Sei sulla pagina 1di 3

3.

Esperienze e riflessioni sulla Via della Conoscenza


(sacra Gnosi)
Nelle monografie e nei nostri precedenti incontri si è parlato varie volte della personalità (Io
personale, mondano e transeunte). Ritengo utile precisare, con alcune riflessioni, i punti
circostanziali di questo argomento, secondo la dottrina metafisica.
La personalità è lo strumento con il quale l'anima (sia personale = Nephesch, sia individuale =
Ruach) ha la possibilità di 'purificarsi' ed evolvere nelle dimensioni terrestri della manifestazione.
L'anima (Nephesch) incarnata nella personalità (Tizio, Caio, Sempronio, ecc.) è dotata di tre veicoli
fondamentali, che dovrebbero essere (il condizionale è d'obbligo) il perfetto riflesso dell'Anima
superiore (Neschamah) in modo da permettere a quest'ultima di reintegrarsi nell'Unità (il Sé
spirituale). Questi tre 'veicoli' sono: la volontà, l'armonia e l'intelligenza. Tuttavia, al momento di
reincarnarsi, questi tre veicoli – causa il debito karmico ('imperfezioni') dell'anima – sono in uno
stato embrionale e tutte le loro potenzialità sono latenti, per il fatto che l'uomo (anima incarnata)
non è cosciente di essi.
Secondo la tradizione, anche i tre 'veicoli' della personalità sono sottoposti all'evoluzione, alla
'purificazione' delle loro potenzialità: per questo motivo vi sono vari gradi (differenze) d'evoluzione
fra persona e persona, in particolare nella formazione dei cosiddetti «corpi sottili». Gradualmente,
nel succedersi delle varie incarnazioni e affrontando le prove della vita, l'uomo (incarnato) si
'costruisce' psicologicamente ed impara a risvegliare le qualità latenti dei suoi tre 'veicoli'.
Solamente quando i tre veicoli personali saranno completamente formati e sviluppati l'Io persona
(Nephesch) sarà nella condizione d'integrarsi nell'Io individuale (Ruach) e proseguire sulla Via della
unificazione (Nephesch → Ruach → Neschamah) delle «tre Anime».
Che cosa significa integrare la personalità nella individualità, e oltre?
Significa che i tre «corpi inferiori» devono funzionare in modo coordinato ed armonico,
collaborando fra loro per conseguire un fine unico e non procedere in direzioni e finalità diverse.
Per realizzare questo 'status' psicologico e psichico l'uomo deve formare una propria identità: vale a
dire, avere consapevolezza e coscienza del suo interiore Io individuale (Ruach), situato nella
centralità del cuore metafisico, e da lì essere in grado di intuire (percepire) la sua essenza divina
(Anima superiore = Neschamah = Io spirituale).
Un'anima dissociata non è in grado d'avere una identità di coscienza interiore, perciò vaga
confusamente da un 'veicolo' ad un altro, a seconda che prevalgano gli impulsi istintivi (appartenenti
al corpo eterico, o astrale inferiore = Yesod 'inferiore'), o le emozioni (appartenenti a Netzach), o le
idee/pensiero del mentale inferiore (appartenenti a Hod). Solamente quando nell'uomo emerge una
reale personalità metafisica, con una energia e una forza interiore in perfetta armonia, l'anima potrà
dirigersi verso il fine ultimo, spirituale, che l'unificherà con il suo Sé divino.
Il dottor Roberto Assagioli, nel suo scritto Coordinazione dei veicoli personali, così afferma:
«Ha una (vera) personalità chi ha consapevolezza di una meta e sa disciplinare le attività in modo
da raggiungerla…». Così prosegue: «Ci creiamo una personalità nel momento in cui anteponiamo la
fede in un 'quid' al posto del semplice desiderio del nostro Io inferiore, cioè quando abbiamo un
ideale innanzi agli occhi […]. Senza una meta, senza un ideale, non può esservi una vera personalità
(metafisica) …».
A questo punto è logico porsi una domanda: perché la mancanza d'integrazione dei veicoli
personali costituisce un ostacolo all'evoluzione dell'anima?
Come detto più sopra, la personalità è uno strumento di manifestazione e di espressione
dell'anima nei piani (dimensioni) inferiori dell'esistenza, pertanto come può essere utile
all'evoluzione dell'anima se il suo funzionamento è disarmonico, dissociato, e non è soggetta ad una
disciplinata coordinazione delle attività psichiche sotto il comando della volontà? La mancanza di
controllo e d'integrazione dei corpi inferiori (fisico, psichico e mentale) ostacola il naturale afflusso
delle energie 'sottili' e, quindi, si produce uno stato di disordine (dissociazione) nella psiche

1
3.

dell'uomo che non può certo essere favorevole alla sublimazione delle delicate strutture della
personalità.
Un'altra serie di difficoltà, più complesse e profonde, possono ostacolare il processo evolutivo
dell'anima/psiche: queste difficoltà sono le cosiddette 'scissioni'. Scissione significa frattura,
divisione, separazione; vale a dire, il contrario di coordinazione, armonia ed unione. Nella
personalità umana esistono frequentemente (in particolare in questa nostra epoca) delle scissioni fra
un 'veicolo' e l'altro, fra corpo e mente, fra mente e coscienza. È ovvio che queste 'scissioni', queste
fratture sono di natura psicologica e psichica e non strutturale (fisica); sono presenti, in altre parole,
solamente nella coscienza profonda (subconscio) dell'Io persona, che si identifica separatamente
(operando la scissione) ora in un corpo fisico, ora in un corpo mentale, ecc.. Mentre l'Io persona
s'identifica con uno dei corpi, si dimentica (non ha coscienza oggettiva) degli altri corpi, per seguire
solamente gli impulsi che provengono dal primo corpo. Teniamo presente che ognuno dei nostri
veicoli personali ha delle funzionalità e delle esigenze diverse, cioè proprie della sua stessa natura:
in altre parole, il corpo fisico (eterico) ha funzioni assai diverse dal corpo emotivo (l'astrale in
Netzach) e, a sua volta, il corpo emotivo ha qualità e scopi diversi dal corpo mentale (l'astrale in
Hod). Le 'scissioni' possono essere temporanee e causare disturbi non gravi, come possono essere
più profonde e durature (stati di schizofrenia o di psicopatia1).
Probabilmente, ognuno di voi ha conosciuto delle persone che, in alcuni casi, hanno agito in
un certo modo, e in altri in maniera del tutto diversa: persone che professionalmente sono efficienti,
pratiche, mentre nella vita privata sono deboli e insufficienti; persone che si comportano
onestamente quando si tratta del loro lavoro, mentre sono egoiste, spesso crudeli nelle emozioni e
nei sentimenti della vita privata (o al contrario). Si potrebbero fare molti altri esempi, ma sarebbe
tempo perso. Quello che dev'essere ben chiaro, ad uno studioso di metafisica, è che non può esistere
una scissione, una frattura disarmonica che possa impedire il regolare funzionamento dei 'veicoli'
che formano la personalità.
Secondo la dottrina esoterica, ogni veicolo personale (corpo, psiche, mente) è sotto l'influsso
di una energia, chiaramente definita in astrologia metafisica, che determina e caratterizza:
a) il corpo fisico-eterico;
b) il corpo emotivo (locato in Netzach);
c) il corpo mentale inferiore (locato in Hod).
L'individuo (Io individuale = anima in Ruach) che nella sua personalità non ha il controllo di
ciascuna energia che regola i suoi 'veicoli' sarà soggetto, di conseguenza, a presentarsi con delle
personalità molteplici (i vari Io di Assagioli), spesso diverse e contrastanti, a seconda della
prevalenza (della polarizzazione) delle energie sulla sfera fisica, o emotiva, o mentale. Secondo la
tradizione esoterica, solamente quando il discepolo riuscirà a focalizzare tutte le sue energie verso
un ideale (particolarmente verso un ideale spirituale) allora avverrà la coordinazione dei veicoli
della sua personalità, in quanto si formerà un'unità di coscienza con la quale sarà in grado di
comandare e dominare tutti i suoi veicoli.
Come potete constatare, la costruzione e l'organizzazione della personalità comporta dei
problemi e delle serie difficoltà, le quali – per un metafisico – devono essere comunque superate.
L'integrazione della personalità segna uno stadio evolutivo importantissimo: questo, nonostante il
fatto che una personalità integrata non sempre corrisponde ad una eguale maturazione spirituale
(vedi, ad esempio, Aleister Crowley). Ecco il motivo principale per il quale si possono trovare
alcune personalità ben sviluppate nel processo integrativo, ma che non hanno nulla di spirituale in
sé e, d'altro canto, delle individualità (Io individuale) sufficientemente evolute spiritualmente ma

1
La schizofrenia è una grave malattia mentale caratterizzata da una profonda dissociazione della personalità, per cui chi
ne è affetto reagisce in modo assurdo e/o incoerente alle stimolazioni.
La psicopatia è una anomalia patologica della personalità ed è motivo di pericolo per il soggetto e per altri. Se la cosa
interessa, parlarne a voce!
2
3.

con delle personalità imperfette, immature (infantili: vedi il caso di alcuni 'mistici')2. Una
personalità integrata, pur non essendo l'Io individuale (l'anima in Ruach) né, tantomeno, l'Io
spirituale (l'anima in Neschamah), ne è, tuttavia, un riflesso, e, pertanto, può possedere alcune
qualità intellettuali e psichiche. L'uomo con una 'forte' personalità si 'sente' pieno di efficienza, di
intelligenza, poiché alcune tecniche reintegrative delle sue 'energie' personali possono avergli dato
un senso di benessere, di forza (sicurezza) che gli consentono (parzialmente) di realizzare alcune
sue ambizioni e, perciò, si crede 'superiore' ai comuni mortali. Tuttavia, questa personalità permane
inconsapevole della sua reale essenza, della sua anima (sia dell'anima-Io individuale, sia
dell'Anima-Io spirituale), poiché egli rimane 'sordo' ai richiami dell'Anima spirituale o, addirittura,
egli respinge tali richiami, in quanto li crede fantasticherie inutili. Sorge in questi casi un duro e
'sottile' conflitto fra l'Anima e la personalità, in quanto quest'ultima si ribella alla Luce della
conoscenza, credendo (illudendosi) che 'darsi' all'Anima significhi perdere la sua (falsa) identità
costruita sul nulla. Questo è il vero dramma dell'umanità (specialmente in questa nostra epoca)!
Il processo evolutivo – in base a quanto detto – deve realizzarsi nella struttura (personalità)
dell'uomo, ma anche (soprattutto) nella sua Coscienza: vale a dire, l'integrazione equilibrata dei
veicoli personali con l'Io superiore.
Nel prossimo lavoro tratteremo dell'illusione.

2
Su questo tema sarà utile parlarne – se ritenete opportuno – direttamente nei nostri incontri.
3

Potrebbero piacerti anche