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Documenti di Cultura
Introduzione ........................................................................................................1
1H
Nuove funzionalità................................................................................................1
2H
Esercitazioni ........................................................................................................2
3H
Caricamento di un database...................................................................................2
6H
Vista grafica.................................................................................................... 13
24H
iii
Sommario
Passaggio alla vista superiore o alla vista degli assi della fresa dell'oggetto........... 16
34H
Passaggio alla vista inferiore o alla vista verso l'alto dall'asse Z........................... 17
35H
Selezione di elementi all'interno della cartella di processo o nella vista grafica ......... 21
52H
iv
Sommario
Menu ............................................................................................................. 31
75H
Strumenti di visualizzazione................................................................................. 39
90H
Posizioni di visualizzazione................................................................................... 39
91H
v
Sommario
Stile di rendering................................................................................................ 47
102H
Aggiornamento .................................................................................................. 54
1H
Proprietà ........................................................................................................... 54
12H
Geometria ............................................................................................................ 54
13H
Geometria ......................................................................................................... 54
14H
Superfici triangolate......................................................................................... 56
17H
Superfici superiori............................................................................................ 60
12H
Entità superiori................................................................................................ 62
124H
vi
Sommario
Patch planare..................................................................................................... 72
135H
Raccordi............................................................................................................ 73
138H
Raccordi ......................................................................................................... 73
139H
Trasformazione di geometria................................................................................ 76
14H
Limiti modificabili............................................................................................. 79
15H
vii
Sommario
Limiti 2D ........................................................................................................... 84
157H
Limiti 2D ........................................................................................................ 84
158H
Limiti 3D ........................................................................................................... 86
162H
Limiti 3D ........................................................................................................ 86
163H
Limite di testo.................................................................................................... 92
173H
viii
Sommario
Finestra di dialogo per il rilevamento delle aree di contatto della fresa .................. 101
189H
ix
Sommario
Pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie ............................... 158
251H
x
Sommario
Pagina Profilo stelo per tutte le finestre di dialogo Passate di lavorazione .............. 171
25H
xi
Sommario
Pagina Generale per la maggior parte delle strategie di collegamento ................... 210
304H
xii
Sommario
Pagina Strategia per la maggior parte delle strategie di collegamento ................... 220
310H
Pagina Risistema per la maggior parte delle strategie di collegamento .................. 231
316H
xiii
Sommario
Pagina Raggi per percorsi utensile di lavorazione lungo curva .............................. 243
34H
Ordine....................................................................................................... 245
348H
xiv
Sommario
Pagina Generale della finestra di dialogo Analisi percorso utensile ........................ 274
395H
Pagina Linee della finestra di dialogo Analisi percorso utensile ............................. 275
396H
xv
Sommario
Collegamento................................................................................................ 291
427H
xvi
Sommario
Postprocessore................................................................................................. 308
4H
Verifica delle posizioni dei percorsi utensile e numeri univoci di utensili.................... 309
45H
Verifica delle posizioni dei percorsi utensile e numeri univoci di utensili ................. 309
46H
Creazione di una cartella di dati di foratura dal rilevamento feature foro .................. 319
465H
xvii
Sommario
Esportazione dei dati dei fori rilevati in un foglio di calcolo di Excel.......................... 337
475H
xviii
Sommario
Stato......................................................................................................... 360
51H
xix
Sommario
Salvataggio di processi come macro prima della loro esecuzione ....................... 365
532H
Righello........................................................................................................... 368
539H
Righello........................................................................................................ 368
540H
Misurazione dei raggi con il metodo del cerchio tre punti .................................. 372
54H
xx
Sommario
Colore............................................................................................................. 380
562H
Sfera......................................................................................................... 385
573H
xxi
Sommario
xxii
Guida introduttiva
Introduzione
Benvenuti in Pro/TOOLMAKER.
Nuove funzionalità
Questo argomento fornisce un riepilogo delle nuove funzionalità di Pro/TOOLMAKER 9.0. Per
informazioni più dettagliate, selezionare un collegamento, fare clic su Cerca e digitare una
parola chiave oppure eseguire una ricerca nel sommario.
• I dati relativi a fresa e portautensili nella libreria utensili possono essere estratti dal
database utensili e condivisi tra computer e installazioni di Pro/TOOLMAKER.
• Per cambiare i colori di rendering del portautensili, del gambo e della scanalatura
della fresa, fare clic su Strumenti, quindi selezionare Opzioni e Colori di sistema.
• Nella visualizzazione di output del piano dei parametri di taglio è possibile visualizzare
le velocità di avanzamento calcolate mediante l'apposita funzionalità di
ottimizzazione. Dalla finestra di dialogo di animazione è possibile seguire il percorso
utensile premendo P e regolare i limiti delle velocità di avanzamento.
• È possibile convertire qualsiasi tipo di limite in una curva adatta per l'input nelle
passate di lavorazione lungo curva.
1
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Sono stati apportati miglioramenti all'associatività dei file. In caso di modifica dei file
di geometria, si riceve un messaggio di notifica in cui viene chiesto di eseguire
l'aggiornamento manualmente.
• Per creare una nuova cartella dall'elenco di elementi selezionato, fare clic su
Modifica > Etichetta geometria.
Esercitazioni
Con Pro/TOOLMAKER viene fornito un'esercitazione di base e ulteriore materiale di
apprendimento e file di esempio.
Pro/TOOLMAKER su Internet
Per informazioni aggiornate su Pro/TOOLMAKER, visitare il sito
http://www.ptc.com/go/protoolmaker o scegliere ? > Supporto online.
Caricamento di un database
Caricamento di un database
In questo capitolo vengono illustrati gli elementi base dell'utilizzo di Pro/TOOLMAKER.
Vengono descritti i file che possono essere utilizzati in Pro/TOOLMAKER, la procedura di
apertura dei file e ciò che avviene immediatamente dopo. Per maggiori dettagli su una
funzione o una finestra di dialogo, consultare il relativo capitolo.
2
Pro/TOOLMAKER
• Selezionare un file
• Importare un file
• Inserire file
• Compattare un database
• file di archivio di Pro/TOOLMAKER utilizzati per il lavoro in corso; sono gli unici file
che è possibile salvare e importare, con estensione .dca
• file di grafica NC di ToolMaker CAD v.10.3 o precedente e file CAM con estensione
.dtb o .ddb
• Punto
• Linea
3
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Cerchio
• Biarchi
• Cilindro tabulato
• Piano
• Superficie di rivoluzione
• Superficie poligonale
• Cono
• Sfera
• Cilindro
• Pcurva
• Limite
Apertura di un file
In Pro/TOOLMAKER:
• Fare clic su File > Apri, quindi selezionare il file. Selezionare un file e quindi fare clic
su Apri.
• Selezionare un file dall'elenco dei file usati più di recente. I file usati più di recente
sono visualizzati al fondo del menu File.
Nota: accanto ai nomi dei file che è possibile caricare con Pro/TOOLMAKER è visualizzata
l'icona . Per associare nuovi file con Pro/TOOLMAKER, utilizzare la finestra di dialogo
Associazione file.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate. È possibile richiedere
l'apertura di finestre di dialogo aggiuntive per controllare le entità superiori e le superfici
triangolate durante la selezione iniziale del file. In queste finestre è possibile specificare un
input durante il processo di caricamento. Nella finestra di dialogo Apri file di
Pro/TOOLMAKER, tenere premuto il tasto CTRL e fare clic su Apri. Viene visualizzata la
finestra di dialogo Opzioni di controllo. Per arrestare la triangolazione automatica delle
superfici, tenere premuto il tasto MAIUSC e fare clic su OK.
4
Pro/TOOLMAKER
Nota: nella finestra di dialogo Apri file di Pro/TOOLMAKER, tenere premuto CTRL e fare clic
su Apri per aprire la finestra di dialogo Opzioni di controllo.
Una volta definite le impostazioni di progetto, viene aperta una finestra database e il file
viene caricato. L'avanzamento viene visualizzato nella finestra di dialogo Gestione
processi.
Una volta caricato il file, viene aperta una finestra grafica e viene avviata la triangolazione
delle superfici per la visualizzazione. La triangolazione converte le superfici geometriche in
triangoli. Tali triangoli vengono utilizzati sia per la visualizzazione sullo schermo che per la
lavorazione.
Pro/TOOLMAKER è progettato per l'utilizzo con programmi di creazione di modelli CAD quali
Pro/ENGINEER o SolidWorks. Per tali programmi Pro/TOOLMAKER rileva se viene apportata
una modifica a un file di geometria e indica che esiste un aggiornamento da applicare.
Mentre il file viene caricato, viene creato un percorso utensile esterno nel database per
ciascun percorso utensile presente nel file. I relativi parametri di taglio vengono impostati
utilizzando i parametri relativi a numero utensile, velocità mandrino, refrigerante e così via,
definiti al momento della creazione del file CLD. Una volta caricati, i percorsi utensile esterni
si comportano come i percorsi utensile di Pro/TOOLMAKER, quindi è possibile modificarne le
proprietà, trasformarli, eseguire postprocessi e così via.
Vedere Inserimento di file per informazioni sulla procedura di unione dei percorsi utensile
provenienti da un file CLD nel database corrente.
5
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Proprietà file
Per informazioni sul file caricato, fare clic su File > Proprietà nella finestra grafico o del
database.
È possibile aprire molti file come istanze univoche del programma o all'interno dello stesso
programma. Tuttavia, se si eseguono dei calcoli in entrambi i lavori contemporaneamente, si
aumenta il carico sul processore o sui processori. Ma, grazie alla funzione di multithread,
Pro/TOOLMAKER riesce a utilizzare le risorse di sistema in modo efficiente.
Quando si caricano più file all'interno della stessa copia di Pro/TOOLMAKER, utilizzare il
menu Finestra per controllare il layout della finestra. È possibile affiancare le finestre in vari
modi o sovrapporle l'una all'altra. Nella modalità a schermo intero o di sovrapposizione è
possibile scegliere il file da visualizzare in primo piano.
Inserimento di file
È possibile inserire un file in un database esistente.
