, il percorso finora tracciato dallorganismo caritativo, che dal luglio scorso ha avviato una serie di incontri di confronto con le varie realt ecclesiali e sociali, nellambito del quarantesimo anniversario della fondazione. In particolare, nella giornata odierna si svolta una tavola rotonda su Lazione della Caritas in un mondo frammentato, alla quale hanno partecipato vari rappresentanti dei media cattolici. Il percorso si articoler ancora in una serie di seminari e culminer a novembre con il 35 Convegno nazionale delle Caritas diocesane e ludienza con Benedetto XVI. Lesperienza di confronto sta portando a individuare sottolinea don Nozza la principale prerogativa della nostra attivit, che quella di offrire una grande capacit di lettura del bisogno che passa attraverso non soltanto la risposta contingente alle necessit materiali delle comunit, ma anche la funzione educativa, ovvero la capacit attiva di animare e movimentare le comunit, rendendo le stesse protagoniste e promotrici della solidariet. Circa 15.000 sono attualmente i progetti che la Caritas italiana sta portando avanti, non soltanto a livello nazionale. Fra laltro, il 18 settembre in programma la colletta per il Corno dAfrica promossa dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) i cui proventi si aggiungeranno a quelli gi stanziati dalla Caritas. La funzione educativa, aggiunge don Nozza, rappresenta il nostro dna, la nostra forza che tramuta le opere di carit in cattedre del Vangelo, che riescono a veicolare i valori fondamentali. Riferendosi, peraltro, al ruolo dei media, il direttore della Caritas italiana aggiunge che il mondo della comunicazione ha sempre ben colto la presenza e la funzione dellorganismo pastorale, focalizzando tuttavia spesso le proprie attenzioni pi sugli aspetti delle grandi emergenze umanitarie, che sullordinaria realt dellorganismo pastorale che fatta invece, si osserva, di numerose strutture territoriali locali, quali, ad esempio, le Caritas parrocchiali o i centri di ascolto che assolvono a bisogni individuali e collettivi di comunit molto piccole, le cui problematiche non fanno notizia come le grandi catastrofi. Anzi, puntualizza ancora don Nozza, un cammino che si pu comprendere appieno proprio perch esistono queste piccole comunit, che contribuiscono a rendere la nostra opera sempre pi capace di rispondere a bisogni diversificati. Il direttore della Caritas ha evidenziato infine che in un prossimo futuro lazione si concentrer anche sui rapporti internazionali, favorendo in particolare il sostegno alla strutturazione delle Caritas nei Paesi dellEuropa dellest, i quali hanno espresso il desiderio di sviluppare nei loro territori centri di ascolto e altre strutture a livello parrocchiale.

ticosa della pace e lanelito insopprimibile alla verit, da parte di ogni persona. La costruzione della pace dipende dalla ricerca appassionata della verit sulluomo, sul mondo e su Dio. Ogni essere umano, ogni popolo comunit di persone , strutturalmente inclinato alla verit del bene e di Dio. Il bene messianico della pace, pressoch coincidente con il bene comune della famiglia umana, dipende dalla nativa capacit di ognuno di ricercare la verit, ossia da quelle potenzialit intellettive e volitive di cui il Creatore ha dotato tutti e sulle quali la nostra epoca esercita spesso un dubbio di metodico scetticismo. In altri termini, Benedetto XVI, mentre invita a riflettere sul tema Pellegrini della verit, pellegrini della pace, sollecita la cultura contemporanea, incline al nichilismo, a superare la sfiducia nelluomo, nella sua ragione e, assieme, quel relativismo etico che mina alla base ogni proposito di bene, la stessa strutturazione dellordine morale e sociale, avente come pilastri lamore, la libert, la giustizia. La giornata di Assisi 2011, nellideale continuit spirituale con le giornate promosse dal beato Giovanni Paolo II, si caratterizza cos per un apporto specifico da parte dellattuale Pontefice. Nella sua enciclica sociale, egli, infatti, rammenta che la pace frutto di un impegno sorretto da un amore pieno di verit. Il nuovo nome della pace, pu essere a ragione definito caritas in veritate. Come e perch, pi in dettaglio, la costruzione di un retto ordine sociale e politico, coessenziale alla pace, dipende dalla ricerca della verit globale sulluomo, dalla conoscenza dei primi principi morali inscritti nella coscienza e, ultimamente, dallanelito incessante al Vero e al Bene Sommi, che sono Dio? Linnalzamento di un solido ordine della pace usufruisce, in verit, delle energie morali e spirituali che derivano dal libero e sincero colloquio delluomo con Dio. In forza di ci pu anche disporre di ordinamenti giuridici ministeriali alla libert religiosa, intesa nella complessit delle sue specificazioni, ossia come libert di culto, di proselitismo, di educazione, di creare e di gestire istituzioni scolastiche e culturali. Difatti, ogni ordine morale personale e sociale, su cui si fonda la pace, si compagina armoniosamente, secondo una corretta gerarchia di beni-valori, proprio sulla base delladesione a Dio, scelto ed amato sopra ogni cosa. La pace possibile perch tutti gli uomini, in quanto creati intrinsecamente capaci di vero e di bene, sono pellegrini instancabili della verit e, in definitiva, dellAssoluto. Ad unattenta analisi antropologica a cui peraltro ci hanno abituati i grandi maestri teologi del Medioevo, che erano al contempo eccelsi filosofi: si pensi anche solo a san Tommaso dAquino e a san Bonaventura di Bagnoregio , risulta che la ricerca della verit, ontologica ed etica, sorretta ed interiormente animata dalla nativa apertura dello spirito umano a Dio, lEssere in pienezza. La verit integrale sullessere delle cose create, sul dovere morale

