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italiano nato nel 1265 a Firenze, in Italia, e deceduto nel 1321 a Ravenna.
È considerato uno dei più grandi poeti di tutti i tempi e la sua opera
principale, "La Divina Commedia", è ritenuta una pietra miliare della
letteratura mondiale.
Nel corso degli anni, Dante sviluppò una passione per la politica e divenne
coinvolto negli affari pubblici di Firenze. Tuttavia, a causa di lotte di
potere tra le fazioni politiche rivali, Dante fu esiliato dalla sua città natale
nel 1302. Questo evento segnò profondamente la sua vita e il suo lavoro,
influenzando molti dei temi trattati nella Divina Commedia.
Oltre alla Divina Commedia, Dante scrisse anche altre opere importanti.
Tra queste vi sono "La Vita Nuova", una raccolta di poesie che celebra il
suo amore per Beatrice, e "De Monarchia", un trattato politico in cui Dante
esprime le sue idee sul ruolo del potere civile e del potere papale nella
società.
Dante morì a Ravenna nel 1321 e fu sepolto nella chiesa di San Pier
Maggiore. La sua eredità letteraria ha avuto un impatto duraturo sulla
letteratura e sulla cultura italiana. La Divina Commedia in particolare è
stata ampiamente studiata e apprezzata per secoli, influenzando numerosi
autori e artisti successivi. Dante è considerato il padre della lingua italiana
moderna e il suo contributo alla letteratura è di fondamentale importanza
per la comprensione e l'apprezzamento della cultura italiana.