1. Fare clic nella finestra grafica a cui si desidera aggiungere le superfici o le curve.
2. Fare clic su Inserisci > File. Viene visualizzata la finestra di dialogo Apri.
Se si sta importando un file di geometria, quando il file è stato caricato, viene visualizzata
una nuova cartella Superfici triangolate contenente le superfici superiori estratte dal file
inserito.
6
Pro/TOOLMAKER
Questo metodo consente di inserire le curve presenti in un file nel database di un altro
utente per utilizzarle come limiti. Vedere Combinazione di superfici per informazioni
sull'inserimento di file e il consolidamento delle superfici in un'unica cartella in modo tale da
applicare a tutte un solo processo.
Se si importa un file di percorso utensile, viene creata una nuova cartella Percorso utensile
esterno nel file CLD.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate. È possibile richiedere
l'apertura di finestre di dialogo aggiuntive per controllare le entità superiori e le superfici
triangolate durante la selezione iniziale del file. In queste finestre è possibile specificare un
input durante il processo di caricamento. Nella finestra di dialogo Apri file di
Pro/TOOLMAKER, tenere premuto il tasto CTRL e fare clic su Apri. Viene visualizzata la
finestra di dialogo Opzioni di controllo. Per arrestare la triangolazione automatica delle
superfici, tenere premuto il tasto MAIUSC e fare clic su OK.
Compatta database
Fare clic su Modifica > Compatta database per liberare nel database la memoria
precedentemente occupata dagli oggetti eliminati. Poiché l'operazione azzera
automaticamente lo stack di annullamento, non sarà possibile annullare eventuali azioni
precedenti. È possibile aggiungere il comando Compatta database alla programmazione del
lavoro in modo tale che venga eseguito dopo il completamento di altre azioni. Vedere
Programmazione interattiva lavori.
7
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Una struttura ad albero di progetto nel riquadro sinistro. Viene utilizzata per navigare da una
pagina all'altra nella finestra di dialogo. È possibile selezionare la pagina desiderata dalla
struttura ad albero di progetto o premere CTRL+TAB o CTRL+PAGGIÙ per passare alla
pagina successiva e MAIUSC+CTRL+TAB o CTRL+PAGSU per passare alla pagina
precedente.
Per riportare la finestra di dialogo alla posizione e alle dimensioni di default, vedere Pagina
Opzioni grafica.
Impostazioni progetto
Fare clic su Modifica > Impostazioni progetto per accedere alla finestra di dialogo
Impostazioni progetto. Questa finestra di dialogo viene visualizzata anche se si apre un file
.iges o un altro file che non è stato creato da o aperto in Pro/TOOLMAKER. Nella finestra di
dialogo Impostazioni progetto sono disponibili due pagine: Generale e Variabili utente.
Cartella nastro: è il percorso di default della cartella in cui vengono memorizzati i nastri del
progetto. Si consiglia di salvare tutti i nastri in una cartella separata all'interno della cartella
del progetto.
Cartella scheda utensili: è il percorso di default della cartella in cui vengono memorizzate
le schede utensili. Si consiglia di salvare tutte le schede utensili nella stessa cartella.
8
Pro/TOOLMAKER
Ingegnere: è il nome della persona attualmente collegata al sistema come ingegnere del
progetto.
Velocità di taglio: è la velocità di taglio di default per il materiale utilizzato nel progetto,
misurata in unità per minuto (mm o pollici). Questa velocità di taglio consente di calcolare la
velocità del mandrino del processo di lavorazione.
Numero nastro successivo: consente di impostare il numero del file nastro successivo (ad
esempio, Esercitazione01.h).
Nota: i file nastro vengono numerati consecutivamente (01, 02, 03, ecc.). Se viene
eliminato un file, al file creato successivo viene assegnato il numero consecutivo successivo
sia che il file precedente esista o meno. Per evitare ciò, modificare il valore in questo campo
e impostarlo sull'ultimo numero utilizzato. Il numero del file nastro successivo è così
corretto. È inoltre possibile impostare i numeri dei file nastro in modo che riflettano lo stato
del processo. Ad esempio, impostare il numero su 101 prima di creare i file nastro di
sgrossatura, su 201 prima della semifinitura e quindi su 301 prima di creare i nastri di
finitura.
Per impostare le variabili e i valori corrispondenti, fare clic sulla pagina Variabili utente nella
struttura del progetto. È possibile impostare le variabili seguenti:
Gioco scintilla: è il valore del gioco scintilla di default utilizzato per lo spessore nella
finestre di dialogo di lavorazione. Questo valore è sempre negativo. Vedere Pagina Passate
per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
sv(1)-(25): 25 nomi di variabili generati dal sistema che possono essere utilizzati nelle
finestre di dialogo.
Finestra database
Quando si crea o si carica un file, viene automaticamente creato un database e viene aperta
la finestra database. Il database contiene tutti i componenti dei file, comprese le
informazioni sulle superfici, i limiti e i processi di lavorazione. È possibile salvare le modifiche
apportate al database e alle finestre grafiche associate in un file di archivio.
Nota: se si fa clic su per chiudere la finestra database, vengono chiusi il database e tutte
le finestre grafiche associate. Nel caso in cui vi siano informazioni non salvate nel database,
un messaggio chiederà di salvarle. Se le informazioni non vengono salvate né annullate,
tutte le informazioni non salvate andranno perdute. Il database e tutte le finestre grafiche
associate possono essere salvati in un file di archivio. Vedere la sezione DCA - Archivio
Pro/TOOLMAKER.
9
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Riquadro superiore: visualizza il contenuto del database per tipo (tutti gli elementi
presenti in una cartella sono di un tipo condiviso) e il numero tra parentesi accanto a ciascun
elenco indica il numero di elementi di quel tipo. Pro/TOOLMAKER ordina le informazioni
durante il caricamento, quindi se il database è complesso e di grandi dimensioni, tali numeri
cambiano.
Riquadro inferiore: visualizza i messaggi, compresi quelli che appaiono durante i calcoli o
in caso di file danneggiati. È possibile salvare i messaggi. È inoltre possibile salvare i
messaggi di log, vedere Salvataggio di immagini o testo di messaggi.
Finestra grafica
Finestra grafica
La finestra grafica consente di eseguire la maggior parte del lavoro. È suddivisa in due
riquadri.
È possibile trascinare la barra verticale che divide i due riquadri per modificare la
visualizzazione.
Vista cartelle
La vista cartelle si trova sul lato sinistro della finestra grafica. Le cartelle fanno riferimento
agli elementi presenti nel database, come percorsi utensile, superfici triangolate e insiemi di
limiti, rappresentano dei collegamenti a tali elementi e non gli elementi stessi. Poiché gli
input vengono salvati, e qualsiasi operazione venga eseguita non distrugge gli input, è
possibile modificare le cartelle o utilizzare una cartella come input per un'altra operazione,
senza distruggere le informazioni originali. Selezionare gli input di altri processi
evidenziandone le cartelle per renderle attive.
10
Pro/TOOLMAKER
Quando un file IGES viene caricato per la prima volta, vengono visualizzate le seguenti
cartelle:
• Limiti modificabili - curve che possono essere utilizzate per la lavorazione di alcune
aree e la protezione di altre.
Pro/TOOLMAKER crea queste cartelle automaticamente. Se si osserva un file DCA (il formato
file di Pro/TOOLMAKER) l'aspetto risulterà leggermente diverso, poiché le cartelle
corrispondono a processi che sono già stati eseguiti.
È possibile visualizzare il contenuto di una cartella facendo clic su per espanderla. Per
nascondere il contenuto, fare clic su . Se la cartella non contiene o , significa che non
contiene nulla che può essere visualizzato.
Tenere premuto CTRL e fare clic su per espandere tutte le cartelle del livello inferiore.
Viene visualizzata una casella di controllo accanto a tutte le cartelle del livello superiore e a
molte altre cartelle. È possibile controllare la visibilità dell'elemento nella vista grafica
selezionando e deselezionando questa casella. Fare clic per alternare la selezione e la
deselezione della casella di controllo.
La struttura ad albero delle cartelle nella vista cartelle è una presentazione gerarchica delle
cartelle e delle rispettive sottocartelle. Le cartelle che vengono utilizzate di frequente sono
visualizzate per facilitare l'accesso, come la cartella Superfici triangolate, le cartelle di limiti
modificabili e i collegamenti ad altri elementi copiati dall'utente.
Ciascuna cartella contiene sottocartelle che a loro volta contengono gli input per il calcolo e
altri dati utilizzati nel calcolo. Ad esempio, la cartella Superfici triangolate contiene le cartelle
Superfici superiori e Tassellature. Fare clic su per espandere la cartelle e visualizzarne gli
input, quindi su per comprimere l'elenco delle sottocartelle.
Quando si utilizza un elemento durante la creazione di un altro, come input per un processo,
è possibile trovare un'istanza di tale elemento nella nuova cartella (vedere Cartelle di
processo). Pro/TOOLMAKER aggiorna la vista per tenere traccia delle relazioni tra gli
elementi. La cartella Passate terrazzamento contiene un limite (finestra di contenimento) e
un insieme di superfici triangolate, ovvero gli elementi con cui è stato creato.
11
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La cartella contiene una cartella per le passate di lavorazione e i componenti delle passate di
terrazzamento. Il software indica gli elementi utilizzati per tutti i processi.
Si noti che le due istanze delle passate vengono considerate come un solo elemento.
Rappresentano dei collegamenti agli elementi nel database e non gli elementi stessi. Se si
seleziona una delle istanze, tutte le altre istanze vengono evidenziate nella vista cartelle.
L'eliminazione di una cartella di livello superiore contenente un'istanza di una cartella di
passate non determina l'eliminazione di tali passate da altre cartelle.
È possibile copiare un'istanza della cartella di passate in un altra posizione nella vista
cartelle. La cartella stessa non verrà spostata, ma verrà creato un collegamento alle
informazioni presenti nel database. In alcuni casi è possibile unire i contenuti delle due
cartelle per creare una nuova cartella. Vedere Modifica del contenuto di cartelle.
