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Sagra 32ª

24 25 26
della
Castagna
SAN CIPRIANO PICENTINO
| |

ottobre 2009
Salerno
Ente Universitas
Sancti Cipriani

Comune di Associazione Nazionale


Provincia di Salerno San Cipriano Picentino porta dei saperi Città del Castagno
Redazione, testi e ricerche
Ente Universitas Sancti Cipriani

Foto
Archivio fotografico di Cipriano Noschese
Le foto dei monumenti appartengono alla
Fototeca Comunale di San Cipriano Picentino

Immagine Grafica
Motive Alessandro De Sio, Bruna Pallante

Stampa
Lubigraf

Tutti i diritti sono riservati.


È fatto divieto di riproduzione anche parziale di testi e foto.
Dedichiamo questi
scritti e le giornate
della sagra 2009
a tutti quelli che
hanno contribuito
a farla nascere
e crescere.

Sagra 32ª
della
Castagna
SAN CI P R I A N O P I C E N T I N O

saluti
5 A don Matteo Mottola
7 Saluti del Sindaco
p ro g r a m m a
9 32 Sagra della Castagna
storia
11 Saluti del Sindaco
13 La Castagna dei Monti Picentini
15 Curiosità storiche “per una bibliografia
castanicola”
17 La Castagna: proprietà organolettiche
19 La Sagra della Castagna di San Cipriano
Picentino: l’avvento del re e della regina
24 L’Angolo del Ricordo
itinerario storico
27 A spasso tra note antiche e monumenti
della “civiltà del castagno”
29 Usi Nuziali
i t i n e r a r i o e n o g a s t ro n o m i c o
31 Tradizione e bontà in allegria!
33 Info
Sagra32ª
Castagna
della

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SALUTI

5 A don Matteo Mottola


3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

Quest’anno l’editoriale dell’Ente


organizzatore della storica Sagra della
Castagna di San Cipriano Picentino
non può dimenticare di ricordare il
promotore della manifestazione:
Don Matteo Mottola, parroco
di San Cipriano e Presidente dell’Ente
Universiats Sancti Cipriani per più
lustri che ci ha lasciati lo scorso 4
Saluti
giugno. gna di cui tutti conoscono ormai l’importanza, la fama ed il coinvolgimen-
Se ne è andato con discrezione, così come to sociale. Per ciò l’Ente Universitas Sancti Cipriani, i Sanciaprianesi, gli
arrivò e come operò in questa Comunità appassionati ed i sostenitori della Sagra, i tanti turisti che arrivano ogni
per più di Cinquanta anni. È stato infa- anno puntuali a quest’appuntamento non possono che ricordarlo e dirgli
ticabile promotore ed attivista culturale, pubblicamente grazie !
fino a quando ne ha avuto la forza e la sa- Ci piace ricordare, infine, la sua opera di valorizzazione della storia locale e
lute. Ha sempre coniugato il dono del Sa- comprensoriale, la difesa strenua dello spirito “fiero e bellicoso” del popolo
cerdozio con quello della socialià: grande picentino, finito per essere l’anima dell’ormai famosa e frequentatissima “sfi-
animatore territoriale, organizzatore di lata storica” che caratterizza alcuni momenti salienti della Sagra.
pellegrinaggi e di tante e tante manifesta- Si deve al suo essere uomo cosmopolita la fama della Sagra della Castagna e
zioni. Ha donato a San Cipriano Picentino, di San Cipriano Picentino, grazie ai sui innumerevoli rapporti istituzionali
all’intero Comprensorio ed alla Provincia e sociali. Oggi raccogliamo con orgoglio e fierezza questa sua eredità e
di Salerno, l’idea della Sagra della Casta- ricordandolo conserveremo nel futuro i suoi insegnamenti e la sua passione.

Il Comitato

Quando giovedì 4 giugno 2009 giunse ricorda uomini illustri come il teologo e filoso Pasquale Naddeo, i nipoti
la notizia della scomparsa del parroco di S. mons. Oreste e Angelo Noschese, l’imprenditore Antonio Amato e tanti altri
Cipriano Picentino, mons. Matteo Motto- professionisti che hanno onorato S. Cipriano? In tal modo il parroco si sente
la, un fremito di commozione ci pervase, gratificato di più e traduce nel suo servizio pastorale la ricchezza lasciata
ripensando alla vita e alle opere di un dè- da tanti che lo hanno preceduto, spingendolo ad una creatività di iniziati-
gnissimo presbitero amato dal suo popolo ve e di impegni che vanno al di là del compito strettamente pastorale. Di
e da tutti stimato. Di Don Matteo si può questo Don Matteo era consapevole e l’amore del popolo che era riuscito a
parlare a lungo, ma di questo tratto signi- conquistarsi ne è la conferma più viva. Don Matteo non sarà dimenticato fa-
ficativo della sua persona non si può ta- cilmente, anzi già si pensa a come tenere desta la memoria come un monito
cere tanto la sua esistenza era legata alla per le future generazioni. Nato ad Eboli il 19 agosto 1932, era stato ordinato
terra dei Picentini, da lui fatta oggetto presbitero il 13 marzo 1955, dopo aver compiuto gli studi nel Seminario
di appassionata ricerca e di promozione Arcivescovile e nel Potificio Seminario Regionale “Pio XI”: Assegnato alla
umana e sociale. A pochi capita di vota- parrocchia di S. Cipriano Picentino ha sempre operato con totale dedizione
re la propria vita ad un solo territorio e per la promozione umana, civile e religiosa della comunità. L’Onorificenza
spendere per esso le proprie energie. Don pontificia di Cappellano di Sua Santità fu un degno riconoscimento per i
Matteo aveva compreso che fare il parroco meriti acquisiti. Ora che è tornato alla casa del Padre, siamo confortati dalla
in una terra per molti aspetti particolare, certezza che continuerà a pregare per noi, soprattuto per la sorella, che lo ha

5
se si considera la nobiltà delle origini fa- sostenuto in questi anni con premurosa attenzione, per il fratello, i nipoti
miliari, lo splendore delle tradizioni civili e, soprattutto per la “sua” S. Cipriano Picentino che ha avuto, in questi mesi
e religiose, la pletora di ecclesiastici e di di sofferènza nel Sindaco dott. Attilio Naddeo e in Don Alvaro Naddeo gli
imprenditori che lì ebbero i natali, non interpreti amorosi e solleciti della preoccupazione orante di tutti i fedeli.
era né facile, né insignificante. Chi non
Mons. Gerardo Pierro
Arcivescovo Metropolita di Salerno - Acerno - Campagna
Scritto pubblicato il giugno 2009 in occasione dell’anno del sacerdozio
Sagra32ª
Castagna
della

