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Anno ​2299​, la razza umana ha conquistato lo spazio ma non come molti si aspettavano.

La sovrappopolazione, la carenza di risorse naturali, l'inquinamento, l'esaurimento di fonti


energetiche rinnovabili e le continue e sempre più virulente pandemie, che secondo alcuni
sono state la naturale ed inevitabile risposta di Madre Natura a questi problemi creati ad
arte dall'uomo, hanno costretto questi ultimi a trovare una nuova casa molto più in fretta di
quanto si aspettassero.
Benché la Terra rimanga tutt'oggi sovrappopolata, l'aspettativa di vita sul pianeta si è
ridotta a soli 22 anni, come durante l'epoca della Roma imperiale. Patologie estremamente
aggressive con virus sempre più resistenti e refrattari agli antibiotici ed alle terapie
alternative, hanno iniziato a colpire principalmente gli anziani e tutti coloro che
presentavano già sistemi immunitari deficitari, decimandoli in modo metodico.
Come contrappasso il tasso di natalità è cresciuto esponenzialmente, in particolare tra le
popolazioni più povere, accelerando ulteriormente l'esaurimento di tutte le risorse naturali
del pianeta e portandolo sull’orlo del collasso.
La Terra arrivò ad ospitare quasi 20 miliardi di persone e nemmeno grazie alle bioculture,
ai micro-sistemi climatici domotizzati e all’automazione del processo produttivo e di
raccolta si riuscì a produrre cibo sufficiente per sostentare in modo adeguato tutti quanti.
Continue guerre per cercare di accaparrarsi ciò che rimaneva di sfruttabile, non hanno
fatto altro che intensificare il disagio e l'apprensione per la sopravvivenza della nostra
specie a livello mondiale. Furono gli anni più bui per il genere umano e sembravamo
destinati inevitabilmente all’estinzione.
Per non soccombere lo sviluppo della tecnologia dei viaggi spaziali, in parallelo a quella
della robotica, della cibernetica, della medicina ricostruttiva e delle I.A., divennero così
prioritari, tanto che dopo poco più di 100 anni, i lanci oltre l'atmosfera terrestre con
equipaggio umano sono oggi quasi una routine.
Dalla prima e più grande base lunare "​Selene​", inaugurata nel 2123, i razzi e gli shuttle
partono dai silos sotterranei ormai con regolarità, sfruttando i benefici della quasi totale
assenza di gravità e della maggiore velocità di uscita dal corpo celeste.
La stazione russa ​OPSEK è diventata lo snodo nevralgico tra i cargo spaziali provenienti
dalle basi sulla Terra e quelle della Luna, fungendo inoltre da stazione di rifornimento per
l'elio-3, il combustibile per le navi spaziali estratto proprio dalle miniere del nostro satellite
naturale, e come struttura di quarantena per i viaggiatori in transito da e per la Terra.
L'approvvigionamento di materiali ed attrezzature per sostenere ed espandere i vari
habitat, giungono in grandi quantità e sono diventate un elemento chiave sia politico che
economico tra gli abitanti terrestri ed i nativi della Luna, generati dai coloni ivi residenti, e
chiamati comunemente "seleniti".
Tuttavia i vari habitat creati nel cuore di quel desolato corpo celeste, che costringono la
popolazione a vivere al riparo dei letali micro-meteoriti, rintanata come talpe sotto
centinaia di metri cubi di roccia, non sono mai stati un'allettante prospettiva per gli abitanti
della Terra più influenti.
Per questo motivo gli uomini più facoltosi e potenti, che per primi approfittarono dei viaggi
spaziali per abbandonare un pianeta per loro ormai ostile, cercarono da subito valide
alternative alla limitante vita sulla Luna.
Dato che la Luna fu colonizzata in un periodo in cui le leggi sullo sviluppo interplanetario
erano ancora acerbe e gli accordi internazionali tra nazioni in guerra erano praticamente
impossibili, le megacorporazioni divennero le reali forze sufficientemente intraprendenti e
