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Appunti fratelli Karamazov:

È chiaro che nel libro” I fratelli Karamazov” la principale disputa tra libero arbitrio e destino, o
fato prescelto, si manifesti sotto forma del contrasto tra il desiderio personale, l'ambizione e
infine L'Eredità del sangue.
Spesso e volentieri nel libro i personaggi fanno riferimento alla propria famiglia come se tale
appartenenza li definisse, implicando così che non esista un libero arbitrio, ma che le loro
azioni non siano altro che il risultato del sangue dei Karamazov. L'unico a opporsi a questa
realtà, anche se forse non gli si oppone coscientemente, è il piccolo Aleksej, che seguendo il
richiamo divino, si allontana dal sangue “sporco” dei Karamazov, allontanandosi quindi
anche da un futuro di peccato. In questo testo uno dei modi per allontanarsi da un destino
negativo, come quello dei Karamazov, è seguire l'amore divino.
Ma questo non è visto come abbandonare il proprio libero arbitrio per mettersi nel piano di
Dio, ma agire nel migliore dei modi seguendo le proprie volontà al fine di aiutare Dio nel
compimento del proprio piano.
Proprio a questo riguardo, come sospettavo da tempo, Aleksej non è pienamente forte nella
sua fede

Ivan invece ha scelto un'altra strada per allontanarsi dalla Maledizione dei Karamazov:
essendo divenuto un uomo di scienza, di ragionamento ed un uomo di idee, sembra voler
andare contro l'ordine divino, dissacrando qualunque cosa ci sia al mondo pur di poter dire
“io sono un essere umano sono libero e nella mia libertà posso creare il male”.
Ma in fondo, creare il male, vivere nel male, è tratto distintivo dei Karamazov
Ma in che senso creare il male: Ivan pubblica una serie di testi e di articoli, in cui afferma
che una volta caduta la chiesa e abbandonata l'immortalità dell'anima (come idea) l'essere
umano tornerà ad uccidere saccheggiare e causare ogni tipo di male non solo non
pentendosene, ma attribuendo a questa azione terrificante la piena validità. In questo modo
lui allontana dall'essere umano l'idea del progetto divino e dei vincoli che tale implica. invece
Fedor e Dimitri “”felicemente”” abbracciano la loro natura dannata, Fedor imbraccia
pienamente la sua natura ammettendo che lui è un buffone, è un uomo cattivo, è un uomo al
di là di ogni perdono, Dimitri dal canto suo accetta di essere così perché è convinto che, in
quanto figlio di suo padre, non possa essere diverso e avverte Il piccolo Aleksej che dentro
di se anche lui " il verme dei Karamazov " questo verme è lì in agguato.

Dimitri Karamazov è un personaggio estremamente negativo e questo ci viene mostrato


durante l'incontro con padre Zosima i suoi comportamenti per quanto originati dall'odio verso
il padre che gli ha causato enormi differenze nella sua vita non sono dissimili da quelli del
padre stesso che alza la voce inveisce contro i presenti cosa che lo stesso Dimitri farà.
Dimitri, arresosi al male che c'è nel suo sangue non fa altro che propagare il male sperpera
denaro va p****** letteralmente, imitando in tutto e per tutto il padre in gioventù sposatosi
due volte spendeva denaro in maniera ignobile, nel suo essersi arreso al destino crudele dei
Karamazov, non fa altro che creare una self-fulfilling prophecy, sapendo di non poter
migliorare, peggiora, e vedendo che è peggiorato si convince ancora di più di non poter
essere migliore ed il ciclo prosegue.

Gli altri due fratelli a modo loro cercano di combattere questo destino percepito causato dal
sangue dei Karamazov alexei attraverso la fede mentre Ivan attraverso la ragione ed
entrambi allontanandosi dalla figura del padre uno con disdegno e l'altro con amore vivono
una vita più felice di quanto facciano Fedor e Dimitri. Questa lotta contro se stessi Il destino
il sangue ed io sono temi che affliggono l'essere umano da tantissimo tempo e sono
meravigliosamente raccontati ne " fratelli Karamazov".