Nuove cartelle
Le nuove cartelle vengono create e aggiunte alla vista cartelle mentre si lavora in
Pro/TOOLMAKER. Possono contenere limiti, superfici triangolate trasformate, passate di
contornatura, passate in bitangenza, passate laterali costanti e così via. Per default, le nuove
cartelle vengono aggiunte alla vista cartelle nell'ordine in cui sono state create, ma è
possibile modificare l'ordine trascinando gli elementi in altre posizioni.
È possibile modificare l'ordine delle cartelle nella vista cartelle. Tenere premuto MAIUSC,
posizionare il puntatore sulla cartella da spostare e trascinare la cartella nella nuova
posizione. È possibile raggruppare gli elementi correlati indipendentememte dall'ordine in cui
sono stati creati. Analogamente, è possibile trascinare una sottocartella fino al livello
superiore per creare un collegamento a tale cartella. È anche possibile eliminare le cartelle.
12
Pro/TOOLMAKER
Per fare in modo che le cartelle di input rimangano al livello superiore della vista cartelle
mentre si trasformano gli elementi, tenere premuto MAIUSC durante il processo di
trasformazione.
Per rinominare una cartella, o un elemento presente in una cartella, fare clic sull'elemento e
premere F2 oppure fare clic di nuovo sull'area evidenziata in blu.
Modificare il nome.
Vista grafica
La vista grafica consente di visualizzare le superfici, i limiti e i processi del lavoro in una
proiezione parallela.
È possibile copiare, salvare o stampare l'immagine nella vista grafica. L'immagine potrà
essere utilizzata come riferimento oppure allegata a preventivi per clienti e altri documenti.
Vedere Output di immagini e testo di messaggi, Salvataggio di file su disco e Stampa di
immagini o testo di messaggi.
La vista iniziale al momento del caricamento è sempre dall'alto, o in basso verso l'asse z,
con scala 1:1. Le dimensioni dell'oggetto visualizzato sono quasi uguali a quelle reali
(dipende dal monitor e dalle impostazioni dello schermo). È possibile modificare la vista
utilizzando sequenze di tasti o menu, dinamicamente con il mouse o mediante i dispositivi di
scorrimento. Vedere le relative sezioni in Utilizzo del mouse per navigare nella finestra
grafica e Rotazione e traslazione della vista con i tasti di direzione.
I colori utilizzati nella visualizzazione iniziale sono i colori specificati dallo stesso file. Per
modificare i colori, scegliere Strumenti > Opzioni e selezionare Colori di sistema o
Colori entità. È possibile modificare i colori di singole superfici o della fresa. Vedere
Modifica del colore di un'entità selezionata.
La barra degli strumenti contiene alcuni comandi di navigazione, ad esempio i pulsanti Vista
superiore, Vista inferiore e Vista laterale, che consentono di manipolare il modello nella
finestra grafica. È inoltre possibile utilizzare la tastiera, il mouse e i tasti di direzione per
controllare la visualizzazione del modello. Vedere Utilizzo del mouse per navigare nella
finestra grafica e Rotazione e traslazione della vista con i tasti di direzione.
È possibile modificare lo stile di rendering della geometria, wireframe con linee nascoste
rimosse e ombreggiatura uniforme. Vedere Stile di rendering.
13
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: con un mouse a due pulsanti utilizzare il pulsante destro al posto del pulsate centrale.
Di seguito vengono descritti i diversi tipi di movimenti dinamici. Per informazioni sui controlli
del mouse e dei tasti, scegliere Mouse dal menu ?.
Conta dove si fa per prima clic con il mouse e dove si trascina la geometria. Ad esempio, per
capovolgere un'immagine, fare clic con il mouse nell'angolo superiore destro della schermata
e trascinare l'immagine nell'angolo inferiore destro. In alternativa trascinare l'immagine
nell'angolo inferiore sinistro della schermata per ruotarla più o meno diagonalmente. Se si fa
clic e si trascina l'immagine dal centro della schermata, la si inclina in 3D.
La rotazione dinamica è ideale per i file di piccole e medie dimensioni, ma può essere lenta
per i file molto grandi. Le prestazioni variano a seconda della velocità del computer e della
scheda grafica. Per alcune immagini di grandi dimensioni a volte viene visualizzata una
versione incompleta dell'immagine durante la rotazione. Dopo l'immagine viene visualizzata
correttamente. In questo modo è possibile velocizzare la rotazione. ì possibile modificare le
impostazioni di rendering in Opzioni grafica e impostarle su Wireframe per ottenere un
movimento migliore e piò uniforme.
Traslazione
Se si tiene premuto il tasto MAIUSC e si esegue il trascinamento con il pulsante centrale del
mouse premuto nella vista grafica, la geometria segue il cursore sulla schermata. Questa è
la cosiddetta traslazione.
Per limitare la traslazione all'asse orizzontale o verticale, rispetto alla vista corrente,
premere e tenere premuto X o Y durante il trascinamento. Prima di premere X o Y, è
necessario attivare la modalità di traslazione. Premere il tasto MAIUSC tenendo premuto il
pulsante centrale del mouse, quindi premere X o Y per limitare la traslazione.
14
Pro/TOOLMAKER
Scala
In alternativa è possibile ingrandire un punto. A tale scopo tenere premuto i tasti MAIUSC +
CTRL ed eseguire il trascinamento, con il pulsante centrale del mouse, nella vista 3D. Man
mano che si trascina il mouse, viene disegnata una finestra il cui centro corrisponde al punto
iniziale del trascinamento. Quando si rilascia il pulsante del mouse, viene eseguito un
ingrandimento. Per annullare l'operazione, premere ESC.
Nei grandi insiemi di geometria è più facile eseguire l'ingrandimento (mediante la pressione
dei tasti CTRL + M) e poi usare la finestra di zoom per visualizzare un'area.
• Tenere premuto il tasto CTRL e la rotellina e spostare il mouse, per eseguire lo zoom
avanti e indietro.
Nella Guida in linea sono disponibili informazioni di riferimento sui tasti di scelta rapida che
possono essere utili durante l'utilizzo del programma. Scegliere Tastiera dal menu ? per
visualizzare la tabella in cui sono elencati i tasti di scelta rapida di Pro/TOOLMAKER ed è
indicata la relativa funzione.
15
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Premere I (per Isometrica) o fare clic su per visualizzare l'oggetto da un angolo. Tenere
premuto CTRL e fare clic su per ingrandire la vista e visualizzare tre lati
simultaneamente.
Passaggio alla vista superiore o alla vista degli assi della fresa dell'oggetto
Premere Z o fare clic su per vedere l'oggetto dall'alto, guardando in basso verso l'asse z.
Per ingrandire la vista, tenere premuto CTRL e fare clic su .
In questa vista, in genere l'utente guarda in basso verso l'asse della fresa, ma la
visualizzazione dipende dalla rotazione abc. Se ad esempio si utilizzano rotazioni del piano di
lavoro per la lavorazione 3 + 2, la vista può non essere rivolta in basso verso l'asse della
fresa. In questo caso, e per altri casi simili, premere MAIUSC+CTRL+Z per impostare la vista
dell'asse della fresa della cartella selezionata.
16
Pro/TOOLMAKER
Fare clic su o premere MAIUSC+Z per visualizzare l'oggetto nella vista grafica dal basso
o guardando l'asse z.
• Per visualizzare l'oggetto lungo l'asse x, cioè dal lato sinistro, fare clic su o
premere X:
• Per visualizzare l'oggetto dalla parte opposta lungo l'asse x, cioè dal lato destro, fare
clic su o premere MAIUSC + X:
• Per visualizzare l'oggetto dalla parte opposta lungo l'asse y, fare clic su o
premere MAIUSC + Y:
17
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quattro viste
È possibile esaminare il lavoro da più angoli mediante la visualizzazione simultanea di
quattro viste. Questa viene denominata finestra divisa. Sono disponibili tre modi per
visualizzare quattro viste:
Per modificare le dimensioni delle finestre, trascinare le barre che dividono le finestre oppure
utilizzare il menu Finestra e specificare le dimensioni. Per rimuovere una barra, trascinarla
fuori sul lato delle finestra.
Per tornare alla vista singola, selezionare Vista > Multipla > Una vista oppure premere i
tasti CTRL + 1.
18
Pro/TOOLMAKER
Stile di rendering
È possibile modificare temporaneamente lo stile di rendering dei riquadri statici.
A tale scopo selezionare una modalità sulla barra degli strumenti di visualizzazione. Le
modalità disponibili sono: Wireframe, Wireframe RLN, Ombreggiatura uniforme e
Ombreggiatura con spigoli. Vedere Stile di rendering.
Cartelle di processo
Cartelle di processo
Le cartelle di processo sono le cartelle che vengono visualizzate come elenco nella vista
cartelle. Il contenuto di queste cartelle è descritto nella sezione vista cartelle.
19
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per nascondere il contenuto di una cartella di processo, in modo tale che non venga
visualizzato nella finestra grafica, fare clic sulla casella accanto al nome della cartella per
deselezionarla.
Per utilizzare in un'operazione di lavorazione una o più cartelle elencate nella vista cartelle, è
necessario prima selezionare le cartelle.
• Per utilizzare i dati rappresentati dalla cartella come input nei calcoli.
Una cartella attiva viene evidenziata in blu, a significare che questa è la cartella di lavoro
corrente.
20
Pro/TOOLMAKER
Ad esempio, per creare un grezzo sulla base di due diversi percorsi utensile, tenere premuto
il tasto CTRL quando si fa clic sulle due cartelle che contengono i percorsi utensile, in modo
che entrambe le cartelle vengano selezionate. Quindi selezionare Percorso utensile >
Grezzo.
Analogamente, quando si seleziona una parte della dell'immagine nella Finestra grafica,
viene evidenziato l'elemento corrispondete nella vista cartelle.
È possibile selezionare uno o più elementi all'interno di una cartella o nella Finestra grafica
da utilizzare come input per un calcolo.
È possibile anche selezionare elementi in una cartella che si desidera spostare, unire ad altri
processi, eliminare o modificare in altro modo.
