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C E R I M O N I A L E D I P L O M AT I C O 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera
* * *
Indice
Prefazione IX
I - Per l’Italia nel mondo 13
1. Le visite ...................................................................................................................................................................................... 15
2. I vertici e le conferenze internazionali ....................................................................................................... 25
3. Il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia ......................................................................................................... 29
4. Gli eventi per il Corpo Diplomatico ............................................................................................................ 33
5. Le onorificenze ................................................................................................................................................................... 37
6. Una onorificenza europea? .................................................................................................................................... 43
7. Le Lettere Credenziali per gli Ambasciatori d’Italia ...................................................................... 45
V
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
L'organigramma
del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica 144
VI
Indice
Appendice normativa
LE CONVENzIONI INtERNAzIONALI ........................................................................................................................................ 3
1. La Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche (18 aprile 1961) .................... 5
2. La Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche (18 aprile 1961)
Versione in italiano ............................................................................................................................................................ 14
3. La Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari (24 aprile 1963) ................... 35
4. La Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari (24 aprile 1963)
Versione in italiano ............................................................................................................................................................ 53
LA NORMAtIVA ItALIANA ................................................................................................................................................................. 77
1. Legge 3 marzo 1951, n. 178: l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ............... 79
2. Decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio 1952, n. 458:
l’attuazione della disciplina dell’OMRI ........................................................................................................ 81
3. Legge 15 maggio 1986, n. 194: l’Ordine al Merito del Lavoro ...................................... 84
4. Legge 3 febbraio 2011, n. 3: l’Ordine della Stella d’Italia ....................................................... 88
5. Decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 2011, n. 221:
l’attuazione della disciplina dell’OSI ............................................................................................................... 90
La chiavetta USB:
Le pubblicazioni edite dal Cerimoniale Diplomatico
1. Appendice normativa (marzo 2014)
2. Cerimoniale Diplomatico 2.0 (marzo 2014)
3. Cerimoniale Diplomatico 2.0 - Versione in inglese (marzo 2014)
4. Celebrazione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia (giugno 2011)
5. Console onorario in Italia (dicembre 2011)
6. Libro Bianco (dicembre 2011)
7. Manuale sul trattamento riservato al corpo diplomatico (dicembre 2013)
8. Organigramma del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica (dicembre 2013)
9. Organismi Internazionali e Missioni Speciali in Italia (dicembre 2013)
10. Rappresentanze consolari di I e II categoria in Italia (dicembre 2013)
11. Rappresentanze diplomatiche in Italia (dicembre 2013)
12. Riferimenti normativi (dicembre 2013)
13. Vademecum sulle visite ufficiali all’estero (marzo 2011)
14. Vademecum sulle visite ufficiali in Italia (dicembre 2013)
VII
Prefazione
IX
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
X
Prefazione
XI
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
quello sulle visite ufficiali in Italia e all’estero, quello sul trattamento riservato
al Corpo Diplomatico, l’elenco aggiornato di tutte le Rappresentanze diplo-
matiche e consolari in Italia, le disposizioni operative del Cerimoniale Diplo-
matico della Repubblica. In appendice, la Convenzione di Vienna sulle
relazioni diplomatiche e consolari e le norme sulle onorificenze.
L’opera completa, di considerevoli dimensioni, è resa tuttavia facilmente
accessibile ed interattiva grazie al software che abbiamo realizzato per per-
metterne la consultazione con i più moderni apparati informatici; Cerimoniale
Diplomatico 2.0 sarà disponibile anche nella versione in lingua inglese sul
sito istituzionale della Farnesina e sui principali “App Store”.
Auguro ai lettori di trovare in questo volume almeno alcune delle risposte
ai loro quesiti e ringrazio i miei collaboratori, in particolare il Ministro Pleni-
potenziario Placido Vigo, appassionato curatore della pubblicazione, per il
continuo intelligente impegno col quale essi svolgono il loro delicatissimo la-
voro quotidiano e per la creatività che hanno dimostrato nel redigere que-
st’opera.
XII
I – Per l’Italia nel mondo
Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
1. Le visite
FORMA ChE DIVENtA SOStANzA
Lo scambio di visite tra le personalità dei diversi Paesi costituisce una parte qua-
lificante delle relazioni internazionali. L’incontro tra Capi di Stato, Capi di Governo
e Ministri degli Affari Esteri rappresenta l’occasione per discutere grandi temi di in-
teresse comune, approfondire i rapporti bilaterali dal punto di vista politico, econo-
mico, culturale, sociale, instaurare relazioni diplomatiche, risolvere questioni
controverse.
Motore della politica estera
sotto il profilo sostanziale, le visite
prendono forma in cerimonie, col-
loqui, dichiarazioni alla stampa, eventi
conviviali caratterizzati da protocolli,
usi e consuetudini consolidatisi nel
corso di decenni se non di secoli.
Già in passato l’alleanza tra due
Paesi poteva essere sancita da
un’apposita cerimonia della firma di
un trattato o suggellata dallo scam-
bio di onorificenze nel corso di una
Immagine 1.1 – Visita ufficiale in Italia di Sua Maestà la Regina Elisa- visita e tutt’oggi la conclusione di ac-
betta II e di Sua Altezza Reale il Duca Filippo di Edimburgo (Roma, 3
maggio 1961). cordi di varia natura può essere in-
quadrata nel contesto di visite di
Stato, ufficiali o di lavoro. Distinzione, quest’ultima, che attiene sia alla personalità che
le effettua (solo i Capi di Stato sono protagonisti delle prime) sia alla loro maggiore
o minore solennità che si traduce in una diversa flessibilità dei protocolli applicati.
Più recentemente, le visite sono state condizionate da nuovi fattori che ne
hanno gradualmente modificato
la forma, rafforzandone però al
contempo la sostanza.
L’innovazione tecnologica ha
intensificato i contatti tra i leader
mondiali, rendendo possibili
nuovi scenari quali le videocon-
ferenze e il ricorso ai social
media per veicolare messaggi di
politica estera. tuttavia, difficil-
mente si potrebbe realizzare un
simile clima di intesa e fiducia
come quello determinato da un
incontro tra personalità che si
guardano negli occhi conver- Immagine 1.2 – Visita in Italia del Presidente degli Stati Uniti d’America, John
sando nel corso di una visita. Fitzgerald Kennedy (Roma, 1° luglio 1963).
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Nuovi attori non istituzionali svolgono un ruolo sempre più determinante nel
processo decisionale dei Paesi, come gli operatori economici, i cui interessi si riflet-
tono sulle scelte geo-strategiche di uno Stato. Non sorprende pertanto che le de-
legazioni in visita siano sempre più eterogenee, con un maggiore coinvolgimento
delle istanze economiche.
Soprattutto a partire dal secondo do-
poguerra, si è assistito al moltiplicarsi di
consessi multilaterali, nell’ambito di
Unione europea, Nazioni Unite, NAtO,
oltre che di gruppi più ristretti come il G-
8 e il G-20, che hanno parallelamente in-
crementato il numero delle visite.
Con l’emergere delle esigenze imposte
dalla globalizzazione degli scambi commer-
ciali e finanziari e dalla ricerca di nuove
fonti energetiche, la politica estera è dive-
nuta più specialistica e tecnica, con deci-
sioni che spesso sfuggono ai riflettori e
faticano ad attirare l’interesse del grande
pubblico. Conseguentemente la visibilità
mediatica di una visita, che la rende più
comprensibile e attraente per l’opinione
pubblica, è assurta a elemento imprescin-
dibile del suo successo.
La necessità di contenere la spesa pub-
blica ha determinato una decrescita pro-
gressiva anche delle risorse destinate alla
realizzazione delle visite, che sebbene più
frequenti sono sempre più brevi nella loro Immagine 1.3 – L’impegno dell’Italia per il mantenimento della pace
e della sicurezza internazionale è stato ribadito dal Presidente della
durata, più flessibili sul piano protocollare, Repubblica nel suo intervento di fronte all’Assemblea Generale delle
con delegazioni via via più ristrette. Nazioni Unite il 28 marzo 2011.
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
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Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Immagine 1.6 – Visita al Padiglione Italia all'Expo di Shanghai, in occasione della visita di Stato del Presidente della Re-
pubblica nella Repubblica Popolare Cinese (28 ottobre 2010).
Immagine 1.7 – Incontro con i rappresentanti del mondo Immagine 1.8 – Inaugurazione della stazione centrale di
imprenditoriale italiano operanti in Romania durante la vi- Praga da parte del Presidente della Repubblica e del Pre-
sita di Stato del Presidente della Repubblica a Bucarest (16 sidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus, in occasione
settembre 2011). della visita di Stato nella Repubblica Ceca (14 aprile 2011).
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
Immagine 1.9 – Concerto della Filarmonica della Scala di Milano offerto dal Presidente della Repubblica in onore del Presidente
della Repubblica Ceca, Václav Klaus, in occasione della visita di Stato nella Repubblica Ceca (14 aprile 2011).
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Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Immagine 1.12 – Incontro con i ricercatori italiani, in occasione della visita del Presidente della Repubblica al Cern di Ginevra
(4 marzo 2011).
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
Immagine 1.14 – Incontro del Presidente della Repubblica con la collettività italiana a Monaco di Baviera durante la visita di Stato nella
Repubblica Federale di Germania (27 febbraio 2013).