mercoled 14 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Unit del sacerdozio e fecondit della Chiesa nel pontificato di Giovanni Paolo

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II

Insieme vescovi e rappresentanti della societ civile

Con lamore del cuore di Ges


Lunit del sacerdozio e la fecondit della Chiesa, e la loro fusione nella figura di Giovanni Paolo II, sono al centro di una riflessione tenuta dal cardinale prefetto della Congregazione per i Vescovi di fronte a trecento presuli brasiliani riuniti nel santuario di Nostra Signora di Aparecida. di MARC OUELLET Il sacerdozio di Cristo unico, anche se dato in partecipazione sotto due forme distinte e correlative. Consiste essenzialmente nellamore del Cuore di Ges, come diceva il santo Curato dArs. Questo amore lunica mediazione per la riconciliazione del mondo con Dio, poich la fonte delleffusione dello Spirito Santo nei cuori. Questo amore del Cuore di Ges filiale nei riguardi del Padre e paterno nei nostri riguardi, rivelando cos la vita eterna alla quale ci d accesso la grazia del sacerdozio. La partecipazione allunico sacerdozio di Cristo si realizza dunque, come abbiamo ricordato, in una forma filiale comune a tutti i battezzati e in una forma paterna specifica dei ministri ordinati. I battezzati esercitano il loro sacerdozio mediante lascolto della Parola di Dio, col ricevere i sacramenti, con la preghiera e il ringraziamento, con la testimonianza di una vita santa, con labnegazione e la carit operosa (Lumen gentium, n. 10). Il vescovo esercita la pienezza del sacerdozio di Cristo associandosi dei sacerdoti che predicano con lui la Parola di Dio, amministrano i sacramenti e governano la Chiesa di Dio attraverso laccoglienza, il discernimento e lunit dei carismi della comunit. Con la sua ordinazione episcopale, il vescovo non diviene un super-battezzato, qualcuno cio che sarebbe elevato a un altro livello nella linea stessa del sacerdozio comune dei battezzati. La pienezza del sacerdozio di cui il vescovo investito non si colloca nella linea del battezzato che vive la propria filiazione divina, quanto piuttosto nella linea di un carisma essenzialmente distinto di rappresentanza di Cristo in quanto incarna il dono del Padre. Chi ha visto me ha visto il Padre (Giovanni 14, 9). Il vescovo rappresenta il Padre che dona vita e respiro ai figli di Dio. Lessenziale distinzione delle due forme dellunico sacerdozio di Cristo ha di conseguenza origine nel mistero trinitario in cui Cristo, unico mediatore, introduce lumanit e la Chiesa. Come il Padre e il Figlio sono uno di fronte allaltro nella loro distinzione proprio in virt della loro unit damore da cui procede lo Spirito, cos nella Chiesa, sacerdozio comune dei battezzati e sacerdozio ministeriale sono uno di fronte allaltro e si coniugano per glorificare Dio, partecipando alleffusione dello Spirito Santo sul mondo. Il dono del Padre nei suoi ministri suscita la risposta del Figlio in tutti i battezzati, e la loro comunione sacramentale nella Chiesa effonde lo Spirito dAmore e di Verit sul mondo. Labbondanza, la diversit e lunit dei carismi nella Chiesa ne sono la potente dimostrazione: Il fatto che i battezzati incarnino maggiormente lamore filiale e che i pastori rappresentino sacramentalmente lamore paterno chiarito e confermato dalla testimonianza dellamore gratuito che il carisma proprio della vita consacrata (Marc Ouellet, La sfida dellunit. I carismi e la Trinit, Roma, Citt Nuova, 2011, pp. 46-47). Possiamo cos constatare che lesercizio dellunico sacerdozio di Cristo, sacerdozio comune e sacerdozio gerarchico, promana dallo scambio damore al cuore della vita trinitaria. Leterno scambio fra il Padre e il Figlio nello Spirito diviene la realt ultima offerta a ogni creatura dallunico sacerdozio di Cristo, doppiamente partecipato nella Chiesa. Tutte le espressioni della comunione delle persone, sia nel matrimonio, nella vita consacrata o nel presbiterio diocesano, divengono allora manifestazioni della comunione di Cristo e della Chiesa, testimonianze della comunione trinitaria. A titolo di esempio, ricordiamo di passaggio la feconda collaborazione fra il vescovo messicano Luis Mara Martnez y Rodrguez, che fu arcivescovo di Citt del Messico, e Conchita Cabrera de Armida, laica e madre di famiglia. Da questa collaborazione sono nati due istituti religiosi, uno dei quali sacerdotale (lAlleanza dellAmore e la Lega Apostolica; le Missionarie dello Spirito Santo), grazie al carisma da essi congiuntamente ricevuto di una teologia del sacerdozio, profondamente rinnovata alla luce della pneumatologia. Il loro irradiarsi non cessa oggi di crescere nella Chiesa. la figura paterna di Giovanni Paolo II a illustrare al meglio il rapporto fra lunit del sacerdozio e la fecondit della Chiesa. Partecipe dellopera del concilio Vaticano II, Giovanni Paolo II ha dato il cambio a Paolo VI nellassicurare la continuit dei sinodi dei vescovi tesi ad approfondire le acquisizioni conciliari. Egli era convinto che le ricchezze del concilio Vaticano II avrebbero nutrito il popolo di Dio ancora per lungo tempo. Scriveva nel suo testamento: Ringrazio leterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grande causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato. La grande causa del Concilio era ed sempre quella di annunciare senza paura Cristo al mondo moderno. Giovanni Paolo II lha fatto con il messaggio che Benedetto XVI ci ricordava nellomelia di beatificazione: Luomo la via della Chiesa, e Cristo la via delluomo. Il Santo Padre ha spiegato il significato profondo della missione del suo beato predecessore: S, attraverso il lungo cammino di preparazione al Grande Giubileo, egli ha dato al Cristianesimo un rinnovato orientamento al futuro, il futuro di Dio, trascendente rispetto alla storia, ma che pure incide sulla storia. Quella carica di speranza che era stata ceduta in qualche modo al marxismo e allideologia del progresso, egli lha legittimamente rivendicata al Cristianesimo, restituendole la fisionomia autentica della speranza, da vivere nella storia con uno spirito di avvento, in unesistenza personale e comunitaria orientata a Cristo, pienezza delluomo e compimento delle sue attese di giustizia e di pace (ibidem). Nelle Giornate mondiali della giovent, Giovanni Paolo II ha ribadito in tutti i modi il suo messaggio di speranza in Cristo e ha ricevuto dai giovani una risposta entusiasta

