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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A P A S T O R A L E D I

CAPEZZANO PIANORE - MONTEGGIORI


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XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - LITURGIA DELLE ORE I SETTIMANA

N 512

24 LUGLIO 2011

IL REGNO DEI CIELI E SIMILE..


Sono le ultime brevi parabole del Regno, che raccontano e spiegano il mistero del Regno di Dio e come esso sia presente in questa storia di male, di contraddizioni e difficolt, come misericordia. Quattro brevi metafore: il tesoro nascosto, la perla preziosa, la rete che pesca ogni tipo di pesce, il padrone che ha un tesoro di cose nuove e antiche. Il grande sogno dell'uomo trovare qualcosa che dia senso alla vita, un vero tesoro, la felicit. Chi la trova, sia che l'abbia cercata o ci si sia imbattuto per caso, chiamato ad una decisione, dettata dalla gioia di aver trovato, di aver capito il perch della vita. La decisione quella di investire tutto nella scoperta, nella perla trovata; essere responsabile della misericordia che ci ha raggiunti. Ognuno fatto per essere felice, ma nessuno sa dove trovare la felicit. Nella Bibbia il tesoro, la felicit connessa con la sapienza perch questa che dice come vivere e cosa fare per trovare quella. Sapienza vedere nelle difficolt il seme che cresce e saper usare nella miseria e nel male la misericordia. La sapienza, in parole semplici, quella di Dio, l'amore assoluto che vince ogni male. Il tesoro nascosto ma lo puoi trovare nel campo che il mondo intero. Il tesoro in tutto il mondo, nel cuore di ogni uomo che campo di Dio. Il tesoro non lontano; nel luogo di vita e di lavoro, abituale, vicino. Ai giovani che venivano da lui per la prima volta, Rabbi Bunam era solito raccontare la storia di Rabbi Eisik, figlio di Rabbi Jekel di Cracovia. Dopo anni e anni di dura miseria, che per non avevano scosso la sua fiducia in Dio, questi ricevette in sogno l'ordine di andare a Praga per

cercare un tesoro sotto il ponte che conduce al palazzo reale. Quando il sogno si ripet per la terza volta, Eisik si mise in cammino e raggiunse a piedi Praga. Ma il ponte era sorvegliato giorno e notte dalle sentinelle ed egli non ebbe il coraggio di scavare nel luogo indicato. Tuttavia tornava al ponte tutte le mattine, girandovi attorno fino a sera. Alla fine il capitano delle guardie, che aveva notato il suo andirivieni, gli si avvicin e gli chiese amichevolmente se avesse perso qualcosa o se aspettasse qualcuno. Eisik gli raccont il sogno che lo aveva spinto fin l dal suo lontano paese. Il capitano scoppi a ridere: "E tu, poveraccio, per dar retta a un sogno sei venuto fin qui a piedi? Ah, ah, ah! Stai fresco a fidarti dei sogni! Allora anch'io avrei dovuto mettermi in cammino per obbedire a un sogno e andare fino a Cracovia, in casa di un ebreo, un certo Eisik, figlio di Jekel, per cercare un tesoro sotto la stufa! Eisik, figlio di Jekel, ma scherzi? Mi vedo proprio a entrare e mettere a soqquadro tutte le case in una citt in cui met degli ebrei si chiamano Eisik e l'altra met Jekel!". E rise nuovamente. Eisik lo salut, torn a casa sua e dissotterr il tesoro con il quale costru la sinagoga intitolata "Scuola di Reb Eisik, figlio di Reb Jekel". "Ricordati bene di questa storia - aggiungeva allora Rabbi Bunam - e cogli il messaggio che ti rivolge: c' qualcosa che tu non puoi trovare in alcuna parte del mondo, eppure esiste un luogo in cui la puoi trovare". Signore Ges, di fronte a Te, Parola di verit e Amore che si dona, come Pietro ti diciamo: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Signore Ges, noi ti ringraziamo perch la Parola del tuo Amore si fatta corpo donato sulla Croce, ed viva per noi nel sacramento della Santa Eucaristia. Fa che lincontro con Te nel Mistero silenzioso della Tua presenza, entri nella profondit dei nostri cuori e brilli nei nostri occhi perch siano trasparenza della Tua carit. Fa, o Signore, che la forza dellEucaristia continui ad ardere nella nostra vita e diventi per noi santit, onest, generosit, attenzione premurosa ai pi deboli. Rendici amabili con tutti, capaci di amicizia vera e sincera perch molti siano attratti a camminare verso di Te.

PARADISO E INFERNO
Un sant'uomo ebbe un giorno a conversare con Dio e gli chiese: "Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno". Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Apr una delle due e gli permise di guardare all'interno. Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda. Sulla tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sent l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, legati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poich il manico del cucchiaio era pi lungo del braccio, non potevano portare il cibo alla bocca. Il sant'uomo trem alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno". Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'apr. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso, che gli fece ancora venire l'acquolina in bocca, e le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta, per, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo. Il sant'uomo disse a Dio: "Non capisco!". "E' semplice", rispose Dio, "dipende da un'abilit: essi hanno appreso a nutrirsi reciprocamente tra loro, mentre gli altri non pensano che a loro stessi".

SEI TU GES?
Un gruppo di venditori furono invitati ad un Convegno. Tutti avevano promesso alle proprie famiglie che sarebbero arrivati in tempo per la cena il venerd sera. Il convegno termin un po' pi tardi del previsto, ed arrivarono in ritardo all'aeroporto. Entrarono tutti con i loro biglietti e portafogli, correndo tra i corridoi dell'aeroporto. All'improvviso, e senza volerlo, uno dei venditori inciamp in un banco che aveva un cesto di mele. Le mele caddero e si sparsero per terra. Senza trattenersi, n guardando indietro, i venditori continuarono a correre, e riuscirono a salire sull'aereo. Tutti meno uno. Quest'ultimo si trattenne, respir a fondo, e speriment un sentimento di compassione per la padrona del banco di mele. Disse ai suoi amici di continuare senza di lui e chiese ad uno di loro che all'arrivo avvertisse sua moglie e le spiegasse che sarebbe arrivato con un altro volo un po' pi tardi, visto che non era sicuro di riuscire ad avvisarla in

tempo. Dopo torn al Terminal e si trov con tutte le mele sparse a terra. La sorpresa fu enorme, quando si rese conto che la padrona delle mele era una bambina cieca. La trov piangendo, con grandi lacrime che scorrevano sulle sue guance. Toccava il pavimento, cercando, invano, di raccogliere le mele, mentre moltitudini di persone passavano senza fermarsi; senza che a nessuno importasse nulla dell'accaduto. L'uomo inginocchiatosi con lei, mise le mele nella cesta e l'aiut a montare di nuovo il banco. Mentre lo faceva, si rese conto che molte cadendo si erano rovinate. Le prese e le mise nella cesta. Quando termin, tir fuori il portafoglio e disse alla bambina: "Prendi, per favore, questi cento euro per il danno che abbiamo fatto. Tu stai bene?". Lei, sorridendo, annu con la testa. Lui continu dicendole: "Spero di non aver rovinato la tua giornata". Il venditore cominci ad allontanarsi e la bambina grid: "Signore...". Lui si ferm e si gir a guardare i suoi occhi ciechi. Lei continu: "Sei tu Ges...?". Lui si ferm immobile, girandosi un po' di volte, prima di dirigersi per andare a prendere il volo, con questa domanda che gli bruciava e vibrava nell'anima: "Sei tu Ges?". E te, la gente, ti confonde con Ges? Perch questo il nostro destino, non cos? Sarebbe cos bello il mondo se tutti assomigliassimo sempre cos tanto a Ges al punto da non riuscire pi a notarne la differenza. Cerchiamo allora, con tutte le nostre forze, di assomigliare sempre pi a Ges, in un mondo che cieco davanti al suo amore, alla sua vita e alla sua grazia, per la nostra felicit e per quella del nostro prossimo. Tu sei la pupilla dei suoi occhi
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HANNO RICEVUTO IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO Baldi Giulia e Beatrice Maggi


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SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE Bicicchi Quinto - Bonuccelli Rita - Pardini Domenico
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OFFERTE PER I LAVORI DELLA CHIESA 1.500,00 Da E. L. G. 1.500,00 Da St. 155,00 Da C. S. 200,00 Da Lari - Benedetti

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