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Quante cose racconta d’altra parte l’immagine della stretta di mano tra due
Capi di Stato nel corso di una visita. Essa simboleggia l’amicizia tra i due Paesi, la
volontà di rafforzare le relazioni bilaterali, di consolidare il dialogo politico, di svi-
luppare la collaborazione economica. Essa esprime il desiderio di conoscersi me-
glio, anche attraverso l’arte e la cultura, di unire i propri sforzi in campo scientifico.
Essa testimonia l’impegno a garantire il rispetto dei diritti delle rispettive collet-
tività nazionali. Quell’immagine fissa il ricordo della visita nella mente e nel cuore
dell’opinione pubblica e concorre a consacrarne il successo.
Immagine 1.15 – Stretta di mano del Presidente della Repubblica con il Presidente della Repubblica di Polonia, Bronisław Komorowski,
e con il Presidente della Repubblica Federale di Germania, Joachim Gauck, in occasione dell’incontro trilaterale di Napoli (19 novembre
2012). L’incontro si è ripetuto a Cracovia (7 ottobre 2013).
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
Immagine 1.17 – S.S. Papa Francesco incontra le famiglie dei dipendenti del Quirinale in occasione della sua
prima visita ufficiale al Presidente della Repubblica (Roma, 14 novembre 2013).
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
culturale nell’ambito
delle relazioni interna-
zionali, ma anche delle
ricadute diplomatiche
di settori tecnici quali
la difesa dell’ambiente,
i controlli dei movimenti
migratori o lo sport,
per citarne solo alcuni.
Diventa dunque na-
turale che l’insieme di
Immagine 1.19 – La VI Conferenza Nazionale Italia – America Latina (Roma, 12-13 dicem- questi diversi settori di
bre 2013). cooperazione possano
coordinarsi in partico-
lari momenti di specifica attenzione e visibilità quali quelli rappresentati dai vertici
intergovernativi.
Questi ultimi si svolgono in genere con cadenza annuale o biennale, alternativa-
mente in Italia e nel Paese con il quale è previsto tale meccanismo di consultazione.
La scelta della data, l’elaborazione dell’agenda e i deliverables del Vertice vengono
decisi congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio e dall’ufficio geografico competente
della Farnesina, sempre in raccordo con la nostra Ambasciata nel Paese in questione.
Successivamente viene stilato un programma di svolgimento dei lavori, sul quale
si instaura un proficuo dialogo tra il Cerimoniale Diplomatico e la Presidenza del
Consiglio, volto a definire tutti i vari aspetti e predisporre ogni accorgimento per la
buona riuscita dell’evento.
In linea di massima, il formato di un Vertice intergovernativo è ormai standard,
sia in Italia che all’estero: dopo una cerimonia di benvenuto con inni nazionali e ras-
segna del reparto d’onore
da parte del Presidente
del Consiglio dei Ministri e
della massima Autorità del
Paese ospite, si svolgono i
colloqui bilaterali fra i Pre-
sidenti ed i singoli Ministri
con i loro omologhi.termi-
nati i colloqui, entrambe le
delegazioni governative si
ritrovano per una riunione
plenaria (in genere coinci-
dente con una colazione
od un pranzo di lavoro) Immagine 1.20 – Il Ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, alla Conferenza in-
durante la quale viene ternazionale sulla Libia (Roma, 6 marzo 2014).
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
fatto il punto su ciò che è stato trattato nei precedenti colloqui “settoriali” fra Pre-
sidenti e Ministri e vengono eventualmente affrontate altre questioni di reciproco
interesse.
Oltre alla consueta “foto
di famiglia” con i componenti
delle due delegazioni (il cui
numero spesso raggiunge an-
che i dieci Ministri per parte),
è solitamente prevista la firma
di accordi bilaterali in moltis-
simi settori. Infine, una confe-
renza stampa consente ai due
Capi di Governo di illustrare
ai giornalisti e all’opinione pub-
blica i principali contenuti del
Vertice, le materie al centro
dei colloqui e le intese rag-
Immagine 1.21 – Il Ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, con il Ministro giunte.
degli Esteri spagnolo, Garcia-Margallo e il Ministro degli Esteri francese, Fabius, du-
Per la loro natura e la pre-
rante il Consiglio Affari Esteri straordinario sull’Ucraina (Bruxelles, 3 marzo 2014).
senza in un altro Paese della maggior parte dei membri di un Governo, i lavori dei
vertici si svolgono in non più di una mezza giornata ed è quindi importante il più ef-
ficace coordinamento tra i vari attori coinvolti nella loro preparazione, per consentire
il rispetto dei tempi previsti ed un fluido svolgimento dell’evento.
A tal fine giocano un ruolo cruciale non solo il Cerimoniale Diplomatico ed il
Cerimoniale della Presidenza del Consiglio, che, con i loro collaboratori, “accudi-
scono” passo passo i Presidenti ed i Ministri, ma anche le forze dell’ordine che – in
Italia come all’estero – garantiscono la massima protezione alle Autorità in visita e
facilitano i trasferimenti delle delegazioni.
Le Conferenze internazionali in Italia, invece, se da un lato possono avere uno
svolgimento semplificato, con un’unica riunione plenaria presieduta dal Ministro degli
Esteri e poi eventuali colloqui bilaterali tra partecipanti, dall’altro lato comportano un
aggravio rispetto ai Vertici bi-
laterali, poiché ad esse parte-
cipano molti Paesi (talvolta
fino a 70).
In questi casi l’evento può
svolgersi alla Farnesina ov-
vero a Villa Madama ed il Ce-
rimoniale Diplomatico, in
stretto raccordo con il com-
petente ufficio geografico o Immagine 1.22 – Il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, durante il vertice in-
tematico e con i servizi tec- tergovernativo italo-russo (Trieste, 26 novembre 2013).
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
nici del Ministero, provvede ad organizzare gli incontri e si occupa di ogni delega-
zione nazionale partecipante. Dall’arrivo in Italia alla sua partenza nulla viene lasciato
al caso: accoglienza in aeroporto, sistemazione in hotel, attività durante la Confe-
renza, ecc..
Molto spesso si tratta di riunioni che devono affrontare temi delicati come l’in-
tervento della comunità internazionale in teatri di crisi ovvero questioni multilaterali,
fra cui, ad esempio, la riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Una discreta ma efficiente cura dell’organizzazione dell’evento – anche tenuto
conto degli elevati profili di sicurezza di alcune delegazioni straniere – contribuisce
certamente a favorire contatti più proficui tra delegati e lasciare al tempo stesso
una buona impressione negli ospiti.
Menzione a parte meritano alcuni grandi eventi curati dal Cerimoniale Diplo-
matico, fra cui, nel recente passato, spiccano senza dubbio le Celebrazioni per il 150°
Anniversario dell’Unità d’Italia, svoltesi il 2 giugno 2011, o la Messa di inizio Ministero
del Sommo Pontefice Francesco, celebrata il 19 marzo 2013.
Si tratta di grandi eventi ai quali prendono parte centinaia di personalità di altis-
simo livello provenienti da tutto il mondo. Occasioni straordinarie per il Cerimoniale
Diplomatico della Repubblica che ha il privilegio di curarne – sin dall’inizio – ogni
aspetto, anche il più complesso, in stretto coordinamento con tutte le Amministra-
zioni coinvolte e con i responsabili del Protocollo delle delegazioni straniere.
Immagine 1.23 – Visita dell’On. Ministro, Federica Mogherini, al Cerimoniale Diplomatico della Repubblica (27 febbraio 2014).
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Capitolo 1
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Immagine 1.24 – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal Capo del Cerimoniale Diplomatico davanti alle
Autorità straniere presenti alla parata militare ai Fori Imperiali.
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Immagine 1.25 – Le Frecce Tricolori volano davanti la Tribuna Presidenziale in onore del Signor Presidente della Repubblica.
Sebbene la città di Roma sia abituata a grandi eventi quali vertici, assemblee
della FAO, manifestazioni in Vaticano, mai prima di allora essa aveva registrato, in
poche ore e nella stessa zona del centro della Capitale, la contemporanea pre-
senza di oltre 80 delegazioni ufficiali, gran parte delle quali guidate da Capi di
Stato o di Governo, che hanno assistito alla sfilata militare ai Fori Imperiali, al con-
certo al Quirinale, nonché partecipato al successivo pranzo ufficiale offerto dal
Presidente della Repubblica.
Nella fase preliminare, il Cerimoniale Diplomatico ha promosso numerose riu-
nioni di coordinamento e partecipato agli incontri svoltisi al Quirinale, a Palazzo
Chigi e al Viminale, curando al contempo i contatti con le Autorità aeroportuali per
una ordinata gestione di tutti gli arrivi e le partenze nelle aerostazioni interessate.