Iniziative in Brasile contro la corruzione


BRASLIA, 13. Il problema della corruzione in Brasile chiama tutti al coraggio, alla determinazione e allimpegno etico, senza i quali non si costruisce una vera democrazia: la voce che si leva in questi giorni dai rappresentanti religiosi e della societ civile che uniti stanno promuovendo una serie di azioni per contrastare il fenomeno del deterioramento crescente dei valori morali ed etici che avvolge la societ. Una voce che vede impegnati sulla stessa linea vescovi cattolici e varie organizzazioni, tra cui quelle che rappresentano lordine forense e le imprese. Nei giorni scorsi, la Conferenza episcopale, assieme appunto alle associazioni degli avvocati e degli imprenditori, hanno pubblicato una nota congiunta nella quale si ribadisce lappoggio a tutte le iniziative volte a ripristinare un clima di legalit e di trasparenza nel Paese, in particolare agendo tramite un rinnovato slancio di moralit allinterno delle istituzioni pubbliche. Gi in occasione di precedenti interventi, i vescovi brasiliani avevano lanciato il loro monito contro quella che viene definita una grande minaccia al sistema democratico. Per i vescovi, la corruzione implica disuguaglianze sociali, miseria, fame e povert. Inoltre, compromette il funzionamento dello Stato, delude e fa diminuire la partecipazione politica nel Paese, porta al disprezzo, alla perplessit, alla stanchezza ed al discredito generalizzato. Diverse istanze della societ civile sono in favore di una riforma del sistema volta a guarire i mali della corruzione che pervadono la vita pubblica. A tale proposito, si sottolinea, la Chiesa intende contribuire alla campagna di sensibilizzazione e di trasformazione promuovendo i valori del Vangelo. Pertanto, i presuli ricordano che la politica un servizio al bene comune, nella costruzione di una societ giusta, fraterna e solidale e i politici devono essere persone dotate di virt sociali, come competenza, trasparenza e spirito di servizio. Con la recente nota congiunta, i vescovi hanno dunque voluto ribadire il proprio appoggio al rinnovamento morale della societ, aderendo, fra laltro, anche a un marcia nazionale contro la corruzione che ha assunto carattere nazionale. Nella nota si fa riferimento alla necessit di operare per trasformazioni concrete nella sfera dei poteri, in grado di eliminare tutte le forme di pratiche dannose, nellinteresse pubblico e di rompere le dipendenze dannose nel sistema elettorale e per assicurare che la macchina delle istituzioni civili operi in modo trasparente. E, si aggiunge, che per mantenere vivo il sentimento di indipendenza di ciascun cittadino occorre individuare delle priorit che si riflettono nella volont della popolazione. Tra queste, si cita lapplicazione concreta della legge Ficha Limpa. Si tratta di una normativa volta a favorire la trasparenza nelle elezioni politiche, tramite una vaglio rigoroso delle condizioni di eleggibilit. La legislazione prevede, infatti, che i politici condannati gi in primo grado per corruzione elettorale, concussione, razzismo, traffico di droga e altri delitti non possano essere eletti nellarco di otto anni. In questo modo si intende quindi scoraggiare lingresso in politica di candidati che puntano a ottenere limpunit. Nel 2010 la Conferenza episcopale aveva aderito al manifesto in favore della legge. Lepiscopato, si evidenzia al riguardo, si impegnato fortemente nel cammino di rinnovamento e di responsabilizzazione della societ, raccogliendo milioni di firme, assieme alle organizzazioni che compongono il comitato nazionale del movimento contro la corruzione elettorale. La nota si conclude con un rinnovato invito a una profonda riforma della politica in particolare eliminando le vecchie pratiche dannose per il miglioramento democratico.

