Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
BEHAVIORISMO/COMPORTAMENTISMO
COGNITIVISMO
STADI:
SENSO-MOTORIO 0-2 pensiero egocentrico
PRE-OPERATORIO 2-7 acquisizione del linguaggio ma persistenza del pensiero egoc.
OPERATORIO CONCRETO 7-11 ragionamento logico / classificazione / dare un ordine e
catalogare gli oggetti
OPERATORIO FORMALE 11- formulazione ipotesi e teorie, nasce il pensiero astratto
COSTRUTTIVISMO
LA CONOSCENZA PER IL:
Esistono due tipi filoni di pensiero principali nel costruttivismo che lo identificano come
PERSONALE O SOCIALE. Quello personale si basa sulle teorie di Piaget, secondo cui
ogni persona costruisce il mondo in modi diversi e verifica tale costruzione con la propria
esperienza. Per Vygotskij invece il fattore sociale è fondamentale per acquisire la
conoscenza, infatti è grazie al rapporto con gli altri che essa può crescere e conseguire le
capacità e le nozioni basilari per potersi inserire nella società di cui fanno parte.
VYGOTSKIJ APPRENDIMENTO: è la trasformazione di processi psichici naturali
in processi superiori o culturali. Si passa da apprendimento
biologico a culturale.
L’apprendimento per Vygotsij è una struttura cognitiva per interpretare la natura, ( non è
dunque un evento fisico ma mentale ) ed il contesto sociale in cui avviene è cruciale. La
differenza con la visione più “solitaria” di Piaget sta nel fatto che per Vygotskij il dialogo è
lo strumento per negoziare i cambiamenti concettuali e quindi l’interazione sociale è
fondamentale.
L’ INSEGNANTE per Vygotskij deve sfidare l’alunno per fargli mettere in discussione il suo
modo di risolvere i problemi. Vygotskij teorizza l’esistenza della ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE, che è data dalla distanza tra IL LIVELLO ATTUALE DI SVILUPPO che
indica quello che l’alunno è in grado di fare da solo e IL LIVELLO POTENZIALE cioè ciò
che l’alunno è in grado di fare con l’aiuto di un adulto o collaborando tra pari. Compito
dell’insegnante è quello di far raggiungere il livello potenziale ad ogni allievo e potrà farlo
avvalendosi di tecniche come l’apprendimento collaborativo dove l’apprendimento
individuale è il risultato di un processo di gruppo.
Per Ausubel le conoscenze già acquisite e le idee pregresse sono fondamentali ai fine
dell’apprendimento, infatti esso avviene quando i nuovi concetti possono essere collegati a
quelli già esistenti nella struttura cognitiva dell’alunno. L’INSEGNANTE deve rilevare le
conoscenze e le idee pregresse e organizzare il proprio insegnamento per motivare il
discente. Questa teoria ha portato allo sviluppo delle MAPPE CONCETTUALI DI NOVAK
utilizzate come organizzatori per strutturare e rappresentare la conoscenza. Le mappe
concettuali permettono di rappresentare le relazioni tra i concetti e quando vengono
utilizzate dagli studenti, permettono di fare emergere sia le loro idee pregresse, sia come
esse siano collegate fra loro e quindi si possono individuare eventuali punti deboli nei loro
processi cognitivi .
Per Gardner tutti noi possiamo acquisire la conoscenza attraverso diverse strategie
intellettive: il linguaggio, l’analisi logico-matematica, la rappresentazione spaziale, il
pensiero musicale, l’uso del corpo, la comprensione degli altri, la comprensione di noi
stessi. In ognuno di noi queste intelligenze hanno un vigore diverso ( profilo delle
intelligenze ), per cui vengono usate secondo modalità diverse e diverse combinazioni a
seconda del compito da assolvere. Per questo Gardner afferma che per favorire un
apprendimento efficace nella variegata gamma degli studenti è necessario da una parte
valutarne l’apprendimento secondo diverse modalità, dall’altra “riuscire a presentare le
discipline in una molteplicità di modi diversi”. Propone quindi 5 approcci diversi che lui
definisce “porte d’acceso” ad un argomento e che grosso modo ricalcano le tipologie di
intelligenze da lui delineate e che dovrebbero essere di aiuto all’insegnante per proporre
nuovi concetti in modo che risultino facilmente assimilabili dagli studenti:
APPROCCIO NARRATIVO: presentare una storia sul concetto che si vuole insegnare
APPROCCIO LOGICO-QUANTITATIVO: il concetto viene affrontato con processi di
ragionamento deduttivo
APPROCCIO FILOSOFICO CONCETTUALE: esamina gli aspetti filosofici e terminologici
del concetto
APPROCCIO ESTETICO: gli studenti vengono portati a considerare la bellezza e quindi
l’aspetto estetico del concetto
APPROCCIO ESPERIENZIALE: che prevede un contatto diretto con gli oggetti che
rappresentano il concetto.