Gli elementi all'interno di una cartella di processo possono essere selezionati in tre modi
diversi:
21
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Alcune selezioni vengono effettuate facendo clic sull'immagine nella Finestra grafica, mentre
altre vengono effettuate selezionando le cartelle nella vista cartelle.
Le selezioni effettuate nella Finestra grafica sono basate sulla cartella selezionata nella vista
cartelle. Pertanto, per tutti i tipi di selezione sopra descritti, è necessario assicurarsi che la
cartella nella vista cartelle contenente gli elementi da selezionare nella Finestra grafica, sia
selezionata (evidenziata), ad esempio, superfici triangolate, passate o qualsiasi altra cartella
di geometria.
L'elemento di superficie elencato a sinistra viene selezionato anche nella vista 3D.
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Pro/TOOLMAKER
Per selezionare più di un elemento, tenere premuto il tasto CTRL e fare clic sugli elementi.
Per selezionare un intervallo di elementi, premere il tasto MAIUSC e fare clic sugli elementi.
Per selezionare tutto il contenuto di una cartella attiva, fare clic con il pulsante destro del
mouse nella vista grafica o nella vista cartelle e scegliere Seleziona tutto dal menu di
scelta rapida. Alternativamente per selezionare tutto è possibile premere i tasti di scelta
rapida CTRL+A.
23
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per aggiungere elementi alla selezione corrente, tenere premuto il tasto CTRL e fare clic
sugli elementi da aggiungere. Per rimuovere elementi dalla selezione, premere i tasti
MAIUSC+CTRL e fare clic sull'elemento.
Nell'esempio sopra riportato, tutte le superfici, e non solo quelle in primo piano nella vista,
che si sovrappongono con il riquadro vengono selezionate. Anche la superficie di sfondo
viene selezionata in quanto continua dietro al corpo principale della macchina fotografica.
Ad esempio, per scegliere nella vista grafica tutte le superfici rosse di un modello con più
colori, selezionare una delle superfici rosse. Fare quindi clic su Modifica > Contenuto
cartella. La finestra di dialogo Seleziona elementi viene configurata per selezionare gli
elementi rossi. Fare clic su OK.
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Pro/TOOLMAKER
È inoltre possibile selezionare tutte le superfici rosse di un modello con più colori
direttamente dalla finestra di dialogo Seleziona elementi. Fare clic su Modifica >
Contenuto cartella. Fare clic sulla casella di controllo del colore e selezionare il colore
rosso dalla tavolozza visualizzata. Fare clic su OK; nella Finestra grafica vengono selezionate
tutte le superfici rosse.
Utilizzare la stessa tecnica per invertire una selezione di più elementi. Se ad esempio si
selezionano dieci elementi presenti nella vista grafica che non si desidera utilizzare, fare clic
con il pulsante destro del mouse e scegliere Inverti selezione dal menu contestuale: i dieci
elementi selezionati vengono deselezionati e tutti gli elementi rimanenti, nella vista grafica,
vengono selezionati.
Seleziona tutto seleziona qualsiasi elemento nella cartella correntemente attiva (il tasto di
scelta rapida è CTRL + A).
Una selezione viene azzerata anche quando si seleziona una cartella differente.
Eliminazione di cartelle
Per eliminare una cartella di livello superiore, selezionarla e premere CANC. Non è possibile
eliminare una sottocartella poiché le sottocartelle vengono utilizzate come input per le
cartelle di processo.
Se un'entità viene utilizzata come input, viene inserita nella cartelle percorso utensile
appena creata. Se si elimina la cartella percorso utensile e tutto il relativo contenuto e le
entità o passate non vengono utilizzate in un altro processo, viene eliminata anche la
sottocartella delle passate.
Nota: fare clic su CTRL+Z o Modifica> Annulla per ripristinare i file o le cartelle eliminate.
Non è possibile ripristinare le eliminazioni dopo avere fatto clic su Modifica> Compatta
database.
CTRL+CANC consente di eliminare tutti gli elementi presenti nella cartella eccetto quelli
selezionati, vedere Opzioni di controllo.
25
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Tenere premuto il tasto CTRL e premere il tasto CANC per eliminare tutti gli elementi
eccetto quelli selezionati.
È possibile recuperare una cartella modificata, esattamente con lo stesso contenuto che
aveva prima di iniziare la modifica. Vedere Recupero delle cartelle modificate.
• Tenere premuto il tasto CTRL e premere il tasto CANC per eliminare tutti gli elementi
eccetto quelli selezionati.
Tutti gli input per ogni operazione vengono salvati automaticamente. Se si sono eliminati
degli elementi o se si sono inseriti degli elementi in una cartella, nella cartella di livello
superiore modificata è contenuta ancora una copia del file non modificato originale. Fare clic
su per espandere la cartella di livello superiore. La cartella originale viene elencata come
sottocartella.
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Pro/TOOLMAKER
Per utilizzare la copia non modificata originale della cartella, trascinarla al livello superiore
(durante il trascinamento potrebbe essere necessario tenere premuto il tasto MAIUSC).
Vedere Trascinamento di cartelle, elementi e limiti.
Ad esempio, se si elimina per sbaglio una parte di una superficie triangolata, ha luogo una
modifica e la cartella Superfici triangolate viene sostituita con una cartella Superfici
triangolate modificate al livello superiore.
Nella cartella Superfici triangolate modificate è tuttavia disponibile una copia della cartella
Superfici triangolate originale, elencata come sottocartella. Fare clic su accanto alla
cartella Superfici triangolate modificate per visualizzare una copia della cartella Superfici
triangolate originale. È possibile trascinare questa cartella al livello superiore per renderla
visibile e, se necessario, eliminare la cartella modificata.
È inoltre possibile trascinare un elemento da una cartella a un'altra, purché le cartelle siano
compatibili (ad esempio, le tassellature da una cartella di superfici triangolate a un'altra).
Dopo avere selezionato degli elementi nella finestra della geometria è possibile trascinarne le
controparti evidenziate dalla vista cartelle (nella cartella Tassellature nella cartella
Superfici triangolate attiva) nella cartella prescelta.
Questo metodo di combinazione delle cartelle o dei componenti di alcune cartelle funziona
anche per i limiti. È sufficiente trascinare gli elementi da una cartella a un'altra ed effettuare
la selezione con l'ausilio della rappresentazione di geometria 3D. Questa funzionalità non è
stata estesa a passate e percorsi utensili, poiché la combinazione di frammenti di diversi
processi di lavorazione potrebbe essere molto pericolosa e non molto utile.
Nota: la funzione di "trascinamento" viene impostata per default sull'azione più appropriata
per il tipo di elemento. Se si trascina un limite, Pro/TOOLMAKER tenta di inserirlo in un'altra
cartella limiti, se si trascina una superficie triangolata dall'interno di un'altra cartella, il
sistema tenterà di inserirla al livello superiore della cartella. Per ignorare queste operazioni e
ottenere i risultati desiderati, tenere premuto il tasto MAIUSC durante il trascinamento.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Se questa operazione viene eseguita su una cartella superfici triangolate, viene visualizzata
una nuova cartella, denominata "Superfici triangolate modificate", contenente la cartella
originale come input, prima del trascinamento di elementi nella stessa, e una nuova cartella
tassellatura. La cartella dalla quale sono stati trascinati gli elementi risulterà completa e non
modificata, poiché gli elementi sono stati semplicemente copiati.
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Pro/TOOLMAKER
2. Fare clic su Modifica > Etichetta geometria (oppure fare clic con il pulsante destro
del mouse e scegliere Etichetta geometria) per creare una nuova cartella. Nella
struttura viene creata una cartella contrassegnata con Modificata contenente solo le
curve selezionate.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Indici meta: consente di indicizzare il numero di entità che sono state aggiunte o rimosse
nella cartella originale. In una cartella Superfici triangolate modificate questi elementi
vengono detti tassellature (componenti della superficie nella cartella Tassellatura).
Barra degli
strumenti
principale
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Pro/TOOLMAKER
Barra degli
strumenti
Limite
Barra degli
strumenti
Geometria
Barra degli
strumenti
Lavorazione
Barra degli
strumenti
Visualizza
Barra degli
strumenti
Viste
standard
Fare clic su Visualizza > Barre degli strumenti e selezionare la barra degli strumenti da
visualizzare o nascondere. Le barre degli strumenti possono essere trascinate e bloccate a
diversi livelli e posizioni. Sulle barre degli strumenti sono disponibili le opzioni standard.
Ulteriori opzioni sono disponibili nei menu normali e di scelta rapida. Vedere Riassunto delle
barre degli strumenti. Posizionare il cursore su un pulsante per visualizzarne la descrizione.
Menu
I menu vengono visualizzati quando si fa clic su un elemento quale File o Modifica sulla
barra degli strumenti. I menu contengono comandi (a volte detti opzioni).
I menu di scelta rapida vengono visualizzati quando si fa clic con il pulsante destro del
mouse su un elemento selezionato e contengono opzioni relative alla selezione corrente. Ad
esempio, inserire il cursore in Gestione processi e fare clic con il pulsante destro del mouse
per visualizzare un menu di scelta rapida da cui è possibile modificare le impostazioni e lo
stile di visualizzazione e controllare elementi singoli e collettivi.
Nota: alcune opzioni dei menu o dei menu di scelta rapida possono essere visibili ma non
disponibili.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Barra di stato
La barra di stato è l'area nella parte inferiore della finestra di Pro/TOOLMAKER che fornisce
ulteriori informazioni relative alle geometria e al contenuto dello schermo in relazione alla
pozione del cursore del mouse.
Per attivarne o disattivarne la visualizzazione, fare clic su Visualizza > Barre degli
strumenti > Barra di stato.
Sulla barra di stato vengono generalmente visualizzati i seguenti elementi. La barra di stato
può essere personalizzata nella pagina Generale della finestra di dialogo Opzioni.
Z' - Altezza della superficie nella posizione corrente del cursore, misurata lungo l'asse della
fresa della cartella correntemente selezionata.
Data e ora - Consente di visualizzare la data e l'ora sulla barra di stato selezionando
l'apposita opzione nella pagina Generale della finestra di dialogo Opzioni.
