Sei sulla pagina 1di 40

Accedi

i ai servizi riservati

i
COLLEGATI AL SITO ACCEDI AL SEGUI LE
EDISES.IT MATERIALE DIDATTICO ISTRUZIONI

Utilizza il codice personale contenuto nel riquadro per registrarti al sito edises.it
e accedere ai servizi e contenuti riservati.

Scopri il tuo codice personale grattando delicatamente la superficie

Il volume NON può essere venduto, né restituito, se il codice personale risulta visibile.
L’accesso ai servizi riservati ha la durata di un anno dall’attivazione del codice e viene garantito esclusivamente sulle edizioni in corso.

Per attivare i servizi riservati, collegati al sito edises.it e segui queste semplici istruzioni
i

Se sei registrato al sito Se non sei già registrato al sito


• clicca su Accedi al materiale didattico • clicca su Accedi al materiale didattico
• inserisci email e password • registrati al sito o autenticati tramite facebook
• inserisci le ultime 4 cifre del codice ISBN, riportato in • attendi l’email di conferma per perfezionare la
basso a destra sul retro di copertina registrazione
• inserisci il tuo codice personale per essere reindirizzato • torna sul sito edises.it e segui la procedura già
automaticamente all’area riservata descritta per utenti registrati
Concorso MIBAC
1052 Assistenti alla fruizione,
accoglienza e vigilanza
Teoria e test per la prova preselettiva
Concorso MIBAC – 1052 Assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza –
Teoria e test per la prova preselettiva
I Edizione, Agosto 2019
Copyright © 2019 EdiSES S.r.l. – Napoli

9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
2023 2022 2021 2020 2019

Le cifre sulla destra indicano il numero e l’anno dell’ultima ristampa effettuata

A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale,


del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo.
L’Editore

Progetto grafico : ProMedia Studio di A. Leano – Napoli


Grafica di copertina e fotocomposizione:
Stampato presso:
Per conto della EdiSES – Piazza Dante 89 – Napoli

www.edises.it
ISBN 978 88 9362 371 1 info@edises.it

I curatori, l’editore e tutti coloro in qualche modo coinvolti nella preparazione o pubblicazione di
quest’opera hanno posto il massimo impegno per garantire che le informazioni ivi contenute siano
corrette, compatibilmente con le conoscenze disponibili al momento della stampa; essi, tuttavia,
non possono essere ritenuti responsabili dei risultati dell’utilizzo di tali informazioni e restano a
disposizione per integrare la citazione delle fonti, qualora incompleta o imprecisa.

Realizzare un libro è un’operazione complessa e nonostante la cura e l’attenzione poste dagli autori
e da tutti gli addetti coinvolti nella lavorazione dei testi, l’esperienza ci insegna che è praticamente
impossibile pubblicare un volume privo di imprecisioni. Saremo grati ai lettori che vorranno inviarci
le loro segnalazioni e/o suggerimenti migliorativi all’indirizzo redazione@edises.it
Sommario

Libro I
Logica
Capitolo 1 Ragionamento numerico ..........................................................................................................................................3
Capitolo 2 Ragionamento numerico-deduttivo ..............................................................................................................89
Capitolo 3 Ragionamento critico-numerico ......................................................................................................................191
Capitolo 4 Ragionamento astratto e Abilità visiva ......................................................................................................263
Capitolo 5 Ulteriori quesiti di Ragionamento numerico ........................................................................................... 278
Capitolo 6 Ulteriori quesiti di Ragionamento critico-numerico...........................................................................292
Capitolo 7 Ulteriori quesiti di Ragionamento astratto e Abilità visiva ...............................................................329

Libro II
Elementi generali di diritto
del patrimonio culturale
Capitolo 1 La legislazione italiana sui beni culturali e paesaggistici ................................................................... 337
Capitolo 2 Tutela, fruizione e valorizzazione dei beni culturali............................................................................. 357
Capitolo 3 Le biblioteche pubbliche .................................................................................................................................... 394
Capitolo 4 I beni paesaggistici ................................................................................................................................................. 405
Capitolo 5Ŭ >Ճůů÷Ǝ÷ůŒŬ¦÷ĘÂĒƒůģ䜃٦ƒ .....................................................................................................................................418

Libro III
Patrimonio culturale italiano
Capitolo 1 Preistoria........................................................................................................................................................................435
Capitolo 2 Civiltà italica: popolazioni italiche ed etrusche .......................................................................................440
Capitolo 3 Roma ..............................................................................................................................................................................446
Capitolo 4 Arte paleocristiana .................................................................................................................................................460
Capitolo 5 Alto Medioevo ........................................................................................................................................................... 467
Capitolo 6 Arte romanica ...........................................................................................................................................................472
Capitolo 7 Arte gotica .................................................................................................................................................................. 482

www.edises.it
VI Sommario

Capitolo 8 Il primo Rinascimento: prima metà del Quattrocento ..................................................................... 492


Capitolo 9 Il primo Rinascimento:seconda metà del Quattrocento..................................................................506
Capitolo 10 Il Rinascimento medio: la “Maniera moderna” ....................................................................................520
Capitolo 11 Il Rinascimento tardo: il Manierismo ............................................................................................................534
Capitolo 12 Il Barocco ................................................................................................................................................................... 546
Capitolo 13 Il Rococò .....................................................................................................................................................................560
Capitolo 14 Il Neoclassicismo ...................................................................................................................................................569
Capitolo 15 Il Romanticismo ..................................................................................................................................................... 576
Capitolo 16 Realismo e Impressionismo ........................................................................................................................... 585
Capitolo 17Ŭ /ĈŬEģƎ¦ÂĘůģŬÙĘģŬƒĈŬśÂ¦ģʶģŬ¦ģĘÞ÷ůůģŬĒģʶ÷ƒĈ ................................................................................596
Appendice ............................................................................................................................................................................................603

Libro IV
Sicurezza sul lavoro
Capitolo 1 La sicurezza sui luoghi di lavoro ...................................................................................................................... 677

www.edises.it
Premessa

Questo volume è rivolto a quanti intendono prepararsi al concorso indetto dal Ministero
per i beni e le attività culturali (MIBAC) per 1052 assistenti alla fruizione, accoglienza e
vigilanza.
Il testo, infatti, offre una trattazione specifica di:
> Logica (per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matema-
tico, di carattere critico verbale);
> Elementi generali di diritto del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del
paesaggio);
> Patrimonio culturale italiano;
> Normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Per ciascuna di tali materie il volume offre una sintesi, ragionata ed esaustiva, di tutto il
programma e una nutrita serie di quesiti a risposta multipla.
Il manuale è aggiornato agli ultimi provvedimenti rilevanti per il settore; in particolare,
tiene conto del decreto cultura (D.L. 28 giugno 2019, n. 59).
Il testo è corredato di un software online che consente infinite simulazioni della prova di
preselezione e da ulteriori materiali didattici.

Ulteriori materiali didattici sono disponibili nell’area riservata a cui si accede me-
diante la registrazione al sito edises.it secondo la procedura indicata nel frontespi-
zio del volume.
Altri aggiornamenti sulle procedure concorsuali saranno disponibili sui nostri pro-
fili social.