che rimane ancora oggi una ricca eredit del suo pontificato. Innumerevoli vocazioni sono nate dalla comunione fra Giovanni Paolo II e i giovani. Non bisogna neppure dimenticare che Giovanni Paolo II stato il Papa della famiglia. Egli ha portato la coscienza della Chiesa fin nella famiglia, Chiesa domestica. In continuit con il suo ministero di vescovo di Cracovia, fin dallinizio del suo pontificato egli ha sviluppato una teologia del matrimonio e della famiglia che anchessa parte importante della sua eredit. Nei molteplici viaggi apostolici, ha sovente ripetuto che il futuro dellumanit passa attraverso la famiglia e che la nuova evangelizzazione comincia nella famiglia fondata sul sacramento del matrimonio (dallesortazione apostolica post-sinodale Familiaris consortio alla Lettera alle famiglie, senza dimenticare le sue catechesi sullamore umano e la

lettera apostolica Mulieris dignitatem sulla dignit e la vocazione della donna, Giovanni Paolo II ha approfondito la concezione biblica e patristica delluomo creato a immagine e somiglianza di Dio). Si potrebbero richiamare molti altri aspetti della fecondit della Chiesa sotto la guida paterna del beato Giovanni Paolo II. Ci limitiamo a citare lintero ambito dellecumenismo, del dialogo interreligioso, della lotta per la giustizia, per la pace e il rispetto della vita umana. Egli si impegnato in tutti questi campi con una visione delluomo in Cristo e un progetto di nuova evangelizzazione per rilanciare la missione della Chiesa in Occidente. Benedetto XVI ha da poco creato un nuovo dicastero per dar seguito a questa grande intuizione del suo predecessore. Concludiamo richiamando semplicemente la sua apertura allo Spirito Santo, con Maria e in Maria, che fu la fonte della sua libert spirituale, della sua audacia missionaria e della sua fecondit apostolica. Ricordiamo che per tutta la vita ha coltivato latteggiamento filiale di chi si mette nelle mani del Padre e resta sempre aperto alla sua misericordia e alla sua santa volont. Riceveva ogni settimana la grazia del sacramento della riconciliazione. Chiediamo anche noi allo Spirito Santo di vivere la pienezza del sacerdozio in comunione profonda con Dio e con il nostro popolo. La fecondit pastorale del vescovo dipende certamente dal suo zelo apostolico, dal suo coraggio e dalla sua carit, ma si radica in ancora maggiore profondit nel suo cuore di figlio di Dio sempre aperto al cuore del Padre nella preghiera, sempre pronto a obbedire alla sua santa volont, affinch il mondo sappia che lAmore che egli annuncia regna prima di tutto nel suo cuore. A colui che in tutto ha potere di fare molto pi di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Ges per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen (Efesini 3, 20-21).