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SALUTI

7 Saluto del Sindaco


3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

La Sagra della Castagna chiude la stagio-


ne delle manifestazioni sanciprianesi con
tutta la sua spettacolarità. E’ l’evento più
longevo che il nostro comune può vanta-
re; quello soprattutto, che attrae un mag-
gior numero di ospiti e turisti nei primi
giorni dell’Autunno, aggregando tutta la
comunità locale introno alla raccolta del-
le Castagne, alla degustazione di questo
Saluti
eccellente prodotto dei Monti Picentini in questi giorni visiteranno il paese e ne gusteranno i sapori e la tradizio-
ed alla preparazione delle pietanze o dei ne. Grazie all’Ente Universitas Sancti Cipriani – Associazione organizzatrice
dolci che da esso derivano. Il Calzoncello, dell’Evento – San Cipriano Picentino da più lustri vive momenti ludici e
il Castagnaccio; poi le caldarroste, le lesse spettacolari che intendono principalmente valorizzare la storia locale e le
e le ballotte non mancano sulle tavole san- tradizioni, grazie allo spirito ed all’originaria impronta data da uno degli
ciprianesi in questo periodo. Così La Sagra ispiratori principali di questa manifestazione, il compianto Mons. Matteo
delle Castagna allarga il piacere conviviale Mottola, storico Presidente del Sodalizio che ci ha lasciato nel giugno scor-
della raccolta e della lavorazione a quanti so. Mi piace ricordarlo insieme a tutti, per l’opera compiuta in vita e per
l’eredità ben accolta dai suoi successori.

Ad maiora!

Gennaro Aievoli
Sindaco di San Cipriano Picentino

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sabato 24 |
ore 9.30 storie . ore 11.30
Caccia al tesoro per gli alunni Piazza “Grande dei Castagnari”
della Scuola Elementare e Media dell’Istituto ore 20.30 (Piazza Umberto I°): “Rievocazione
Comprensivo San Cipriano Picentino. Giardini “Le Castagne storica delle vicende del Popolo
Spezzate” (Villa Comunale): Picentino” in costumi d’epoca.
ore 10.00 Spazio Giovani, si canta e si balla Sfileranno per le vie principali del Paese:
Apertura del Percorso Fotografico nella rassegna “La Notte dei Picentini, Cartaginesi e Romani
“San Cipriano Ieri e … Oggi” Castagnari” a cura di Jay con il Generale “Silla” che distrusse
per i vicoli di Via Pozzilli, Via Cioffi Group. la città di Picentia.
e Via Marotta.
Piazzale ”Il Riccio Spinoso” ore 13.30
Piazza “del Moscardino” (Sagrato Chiesa Madre): Il gruppo Piazzale “Il Castagneto”
(Piazza Municipio): presso Aula Consiliare “Salerno City” allieterà la (Parcheggio Via Botteghe): “… Pranziamo
Apertura della Mostra di Pittura e Scultura serata con balli e canti . Insieme” piatti tipici locali con degustazione
a cura dell’Accademia Internazionale gratuita di “caldarroste sanciprianesi”.
“Grassi” di Salerno. Piazzale “Il Castagneto”
(Parcheggio Via Botteghe): ore 15.30
ore 10.30 Fisarmoniche e organetti Piazza “Grande dei Castagnari”
Piazza “del Moscardino” renderanno piacevole la serata (Piazza Umberto I°): la banda folk dei
(Piazza Municipio): Aula Consiliare, Convegno con degustazione di prodotti “Castagnari di Tupprtunne” preceduta
“Il futuro del Castagno nei Monti tipici locali. da un gruppo di majorettes annuncerà la
Picentini”. passerella degli asini partecipanti alla 28ª
Piazza “del Moscardino” edizione del “Palio del Ciuccio”.
“Sanfrancescohostel” Sala E20, (Piazza Municipio): organetti
Apertura Mostra documentaria e tamborre allieteranno la serata ore 16.00
“Conti Riflessi. Economia con degustazione di specialità Piazza “Grande dei Castagnari”
ed opere a San Cipriano Picentino a base di castagne. (Piazza Umberto I°): 28^ edizione del
tra Ottocento e Novecento”. “Palio del Ciuccio” corsa di asini
Piazza “Grande dei per contrade dell’intero territorio comunale.
ore 11.00 Castagnari” (Piazza
Per le strade principali del Paese 1ª edizione Umberto I°): Si canta e si balla ore 17.30
di “Gimkana di Carruoccioli con il gruppo folkloristico Piazza “Grande dei Castagnari”
Caratteristici”. “Terremares” - La Paranza (Piazza Umberto I°): Replica della
dell’Irno. “Sfilata Storica” Aux Flambeaux .
ore 18.30
Via “Le Castagne del Prete” ore 19.00
(Via Marotta): “Medioevo dei Bambini” Via “Le Castagne del Prete”
Laboratorio didattico, in cui si costruiscono (Via Marotta): “Medioevo dei Bambini”
meridiane, si insegna la fabbricazione della Laboratorio didattico, in cui si costruiscono
carta, si scrive il Gotico, si gioca… e s’inventano meridiane, si insegna la fabbricazione della
carta, si scrive il Gotico, si gioca… e s’inventano

domenica 25 |
storie.

ore 20.30
Giardini “Le Castagne Spezzate”
(Villa Comunale): Spazio Giovani, si canta
e si balla nella rassegna “La Notte dei
ore 8.30 Castagnari” a cura di Jay Group.
Escursione Montana
dal “Parco Madonnella a Croce Piazzale “Il Riccio Spinoso”
di Pezzano” (565 Mt. s.l.m.) (Sagrato Chiesa Madre): Si canta e si balla con
e ritorno. Raduno in Piazza il gruppo folkloristico “Montecorvino
“Grande dei Castagnari” a Rovella”.
cura del Gruppo “Trekking
Picentini” – Progetto Terra Piazza “del Moscardino”
(Piazza Municipio): Organetti e tamborre
ore 9.00 allieteranno la serata con degustazione
Per i cieli della Valle Picentina: di specialità a base di castagne.
8° trofeo di “Parapendio”
gara di precisione in atterraggio Piazza “Grande Dei Castagnari”
a cura degli “Angels Fly (Piazza Umberto I°): Frestival Folk
Team” “Organetti in concerto” con la
partecipazione straordinaria di
ore 11.00 “Silvestro Folk”
Piazza “Grande dei
Castagnari” (Piazza Piazza “Grande Dei Castagnari”
Umberto I°): Sfilata degli (Piazza Umberto I°): Accensione pirotecnica
“Sbandieratori e del “Ciuccio di Fuoco” a cura della ditta:
Trombonieri Cavensi” “Curci Amodio”.
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Sagra 32ª
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della
Castagna | |
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