spregiudicate da poter gestire la vita e la morte sul satellite. Ogni habitat ad oggi esistente
è stato acquistato e materialmente costruito da macchinari ed operai delle
megacorporazioni, diventando all'atto pratico una piccola città stato, in cui i più alti dirigenti
operano al di sopra o al di fuori di qualsiasi legge che non sia il tornaconto economico.
Il pianeta azzurro d'altra parte, è stato trasformato in un'enorme miniera per l'estrazione di
minerali e materie prime, oltre che in una immensa bioserra per la coltivazione e
l'allevamento di tutto ciò che possa essere utile a sostentarci nella nostra conquista della
galassia. Mentre la vita umana sembra irrimediabilmente destinata ad estinguersi nel
pianeta che l'ha originata, le forme di vita animali e vegetali prosperano come non
succedeva dai tempi della creazione.
I terrestri non in grado di potersi pagare un biglietto per le navi stellari, si limitano a
sopravvivere come braccianti o manovali.
Molte patologie che affliggono l'uomo vengono oggi curate o attenuate con una intensa
sostituzione di parti biologiche in impianti meccanici e cibernetici. Ovviamente solo per
coloro se li possono permettere. Sostituire parti del proprio corpo divenendo di fatto un
cyborg e allungando la propria aspettativa di vita, è tuttavia malvisto in una società in cui la
sovrappopolazione è una delle principali cause della propria disfatta.
La stazione americana ​Exploration Gateway Platform (EGP)​, costruita quasi
contemporaneamente alla OPSEK, è divenuta invece il principale cantiere di produzione
extraorbitale per veicoli di esplorazione spaziale interstellare. Qui vengono costruite ed
assemblate le astronavi coloniali di tipo "​generazionale​" e quelle "​dormitorio​".
Le prime, chiamate anche navi arca, sono imponenti veicoli grandi quanto città e capaci di
ospitare fino a 8 milioni di persone. Queste viaggiano con propulsori ionici oltre i confini del
sistema solare per andare a colonizzare mondi talmente lontani che per raggiungerli è
richiesto un viaggio di centinaia o addirittura migliaia di anni. Le navi generazionali
costituiscono un micro mondo autosufficiente in grado di rinnovarsi generazione dopo
generazione sino al raggiungimento della destinazione.
Ad oggi sono partite 10 di queste navi per i mond​i ​Kepler-438 b, ​Kepler-296, ​K2-72 e
Gliese 3323 b. Nessuna di queste ha ancora raggiunto la propria destinazione ed alcune
non sono nemmeno arrivate a coprire un decimo della distanza che dovranno percorrere.
Le navi dormitorio invece, sono navi stellari molto più piccole, dotate di motori al plasma
che bruciando gas argon ed in grado di raggiungere Marte in appena due settimane.
Le navi dormitorio, lunghe 360 metri e della stazza approssimativa di 227000 tonnellate,
sono in grado di trasportare circa 10000 persone. Queste navi vengono utilizzate per
trasportare i coloni e i materiali necessari a rendere Marte la nuova Terra.
Grazie alla modesta quantità di tempo necessaria per raggiungere il pianeta rosso, il
processo di terraformazione del quarto pianeta del sistema solare è avanzato in tempi
estremamente brevi ed oggi è quasi del tutto completato. Dopo la costruzione di una
magnetosfera efficiente, la vivibilità su Marte ha superato le 6 ore senza ausilio di tute
protettive ed i pronostici indicano una vivibilità del 100% entro i prossimi 50/100 anni. La
città di ​Astrea, ​fondata nel 2217, conta ormai tredici milioni di abitanti, quasi quanto tutti gli
altri 6 insediamenti messi assieme.
L'aumentare dei viaggi spaziali ha portato alla
graduale trasformazione della United States
Space Force (USSF) una forza militare
nazionale, composta da personale volontario
dell'aviazione, esercito, marina e corpo dei
marines degli Stati Uniti; in un ente
multinazionale denominato ​Systema Sol Space
Force (SSSF) che ha il compito di vigilare ed
