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QUAL È IL SIGNIFICATO DEI 12 ARCHETIPI JUNGHIANI?

Il significato dei 12 archetipi di Jung, una semplice guida sulle forme primarie
delle esperienze vissute da ogni individuo nello sviluppo della propria coscienza.

Non è una domanda da poco quella relativa al significato dei 12 archetipi


junghiani. A quale apparteniamo? Chi ci sentiamo davvero di essere nel profondo?
Rispondere appropriatamente potrebbe attribuire un senso diverso alla nostra vita o
addirittura porre le basi per arrivare a cambiarla, per poterla realizzare in tutta
la sua pienezza, riconfermando le nostre scelte o mutandole anche radicalmente.

Le forme primarie dell’esperienza umana


Prima però dobbiamo comprendere il significato degli archetipi di Jung, ossia le
forme primarie delle esperienze vissute dall’umanità nello sviluppo della
coscienza. Pure forme condivise da ogni uomo sulla Terra, sedimentate
nell’inconscio collettivo di qualsiasi popolo, che si manifestano come simboli, e
che non solo preesistono alla psiche individuale, ma la organizzano.

James Hillman, psicanalista e filosofo (1926 – 2011), definisce gli archetipi come
“[…] i modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell’anima
che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo. Essi
sono le immagini assiomatiche a cui ritornano continuamente la vita psichica e le
teorie che formuliamo su di essa. […] Essi possono essere raggiunti anche
attraverso l’analisi dei sogni, il cui “mondo infero” ci ricollega alle “ombre
universali” dell’inconscio collettivo […]”.

I 12 archetipi di Jung risiedono all’interno di ognuno di noi e agiscono in


qualsiasi momento e situazione; alcuni possono essere più attivi nell’infanzia,
altri da adulti, anche se tutto dipende più che altro dall’armonia dello sviluppo
interiore.

I 12 archetipi di Jung e il loro singolo significato


Quali sono gli archetipi junghiani?

Carl Gustav Jung individua come forme primarie delle esperienze vissute
dall’umanità nello sviluppo della coscienza queste 12 figure: Innocente, Orfano,
Guerriero, Angelo custode, Amante, Cercatore, Distruttore, Creatore, Sovrano, Mago,
Saggio, Folle. Nei paragrafi che seguono, trovate la spiegazione del significato di
ogni singolo archetipo.

L’Innocente
L’innocente è la parte di noi fiduciosa che deriva dall’amore e dalla protezione
dei genitori. È la spensieratezza dei primi anni di vita che continua a credere e
sperare, donando apertura, capacità di apprendimento, tenacia.

La sua Ombra è negare i problemi, evitando i conflitti, spesso isolandosi in un


mondo di fantasia. Se si scopre imperfetto, cade preda della vergogna o del senso
di colpa. Proietta sugli altri le proprie insicurezze ed errori, evita di mettersi
in gioco, salvandosi dalla responsabilità di agire, tiene molto alla maschera
sociale che si è costruito. Non può non sentirsi fragile e vulnerabile e tenta di
difendersi in ogni modo.

L’Orfano
Tra i 12 archetipi di Jung, quello dell’Orfano è il bambino interiore che si sente
trascurato, abbandonato, tradito, deluso, proprio dalle figure su cui fa più
affidamento. È capace di sviluppare autonomia, senso pratico e capacità di
cooperazione, senza abbattersi al primo ostacolo. La sua sfida è assumersi la
responsabilità della propria sofferenza, accrescendo la fede in se stesso.

L’Ombra è abituarsi alla rinuncia e alla privazione, accontentarsi, perdere la


speranza, diventare arido, cinico, diffidente e ribelle quando non vuole essere
salvato.

Il Guerriero
L’archetipo junghiano del Guerriero rappresenta il genitore normativo. È
coraggioso, integro, forte. Capace di fissare mete per sé e per gli altri, e
raggiungerle. Tende a essere leader per rendere il mondo migliore.

L’Ombra è la competizione, il voler apparire un super-eroe. Per lui tutto è sfida e


si difende di continuo da minacce esterne. Può usare la forza per scopi egoistici
senza badare all’etica. Se però è evoluto, sa vincere senza combattere raggiungendo
comunque il suo obiettivo.

L’Angelo custode
È l’archetipo junghiano della generosità, del sacrificio, ci istruisce su come
prenderci cura autonomamente del nostro bambino indifeso. La sua compassione
trasforma in forza la rabbia del guerriero e insegna a rispettare le competenze e a
non sostituirsi a nessuno.