Facebook.com/infoconcorsi
Clicca su (Facebook) per ricevere gli aggiornamenti
blog.edises.it

Eventuali errata-corrige saranno pubblicati sul sito edises.it secondo la procedura


indicata nel frontespizio.

www.edises.it
Libro I
Logica

SOMMARIO
Capitolo 1 Ragionamento numerico
Capitolo 2 Ragionamento numerico-deduttivo
Capitolo 3 Ragionamento critico-numerico
Capitolo 4 Ragionamento astratto e Abilità visiva
Capitolo 5 Ulteriori quesiti di Ragionamento numerico
Capitolo 6 Ulteriori quesiti di Ragionamento critico-numerico
Capitolo 7 Ulteriori quesiti di Ragionamento astratto e Abilità visiva

www.edises.it
Capitolo 1
Ragionamento numerico
I quesiti di ragionamento numerico sono volti a valutare capacità di ragionamento,
abilità di calcolo mentale e intuito logico-matematico. Si tratta di quiz che richiedo-
no, talvolta, semplice attitudine al calcolo mentale, per la cui risoluzione è sufficien-
te conoscere le quattro operazioni e possedere la capacità di risoluzione diretta e
immediata. Nei casi più frequenti, per risolvere determinati quiz, occorre possedere
conoscenze di argomenti fondamentali di matematica.
In questo capitolo, dopo aver esposto i quesiti relativi alle serie numeriche, la classica
tipologia di quesiti di ragionamento numerico per anni somministrati dal RIPAM,
esporremo le nuove tipologie di quesiti delle banche dati RIPAM, ossia quelli relativi
a:
> serie alfabetiche e serie alfanumeriche
> abilità di calcolo, la cui risoluzione richiede metodi per velocizzare i calcoli
> frazioni, percentuali e proporzioni
> divisibilità, mcm e MCD
> medie
> insiemi e ripartizioni
> velocità/distanza/tempo
> calcolo combinatorio
> probabilità e tentativi.

1.1 Serie numeriche


I quesiti relativi a serie numeriche si basano su un semplice principio costituito dalla
ricerca della regola che spiega la progressione di una certa sequenza costituita da
numeri.
Nella sequenza, manca un elemento (posto sotto forma di punto interrogativo) che
il risolutore deve scegliere, tra le alternative proposte, dopo aver individuato il nesso
logico esistente tra i numeri della serie.
Le relazioni tra i numeri di una serie possono essere di diversa tipologia.
Da un’analisi delle banche dati RIPAM, si evince che le tecniche di risoluzione sono
analoghe per numerosi quesiti. Pertanto, illustreremo – nel dettaglio – la risoluzione
delle tipologie più frequenti e – in maniera sintetica – la risoluzione di quesiti analo-
ghi appartenenti alla medesima tipologia.

www.edises.it
4 Libro I Logica

Tipologia n. 1

Esempio
6 ? 120 360 720 720
A. 15
B. 60
C. 30
D. 10
E. 25
La risposta esatta è la C.
Fino al quinto numero, la serie data è crescente; gli incrementi tra un numero e il successivo sono
decrescenti fino ad annullarsi tra il quinto e il sesto numero.
È evidente che ciascun termine, a partire dal quarto, si ottiene moltiplicando il precedente per
una quantità decrescente. Precisamente, il quarto numero (360) è il triplo del terzo numero (120);
il quinto numero (720) è il doppio del quarto numero (360); il sesto numero (720) è uguale al quin-
to numero (720). Si può affermare, quindi, che il quarto, il quinto e il sesto numero si ottengono
moltiplicando, il terzo, il quarto e il quinto numero, rispettivamente, per 3, per 2, per 1.
Secondo tale criterio, il secondo numero della serie deve essere il quintuplo del primo numero, il
terzo numero della serie deve essere il quadruplo del secondo numero.
Pertanto, ciascun numero della serie, a partire dal secondo, si ottenga moltiplicando il preceden-
te, rispettivamente, per 5, per 4, per 3, per 2, per 1:

6 30 120 360 720 720


H
H
H
H
H 35 34 33 32 31
Il numero mancante è, pertanto, 30.

Le serie più frequenti appartenenti a tale tipologia sono tali che:


1. Ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene sommando al precedente una
quantità costante oppure quantità crescenti o quantità decrescenti.
2. Ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene sottraendo dal precedente una
quantità costante oppure quantità crescenti o quantità decrescenti.
3. Ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene moltiplicando il precedente per
una quantità costante oppure per quantità crescenti o per quantità decrescenti.
4. Ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene dividendo il precedente per una
quantità costante oppure per quantità crescenti o per quantità decrescenti.
Quando un numero della serie, a partire dal secondo, si ottiene dal precedente me-
diante una quantità variabile, vi è anche una chiave di lettura diversa, che porta
comunque al medesimo risultato della precedente. In altre parole, si può anche sta-
bilire che ciascun numero della serie, a partire dal secondo, si ottiene dal precedente
applicando ad esso una sequenza di due operazioni, con due quantità costanti.

Osserviamo ad esempio la seguente serie:


2 5 14 41 ?
Notiamo che:
5 si ottiene da 2 sommando ad esso 3 = 31, ossia 2 + 31 = 5
14 si ottiene da 5 sommando ad esso 9 = 32, ossia 5 + 32 = 14

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 5

41 si ottiene da 14 sommando ad esso 27 = 33, ossia 14 + 33 = 41.


In pratica, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene dal precedente somman-
do ad esso una potenza di base 3, con esponente via via crescente.
Pertanto si ha 41 + 34 = 41 + 81 = 122.

Tuttavia, notiamo che è possibile anche interpretare la serie nel modo seguente:
5 si ottiene da 2 moltiplicandolo per 3 e sottraendo 1 al risultato, ossia 2 × 3 – 1 = 5
14 si ottiene da 5 moltiplicandolo per 3 e sottraendo 1 al risultato, ossia 5 × 3 – 1 = 14
41 si ottiene da 14 moltiplicandolo per 3 e sottraendo 1 al risultato, ossia 14 × 3 – 1
= 41.
Quindi, 41 × 3 – 1 = 122. Siamo pervenuti alla stessa risoluzione dedotta con il ragio-
namento precedente.

Tipologia n. 2

Esempio
33 99 70 210 ?
A. 280
B. 181
C. 190
D. 239
E. 169
La risposta esatta è la B.
Nella serie, la relazione tra i numeri di posto pari è diversa da quella che lega i numeri di posto
dispari. In particolare:
1. I numeri di posto pari si ottengono moltiplicando per 3 i numeri di posto dispari immediata-
mente precedenti.
2. I numeri di posto dispari si ottengono sottraendo 29 dai numeri di posto pari immediatamente
precedenti.
Pertanto, il numero mancante, 181, si ottiene nel modo seguente:

33 99 70 210 181
H
H
H
H

33 –29 33 –29

Le serie più frequenti appartenenti a tale tipologia sono tali che:


1. I numeri di posto pari si ottengono sommando/sottraendo un dato numero ai/
dai numeri di posto dispari immediatamente precedenti; i numeri di posto dispari
si ottengono sommando/sottraendo un dato numero ai/dai numeri di posto pari
immediatamente precedenti.
2. I numeri di posto pari si ottengono moltiplicando/dividendo per un dato numero
i numeri di posto dispari immediatamente precedenti; i numeri di posto dispari
si ottengono moltiplicando/dividendo per un dato numero i numeri di posto pari
immediatamente precedenti.
3. I numeri di posto pari si ottengono sommando/sottraendo un dato numero ai/dai
numeri di posto dispari immediatamente precedenti; i numeri di posto dispari si

www.edises.it
6 Libro I Logica

ottengono moltiplicando/dividendo per un dato numero i numeri di posto pari


immediatamente precedenti.
4. I numeri di posto pari si ottengono moltiplicando/dividendo per un dato numero
i numeri di posto dispari immediatamente precedenti; i numeri di posto dispari
si ottengono sommando/sottraendo un dato numero ai/dai numeri di posto pari
immediatamente precedenti.