intervenire in tutte quelle problematiche legate
alla sicurezza dei viaggi spaziali.
Le sue mansioni spaziano da normali funzioni di
polizia e vigilanza delle basi di lancio, alla
prevenzione di atti terroristici verso personale o
infrastrutture legate ai viaggi spaziali, scorta dei
vascelli durante le rotte più a rischio, prevenzione di azioni pirateria e compiti
anti-sabotaggio, sino a svolgere incarichi militari di difesa nei confronti di eventuali razze
aliene ostili.
Durante questi anni di esplorazione del sistema solare e progressivamente della Via
Lattea, non sono mai state trovate razze aliene senzienti. Tuttavia alcuni organismi
invertebrati sono emersi da sotto la superficie ghiacciata della colonia penale di ​Cerere e
svariate decine di microorganismi basati sul metano, di particolare interesse per gli
esobiologi, sono stati rilevati nell'atmosfera di ​Titano​.
Nell'organico di questa poderosa forza armata si trovano vari individui con i compiti più
disparati, piloti di navi, tecnici, guardie di sicurezza, inservienti, dottori, meccanici, analisti,
cuochi, sino ad arrivare ai fanti spaziali.
La fanteria spaziale in particolare, vanta un onorata discendenza diretta dal corpo dei
Marines statunitensi, che per primi fronteggiarono con successo una battaglia nel vuoto
cosmico, contro un gruppo di separatisti seleniti che dirottarono una nave generazionale
con l'intento di farla schiantare sulla Terra.
All'interno dell'attuale SSSF, gravitano svariate unità di intervento rapido più o meno
conosciute e specializzate. Se è vero che la fanteria spaziale, con attualmente 200000
operativi ed almeno il doppio dei riservisti, è lo zoccolo duro in grado di fronteggiare la
maggior parte dei conflitti di media e larga scala, nonché l'immagine stessa della Space
Force nell'ideale comune, le ​Sol Special Squad
o comunemente ​S³ sono unità operative di
pochi uomini, paragonabili alle forze speciali, in
grado di tenere testa e sbaragliare in modo
rapido e discreto forze ostili soverchianti.
Caratterizzate da un avanzato addestramento e
da equipaggiamenti di livello superiore, come le
corazze da battaglia ​Karna-009, sono ​in grado
di operare in qualsiasi ambiente e teatro
operativo, compreso il vuoto spaziale.
Queste unità speciali sono particolarmente
impiegate quando si necessita di abbordare un
vascello in mano nemica e riconquistarlo,
piuttosto che per azioni anti-terrorismo o di
liberazione di ostaggi, eliminazione di obiettivi
sensibili, sino allo svolgere compiti di
ricognizione e di intelligence (SIGINT).
Ciò che accomuna la quasi totalità degli
incarichi che svolgono le S³, è la riservatezza.
I loro compiti sono spesso coperti dal segreto
militare e le loro azioni, non sempre morali ed
ineccepibili, sono subordinate alla salvaguardia
della sicurezza del genere umano.
Esistono 8 squadre S³, ognuna composta da 16 operativi, raggruppati in 4 gruppi di fuoco
(FG) da 4 elementi ciascuna. Solitamente per ogni squadra 2 FG sono sempre in
pre-allarme e 2 sono in turno di riposo. Il numero di FG impiegati per ogni incarico varia a
seconda delle necessità operative di ogni missione e possono richiedere l’impiego di FG
provenienti da squadre differenti.
La navi spaziali progettate per le squadre d’intervento rapido S³, sono una versione
modificata ed allargata del progetto ​Dream Chaser​, dotata di un rivoluzionario motore
"​Acubierre​" in grado di viaggiare a velocità prossime a quella della luce e di percorrere la
distanza dalla Terra a Marte in 4,4 minuti. Sfortunatamente la dimensione di questo
propulsore e l’energia richiesta per alimentarlo, aumentano esponenzialmente
all’aumentare della stazza della nave, rendendolo fruibile solo su piccoli shuttle come il
chaser lungo appena 12 metri e capace di trasportare solamente 8 persone più il pilota.

