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I corridoi umanitari

Cosa sono i corridoi umanitari?

I “corridoi umanitari” sono zone


demilitarizzate che non possono essere
oggetto di attacchi o bombardamenti per
un certo periodo di tempo concordato tra le
parti coinvolte nella guerra: l’ONU li
considera forme di sospensione dei
combattimenti in un conflitto armato.
Perché vengono fatti i corridoi umanitari?
Vengono usati per evacuare civili, ma anche per
portare cibo e medicine vi si ricorre nelle città
assediate, dove non esiste una via di fuga.
La Russia proponeva la creazione di “corridoi umanitari”
per portare i civili ucraini in Russia e in Bielorussia e
non come chiedeva il governo di Kiev nelle zone
dell’Ucraina occidentale non ancora colpite dai
bombardamenti.
Di fatto proponeva di mandarli nei territori degli
stessi paesi aggressori.
Aspetto drammatico:
quando sono stati aperti i corridoi umanitari,
l’esercito russo ha bombardato le persone che
attraverso quei corridoi provavano a uscire dalla
guerra.
Purtroppo è stato l’ennesimo ACCORDO NON
RISPETTATO nonostante la mediazione della
Croce Rossa.
Per fortuna
nonostante gli esiti
negativi degli
accordi,
tante persone sono
state protagoniste
di atti di grande umanità per
soccorrere ed aiutare il
popolo ucraino
Ecco alcune immagini di esempio luoghi per l’accoglienza

cibo e acqua

vestiti e coperte
manifestazione
Esempi di aiuti realizzati:
-molte amministrazioni comunali, aziende e
privati cittadini si sono messi a disposizione per
offrire alloggi gratuitamente
- sono stati aperti sportelli di supporto
psicologico per i cittadini ucraini
-sono state realizzate raccolte di medicine, cibo,
vestiti, coperte….
Sul giornale online Il post, ci ha colpito un articolo che
parlava di una staffetta umanitaria in viaggio verso il
confine ucraino.
Il proprietario di una tabaccheria di Perugia ha deciso di intraprendere un
viaggio di 1600 km con la sua auto, per raggiungere il confine tra Polonia e
Ucraina e portare aiuti alla popolazione ucraina.
Ci sono gli scatoloni pieni di pannolini, assorbenti, latte in polvere e medicinali
di ogni tipo.
L'assicuratore della tabaccheria ha portato le macchinine con cui giocava da
piccolo.
Un ragazzo russo si è presentato più volte nella tabaccheria per tradurre e
annotare in cirillico le informazioni riguardanti i principi attivi dei medicinali
contenuti negli scatoloni.
La tabaccheria, nel centro storico del capoluogo umbro, è un continuo viavai di
persone.
Secondo le ultime stime sono già circa 2 milioni i rifugiati e la cifra è destinata a
crescere col prolungarsi del conflitto tra Russia e Ucraina.

La prima tappa del viaggio è a Bologna, dove il centro sociale Castel Bronx si è
offerto di dare un tetto e un letto ai volontari.
Quindi, le auto si incontreranno a Trento, per poi raggiungere il prima possibile
i collettivi di persone che si sono organizzati spontaneamente lungo il confine
per cucinare pasti caldi a chi scappa dal conflitto.

Si è innescata una vera e propria staffetta umanitaria che collega il centro e


il nord Italia alle retrovie del conflitto ucraino.
Non era scontato che tutto ciò succedesse, e rimane comunque la necessità di
fare arrivare il materiale nelle aree che effettivamente ne hanno più bisogno.
In attesa che i corridoi umanitari comincino effettivamente a funzionare, ci
affidiamo alla solidarietà espressa
dalla popolazione e continuiamo
a manifestare il nostro dissenso
contro la guerra come fa l’anziano
signore di questa foto che con il suo
cartello chiede
UCRAINA LIBERA

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