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Spaziali: quelli che sono nati a bordo di una stazione spaziale orbitante. Essendo le
stazioni spaziali al di fuori del territorio di competenza di qualsiasi nazione, pianeta o luna,
tutti i suoi abitanti non sono soggetti alle loro leggi o convenzioni. Spesso questi spazio
porti divengono luoghi malfamati dove intraprendere attività che altrove non sono
consentite. Gli spaziali, nati e cresciuti in questi ambienti dal loro primo vagito, sono
comunemente considerati con una morale più elastica riguardo ciò che si può o non si può
fare ed agli occhi dei più, risultano dei nomadi senza vere radici ed una vera casa. Gente
di cui difficilmente ci si può fidare oltreché ladri di natura. Gli spaziali tendono a
condividere più spesso di altri, oggetti e servizi, considerando poco la proprietà privata e
ancor meno la privacy. Tendono ad usare e riciclare tutto ciò che trovano, perciò un
qualsiasi oggetto che sembri abbandonato può suscitare il loro interesse. Difficilmente uno
spaziale rinuncia alla propria libertà prendendo fissa dimora su un pianeta.
Seleniti: coloro che sono nati sulla Luna. Togliersi di dosso l'ombra delle
mega-corporazioni è praticamente impossibile. Chi nasce sulla Luna vive, respira, muore
ed appartiene alle corporazioni, molte delle quali legate a doppio filo con la criminalità.
Considerati nel migliore dei casi pragmatici, i “lunatici” termine dispregiativo usato per
definire i seleniti, sono molto spesso additati di essere egoisti, spietati, privi di scrupoli,
manipolatori e truffaldini. Abili nel proporre contratti con tassi da strozzinaggio o con
clausole fumose e poco chiare, al fine di ingannare il malcapitato di turno. I seleniti
mostrano con orgoglio i propri potenziamenti cibernetici pagati dalle mega-corporazioni
come segno distintivo di merito per le proprie qualità e prova inconfutabile della propria
insostituibilità per l’azienda. Molti considerano i seleniti come persone indottrinate,
condizionate a tal punto dalla fedeltà assoluta nella propria corporazione, da cedere i
propri figli all'azienda senza esitare se solo gli fosse richiesto. Per quanto ciò non valga
per tutti, è indubbiamente vero che alcuni ritengono una questione d’onore personale
sacrificare anche la propria vita per gli interessi dell’azienda.
Marziani: chi è nato sul suolo di Marte. Altezzosi, boriosi ed a volte smargiassi. Marte è la
nuova Sparta o così vorrebbero far credere i marziani. Il perfezionamento fisico e mentale
sono divenuti il credo collettivo, ma al pari dell'esaltazione del concetto di essere “umano”.
Chiunque mostri impianti cibernetici viene visto come una persona di seconda classe,
condizione peggiore di quella degli schiavi. Su Marte infatti la schiavitù a contratto non
solo è consentita, ma è anche ben vista e radicata nella struttura sociale ed economica.
Molti aspetti della cultura e della società greco/romana in epoca imperiale, sono stati presi
come base per fondare la nuova era classica, che ora pare essere la linea guida seguita
da chi governa, per imporre regole e le leggi sul pianeta rosso. Chiunque voglia
intraprendere un viaggio dalla Terra a Marte, per esempio, e voglia poi divenire un colono
del quarto pianeta, dovrà prima essere misurato, pesato e valutato come aspetto fisico e
mentale. Chi non verrà considerato idoneo, non riceverà il permesso di rimanere e
stabilirsi permanentemente li. Chi non può pagare un biglietto di ritorno, verrà di
conseguenza processato e giustiziato. Anche grazie a questa attenta selezione genetica, i
soldati marziani sono considerati tra i migliori del sistema solare e godono di uno status
privilegiato sul pianeta del “dio della guerra”.
Sintetici:
Type-A
Modelli di robot con vaghe forme umanoidi. Non hanno
programmazione finalizzata a simulare emozioni. Svolgono i
compiti più pesanti e pericolosi. Sono utilizzati come forze
militari, di polizia, di sicurezza o per svolgere lavori in ambienti
nocivi per gli umani. Sono spesso dotati di rivestimenti blindati
o corazzati in grado di proteggere i centri di elaborazione dati.
Ogni unità ha un periodo di utilizzo che non supera i 5 anni.
Type-B
Modelli di automi con forme umane più spiccate. Non sono
confondibili comunque con umani reali. Hanno una
programmazione che simula emozioni e sensazioni umane.
Vengono impiegati per compiti con interazioni continue con le
persone, come badanti, insegnanti, infermieri, baby-sitter,
ostetriche, assistenti sociali, impiegati di enti pubblici, hostess,
segretari e funzioni simili. Queste unità hanno una aspettativa
di funzionamento che raggiunge al massimo i 25/30 anni.
Type-C
I modelli di I.A. di questo tipo sono di natura ed impiego
esclusivamente militare e reperibili solo sulla Luna. Sono
progettati per essere a prima vista identici agli esseri umani.