S A N C I P RIANO PICENTINO ottobre 2009

Programma
Salerno

lunedì 26|
È l’appuntamento ormai tradizionale e
suggestivo, nato in origine per i paesani, ma
ormai tanto agognato dagli amici che vogliono Radio Club 2001
trascorrere una serata più tranquilla ma con Campania Puglia Basilicata
tanta allegria e musica: La Radio nella Tua Città
Via Appia, 7 Lioni - Avellino
ore 16.00 www.radioclub2001.it
F.M. 88.3 - 89.9 - 96 - 104.1
Piazza “Grande Dei Castagnari”
Dalle ore 10.00 funzioneranno STEREO - RDS 101.4 - 104.2 - 104.3 - 107.4
(Piazza Umberto I°): 9ª “Olimpiade della
Stand gastronomici e ci sarà
Castagna”. Giochi campagnoli con ricchi l’accensione dei fuochi per Organizzatore Manifestazione
premi in palio. la cottura e la degustazione Ente Universitas Sancti Cipriani
gratuita di Lessate, Ballotte Via Roma, n.1
ore 19.30 e Caldarroste innaffiate con 84099 San Cipriano Picentino (SA)
Piazza “Grande Dei Castagnari” ottimo vino locale. Cell. 389 6435005 - 389 6436780
(Piazza Umberto I°): Premiazione delle varie
attività sportive e culturali e ricreative. Piazza “Grande dei Castagnari”: www.lasagradellacastagna.net
per i celiaci i dolci tipici della info@lasagradellacastagna.net
ore 20.30 Sagra… sono anche senza
Piazza “Grande Dei Castagnari” glutine.
(Piazza Umberto I°): Si canta e si balla con
il gruppo folkloristico di “Enzo Turiello”. Vari stand gastronomici, con
pietanze tipiche Picentine
ore 23.00 faranno da appetitosa
Piazza “Grande Dei Castagnari” cornice alla “Sagra”.
(Piazza Umberto I°): “Lotteria della
Sagra” estrazione della sottoscrizione a premi: La Chiesa Madre rimarrà aperta
1° premio: al pubblico per la visita degli
scavi archeologici
BUON
Autovettura Citroen “C 1” modello 1.0
AirDream PULP 5P Nei giorni precedenti e durante
DIVERTIMENTO e…
2° premio: la Sagra gli “Angels Fly Team”
sorvoleranno i cieli della Valle
arrivederci alla
Televisore LCD 32”
Modello Samsung LE32B35, 32”
Picentina portando in alto, il
nome della Sagra.
prossima Sagra 2010
3° premio: Un servizio navetta, dal …da sempre e per

9
Notebook Compaq 15” CQ 61-2
4° premio:
parcheggio custodito
trasporterà i graditi ospiti al sempre ogni ultimo
Fotocamera digitale
Nikon COOLPIX L2, 10Mp
centro della Sagra.
sabato e domenica
5° premio:
L’angolo Filatelico sarà attivo
in Piazza Umberto I. Potrete
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Sagra32ª
Castagna
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STORIA

11 San Cipriano Picentino


3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

San Cipriano Picentino è situato nel


Parco Regionale dei Monti Picentini. Di-
sta sedici chilomentri da Salerno e dieci
dalla piana di Pontecagnano. Confina a
Nord-Ovest con il territorio del Comune
di Castiglione del Genovesi, a Nord-Est
con quello di Giffoni Sei Casali, ad Ovest
con quello di San Mango Piemonte e della
città di Salerno, mentre a Sud è delimita-
Storia
to dai confini del Comune di Giffoni Val-
le Piana. Esteso su una superficie di 17.4
Kmq, è composto da cinque nuclei urbani:
il Capoluogo (325 mt. s.l.m.), dove sono
ubicati il Municipio ed i principali uffi-
ci amministrativi, la frazione di Vignale
a Nord-Ovest (415 mt. s.l.m.), le frazio-
ni di Pezzano, Filetta e Campigliano a
Sud. Il Comune di San Cipriano nasce nel
1806 dall’aggregazione delle antiche terre
dell’omonima Baronia, le Universitas Ci-
vium di Vignale, Pezzano e Filetta. Il 23
Ottobre del 1862 Vittorio Emanuele II, su
indicazioni del Consiglio comunale, de-
cretò l’apposizione del suffisso Picentino.
Il Patrono, festeggiato il 16 Settembre, è
San Cipriano Vescovo e Martire cartagine-
se. L’orografia urbana varia dai 70 ai 450
metri sul livello del mare. Domina l’intero pico della macchia mediterranea. Offre squarci paesaggistici su Castagni,
territorio comunale la catena pre-appenni- Querce, Pioppi, Aceri in altura; Olivi, Noccioli, alberi da frutta e seminativi
nica dei Monti Picentini di cui fanno parte vari a quote più basse. L’immagine del paesaggio muta a secondo delle sta-
i rilievi di pertinenza territoriale: Monte gioni: dal verde sfumato o intenso delle fioriture primaverili, agli ocra ed ai
Monna o ‘Cerreta’ (1196 mt.), Monte Merlo rossi fiammanti dell’autunno, fino alle tinte cineree della stagione invernale.
o ‘Visciglieta’ (837 mt.). L’ambiente è ti- L’economia è essenzialmente legata al settore primario e secondario. L’attivi-
tà agricola, una volta prevalente, è caratterizzata dalle colture del Castagno,
dell’Olivo, del Nocciolo, della Vite; da alberi da frutta quali Meli, Peri, Peschi
e da seminativi misti e stagionali. La viabilità principale è caratterizzata dal-
la Strada Provinciale 18 che congiunge il territorio comunale alla Tangenziale
di Salerno, alle Autostrade Salerno - Napoli e Salerno - Reggio Calabria, dalle
quali è possibile raggiungerlo attraverso l’uscita di San Mango Piemonte e
quella di Pontecagnano.

abitanti: 6894

11
denominazione: Sanciprianesi (nelle frazioni storicamente tendono
ad assumere il derivato dal relativo toponimo: Vignalesi, Pezzanesi,
Filettesi,Campiglianesi)
il più longevo: Ha compiuto 100 anni il 25 di Aprile 2009
il più giovane: È nato il 16 Settembre 2009
Sagra32ª
Castagna
della