La complessità dell’evento ha anche richiesto l’adozione di procedure straordinarie
ed innovative, come l’organizzazione di due prove generali, svoltesi nella notte del
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Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Immagine 1.28 – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il Presidente d’’Israele, Shimon Peres, ed il Presidente dell’Autorità
Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
tra gli appuntamenti tradizionali ci sono in primo luogo quelli che coinvolgono
il Presidente della Repubblica e che interessano la cospicua comunità diplomatica
accreditata presso il Quirinale (139 Ambasciate): gli auguri di fine anno al Capo dello
Stato da parte del Corpo Diplomatico; il ricevimento per la ricorrenza della Festa
Nazionale; la Parata Militare in occasione della Festa della Repubblica; il concerto
offerto al Santo Padre in occasione dell’anniversario della sua elevazione al Soglio
Pontificio.
Si tratta di eventi che, solitamente previsti e organizzati con un certo margine
d’anticipo, possono comunque essere soggetti a cambiamenti per motivi contingenti.
Per esempio, considerazioni di sobrietà in tempi di crisi hanno indotto la Presidenza
della Repubblica a non prevedere nel 2013 il tradizionale ricevimento del 2 giugno
presso i Giardini del Quirinale.
Di peculiare rilievo, a causa della sua formalità, è la cerimonia dagli auguri di Na-
tale e Capodanno rivolti al Capo dello Stato, riservata esclusivamente agli Amba-
sciatori, che ha luogo nel mese di dicembre presso il Palazzo del Quirinale. Si tratta
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Capitolo 1
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Immagine 1.32 – La visita degli Ambasciatori alla Portaerei Cavour (25 gennaio 2012).
Roma, presso il Comando Unità Mobili e Specializzate dei Carabinieri “Palidoro”, or-
ganizzata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Comando Generale dell’Arma dei Ca-
rabinieri il 14 giugno del 2013. Altro evento ad hoc, organizzato il 25 gennaio del 2012,
è stata l’iniziativa “Ambasciatori a bordo” della Portaerei Cavour, che ha visto la par-
tecipazione di 34 delegazioni di Ambasciate a Roma dei Paesi UE, NAtO e Associati.
Si tratta di iniziative che potremmo definire “originali”, in quanto hanno consentito
ai diplomatici stranieri di conoscere da vicino strutture e mezzi militari all’avanguardia
sul piano tecnologico e operativo. Organizzare eventi analoghi durante gli anni della
guerra fredda sarebbe stato impossibile; infatti, i Governi mantenevano in quegli anni
un elevato livello di riservatezza in tema di Forze Armate, precludendo forze e mezzi
militari agli “occhi indiscreti” di Ambasciatori di Paesi non alleati. In questi casi, invece,
l’Italia ha mostrato di voler illustrare anche ad altri rappresentanti stranieri l’impo-
stazione delle proprie Forze Armate, volte alla tutela della pace nel mondo, sia at-
traverso le molte missioni sotto l’egida dell’ONU, sia attraverso operazioni
umanitarie nei Paesi più bisognosi.
La ripetizione di eventi “ad hoc” può portare alla consolidazione di tradizioni,
via via che si afferma la convinzione della loro utilità e del valore aggiunto che
appor tano. Si affermano così appuntamenti organizzati per gli appar tenenti a
specifiche aree geografiche o tematiche o a date religioni, come ad esempio la
Giornata per l’Africa, ospitata al Ministero degli Esteri e riservata agli Ambascia-
tori dei Paesi africani.
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Immagine 1.33 – La visita degli Ambasciatori al Comando Unità Mobili e Specializzate “Palidoro” dell’Arma dei Carabinieri (14 giugno
2013).
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Per l’Italia nel mondo
5. Le onorificenze
Le onorificenze rappresentano, storicamente, uno degli strumenti con cui uno
Stato riconosce meriti speciali ai propri cittadini. Originariamente utilizzate per con-
ferire un segno tangibile per particolari atti di valore militare – già nell’antica Roma
Cavaliere di Gran Croce Cavaliere di Gran Croce Grande Ufficiale Commendatore Ufficiale Cavaliere
Decorato di Gran Cordone
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Gran Croce d’Onore Cavaliere di Gran Croce Grande Ufficiale Commendatore Ufficiale Cavaliere
Immagine 1.38 – La prima Gran Croce d’Onore dell’OSI conferita alla Dottoressa Barbara De Anna (15 ottobre 2013).
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Immagine 1.40 – Conferimento dell'onorificenza di Cavaliere dell'OMRI al membro del Congresso USA, Patrik Tiberi, Pre-
sidente della "Congressional Italian American Delegation" (22 maggio 2013).
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Capitolo 1
Per l’Italia nel mondo
L’Ambasciatore d’Ita-
lia – solitamente ricevuto
nella nuova Capitale con
le consuete cor tesie
d’uso, quali l’accoglienza
aeroportuale e le age-
volazioni doganali – con-
corda con le Autorità
del Paese i primi passi
della sua missione di-
plomatica. In questa fase
è ancora un Ambascia-
tore “designato”, a sot-
tolineare il fatto che non
ha ancora presentato le
Lettere Credenziali al
Immagine 1.42 – Cerimonia di presentazione delle Lettere Credenziali da parte dell’Am- Capo dello Stato. In ge-
basciatore d’Italia in Croazia (Zagabria, 25 ottobre 2011). Foto di Tomislav Bušljeta.
nere, il primo incontro
avviene con il Capo del
Protocollo, che illustra le prassi e le norme in vigore nel Paese per gli
Ambasciatori stranieri e che fornisce al nostro Ambasciatore una preliminare in-
dicazione sulla data e lo svolgimento della cerimonia di presentazione delle Cre-
denziali al Capo dello Stato. In alcuni Paesi a quest’incontro segue un primo
scambio di vedute con il Capo dell’Ufficio che, per competenza territoriale, si
occupa dell’Italia. All’Ambasciatore designato sono precluse alcune attività:
qualsiasi proiezione esterna (partecipazione ad inviti, incontri, dichiarazioni alla
stampa), nel caso dei Paesi più restrittivi; solo gli incontri e le dichiarazioni di alto
contenuto politico, nel caso
degli Stati meno restrittivi.
Con le possibili gradazioni
esistenti tra questi due
estremi per molti altri Ce-
rimoniali.
Le Lettere Credenziali
vengono consegnate nel cor-
so di un’apposita cerimonia
che di norma si svolge nel
palazzo che ospita il Capo
dello Stato di accreditamen-
to; al termine della quale,
l’Ambasciatore d’Italia entra
nel pieno esercizio delle sue
funzioni e delle sue prero- Immagine 1.43 – Cerimonia di presentazione delle Lettere Credenziali da parte del-
gative nel Paese di accredi- l’Ambasciatore d’Italia in Croazia (Zagabria, 25 ottobre 2011). Foto di Tomislav
tamento. Bušljeta.
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In casi particolari viene predisposta una Lettera analoga alle Credenziali per un’Ambasceria
straordinaria, con la quale il Capo dello Stato o il Governo designano un rappresentante per
uno scopo circoscritto e limitato nel tempo. Ad esempio essa può riportare i “pieni poteri” per
seguire o concludere un negoziato ovvero per presenziare ad una cerimonia di particolare ri-
levanza, come il passaggio di poteri tra Presidenti ovvero un funerale di Stato. In tal caso non
si configura l’invio di una missione diplomatica permanente, ma il Cerimoniale è comunque
tenuto ad approntare la Lettera, che sarà consegnata dal suo latore alle Autorità designate dal
Paese che riceve l’Ambasceria.
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II – Per la comunità diplomatica in Italia
Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
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Immagine 2.5 – Presentazione delle Lettere Credenziali dell'Ambascia- La visita del Capo Missione alla
tore di Malta (1° ottobre 2013). Farnesina presenta una duplice va-
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Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
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Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Immagine 2.8 – Presentazione delle Lettere Credenziali dell’Ambasciatore di Uganda (19 giugno 2013).
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Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
riservato che verte su dossier sia bilaterali che su temi di politica internazionale. Al
colloquio partecipa anche il rappresentante del Governo. Con la chiusura della ce-
rimonia, il Capo Missione straniero entra nel pieno esercizio delle sue funzioni e
delle sue prerogative. Il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica ne informa le Au-
torità nazionali e il Decano del Corpo Diplomatico e chiede la pubblicazione della
notizia sulla Gazzetta Ufficiale.
Nel complesso, l'intera procedura di accreditamento di un Capo Missione presso
il Quirinale avviene, oggi, con maggiore attenzione agli aspetti sostanziali connessi
all'avvio della missione diplomatica, rispetto a quanto avveniva in passato. Perman-
gono tuttavia formali cortesie d'uso nei suoi confronti, riconducibili all’opportunità
di conservare una certa visibilità mediatica anche al fine di agevolarne il lavoro nel
nostro Paese a beneficio delle relazioni bilaterali. L'incontro che il nuovo Ambascia-
tore ha con il Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica – che in passato
rivestiva un ruolo prevalentemente protocollare – ha oggi assunto un rilievo sostan-
ziale, in quanto prelude al colloquio del Capo Missione straniero con il Presidente
della Repubblica, dopo la consegna delle Lettere Credenziali.
La cerimonia del Quirinale costituisce un passaggio chiave della missione diplo-
matica del nuovo Capo Missione, non solo sul piano formale: l'Ambasciatore stra-
niero, avvalendosi delle istruzioni ricevute dalle massime Autorità del suo Paese,
illustra le linee guida cui intende informare la sua attività e discute di dossier politici
con il Capo dello Stato.