Tipologia n. 3

Esempio
11 8 ? 24 44 72
A. 17
B. 19
C. 20
D. 22
E. 35
La risposta esatta è la D.
La serie data è composta da due sotto-serie:
11 ? 44 prima sotto-serie, composta dal 1°, dal 3° e dal 5° numero della serie
8 24 72 seconda sotto-serie, composta dal 2°, dal 4° e dal 6° numero della
serie
La relazione matematica esistente tra i numeri della prima sotto-serie è diversa dalla relazio-
ne esistente tra i numeri della seconda sotto-serie.
Ciascun numero della prima sotto-serie, a partire dal secondo, si ottiene moltiplicando per 2 il
numero immediatamente precedente:

11 22 44
H
H

32 32
Ciascun numero della seconda sotto-serie, a partire dal secondo, si ottiene moltiplicando per 3 il
numero immediatamente precedente:

8 24 72
H
H

33 33

Supposta una ripartizione delle stesse in due sotto-serie, le serie più frequenti appar-
tenenti a tale tipologia sono tali che:
1. Nella prima sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene somman-
do un dato numero al numero immediatamente precedente. Nella seconda sotto-
serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene sommando un dato numero
(diverso da quello della prima sotto-serie) al numero immediatamente precedente.
2. Nella prima sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene sottra-
endo un dato numero dal numero immediatamente precedente. Nella seconda
sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene sottraendo un dato
numero (diverso da quello della prima sotto-serie) dal numero immediatamente
precedente.

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 7

3. Nella prima sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene moltipli-
cando per un dato numero il numero immediatamente precedente. Nella seconda
sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene moltiplicando per un
dato numero (diverso da quello della prima sotto-serie) il numero immediatamen-
te precedente.
4. Nella prima sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene dividen-
do per un dato numero il numero immediatamente precedente. Nella seconda
sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene dividendo per un
dato numero (diverso da quello della prima sotto-serie) il numero immediatamen-
te precedente.

Più in generale, si può stabilire che:


> nella prima sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene dal pre-
cedente mediante una certa operazione (addizione, sottrazione, moltiplicazione o
divisione) con un numero fissato;
> nella seconda sotto-serie, ciascun numero, a partire dal secondo, si ottiene dal pre-
cedente mediante una operazione in generale diversa da quella della prima sotto-
serie, con un numero fissato, anch’esso generalmente diverso da quello usato nella
prima sotto-serie.
ATTENZIONE! Spesso, il criterio di identificazione delle serie appartenenti a tale
tipologia è la successione dei numeri da cui sono composte: non necessariamente in
ordine crescente o in ordine decrescente.

Tipologia n. 4

Esempio
169 100 49 ?
A. 21
B. 16
C. 25
D. 36
E. 12
La risposta esatta è la B.
Poiché i numeri dati sono quadrati perfetti, il numero incognito dovrebbe essere anch’esso un
quadrato perfetto.
Si ha:
169 100 49 ?
= = =
132 102 72
Tra le alternative di risposta, sono presenti 3 quadrati perfetti: 16; 25; 36.
Pertanto, occorre identificare una ulteriore relazione tra i numeri della serie.
Poiché la serie è decrescente, il numero incognito deve essere minore del penultimo nume-
ro dato, ovvero minore di 49. I quadrati perfetti presenti nelle alternative di risposta sono
tutti minori di 49, per cui neanche tale criterio è sufficiente al fine della identificazione del
termine incognito.
Dallo schema delineato, si evince che le basi delle potenze (13; 10; 7) decrescono di 3 unità di volta
in volta.

www.edises.it
8 Libro I Logica

Pertanto, il numero mancante deve essere il quadrato del numero 4 (= 7 – 3); ovvero il numero 16:
169 100 49 16
= = = =
132 102 72 42

Le serie più frequenti appartenenti a tale tipologia sono tali che:


1. I numeri sono quadrati/cubi di dati numeri. Questi ultimi possono essere decre-
scenti o crescenti.
2. I numeri che occupano posto pari (o dispari) sono quadrati/cubi dei numeri che
occupano posto dispari (o pari).
3. Ciascun numero di posto dispari è quadrato perfetto di un numero dato; ciascun
numero di posto pari è cubo perfetto dello stesso dato numero.

Per tale tipologia di serie è utile fare riferimento al seguente schema di calcolo:

Numero Quadrato Cubo Numero Quadrato Cubo


1 1 1 11 121 1.331
2 4 8 12 144 1.728
3 9 27 13 169 2.197
4 16 64 14 196 2.744
5 25 125 15 225 3.375
6 36 216 16 256 4.096
7 49 343 17 289 4.913
8 64 512 18 324 5.832
9 81 729 19 361 6.859
10 100 1.000 20 400 8.000

Tipologia n. 5

Esempio
3 25 8 ? 6 22
A. 14
B. 20
C. 16
D. 28
E. 12

La risposta esatta è la B.
La serie data è costituita da 3 sotto-serie:
3 25 prima sotto-serie, composta dal 1° e dal 2° numero della serie
8 ? seconda sotto-serie, composta dal 3° e dal 4° numero della serie
6 22 terza sotto-serie, composta dal 5° e dal 6° numero della serie

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 9

La somma tra i numeri di ciascuna sotto-serie è costante e pari a 28:

3 25 8 20 6 22

H
H
H
3 + 25 = 28 8 + 20 = 28 6 + 22 = 28
Il numero mancante è, pertanto, 20.

Le serie più frequenti appartenenti a tale tipologia sono tali che la serie data si
divide in 3 sotto-serie formate, rispettivamente, dal 1° e dal 2° numero, dal 3° e dal
4° numero, dal 5° e dal 6° numero. Le sotto-serie sono tali che:
1. È costante:
1.1 La somma dei numeri di ciascuna sotto-serie.
1.2 La differenza dei numeri di ciascuna sotto-serie.
1.3 Il prodotto dei numeri di ciascuna sotto-serie.
1.4 Il quoziente dei numeri di ciascuna sotto-serie.
2. Il secondo numero di ciascuna sotto-serie si ottiene:
2.1 Sommando una quantità costante al primo numero della sotto-serie.
2.2 Sottraendo una quantità costante dal primo numero della sotto-serie.
2.3 Moltiplicando per una quantità costante il primo numero della sotto-serie.
2.4 Dividendo per una quantità costante il primo numero della sotto-serie.
Si noti che il caso 1.2 è equivalente al caso 2.2. Difatti se la differenza a – b = k (dove
k è costante), allora è anche vero che b si ottiene da a sottraendo ad esso una quantità
costante k, ossia b = a - k.
Ad esempio, consideriamo la serie:
8 5 12 9 20 ?
Possiamo risolvere il quesito notando che:
8–5=3
12 – 9 = 3
Pertanto 20 – 17 = 3, individuando in 17 il numero che completa la serie.
Tuttavia possiamo anche notare che:
8–3=5
12 – 3 = 9
Pertanto 20 – 3 = 17, che è il numero che completa la serie.
Analogamente, il caso 1.4 è equivalente al caso 2.4. Difatti, se il quoziente a : b = k
(dove k è costante), allora è anche vero che b si ottiene da a dividendolo per una co-
stante, ossia b = a/k.
Ad esempio, consideriamo la serie:
30 6 75 15 100 ?
Possiamo risolvere il quesito notando che:
30 : 6 = 5
75 : 15 = 5
Pertanto 100 : 20 = 5, individuando in 20 il numero che completa la serie.
Tuttavia possiamo anche notare che:
30 : 5 = 6
75 : 5 = 15
Pertanto 100 : 5 = 20, che è il numero che completa la serie.

www.edises.it
10 Libro I Logica

Tipologia n. 6

Esempio
14 2 ? 16 8 2
A. 4
B. 7
C. 12
D. 28
E. 24
La risposta esatta è la B.
La serie data è costituita da 2 sotto-serie:
14 2 ? prima sotto-serie, composta dal 1°, dal 2° e dal 3° numero della serie
16 8 2 seconda sotto-serie, composta dal 4°, dal 5° e dal 6° numero della
serie
In ciascuna sotto-serie il quoziente tra i primi due numeri è pari al terzo numero:

14 2 7 16 8 2
H
H

H
H
: = : =

Il numero mancante è, pertanto, 7.