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STORIA

13 La Castagna
dei Monti Picentini
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

Le primissime testimonianze circa la


presenza di alberi di Castagno nel territo-
rio dei Monti Picentini risalgono al X se-
colo. Nel Codex Diplomaticus Cavensis, tra
la fine dell’anno 900 e la prima decade del
1000 nel luogo detto silia in finibus salerni
(l’attuale territorio della frazione Campi-
gliano di San Cipriano Picventino) viene
concessa in fitto percia de terra bacua et cum
Castagn
alquanti castanei. Si tratta di pochi piedi neggiante che lambisce il fiume Picentino. Tra l’ XI ed il XII secolo in tutta
di Castagno, piantati nella vasta area pia- l’area picentina si assiste alla formazione dei castanetum, e insertetum, ossia
di Castagneti da frutto, grazie all’impulso dei monasteri benedettini, anche
locali, legati principalmente all’Abbazia di Montevergine. Infatti, nei docu-
menti, prevale la primitiva proprietà ecclesiastica dei fondi castanicoli a
scapito di quella laica che, diversamente, diventerà sempre più cospicua a
cominciare da XVII secolo con i larghi e massicci investimenti delle famiglie
nobiliari meridionali. Tra l’anno 1000 ed il 1809 sono censiti a San Cipriano
Picentini 319.22 tommoli di terreni destinati a castagneti. Il Comune di San
Cipriano Picentino, rientra nell’areale di produzione della DOP (in fase di
istruttoria ministeriale) della “Castagna di Serino”, insieme a quelli di Ca-
stiglione dei Genovesi, S. Mango Piemonte, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle
Preghiera Piana, Calvanico, Baronissi in provincia di Salerno Serino; S. Lucia di Serino,
S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Solofra, Montoro Inferiore e
dei castagnari Superiore, Chiusano S.Domenico, S. Michele di Serino e Contrada in provin-
cia di Avellino. Nella denominazione “Castagna di Serino” si comprendono
O viandante, che arrivi da mete lontane e
due cultivar locali : la “Montemarano” e la “Verdole”. La prima, detta anche
ti inoltri nei viottoli di campagna, ascolta
“Santimango” o “Marrone di Avellino”, è considerata dagli esperti tra le mi-
le mie preghiere.
gliori varietà italiane soprattutto per le caratteristiche di pregio dei suoi
Tu, che osserverai le castagne sul
frutti. Dimensioni medio-grosse dei frutti (da 50 a massimo 70 frutti per
tuo sentiero, contemplale nella loro
kg di prodotto), seme bianco-latteo, solcature superficiali, polpa dolce e
maestosità – guarda gli alberi che
croccante sono infatti i principali parametri di qualità che la fanno parti-
raccolgono questi frutti e rispettali –
colarmente apprezzare dai consumatori e dall’industria di trasformazione.
assapora il nettare dei frutti bruni dolci
La “Verdole” assolve soprattutto alla funzione di varietà impollinatrice, an-
e corposi.
che se in molte valli a quote basse del Serinese essa rappresenta la cultivar
Accarezza con le tue mani i rami spogli
prevalente in quanto più resistente alle nebbie e alle crittogame. I suoi frutti
degli alberi nelle giornate fredde e
sono di pezzatura media (media 69-75/kg), più tondeggianti e più brillanti.
tempestose e dona loro calore , quel calore
La superficie interessata dalla coltivazione di castagneti da frutto è stimata
che merita chi lavora tanto per darti i
in oltre 5.000 ettari, che rappresenta più di un quarto della superficie to-
frutti di cui tu apprezzi il sapore .
tale delle province di Salerno e Avellino. La produzione è di circa 100.000
Non maltrattare né pianta né frutto, ed
quintali di castagne all’anno. I Frutti sono destinati alle industrie locali di
io umile castagnaro ti sarò grato perché
trasformazione, al consumo del prodotto fresco e all’esportazione. Nei Pi-
il mio impegno è quello di aiutare la
centini, inoltre, l’area del Terminio-Cervialto (limitatamente ai territori dei
castagna ad arrivare fino a te. Il mio
comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Nusco, Volturara Irpina
impegno non sia dunque vano , la mia
e Montemarano (contrada Bolifano) è indicata come IGP della “Castagna di
natura ed il mio amore per queste piante e
Montella”. Il riconoscimento comunitario dell’Indicazione Geografica Protet-
questi frutti siano anche la tua natura ed
ta è avvenuto attraverso il Regolamento (CE) n. 1107/96 (pubblicato sulla
il tuo amore .
Anonimo del Sec. XIII
GUCE n. L 148/96 del 21 giugno 1996).
(lo scritto in latino è stato rinvenuto su di un cippo
lapideo in alta montagna)
Sagra32ª
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STORIA

15 Curiosità storiche
“per una bibliografia
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

castanicola”

Il castagno era già conosciuto ed ap-


prezzato dai Greci per le sue numerose
potenzialità: abbondante produzione di
frutti molto nutrienti, utilizzo di legna-
me, corteccia, foglie e fiori (farmacopea).
Gli ellenici ne svilupparono la coltivazio-
ne selezionando le varietà, per poi con-
sumare le castagne nei modi più diversi.
Greci, Fenici ed Ebrei commerciavano
Curiosi
questi frutti in tutto il bacino del Medi- che le castagne, anche se cibo di gran nutrimento, generavano ventosità,
terraneo, la cui pianta era definita “albero gonfiore di ventre e mal di testa. Durante il Medioevo furono soprattutto gli
del pane” da Senofonte (IV secolo a.C.). ordini monastici a migliorare la coltivazione (rimboschimenti nelle aree pe-
Virgilio dava consigli sulla coltivazione del demontane), la conservazione e la trasformazione delle castagne. Fu allora
castagno, mentre Marziale indicava che che si affermò il mestiere di “castagnatores”, svolto da contadini specializzati
nell’Impero Romano nessuna città poteva nella raccolta e lavorazione di questi prodotti del bosco. Le castagne diven-
gareggiare con Napoli nell’arrostire questo nero così l’alimento principale delle genti di montagna, identificato come un
frutto. Plinio raccontava invece come con cibo plebeo da evitare nei menu di corte. Fu probabilmente per questi moti-
la farina di castagne si preparasse un pane vi se nel XIII sec. iniziò a diffondersi il termine “marrone” per indicare le qua-
particolare di cui si cibavano le donne du- lità eccellenti, più grosse e preziose, meglio adatte ad un consumo elitario.
rante le feste in onore di Cerere, periodo Nel Medioevo a questo frutto venivano anche riconosciute proprietà afrodi-
in cui era loro vietato mangiare cereali. I siache, dettate soprattutto dalla sua forma di “testicolo”. Il primo a notare
latini cuocevano le castagne sulla fiamma la somiglianza fu Isidoro di Siviglia (VI sec.) che accostò il nome castagno
diretta, sotto la cenere, nel latte, o come a “castrare”, dicendo che quando si estraevano dal riccio i due frutti gemelli,
suggeriva Apicio, al tegame con spezie, era come se si facesse una castrazione. Sulle qualità afrodisiache delle casta-
erbe aromatiche, aceto e miele. Galeno e gne si rintracciano anche testimonianze successive. Un autore arabo tardo
gli altri medici dell’epoca avvertivano però medioevale affermava: “le castagne sono calde in primo grado e secche in
secondo. Sono assai nutrienti e provocano il coito, ma gonfiano il ventre”.
Nel Cinquecento il Mattioli segnalava: “provocano il coito essendo molto
ventose… nelle montagne ove si raccoglie poco grano, si seccano… e fasse-
ne farina la quale valentemente supplisce per farne pane”. Nel Settecento il
marrone riscosse grande favore presso le classi alte, e donare ad una signora
grosse castagne confezionate in dolcetti glassati poteva alludere a maliziosi
significati. L’albero del castagno, longevo come la quercia e l’olivo, ha un
tronco che diviene quasi una casa con numerose gallerie interne. Ancora
nello scorso secolo la raccolta delle castagne avveniva con precisi rituali. Alla
fine di settembre, dopo avere ripulito il sottobosco, con lunghe pertiche si
faceva la battitura dei primi marroni. I frutti, ancora nel riccio, venivano
ammucchiati nella “ricciaia” coperta di foglie ed erba, per completare la ma-
turazione e nello stesso tempo uccidere le larve che avrebbero danneggiato
il raccolto. Lo stesso risultato si otteneva immergendo le castagne nell’ac-
qua (cambiata una volta al giorno) per una settimana e poi asciugandole.
Nei castagneti c’erano poi delle piccole costruzioni in pietra: i seccatoi (o
anche “pagliai”), indispensabili a sviluppare il processo di conservaravazione