Dal 19 al 21 settembre a Crdoba

In Argentina il primo seminario nazionale sulla catechesi


BUENOS AIRES, 13. Dal 19 al 21 settembre prossimo presso la residenza francescana di San Antonio de Arredondo (Crdoba), si svolger il primo seminario nazionale sulla catechesi (Senac) in Argentina. Allevento, fortemente voluto dai vescovi della Commissione pastorale per la catechesi (Cec) e della pastorale biblica (Pb) della Conferenza episcopale, prenderanno parte circa centocinquanta persone tra laici, sacerdoti, religiosi e religiose provenienti da tutto il Paese. Il seminario sar propedeutico al terzo Congresso nazionale di catechesi che si terr il 25 maggio del 2012 a Morn. I partecipanti spiegano gli organizzatori del seminario con le loro pratiche e riflessioni catechetiche daranno impulso alla nascita di un nuovo modo di affrontare questo tempo di catechesi. Un ripensamento che consiste nellaver cura dellesperienza maturata, al quale si aggiunge il discernimento comunitario-ecclesiale, per fornire un contributo al terzo Congresso nazionale di catechesi del 2012. Condivideranno le loro conoscenze teologiche e catechetiche numerosi relatori, tra cui Enzo Biemi, presidente del Equipo europeo de catequesis, Carlos Maria Galli, teologo argentino, e fra Balbino Jurez, esperto di catechesi del Consiglio episcopale Latinoamericano e dei Caraibi (Celam). Lapertura del seminario, il cui tema sar La catechesi in chiave missionaria. Rapporto tra primo annuncio, iniziazione cristiana e catechesi permanente, sar affidata a padre Jos Luis Quijano, presidente dellIstituto superiore di catechesi argentino (Isca) e coordinatore del gruppo del seminario nazionale sulla catechesi (Senac). Ci entusiasma ci che dice Ges: "Alzati e cammina" ha sottolineato padre Jos Luis Quijano e ci continua ad entusiasmare anche quello che abbiamo accennato quasi dieci anni fa, durante alcune giornate di catechesi. Bisogna cio superare lincertezza e incoraggiarci reciprocamente a provare linedito. Al nostro Dio che buono e che ha dimorato in mezzo a noi ha aggiunto il religioso affidiamo i nostri lavori e i nostri ambiziosi progetti. Obiettivo del Senac hanno sottolineato i promotori sar quello di iniziare con un anno di anticipo a diffondere e preparare il materiale al fine di affrontare al meglio i lavori del seminario e permettere cos a pi persone possibili di potersi iscrivere e conoscerne le tematiche. La decisione da parte dei membri della Cec e della Pb di promuovere un seminario nazionale di catechesi si colloca in continuit con quanto vissuto durante i congressi catechistici nazionali del 1962 e del 1987. Nel primo, venne istituita una sottocommissione di studio presieduta da monsignor Raspanti, formata, tra gli altri, da padre Frans De Vos, che pi tardi sarebbe stato nominato rettore del nascente Istituto superiore di catechesi argentino. Il secondo congresso, invece, stato preceduto da una Settimana di studio e di approfondimento catechetico svoltasi a San Antonio de Arredondo (Crdoba). Un seminario ha precisato padre Jos Luis Quijano uno strumento di studio che coniuga docenza e ricerca. Si svolge attorno a una tematica che solleva questioni aperte e spesso irrisolte. Promuove la riflessione comune, il lavoro collaborativo dei destinatari e linterattivit con gli specialisti coinvolti. A fronte di tutto questo il Senac offrir diversi modi di partecipazione e differenti forme per seguirlo e sar simultaneamente trasmesso in tutte le diocesi del Paese. Secondo la Cec e la Pb al seminario nazionale sulla catechesi parteciperanno almeno il 10 per cento dei futuri congressisti del terzo Congresso nazionale, agenti responsabili della formazione e dellanimazione catechetica delle varie diocesi del Paese, nonch persone interessate e impegnate nello studio della tematica del congresso. Il seminario concludono gli organizzatori si realizzer in atteggiamento di ascolto al lavoro svolto dal Consiglio nazionale di catechesi e in linea con la celebrazione che porta al prossimo congresso catechistico. Anche se diversi per natura, il congresso e il seminario, sono strettamente uniti dai principi di comunione ecclesiale, di organicit pastorale e dal ministero ecclesiale che servono la catechesi in Argentina.

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LOSSERVATORE ROMANO
A colloquio con il cardinale Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale dellIndia