Personaggi principali:

Dimitri Karamazov, figlio maggiore di Fedor Karamazov, figlio della prima moglie di Fedor, ha
ereditato nella sua interezza il “marciume” del padre, il che lo rende tale e quale ad esso, e
vedendo i difetti di suo padre in lui, non fa altro che precipitare sempre più velocemente
all’interno di una spirale negativa che lo porterà a commettere atti orribili.

Ivan Karamazov, figlio medio di Fedor Karamazov, un uomo di scienza e di ragione, Ivan
Karamazov disprezza il padre con un silenzioso disdegno anche se probabilmente lo odia
tanto quanto Dimitri.

Aleksej Karamazov, figlio minore di Fedor Karamazov, amato e benvoluto da tutti, Aleksej è
sempre stato un giovane pieno di fede, candore e pudore, un ragazzo buono e gentile, vero
eroe senza macchia di questa storia.
Non odia il padre come gli altri due, ma lo tratta con amore caritatevole, e sembra essere
incapace di qualsiasi azione negativa, non solo questo, ma sembra che per lui sia
inconcepibile che qualcuno possa attivamente tentare di fare del male a lui.

Fedor Karamazov. capo famiglia, un farabutto, bugiardo, sperperone, bevone e buffone, tutte
cose non nascoste e che lui per primo mette in bella vista, avvitandosi sempre di più verso
un baratro che lo porterà verso una morte inevitabile.

Smerdjakov, figlio illegittimo di Fedor, avuto da una donna evidentemente malata di mente,
che non si sa e non voglio sapere come l’uomo abbia convinto la donna ad avere, ammesso
che l’abbia convinta.
Smerdjakov è ora all'opera (fine primo volume) per architettare qualcosa contro Fëdor e
Dimitri.

Cresciuto da Gregorij e la moglie, (servi in casa Karamazov) è divenuto un uomo


misantropico e taciturno, pronto ad odiare tutto e tutti, senza rispetto per nessuno.
Sembra più intelligente di quanto lasci apparire ed infine sarà grande mente dietro gli eventi
che saranno trama centrale del testo.

Per quanto riguarda il concetto di lotta contro il destino: durante il discorso pre-morte di
Padre zosima egli, dice una cosa particolare alexei.
Racconta che durante l'incontro con il fratello di Aleksej, Dimitri, Zosima aveva intravisto
negli occhi di Dimitri tutto il suo destino. Ma adesso dice ad Aleksej che se trova il fratello
allora forse riuscirà ad evitare che alcuni eventi terribili. Questo implica che il destino nel
mondo della narrazione non è qualcosa di scritto nella roccia ma può essere alterato (non
dissimilmente dal Destino come rappresentato nei racconti omerici).

Dando per scontato che nel mondo della narrazione del libro padre zosima è sempre nel
giusto ha sempre ragione e lo possiamo vedere come una sorta di oracolo veggente colui
che predice il futuro senza errore, possiamo Star certi che se egli dice che alexain ha una
possibilità di cambiare il destino allora è possibile cambiare il destino. Questo inoltre si
ricollega con una intuizione che ho avuto recentemente per cui Alexia non creda veramente
in Dio, ma la sua scelta di diventare un monaco sia più un tentativo di allontanare da sé
stesso il sangue dei Karamazov e il destino che esso implica.
Dimitri non sarà in grado di fuggire al sangue dei Karamazov, Ivan per un periodo tenta e
dice che tenterà di fuggire dal destino del sangue dei Karamazov mentre alexei è colui che
riuscirà ad allontanarsi dalla maledizione del sangue dei Karamazov seguendo non il
percorso tracciato da Dio, ma l'amore che lui prova nei confronti del mondo. Ivan dice di non
riuscire ad amare il prossimo perché è convinto che, Tranne i bambini, gli esseri umani non
siano meritevoli di amore. D'altro canto aleksej è in grado di amare il prossimo, alexei Ama il
prossimo anche non credendo pienamente in Dio e questa sua caratteristica gli permette di
rifuggire il sangue dei Karamazov e quindi di lottare contro il destino, proprio per questo
padre zosima riconosce che Alexei ha la possibilità di cambiare il destino di Dimitri, perché il
suo amore incondizionato per gli esseri umani gli permette di andare contro il destino
crudele con cui sembrano essere Maledetti i Karamazov.