15
delle castagne. Queste strutture erano suddivise su due piani da un solaio a
graticcio, sopra venivano adagiate le castagne, sotto si accendeva un lento
fuoco utile per essiccarle.
Sagra32ª
Castagna
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STORIA

17 La Castagna:
proprietà organolettiche
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Castagno
Castanea sativa Miller

Famiglia : Fagacee

Nomi locali: Castagna (liguria), Castan


(piemonte), Castegna (lombardia),
Castagner o Maronaro (veneto), Castagn
Proprie
Droghe (parti usate): Le foglie e la corteccia dei rami.
(emilia), Marrone (toscana ), Castagnara
(calabria), Castangia (sardegna). Quando si raccoglie: Le foglie si raccolgono in aprile- maggio recidendole
insieme al corto picciolo - La corteccia si raccoglie in autunno o in
Portamento: È un albero a foglia caduca, primavera. Si recidono alcuni rami di uno o due cm di diametro e se ne
alta fino a 30 metri, con grosso tronco e stacca la corteccia aiutandosi con un coltello.
chioma tondeggiante; la corteccia è liscia
e punteggiata dalle lenticelle biancastre. Come si conserva: La corteccia si taglia in pezzi lunghi circa 5 cm e si
essicca al sole; le foglie si essiccano all’ombra rimuovendole spesso. Foglie e
Foglie: Le foglie, lunghe fino a 20 corteccia si conservano in sacchetti di carta o di tela.
cm, hanno un picciolo corto e forma
lanceolata ristretta in apice acuto; il Come si usa la droga
margine è seghettato in numerosi denti Composizione Chimica : Acido castano – tannico che si scinde con acido
acuti, la superficie è variamente pelosa cloridrico all’ebullizione in rosso di castagno, ed uno zucchero:
da giovane per divenire glabra e lucente Contiene inoltre gomma, albumina e tracce di resina, grasso e un
nelle foglie adulte. fermento, la lipase.
Fiori: I fiori sono separati, i maschili Proprietà
sono disposti in glomeruli a loro volta in tossifughe – fortemente astringente – antispasmodiche –
una lunga spiga all’ascella delle foglie; i Uso Esterno la corteccia
femminili, in numero di uno-tre, sono Per pelli fragili e delicate, arrossate.
racchiusi in un involucro detto cupola Decotto - 6 g in 100 ml di acqua.
formato da diverse brattee saldate Fate lavaggi ed applicate compresse ogni 15 minuti.
insieme. Uso Interno le foglie
Come sedativo della tosse e blando antisettico delle vie respiratorie.
Habitat: È diffuso in boschi più o Infuso - 2 g in 100 ml di acqua .
meno estesi fino a 900 m nell’Italia Due-tre tazzine al giorno da bersi in piccoli sorsi.
settentrionale e fino a 1300 m in quella Tintura - 20 g in 100 ml di alcool di 60°
meridionale, è coltivato in diverse (a macero per 5 giorni) Uno - due cucchiaini al giorn
varietà. Uso Esterno le foglie
Come astringente e blando disinfettante della pelle e delle mucose
Infuso - 6 g in 100 ml di acqua .
Fate sciacqui, lavaggi, compresse imbevute di infuso sulle parti interessate.
Uso Cosmetico
L’acqua di cottura delle bucce di castagne è un ottimo dopo shampoo per
esaltare i riflessi dorati dei capelli biondi.
In alcune regioni si usa la polpa cotta e setacciata dei frutti quale crema
semifluida per detergere il viso e farne applicazioni e schiarimenti in forma
di maschere.
Sagra32ª
Castagna
della

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STORIA

19 La Sagra della Castagna


di San Cipriano Picentino:
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

l’avvento del re e della regina


La Sagra della Castagna di San Cipria-
no Picentino è caratterizzata da una
programmazione varia, ricca di momenti
culturali, ludici, oltre che di tradizionali
percorsi enogastronomici.
È un “grande contenitore culturale” co-
ordinato dall’Ente Universitas “Sancti
Cipriani” dove anche artisti, artigiani e
produttori trovano lo spazio per esprimer-
Eventi
si ed esporre.

La regina incontrastata della Festa è la


Castagna che, cotta a caldarrosta, ballot-
ta e lessa, viene offerta gratuitamente nei
vari punti degustazione. Tra tutti il Cal-
zoncello è re della manifestazione. Dolce
tipico picentino a San Cipriano trova la
sua più alta affermazione nei momenti di
festa comunitaria e familiare.

sfilata storica
Regna sulle tavole locali fino a Natale.

La sfilata storica

19
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STORIA Eventi
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3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

Caccia al teso
Caccia al Tesoro

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Sagra32ª
Castagna
della
STORIA Eventi
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3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