Le serie più frequenti appartenenti a tale tipologia sono tali che:


1. La serie, composta da 6 numeri, si divide in 2 sotto-serie formate, rispettivamente, dal
1°, dal 2°, dal 3° numero, e dal 4°, dal 5°, dal 6° numero. Le sotto-serie sono tali che:
1.1 La somma dei primi due numeri di ciascuna sotto-serie è pari al terzo numero
della stessa.
1.2 La differenza dei primi due numeri di ciascuna sotto-serie è pari al terzo nu-
mero della stessa.
1.3 Il prodotto dei primi due numeri di ciascuna sotto-serie è pari al terzo numero
della stessa.
1.4 Il quoziente dei primi due numeri di ciascuna sotto-serie è pari al terzo nume-
ro della stessa.
2. La serie, composta da 5 numeri, si divide in 2 sotto-serie formate, rispettivamente,
dal 1°, dal 2°, dal 3° numero, e dal 3° (comune a entrambe), dal 4°, dal 5° numero.
Le sotto-serie sono tali che:
2.1 La somma dei primi due numeri della prima sotto-serie è pari al terzo numero
della stessa. La somma dei primi due numeri della seconda sotto-serie è pari al
terzo numero della stessa.
2.2 La differenza dei primi due numeri della prima sotto-serie è pari al terzo nu-
mero della stessa. La differenza dei primi due numeri della seconda sotto-serie è
pari al terzo numero della stessa.
2.3 Il prodotto dei primi due numeri della prima sotto-serie è pari al terzo nume-
ro della stessa. Il prodotto dei primi due numeri della seconda sotto-serie è pari al
terzo numero della stessa.

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 11

2.4 Il quoziente dei primi due numeri della prima sotto-serie è pari al terzo nume-
ro della stessa. Il quoziente dei primi due numeri della seconda sotto-serie è pari
al terzo numero della stessa.

Tipologia n. 7

Esempio
1 1 2 3 5 8 ?
A. 8
B. 12
C. 13
D. 20
E. 21
La risposta esatta è la C.
Notiamo che nella serie, ciascun numero, a partire dal terzo, è dato dalla somma dei due numeri
precedenti. In figura è mostrata la relazione tra i numeri della serie.

1 1 2 3 5 8 13

Pertanto, il numero che completa la serie è 13.

Più in generale, in questa tipologia si individuano i seguenti casi più frequenti:


1. nella serie, ciascun numero, a partire dal terzo, è dato dalla somma dei due nume-
ri precedenti;
2. nella serie, ciascun numero, a partire dal terzo, è dato dalla differenza dei due
numeri precedenti;
3. nella serie, ciascun numero, a partire dal terzo, è dato dal prodotto dei due nume-
ri precedenti;
4. nella serie, ciascun numero, a partire dal terzo, è dato dal rapporto dei due nume-
ri precedenti.

1.2 Serie alfabetiche e serie alfanumeriche


1.2.1 Le serie alfabetiche
Le serie alfabetiche sono sequenze costituite da lettere. Per risolvere tali quesiti oc-
corre associare a ogni lettera un numero corrispondente alla posizione della lettera
nell’alfabeto.
Pertanto, le lettere della serie data sono analizzate come numeri con riferimento alla
loro posizione nell’alfabeto. Ad esempio A = 1, B = 2...
I quesiti delle banche dati RIPAM appartenenti a questa tipologia fanno riferimento
esclusivamente all’alfabeto italiano.

www.edises.it
12 Libro I Logica

A tale proposito, si consiglia di imparare l’ordine numerico dell’alfabeto, cioè A = 1,


B = 2 e così via come riportato di seguito:

Alfabeto italiano (prima riga) e corrispondenti numeri d’ordine (seconda riga)


A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21

Esempio
Completare la seguente successione utilizzando l’alfabeto italiano: M; H; ?; G; I; F
A. L
B. N
C. O
D. E
E. S
La risposta esatta è la A.
Convertiamo la serie alfabetica data nella corrispondente serie numerica:
M H ? G I F
11 8 ? 7 9 6
Nella serie, occorre considerare la distanza tra le lettere o, equivalentemente, tra i numeri cor-
rispondenti.
La relazione tra i numeri di posto pari è diversa da quella che lega i numeri di posto dispari. In
particolare:
1. I numeri di posto pari si ottengono sottraendo 3 dai numeri di posto dispari immediatamente
precedenti.
2. I numeri di posto dispari si ottengono aggiungendo 2 ai numeri di posto pari immediatamente
precedenti.
Seguendo tale criterio, la lettera incognita (la terza della serie) si ottiene avanzando di 2 posizioni
nell’alfabeto a partire dalla lettera H, ottenendo la lettera L.

1.2.2 Le serie alfanumeriche


Le serie alfanumeriche sono costituite da successioni di lettere e numeri in cui pos-
sono esistere nessi logici tra le lettere e tra i numeri in maniera disgiunta oppure
possono esistere nessi logici lettere – numeri.
Così come accade con i test costituiti da serie alfabetiche, anche la risoluzione dei
test costituiti da serie alfanumeriche si ottiene associando a ogni lettera un numero
corrispondente alla posizione della lettera nell’alfabeto.

Esempio
Completare la seguente successione, utilizzando l’alfabeto italiano: E; 95; G; 77; I; 59; ?; 41; O; ?
A. M; 44
B. L; 42
C. N; 24
D. M; 23
E. M; 20

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 13

La risposta esatta è la D.
La serie alfanumerica data è costituita dalla sotto-serie alfabetica:
E G I ? O
e dalla sotto-serie numerica:
95 77 59 41 ?
Per l’alternanza delle due sotto-serie, i termini mancanti nella serie data sono, rispettivamente,
una lettera e un numero.
Per identificare il termine mancante nella sotto-serie alfabetica, associamo a ciascuna lettera il
corrispondente numero d’ordine nell’alfabeto italiano; si ottiene:
E G I ? O
5 7 9 ? 13
Nella serie, occorre considerare la distanza tra le lettere (o equivalentemente tra i numeri corri-
spondenti) a gruppi di 2. La serie è crescente.
La distanza tra ciascuna lettera e la successiva è pari a +2. A partire dalla lettera E e procedendo
in avanti di 2 posizioni nell’alfabeto, si ottiene la lettera G; procedendo ancora di 2 posizioni si
ottiene la lettera I, quindi la soluzione, ossia la lettera M.
Nella sotto-serie numerica, a partire dal primo, i numeri decrescono di 18 unità. A partire dal
numero 95, quindi, il numero mancante si ottiene nel modo seguente:
• 95 – 18 = 77
• 77 – 18 = 59
• 59 – 18 = 41
• 41 – 18 = 23
La soluzione è data da: M; 23.

1.3 Abilità di calcolo


La risoluzione dei quesiti appartenenti a tale tipologia richiede l’applicazione di no-
zioni di aritmetica di base e di alcuni metodi utili per velocizzare i calcoli.

Tipologia n. 1
Un esempio è il seguente, in cui la risoluzione richiede solo due operazioni aritmeti-
che: una sottrazione e una divisione.

Esempio
Alessandra ha 250 euro mentre Luigi ne ha solo 80. Quanti euro deve dare Alessandra a Luigi
perché i due abbiano lo stesso numero di euro?
A. 75
B. 85
C. 50
D. 100
E. 95

La risposta esatta è la B.
Calcoliamo la differenza tra l’importo in euro di Alessandra e quello di Luigi:
differenza tra gli importi (in euro) = 250 – 80 = 170

www.edises.it
14 Libro I Logica

Tale importo deve essere ripartito equamente tra i due, affinché abbiano lo stesso numero di
euro:
170
importo che Alessandra deve a Luigi = = 85 euro
2
Infatti, se Alessandra dà a Luigi 85 euro, allora:
• Alessandra avrà: 250 – 85 = 165 euro
• Luigi avrà: 80 + 85 = 165 euro.

