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Pagotto Gabriele

Stage PCTO:

L’esperienza del Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento è un’ esperienza
fondamentale per il percorso di ogni studente: mettersi in gioco in un ambiente diverso da quello scolastico
permette allo studente di sviluppare e apprendere delle nuove abilità che gli potranno tornare utili nel suo
futuro.

Proprio per questo decisi di intraprendere un percorso di PCTO complementare all’indirizzo scolastico che
frequento e che mi permettesse quindi di applicare le conoscenze teoriche che avevo appreso quest’anno e
poterle quindi mettere in pratica per la prima volta. L’azienda che mi ha permesso di compiere tutto questo
è stata il Junior Summer Camp di Villorba.

Il Junior Camp è la società organizzatrice di camp estivi per i ragazzi che vanno dai 6-13 anni dove gli
obiettivi primari sono: l’utilizzo dello sport come fonte di divertimento e possibile strumento per creare
legami d’amicizia , lo svolgimento d’attività ricreative legate alla sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e
infine fornire aiuto ai ragazzi nei propri compiti scolastici estivi. Il Junior Camp a cui ho partecipato aveva
sede nei campi da rugby della società del Villorba rugby , vicino al palazzetto dello sport di Lancenigo.

Il periodo in cui ho svolto il mio PCTO è stato dal 20 giugno 2022 fino all’ 8 luglio 2022. I ruoli nel camp
erano tre e si fondavano su una sorta di scala gerarchica basata sull’esperienza della persona : il compito più
importante era quello del capo dei team leader che aveva il compito di organizzare la giornata e di
assicurarsi che tutto procedesse senza problemi , a seguire c’erano i team leader che erano coloro che si
occupavano “direttamente” della gestione dei ragazzi controllandoli durante tutte le attività ed infine
c’erano gli assistenti che avevano il compito d’aiutare i team leader. Il mio ruolo nel camp consisteva in
quest’ ultimo; tuttavia, col passare del tempo, mi sono stati affidati anche dei compiti che andavano oltre il
mio ruolo originale come ad esempio l’organizzazione di giochi oppure l’arbitraggio di alcune partite di
calcetto.

La mia giornata era regolata da orari precisi: dovevo essere sul luogo del camp alle 7.30 circa per preparare
il materiale necessario per accogliere tutti i ragazzi che sarebbero arrivati per le 8. Verso le 9, dopo aver
svolto l’attività di inizio giornata, tutti gli assistenti, me compreso, si recavano a recuperare il materiale per
cominciare a preparare i vari campi da gioco utilizzati per il proseguimento di tutte le attività organizzate. I
ragazzi che frequentavano il camp erano divisi in varie squadre e si sfidavano nelle varie competizioni
sportive per ottenere poi in caso di vittoria una “stella” da attaccare nella classifica delle squadre: la squadra
con più stelle il venerdì aveva vinto il diritto di scegliere lo sport della giornata. Le attività sportive
terminavano verso le 11 e dopo aver radunato tutti i bambini era presente la pausa di un quarto d’ora in cui
i bambini potevano mangiare la propria merenda. Finita la pausa si cominciavano le attività ricreative legate
all’importanza del rispetto dell’ambiente , come ad esempio la costruzione di un albero attraverso l’uso di
materiale riciclabile ; il mio ruolo in queste attività consisteva nell’aiutare i ragazzi in difficoltà fornendogli
idee per i progetti , procurando loro il materiale che serviva e quando l’attività giungeva al termine era mio
compito recuperare tutto il materiale prestato e ripulire l’area. Verso le 12:30-13:00, una volta riordinati e
ripuliti i tavoli veniva consegnato il pranzo a i ragazzi. La mia giornata di PCTO terminava circa alle 14.00 ma
prima di poter andare a casa avevo il compito di controllare che tutti i ragazzi avessero ripulito e sistemato
l’area destinata alla pausa pranzo.

L’esperienza del PCTO è stata fondamentale per la mia crescita personale: essere in contatto con molti
ragazzini e bambini mi ha permesso di sviluppare l’abilità di mantenere la calma nelle situazioni più
complicate e stressanti e nel pensare razionalmente prima d’agire. Questa esperienza mi ha donato molta
gioia : ad un certo punto ero diventato il “tutor” preferito di molti bambini tanto è vero che erano arrivati a
chiamarmi con il soprannome di super-maestro, inoltre mi volevano sempre nelle proprie squadre a giocare
insieme a loro. Vedere che i bambini si erano affezionati a me e che soprattutto si fidavano di me mi ha reso
orgoglioso. Questa attività di PCTO mi ha mostrato come insegnare qualcosa a qualcuno sia estremamente
più complesso di quanto sembri, mi ha reso consapevole che se si vuole insegnare veramente a qualcuno
bisogna aver appresso completamente il concetto che si vuole trasmettere. In conclusione il PCTO non mi ha
fornito delle risposte chiare riguardanti al mio futuro ma mi ha fornito delle competenze e delle abilità che
mi permetteranno di affrontare quello che mi aspetta nella maniera più adeguata possibile.