L’Ombra è vestirsi del ruolo di martire, creare sensi di colpa in chi è stato
accudito da lui senza mostrare la dovuta riconoscenza: si nutre dei bisogni degli
altri in modo interessato. Tende a sentirsi importante e necessario creando legami
di dipendenza.

L’Amante
L’elemento-base è l’Eros che unisce in un legame appassionato di qualsiasi genere.
Permette di sentirsi vivi, le sue scelte sono potenti, viscerali, energiche,
pulsanti. È capace di restare fedele a un impegno e alla propria natura profonda. È
in continua lotta con l’io razionale che tende a reprimerlo, ma se la passione è
autentica, si integrano disciplinandosi.

L’Ombra dell’archetipo junghiano dell’Eros è avventatezza, gelosia, invidia,


puritanesimo, legami dipendenti, una sessualità alterata. Si lascia sedurre dalle
passioni, eccede nel dramma quando una storia si chiude.

Il Cercatore
Esplora la realizzazione del Sé attraverso la trascendenza. È rinascita,
trasformazione, è cancellare il vecchio per trovare una nuova identità. Ha bisogno
di auto-fiducia, di coraggio, altrimenti rischia di diventare un eterno viandante
che accetta tutto senza mai impegnarsi veramente in nessuna cosa.

L’Ombra è una ricerca ossessiva d’indipendenza, la paura di legarsi. Rischia di


sperimentare senza scendere in profondità, o di aprire tante finestre senza mai
concretizzare. Soffre di eccesso di ambizione, superbia, perfezionismo.

Il Distruttore
Tra i 12 archetipi di Jung, il Distruttore è quello che nasce da un evento di
fortissimo dolore (un lutto, una separazione, il crollo di un sogno) che origina un
vuoto ancora più profondo di quello lasciato dall’Orfano. Ma è puro humus per un
germoglio di vita nuova. Ci insegna l’umiltà, l’accettazione del dolore, e che non
si può imparare a vivere senza aver imparato a morire.

È necessario però che non vacilli di fronte alla devastazione creata dalla
sofferenza, altrimenti l’Ombra può portare all’auto-distruzione (alcool,
stupefacenti), o alla distruzione rivolta agli altri (omicidi, violenze fisiche,
psichiche, eccetera).

Il Creatore
Il Creatore è coscienza del nostro ruolo e della parte che abbiamo nella creazione
della nostra stessa vita: c’è oscillazione tra paura ed euforia dentro un continuo
lavoro di ascolto interiore. Abbandonando l’io razionale, percepiamo i nostri
simboli interni, siamo ricettivi e saggi nelle scelte esistenziali.

L’Ombra è l’ossessione per le troppe cose da fare quando si avviano tanti progetti
senza concretizzarli, mentre inconsciamente si pensa alla fuga. Il pericolo è
creare situazioni sfavorevoli e auto-sabotanti.

Il Mago
Tutti siamo maghi: il nostro pensiero trasforma la realtà interiore ed esteriore.
Il mago ci insegna a prendere coscienza che ciò che è dentro equivale a ciò che è
fuori, che siamo tutti collegati; ci insegna a renderci conto di quelle strane
coincidenze significative che capitano nella vita, e in genere ad acquisire
maggiore consapevolezza.

L’Ombra del Mago è usare la magia per scopi malefici, interrompere il rapporto col
divino, avere immagini e fantasie negative.

Il Saggio
Il Saggio ricerca la verità su se stesso, sul mondo, sull’universo. È colui che
conoscendosi si osserva senza coinvolgimento. Supera il proprio ego trascendendo le
polarità e tutte le forme del mondo fisico. È la voce interiore che guida con
sicurezza.

L’Ombra è la presunzione di essere in possesso della Verità assoluta che rende


superiori, l’eccesso del distacco dalla condivisione umana, la paura di essere
ingannato e di investire su pure illusioni.

Il Folle
Il Folle o Giullare, punzecchia l’io del Sovrano quando è arrogante, prepotente. È
l’energia primordiale che inventa esplora, sconfina. Irriverente, dissacrante,
irresponsabile, usa sempre un tono umoristico, quella leggerezza che evita di far
sprofondare. Offre elasticità mentale, apertura e capacità di rialzarsi dopo ogni
caduta. Mostra le cose da diverse angolazioni.

L’Ombra è la perdita di lucidità, la difficoltà a impegnarsi, ad assumersi


responsabilità, a rimanere fedele a un progetto, a un rapporto. Può raggirare,
manipolare, assumendo comportamenti distruttivi come la dipendenza dal gioco,
l’alcolismo, o una sensualità senza freni.

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