Rotazione ABC - Consente di visualizzare la rotazione ABC degli elementi selezionati sulla
barra di stato selezionando l'opzione Mostra strumento asse sulla barra di stato.
Gestione processi
Gestione processi consente di controllare tutti processi attualmente in esecuzione e
pianificati.
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Pro/TOOLMAKER
Esecuzione di un'operazione
In questa sezione vengono illustrati i principali generali per l'esecuzione di un'operazione di
lavorazione.
Alcune strategie di lavorazione sono più adatte alla sgrossatura, altre alla finitura. La
distinzione dipende dai parametri impostati per la creazione delle strategie (quali fresa,
spinta di avanzamento, tolleranza e spessore). Vedere Passate di lavorazione in dettaglio.
Nota: una cartella può essere selezionata e non visibile. Una cartella viene evidenziata
quando è selezionata.
Per attivare più cartelle, tenere premuto il tasto CTRL e fare clic sulle cartelle desiderate.
L'operazione successiva interessa tutti gli elementi selezionati. Ad esempio, per creare un
grezzo che utilizzi due percorsi utensile, selezionare entrambi i percorsi.
La cartella limiti associati contiene le informazioni per il piano di lavoro o la rotazione AB per
la lavorazione asse 3+2. Se non è attiva alcuna cartella limiti quando ne è necessaria una,
viene creato automaticamente un limite della finestra di contenimento. Per default la finestra
di contenimento viene inserita sul piano di lavoro perpendicolare all'asse z. Se la cartella
limiti non prevede alcuna rotazione AB, le passate non includono alcuna rotazione AB. Quindi
i percorsi utensile vengono creati da queste passate (mediante il collegamento).
Selezione di un'operazione
Utilizzare la barra degli strumenti, i menu e i menu di scelta rapida per scegliere le
operazioni. Vedere Barre degli strumenti, menu, barre di stato e gestori.
Barra dei menu - La barra dei menu è visualizzata nella parte superiore della finestra
grafica e contiene menu quali File, Modifica e Visualizza. Fare clic sul nome di un menu per
visualizzare l'elenco dei comandi corrispondenti.
Barra degli strumenti - Fare clic sul pulsante corrispondente all'operazione desiderata
sulla barra degli strumenti Limite o Lavorazione. Posizionare il cursore su un pulsante per
visualizzarne la descrizione.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Menu di scelta rapida - Fare clic con il pulsante destro del mouse e scegliere un'opzione
dal menu di scelta rapida.
I menu di scelta rapida vengono visualizzati quando si fa clic con il pulsante destro del
mouse su un elemento selezionato e contengono opzioni relative alla selezione corrente. Il
menu di scelta rapida illustrato sopra è disponibile quando è attiva la cartella di livello
superiore Superfici triangolate. Alcune opzioni dei menu o dei menu di scelta rapida possono
essere visibili ma non disponibili.
È possibile immettere un testo, un file o una cartella nei controlli di modifica nelle finestre di
dialogo con un processo automatico. Trascinare un testo evidenziato, un file o una cartella
da un'altra applicazione e rilasciarlo sul controllo di modifica della finestra di dialogo
appropriata. Di seguito sono riportati i risultati.
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Pro/TOOLMAKER
Quando si esegue un'operazione, nella vista cartelle viene visualizzata una nuova cartella,
che contiene l'output e tutti gli input dell'operazione: i risultati e tutti gli elementi utilizzati
per calcolare i risultati.
Quando le passate vengono collegate, la cartella delle passate viene inserita nella cartella
del percorso utensile collegato. Oltre alle passate e a tutti gli input associati, la cartella
percorso utensile contiene la geometria del percorso utensile e le passate inaccessibili:
Riesecuzione di un'operazione
Riesecuzione di un'operazione
È possibile rieseguire un'operazione, ma apportare modifiche agli input del piano o ai
parametri di definizione. Ad esempio, è possibile modificare i limiti di vincolo per l'operazione
o le dimensioni della fresa per la lavorazione. Selezionare prima la cartella del processo che
si desidera rieseguire, quindi fare clic su Modifica > Proprietà.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Viene visualizzata la finestra di dialogo con i valori originali nei campi. Apportare le
modifiche desiderate. Fare clic su OK per creare una nuova cartella di output. Vi sono altre
operazioni che è necessario eseguire per questa cartella. Ad esempio, se l'operazione che si
è rieseguita è un'operazione di lavorazione che era precedentemente collegata, è necessario
eseguire il collegamento per la cartella di passate appena creata.
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Pro/TOOLMAKER
Fare clic su OK per creare una nuova operazione con gli input scelti seguendo la stessa
procedura utilizzata per rieseguire un'operazione. Se si desidera che i nuovi input vengano
applicati a tutti i piani correlati, premere CTRL quando si seleziona Proprietà come per la
riesecuzione di tutte le operazioni relative alla cartella
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
I valori personalizzati possono essere salvati come profilo di default. Se si utilizza spesso lo
stesso insieme di valori per una particolare finestra di dialogo, è possibile caricare il profilo
salvato anziché immettere nuovi valori ogni volta che si utilizza la finestra.
Quando si apre una finestra di dialogo, i relativi valori vengono generati nell'ordine
seguente:
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Pro/TOOLMAKER
3. Fare clic con il pulsante destro del mouse e scegliere Usa come default dal menu di
scelta rapida.
Nella finestra di dialogo verranno quindi utilizzate le impostazioni immesse per default fino a
quando non si chiude Pro/TOOLMAKER.
1. Fare clic su File > Salva default. Viene visualizzata la finestra di dialogo Salva
default.
Strumenti di visualizzazione
Strumenti di visualizzazione
Pro/TOOLMAKER fornisce numerosi strumenti per la visualizzazione delle informazioni dei file
e del lavoro nello spazio 3D. Per navigare all'interno del lavoro, utilizzare i tasti o il mouse. È
possibile scegliere di visualizzare la finestra Gestore processi, le barre degli strumenti ed
elementi virtuali come gli assi.
Le sezioni che seguono fanno riferimento alle operazioni e alle informazioni a cui è possibile
accedere dal menu Vista.
Posizioni di visualizzazione
Per navigare più semplicemente il lavoro, utilizzare i tasti di scelta rapida per le viste
preimpostate o il menu Vista. È anche possibile utilizzare combinazioni di mouse e tasti.
Vedere Utilizzo del mouse per navigare nella Finestra grafica.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
È possibile impostare la vista della geometria nell'area 3D della Finestra grafica da diversi
punti di vista definiti dagli assi. La seguente tabella illustra le diverse viste e i tasti di scelta
rapida disponibili.
Vista laterale X
Vista posteriore Y
Isometrica
Per accedere alle quattro viste isometriche dell'area 3D della Finestra grafica, utilizzare i
tasti di scelta rapida illustrati di seguito.
Anteriore sinistra I
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Pro/TOOLMAKER
Zoom
Da questo menu è possibile impostare la scala della geometria nell'area 3D della Finestra
grafica.
Zoom avanti +
Zoom indietro -
Per eseguire lo zoom avanti e indietro, tenere premuto il tasto CTRL, quindi premere il
pulsante centrale del mouse o la rotellina. Il punto di fuga di zoom inizia nel punto da cui il
cursore si sposta sullo schermo. Per eseguire lo zoom avanti, spostare il mouse verso l'alto o
a destra. Per eseguire lo zoom indietro, spostare il mouse verso il basso o a sinistra.
Ingrandisci
Centro
Centro (CTRL + C) centra la vista della geometria all'interno della Finestra grafica 3D.
Più viste
Quattro viste
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per modificare le dimensioni delle finestre, trascinare le barre che dividono le finestre oppure
utilizzare il menu Finestra e specificare le dimensioni. Per rimuovere una barra, trascinarla
fuori sul lato delle finestra.
Per tornare alla vista singola, selezionare Vista > Multipla > Una vista oppure premere i
tasti CTRL + 1.
Per visualizzare il lato lavorabile delle superfici, fare clic su Visualizza > Orientamento
faccia. È possibile cambiare i colori di rendering di default nella pagina Colori di sistema
della finestra di dialogo Opzioni. Fare nuovamente clic su Visualizza > Orientamento
faccia per ripristinare lo stile di rendering attivo.
Per invertire la direzione, selezionare le superfici nella finestra grafica e fare clic su
Geometria > Inverti orientamento.
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Pro/TOOLMAKER
Orientamento faccia
Inverti orientamento
43
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Vista personalizzata
Vista personalizzata
Questa finestra di dialogo consente di definire una propria vista. È possibile controllare la
posizione dell'occhio, la posizione e la rotazione del piano di taglio nell'oggetto e gli
orientamenti ABC per impostare il piano di lavoro dei limiti da utilizzare per la lavorazione a
3+2 assi.
La finestra rimane sullo schermo mentre si lavora quindi è possibile passare di nuovo ad
essa per modificare i valori secondo le proprie esigenze.
Scala - Un multiplo della scala di dimensioni reali. Il valore 2 significa che la vista è il doppio
delle dimensioni reali.
Traslazione - La distanza dall'origine. Una traslazione con x=20, y=0, z=0 sposta l'origine
20 unità a destra del centro della vista.
Applica - Utilizzare questa opzione quando è stato modificato un valore nella pagina e si
desidera lasciare aperta la finestra di dialogo.
Rotazione - Controlla la direzione del vettore perpendicolare al piano di taglio che verrà
considerato come vettore normale. Tutti gli elementi nella direzione del vettore su un lato
del piano vengono disegnati mentre tutti gli altri vengono ritagliati o nascosti.
Traslazione - Distanza del piano di taglio dall'origine. La distanza viene misurata nella
direzione lungo il vettore normale. Un valore negativo comporta una traslazione del piano di
taglio nella direzione opposta al vettore normale.
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Pro/TOOLMAKER
Inverti - Scambia le viste, quindi le aree della geometria che in precedenza venivano
disegnate ora vengono ritagliate e quelle precedentemente ritagliate vengono disegnate. Le
parti visibili e invisibili vengono scambiate.