La loro realizzazione è estremamente costosa e sono utilizzati
solo per compiti di spionaggio di alto livello. Vengono
impiegati per sostituirsi al proprio bersaglio eliminandolo,
copiando le sue sembianze e facendone una scansione. Il loro
tempo di attività è stimato in 200 anni.
Bioroidi:
I bio-roidi o bioriodi, anche detti cloni, sono organismi viventi nati dal processo di
clonazione delle cellule e del DNA umano. Un clone è una copia genetica perfetta del
soggetto campione. Siccome l’aspetto e le caratteristiche fisiche sarebbero indistinguibili
dall’originale, le aziende di clonazione alterano il DNA per innescare una mutazione nella
pigmentazione dell’epidermide in un dato punto, solitamente visibile a colpo d’occhio. Una
sorta di marchio di fabbrica che varia da azienda ad azienda sia come posizione, colore,
dimensione e disegno. La creazione di cloni è assolutamente vietata sulla Terra e su
Marte, mentre viene disciplinata in modo severissimo sulle stazioni orbitali e relegata a
processi di estrema emergenza dove il personale essenziale, indispensabile per il
funzionamento della stazione stessa, non possa essere rimpiazzato in tempi
sufficientemente brevi in caso di morte o quando impossibilitato a svolgere le proprie
mansioni. In questo caso il clone richiede anche un processo di crescita accelerata che lo
porti dallo stato embrionale a quello di adulto completamente sviluppato in poche ore, ma
la tecnologia a radiazioni che lo rende possibile causa anche la completa sterilità del
nuovo “nato”. Durante la crescita accelerata il cervello viene sottoposto a stimoli elettrici
direttamente nella corteccia neurale che, come un flusso di dati ed informazioni continuo,
riempie il cervello con le procedure e la conoscenza per svolgere il compito a lui richiesto.
Anche questa procedura ha una controindicazione, l’insorgere di schizofrenia con un tasso
del 1.25%. I “cloni spaziali”, chiamati a volte “secondi figli”, sono eticamente e
giuridicamente considerati uguali in tutto e per tutto agli esseri umani e fatti rientrare di
diritto nell’albero genealogico del soggetto clonato, proprio come fossero figli legittimi di
quest’ultimo.
Sulla Luna la normativa riguardo alla clonazione è piuttosto facile da aggirare, grazie a
clausole e cavilli legali. Le megacorporazioni sfruttano così i loro migliori e più fidati
dipendenti come matrici per clonare decine o centinaia di soggetti che diverranno a loro
volta dipendenti della megacorporazione che li ha prodotti. In questo caso viene preferito
un processo di crescita non accelerato, per abbinare ad esso una procedura di
indottrinamento profonda che renda i bioroidi assolutamente fedeli e leali. A questi cloni
non viene imposto nessun marchio per identificarli come tali a prima vista, ma viene dato
loro un nuovo nome ed un cognome che abbiano la stessa iniziale, seguito poi da un
numero che rappresenta il progressivo di produzione. Questi cloni non vengono in alcun
modo associati legalmente al donatore originario, ma sfruttando invece le clausole per i
diritti di adozione, di emancipazione infantile e di schiavitù a contratto, divengono de facto
di proprietà della corporazione che li ha prodotti e che si prende la responsabilità legale di
crescerli ed educarli a proprie spese sino al raggiungimento della maggiore età. Arrivato a
questo traguardo comunque, nessun bioroide indottrinato ha mai abbandonato la
megacorporazione che lo ha cresciuto, continuando a lavorare per essa sino alla propria
dipartita. Questi “cloni lunari” sono soggetti giuridici che possono sposarsi e procreare
come qualsiasi umano, ottenendo ovviamente l’autorizzazione per farlo.
Cyborg:
A differenza dei sintetici, realizzati interamente con parti
costruite in laboratorio, un cyborg è una combinazione di
tessuti viventi e parti meccaniche. Il confine tra umani
potenziati e cyborg è sottile. Un umano potenziato è
analogamente una combinazione di parti biologiche e
cibernetiche, ma in percentuale minore e con interventi in
genere meno invasivi. Si considera un cyborg chi ha oltre il
50% del proprio corpo sostituito con parti sintetiche. Un
cyborg potrebbe avere anche solamente il cervello umano e
tutto il resto del corpo cibernetico; questi esemplari rari
vengono definiti “pureborg”. Prerogativa di tutti i cyborg è
appunto la permanenza del cervello umano dotato di
capacità intuitiva-olistica e quindi di pensiero creativo,
sintetico, globalizzante ed induttivo che lo rende differente da
un semplice robot. A livello giurisdizionale un cyborg è
considerato a tutti gli effetti un umano. Sulla Terra sono stati messi al bando e su Marte
vengono trattati con disprezzo. Le stazioni spaziali sono molto più tolleranti per quanto
riguarda la loro presenza e ne apprezzano le possibilità lavorative superiori a quelle degli
umani. La Luna è dove la maggior parte di componenti cyborg viene prodotta ed il luogo
con i migliori tecnici per fare l’installazione e la manutenzione degli impianti.
Reverse-Cyborg: