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Witch la strega viveva in un castello nero, in cima ad una montagna nera.

Il castello era nero dentro e fuori. I tappeti erano neri, le sedie, le poltrone nere, il tavolo nero, il
letto nero, le lenzuola nere e le coperte nere. Persino la vasca da bagno era nera.
Witch viveva nel suo castello nero con il suo gatto, anche lui nero ma con gli occhi gialli. Ed è così
che cominciarono i guai. Quando il gatto sedeva sulla poltrona nera con gli occhi aperti, Witch
poteva vederlo, o perlomeno vedeva i suoi occhi gialli. Ma quando chiudeva gli occhi perché si
addormentava, Witch non lo vedeva più, così ci si sedeva sopra. Quando il gatto si sedeva sul
tappeto nero con gli occhi aperti, Witch poteva vederlo. O perlomeno vedeva i suoi occhi gialli. Ma
quando chiudeva gli occhi perché si addormentava, Witch non lo vedeva più, così c’inciampava
sopra e cadeva a ruzzoloni.
Un giorno, dopo un’ennesima brutta caduta, Witch decise che doveva fare qualcosa. Così andò in
soffitta a consultare il libro nero delle streghe. Dopo aver sfogliato tante pagine trovò quello che
cercava. per fare la pozione magica: 5 foglie di menta, 4 ghiande, 2 rametti di ortica, 5 funghetti
rossi e 3 code di lucertola, una piuma di uccello. Quando la pozione magica fu pronta, la portò al
gatto. Appena il gatto l’assaggiò non era più un gatto nero, ma di un verde brillante.
E così quando il gatto dormiva sulla sedia, la strega Witch poteva vederlo. Quando dormiva sul
tappeto Witch poteva vederlo ma quando il gatto sedeva fuori nell’erba, Witch non lo poteva
vedere. Un giorno, Witch uscì dal castello correndo, inciampò sul gatto e fece tre capriole e cadde
in un cespuglio. Questa volta Witch era furiosa. Tornò a consultare di nuovo il libro nero delle
streghe. Dopo ore di ricerca trovò una nuova pozione, ma ... il gatto si trovò con la testa rossa, il
corpo giallo, la coda rosa, le zampe viola.
Ma i suoi occhi erano ancora gialli.
Ora Witch poteva vedere il suo gatto sempre: quando sedeva sulla poltrona, quando era sdraiato sul
tappeto e quando si appostava nell’erba. Ma era davvero ridicolo e lo sapeva, tutti lo prendevano in
giro. Era tristissimo. Witch era preoccupata. Lei voleva bene al suo gatto e non sopportava vederlo
triste. Allora Witch ebbe un’idea. Scese in cantina e prese dei grossi barattoli di colore. Immerse la
bacchetta magica nel primo barattolo e poi l’agitò, l’agitò, l’agitò e l’agitò ancora per aria, poi nel
secondo, nel terzo, fino alla fine di tutti i barattoli che aveva.
E… per magia il castello non fu più nero, ma giallo, con il tetto rosso e le porte rosse. Le sedie
erano bianche con i cuscini a strisce rosse e bianche, il tappeto era verde con rose rosa, il letto era
blu con le lenzuola rosa e bianche e una coperta rossa. La vasca da bagno era di un bianco
sfavillante e la poltrona era rossa con una coperta a quadretti di tutti colori. Tutto aveva ora il giusto
colore. E il gatto?
Wilburn ritornò di colpo nero con gli occhi gialli. Ora erano tutti felici.

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