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LEZIONE 2 COME PREPARARSI AL MEGLIO PER UN INSTALLAZIONE LINUX

Per prima cosa bisogna entrare nel BIOS, ogni macchina ha un suo tasto o una
combinazione di tasti per entrare. Una volta entrati nel BIOS la parte che ci interessa
è un menù chiamato “BOOT DI PROPRIETA’” o “BOOT” o “BOOT SEQUENCE”, la cosa
importante è che dentro questo menù ci sia l’ordine con cui il computer quando si
accende guarda i dischi e l’ordine con cui li fa partire. Quindi se oi vogliamo far
partire il nostro computer da una chiavetta e non dal disco interno, dobbiamo dire al
BIOS che vogliamo come priorità la pennetta e non il disco interno
N.B. Molti PC hanno un tasto scorciatoia che permette di aprire un menu nella quale
scegliere con che disco avviare la macchina e quindi evitare di perdere tempo a
ordinare la priorità del disco di avvio nel BIOS.
REQUISITI: 2 PENNETTE (1 per mettere la distribuzione che serve a partizionare (G-
PARTED) mentre l’altra per mettere la distribuzione Linux)

COME PROCEDERE?
Innanzitutto bisogna scaricare il file ISO scrivendo su un qualsiasi motore di ricerca
“G-Parted download”, aprire il primo risultato e scaricarlo. Tramite Unetbootin o
Rufus, scrivere il file ISO sulla chiavetta.
G-PARTED è una distribuzione Linux che serve a far partizionare i dischi.
Una volta avviato G-PARTED bisogna partizionare il disco.
N.B. Il formato supportato da Linux è “ext4” mentre la swap supporta il formato
“linux-swap”.
Se ci troviamo davanti ad una partizione “vergine” (cioè appena acquistata in
negozio) la prima cosa da fare è creare una tabella di partizioni dal menu “DEVICE” e
crearla di tipo “MSDOS”. Successivamente dividere il disco in 2 parti. La prima viene
dedicata al sistema operativo (per esempio il Disco C in Windows) mentre l’altra
deve essere partizionata in un formato chiamato “linux-swap” che sarebbe la
memoria RAM di Linux. Quest’ultima deve avere il DOPPIO dei GB di RAM della
macchina che stiamo utilizzando per farlo partire (Per esempio se la macchina ha
2GB di RAM cioè 2048MB la SWAP sarà di 4096MB e così via).
Mentre, se ci troviamo davanti un disco con già Windows installato (facendo
riferimento al filesystem NTFS), dobbiamo fare attenzione alla parte gialla, questo
perché in quella parte ci sono i dati di Windows. Facendo con tasto destro comparirà
una un menu dove bisogna cliccare su “resize move” e dividere il disco principale a
metà, una parte con Windows e l’altra Linux.
N.B. Ovviamente dipende cosa si deve fare, se dobbiamo installarlo solo per
provarlo vanno bene anche 20GB.
Quindi adesso avremo Windows da una parte e Linux dall’altra. Premendo col tasto
destro sulla partizione Linux andiamo su “Create” e creiamo una partizione con il file
system ext4 pero prima dobbiamo fare qualche calcolo per inserire la SWAP. Cioè,
per esempio, se abbiamo una macchina con 20GB di spazio e 2GB di RAM,
dovremmo sottrarre la RAM allo spazio totale, ricordando che la SWAP è sempre il
doppio della RAM presente nella macchina
Successivamente andiamo a scaricare l’ISO di una distribuzione (in questo caso
Ubuntu), che può essere trovata facilmente su internet
N.B. Le versioni da scaricare sono sempre quelle col numero pari, questo perché le
versioni che hanno un numero dispari sono ancora in fase di sviluppo e quindi si
possono riscontrare dei problemi successivamente.

COS’E’ UBUNTU?
Ubuntu è una delle tante distribuzioni che fanno parte del progetto GNU/LINUX che
oltre ad avere la sua versione “principale”, ha anche altre versioni che possono
essere utilizzate in altri ambiti. Per esempio, Lubuntu e Xubuntu, sono delle
distribuzioni che a differenza di quella “principale” hanno una pesantezza grafica
ridotta e questo vuol dire che può essere installato anche in macchine più vecchie.
Esiste anche la versione “server” che come si può intuire è stata creata per essere
utilizzata principalmente nei server, quest’ultima è consigliabile installarla
fisicamente dentro la macchina e non far partire il sistema da chiavetta.
N.B. NON CI SONO DIFFERENZE tra queste distribuzioni, cambia soltanto la
pesantezza grafica che tende a rallentare un po’ il sistema.

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