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La prima operazione che dovremo compiere sarà scaricare UBUNTU DESKTOP 22.04 LTS solo
ed esclusivamente dal suo portale, in versione 64 Bit.
Scaricare, sempre che già non lo abbiamo installato sul nostro computer, il programma Balena
Etcher.
A questo punto inseriremo una chiavetta da minimo 4 Gb ed apriremo Balena Etcher
Il menù è molto minimale e la prima cosa da fare sarà selezionare il file ISO precedentemente
scaricata, poi con il bottone centrale SD Card Reader Media e selezioneremo la nostra penna da 4
Gb ed infine cliccheremo sul bottone Flash che ci consentirà di installare UBUNTU sulla pennetta
nel modo corretto.
Una volta effettuata questa prima operazione dovremo inserire la penna USB nel computer che
dovrà ospitare PROXMOX, lo accenderemo e se HP premeremo il tasto F9 selezionando la
partenza dalla penna usb o con altro tasto se computer di marca diversa selezioneremo l’opzione
che ci consente di scegliere con quale unità fare il boot.
Comparirà una schermata con scelta multipla, selezioniamo Try and Install che solitamente è la
prima opzione
Alla comparsa della schermata con lingue molteplici poste sulla sinistra dello schermo,
selezioniamo ITALIANO e sulla sezione di destra selezioniamo Prova Ubuntu
a questo punto sul desktop principale vedremo il terminale Linux in attesa di comandi con il
simbolo del $
premiamo sulla nostra tastiera il tasto NUM/LOCK e verifichiamo di avere la possibilità di scrivere
numeri sul terminale
Ricordiamoci che non siamo su Windows ed è importante scrivere i comandi così come li leggete e
cioè in minuscolo.
Questo perché Linux è un sistema operativo Key Sensitive.
ed alla richiesta password, per quanto Linux reclami per la semplicità della password che andremo
ad inserire, digitiamo 12345 e ripetiamo la sequenza di numeri alla richiesta di verifica password
è importante che scriviate i comandi in grassetto così come li leggete, rispettando gli spazi
adesso scriveremo:
alla richiesta: Are you sure you want to continue connecting….. scrivere yes e dare invio
verra richiesta la password del server al quale ci stiamo collegandoci
root@192.168.1.6’s password:
scrivere limOne_37@64
Per i computer HP sarà facile individuare la periiferica dove andremo a ripristinare il sistema, in
quanto la chiama nvmexxx dove le x stanno per il resto del nome periferica.
E’ il primo nome che noteremo e che ci appunteremo
fatto, ora se la nostra rete è gigabit il tempo da attendere sarà di circa 60 minuti, altrimenti potrebbe
sicuramente volerci molto di più, fino a circa 4 ore e più
Una volta che la procedura di ripristino avrà terminato, tornerà lampeggiante il nostro cursore a
fianco del simbolo # che indica l’utente root
scriviamo
ed eseguiamo la rimozione della nostra penna usb quando il sistema Linux ce lo chiederà, premendo
in seguito invio, attendendo lo spegnimento completo della macchina.
Riaccendiamo e dopo circa 3 minuti potremo collegarci con il sotto sistema ProxMox e con le
macchine virtuali installate e già startate
http://192.168.56.9:8006
Il browser reclamerà dicendo che stiamo utilizzando un protocollo non sicuro quale l’HTTP
clicchiamo su AVANZATE che notiamo in basso al browser e poi CONTINUA
Il server di base PROXMOX installato sulla macchina HOST, qualora abbia configurazione
Procentric dovrà avere disponibili 16 Gb di ram fisica sulla macchina host che dovrà essere
installata preferibilmente prima dell’avvio per evitare problematiche varie, altrimenti saranno
sufficienti 8 Gb di ram fisica.
Il disco della macchina HOST non potrà essere più piccolo di 256 Gb preferibilmente SSD, per
evitare che effettuando una restore dell’immagine archiviata, il processo termini con errore a causa
della mancanza di spazio.
Sul server PROXMOX a seconda dell’immagine che abbiamo restorato sul disco della macchina
host, ha già configurate due macchine virtuali:
Procentric LG da configurare
oppure
Per collegarsi all’host PROXMOX è sufficiente dalla macchina Windows10 installata come
macchina virtuale in bridge di rete, aprendone il browser chrome, digitare:
http://192.168.56.9:8006
La macchina Windows 10 consente tutta una serie di operazioni di gestione sia del sotto sistema
PROXMOX che di qualsiasi operazione necessaria per scopi futuri, non ultima l’eventuale
cancellazione della seconda macchina virtuale UBUNTU SERVER per destinarne le risorse
hardware virtuale, non ultimo lo spazio occupato dalla sua installazione, per l’installazione di altro
sistema idoneo alle necessità.
Qualora dovessimo installare una macchina Microsoft, bisognerà disabilitarne il FastBoot entrando
dal pannello di controllo in Opzioni Risparmio Energia, selezionare dal menù presente sulla
sinistra Specifica Comportamento Pulsanti di Alimentazione ed alla finestra che comparirà, nelle
prime righe evidenziato in blue potremo avere, selezionando la riga Modifica le impostazioni
attualmente non disponibili, ulteriori gestioni scorrendo verso il basso.
Dovremo de-selezionare il FastBoot e riavviare per sicurezza la macchina virtuale.
Questo per evitare le problematiche legate alla virtualizzazione di un computer Microsoft.
La scheda di rete 1, essendo in DHCP otterrà la configurazione idonea in base alla rete del cliente e
consentirà di poter amministrare la macchina Windows10 attraverso un software di gestione in
remoto quale è ANYDESK
La scheda di rete 2, è impostata con IP statico per garantire la comunicazione con il sotto sistema
host che è su una rete a sé stante proprio per impedire eventuali intrusioni da parte dell’utente e/o
sistemista smanettone.
Dato che il sotto sistema PROXMOX proviene dall’immagine di un’hard disk da 256 Gb è
importante in caso di test dei vari computer restorati, scollegare tutte le macchine clonate dalla rete
e collegarle una per volta per evitare conflitti IP del sotto sistema in questione.
Collegarsi con il sotto sistema PROXMOX, aprire dalla console di sistema pve presente sulla
sinistra e a quel punto potremo vedere le due macchine virtuali presenti sul sistema.
Selezionare Windows10 ed alla nostra destra comparirà il menù della macchina in questione.
Selezionare Console ed oltre che osservare la macchina windows 10 già operativa, se guarderemo in
altro a destra del menù, potremo vedere CONSOLE, selezioniamolo per avere una console esterna
che potremo ingrandire a pieno schermo semplicemente cliccando al centro sulla sinistra la freccetta
presente e selezionando il bottone di estensione finestra.
Chiudiamo il programma AnyDesk presente con il suo agent in basso a destra, nel menù dove è
presente l’orologio ed effettuiamo le seguenti operazioni:
cd C:\ProgramData\AnyDesk
Con questo sistema si potranno preparare più server in batteria collegandoli ESCLUSIVAMENTE
a rete Gigabit in quanto così facendo in un’ora e 15 minuti vi ritroverete tutto pronto per iniziare a
lavorare.
Una volta digitato init 0 ed assicuratoci che i server siano spenti, scolleghiamo alle macchine i cavi
di rete ricollegandoli in seguito uno per volta per non generare conflitti IP.
Essendo macchine provenienti da un’immagine di replica, avranno tutte le caratteristiche identiche
e quindi tutte avranno come IP host 192.168.56.9 che genererebbe sicuramente un conflitto qualora
ne collegassimo piu’ di 1 per volta alla rete interna.