Utilizzare questa pagina per visualizzare la vista corrente del modello nella vista grafica e
per ruotare la vista corrente del modello secondo uno dei cinque metodi di rotazione
seguenti:
• tre metodi basati sul sistema di assi locale - ABA, ACA, BCB
Nei campi Rotazione A B C è visualizzato il valore della rotazione intorno agli assi x, y, z.
• Il primo campo in questa riga è il campo A e contiene il valore della rotazione intorno
all'asse x.
Per calcolare la rotazione ABC, immettere i valori per ABA, ACA o BCB con un asse locale
nella finestra di dialogo Vista personalizzata. Utilizzare queste informazioni con la
rotazione del piano di lavoro per i limiti da usare con la lavorazione asse 3+2.
Questi sono i valori visualizzati nella finestra di dialogo Limiti modificabili per la rotazione
specificata. Immettere i valori A B C nella finestra di dialogo Limiti modificabili per
registrare le informazioni in una nuova cartella Limiti modificabili per utilizzarle
successivamente per i limiti del sistema.
Ogni rotazione eseguita con i metodi basati sul sistema di assi locale sposta l'asse in
modo che il punto iniziale per una rotazione successiva dipenda da quella precedente. Si
tenga presente, tuttavia, che gli assi utilizzati nei metodi basati sul sistema di assi globale
sono fissi.
ABA
ACA
BCB
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
XYZ
In ogni metodo è possibile immettere 0 per il terzo asse se è necessario ruotare il modello
solo intorno a due assi.
Quando si immettono i valori per un metodo di rotazione, per tutti gli altri metodi vengono
visualizzati i valori che consentirebbero di ottenere la stessa rotazione.
Ognuno dei cinque metodi, pertanto, può specificare la stessa rotazione, ma con modi e
valori diversi.
Reimposta
Fare clic su Reimposta per ripristinare le impostazioni originali della finestra di dialogo.
Spazio parametro
La finestra in spazio parametro consente di investigare le superfici spaccate e rimuovere
separatamente le curve di rifilatura dalla geometria della superficie definita in Entità
superiori. La Finestra in spazio parametro fa parte degli strumenti di Pro/TOOLMAKER.
Visualizzazione assi
Se si seleziona Vista > Assi dalla Vista o si fa clic su , viene visualizzato un insieme di
assi nella finestra grafica. Fare di nuovo clic su per nascondere gli assi.
Per default gli assi vengono disegnati in corrispondenza dell'origine della geometria e le parti
degli assi nascoste dalle superfici vengono disegnate come linee tratteggiate.
Per modificare la visualizzazione, fare clic su Strumenti > Opzioni e selezionare la pagina
Opzioni assi. Ad esempio, è possibile ancorare gli assi in modo tale che l'origine sia al
centro dello schermo.
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Pro/TOOLMAKER
Z verticale
Tenere premuto X o Y durante la rotazione per bloccarla su ciascuno degli altri assi.
Piano di taglio
Utilizzare il piano di taglio per sezionare la geometria e visualizzarne l'interno o parti che
altrimenti sarebbero nascoste. È possibile spostare il piano di taglio stesso oppure spostare
la geometria in relazione a esso. Vedere Spostamento del piano di taglio e Blocca piano di
taglio.
Fare clic su Vista > Piano di taglio o fare clic su per attivare il piano di taglio. Fare di
nuovo clic su per disattivare il piano di taglio.
Stile di rendering
È possibile modificare come disegnare l'oggetto sullo schermo con i pulsanti seguenti:
Ulteriori stili sono disponibili nella pagina Opzioni grafica della finestra di dialogo Opzioni.
Qui è possibile modificare lo stile di rendering di default per le viste dinamiche e statiche.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Finestra di contenimento
Disponibile in Opzioni grafica. È una finestra rettangolare che viene disegnata intorno alle
estensioni di ogni superficie o elemento.
Wireframe
Consente di disegnare gli spigoli delle superfici. Il rendering del wireframe sullo schermo è
veloce. Per i computer meno potenti è possibile visualizzare il wireframe. La modalità
Wireframe consente di rilevare le misure esatte della superficie con il righello.
Wireframe RLN
Questa modalità è simile alla modalità Wireframe, ma presenta alcune differenze importanti.
Gli spigoli che nella vista sono oscurati da una superficie posta davanti risultano nascosti
(non disegnati). Vengono inoltre disegnati gli spigoli visivi o gli spigoli percepiti quando si
visualizza un oggetto dall'angolo corrente.
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Pro/TOOLMAKER
Ombreggiatura uniforme
La superficie viene triangolata (disegnata con tante piccole superfici triangolari) e ogni
triangolo presenta molte sfumature di colore diverse per un aspetto complessivamente più
uniforme. La modalità Ombreggiatura uniforme genera un'immagine più uniforme rispetto
alla modalità Ombreggiatura semplice. Ogni triangolo che forma il modello o l'insieme di
superfici contiene più sfumature di colore. È possibile che sia necessario correggere alcuni
piccoli difetti.
Nota: è possibile che alcune aree dell'immagine scompaiano quando si ruota l'oggetto
dinamicamente in questa modalità e ricompaiano al termine della rotazione. In questo modo
si riduce il numero di calcoli in Pro/TOOLMAKER e si velocizza l'elaborazione per ottenere un
movimento il più possibile in tempo reale. Si consiglia di scegliere una vista wireframe
quando si modifica la vista dinamicamente e una vista con ombreggiatura uniforme quando
la vista è statica.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Triangoli
Ombreggiatura semplice
Questa opzione è disponibile nella pagina Opzioni grafica della finestra di dialogo Opzioni.
Nei diagrammi seguenti vengono visualizzati gli effetti dei due tipi di ombreggiatura su un
tipico grezzo.
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Pro/TOOLMAKER
Eseguire lo zoom avanti per visualizzare le frecce alla fine di determinati segmenti del
percorso utensile (dove le passate lungo la superficie uniscono segmenti di uscita e dove i
segmenti di uscita uniscono segmenti di spostamento rapido).
Gli esempi di seguito illustrano lo spigolo di un'area circolare orizzontale lavorata da passate
radiali. Il primo diagramma mostra una vista dall'alto delle passate con le frecce di
direzione; quello successivo mostra una vista isometrica dei percorsi utensile (collegati in
modo unidirezionale).
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per visualizzare un vettore asse utensile su ciascun punto del percorso utensile, fare clic su
Visualizza > Percorso utensile > Vettori assi utensile. Per ciascun punto sul percorso
utensile viene disegnata una linea nella direzione dell'asse utensile. La lunghezza della linea
è impostata al 10% della sporgenza utensile della fresa.
Questo comando:
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Pro/TOOLMAKER
• Non ha alcun effetto se si seleziona Visualizza > Percorso utensile > Come
punti.
Per modificare la posizione dei gruppi di barre degli strumenti, selezionarli e trascinarli
mediante la barra posizionata sul lato sinistro. I gruppi possono essere fatti scorrere verso
destra o sinistra, bloccati su un livello diverso della barra degli strumenti o inseriti in mezzo
ad altri gruppi.
Premere X nell'angolo superiore destro della finetra Gestione processi per nasconderla.
Schermo intero
Fare clic su Vista > Schermo intero o su per visualizzare la geometria in modalità
schermo intero. È inoltre possibile fare clic su F11 per ridimensionare la vista ed ESC per
uscire dalla vista.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per personalizzare la visualizzazione a schermo intero, fare clic su Strumenti > Opzioni e
selezionare la pagina Grafica. È possibile visualizzare o nascondere le viste cartelle, le barre
degli strumenti e il menu. Se si sceglie di visualizzare tutti questi elementi, è preferibile
lavorare in modalità schermo intero. Se si nascondono tutti, si otterrà la vista grafica più
estesa possibile ma si limiteranno la navigazione e l'utilizzo dei tasti di scelta rapida, i
movimenti del mouse e i menu di scelta rapida.
Ogni finestra, compresa quella grafica, può essere ingrandita a tutto schermo facendo clic su
. Per rendere di nuovo visibili tutte le finestre, fare clic su .
Aggiornamento
Per aggiornare la vista in modo che rifletta tutte le ultime modifiche, fare clic su Visualizza
> Aggiorna. In alternativa premere F5. Di solito questo è un processo automatico.
Tuttavia, se si sono modificati degli elementi direttamente nel database, si consiglia di
aggiornare la finestra grafica.
Proprietà
Le proprietà dell'elemento selezionato possono essere visualizzate nella vista 3D o nella vista
cartelle della finestra grafica. È possibile modificare le impostazioni per rieseguire
l'operazione nella finestra Proprietà. Questa funzione consente di visualizzare solo le
impostazioni relative alla selezione. Ad esempio, se si è selezionata una cartella Passate
terrazzamento, vengono visualizzate le opzioni corrispondenti.
È inoltre possibile accedere alla finestra di dialogo Proprietà dal menu di scelta rapida
(accessibile con il pulsante destro del mouse) o mediante la combinazione di tasti ALT +
INVIO.
Geometria
Geometria
Il termine "geometria" si riferisce alle informazioni relative alle superfici del lavoro. Si tratta
delle informazioni utilizzate per creare l'elemento visualizzato nella finestra grafica, che
comprendono le superfici triangolate, le superfici spaccate e le entità superiori.
Esistono diversi modi per creare e modificare la geometria e le relative finestre di dialogo
sono accessibili mediante il menu Geometria. È possibile creare superfici all'interno di un
limite (patch planare), creare raccordi, estrarre pcurve da una superficie e analizzare un
insieme di superfici (analisi della triangolazione delle superfici).
Per informazioni su come specificare il lato della superficie che si desidera sottoporre a
lavorazione, vedere Visualizzazione e modifica delle normali alla superficie.
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Pro/TOOLMAKER
Per visualizzare il lato lavorabile delle superfici, fare clic su Visualizza > Orientamento
faccia. È possibile cambiare i colori di rendering di default nella pagina Colori di sistema
della finestra di dialogo Opzioni. Fare nuovamente clic su Visualizza > Orientamento
faccia per ripristinare lo stile di rendering attivo.