mercoled 14 settembre 2011

La Chiesa per i giovani e i poveri


di NICOLA GORI La presenza dei cristiani in India, seppur minoritaria, significativa. A cominciare dallambito dellistruzione, dove le scuole e i collegi gestiti dal clero locale, o dai religiosi, sono a livello di eccellenza e tra i pi ricercati dalle lites politiche ed economiche del Paese, anche non cristiani. Lo sforzo educativo della Chiesa rivolto alla formazione delle generazioni future, cattoliche in particolare, soprattutto per aiutarle a prendere coscienza della necessit di impegnarsi in campo politico per impregnare, con i valori evangelici, tutti i livelli della vita pubblica. Senza dimenticare gli sforzi quotidiani per sostenere le persone povere nel loro tentativo di vivere con dignit e di riuscire a emanciparsi nonostante il sistema di caste che ancora oggi, nel Paese, resta predominante. un colloquio a tutto campo quello con il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Conferenza episcopale indiana, che in questi giorni accompagna lultimo gruppo di vescovi indiani in visita ad limina Apostolorum. Ne riferiamo in questa intervista rilasciata al nostro giornale. La Chiesa in India una realt complessa comprendente tre riti: latino, siro-malabarese e siro-malankarese. Questa variet, che anche una ricchezza, esprime lunit della Chiesa in Cristo? Ammetto che talvolta nel passato tra Chiese sorelle non ci siamo capiti del tutto e quindi lunit in Cristo non sempre emersa come avrebbe dovuto. Tuttavia stiamo facendo molti sforzi in proposito. Un passo in questo senso la creazione di una comune commissione per levangelizzazione, nella quale le tre Chiese si incontrano per studiare come collaborare. Riescono a incidere in qualche modo i laici cristiani in politica? I cristiani non hanno ottenuto molto in politica, per la loro presenza significativa. Attualmente, ce ne sono pi di 25 in Parlamento, compresi alcuni ministri. Se si considera la percentuale di cristiani tra la popolazione, il numero dei politici cattolici non indifferente. La Chiesa attenta a formare i cristiani perch si assumano le loro responsabilit nella societ civile. Per raggiungere lobiettivo, stiamo cominciando dalla preparazione degli studenti, motivandoli a entrare in politica, non per ottenere un miglior trattamento economico o altri vantaggi legati allincarico, ma per trasformare veramente la societ con i valori del Vangelo. Ci sono pregiudizi nei loro confronti? Non credo. I cristiani non si sono mai sentiti cittadini di seconda classe. Come ho detto sono inseriti in vari organismi statali. Nella Corte Suprema, abbiamo un giudice e un governatore cattolici e ve ne sono anche nel gabinetto del Primo ministro. Le caste hanno ancora grande importanza nella societ indiane? Purtroppo, devo ammettere che la casta ha ancora un grande rilievo nella societ indiana, perch influenza le scelte politiche, sociali ed economiche. Ci particolarmente evidente nel sud e nel sud-est del Paese. Il sistema ancora radicato nella mentalit e ci vorr almeno unaltra generazione per eliminarlo dalle aree in cui ha molta influenza. Stiamo cercando di combattere questo fenomeno perch chi ha questa mentalit la mantiene anche quando diventa cristiano. La Conferenza Episcopale indiana ha pubblicamente definito un peccato discriminare secondo le caste, perch questo sistema assolutamente contrario al Vangelo. Esistono caste anche allinterno della comunit cristiana? La mentalit rimane anche dopo la conversione. Infatti, il matrimonio praticamente impossibile fra membri di caste diverse. Alcuni anni fa, anche in chiesa cerano differenze di posti nelle panche a seconda dellappartenenza alle caste e addirittura anche al cimitero cerano loculi diversi. Questo attualmente non pi permesso. Quale contributo hanno dato e danno i cristiani alleducazione? Siamo pionieri delleducazione in India. I missionari cattolici hanno avviato le prime scuole del Paese e adesso ci troviamo ad avere i migliori collegi. Le nostre scuole differiscono dalle altre private perch noi abbiamo lopzione preferenziale per i poveri. A differenza di molti collegi privati, non offriamo strutture con comfort di lusso, tipo aria condizionata, piscine e quantaltro, ma puntiamo soprattutto a migliorare la qualit delleducazione. Il grande numero di richieste di ammissione alle scuole cattoliche rende molto difficile accontentare tutti. Giungono addirittura pressioni da parte del governo e di persone autorevoli per far ammettere qualcuno nei nostri istituti. Questo succede perch la formazione che si matura nei nostri istituti ottima e da tutti molto apprezzata. I sacerdoti, le suore e il personale insegnante sono molto

Giovani indiani ricordano madre Teresa di Calcutta nel decimo anniversario della morte

preparati. Un altro motivo di eccellenza la formazione globale che diamo alle ragazze. Pi che in altre scuole, nelle nostre imparano a ben inserirsi nella societ. Infine, negli istituti cattolici c unattenzione privilegiata a certi valori: la presenza di Dio, lonest, la verit, la giustizia. Nel lungo periodo tutti capiscono quanto sono importanti e vogliono che i loro figli li apprendano. Per avere unidea della presenza cattolica nel campo dellistruzione si pensi che nella sola diocesi di Bombay ci sono 180 scuole cattoliche: 80 sono gestite da sacerdoti diocesani e 100 da religiosi. Lo sviluppo economico del Paese ha prodotto un sempre pi ampio divario tra ricchi e poveri. Come si possono conciliare i bisogni del mercato con la dottrina sociale della Chiesa? la nostra sfida. Ultimamente lIndia cresciuta del 7,7 per cento, un dato rilevante se paragonato con quello di altri Paesi. Per effettivamente va aumentando sempre di pi il divario fra ricchi e poveri. I ricchi lo diventano sempre di pi e i poveri, anche quando risentono in qualche modo degli effetti positivi, non riescono mai a raggiungere livelli accettabili di vita. La Chiesa sta facendo del suo meglio per aiutare chi abita nelle zone rurali e nei villaggi. Cerca soprattutto di fargli prendere coscienza dei loro diritti e di offrirgli uneducazione adeguata. Anche il governo ha molti progetti per i poveri: impiego, educazione, elargizione di generi alimentari. Tuttavia, molti di questi programmi non hanno buon esito, innanzitutto per una debolezza organizzativa e poi a causa della corruzione. Gli aiuti, infatti, non sempre arrivano ai poveri. Noi stiamo combattendo proprio questo stato di cose. Speriamo di riuscire a far penetrare sempre di pi gli insegnamenti sociali della Chiesa nel tessuto sociale indiano che, pur essendo costituito solo in minima parte da cristiani, tuttavia aperto a certi valori. Gli attacchi di tre anni fa contro i cristiani nello Stato dellOrissa hanno compromesso le relazioni quotidiane con gli ind? Gli attacchi nellOrissa sono stati commessi da organizzazioni fondamentaliste ind. E stato un periodo veramente orribile. I cristiani sono dovuti fuggire nelle foreste o prendere la via del mare. Un momento molto triste nella storia della Chiesa e vergognoso per il Paese. Il governo locale non fece molto allora: rest insensibile e quasi indifferente. Solo dopo il peraltro tardivo intervento del governo centrale sulle autorit locali convinse a far intervenire la polizia. La Chiesa, nonostante il clima di odio, sempre stata impegnata nel gettare ponti di dialogo. A dispetto di questo incidente, desidero sottolineare che gli ind in tutto il Paese sono comprensivi e tolleranti e il nostro rapporto con loro buono. LIndia il Paese dove Madre Teresa di Calcutta ha offerto la sua testimonianza. Qual la sua grande eredit? Madre Teresa si preoccupava dei pi poveri fra i poveri ed amata e ammirata da moltissime persone. Alcuni anni fa, in televisione, tutte le ragazze intervistate sostenevano di voler diventare come Madre Teresa.