Immagine 2.9 – Presentazione delle Lettere Credenziali dell’Ambasciatore degli Stati Uniti (2 ottobre 2013).
55
Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
57
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Organizzazioni Internazionali.
causa della fine dell'accreditamento è infatti data dalla di-
chiarazione di “persona non grata” da parte dello Stato
58
Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
59
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Anche nel campo del trattamento degli Agenti diplomatici sono allo studio nuove
funzioni, che riguardano la trattazione delle franchigie e il complesso ambito delle au-
tovetture, un settore che include l’acquisto di automobili in esenzione d’IVA o la loro
importazione in franchigia, l’assegnazione di targhe speciali (CD), la concessione di
quote di carburante ed olii lubrificanti in esenzione d’IVA e di accise, l’esenzione dal
pagamento della tassa di circolazione, il passaggio di proprietà da diplomatico a di-
60
Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
61
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
essi sicuramente sopravanzano di gran lunga gli svantaggi che esse comportano per
il fisco e per la società civile.
Vale infine la pena di sottolineare che sia la Convenzione di Vienna, nel pream-
bolo, sia gli accordi di sede tra l’Italia e le Organizzazioni Internazionali, non mancano
di ricordare che tutti i privilegi e le esenzioni sono comunque conferiti nell’interesse
della Missione diplomatica, o dell’Organizzazione Internazionale, e non a vantaggio
personale dei funzionari beneficiati.
62
Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
63
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
ha naturalmente influenzato
l'atto della designazione.
Da un lato, la proliferazione
In base alla Convenzione il Console onorario gode di preroga-
64
Capitolo II
Per la comunità diplomatica in Italia
tadini di specchiata onorabilità. Ciò Per i Consolati onorari la disciplina italiana è stata
65
III – Per la tutela dei diritti
Capitolo III
Per la tutela dei diritti
1. Le immunità diplomatiche
Le immunità diplomatiche rappresentano le principali prerogative che il diritto
internazionale riconosce in favore delle Rappresentanze diplomatico-consolari e
degli agenti diplomatici accre-
ditati all’estero. Gli obblighi
internazionali in tema di im-
LE IMMUNITÀ NELLA CONVENZIONE DI VIENNA
non impedire l’esercizio delle La Convenzione di Vienna codifica per iscritto le norme con-
quest'ultime.
l’agente diplomatico è inviolabile (art. 30).
La Convenzione sancisce inoltre il principio dell’immunità
Nel caso di controversie dell’agente diplomatico (art. 29). Questi non può essere sottopo-
il Cerimoniale è chiamato ad
sue funzioni (c.d. “immunità funzionale”), che di atti afferenti la
operare un contempera-
sua sfera privata (c.d. “immunità personale”). Egli quindi gode
dell’immunità dalla giurisdizione penale e civile dello Stato di
mento di interessi tendenzial- sede (art. 31). Le immunità previste per gli agenti diplomatici sono
mente contrastanti: da un
estese dalla Convenzione al suo stretto nucleo familiare convi-
69
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
70
Capitolo III
Per la tutela dei diritti
71
Capitolo III
Per la tutela dei diritti
73
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
disciplina del lavoro, a volte si Le ricordiamo, di seguito, i principali diritti e doveri del lavo-
sentanze straniere.
La Sua assunzione da parte della Rappresentanza deve risul-
tare da un atto scritto – il contratto di lavoro – che indichi espli-
citamente:
La volontà di rafforzare le - la data di assunzione;
misure a tutela dei lavoratori - la durata dell’eventuale periodo di prova;
74
Capitolo III
Per la tutela dei diritti
in parola; c) il mantenimento –
prestato in tali giornate dà diritto ad una retribuzione maggio-
il permesso di soggiorno in
riodo massimo di 180 giorni in un anno. Tale periodo, in caso di
Rappresentanze di beneficiare
sce, alternativamente per la lavoratrice madre o per il lavora-
soggiorno.
sciplina italiana in materia.
ASSISTENZA E PREVIDENZA
75
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
niale Diplomatico attua una rigorosa politica di tutela dei diritti dei lavoratori che
giungono in Italia ed entrano a far parte della comunità diplomatica in senso lato
e che grazie a tali misure godono ora di una rete di protezione più ampia, nel
quadro di un più generale rispetto delle norme italiane in materia di immigrazione
e lavoro.
76
Capitolo III
Per la tutela dei diritti
77
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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IV – Per un Cerimoniale europeo
Capitolo IV
Per un Cerimoniale europeo
81
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
e lezioni sulla storia della diplomazia italiana, nonché il ricorso ad alcune facoltà uni-
versitarie per la realizzazione di interviste a diplomatici in servizio ed in congedo.
A fianco alla prospettiva di costituire un primo nucleo nel Palazzo della Farnesina,
sono state considerate alcune alternative, fra cui l’utilizzazione dei locali dell’ex CIVIS
di fronte al Ministero, l’utilizzazione di una parte dell’Auditorium-Parco della Musica
ovvero l’inserimento del progetto nell’ambito della costituenda Sala Stampa del MAE
(lato Stadio Olimpico) con un allestimento compatibile con il Monumento ai Caduti
per la Pace, attualmente in fase di realizzazione.
Per favorire, altresì, la conoscenza dell'attività diplomatica dell'Italia dall'Unità ad
oggi e l'esistenza del Museo della Farnesina sia in Italia che all'estero, gli oggetti espo-
sti dovrebbero essere disponibili per temporanei trasferimenti in altri poli museali
italiani, Sedi diplomatico-consolari all’estero o Istituti Italiani di Cultura.
In uno scenario di breve periodo,
è opportuno avviare una ricognizione
su tutta la Rete del materiale (docu-
mentale e non) che potrebbe far
parte dell’esposizione. Ciò anche con
lo scopo di realizzare, quale primo
tassello e con le limitate risorse iniziali,
un museo virtuale nel quale potreb-
bero essere raccolti filmati, immagini
e mappe con i relativi testi esplicativi.
L’Istituto Diplomatico, che ha sugge-
rito l’idea del museo virtuale come Immagine 4.4 – La feluca dell’uniforme diplomatica.
componente innovativa dell’ambizioso
progetto di un vero e proprio museo, potrebbe eventualmente essere coinvolto
nell’iniziale ricerca di materiale digitale già disponibile.
L’Unità di Analisi, Programmazione e Documentazione storico-diplomatica po-
trebbe svolgere un ruolo chiave ai fini dell’individuazione del materiale per il museo
virtuale. Infatti, essa ha segnalato l’esistenza di una cospicua disponibilità di materiale
storico di interesse (documenti, trattati, materiale sull’intelligence) in parte già in ver-
sione digitale.
Un ruolo altrettanto importante in questa fase potrebbe inoltre essere svolto
dal Servizio Stampa che sta portando avanti un progetto di web community che pre-
vede la pubblicazione di immagini ed informazioni sull’attività dei funzionari diplo-
matici all’estero.tale iniziativa, insieme al già cospicuo archivio dell’Unità multimediale,
ben si sposa con le finalità divulgative del museo in generale e con il contenuto tec-
nologico del nucleo virtuale iniziale.
Il Ministero dei Beni Culturali si è infine detto disponibile ad attuare una ricerca
dei dipinti a sfondo storico-diplomatico sul territorio nazionale che potrebbero es-
sere inseriti nell’esposizione.
84
Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
86
Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
2. Il coordinamento europeo
Anche in tema di Protocollo e Cerimoniale si è avvertita la necessità di un co-
ordinamento tra i Paesi dell’Unione Europea. La materia è senza dubbio peculiare
in quanto più di altre affonda le proprie radici nelle prassi secolari dei singoli Stati,
spesso è intrisa di riferimenti alle tradizioni nazionali e in ogni caso si innesta su isti-
tuzioni che si sono sviluppate in modi diversi, così come diversamente gli eventi sto-
rici hanno influito sugli Stati europei.
tuttavia, se tutto questo ha
un suo peso, anche le ragioni
che hanno spinto a questa ri-
cerca di coordinamento sono
valide. In primo luogo, l’esi-
genza che ha ispirato il trattato
di Lisbona, quella di rendere
l’Unione Europea un soggetto
più facilmente riconoscibile
dall’esterno, che parla con una
voce ed offre un’immagine di
unità. “Se cerco l’Europa – di-
ceva Kissinger – chi devo chia-
mare?”. Parafrasando, oggi un Immagine 4.7 – Gruppo dei rappresentanti alla riunione del COPRO a Vilnius
altro Ministro potrebbe dire (ottobre 2013). Foto di Mr. Andrius Ufartas/BFL.
“se arriviamo in Europa a
quale Cerimoniale facciamo riferimento?”. L’esigenza di una voce unica è una ra-
gione senz’altro valida, che ha prodotto un coordinamento embrionale o quanto
meno un’animata voglia di confronto delle prassi ed una spinta al coordinamento
autonoma, non obbligatoria. E ciò è avvenuto perché dello scambio di esperienze
non sfuggono i vantaggi. In primo luogo si impara: proprio in virtù delle differenze
di cui si diceva, ogni Paese è portatore di un’esperienza diversa ed ogni esperienza
può essere analizzata, ripresa e copiata in tutto o in parte, ovvero scartata, analiz-
zandone bene i difetti ed i vantaggi.