Per invertire la direzione, selezionare le superfici nella finestra grafica e fare clic su
Geometria > Inverti orientamento.
Orientamento faccia
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Inverti orientamento
Superfici triangolate
Superfici triangolate
Ogni superficie di un lavoro è costituita da un insieme di triangoli. La precisione di
adattamento dei triangoli alla superficie viene denominato come tolleranza di triangolazione.
A un valore di tolleranza minore corrisponde una triangolazione più accurata.
Per accedere alla finestra di dialogo Superfici triangolate sono disponibili diversi metodi:
• Dalla finestra di dialogo Apri file, accessibile dal menu File > Apri
1. Fare clic su File > Apri. Viene visualizzata la finestra di dialogo Apri.
3. Fare clic su Geometria > Rileva entità superiori o fare clic con il pulsante
destro del mouse e scegliere Rileva entità superiori dal menu di scelta rapida.
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Pro/TOOLMAKER
• Dall'elenco dei file usati più di recente. I file usati più di recente vengono visualizzati
nella parte inferiore del menu File.
2. Fare clic su Geometria > Triangola o fare clic con il pulsante destro del mouse e
scegliere Triangola dal menu di scelta rapida. Viene visualizzato un nuovo elenco
di superfici triangolate nella struttura ad albero di progetto e una
rappresentazione 3D viene visualizzata nella vista grafica. Tutte le impostazioni
originali vengono salvate.
Riesecuzione di un'operazione
Nota: questa pagina non riguarda i file STL o RAW poiché questi contengono già la
triangolazione delle superfici utilizzata per la lavorazione. È comunque possibile applicare un
piano di lavoro.
• Area tolleranze
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Come in file di geometria - utilizzare i dati di rifilatura presenti nel file (uv o xyz).
• UV preferita - utilizzare i dati UV ogni volta che sono disponibili nel file.
• XYZ preferita - utilizzare i dati xyz ogni volta che sono disponibili nel file.
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Pro/TOOLMAKER
L'angolo viene misurato in senso antiorario o secondo la regola "destra"; puntando lungo
l'asse nella direzione positiva con il pollice della mano destra, la direzione dell'angolo segue
il piegamento naturale delle dita. Le coordinate Circa specificano il punto su cui ruotare,
che di default è l'origine.
59
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Specchia - Specifica un piano su cui riflettere l'immagine: il piano xy, yz, zx o un piano
personalizzato.
Modifica - Selezionare uno degli elementi già immessi nella cartella, quindi fare clic sul
pulsante Modifica per modificarne i valori. Alternativamente, fare doppio clic sull'elemento
da modificare.
Azzera tutto - Elimina tutte le trasformazioni. Per eliminare una singola trasformazione,
selezionarla e premere il tasto CANC sulla tastiera.
La pagina Piano di lavoro include diverse funzioni che possono essere utili per impostare i
parametri di trasformazione. Queste funzioni ottengono i valori dalla finestra di
contenimento delle superfici triangolate:
cx(), cy(), cz(): rispettivamente i negativi delle coordinate x, y, z del centro della finestra di
contenimento;
mx(), my(), mz(): rispettivamente i negativi delle coordinate x, y, z minime della finestra di
contenimento;
Mx(), My(), Mz(): rispettivamente i negativi delle coordinate x, y, z massime della finestra di
contenimento.
Queste funzioni non sono disponibili quando la pagina Piano di lavoro è contenuta nella
finestra di dialogo Proprietà di un piano superfici triangolate.
Superfici superiori
Superfici superiori
Un file di geometria contiene diversi oggetti geometrici: punti, etichette, curve, parti di
curve, curve su superfici, superfici senza rifilatura, superfici di offset, superfici di rifilatura e
molti altri ancora. Questi oggetti formano una gerarchia dove un oggetto geometrico
dipende da diversi altri. Ad esempio, una superficie a singola curvatura dipende da una
curva e da una linea, una superficie di rifilatura dipende da una superficie senza rifilatura e
da una o più pcurve di rifilatura.
60
Pro/TOOLMAKER
Utilizzare la finestra di dialogo Superfici superiori per controllare gli elementi inseriti da
Pro/TOOLMAKER nella cartella Superfici superiori, e verificare così gli elementi triangolati,
includendo geometria nascosta o elementi dipendenti fisicamente e scegliendo quali livelli
includere.
Per visualizzare la finestra di dialogo Superfici superiori sono disponibili diversi metodi:
Apri file - Quando si seleziona un file nella finestra di dialogo Apri file, è possibile premere il
tasto CTRL facendo clic su Apri (vedere anche Opzioni di controllo).
Elenco dei file usati più di recente - Se si tiene premuto il tasto CTRL quando si seleziona un
file dal menu File, viene visualizzata la finestra di dialogo Superfici superiori. Dopo aver
chiuso questa finestra di dialogo, verrà visualizzata la finestra di dialogo Superfici triangolate
(vedere anche Opzioni di controllo).
In alcuni tipi di file di geometria, le superfici possono essere marcate come nascoste. Queste
non vengono generalmente considerate come superfici superiori. Selezionare questa casella
di controllo per includere questo tipo di superfici.
Includi livelli
Entità superiori
Entità superiori
Un file di geometria contiene numerosi oggetti geometrici: punti, etichette, curve, pezzi di
curve su superficie, superfici senza rifilatura, superfici di offset, superfici rifilate e molto altro
ancora. Questi oggetti formano una gerarchia dove un oggetto geometrico dipende da
diversi altri. Ad esempio:
• Una superficie rifilata dipende da una superficie senza rifilatura e da una o più pcurve
con rifilatura.
Nella cartella Entità superiori sono contenute le informazioni sulle entità triangolate nella
finestra grafica e che in genere corrispondono ai dati che si desidera lavorare. È possibile:
• Eseguire il comando Annulla rifilatura superfici per ripristinare una superficie rifilata in
una superficie senza rifilatura.
Gli oggetti geometrici nella cartella Entità superiori non possono essere lavorati o
rappresentati nella vista 3D, in quanto devono essere triangolati per essere visibili, La
cartella contiene i dati grezzi contenuti nel file. Ogni cartella Entità superiori in genere
dispone di cartelle Curve e Superfici triangolate corrispondenti, in cui è contenuta la cartella
Entità superiori.
Quando si carica un database, Pro/TOOLMAKER cerca di prevedere gli oggetti triangolati, gli
oggetti considerati entità superiori e il modo in tali oggetti cui verranno triangolati. In alcuni
casi, tuttavia, può essere necessario triangolare altri elementi, in particolare se gli elementi
di un database importato sono contrassegnati in modo errato. È possibile scegliere di
triangolare elementi che in genere non vengono triangolati, ad esempio la geometria
nascosta e la geometria fisicamente dipendente. Per controllare gli elementi aggiunti alla
cartella Entità superiori, e di conseguenza gli oggetti triangolati, è possibile utilizzare la
finestra di dialogo Entità superiori. È possibile includere elementi geometrici nascosti o
elementi fisicamente dipendenti e quindi scegliere i livelli da includere. Un'altra finestra di
dialogo associata all'apertura di un file è la finestra di dialogo Superfici triangolate, che viene
visualizzata dopo la chiusura della finestra di dialogo Entità superiori.
Utilizzare la finestra di dialogo Entità superiori per controllare gli elementi inseriti da
Pro/TOOLMAKER nella cartella Entità superiori e verificare quindi gli elementi triangolati,
includendo la geometria nascosta o gli elementi dipendenti fisicamente e scegliendo i livelli
da includere.
62
Pro/TOOLMAKER
• Quando si apre un file - fare clic su File > Apri per aprire la finestra di dialogo Apri.
Tenere premuto CTRL e quindi selezionare un file da aprire.
• Quando si seleziona un file dall'elenco dei file usati più recente - tenere premuto
CTRL e quindi selezionare un file dall'elenco dei file usati più di recente. I file usati più
di recente vengono visualizzati nella parte inferiore del menu File.
• Quando si riesegue l'operazione - selezionare Entità superiori dalla vista cartelle (in
genere nella cartella Superfici triangolate), quindi selezionare Proprietà dal menu di
scelta rapida o dal menu Visualizza. Tenere premuto CTRL e fare clic su OK nella
finestra di dialogo Proprietà.
• Includi livelli - Consente di specificare i numeri di livello per gli elementi geometrici
considerati come entità superiori.
Curve superiori
Le curve superiori non sono normalmente visibili nella finestra grafica. Può tuttavia essere
opportuno renderle visibili per controllarne le proprietà o utilizzare le relative informazioni
per creare limiti.
Vedere la sezione sulle Superfici superiori per verificare cosa viene triangolato.
63
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Unione di curve
È possibile scegliere di unire le curve da un insieme di curve triangolate o da alcune curve
selezionate all'interno di un insieme. In entrambi i casi viene creata una cartella Curve
triangolate.
Per unire le curve da un insieme, selezionare la cartella Curve triangolate, fare clic con il
pulsante destro del mouse e scegliere Unisci curve. Per unire le curve da curve selezionate,
selezionare le curve desiderate dalla vista cartelle o nell'area grafica, fare clic con il pulsante
destro del mouse e scegliere Unisci curve.
Quando si sceglie Unisci curve, viene creata una geometria di curva superiore da un insieme
di curve.
È necessario triangolare le curve per renderle visibili nell'area grafica e per consentirne
l'utilizzo come input per i processi. Viene creata una nuova cartella denominata Curve
triangolate contenente le curve unite. È possibile consolidare le nuove curve con un altro
insieme di curve triangolate. Vedere Combinazione di superfici.
Superfici spaccate
In alcuni casi i file di geometria importati in Pro/TOOLMAKER possono contenere dati
incompleti o errati. Benché quando è possibile i file vengano corretti, talvolta non è possibile
ripararli senza un intervento esterno.
Pro/TOOLMAKER contrassegna le superfici triangolate in modo non corretto con una croce
rossa e le inserisce in una cartella di superfici spaccate all'interno della cartella Superfici
triangolate. È possibile espandere la cartella per visualizzare i nomi delle superfici non
corrette.