palio dei ciucci


Il Palio dei Ciucci

23
Sagra32ª
Castagna
della

Il Palio dei Ciucci


palio dei ciucci
L’Angolo
del Ricordo
Il Palio dei Ciucci e
La voce del “Palio dei ciucci”
Agostino Rizzo lo conoscono bene i sanci-
prianesi ma, hanno imparato a conoscerlo
anche gli avventori della Sagra della Ca-
stagna.
È stato per ventisei anni la voce del “pa-
lio dei ciucci”, facendolo diventare con i
suoi sagaci commenti un palio particolare,
fatto di ciucci turbo e cosworth, dotati
di mini gomme, con zoccoli lisci o per la
pioggia, con garrese aderente alla pista.
Il palio che si svolge tra le due piazze del Agostino Rizzo doveva nascere con una guerra in corso, poteva scegliere
paese faceva il paio con il circuito di Mon- tra la prima e la seconda guerra mondiale, avendo i genitori possibili per le
tecarlo, perché anche noi avevamo la cur- due soluzioni (il padre era nato nel 1884 e la madre nel 1900 ); da ritar-
va del tabaccaio e quella delle acque mine- datario gli andò bene, per iniziare la vita, il 26 agosto 1942; in quel mese
rali; non eravamo da meno nemmeno con di quell’anno i quotidiani cominciarono ad uscire con non più di quattro
i box per il cambio biada... E poi i nomi pagine e dal mese successivo fu vietata la vendita delle automobili ai privati
dei ciucci. Chi mai dimenticherà il famoso Le ristrettezze, l’alimentazione appena sufficiente, a parte le cause geneti-
“Mezza palla” e il dubbio amletico su chi che, spiegano i suoi difetti di fabbricazione; in ritardo, a 48 anni, si fece
fosse realmente il ciuccio: quello sopra o correggere la coartazione congenita dell’aorta. Ad un anno dalla nascita gli
quello sotto? alleati bombardarono dal mare di Salerno, appena lontano, il paese dov’è
Questo Agostino era quello che tutti co- nato, San Cipriano Picentino, e parte della sua casa, così parte della guerra
nosciamo ma, c’è n’è un altro, meno co- si trasferì nel suo piccolo cervello e vi rimase. Da Napoli, dove attendeva a
nosciuto. studi di medicina mai compiuti e dove viveva nel quartiere che fu dei suoi
È l’ Agostino poeta, quello capace di vede- antenati materni, nel 1968, in ritardo, data l’età, anche per la rivoluzione
re cose speciali e di raccontarle spostando- studentesca, andò a Roma dove, con i suoi amici de La Scacchiera, inventò
si da un registro all’altro della vita, capace ed organizzò un Cafè Chantant per il teatro Parioli: ebbe successo ma non
come pochi di sorridere del tragico e, lo continuò. Per la propensione al ritardo fa l’antiquario. Si laurea, con mol-
fa, usando la lingua dei nostri padri : come to ritardo nel 2003, cioè adesso, in materie letterarie presso l’Università
pochissimi usa il dialetto salernitano. di Salerno. Firma cambiali e versi con la stessa disinvoltura. Ride per non
Ancora lo ricordo nella sua abitazione di piangere. Forse morirà in ritardo. Purtroppo Agostino non morirà in ritardo
San Cipriano impegnato, sotto una mon- perché ci ha lasciati improvvisamente l’anno scorso ma, anche il giorno della
tagna di libri dialettali, a studiare la “lin- sua dipartita è stato particolare, così com’è stata tutta la sua vita.
gua e la sua sintassi” per portare a termine Ci ha salutati il 27 agosto, giorno a cavallo tra il suo onomastico e il suo
la sua raccolta di poesie “NIENTE PRO- compleanno.
PRIO”. Da questo suo lavoro proponiamo Ciao Agostino, e con questo saluto vogliamo salutare tutte quelle persone
la lettura dell’ultima sua poesia “me ne che hanno contribuito, come te, alla crescita e allo sviluppo della Sagra e a
vaco” – quasi un presagio... e la sua au- far conoscere questo paese osannato dal Sannazaro e che, come te, ci hanno
tobiografia. lasciato.
Infine un grazie particolare va alla moglie Franca Gagliardi e ai figli Maria
Luigia, Giovanni, Francesco ed Elena che hanno autorizzato la pubblicazione
della poesia e dell’autobiografia.
Il Ciuccio di Fuoco

Ciuccio di fuoco
Me ne vaco
è ffrnuta, me n’esco d’ ’o libbro
Me ne scèngo pe’ ll’urdemo foglio
Me ne vaco da dinto a ’stu libbro
Vaco attuòrno a vede’ che se fa’;

e’ sta penna m’ ’a porto cu’ mmico,


chèsta ccà è ’na penna ammaistrata,
me ne vaco p’ ’e cchiazze e p’ ’e viche
e chi ’o ssape a chi pozzo ’ncuntrà ;

si p’ ’a strata ’ncuntrasse ll’ammore


i’ pe’ mme, cu ll’aiuto ’e ’sta penna,
ve dicesse ’o culore e ’o sapore
e che mmòsse ’stu còre me fa’;

e accussì si vedèsse e ccriature


o ’a vicchiaia o ’a miseria o ’a ricchezza
tutte ’e ccose d’ ’o munno ch’io appuro,
tutte còse venèsse a ccuntà .

si pe’ ccaso ’ncucciasse c’ ’a morte


lle dicèsse: aspiétte, i’ mo’ vengo,
vaco e ttorno e a tturnà corro forte,
damme ’o tiempo d’ ’e ghì ’a salutà .

ma si ’a morte nun vo’ sape’ cunto


torno ’lloco ’sta penna affatata,
vène a mettere sulo ’nu punto,
po’ pur’essa se vène a ccucc ..

Agostino Rizzo
Itinerario
Storico
Area Manovra
autobus
visitatori
Giffoni
Vignale 6 Salerno
Via Pozzilli/Via Cioffi
Mostra fotografica dal tema “San 5
Cipriano ieri e... oggi”

via Maro
Chiesa Madre
i

tta
Visita ai ritrovamenti archeologici
all’interno della Chiesa Le castagne
via del Prete
P
Castiglione
ozz
o 4 7 8 9
ma
del Genovesi Ro
via
arrivo
navetta
Piazza del
Moscardino via Umbert
oI i 3 11 piazza Grande
10 San France
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dei Castagnari
i Municipio via Bo
t teghe
Le Castagne
Villa Comunale Spezzate
Giardini

via Po
Piazza il
Area camper Castagneto

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Salerno
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ITINERARIO STORICO

27 A spasso tra note


antiche e monumenti della
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

“civiltà del castagno”

