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I motivi che caratterizzano i personaggi e l’ambiente nella quarta novella

del “Decameron” di Giovanni Boccaccio

Landolfo Rufolo è un ricco e ambizioso mercante che dopo aver speso tutti i suoi
averi per la costruzione di una nave, riempita con della merce, si reca sull’isola di
Cipro per commerciare.
Non è però l’unico mercante sull’isola ed è costretto ad abbassare il prezzo delle sue
merci fino a doverle quasi regalare per liberarsene. Poiché non vuole ritornare in
patria povero, vende la sua grande imbarcazione per comprarne una più piccola, che
utilizza per delle azioni di pirateria. Grazie a questa attività in un anno diventa molto
più ricco di quando si era recato a Cipro e non volendo rischiare di perdere i suoi
beni fa rotta per tornare a Ravello, la sua città natale.

Nel viaggio di ritorno, costretto dal tempo a fermarsi su una piccola isola, incontra
due navi genovesi. I rispettivi marinai sono a conoscenza delle ricchezze possedute
dal “pirata”, infatti, lo derubano e lo fanno prigioniero. Le due navi però vengono
successivamente separate dalla tempesta e la nave su cui Landolfo è tenuto
prigioniero affonda, ma lui riesce a salvarsi aggrappandosi con le sue ultime forze ad
una cassa di legno. Dopo diversi giorni dal naufragio, il protagonista arriva presso
l’isola di Gurfo, qui viene soccorso da una donna che lo salva dalle acque, lo cura e
lo nutre.

Tornato in forze Landolfo decide di tornare in patria. Per ringraziare la donna che lo
aveva accudito decide di darle l’unica cosa che possedeva: la cassa a cui si era
aggrappato durante il naufragio. La donna però non è in casa e Landolfo decide di
scoprire cosa contenga la cassa, e dentro ci trova moltissime pietre preziose.
Finalmente baciato dalla fortuna scambia la cassa con un sacco dove mette il
tesoro.

Dopo un lungo viaggio arriva a Trani e qui viene riconosciuto da alcuni suoi
compaesani che lo riaccompagnarono a casa. Tornato a Ravello vende le pietre
preziose e invia parte del ricavato alla donna che lo aveva soccorso sull’isola di
Gurfo, dopo di che, rendendosi conto della grande fortuna avuta, decide di
abbandonare il commercio e di godersi, finalmente, il denaro duramente
guadagnato.

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