L'​Extrema Ratio​ è il nome della navetta che trasporta la squadra S³ "​Raumstern​"

Squadra Raumstern FG-1A

Comandante Unità 1A ​- Jux Rasczak -​ ​ ***PNG***


Luogo di nascita: Terra (Stati Uniti)
Età: 48
Impianti cibernetici: Sostituzione arto superiore sinistro
Grado: S7 Anni di servizio: 30
Militare di carriera duro e inflessibile. Ha riscattato 2
turni di servizio per ottenere impianti cibernetici per sua
moglie e suo figlio, tutt’ora residenti sulla Terra.

Medico​ -​ ​Liam McCoy -


Luogo di nascita: Terra (Scozia)
Età: 35
Impianti cibernetici: Potenziamento della retina
Grado: S6 Anni di servizio: 9
Passionale, schietto, ha difficoltà ad eseguire ordini che
vanno contro i propri principi e la propria morale.
Si è arruolato per allontanarsi dalla Terra, dopo il
divorzio e la perdita della custodia della figlia.
Ricognitore​ -​ ​Dru Hicks -
Luogo di nascita: Marte (Insediamento Pico)
Età: 30
Impianti cibernetici: Nessuno
Grado: S4 Anni di sevizio: 12
Coraggioso, altruista e determinato. Arruolatosi a 18
anni perchè intenzionato a fare la differenza, incarna
l’ideale marziano del guerriero a tutto tondo. Veloce e
furtivo predilige attaccare i suoi avversari con astuzia.

Demolitore ​- Novomir Fedorov -


Luogo di nascita: Luna (Habiat -LUKoil srl-)
Età: 33
Impianti cibernetici: Esoscheletro rinforzato mark.II
Grado: S2 Anni di sevizio: 2
All’apparenza introverso, meditativo e dal cuore
semplice come i suoi gusti. E’ l’opposto di ciò che ci si
aspetta da un selenita. Sul campo di battaglia approccia
il nemico in modo diretto e con armi pesanti.

Squadra Raumstern FG-2B

Comandante Unità 2B ​- Renia Vrataski -


Luogo di nascita: Terra (Polonia)
Età: 31
Impianti cibernetici: Fibre muscolari sintetiche
Grado: S7 Anni di servizio: 11
Figlia di militari, Renia è stata cresciuta con un forte
senso del dovere e della giustizia. Ex membro della
fanteria spaziale, è stata selezionata per il programma
S³ grazie alle sue spiccate capacità combattive, in
particolare nel corpo a corpo.
Tecnico ​- Dusty Levinson -
Luogo di nascita: Stazione Spaziale E.G.P.
Età: 44
Impianti cibernetici: Potenziamento mnemonico
Grado: S2 Anni di servizio: 4
Brillante, intuitivo, metodico e gioviale. Spesso si trova a
disagio con i propri compagni ritenendo di essere “fuori
posto”. Si è arruolato per riscattare il proprio periodo di
servizio, con una concessione a procreare.

Infiltratore​ -​ ​Midori Kusanagi -


Luogo di nascita: Luna (Habiat -Mujin Inc-)
Età: 33
Impianti cibernetici: Esoscheletro rinforzato mk.I
Fibre muscolari sintetiche. Cinestesia aumentata.
Rivestimento cutaneo ablativo.
Grado: S3 Anni di servizio: 3
Cyborg con il 73% di impianti cibernetici. Midori
disprezza la sua parte umana e ciò che la rende più
debole e vulnerabile. Ha deciso di entrare a far parte delle forze di difesa e della S³ perchè
è il modo più veloce ed economicamente abbordabile per ottenere impianti cibernetici.