Sulle orme di
Messer Jacopo
Tra il 1473 ed il 1474, il giovane Jacopo
Sannazaro, insieme a suo fratello Marco
Antonio ed alla giovane madre Masella,
visitarono i vasti possedimenti del nonno
Baldassarre Santomango, da tempo uniti
Itinerar
Storico
a formare la Baronia delle Terre di San Ci-
priano, Filetta e Pezzano. Fu l’occasione
per un ‘viaggio in Arcadia’, la cui immagi- E di Don Benedetto
ne resterà impressa nella mente del poeta
sino alla morte. Forse ospite della Famiglia Nell’estate del 1873 presso la Casa di Francesco Petroni, scampato alla scia-
Sabato che dimorava nel borgo che sarà gura familiare di Casamicciola, arriva Benedetto Croce, nipote di Donna Ma-
detto “delli Vernieri”, dovette percorrere i riannina. In quella Casa, tra ricordi monarchici ed ardori liberali che accom-
vicoli che conducono alla vetusta Chiesa pagneranno anche i soggiorni di Silvio Spaventa (il quale vi custodiva un
di San Cipriano(1) ed alla cappella della biliardo personale e per il quale venivano cucite camicie di lino), gli interessi
Confraternita di Maria SS.ma del Ro- del giovane storico si tramutarono nella trascrizione dei Canti d’amore e del
sario e San Giuseppe(2). A pochi pas- rito dell’accoglienza nuziale, orecchiati sul largo di Palazzo (largo Petrone),
si sorgeva la Casa dei nobili Cioffi e da sul sagrato della cappella dell’Immacolata o lungo il vicolo poi denominato
questa, poco più su, la Piazza Maggiore Silvio Spaventa. Don Benedetto percorre le strade della San Cipriano moder-
(3) detta anche la Croce (Piazza Umber- na che in quegl’anni si doterà di nuove opere: nel 1875 sarà costruito l’oro-
to I). Essa era il centro politico, ammi- logio pubblico(7) (funzionante con ingranaggi originali regolati a mano)
nistrativo e commerciale dell’epoca; dove in cima alla chiesa dell’Addolorata(8), attaccata alle Carceri del Manda-
si affacciavano i fondaci e le botteghe mento(9); nel 1878 l’architetto Alfonso Giannattasio firmerà il progetto per
dell’Arte della Lana. Vi si teneva la pub- la costruzione della Fontana pubblica(10), attualmente conservato presso
blica assemblea quando il Governatore la l’Archivio Storico Comunale(11) (Custode delle memorie civiche).
proclamava dal Balcone del Tribunale della
Baronia. Di fronte, dove nel 1647 sorgerà
il Convento di San Francesco di Paola
(4), si estendeva l’arborato ed umbratile
territorio della Savoncola con la fonte Ba-
gnara, principale sorgente del paese. Dalla
piazza risalgono ancora oggi “i Marotti
(5)”, l’antico vicolo che prede il nome
dalla facoltosa famiglia che vi abitava. Co-
steggiato di case e palazzi collega al borgo
dei Luri dove nei primissimi anni del XVI
secolo costruiranno case soprane le fami-
glie Mele ed Autuori. Lì la chiesa di Santa
Maria del Soccorso(6) (o Sant’Anna) è ri-

27
cordata per essere stata rifugio e salvezza
durante la peste del 1656.
Sagra32ª
Castagna
della

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ITINERARIO STORICO

29 Usi Nuziali
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

Benedetto Croce durante il suo soggior-


no a San Cipriano Picentino trascrisse gli
usi nuziali del paese pubblicandoli sul
“Giovan Battista Basile” del 1884.
A San Cipriano Picentino la madre dello
sposo accoglie la sposa quando entra nella
casa nuziale con un piatto di argilla dove
brucia dell’ incenso e nell’accoglierla dice:
Usi
“Io te ‘ncenso e te scatozzo te imparavano ricami e merletti, che richiedono precisione e pazienza, sia
E te faccio quanto pozzo. come esercizio di virtu’ che preparava ed allenava alla futura convivenza co-
Chello che nun pozzo io niugale, sia come attivita’ estetica e creativa, con dignita’ pari a quella della
Tu’ farà u’ figlio mio musica e della pittura, attivita’ quindi elitaria e gratificante da praticare nel
Dopo di che rompe il piatto”. salotto buono in compagnia di amiche e congiunte.
Nei ceti piu’ modesti, presso i quali spesso il corredo costituiva l’intera dote,
Qualche giorno prima del matrimonio, era ogni giovinetta provvedeva personalmente o, al massimo, con l’aiuto di al-
usanza che il corredo della sposa , conte- tre donne della famiglia, a confezionare e a guarnire i vari capi di corredo,
nuto in un baule di legno addobbato con cercando comunque di renderlo quanto piu’ prezioso possibile. Per tutte,
nastri bianchi, venisse portato alla casa comunque, un imperativo che voleva un corredo quanto piu’ possibile im-
degli sposi ed al momento del suo ingres- portante e quindi ricco di capi (si andava possibilmente a dozzine o ai loro
so venivano lanciati confetti bianchi. multipli, di tutto!), in linea con la moda, ma durevole una vita (tessuti
Il corredo, appunto, rivestiva un ruolo resistenti e funzionali, ma non c’era corredo che non avesse qualcosa di lino
certamente non trascurabile, in quanto e di seta e i ricami erano rigorosamente in bianco con appena qualche nota
parte integrante o addirittura intera dote di rosso e blu) e naturalmente guarnito il piu’ possibile attraverso stupendi
di una fanciulla che andava sposa. I pri- ricami e inimitabili merletti: un corredo importante e ben fatto avrebbe
mi anni di vita di ogni fanciulla, qualsiasi testimoniato l’importanza, il prestigio o la ricchezza della famiglia oltre,
fosse il suo stato sociale, erano all’insegna ovviamente, all’abilita’ della futura sposa.
“del tempo dell’attesa” del matrimonio, Anche a San Cipriano Picentino , le giovinette usavano preparare il corredo
periodo durante il quale l’educazione data nuziale ricamato con le proprie mani e i segreti del ricamo venivano tra-
alle fanciulle prevedeva un lungo e accu- mandati oltre che di madre in figlia , mediante corsi di ricamo tenuti dalle
rato apprendistato incentrato sulla confe- suore del Buono e Perpetuo Soccorso. Nei primi anni ’30,infatti, le suore
zione, il ricamo e sulla conservazione del istituirono la prima scuola di ricamo presso “casa Noschese” in via Marotta
corredo (costume, questo, giunto fino agli e, successivamente ,in via Vernieri presso “casa Petrone”ed in altre case del
anni ‘60, tanto che nelle scuole si insegna- paese ,frequentata da numerose giovanette.
va “economia domestica”). Negli ambienti Dopo il secondo conflitto mondiale con la creazione della scuola materna
borghesi e nobiliari, pur avvalendosi, per “Domenico Amato” voluta dal comm. Antonio Amato (conosciuto per la sua
la maggior parte della preparazione del pasta in tutto il mondo) per commemorare il figlio Mimì scomparso appena
corredo, dell’opera di monache, ricamatri- ventenne, le Suore continuarono presso di essa l’attività della loro scuola
ci e merlettaie di professione, le giovinet- di ricamo formando numerose ricamatrici che ancora oggi si dedicano a
questa arte .