Volendo continuare con questa mia analisi della lotta tra libero arbitrio e destino, possiamo
notare come i tre fratelli abbiano tre diversi approcci al destino. Partendo da Dimitri che si
abbandona al destino completamente e non prova a fuggire, continuando con Ivan che è
indeciso se accettare un meno il destino dicendo che fino ai 30 anni continuerà a vivere
come meglio credere dai 30 anni in poi potrebbe anche lasciarsi andare al destino dei
Karamazov, mentre alioscia disposto a credere che anche nel più grande dei peccatori ci sia
un fondo di bontà, dimostrato anche dal fatto che lui non crede che esista veramente al
mondo qualcuno che gli voglia far del male o che voglia davvero tentare di offenderlo,
accetta che anche nel destino crudele riservato ai Karamazov ci deve essere spazio per la
bontà.

Una nota personale in cui Io esprimo i miei dubbi riguardo la fede di padre zosima: Io non
credo che padre Zosima veramente creda in Dio Ho questo dubbio perché neanche alexey
crede così senza dubbio in Dio visto quanto alexej prenda ispirazione da zosima e che
alexej abbia seri dubbi sulla propria fede mi induce a pensare che anche lo starec abbia
dubbi riguardo la sua. Perché anche c'è da dire che un uomo di grande Fede Come deve
essere lo starec non parlerebbe mai di un destino che forse può essere cambiato, ma
direbbe che è tutto parte del piano divino e che quindi a prescindere dalle azioni di alexei
non c'è niente che gli possa fare. E forse proprio per questo, proprio perché zosima
riconosce se stesso in aleksej gli dice di abbandonare il monastero, in quanto non avendo
una fede salda non c'è bisogno che lui si allontani dal mondo.

O che almeno, i due abbiano una visione diversa della fede e di dio rispetto al resto del
mondo, e che interpretino il mondo e dio a modo loro, non vedendolo come una figura ben
definita che detta leggi nel mondo, ma come una forza, una presenza benevola, composta
dall'amore degli umani.

Primi confronti Karamazov-Berserk:


Per quanto evidentemente siano storie estremamente diverse, entrambe si fondano sulle
stesse dinamiche interne ai protagonisti:

Il nostro eroe, un giovane che non ha mai conosciuto la madre, e cresciuto da un uomo che
aveva poco interesse per lui.

Nel mondo della narrazione entrambi i personaggi vengono visti come straordinari grazie
alla loro caratteristica principale, una grande volontà e forza d'animo che li mette una
spanna sopra il resto del cast.

L'abbandono della persona che più rispettano:

"Discorso del sogno e dell'amicizia", guts per essere al pari di Griffith dovrà abbandonarlo e
andare per la sua strada nel mondo.

Lo starec Zosima dirà la stessa cosa a Alëxa, dicendo che deve abbandonare il monastero
per aiutare il mondo, deve vivere seguendo se stesso.

La morte dello starec - cattura di Griffith

Lezzo della morte - eclissi

Alëxa e rakitin - Lost Children

Per il resto mi serve ancora un po' di materiale e di leggere ancora Karamazov.

Sangue Karamazov - Beast of Darkness

Una spinta interiore che spinge i personaggi ad essere il peggio che possono, con effetti
molto simili:

" Anche il vecchio, L'ho fatto ammattire dalla rabbia" Gruscen'ka.

Non confondere che sia la Gruscen'ka l'origine della rabbia di Karamazov padre, ma solo il
catalizzatore, ciò contro cui si schianta vigorosamente, contro cui si esprime.

Similmente alla Beast of Darkness, ovvero il nome che è stato dato alla manifestazione
visiva degli istinti peggiori di Guts, non viene alimentato da niente di esteriore se non dalla
sua sete di vendetta, dalle sue paure e dal suo dolore.

Dimitri Karamazov e Fëdor Karamazov sono non dissimili dallo Skull Knight, abbandonatosi
alla Beat of Darkness (o alla berserker armor, questa cosa va riorganizzata), e quello che
stava diventando Guts in Lost Children.

Lost Children: Jill - Gregory

Guts quasi uccide Jill cercando di uccidere Rosine.


Dimitri quasi uccide Gregory cercando di uccidere Fëdor.

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