Questa sollecitudine per i poveri ancora presente in molte persone. Tutta la societ accetta e apprezza quei principi. E leredit di Gandhi? Gandhi stato un gigante della pace e della non violenza. il padre della nazione ed amato, rispettato. Purtroppo a volte il suo messaggio viene dimenticato, o almeno lasciato da parte. Nella sua vita fu molto colpito dal Vangelo. Per esempio, spesso citava il Discorso della Montagna e ricordava come lo avesse influenzato. Diceva, e questo per noi una vergogna: Io amo Cristo, ma non amo i cristiani perch non seguono Cristo. Dovrebbe spingerci a riflettere sulla testimonianza che diamo ai valori del Vangelo nel modo di agire, pensare e vivere. Gandhi ha avuto molto a cuore il tema della pace. Ha sempre voluto che lIndia fosse una nazione non violenta e neutrale nella politica mondiale. Insisteva tanto, molto pi di chiunque altro allora, sul fatto che il governo doveva curarsi dei pi poveri, essere laico, equo con tutte le religioni e non muovere guerra ad alcun Paese. Fu assassinato proprio per il suo amore per la pace. Un valore da non dimenticare soprattutto in questi anni nei quali lIndia si ritagliata un ruolo importante nel mondo, sia come potenza militare che economica. anche il secondo Paese pi grande al mondo a livello demografico. chiaro che nei prossimi anni, svolger un ruolo importante sulla scena mondiale. Il popolo indiano anche molto operoso. Per tutti questi motivi, i Paesi vicini non gradiscono molto il ruolo dellIndia. Se dovesse venire definitivamente meno il valore della pace ne soffrirebbero anche i Paesi vicini oltre a noi stessi. Anche la nostra posizione geografica ci offre il vantaggio di poter fare da mediatori tra i vari Stati della regione. Credo che il governo e il popolo ne siano consapevoli. E mi auguro che siano sempre allaltezza della responsabilit che nelle loro mani.