Negoziatore​ -​ ​Evelynn Arroway -


Luogo di nascita: Stazione Spaziale E.G.P.
Età: 35
Impianti cibernetici: Nessuno
Grado: S5 Anni di sevizio: 8
Ingegnosa, creativa e con una grande capacità di
improvvisazione. E’ in grado di assemblare o riparare la
maggior parte di equipaggiamento in dotazione alle
squadre S³. Con una discreta parlantina ed un approccio diretto e schietto è in grado di
mediare nelle situazioni di crisi disinnescando i conflitti prima che esplodano.
Terrestri:​ coloro che sono nati sulla Terra e che sono destinati a morire in tempi brevi se
non trovano il modo di andarsene da quel mondo. Chi è in grado di procurarsi impianti
cibernetici può riuscire ad estendere le proprie aspettative di vita ma non è comunemente
visto di buon occhio, perché questo è ritenuto un escamotage immorale di andare contro
natura. Il costo di una protesi cibernetica di bassa qualità è quanto una persona comune
può guadagnare in tutta una vita di meticolosi risparmi. Il costo di un biglietto per
abbandonare la Terra è 10 volte tanto. Chi ha una o più protesi spesso viene considerato
anche un ladro o un criminale a meno che non sia chiaro il suo status sociale elevato. Il
servizio militare con firma obbligatoria di almeno 10 anni, prevede la copertura dei costi
per l’installazione di impianti per chi ne ha necessità o per un proprio familiare. Tutti quanti
vorrebbero abbandonare la Terra ma nessuno vorrebbe ospitare un terrestre, per la paura
che possano portare malattie e sottrarre risorse.

Spaziali:​ quelli che sono nati a bordo di una stazione spaziale orbitante. Essendo le
stazioni spaziali al di fuori del territorio di competenza di qualsiasi nazione, pianeta o luna,
tutti i suoi abitanti non sono soggetti alle loro leggi o convenzioni. Spesso questi spazio
porti divengono luoghi malfamati dove intraprendere attività che altrove non sono
consentite. Gli spaziali, nati e cresciuti in questi ambienti dal loro primo vagito, sono
comunemente considerati con una morale più elastica riguardo ciò che si può o non si può
fare ed agli occhi dei più, risultano dei nomadi senza vere radici ed una vera casa. Gente
di cui difficilmente ci si può fidare oltreché ladri di natura. Gli spaziali tendono a
condividere più spesso di altri, oggetti e servizi, considerando poco la proprietà privata e
ancor meno la privacy. Tendono ad usare e riciclare tutto ciò che trovano, perciò un
qualsiasi oggetto che sembri abbandonato può suscitare il loro interesse. Difficilmente uno
spaziale rinuncia alla propria libertà prendendo fissa dimora su un pianeta.

Seleniti:​ coloro che sono nati sulla Luna. Togliersi di dosso l'ombra delle
mega-corporazioni è praticamente impossibile. Chi nasce sulla Luna vive, respira, muore
ed appartiene alle corporazioni, molte delle quali legate a doppio filo con la criminalità.
Considerati nel migliore dei casi pragmatici, i “lunatici” termine dispregiativo usato per
definire i seleniti, sono molto spesso additati di essere egoisti, spietati, privi di scrupoli,
manipolatori e truffaldini. Abili nel proporre contratti con tassi da strozzinaggio o con
clausole fumose e poco chiare, al fine di ingannare il malcapitato di turno. I seleniti
mostrano con orgoglio i propri potenziamenti cibernetici pagati dalle mega-corporazioni
come segno distintivo di merito per le proprie qualità e prova inconfutabile della propria
insostituibilità per l’azienda. Molti considerano i seleniti come persone indottrinate,
condizionate a tal punto dalla fedeltà assoluta nella propria corporazione, da cedere i
propri figli all'azienda senza esitare se solo gli fosse richiesto. Per quanto ciò non valga
per tutti, è indubbiamente vero che alcuni ritengono una questione d’onore personale
sacrificare anche la propria vita per gli interessi dell’azienda.
Marziani:​ chi è nato sul suolo di Marte. Altezzosi, boriosi ed a volte smargiassi. Marte è la
nuova Sparta o così vorrebbero far credere i marziani. Il perfezionamento fisico e mentale
sono divenuti il credo collettivo, ma al pari dell'esaltazione del concetto di essere “umano”.
Chiunque mostri impianti cibernetici viene visto come una persona di seconda classe,
condizione peggiore di quella degli schiavi. Su Marte infatti la schiavitù a contratto non
solo è consentita, ma è anche ben vista e radicata nella struttura sociale ed economica.
Molti aspetti della cultura e della società greco/romana in epoca imperiale, sono stati presi
come base per fondare la nuova era classica, che ora pare essere la linea guida seguita
da chi governa, per imporre regole e le leggi sul pianeta rosso. Chiunque voglia
intraprendere un viaggio dalla Terra a Marte, per esempio, e voglia poi divenire un colono
del quarto pianeta, dovrà prima essere misurato, pesato e valutato come aspetto fisico e
mentale. Chi non verrà considerato idoneo, non riceverà il permesso di rimanere e
stabilirsi permanentemente li. Chi non può pagare un biglietto di ritorno, verrà di
conseguenza processato e giustiziato. Anche grazie a questa attenta selezione genetica, i
soldati marziani sono considerati tra i migliori del sistema solare e godono di uno status
privilegiato sul pianeta del “dio della guerra”.