Tipologia n. 2
Alcuni quesiti celano nei loro calcoli la presenza di strumenti matematici che vanno
al di là delle 4 operazioni aritmetiche. Nella banca dati RIPAM, sono presenti quesiti
che coinvolgono le progressioni aritmetiche. I risolutori di tali quesiti sono comun-
que in grado di risolverli, sopperendo alla mancanza di tale strumento, attraverso un
buon ragionamento logico-matematico.

Esempio
A uno spettacolo teatrale, il pubblico in sala si è disposto in file in modo da comporre 17 file.
Ogni fila conteneva 5 persone in più della precedente. Se nella prima fila c’erano 3 persone,
quante persone c’erano nell’ultima fila?
A. 83
B. 88
C. 78
D. 73
E. 93

La risposta esatta è la A.
Possiamo condurre un ragionamento intuitivo come il seguente: le file successive alla prima sono
17 – 1 = 16; poiché ogni fila conteneva 5 persone in più della precedente, l’ultima fila aveva un
numero di persone in più rispetto alla prima pari a 16 × 5 = 80; quindi nell’ultima fila c’erano 80
+ 3 = 83 persone.
Risolviamo ora il quesito con l’uso delle progressioni. Poiché per ciascuna fila il numero delle per-
sone cresce di 5 unità, le persone in fila rappresentano i termini di una progressione aritmetica
di ragione d = 5.
Ciò che il quesito chiede di determinare è il numero di persone della diciassettesima fila, ovvero
il 17° termine della progressione. Tale termine si trova con la formula seguente:
an = a + (n – 1)d
dove:
an è il termine incognito (in questo caso il 17°);
a è il primo termine della progressione (in questo caso 3);
n è il numero delle file (in questo caso 17);
d è la ragione (in questo caso 5).
Si ha:
a17 = 3 + (17 – 1) × 5 = 3 + 80 = 83

1.4 Frazioni, percentuali e proporzioni


I quesiti con frazioni, percentuali e proporzioni presenti nella banca dati RIPAM
sono piuttosto semplici.

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 15

Di seguito, per ciascuna tipologia, esponiamo alcune regole utili per la risoluzione,
nonché esempi tratti dalla banca dati.

1.4.1 Frazioni
Una frazione è una coppia ordinata di numeri (a, b) con b non nullo che assume il
valore numerico a : b ed è indicata con:
a
b
a è detto numeratore e b è detto denominatore.
Le frazioni si possono ovviamente esprimere in termini di numeri decimali se calco-
liamo la divisione tra numeratore e denominatore:

2/5 è detta frazione generatrice di 0,4.


Una frazione si dice propria se il numeratore è minore del denominatore, impropria se
il numeratore è maggiore del denominatore e apparente se il numeratore è multiplo
del denominatore.
3 10 8
Propria: Impropria: Apparente:
7 3 2
Due frazioni si dicono equivalenti se assumono lo stesso valore, cioè se sono frazioni
generatrici dello stesso numero:

Da questo si deduce che data una frazione è possibile ricavarne una equivalente
moltiplicando o dividendo numeratore e denominatore per lo stesso numero n, ad
esempio:

Una frazione si dice ridotta ai minimi termini se il massimo comun divisore (MCD) tra
numeratore e denominatore è 1 (numeri primi tra loro).
Data una certa quantità x, se ne può calcolare la parte frazionaria, moltiplicando la
frazione per la quantità stessa.
Ad esempio, se la quantità è x = 120 e vogliamo calcolarne i 3/5, allora la parte fra-
zionaria incognita è:

Talvolta, è nota la parte frazionaria e se ne vuole calcolare la quantità x. In tale caso,


occorre dividere la parte per la frazione.
Ad esempio, se la parte frazionaria di un numero è 50 e tale parte corrisponde ai 2/5
di un numero, allora il numero incognito è:

www.edises.it
16 Libro I Logica

Esempio
Alessandra spende in un negozio di camicie i 13/15 di quanto possiede. Poi, spende in un ne-
gozio di scarpe i 3/5 della rimanenza. Alla fine le restano 36 euro. Quanto possedeva Ales-
sandra inizialmente?
A. 755 euro
B. 740 euro
C. 675 euro
D. 600 euro
E. 450 euro

La risposta esatta è la C.
Per la risoluzione di questo quesito con le frazioni impostiamo un’equazione per ricavare l’inco-
gnita.
Sia x la somma posseduta inizialmente da Alessandra.
In un primo momento, nel negozio di camicie ne spende i 13/15, per cui ciò che le resta è pari a:
13 1513 2
x x = x= x
15 15 15
Nel negozio di scarpe spende, quindi, i 3/5 della rimanenza, cioè spende:
3 2 2
 x= x
5 15 25
Se le restano 36 euro, vuol dire che la somma posseduta inizialmente da Alessandra è pari agli
importi spesi nei due negozi (di camicie e di scarpe) cui si aggiungono i 36 euro:
13 2
x = x + x + 36
15 25
da cui:

13 2 75656 4 75
x x  x = 36  x = 36  x = 36  x = 36 = 675 euro
15 25 75 75 4

1.4.2 Percentuali
La percentuale è un rapporto che ha come denominatore 100.
Ad esempio possiamo scrivere:
15% =

Il simbolo % si legge “per cento” e significa “fratto 100” o anche “diviso 100”.
Come appare chiaro dall’esempio, la percentuale può essere espressa anche come
numero decimale. La percentuale può essere riportata a una frazione equivalente
che non abbia denominatore pari a 100. Riproponendo l’esempio precedente:

Nella tabella seguente si riporta uno schema di percentuali più comunemente usate.

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 17

5% 10% 20% 25% 33,3% 50% 66,6% 75% 100% 150% 200%
0,05 0,1 0,2 0,25 0,3% 0,5 0,6% 0,75 1 1,5 2

1 1 1 1 1 1 2 3 1 3 2
20 10 5 4 3 2 3 4 1 2 1

Come tutte le frazioni, la percentuale può essere anch’essa impropria, vale a dire ave-
re un numeratore maggiore del denominatore (150% in tabella), oppure apparente,
con il numeratore multiplo del denominatore (200% in tabella).
I quesiti nella banca dati RIPAM relativi alle percentuali sono di diversa tipologia.

Il seguente è un quesito tipico sulle percentuali.