Corsi di alfabetizzazione in un villaggio indiano vicino Lucknow

Mercoled a Cosenza la beatificazione di Elena Aiello

Spiritualit della Passione e amore per gli ultimi


di ENZO GABRIELI* A cinquantanni dalla morte, avvenuta a Roma il 19 giugno 1961, e trentanni dopo essere stata dichiarata venerabile, suor Elena Aiello, fondatrice della congregazione delle Minime della Passione di Nostro Signore Ges Cristo viene beatificata il 14 settembre a Cosenza. il primo rito di beatificazione che si svolge in Calabria. A presiederlo sar il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi in rappresentanza di Benedetto XVI. Nata a Montalto Uffugo il 10 aprile 1895, Elena Aiello prima donna calabrese a salire agli onori degli altari racchiude nella personalit alcuni dei tratti distintivi della gente della sua regione: il coraggio di osare, la tenerezza e la forza, la completa fiducia in Dio. La sua figura va colta nel filone di santit e di valori cristiani di cui la terra calabra impregnata. Le sue prime scuole di vita e di fede furono per lei la famiglia e la sua comunit parrocchiale. Dove ha respirato costantemente il richiamo alla modestia, allonest, alla lealt e alle virt cristiane. La preghiera semplice, il rosario, la messa quotidiana ritmarono le sue giornate forgiandole il carattere e la spiritualit. Sin da bambina impegnata in parrocchia come catechista ed in continuo contatto con le suore della Carit del Preziosissimo Sangue e con il suo direttore spirituale, don Gaetano Mauro, fondatore dei Missionari ardorini e parroco del suo paese. A tredici anni, in seguito ad un lungo disturbo alla trachea, fa voto alla Vergine che venera sotto il titolo della Madonna di Pompei di diventare suora, ma per qualche remora del padre e per lo scoppio della prima guerra mondiale rimander il suo proposito fino al 18 agosto 1920, quando, sempre pi convinta, entrer presso le suore della Carit del Preziosissimo Sangue, a Nocera dei Pagani (Salerno). Elena, per, rester in convento solo fino al 3 maggio dellanno successivo. Un brutto incidente la terr per alcuni mesi a letto. Un successivo intervento chirurgico, fatto in una situazione di emergenza, peggiora le cose: il medico, involontariamente, danneggia alcuni nervi immobilizzandole la spalla e la bocca; la situazione gi drammatica si aggraver con una persistente febbre che fece sospettare una forma di tubercolosi. La sofferenza sopportata dalla giovane donna con grande forza di volont e tanta fede non basta a fermare la decisione delle suore di rimandare a casa Elena. Tornata a Montalto in uno stato davvero pietoso, viene sottoposta a tutte le cure mediche che si rivelarono quasi inutili. La devozione a santa Rita da Cascia le porter poi la grazia della guarigione. Dal novembre del 1921 iniziano per lei alcuni fenomeni mistici che gradualmente cresceranno nel corso della sua vita, comprese le visioni private di Cristo e della Vergine che le chiedono di partecipare liberamente al mistero della Passione per il bene dellumanit. Dal 2 marzo del 1923, primo venerd di Quaresima, si inizia a verificare anche la sudorazione di sangue e il fenomeno delle stimmate e della coronazione, fino a grandi stati di prostrazione fisica. Questo fenomeno, che le creer notoriet, ma anche tanta sofferenza, laccompagner per tutta la vita. Le esperienze personali di sofferenza e di dolore saranno alla base della sua spiritualit che trover nel termine Passione uno dei motivi dominanti. il 17 gennaio 1928 quando Elena lascia Montalto per cercare un primo punto dappoggio a Cosenza dove fondare la sua opera. Qualche giorno pi tardi la raggiunger la sua amica, Luigina Mazza, con la quale condivider sogni e progetti apostolici. Il loro primo impegno sar quello di dedicarsi alleducazione dei figli del popolo, tanto urgente e necessaria. Da subito raccolgono decine di fanciulle. La prima bambina viene mandata proprio dallarcivescovo Trussoni che seguiva paternamente la piccola opera di carit. La Provvidenza accompagner passo dopo passo lopera di Elena; in alcuni periodi con fatica riusciranno a procurare cibo e vestiario per le orfanelle che sempre pi numerose doveva accogliere stabilmente nella sua casa. In occasione del Giubileo del 1950 ebbe la possibilit di incontrare Pio XII, che incoraggiandola nellopera le disse: Non abbia timore, la sua opera fondata sulla Provvidenza. Unite dalla carit e dalla fede in Dio, semplice e concreta ma molto profonda, le due donne pensano di dare una regola alla loro fondazione e gi dopo la seconda guerra mondiale, quando anche altre ragazze si erano unite a loro, vengono avviate le pratiche per lerezione canonica della congregazione delle Minime della Passione di Nostro Signore Ges Cristo. I poli della sua spiritualit sono lamore per Cristo sofferente, la condivisione della sua Passione e lamore per gli ultimi, in particolare per linfanzia abbandonata. Tutto pervaso da una profonda passione per Dio e per luomo. A illuminare i suoi passi la piccola via di Teresa di Ges Bambino, alla quale dedicher la sua prima casa, e il patrono della Calabria, san Francesco di Paola, al quale si ispirer nello stile penitenziale, nellabito e nella spiritualit. Approvata la congregazione nel 1949, Elena e le sue prime compagne emetteranno i voti perpetui, ma ci vorr il 1956 per celebrare il primo capitolo della congregazione, nel corso del quale Elena verr eletta prima madre generale. Inarrestabile e continua per lopera di accoglienza e di carit; tante sono le donne che si uniscono a lei, consentendo alla congregazione di aprire nuove fondazioni in Italia e allestero. La sua opera la fa diventare un punto di riferimento spirituale nel periodo post bellico per la citt di Cosenza e lintera provincia, fino a farla definire popolarmente la monaca santa. Larcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, in un messaggio alla diocesi ha definito Elena Aiello una carezza di Dio per la nostra Chiesa, per nostra terra di Calabria sottolineando: A noi oggi resta la sua testimonianza, forte, coraggiosa e dolce, che ci indica la strada della santit, ed intercede per noi, mostrandoci che anche la sofferenza che segna il corpo della Chiesa una sofferenza feconda. *Postulatore della causa

La Santa Sede alle Giornate europee del patrimonio 2011


La Santa Sede parteciper anche questanno alla celebrazione delle Giornate europee del patrimonio, una manifestazione giunta alla venticinquesima edizione promossa dal Consiglio dEuropa con ladesione di cinquanta Stati del continente. La giornata verr celebrata domenica 25 settembre sul tema La vita oltre la vita. Il programma delle manifestazioni alla cui elaborazione hanno collaborato la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, i Musei Vaticani e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra prevede laccesso gratuito per lintera giornata di domenica ai Musei Vaticani e a tutte le catacombe di Roma normalmente aperte al pubblico (San Callisto, Domitilla, Priscilla, SantAgnese e San Sebastiano).

Larazzo realizzato per la beatificazione

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