L’INSEGNANTE VALIDO è quello che riesce a servirsi di tutte queste porte d’accesso in
modo che ogni studente possa scegliere quello a lui più congeniale.
Fin dal primo momento in cui vediamo, sentiamo o proviamo qualcosa, avviamo un
processo che ci porta a decidere cosa esso sia, come si colleghi con quello che già
conosciamo e se il nuovo concetto sia rilevante e degno di essere ricordato oppure possa
essere scartato per fare spazio nella nostra memoria. Conoscere come questo processo
avviene può essere molto utile agli INSEGNANTI per poter migliorare le tecniche di
insegnamento al fine di incrementare l’abilità e la capacità degli studenti di riconoscere e
quindi trattenere informazioni importanti.
FEEDBACK
Poggiando su 3 strutture principali: 1-il filtro delle percezioni, 2-la memoria a breve termine
e 3- la memoria a lungo termine.
1-Le informazioni inviate dai nostri 5 sensi vengono prima di tutto registrate dalla
MEMORIA SENSORIALE che può trattenere un numero limitato di informazioni e reagisce
soltanto ad alcuni stimoli provenienti dall’ambiente che vengono selezionati da un FILTRO
DELLE PERCEZIONI che viene controllato e influenzato dalle conoscenze pregresse e
dalle attitudini e abilità possedute. Si può dire che noi reagiamo a stimoli che in qualche
modo ci riguardano perché hanno a che fare con qualcosa che già conosciamo o che
abbiamo già sperimentato.
2- le informazioni dalla memoria sensoriale passano alla memoria a breve termine, definita
da Jhonstone WORKING MEMORY. È qui dove l’informazione viene elaborata e
organizzata in funzione della sua eliminazione o immagazzinamento e collegata ad altre
informazioni già presenti nella mente. È possibile operare dei raggruppamenti dei concetti
con il CHUNKIG per poter utilizzare al meglio lo spazio.
3- Arriviamo poi alla MEMORIA A LUNGO TERMINE che è un vero e proprio deposito
permanente di informazioni. Qui l’informazione può prendere diversi percorsi:
-collegarsi con la rete di informazioni già presenti (apprendimento significativo)
-collegarsi in modo errato ( equivoci )
-non collegarsi ( verrà poi eliminata )
Collegarsi in modo lineare ( in questo caso sarà possibile accedere all’informazione solo
ripercorrendo la sequenza corrispondente come x es. con l’alfabeto.
Il processo che implica il passaggio dalla memoria a breve termine a quella a lungo
termine, necessita di un procedimento di decodificazione che sfrutta i canali visivo e
verbale. Se l’informazione viene codificata in entrambi i modi la memoria viene rafforzata
producendo quindi dei dati più duraturi.
Dai modelli di Johnstone dono stati ricavati dei principi efficaci per l’apprendimento:
-ciò che si apprende è controllato da ciò che si conosce e si comprende e da ciò che si è
già imparato precedentemente con successo
-per fare in modo che ciò che si apprende sia significativo deve essere collegato alle
abilità e conoscenze che già possediamo
-la quantità di informazioni che possono essere elaborate nell’unità di tempo è limitata
-feedback e conferme sono necessari per consolidare i collegamenti
- per consolidare i collegamenti ci deve essere spazio per il problem solving
-gli studenti devono avere l’opportunità di insegnare ( peer tutoring )
-deve esserci la possibilità di creare, difendere, sperimentare e fare ipotesi ( laboratorio )