Sintetici:
Type-A
Modelli di robot con vaghe forme umanoidi. Non hanno
programmazione finalizzata a simulare emozioni. Svolgono i
compiti più pesanti e pericolosi. Sono utilizzati come forze
militari, di polizia, di sicurezza o per svolgere lavori in ambienti
nocivi per gli umani. Sono spesso dotati di rivestimenti blindati
o corazzati in grado di proteggere i centri di elaborazione dati.
Ogni unità ha un periodo di utilizzo che non supera i 5 anni.

Type-B
Modelli di automi con forme umane più spiccate. Non sono
confondibili comunque con umani reali. Hanno una
programmazione che simula emozioni e sensazioni umane.
Vengono impiegati per compiti con interazioni continue con le
persone, come badanti, insegnanti, infermieri, baby-sitter,
ostetriche, assistenti sociali, impiegati di enti pubblici, hostess,
segretari e funzioni simili. Queste unità hanno una aspettativa
di funzionamento che raggiunge al massimo i 25/30 anni.

Type-C
I modelli di I.A. di questo tipo sono di natura ed impiego
esclusivamente militare e reperibili solo sulla Luna. Sono
progettati per essere a prima vista identici agli esseri umani.
La loro realizzazione è estremamente costosa e sono utilizzati
solo per compiti di spionaggio di alto livello. Vengono
impiegati per sostituirsi al proprio bersaglio eliminandolo,
copiando le sue sembianze e facendone una scansione. Il loro
tempo di attività è stimato in 200 anni.
Bioroidi:

I bio-roidi o bioriodi, anche detti cloni, sono organismi viventi nati dal processo di
clonazione delle cellule e del DNA umano. Un clone è una copia genetica perfetta del
soggetto campione. Siccome l’aspetto e le caratteristiche fisiche sarebbero indistinguibili
dall’originale, le aziende di clonazione alterano il DNA per innescare una mutazione nella
pigmentazione dell’epidermide in un dato punto, solitamente visibile a colpo d’occhio. Una
sorta di marchio di fabbrica che varia da azienda ad azienda sia come posizione, colore,
dimensione e disegno. La creazione di cloni è assolutamente vietata sulla Terra e su
Marte, mentre viene disciplinata in modo severissimo sulle stazioni orbitali e relegata a
processi di estrema emergenza dove il personale essenziale, indispensabile per il
funzionamento della stazione stessa, non possa essere rimpiazzato in tempi
sufficientemente brevi in caso di morte o quando impossibilitato a svolgere le proprie
mansioni. In questo caso il clone richiede anche un processo di crescita accelerata che lo
porti dallo stato embrionale a quello di adulto completamente sviluppato in poche ore, ma
la tecnologia a radiazioni che lo rende possibile causa anche la completa sterilità del
nuovo “nato”. Durante la crescita accelerata il cervello viene sottoposto a stimoli elettrici
direttamente nella corteccia neurale che, come un flusso di dati ed informazioni continuo,
riempie il cervello con le procedure e la conoscenza per svolgere il compito a lui richiesto.
Anche questa procedura ha una controindicazione, l’insorgere di schizofrenia con un tasso
del 1.25%. I “cloni spaziali”, chiamati a volte “secondi figli”, sono eticamente e
giuridicamente considerati uguali in tutto e per tutto agli esseri umani e fatti rientrare di
diritto nell’albero genealogico del soggetto clonato, proprio come fossero figli legittimi di
quest’ultimo.
Sulla Luna la normativa riguardo alla clonazione è piuttosto facile da aggirare, grazie a
clausole e cavilli legali. Le megacorporazioni sfruttano così i loro migliori e più fidati
dipendenti come matrici per clonare decine o centinaia di soggetti che diverranno a loro
volta dipendenti della megacorporazione che li ha prodotti. In questo caso viene preferito
un processo di crescita non accelerato, per abbinare ad esso una procedura di
indottrinamento profonda che renda i bioroidi assolutamente fedeli e leali. A questi cloni
non viene imposto nessun marchio per identificarli come tali a prima vista, ma viene dato
loro un nuovo nome ed un cognome che abbiano la stessa iniziale, seguito poi da un
numero che rappresenta il progressivo di produzione. Questi cloni non vengono in alcun
modo associati legalmente al donatore originario, ma sfruttando invece le clausole per i
diritti di adozione, di emancipazione infantile e di schiavitù a contratto, divengono de facto
di proprietà della corporazione che li ha prodotti e che si prende la responsabilità legale di
crescerli ed educarli a proprie spese sino al raggiungimento della maggiore età. Arrivato a
questo traguardo comunque, nessun bioroide indottrinato ha mai abbandonato la
megacorporazione che lo ha cresciuto, continuando a lavorare per essa sino alla propria
dipartita. Questi “cloni lunari” sono soggetti giuridici che possono sposarsi e procreare
come qualsiasi umano, ottenendo ovviamente l’autorizzazione per farlo.