Esempio
Nel mese di maggio, in una piccola città costiera di 5.000 persone, il 5% dei residenti va al
mare, e nel 50% dei casi fitta l’ombrellone. Quanti residenti fittano l’ombrellone nel mese
di maggio?
A. 200
B. 500
C. 125
D. 225
E. 250

La risposta esatta è la C.
Calcoliamo dapprima la percentuale dei residenti della città che va al mare, ossia il 5% di 5.000:
5
5.000 = 250
100
Calcoliamo quanti residenti fittano l’ombrellone, ossia il 50% di 250:
50
250 = 125
100

50 1
In alternativa, essendo = avremmo potuto semplicemente dividere 250 per 2.
100 2

Altra tipologia di quesiti è quella che richiede il calcolo della variazione percentuale,
ossia del rapporto tra l’incremento (o il decremento) assoluto verificatosi in un fe-
nomeno durante un dato periodo e l’intensità dello stesso fenomeno all’inizio del
periodo. Tale rapporto è espresso in percentuale e indica la variazione rispetto a 100
unità iniziali del fenomeno.

www.edises.it
18 Libro I Logica

Esempio
Nel 2016, il 45% dei 60 iscritti a un’associazione sportiva erano tennisti. Nel 2018 il 25% dei
144 iscritti erano tennisti. Qual è l’aumento percentuale nei due anni del numero di tennisti
iscritti?
A. 20%
B. 25%
C. 37%
D. 33,33%
E. 58,5%

La risposta esatta è la D.
Calcoliamo dapprima il numero di tennisti nel 2016, ossia il 45% di 60:
45
60 = 27
100
Calcoliamo, quindi, il numero di tennisti nel 2018, ossia il 25% di 144:
25 1
144 = 144 = 36
100 4
L’incremento assoluto verificatosi nel numero dei tennisti dal 2016 al 2018 è stato pari a:
36 – 27 = 9
Per ottenere l’incremento percentuale occorre rapportare l’incremento assoluto al valore nel
2016:
9 1
100 = 100 = 33,33%
27 3

1.4.3 Proporzioni
Una proporzione è un’uguaglianza di rapporti tra grandezze, a due a due omogenee,
o tra misure di grandezze.
Nella proporzione a : b = c : d i termini a e c si chiamano antecedenti, i termini b e d
conseguenti, i termini b e c medi e i termini a e d si dicono estremi.
Se i medi sono uguali la proporzione si dice continua e il medio è detto medio propor-
zionale.
Da un’analisi della banca dati RIPAM, si evince che i quesiti più frequenti sulle pro-
porzioni sono problemi del tre semplice (diretto e inverso) e problemi del tre com-
posto.

Proporzionalità diretta e “tre semplice”


Due grandezze variabili e tra loro dipendenti sono direttamente proporzionali quan-
do al raddoppiare, triplicare ecc. di una anche il corrispondente valore dell’altra
raddoppia, triplica ecc.
Se x e y sono direttamente proporzionali e k è una costante, allora possiamo scrivere:
y = kx
Da questo si evince che il rapporto tra y e x è costante:
y = kx

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 19

Date una grandezza A, che assume valori a e al, e una grandezza B, direttamente pro-
porzionale ad A, che, in corrispondenza di tali valori di A, assume valori b e bl:
A B
a " b
al " bl
In tal caso, potremo scrivere la proporzione:
a : al = b : bl & a : b = al : bl
(nell’ultimo passaggio abbiamo scambiato i medi).
In un problema del “tre semplice” diretto abbiamo due grandezze A e B che sono
direttamente proporzionali. Vengono forniti due valori per la grandezza B (ad
esempio b e bl) e un valore per la grandezza A (ad esempio a, corrispondente al
valore b di B). Si chiede di fornire il valore incognito x della grandezza A corrispon-
dente al valore bl di B.
Si può quindi impostare la proporzione e risolverla:

a : x = b : bl &

Analizziamo un quesito della banca dati sulla proporzionalità diretta.

Esempio
In una casa editrice, 34 redattori correggono 1.768 pagine di bozza al giorno. Lavorando allo
stesso ritmo, quante pagine saranno corrette al giorno da 60 redattori?
A. 3.300
B. 3.090
C. 3.450
D. 3.060
E. 3.120
La risposta esatta è E.
Il numero di redattori e le pagine corrette sono due grandezze direttamente proporzionali: all’au-
mentare dei redattori aumentano le pagine di bozza.
Impostiamo, quindi, la proporzione:
34 redattori : 60 redattori = 1.768 pagine : x pagine
da cui: 60 redattori
x= 1.768 pagine = 3.120 pagine
34 redattori

Proporzionalità inversa e “tre semplice”


Due grandezze variabili e tra di loro dipendenti sono inversamente proporzionali
quando al raddoppiare, triplicare ecc. di una, il corrispondente valore dell’altra di-
venta la metà, un terzo ecc.
Se x e y sono inversamente proporzionali e k è una costante, allora possiamo scrivere:

Da questo si evince che il prodotto tra x e y è costante:

www.edises.it
20 Libro I Logica

Date una grandezza A, che assume valori a e al, e una grandezza B, inversamente
proporzionale ad A, che, in corrispondenza, assume valori b e bl, possiamo scrivere
la proporzione:

(nell’ultimo passaggio abbiamo scambiato i medi).


In un problema del tre semplice inverso abbiamo due grandezze A e B che sono in-
versamente proporzionali. Vengono forniti due valori per la grandezza B (ad esempio
b e bl) e un valore per la grandezza A (ad esempio a, corrispondente al valore b di B).
Si chiede di fornire il valore incognito x della grandezza A corrispondente al valore
bl di B.
Si può quindi impostare la proporzione e risolverla:

Analizziamo un quesito della banca dati sulla proporzionalità inversa.

Esempio
In una casa editrice, per la pubblicazione di una nuova collana 10 correttori di bozze, la-
vorando allo stesso ritmo, impiegano 18 giorni. In quanti giorni potrebbe essere eseguito il
lavoro se i correttori fossero 15?
A. 12
B. 24
C. 26
D. 36
E. 30

La risposta esatta è la A.
Il numero di correttori di bozze e i giorni impiegati per compiere il lavoro sono due grandezze
inversamente proporzionali: all’aumentare del numero di correttori di bozze diminuisce il tempo
impiegato.
Possiamo impostare la seguente proporzione:
1 1
10 correttori : 15 correttori = :
18 giorni x giorni
dove x è il numero di giorni che i 15 correttori impiegano per fare il lavoro.
Ricaviamo:

10 correttori x giorni 10 correttori


= x = 18 giorni = 12 giorni
15 correttori 18 giorni 15 correttori

Tre composto
I problemi del “tre composto” presentano generalmente tre o più grandezze, alcune
delle quali possono essere direttamente proporzionali tra loro, mentre altre possono
essere inversamente proporzionali.
Supponiamo di avere tre grandezze: A, B e C. Supponiamo che per la grandezza A
sia fornito un valore a e ve ne sia un altro incognito x. Supponiamo inoltre che la

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 21

grandezza B sia direttamente proporzionale ad A (con valori b e bl) mentre C sia in-
versamente proporzionale (con valori c e cl).
In tal caso potremo impostare la proporzione:
b b'
a:x= :
c c'
Nell’impostare la proporzione, a secondo membro, tra le quantità conosciute, abbia-
mo inserito a numeratore quelle relative alla grandezza direttamente proporzionale
e a denominatore quelle relative alla grandezza inversamente proporzionale.
Risolvendo abbiamo:
b'
a c b' c b'
x = c'  x = a   = a  
b b c' c' b
c
Analizziamo un quesito della banca dati sul tre composto.

Esempio
In una casa editrice, 4 correttori di bozze correggono 9 pagine in 20 minuti. Quanti corretto-
ri dovrebbero essere impiegati per correggere 90 pagine in 12.000 secondi?
A. 20
B. 12
C. 4
D. 10
E. 8
La risposta esatta è la C.
Le grandezze in gioco sono i correttori di bozze, le pagine e il tempo.
Il numero di correttori è la grandezza incognita in uno dei termini della proporzione, quindi cer-
chiamo di porre le altre grandezze in relazione di diretta o inversa proporzionalità con il numero
di correttori. Fissato un determinato periodo di tempo, il numero di pagine corrette sono diret-
tamente proporzionali al numero di correttori (più correttori ci saranno, più pagine potranno
essere corrette).
Fissato invece un determinato numero di pagine, un maggiore numero di correttori sarà in grado
di correggerlo in un tempo minore. Quindi, il numero di correttori e la quantità di tempo sono
inversamente proporzionali.
Considerato che 12.000 secondi = 12.000/60 = 200 minuti, possiamo riassumere schematicamen-
te le informazioni nel modo seguente:

Correttori 4 x incognita
Pagine 9 90 direttamente proporzionale
Tempo 20 minuti 200 minuti inversamente proporzionale
Impostiamo quindi la proporzione:
9 pagine 90 pagine
4 correttori : x = :
20 minuti 200 minuti

da cui:
90 pagine 20 minuti
x = 4 correttori   = 4 correttori
200 minuti 9 pagine

www.edises.it
22 Libro I Logica

Il quesito rientra nella tipologia dei problemi del tre composto. In realtà, in base ai dati avremmo
potuto risolverlo con un ragionamento intuitivo come il seguente: 4 correttori correggono 9 pa-
gine in 20 minuti, 90 pagine, ossia un numero di pagine pari a 10 volte quello di partenza, saranno
corrette in 200 minuti, ossia un numero di minuti pari a 10 volte quello di partenza, sempre da
4 correttori.