Per essere più chiari facciamo un esempio volutamente estremo: in una riunione
di coordinamento potrebbe accadere che uno dei Capi di Protocollo rappresenti
come, stando alle loro prassi e norme, ai Presidenti in partenza dopo una visita ven-
gano fatte togliere le scarpe per verificare che non trasportino con sé armi o beni
proibiti; e magari potrebbe sottolineare come tutti i vantaggi ottenuti dalle varie
visite vengano sistematicamente azzerati da questa umiliante prassi. Ecco, questo im-
maginario racconto ha il vantaggio di rendere chiaro un fatto: quale che sia l’altezza
dell’asticella che divide la sicurezza dalla cortesia, ci sarà sempre un prezzo che si
paga tanto alla sicurezza quanto alla cortesia ed è importante scegliere l’altezza giu-
sta. Ebbene, di queste “asticelle” ce ne sono parecchie: ce n’è una che divide la de-
ferenza dalla dignità nazionale, un’altra tra generosità e risparmio… su tutte,
probabilmente, ciascuno di noi europei può imparare da tutti gli altri.
87
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Nel convergere delle prassi c’è un altro vantaggio, implicito eppure molto
chiaro: non scoprire il fianco alle comparazioni. Ad esempio, può capitare che un
Ambasciatore chieda il ricono-
scimento di un privilegio o
un’esenzione cui non ha diritto
e che cerchi di sostenere la ri-
chiesta richiamando le prassi
interpretative o le procedure
esistenti in altri Paesi. Sapere
come si comportano i partner
europei ed avere una procedura
simile o un’interpretazione uni-
forme significa anche avere buo-
ne argomentazioni per rispon-
Immagine 4.8 – Gruppo dei rappresentanti alla riunione del COPRO a Vilnius dere a richieste infondate o
(ottobre 2013). Foto di Mr. Andrius Ufartas/BFL. pretestuose.
Infine – non nascondiamocelo – talvolta anche il solo apprendere che ci sono
problemi che nessuno dei 28 riesce a risolvere, è un sollievo.
Da queste esigenze è nato il gruppo COPRO (Chiefs Of PROtocol) del Con-
siglio Europeo. Il gruppo si riunisce di regola una volta per ogni Presidenza, dunque
ogni sei mesi, e si occupa di confrontare, discutere, se possibile far convergere, le di-
verse prassi dei Paesi dell’Unione; rilevante il fatto che si aggiunga anche il 29º, quello
della Commissione. Oggetto di studio sono le varie materie di cui si occupano gli
uffici del Cerimoniale: le visite di
Stato ed ufficiali, le immunità ed i
privilegi, i benefici e la reciprocità, IL COORDINAMENTO EUROPEO
la sicurezza delle sedi diplomatico-
consolari e via dicendo.
Anche in materia di Protocollo esiste un coordinamento
europeo, seppur embrionale, basato soprattutto su uno
scambio di informazioni che conduce ad uno spontaneo al-
tra una sessione e l’altra gli lineamento della prassi. Il Gruppo “Chiefs Of PROtocol”
88
Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
servizio, la riscossione
delle multe per viola-
zioni del codice della
strada, l’emissione di
documenti ai propri
Consoli onorari al-
l’estero.
Quest’ultimo pun-
to, su cui le prassi e le
normative sono risul-
tate sostanzialmente
convergenti, non è
trattato in Italia dal
Cerimoniale Diploma-
tico della Repubblica, Immagine 4.9 – Gruppo dei rappresentanti alla riunione del COPRO a Vilnius (ottobre 2013).
bensì dalla Direzione Foto di Mr. Andrius Ufar-tas/BFL.
Generale delle Risorse
e dell’Innovazione del Ministero degli Affari Esteri. Il che dà lo spunto per
accennare ad un altro problema insito in tutte le forme di coordinamento: non ne-
cessariamente esiste una corrispondenza biunivoca tra istituzioni e materie trattate.
E le differenze si vedono già col confronto tra i nomi: in Italia è stato istituito
(Legge 8 luglio 1950, n. 572) il “Cerimoniale Diplomatico della Repubblica”, tra gli
altri c’è il “Direttorato del Protocollo di Stato”, il “Dipartimento del Protocollo di
Stato e Diplomatico”, il “Protocollo di Stato” e così via, ciascuno con un diverso
accento sull’uno o sull’altro aspetto delle competenze e delle funzioni esercitate.
Ad esempio, c’è chi si occupa di tutte le cerimonie, chi le limita sulla base delle
istituzioni coinvolte – il Capo dello Stato, il Ministro degli Affari Esteri – e ci sono
perfino differenze macroscopiche, come le competenze riguardanti gli affari
consolari. L’effetto è che il coordinamento di cui si parlava può, via via, coinvolgere
tutti o solo alcuni dei Protocolli dell’Unione.
Il ruolo dell’Italia in queste riunioni di coordinamento è attivo e propositivo: ab-
biamo contribuito con le nostre risposte e spinto affinché nuove domande vengano
formulate. Il futuro lavoro del COPRO si delineerà in conseguenza delle varie ri-
sposte, delle necessità, delle emergenze e anche delle curiosità dei suoi componenti.
Sono, infatti, molte altre le materie su cui un coordinamento potrebbe essere avviato
e questo stesso libro ne costituisce un compendio. Vale la pena di ricordare che la
direzione verso cui si dirigerà il COPRO sarà dettata in buona parte anche dall’Italia,
che nel secondo semestre di quest’anno avvicenderà la Grecia alla guida del Con-
siglio Europeo.
89
Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
3. Villa Madama
I Cerimoniali di numerosi Paesi, intesi come Uffici del Protocollo, dispongono so-
vente di specifici edifici appositamente dedicati allo svolgimento delle cerimonie uf-
ficiali e spesso anche destinati ad ospitare visitatori ufficiali di riguardo.
Date le loro finalità si tratta spesso di edifici di pregio architettonico, o carichi di
significato storico, oppure,
quando si tratta di edifici
moderni, di costruzioni
concepite appositamente
per svolgere funzioni di
rappresentanza.
Quest’ultima tipologia
era la norma nei Paesi
con regimi fortemente
ideologizzati, ma si tratta
in realtà di una soluzione
pratica adottata comune-
mente anche in altre aree
del mondo. Immagine 4.10 – Il complesso monumentale di Villa Madama in una stampa d’epoca.
91
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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Capitolo 1V
Per un Cerimoniale europeo
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Giulio Romano: una luce delicata per la cornice di coronamento e fasci morbidi di
intensità differente che provengono dal basso per le arcate, nel pieno rispetto del
complesso architettonico e del suo ritmo.
Nel giardino all’italiana, lo schema geometrico del labirinto di bosso è reso più
suggestivo dall’illuminazione celata tra le siepi. Apparecchi ad immersione posti nelle
fontane ne esaltano l’atmosfera attraverso il riflesso dell’acqua; per le statue dei co-
lossi incassi a terra con lampade ad alogeni ne evidenziano i chiaro scuri scultorei.
Nel giardino rustico, grazie a corpi illuminanti installati lungo le due file di alberi, la
luce sottolinea i percorsi mettendo in risalto la profondità del viale, nello spazio se-
greto del ninfeo invece la luce si fa soffusa quasi a diventare impercettibile.
Gli interventi d’illuminazione si distinguono per l’impiego di lampade e appa-
recchi in grado di proiettare luce senza dispersioni, ottimizzando i consumi di
energia elettrica.
Immagine 4.20 e 4.21 – Particolari dei giardini all’italiana di Villa Madama illuminati da Enel Sole.
96
V – Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento
con le altre Amministrazioni
Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Immagine 5.3 – Nel cortile del Palazzo del Quirinale sono organizzati gli onori militari, che vedono schierati i vari reparti delle forze
armate italiane (Esercito, Marina, Aeronautica e Corazzieri).
momenti più solenni di una visita, specialmente di una visita di Stato, ossia gli onori
militari all’arrivo della personalità ospite, la presentazione delle delegazioni ufficiali,
la foto ufficiale, lo scambio di doni, le dichiarazioni alla stampa, il colloquio con il Pre-
sidente della Repubblica e il pranzo di Stato.
Coinvolgendo vari ambienti di
un Palazzo che ha segnato la storia
del nostro Paese, il successo di una
visita o di un evento internazionale
dipende anche dalla fondamentale
collaborazione del Cerimoniale Di-
plomatico con il Servizio di Ceri-
moniale della Presidenza della Re-
pubblica, cui compete la cura nel
dettaglio di tutti gli aspetti protocollari
ed organizzativi relativi alla perma-
nenza dell’ospite straniero all’interno
del Quirinale.
100
Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
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Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Oltre ai casi eclatanti delle Ambasciate, che in ragione della congiuntura interna-
zionale risultano più esposte al rischio di attentati, esiste una continua richiesta di
protezione correlata ai vari eventi che vedono concentrati un grande numero di di-
plomatici stranieri o di personalità nazionali e non. Anche un tradizionale ricevimento
per la Festa Nazionale potrebbe, infatti, trasformarsi in un problema di ordine pub-
blico, in mancanza di misure di controllo sulla viabilità e sulla sicurezza dei presenti
e delle vie circostanti, che peraltro si svolgono quasi sempre in aree residenziali.