Incontri formativi sulla stesura del curriculum vitae e la gestione del colloquio di lavoro:

Gli incontri svolti con la psicologa Anna Francesca Saracco sono stati fondamentali poiché mi hanno
introdotto la dinamica in cui mi dovrò “presentare” di fronte ad un possibile datore di lavoro. L’incontro in
cui abbiamo discusso nel dettaglio di una sorta di nostri curriculum mi ha fatto riflettere su quanto sia
importante l’attenzione ai dettagli e su quanto una prima impressione possa influenzare chi stia leggendo il
tuo curriculum. Fondamentale è stata anche l’attività di simulazione di un colloquio di lavoro dove la
psicologa mi fatto notare che tendo a parlare troppo velocemente e questo potrebbe essere colto da chi mi
ascolta come segno di nervosismo , inoltre il parlare troppo veloce potrebbe rendere più difficile agli
interlocutori capire cosa io stia dicendo. In conclusione questi incontri mi hanno permesso di avvicinarmi al
mondo del lavoro insegnandomi qualche valido consiglio per un futuro prossimo sul come presentarsi in
maniera vincente.

Attività di orientamento iniziali:

Durante gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 la scuola ci ha proposta delle attività d’orientamento per
cominciare a farci riflettere su quale percorso universitario potesse essere più adatto a ciascuno di noi.

Come prima attività abbiamo eseguito il test di Holland in cui è risultato che il lato prevalente della mia
personalità sia quello investigativo , ovvero : “personalità che preferisce le attività che implicano
l'osservazione, l'uso dei simboli e che richiedono creatività, sistematicità nel lavoro; le peculiarità di questa
personalità sono rivolte al settore dei fenomeni fisici, fisiologici e culturali per capirli e controllarli; evita
invece le attività sociali, ripetitive come anche quelle atte a influenzare le opinioni delle persone.”
Sinceramente mi ritrovo abbastanza in questa definizione , altrettanto non posso dire dei titoli di studi che il
test mi ha proposto, come ad esempio la laurea magistrale Beni Culturali che è totalmente opposta al
percorso che vorrei intraprendere che è orientato a discipline di ambito scientifico come matematica o
fisica. Il risultato di questo test non ha influenzato in nessuna maniera l’idea del percorso che volevo
intraprendere.

Un’altra attività che ci è stata proposta è stata quella di un incontro con degli studenti universitari delle
facoltà di medicina, scienze motorie e fisioterapia. Modestamente non essendo percorsi che mi attraggono
non mi hanno fornito informazioni utili per la scelta del mio percorso universitario; d’altro canto però mi
hanno potuto fornire alcuni consigli sul come affrontare la vita universitaria al meglio, come ad esempio di
quanto sia importante trovare il giusto compresso tra studio e il praticare altre attività poiché è
fondamentale per la salute mentale di uno studente concedersi dei momenti di svago e divertimento.

Come ultima attività la scuola ci ha proposto di ricercare e filmare un’ intervista ad un lavoratore di qualsiasi
professione dovevamo porgli delle domande riguardanti la propria carriera universitaria e sulle motivazioni
che l’hanno spinto/a a conseguire quel determinato percorso. Decisi di intervistare la dottoressa Gabriella
La Falce, laureata in Odontoiatria e protesi dentaria, il mio scopo era quello di capire quali motivazioni
l’avessero spinta a scegliere questo percorso e su come lei abbia capito che era proprio il corso adatto a lei .
Da questa intervista ho potuto capire come sia importante seguire le proprie passioni e di non arrendersi
mai di fronte alle difficoltà che si incontreranno perché se si vuole realizzare qualcosa con tutto se stesso
non esiste nulla che possa fermarti.
Percorso formativo sulla tutela della salute e della sicurezza per gli studenti lavoratori

Grazie a questo percorso ho potuto comprendere quanto sia fondamentale prevenire qualsiasi eventuale
possibilità di pericolo nell’ambiente del lavoro e di come bisogna essere sempre vigili e di non abbassare
mai l’attenzione .

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