1.5 Divisibilità, mcm e MCD


I quesiti delle banche dati RIPAM appartenenti a questa tipologia presuppongono
solo la conoscenza di nozioni aritmetiche di base.

Divisibilità
Per la risoluzione del quesito seguente, occorre conoscere i criteri di divisibilità.

Esempio
Luigi è un collezionista di fumetti e possiede un numero di fumetti compreso tra 70 e 80. Se
li contasse a 2 a 2 ne avanzerebbe 1, mentre se li contasse a 3 a 3 non ne avanzerebbe alcuno.
Da quanti fumetti è costituita la collezione di Luigi?
A. 70
B. 71
C. 76
D. 77
E. 75

La risposta esatta è la E.
Il numero di fumetti di Luigi è compreso tra 70 e 80.
Se il numero di fumetti è diviso per 2 dà come resto 1, per cui non è divisibile per 2; escludiamo
pertanto, dalla soluzione i numeri: 70, 72, 74, 76, 78, 80.
Se il numero di fumetti è diviso per 3 non dà resto o, equivalentemente, è divisibile per 3. I numeri
compresi tra 70 e 80 divisibili per 3 sono: 72, 75 e 78.
Dovendo escludere 72 e 78, perché divisibili per 2, la soluzione è 75.

mcm
Il quesito seguente è un tipico quesito di logica nel quale bisogna mettere a frutto la
definizione del mcm (minimo comune multiplo) in un contesto pratico.

Esempio
Tre comete periodiche, Hall, Enck e Biel, sono state osservate contemporaneamente
quest’anno. Sapendo che Hall è osservabile ogni 10 anni, Enck ogni 15 anni e Biel ogni 4 anni,
quanti anni dovremo aspettare per ammirare di nuovo lo stesso fenomeno?
A. 150 anni
B. 15 anni
C. 60 anni
D. 40 anni
E. 30 anni

La risposta esatta è la C.
Le tre comete si sono incontrate insieme quest’anno.

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 23

La cometa Hall sarà osservabile di nuovo dopo 10 anni da quest’anno, poi dopo 20 anni da
quest’anno, poi dopo 30 anni e così via… In generale, sarà osservabile dopo un numero di anni
che è multiplo di 10.
La cometa Enck sarà osservabile nuovamente dopo un numero di anni che è un multiplo di 15.
La cometa Biel sarà osservabile nuovamente dopo un numero di anni che è un multiplo di 4.
Affinché possiamo ammirare di nuovo lo stesso fenomeno, ossia che le tre comete siano osser-
vate contemporaneamente di nuovo, dovrà trascorrere un numero di anni pari a un multiplo in
comune tra i tre numeri 4, 10 e 15. Se cerchiamo il numero minore possibile di anni che dovranno
trascorrere, allora dobbiamo calcolare il minimo comune multiplo.
Poiché
4 = 22
10 = 2 × 5
12 = 22 × 3
osserveremo le tre comete contemporaneamente tra:
mcm(4; 10; 12) = 22 × 3 × 5 = 60 anni

MCD
Il quesito seguente è un tipico quesito di logica nel quale bisogna mettere a frutto la
definizione del MCD (Massimo Comune Divisore) in un contesto pratico.

Esempio
In una casa editrice, quattro libri di una data collana di 416, 384, 480 e 608 pagine, rispetti-
vamente, devono essere composti in fascicoli, aventi ciascuno lo stesso numero di pagine. Di
quante pagine massime può essere composto ciascun fascicolo?
A. 16
B. 24
C. 32
D. 48
E. 18
La risposta esatta è la C.
Per creare una serie di fascicoli da un libro costituito da un certo numero di pagine occorre che
i fascicoli abbiano un numero di pagine pari a un divisore del numero totale di pagine del libro.
Ad esempio, il libro con 416 pagine può essere scomposto in:
• 2 fascicoli da 208 pagine (208 è un divisore di 416)
• oppure in 4 fascicoli da 104 pagine (104 è ancora un divisore di 416)
• oppure in 8 fascicoli da 52 pagine (52 è ancora un divisore di 416)
• oppure in 16 fascicoli da 26 pagine (26 è ancora un divisore di 416)
• oppure in 32 fascicoli da 13 pagine (13 è ancora un divisore di 416)
Lo stesso discorso vale per gli altri tre libri. Per creare, però, dei fascicoli, per ognuno dei quattro
libri, che abbiano lo stesso numero di pagine, facendo in modo che questo sia il maggiore pos-
sibile, è necessario calcolare il Massimo Comun Divisore dei quattro numeri di pagine presenti
nei quattro libri.
Poiché
416 = 25 × 13
384 = 27 × 3
480 = 25 × 3 × 5
608 = 25 × 19
ciascun fascicolo può essere composto al massimo da:
MCD(416; 384; 480; 608) = 25 = 32 pagine

www.edises.it
24 Libro I Logica

1.6 Medie
In questo paragrafo, analizziamo i quesiti di logica della banca dati RIPAM che coin-
volgono il concetto di media aritmetica, o semplicemente media.
In generale, da un’analisi della banca dati RIPAM, si evince che i quesiti su medie
sono di due tipologie.

Tipologia n. 1
È nota una successione di dati (quali età, pesi, altezze, voti, temperature) calcolarne
la media.
Data una successione di n dati del tipo x1, x 2, ..., xn , la media aritmetica di tali dati si
ottiene dal rapporto tra la loro somma e il loro numero; in simboli:

Esempio
Il 30 gennaio, a Napoli, le temperature medie sono state: dalle 00:00 alle 06:00 di 5 °C, dalle
06:00 alle 12:00 di 12 °C, dalle 12:00 alle 18:00 di 14 °C, dalle 18:00 alle 24:00 di 9 °C. Qual è
stata la temperatura media giornaliera?
A. 12 °C
B. 9 °C
C. 6 °C
D. 10 °C
E. 8 °C

La risposta esatta è la D.
È data la successione delle temperature registrate a Napoli il 30 gennaio in diverse fasce orarie:
00:00-06:00: 5 °C
06:00-12:00: 12 °C
12:00-18:00: 14 °C
18:00-24:00: 9 °C.
Calcoliamo la temperatura media giornaliera applicando la formula:
5+ 12+ 14+9 40
m= = = 10 °C
4 4

Tipologia n. 2
È nota la media di una successione di dati, calcolare quale valore assume tale media
al variare di uno o più dei dati nella successione.
Illustriamo una proprietà della media aritmetica che può essere utile per la risoluzio-
ne di questa tipologia di quesiti.
Dati n numeri, che non conosciamo, che ci danno una media m. Se a tali numeri
aggiungiamo un numero noto xn + 1, possiamo calcolare la nuova media ml attraverso
la formula:

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 25

Il problema inverso, che consiste nella ricerca del numero xn + 1, note le medie m e ml,
si risolve applicando la formula inversa di quella appena data:

Esempio
Luigi è stato interrogato quattro volte in storia e ha la media del 6,5. Quale voto deve pren-
dere alla quinta interrogazione per ottenere la media del 7?
A. 9
B. 8
C. 7
D. 6
E. 5

La risposta esatta è la A.
La media precedente alla quinta interrogazione è m = 6,5, ottenuta con n = 4 interrogazioni.
Per ottenere la media ml = 7 alla quinta interrogazione, il voto che deve prendere si ottiene ap-
plicando la formula:
x 4+1 = (4+ 1)746,5 = 3526 = 9

1.7 Insiemi e ripartizioni


Di seguito, esponiamo i quesiti della banca dati RIPAM che hanno a oggetto gruppi
di persone/cose, accomunate da una stessa caratteristica, ovvero quelli che nel lin-
guaggio matematico si definiscono insiemi.
Per la risoluzione di tali quesiti, oltre che conoscere le nozioni della teoria degli in-
siemi può essere utile ricorrere alla rappresentazione grafica mediante i diagrammi
di Eulero-Venn (o semplicemente diagrammi di Venn).