Cyborg:
A differenza dei sintetici, realizzati interamente con parti
costruite in laboratorio, un cyborg è una combinazione di
tessuti viventi e parti meccaniche. Il confine tra umani
potenziati e cyborg è sottile. Un umano potenziato è
analogamente una combinazione di parti biologiche e
cibernetiche, ma in percentuale minore e con interventi in
genere meno invasivi. Si considera un cyborg chi ha oltre il
50% del proprio corpo sostituito con parti sintetiche. Un
cyborg potrebbe avere anche solamente il cervello umano e
tutto il resto del corpo cibernetico; questi esemplari rari
vengono definiti “pureborg”. Prerogativa di tutti i cyborg è
appunto la permanenza del cervello umano dotato di
capacità intuitiva-olistica e quindi di pensiero creativo,
sintetico, globalizzante ed induttivo che lo rende differente da
un semplice robot. A livello giurisdizionale un cyborg è
considerato a tutti gli effetti un umano. Sulla Terra sono stati messi al bando e su Marte
vengono trattati con disprezzo. Le stazioni spaziali sono molto più tolleranti per quanto
riguarda la loro presenza e ne apprezzano le possibilità lavorative superiori a quelle degli
umani. La Luna è dove la maggior parte di componenti cyborg viene prodotta ed il luogo
con i migliori tecnici per fare l’installazione e la manutenzione degli impianti.

Reverse-Cyborg:

In contrapposizione con i cyborg, i reverse cyborg (a volte


chiamati semplicemente “R.C.” o “bio-chine”) sono processori
quantistici impiantati in un organismo totalmente umano sin
dai primi momenti della nascita. Ciò crea un organismo
vivente con un processo di crescita che rispecchia in tutto e
per tutto quello di un normale essere umano, ma nel quale
vengono sviluppate capacità cognitive e di apprendimento
superiori a qualsiasi altro. Vengono inoltre manifestati e
gradualmente sviluppati dei “poteri” classificabili in telepatia,
percezione extrasensoriale, fenomeni assimilabili alla chiaroveggenza e psicocinesi. I
reverse-cyborg sono stati oggetto di studio per alcuni decenni ma tutti i progetti furono
chiusi e smantellati dopo il susseguirsi di svariati incidenti. L’insorgere di queste capacità e
il processo di crescita “lento” rese molto difficile intervenire sulla programmazione della
I.A. che gestiva il corpo con una autocoscienza ampliata da un naturale senso di
autoconservazione. Gli RC si rifiutavano di eseguire gli ordini, in particolare quelli che
potevano causare loro danni, causando la fine della sperimentazione.

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