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Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
La collaborazione con il Ministero della Difesa trova poi il suo più elevato mo-
mento protocollare nell’organizzazione della tradizionale cerimonia della deposizione
di una corona di fiori al Sacello del Milite Ignoto da parte di Capi di Stato in occa-
sione di visite di Stato.
Altro punto di contatto con Palazzo Baracchini è rappresentato dalle pratiche rela-
tive all’accreditamento presso le Ambasciate in Italia degli Addetti Militari e degli Addetti
Militari Aggiunti. In tali casi il Cerimoniale Diplomatico richiede un parere al Ministero
della Difesa, volto alla concessione del visto diplomatico per il personale militare.
105
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Sarebbe riduttivo, altresì, non ricordare il ruolo di primo piano delle numerose
città italiane sedi di uffici consolari, culturali ed organizzazioni internazionali (si pensi
a Catania, Bari, Bologna, Firenze, Milano e Venezia, ecc.) in occasione di visite di per-
sonalità straniere. Infatti, va rilevato come tutti i Comuni, le Province, le Regioni e le
Prefetture, si trovino prima o poi, o magari spesso, ad essere coinvolti in visite di
Ambasciatori o Alte cariche di Stato straniere e come contribuiscano agli scopi del
Cerimoniale Diplomatico.
E ciò non avviene tanto per la concessione delle cortesie d’uso, ma soprattutto
per la genuina espressione di ospitalità, capace di trasformare una visita formale non
solo in un’ulteriore importante occasione per rafforzare le relazioni bilaterali ma
anche di un fondamentale momento che permette di far apprezzare nel mondo il
made in Italy e il suo inconfondibile stile.
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Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
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Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
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Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
5. La Guardia di Finanza
CENNI StORICI E StRUttURA ORGANIzzAtIVA
1° marzo 1942. È questo il giorno di inizio della collaborazione tra la Guardia di
Finanza ed il Ministero degli Affari Esteri; da quella data, infatti, il Servizio Automobi-
listico di Rappresentanza per le esigenze del Cerimoniale Diplomatico venne affidato
ad un Drappello di Militari del Corpo: un organico di 40 uomini e 39 automezzi,
con finalità di supporto alla “mobilità in sicurezza” delle personalità estere in visita
in Italia, ospiti del Capo dello Stato, Capo del Governo e Ministro degli Affari Esteri.
La sede del “Drappello” è sempre stata a Roma, in origine stabilita presso la
“Casa dell’Automobile” in Piazza Verdi, quindi trasferita nella struttura di via Chiana,
comprendente di officina, garage, uffici e dormitori per il personale e, successiva-
mente, in altri edifici fino al dicembre 2011; da allora, per ragioni di contenimento
della spesa, la sede è ubicata nel complesso di Villa Madama.
In aggiunta ai vari trasferimenti di sede, dovuti ad esigenze dettate dalla logistica,
sono intervenute alcune disposizioni normative che hanno modificato la struttura
organizzativa del Drappello, con le finalità di:
– assicurare una disponibilità numerica e qualitativa di uomini e mezzi adeguata
agli impegni di Stato;
– disciplinare organicamente la presenza del Corpo nell’ambito dell’Istituzione ac-
cogliente;
– adeguare il rango dell’Articolazione all’importanza delle funzioni ad essa at-
tribuite, con la designazione di un Ufficiale superiore quale Comandante del
Reparto, alle dirette dipendenze funzionali del Capo del Cerimoniale Diplo-
matico della Repubblica.
In quest’ottica, nel marzo del 2003, il “Drappello Rappresentanza del Cerimoniale
Diplomatico della Repubblica presso il Ministero degli Affari Esteri” è stato riconfigurato
e denominato “Sezione
Rappresentanza del Mini-
stero degli Affari Esteri”,
retta da un Ufficiale Supe-
riore. Il Reparto è stato ar-
ticolato su due drappelli,
attraverso l’istituzione del
II Drappello “Supporto e
AA. GG.”, nel quale è con-
fluito il personale del Corpo
che da molti anni già colla-
borava con gli Uffici del
Cerimoniale, in particolare
la Logistica, l’Ufficio Ammi-
nistrativo e l’Ufficio I. Immagine 5.13 – Il Drappello di rappresentanza della Guardia di Finanza.
111
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
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Capitolo V
Il Cerimoniale Diplomatico in coordinamento con le altre Amministrazioni
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Appendice - Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
256 Ambasciate
52 Organizzazioni Internazionali
100 Consolati
546 Consolati onorari
950 Totale Rappresentanze Diplomatiche e Consolari in Italia
115
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Grafico 1A – Partecipazione per area geografica alle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Africa
Nord Africa
America Latina
Asia
Europa
Medio Oriente
Nord America
Oceania
Grafico 1B – Partecipazione per tipologia della carica alle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Capi di Stato
OO.II
Primi Ministri
Altre cariche
Ambasciatori
117
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Onorificenze
nazionali di
Stati esteri 41%
Ordini
cavallereschi non
nazionali 59%
118
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Exequatur di
Exequatur di Consoli di carriera
Consoli onorari 19%
(nuove istituzioni)
22%
Exequatur di
Consoli onorari
(rinnovi)
59%
119
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
In Italia 7 3 4 1 4 6 25
2011 54
All’estero 8 2 5 3 6 5 29
In Italia 6 5 2 3 8 9 33
2012 60
All’estero 7 4 4 5 3 4 27
In Italia 7 3 6 5 6 5 32
2013 92
All’estero 13 14 10 5 5 13 60
120
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Ambasciate presso la
Santa Sede
4%
Ambasciate presso il
Quirinale
35%
121
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Totale Ambasciate
41%
122
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Arrivo
Partenza
Arrivo
Partenza
Arrivo
Partenza
123
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
8. Contenziosi.
CONTENZIOSI
Altro 92 95 59
Incidenti stradali 4 4 16
Procedimenti penali 39 48 9
Separazioni 3 5 5
Vertenze locazioni 13 14 45
Grafico 8 – I contenziosi.
Separazioni
Altro Ex IMI (Internati Fatture insolute
1% Militari Italiani)
Vertenze locazione 19% (a fronte di servizi resi)
14%
5% 10%
Procedimenti
penali Lavoro Incidenti stradali
7% 42% 2%
124
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Asia e Oceania
Africa sub-sahariana
Mediterraneo e MO
America
Europa
UE
Asia e Oceania
Africa sub-sahariana
Mediterraneo e MO
America
Europa
UE
Asia e Oceania
Africa sub-sahariana
Mediterraneo e MO
America
Europa
UE
125
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Organizzazioni
Rappresentanze presso Internazionali
le OO.II 19% Ambasciate presso
2% il Quirinale
73%
Ambasciate presso la
Santa Sede
6%
126
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Ambasciate presso
il Quirinale
38%
127
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
12. Notifiche.
ATTI GIUDIZIARI NOTIFICATI
Anno TOTALE
2011 166
2012 125
2013 120
TOTALE 411
Grafico 12 – Le notifiche.