Si consideri il quesito riportato nell’esempio seguente.

Esempio
In un gruppo di 24 amici, 18 hanno l’hobby della pittura, 15 hanno l’hobby della recitazione,
17 hanno l’hobby della ceramica. Quanti sono, al minimo, coloro che coltivano tutti e tre gli
hobby?
A. 2
B. 4
C. 6
D. 5
E. 3

La risposta esatta è la A.
Indichiamo con P l’insieme degli amici che hanno l’hobby della pittura, con R quello degli amici
che hanno l’hobby della recitazione e con C quello degli amici che hanno l’hobby della ceramica.
Ciò che il quesito richiede di calcolare è il numero minimo di amici che coltivano tutti e tre gli
hobby, ovvero l’insieme intersezione P k R k C (l’area in grigio scuro in figura).

www.edises.it
26 Libro I Logica

P R

24 è il numero totale di amici.


Possiamo condurre un ragionamento intuitivo come il seguente:
• se 18 hanno l’hobby della pittura, allora non hanno tale hobby: 24 – 18 = 6 amici
• se 15 hanno l’hobby della recitazione, allora non hanno tale hobby: 24 – 15 = 9 amici
• se 17 hanno l’hobby della ceramica, allora non hanno tale hobby: 24 – 17 = 7 amici.
In totale, non hanno almeno uno dei 3 hobby: 6 + 9 + 7 = 22 amici.
Possiamo concludere che, al minimo, coltivano tutti e tre gli hobby:
24 – 22 = 2 amici

Un altro esempio di quesito appartenente a questa tipologia è il seguente.

Esempio
In una casa editrice, in cui lavorano 50 redattori, stanno per essere pubblicate due nuove
collane: Ammissioni universitarie e Concorsi pubblici. Sapendo che 30 redattori si occupe-
ranno della collana Ammissioni universitarie, 20 della collana Concorsi pubblici, 5 di nessu-
na delle due collane, quanti redattori si occuperanno di entrambe le collane?
A. 10
B. 12
C. 20
D. 5
E. 15

La risposta esatta è la D.
Indichiamo con R l’insieme dei redattori, con A l’insieme dei redattori che si occuperanno del-
la collana Ammissioni universitarie, con C quello dei redattori che si occuperanno della collana
Concorsi pubblici e con N quello dei redattori che non si occuperanno di alcuna delle due collane
(l’area in grigio chiaro). Abbiamo che A f R, C f R e N f R, ciò che il quesito richiede di calcolare
è il numero di redattori che si occuperanno di entrambe le collane, ovvero l’insieme intersezione
A k C (l’area in grigio scuro in figura).

R
C
A
N

www.edises.it
Capitolo 1 Ragionamento numerico 27

Possiamo condurre un ragionamento come il seguente.


50 è il numero totale di redattori, di cui 5 di essi non si occuperà di alcuna delle due collane.
Pertanto:
50 – 5 = 45 è il numero di redattori che si occuperanno di 1 o di entrambe le collane
45 – 30 = 15 è il numero di redattori che non si occuperà della collana Ammissioni universitarie
45 – 20 = 25 è il numero di redattori che non si occuperà della collana Concorsi pubblici
Per differenza, si ottiene il numero di redattori che si occuperà di entrambe le collane:
45 – (15 + 25) = 45 – 40 = 5

1.8 Velocità/distanza/tempo
I quesiti su spazio, velocità e tempo non richiedono particolari strategie risolutive da
adottare ma, in generale, la conoscenza delle relazioni fondamentali tra queste tre
grandezze.
Lo spazio s percorso e il tempo t di percorrenza sono due grandezze direttamente
proporzionali.
Difatti, due grandezze sono direttamente proporzionali se il loro rapporto è costan-
te; il rapporto tra spazio percorso s e tempo di percorrenza t è proprio pari alla velo-
cità v con cui procede il soggetto del quesito ed è supposta costante; pertanto, le tre
grandezze sono legate dalla relazione:

che rappresenta la legge fisica del moto rettilineo uniforme.


Da tale relazione si ricava la relazione inversa, che esprime il tempo t in funzione
dello spazio s e della velocità t:

Analogamente, per determinare lo spazio percorso in un dato tempo e a una data


velocità, la relazione da applicare è la seguente:
s=v·t
La velocità v e lo spazio percorso s sono grandezze direttamente proporzionali. Per-
tanto, fissato un tempo t, se raddoppia, o triplica, o quadruplica, … la velocità con cui
si procede allora raddoppia, triplica, quadruplica, … anche lo spazio che si percorre.

Di seguito, proponiamo un quesito della banca dati in cui si richiede di calcolare il


valore della grandezza velocità.

Esempio
Alle ore 13:30 il contachilometri di un’automobile segna 11.715. Sapendo che alle ore 15:00 il
contachilometri segna 11.865, qual è stata la sua velocità media?
A. 105 km/h
B. 60 km/h
C. 75 km/h
D. 100 km/h
E. 90 km/h

www.edises.it
28 Libro I Logica

La risposta esatta è la D.
Per calcolare la velocità media dell’automobile, dobbiamo conoscere lo spazio percorso e il tem-
po.
Lo spazio percorso si ottiene calcolando la differenza tra i due valori sul contachilometri nei due
tempi considerati:
s = 11.865 – 11.715 = 150 km
Il tempo è la differenza tra i due orari:
t = 15:00 – 13:30 = 1 h 30 m
ossia 1,5 h.
A questo punto, calcoliamo la velocità media usando la formula:
150 km
v= = 100 km/h
1,5 h

Consideriamo un quesito in cui si richiede di calcolare il valore della grandezza spazio.

Esempio
Valentino e Daniel sono due motociclisti. Procedono in versi opposti, si incrociano rispetti-
vamente alla velocità di 70 e 80 km/h. Quale distanza li separa dopo 25 minuti?
A. 250 km
B. 62,5 km
C. 135 km
D. 15,5 km
E. 18,5 km

La risposta esatta è la B.
Poiché i due motociclisti procedono in versi opposti, occorre sommare le distanze percorse da
ciascuno in 25 minuti.
1
Usiamo la relazione 1 min = h per convertire il tempo t = 25 minuti in ore:
60
1 25 5
25 min = 25 · h= h= h
60 60 12
A questo punto calcoliamo lo spazio percorso da Valentino in una direzione in questo intervallo:
70 km 5 175
sV = vV · t = · h= km
h 12 6
Lo spazio percorso da Daniel nell’altra direzione nello stesso intervallo è:
80 km 5 100
s D = vD · t = · h= km
h 12 3
Sommiamo le distanze percorse, per ottenere la soluzione:
175 100 375
sV + sD = km + km = km = 62,5 km
6 3 6

Consideriamo un semplice quesito in cui si richiede di calcolare il valore della gran-


dezza tempo.

www.edises.it

Potrebbero piacerti anche