29
Itinerario
Enogastronomico
Area Manovra
autobus
visitatori
Giffoni
Vignale Salerno
via Maro
i

tta
C Le castagne
via del Prete
Po
C v g g C
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Piazza del
Moscardino via Umbert
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ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

31 Tradizione e bontà
in allegria!
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

L’Itinerario enogastronomico si snoda


tra la Piazza principale, Piazza Umberto I
e le strade limitrofe. In questo percorso
sono sistemati ed allestiti punti espositivi
e di degustazione. Le Castagne si degusta-
no principalmente a caldarroste, cotte
nelle caratteristiche “vrulere”. Quest’ulti-
me sono grandi padelle in ferro composte
dalla fornace e dalla “padella bucata” dove
Itinerar
Enogas
vengono cotte le castagne attraverso un
lento procedimento di manipolazione. Tal-
volta nella fase di cottura viene aggiunto
anche del vino rosso. Si incontrano anche
postazioni dove vengono cotte le Ballot-
te e le Lesse. Nelle prime il procedimen-
to di cottura non elimina la buccia, nelle Menù Turistico
seconde si presentano prive del rivesti- Domenica 25 Ottobre
mento esterno. In questa ricetta troviamo Il Pranzo tipico della Sagra è preparato
essenze di erbe aromatiche montane: il presso Piazza il Castagneto (parcheggio In Via Botteghe)
finocchietto selvatico, principalmente, e al prezzo di euro 7,50
foglie di alloro. Accanto alle Castagne la
tavola della Sagra di arricchisce di pietan- Tubetto Sanciprianese alla castagna
ze tradizionali e tipiche che evocano le o Tubetto alla Picentina
giornate della raccolta e del lavoro agri-
colo e montano: pane biscottato con Salsiccia di maiale o costatella
fagioli, condito con olio d’oliva, cipolla e (contorni broccoli o patatine fritte)
peperoncino; pasta con funghi porcini; 1 bicchiere di vino locale o acqua da 0,50ml
pasta con le castagne.
1 calzoncello
1 cestino di caldarroste
Tradizione e bontà in allegria !

31
Itinerari ambientali

Sentieri di Montagna
Scopri giorno per giorno,
la “Valle dei Picentini”

Escursioni a piedi, un pizzico di


avventura e sapori locali: guidati
da gente esperta del posto
conoscerete posti incantati dei
“Monti Picentini”.
Prenotazioni obbligatorie L’Associazione intercomunale Gruppo Trekking Picentini - Progetto Ter-
info: 327 1758536 ra, con sede legale in San Cipriano Picentino alla via G. Tisi, 5, nasce circa
un anno fa da un gruppo di amici, partendo da una semplice passione nata
dall’amore per le nostre radici e per il nostro territorio.
Lo scenario suggestivo della Sagra della Castagna rappresenta un’opportunità
per conoscere e far conoscere il territorio che viviamo attraverso le esperienze
e l’andar per sentieri di Progetto Terra. Domenica 25 ottobre l’Associazione pro-
pone un’escursione a piedi itinerante sul sentiero Parco Madonna del Carmelo -
Croce Pezzano: alla riscoperta degli scenari incantevoli Piceni tra culto e natura.
La partenza da P.zza Umberto I di San Cipriano Picentino è prevista alle ore
8.30 e percorrendo le vie del paese si raggiunge il Parco della Madonna del
Carmelo dove avrà inizio il sentiero.
Tra il profumo delle castagne, degli ulivi e i colori del bosco autunnale si
raggiunge la località Croce Pezzano da cui è possibile ammirare il panorama
del Golfo di Salerno e della Piana del Sele.
Il rientro previsto per ora di pranzo nella piazza di San Cipriano Picentino
Angels Fly Team sarà allietato dalla presenza di personaggi storici per le strade del paese
che nel pomeriggio daranno vita alla sfilata storica e dal sapore del buon
cibo che per l’occasione si potrà gustare in compagnia del Gruppo Trekking
Progetto Terra.
Per informazioni e contatti si può consultare il Blog – Progetto Terra
Picentini dove è possibile condividere esperienze, visualizzare video
e foto, scrivere all’indirizzo di posta elettronica
progetto.terra@libero.it
oppure contattare i seguenti numeri
089/861222 - 34938664628.
Strutture
e Servizi pubblici
33 principali
3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A

Comune - Sede Principale e Uffici


Amministrativi
Via Domenico Amato
tel. 089 8628211

Info
www. sanciprianopicentino.net
Stazione dei Carabinieri
Via Vetrale
tel. 089 861002
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Via Domenico Amato, presso il Municipio
tel. 089 861026
Guardia Medica
Via Pozzo, presso Scuola Elementare
tel. 089 861960
Emergenza Sanitaria
Via Pozzo, presso Scuola Elementare
tel. 118 - Croce Rossa tel. 089 861278
Poliambulatorio
Via Potenza
tel. 089 8827903
Dove Dove
Farmacie
solo diurne
mangiare dormire
Piazza Umberto I°- Dott. Masturzo Agriturismi Agriturismi
tel. 089 861359
Via Parlamento - Dott.ssa Bosso Fondo Lazzaro Fondo Lazzaro
tel. 089 882657 Via Campigliano, tel.089 882068 Via Campigliano, tel.089 882068
PT e Sportelli Banco Posta Il Fontanone Il Fontanone
Via Vigna Via Campigliano, tel.089 882015 Via Campigliano, tel.089 882015
Via Jacopo Sannazaro
Banche e Sportelli Bancomat Mazzarella Mazzarella
Via Domenico Amato Località Mazzarella tel. 089 881445 Località Mazzarella tel. 089 881445
Via Campigliano La Vecchia Quercia La Vecchia Quercia
Via San Giovanni Montevetrano, Loc. Cantina, Montevetrano, Loc. Cantina,
Distributori di Carburanti tel. 089 882528 tel. 089 882528
Benzina e Diesel
Via Vigna Ristorante B&B
Via Campigliano
Via Cantina
Dal Contadino B&B Fior di Loto
Via Marotta, tel. 089 861140 Via Speranzo, tel. 089 881574
Masseria della Fontana Vecchia B&B mare e Monti
Località Palomba, tel. 089 861247 Via Casalino, 28, tel. 089 881371
Parchi pubblici Nouvelle Maison Colomba B&B Vigna Longa
e verde attrezzato Via Tora, tel. 089 882225
Osteria La Bugia
Loc. Corte San Paolo, tel. 089 881270
B&B Il Priorato della Querciantica
Piazza Umberto I, tel. 333 6630204 Loc. Coriglione, tel. 089 861145
Parco “Madonnella”
Area di sosta, area pic-nic- parco giochi, verde Hosteria Nonno Nenè Alberghi, Ostelli e Resort
attrezzato Via Marotta, tel. 089 861647
Località Madonnella cell. 320 2293653 - 329 1945761 SanFrancescoHostel
Fonte Arenosa Piazza Umberto I,
Magna e Bevi tel. 328 7134559 - 349 5649247
Antica sorgente, area di sosta, area pic-nic Via Roma, tel. 089 862133
Villaggio Albergo. Villa Rizzo
Ville Comunali Re Leone Via Tavoloni, tel. 089 862108
Filetta Via Parlamento, tel. 089 881003

33
San Cipriano Rispoli
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