Consolati
4% Rappresentanze
presso la FAO
Ambasciate presso 3%
la Santa Sede
14%
Ambasciate presso
il Quirinale
79%
128
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
OMRI OSI
Grande Ufficiale 3 12 18 - 48 29
Commendatore 14 26 28 - 68 54
Ufficiale 17 39 12 - 98 48
Gran Cordone
Grande Ufficiale
Commendatore
Ufficiale
Cavaliere
Grande Ufficiale
Commendatore
Ufficiale
Cavaliere
129
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Lavoro subordinato
9%
Diplomatico
91%
130
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
131
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Eventi bilaterali 5 8 12
Vertici intergovernativi 4 8 5
TOTALE 19 37 38
132
Appendice
Il Cerimoniale Diplomatico in cifre
Mediterraneo
Europa Africa sub- Asia e TOT
Anno Carica UE Americhe e Medio TOT
Extra UE sahariana Oceania GEN
Oriente
133
Cerimoniale Diplomatico 2.0
Tradizione e innovazione al servizio della politica estera italiana
Mediterraneo
Europa Africa sub- Asia e TOT
Anno Carica UE Americhe e Medio TOT
Extra UE sahariana Oceania GEN
Oriente
Capi di Stato
Capi di Governo
Capi di Stato
Capi di Governo
Capi di Stato
Capi di Governo
134
Indice dei grafici
Grafico 1A Partecipazione per area geografica alle celebrazioni
per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia .................................................................. 117
Grafico 1B Partecipazione per tipologia della carica alle celebrazioni
per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia .................................................................. 117
Grafico 2 Le autorizzazioni a fregiarsi di onorificenze ............................................................. 118
Grafico 3 Le autorizzazioni per lo svolgimento
delle funzioni consolari ............................................................................................................................. 119
Grafico 4 I Capi Missione accreditati in Italia e all’estero ................................................... 120
Grafico 5 Le carte d’identità distinte per tipologia di sede ............................................. 121
Grafico 6 Le carte di identità per le Ambasciate,
per i Consolati e per le OO.II. .................................................................................................... 122
Grafico 7 La corrispondenza in entrata e in uscita ...................................................................... 123
Grafico 8 I contenziosi ................................................................................................................................................................ 124
Grafico 9 Le cortesie aeroportuali ........................................................................................................................ 125
Grafico 10 Le esenzioni e le franchigie diplomatiche ................................................................... 126
Grafico 11 I fascicoli nominativi di “Cerionline” ....................................................................................... 127
Grafico 12 Le notifiche ................................................................................................................................................................... 128
Grafico 13A Le onorificenze dell’OMRI ................................................................................................................... 129
Grafico 13B Le onorificenze dell’OSI .......................................................................................................................... 129
Grafico 14 Il rilascio dei visti .................................................................................................................................................. 130
Grafico 15 I vertici e le conferenze internazionali per area
geografico-tematica di riferimento ......................................................................................... 132
Grafico 16 Le visite all’estero ............................................................................................................................................... 131
Grafico 17 Le visite in Italia ..................................................................................................................................................... 131
135
Indice delle immagini
Immagine 1.1. Visita ufficiale in Italia di Sua Maestà la Regina Elisa-
betta II e di Sua Altezza Reale il Duca Filippo
di Edimburgo (Roma, 3 maggio 1961). ...................................................... 15
Immagine 1.2. Visita in Italia del Presidente degli Stati Uniti d’America,
John Fitzgerald Kennedy (Roma, 1° luglio 1963). ................................ 15
Immagine 1.3. L’impegno dell’Italia per il mantenimento della pace e
della sicurezza internazionale è stato ribadito dal Pre-
sidente della Repubblica nel suo intervento di fronte
all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 28
marzo 2011. ........................................................................................................................ 16
Immagine 1.4. Il Presidente Napolitano è stato il primo Capo di Stato
europeo a recarsi in visita ufficiale in Tunisia il 16 maggio
2012, ad un anno dalla Rivoluzione dei Gelsomini. ............................... 17
Immagine 1.5. Incontro nello Studio Ovale con il Presidente degli Stati
Uniti d'America, Barack Obama, durante la visita uffi-
ciale del Presidente della Repubblica negli Stati Uniti
d'America (Washington, 15 febbraio 2013). ............................................ 17
Immagine 1.6. Visita al Padiglione Italia all'Expo di Shanghai, in occa-
sione della visita di Stato del Presidente della Repub-
blica nella Repubblica Popolare Cinese (28 ottobre
2010). ........................................................................................................................................ 18
Immagine 1.7. Incontro con i rappresentanti del mondo imprenditoriale
italiano operanti in Romania durante la visita di Stato
del Presidente della Repubblica a Bucarest
(16 settembre 2011). .................................................................................................. 18
Immagine 1.8. Inaugurazione della stazione centrale di Praga da parte
del Presidente della Repubblica e del Presidente della
Repubblica Ceca, Václav Klaus, in occasione della
visita di Stato nella Repubblica Ceca (14 aprile 2011)................... 18
Immagine 1.9. Concerto della Filarmonica della Scala di Milano offerto
dal Presidente della Repubblica in onore del Presidente
della Repubblica Ceca, Václav Klaus, in occasione della
visita di Stato nella Repubblica Ceca (14 aprile 2011). ...................... 19
136
Indice delle immagini
Immagine 1.10. Presentazione della tela “Susanna e gli anziani” del
Padovanino, presso il Museo Nazionale d’Arte di Bu-
carest durante la visita di Stato del Presidente della
Repubblica in Romania (16 settembre 2011). .................................... 19
Immagine 1.11. Visita del Presidente della Republica e della Regina Bea-
trix alla sede dell’ESTEC (European Space Research
and Technology Centre), nel corso della visita di
Stato nel Regno dei Paesi Bassi (24 ottobre 2012). .......................... 20
Immagine 1.12. Incontro con i ricercatori italiani, in occasione della visita
del Presidente della Repubblica al Cern di Ginevra
(4 marzo 2011). ................................................................................................................ 20
Immagine 1.13. Incontro del Presidente della Repubblica con i rappresen-
tanti delle comunità degli italiani a Pola (3 settembre
2011). ........................................................................................................................................... 21
Immagine 1.14. Incontro del Presidente della Repubblica con la col-
lettività italiana a Monaco di Baviera durante la visita
di Stato nella Repubblica Federale di Germania
(27 febbraio 2013). ................................................................................................ 21
Immagine 1.15. Stretta di mano del Presidente della Repubblica con il
Presidente della Repubblica di Polonia, Bronisław Ko-
morowski, e con il Presidente della Repubblica Federale
di Germania, Joachim Gauck, in occasione dell’incontro
trilaterale di Napoli (19 novembre 2012). L’incontro si
è ripetuto a Cracovia (7 ottobre 2013). ........................................................ 22
Immagine 1.16. S.S. Papa Pio XII riceve il saluto del Re Vittorio Emanuele
III e della Regina Elena (Roma, 28 dicembre 1939). ............................... 23
Immagine 1.17. S.S. Papa Francesco incontra le famiglie dei dipendenti
del Quirinale in occasione della sua prima visita uffi-
ciale al Presidente della Repubblica (Roma, 14
novembre 2013). .................................................................................................................... 23
Immagine 1.18. Conferenza internazionale sulla Libia (Roma, 6 marzo 2014). ..... 25
Immagine 1.19. La VI Conferenza Nazionale Italia – America Latina
(Roma, 12-13 dicembre 2013). ............................................................................... 26
137
Indice delle immagini
Immagine 1.20. Il Ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, alla
Conferenza internazionale sulla Libia (Roma, 6 marzo
2014). ............................................................................................................................. 26
Immagine 1.21. Il Ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini,
con il Ministro degli Esteri spagnolo, Garcia-Margallo
e il Ministro degli Esteri francese, Fabius, durante
il Consiglio Affari Esteri straordinario sull’Ucraina
(Bruxelles, 3 marzo 2014). ................................................................................. 27
Immagine 1.22. Il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, durante
il vertice intergovernativo italo-russo (Trieste, 26
novembre 2013). ............................................................................................................... 27
Immagine 1.23. Visita dell’On. Ministro, Federica Mogherini, al Cerimoniale
Diplomatico della Repubblica (27 febbraio 2014). .............................. 28
Immagine 1.24. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ac-
compagnato dal Capo del Cerimoniale Diplomatico da-
vanti alle Autorità straniere presenti alla parata militare
ai Fori Imperiali. ..................................................................................................................... 29
Immagine 1.25. Le Frecce Tricolori volano davanti la Tribuna Presidenziale
in onore del Signor Presidente della Repubblica. ............................................... 30
Immagine 1.26. Un Corazziere in rassegna davanti le Autorità straniere
e nazionali. ................................................................................................................................. 31
Immagine 1.27. Il Salone delle Feste del Quirinale durante il pranzo
offerto dal Signor Presidente della Repubblica. ........................................ 31
Immagine 1.28. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con
il Presidente d’’Israele, Shimon Peres, ed il Presidente
dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas,
in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario
dell’Unità d’Italia. .................................................................................................................. 32
Immagine 1.29. La cerimonia degli auguri di Natale e di Capodanno al
Quirinale. ...................................................................................................................................... 33
Immagine 1.30. La cerimonia degli auguri di Natale e di Capodanno al
Quirinale. ...................................................................................................................................... 34
Immagine 1.31. La cerimonia degli auguri di Natale e di Capodanno al
Quirinale. ...................................................................................................................................... 34
Immagine 1.32. La visita degli Ambasciatori alla Portaerei Cavour
(25 gennaio 2012). ........................................................................................................... 35
138
Indice delle immagini
Immagine 1.33. La visita degli Ambasciatori alla Comando Unità Mobili
e Specializzate “Palidoro” dell’Arma dei Carabinieri
(14 giugno 2013). .............................................................................................................. 36
Immagine 1.34. Il Ministro degli Esteri Emma Bonino offre a Villa Ma-
dama un "iftar", la cena tradizionale che, durante il Ra-
madan, interrompe il digiuno quotidiano dopo il
tramonto. ..................................................................................................................................... 36
Immagine 1.35. Scambio di onorificenze con il Presidente della Repub-
blica Francese, François Hollande, in occasione della vi-
sita di Stato del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano. ................................................................................................................................ 37
Immagine 1.36. Il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, con i Reali
di Spagna (Aprile 1981). .............................................................................................. 38
Immagine 1.37. Il Conferimento al Cardinale di L'Avana, S.E.R. Jaime Or-
tega Alamino, dell'onorificenza di Commendatore
dell'OMRI. ................................................................................................................................... 38
Immagine 1.38. La prima Gran Croce d’Onore dell’OSI conferita alla
Dottoressa Barbara De Anna. ............................................................................ 39
Immagine 1.39. Il diploma dell’onorificenza di Cavaliere dell’OMRI. ............................. 40
Immagine 1.40. Conferimento dell'onorificenza di Cavaliere dell'OMRI
al membro del Congresso USA, Patrik Tiberi, Presidente
della "Congressional Italian American Delegation". .............................. 40
Immagine 1.41. Le Lettere Credenziali firmate dal Presidente della
Repubblica e dal Ministro degli Affari Esteri. .............................................. 46
Immagine 1.42. Cerimonia di presentazione delle Lettere Credenziali da
parte dell’Ambasciatore d’Italia in Croazia (Zagabria,
25 ottobre 2011). Foto di Tomislav Bušljeta. .................................................. 47
Immagine 1.43. Cerimonia di presentazione delle Lettere Credenziali da
parte dell’Ambasciatore d’Italia in Croazia (Zagabria,
25 ottobre 2011). Foto di Tomislav Bušljeta. .................................................. 47
Immagine 2.1. Presentazione delle Lettere Credenziali dell'Ambasciatore
di Corea (11 settembre 2013). ........................................................................................... 51
139
Indice delle immagini
Immagine 2.2. Arrivo all’aeroporto di Fiumicino dell’Ambasciatore degli
Stati Uniti (13 settembre 2013). .......................................................................... 51
Immagine 2.3. Presentazione delle Lettere Credenziali dell'Ambasciatore
del Lesotho (18 settembre 2013). ................................................................................... 52
Immagine 2.4. Presentazione delle Copie delle Lettere Credenziali
dell'Ambasciatore di Moldova (11 novembre 2013). ................... 52
Immagine 2.5. Presentazione delle Lettere Credenziali dell'Ambasciatore
di Malta (1° ottobre 2013). .................................................................................................... 52
Immagine 2.6. Presentazione delle Lettere Credenziali dell'Ambasciatore
del Kuwait (16 ottobre 2013). .............................................................................................. 53
Immagine 2.7. Conclusione della cerimonia di presentazione delle
Lettere Credenziali al Quirinale. ......................................................................... 54
Immagine 2.8. Presentazione delle Lettere Credenziali dell’Ambasciatore
di Uganda (19 giugno 2013). ................................................................................................ 54
Immagine 2.9. Presentazione delle Lettere Credenziali dell’Ambasciatore
degli Stati Uniti (2 ottobre 2013). ..................................................................................... 55
Immagine 2.10. La home page del portale “Cerionline”. ......................................................... 60
Immagine 2.11. Il Consolato onorario della Francia a Venezia. ........................................... 61
Immagine 3.1. Il Professor Roberto Ago, membro italiano della Com-
missione di Diritto Internazionale delle Nazioni Unite.
La Commissione ha svolto i lavori preparatori alla Con-
venzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche
del 1961. ................................................................................................................................ 69
Immagine 3.2. Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in
Italia. ........................................................................................................................................ 70
Immagine 4.1. Il progetto dello “United States Diplomacy Center” a
Washington. .............................................................................................................................. 81
Immagine 4.2. Il progetto dello “United States Diplomacy Center” a
Washington. .............................................................................................................................. 82
Immagine 4.3. Il Museo della Diplomazia della Corea del Sud. ..................................... 82
Indice delle immagini
Immagine 4.4. La feluca dell’uniforme diplomatica. ................................................................... 84
Immagine 4.5. L’Ambasciatore Emanuele Scammacca, indossa l‘uni-
forme diplomatica in occasione della presentazione
delle Lettere Credenziali al Sommo Pontefice, Giovanni
Paolo II, in qualità di Ambasciatore presso la Santa
Sede (1988). ........................................................................................................................... 86
Immagine 4.6. Presentazione delle Lettere Credenziali dell’Amba-
sciatore Giovanni d’Orlandi in Vietnam con la divisa
tropicale (1962). .......................................................................................................... 86
Immagine 4.7. Gruppo dei rappresentanti alla riunione del COPRO a
Vilnius (ottobre 2013). Foto di Mr. Andrius Ufartas/BFL. ............... 87
Immagine 4.8. Gruppo dei rappresentanti alla riunione del COPRO a
Vilnius (ottobre 2013). Foto di Mr. Andrius Ufartas/BFL. ................. 88
Immagine 4.9. Gruppo dei rappresentanti alla riunione del COPRO a
Vilnius (ottobre 2013). Foto di Mr. Andrius Ufar-tas/BFL. ........................ 89
Immagine 4.10. Il complesso monumentale di Villa Madama in una
stampa d’epoca. ................................................................................................................... 91
Immagine 4.11. La Blair House a Washington. ................................................................................. 92
Immagine 4.12. L’hôtel de Marigny a Parigi. ........................................................................................ 92
Immagine 4.13. Villa Madama. ........................................................................................................................ 93
Immagine 4.14. La Loggia di Raffaello. ..................................................................................................... 93
Immagine 4.15. Una veduta dei giardini all’italiana. ..................................................................... 94
Immagine 4.16. Una veduta dei giardini all’italiana. ..................................................................... 94
Immagine 4.17. Un esempio di illuminazione artistica di Villa Madama. ................. 95
Immagine 4.18. Un particolare della Loggia di Raffaello illuminato. ..........................95
Immagine 4.19. L’ingresso di Villa Madama. ........................................................................................ 96
Immagine 4.20 e 4.21. Particolari dei giardini all’italiana di Villa Madama
illuminati da Enel Sole. .................................................................................................... 96
Immagine 5.1. Il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della
Repubblica e residenza ufficiale del Capo dello Stato. ................... 99
141
Indice delle immagini
Immagine 5.2. In occasione delle visite, la bandiera del Paese ospite
viene issata sul Torrino. .................................................................................................... 99
Immagine 5.3. Nel cortile del Palazzo del Quirinale sono organizzati
gli onori militari, che vedono schierati i vari reparti delle
forze armate italiane (Esercito, Marina, Aeronautica e
Corazzieri). .............................................................................................................................. 100
Immagine 5.4. Incontro del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, con S.S. il Papa Francesco, in occasione
della sua visita ufficiale in Italia (14 novembre 2013). ................ 100
Immagine 5.5. Palazzo Chigi raffigurato su un tela del 1781 che raffi-
gura il corteo di maschere a piazza Colonna durante il
carnevale. ................................................................................................................................. 101
Immagine 5.6. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, a
colloquio con il Primo Ministro tunisino, Mehdi Jomaa
(Tunisi, 5 marzo 2014). ................................................................................................. 101
Immagine 5.7. Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio dei
Ministri dal 1961. ............................................................................................................ 102
Immagine 5.8. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e il
Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, incontrano a
Palazzo Chigi il Premio Nobel per la pace, Aung San
Suu Kyi (28 ottobre 2013). .................................................................................... 102
Immagine 5.9. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze. ................................................ 103
Immagine 5.10. Il Ministero dell’Interno. .................................................................................................. 104
Immagine 5.11. Il Ministero della Difesa. ............................................................................................... 105
Immagine 5.12. La sede centrale dell’Avvocatura Generale dello Stato. ................. 108
Immagine 5.13. Il Drappello di rappresentanza della Guardia di Finanza. .......... 111
Immagine 5.14. La Guardia di Finanza nella Sala Guillet della Farnesina. ........... 112
Immagine 5.15. Il Drappello di rappresentanza. .......................................................................... 112
142
Indice delle tabelle
tabella 1. 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. ......................................................................... 117
tabella 11. Fascicoli nominativi del sistema anagrafico “Cerionline” ...................... 127
143
Organigramma_OK_Layout 1 20/03/14 15:30 Pagina 1
Funzionari
alle dirette dipendenze
Vice Capo
del Cerimoniale Diplomatico
Eventi Interpretariato
Segreteria Corpo Diplomatico Consoli di carriera Cortesie aeroportuali Servizio di
Corpo Diplomatico
e traduzioni Anticamera
Rappresentanza
+39 06 3691-2055 +39 06 3691-3094 +39 06 3691-3457 +39 06 3691-5129
+39 06 3691-2061 +39 06 3691-3982 +39 06 3691-4297 +39 06 3691-2879
Accoglienza
Sicurezza Ambasciate Funzionari OO.II. Consoli Onorari
Capi Missione Sicurezza
+39 06 3691-3417 +39 06 3691-3094 +39 06 3691-5033 +39 06 3691-5151 delle personalità in vista Archivio
+39 06 3691-2061 +39 06 3691-2026/2087
Gradimento Visti e
Lettere Credenziali
Credenziali permessi di soggiorno
+39 06 3691-3417 +39 06 3691-3094 +39 06 3691-5051
Logistica
+39 06 3691-4078/7806
Esenzioni Ufficio Giuridico Onorificenze
Rappresentanze Diplomatiche
+39 06 3691-4977 +39 06 3691-3427 +39 06 3691-3061 Ospitalità
+39 06 3691-2081/3437
Quirinale Immunità diplomatiche Nazionali
e Santa Sede e consolati
+39 06 3691-3453 +39 06 3691-3427 +39 06 3691-3122
Villa Madama
Organizzazioni
Internazionali Notifica diplomatica Estere e non nazionali +39 06 3691-6045
+39 06 3691-2510 +39 06 3691-3427 +39 06 3691-3061
Auto, targhe
e porto d’armi Accordi di lavoro
+39 06 3691-8607 +39 06 3691-3427
Organigramma_OK_Layout 1 20/03/14 15:30 Pagina 2
Il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica ringrazia in modo particolare le imprese che hanno
contribuito alla realizzazione della pubblicazione del volume “Cerimoniale Diplomatico 2.0” e del
software che ne consente anche la consultazione in Internet e con i più moderni supporti informatici.
La fotografia del cofanetto che racchiude i volumi è stata realizzata da Vincenzo Fida.
* * *
Stampato il 17 marzo 2014
da Servizi Tipografici Carlo Colombo s.r.l. – Roma
www.stcc.it
Copertina volume_Layout 1 13/03/14 11:17 Pagina 1