Per ottenere la visualizzazione 3D, selezionare la casella della visibilità accanto alla cartella
Superfici spaccate e deselezionare quella accanto alla cartella Tassellatura.
Ogni volta che viene rilevata una superficie spaccata, Pro/TOOLMAKER visualizza la
superficie non rifilata. Si ottiene lo stesso risultato utilizzando l'opzione Annulla rifilatura. Se
il file è già stato utilizzato in Pro/TOOLMAKER ma è necessario risolvere un problema in un
pacchetto CAD 3D, è possibile salvare tutti i processi esistenti come macro e applicarli al
nuovo file corretto.
64
Pro/TOOLMAKER
Estrai pcurve
È possibile scegliere di estrarre le pcurve da un insieme completo di superfici triangolate o
da superfici selezionate da un insieme ed entrambi i metodi podurranno una cartella di curve
triangolate.
Per estrarre le pcurve da una superficie selezionata (dalla vista cartelle o dalla finestra
grafica 3D), scegliere Estrai pcurve dal menu Geometria. Non vi sono finestre di dialogo
associate, ma l'operazione crea una geometria di curva superiore da un limite di rifilatura.
È necessario triangolare le pcurve per renderle visibili sullo schermo e consentirne l'uso
come input nei processi. Viene creata una nuova cartella, con le pcurve convertite
all'interno, denominata curve triangolate. È possibile consolidare le nuove curve con un
altro insieme di curve triangolate, vedere Combinazione di superfici.
Nella pagina sono elencate tutte le superfici triangolate che compongono il modello e le
relative proprietà. Le colonne si riferiscono al nome della superficie (ad esempio ts [114]),
al numero di triangoli e alla tolleranza errori (digressione consentita dal punto medio di
ciascun triangolo). Il numero totale di triangoli della geometria è riportato in basso.
65
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per annullare la rifilatura di una superficie selezionata (dalla vista cartelle o dalla finestra
grafica 3D), scegliere Annulla rifilatura superfici dal menu Geometria. A questa
operazione non sono associate finestre di dialogo.
66
Pro/TOOLMAKER
Scegliere Annulla rifilatura superfici dal menu Geometria. Nella vista cartelle viene
creata una nuova cartella Superfici triangolate modificate, che contiene le superfici senza
rifilatura e le superfici rimanenti della cartella originale.
Non sarà possibile visualizzare le superfici senza rifilatura nella vista grafica 3D se si annulla
la triangolazione dato che le informazioni devono essere triangolate per essere visibili. La
combinazione di superfici consentirà di eseguire le operazioni di lavorazione su di esse in
un'unica volta.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si tiene premuto
CTRL mentre si sceglie Annulla rifilatura superfici, la selezione delle superfici archiviate
nella nuova cartella viene modificata. Con CTRL, solo le nuove superfici senza rifilatura
vengono archiviate nella nuova cartella, che per default contiene le superfici originali insieme
alle superfici senza rifilatura. Tenendo premuto MAIUSC la cartella della geometria di input
rimane al livello superiore anziché essere sostituita.
67
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Questa finestra consente di modificare alcuni altri parametri che influiscono sulla
triangolazione, come descritto in Pagina Generale per finestre di dialogo Superfici
triangolate. Una volta impostati i valori corretti, fare clic su OK per eseguire l'operazione.
Viene creata nella vista cartelle una nuova cartella Superfici triangolate modificate, che
contiene le superfici rifilate esternamente oltre alle superfici rimanenti della cartella
originale.
68
Pro/TOOLMAKER
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: Se si tiene premuto
CTRL mentre si sceglie Rifila superfici esternamente, la selezione delle superfici
archiviate nella nuova cartella viene modificata. Con CTRL, solo le nuove superfici rifilate
esternamente vengono archiviate nella nuova cartella, che per default contiene le superfici
originali insieme alle superfici rifilate esternamente. Tenendo premuto MAIUSC la cartella
della geometria di input rimane al livello superiore anziché essere sostituita.
Superfici di offset
A volte può essere utile applicare un valore di offset alle superfici per proteggere le superfici
effettive durante le operazioni di lavorazione. Selezionare le superfici a cui si desidera
applicare un valore di offset nella cartella Superfici triangolate nella vista cartelle o facendovi
clic sopra per selezionarle nella vista 3D.
Per applicare un valore di offset alle superfici selezionate, scegliere Superfici di offset dalla
casella di riepilogo a discesa Geometria. Viene visualizzata la finestra di dialogo Superfici
triangolate.
69
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Oltre alle opzioni Offset superfici selezionate, Offset e Usa direzione guida descritte di
seguito, in questa finestra di dialogo è possibile modificare numerosi altri parametri che
incidono sulla triangolazione, come illustrato nella pagina Generale per la finestra di dialogo
Superfici triangolate. Una volta impostati i valori corretti, fare clic su OK per eseguire
l'operazione.
Nella vista cartelle viene creata una nuova cartella Superfici triangolate modificate, che
contiene le superfici di offset e le superfici rimanenti della cartella originale.
70
Pro/TOOLMAKER
Le superfici di offset sono contenute in una cartella Superfici triangolate all'interno della
cartella Superfici triangolate modificate, mentre le geometrie di input corrispondenti sono
contenute nella cartella Modifica rifilatura superfici.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si tiene premuto il
tasto CTRL quando si sceglie Superfici di offset, cambiano le superfici che vengono
memorizzate nella nuova cartella. Con il tasto CTRL solo le nuove superfici di offset vengono
memorizzate nella nuova cartella. Per impostazione predefinita, invece, la nuova cartella
contiene sia le superfici originali sia le superfici di offset. Se si tiene premuto il tasto
MAIUSC, la cartella della geometria di input rimane al livello superiore invece di essere
sostituita.
Parametri di offset
Offset
A meno che non sia stata specificata una direzione di guida (vedere sotto), la direzione di
offset dipende solo da come è stata definita una superficie, non da "verso l'interno" o "verso
l'esterno". Pertanto è importante assicurarsi che a una superficie sia stato applicato il valore
di offset nella direzione richiesta. In caso negativo riprovare con il valore di offset nell'altra
direzione o provare a usare una direzione di guida. Inoltre se le definizioni delle superfici
non sono coerenti tra loro, alle superfici diverse di un insieme potrebbe venire applicato un
valore di offset nelle direzioni opposte. Anche in questo caso è possibile evitare il problema
con una direzione di guida.
Per evitare l'applicazione di un valore di offset alle superfici nella direzione errata, definire
una direzione di guida. Ogni volta che le normali su una superficie rientrano in un angolo di
90 gradi rispetto alla direzione di guida o sono a un angolo di almeno 90 gradi rispetto alla
direzione di guida, il valore di offset viene applicato verso la direzione di guida. Se, su una
data superficie, alcune delle normali rientrano in un angolo di 90 gradi rispetto alla direzione
di guida e altre sono a un angolo di oltre 90 gradi rispetto alla direzione di guida, il sistema
non è in grado di decidere in quale direzione applicare il valore di offset alla superficie. In
questo caso Pro/TOOLMAKER visualizza un messaggio di avviso e la superficie viene inserita
nella cartella Rimuovi offset superfici.
Quando Pro/TOOLMAKER non sa decidere in che direzione applicare il valore di offset a una
superficie, la superficie viene inserita nella cartella Rimuovi offset superfici all'interno della
cartella Superfici triangolate. La cartella può essere espansa in modo da visualizzare i nomi
delle superfici a cui non è stato applicato il valore di offset.
71
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per visualizzare le superfici da cui è stato rimosso l'offset, selezionare la casella accanto alla
cartella Rimuovi offset superfici e deselezionare la casella accanto alla cartella Tassellatura.
Limiti
3. Il valore di offset viene sempre applicato alla superficie originale. Ciò significa che il
risultato di un offset di una superficie a cui è già stato applicato un valore di offset è
una superficie a cui è stato applicato il nuovo valore di offset, non la somma dei
valori di offset.
Patch planare
Patch planare
Creare una patch planare per proteggere le aree del modello dalla lavorazione o per colmare
gli spazi nei dati della superficie. È possibile controllare la posizione e l'angolo del nuovo
piano.
Per creare una patch planare, consultare la relativa sezione in Esecuzione di un'operazione
con questa tabella.
72
Pro/TOOLMAKER
L'output consiste in una cartella Superfici triangolate. Se è selezionata anche una cartella
Superfici triangolate, la cartella creata è una cartella Superfici triangolate modificate.
Se una cartella Patch planare viene unita con, cioè trascinata e rilasciata in, una cartella
Superfici triangolate, viene creata una cartella Superfici triangolate modificate.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si tiene premuto il
tasto CTRL mentre si fa clic su Patch planare e quindi si fa clic su OK nella finestra di
dialogo per la patch planare, viene visualizzata la finestra di dialogo Superfici triangolate. In
questa finestra di dialogo è possibile impostare una trasformazione per definire la posizione
e l'orientamento della patch planare.
Raccordi
Raccordi
La creazione di raccordi nel lavoro consente di ridurre più rapidamente le modifiche
sostanziali nella direzione della fresa e della macchina. Aggiungendo delle curve agli angoli
interni, la fresa non deve cambiare bruscamente direzione mentre gira e ciò consente di
impedire danni alla stessa fresa e alla superficie nonché di ottenere velocità di avanzamento
più elevate.
73
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando si crea un raccordo, viene generata una nuova cartella Superfici triangolate al livello
superiore della vista cartelle, che potrà essere attivata e disattivata secondo le esigenze.
74
Pro/TOOLMAKER
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate. Tenendo premuto il
tasto CTRL quando si sceglie l'opzione Raccordo, la finestra di contenimento viene
visualizzata prima della finestra di dialogo per raccordi. Tenendo invece premuto il tasto
MAIUSC si modifica la selezione delle superfici archiviate nella nuova cartella. Con
MAIUSC, solo i nuovi raccordi vengono archiviati nella nuova cartella, che per default
contiene le superfici originali insieme ai nuovi raccordi.
Per accedere alla finestra di dialogo Superfici di raccordo, selezionare la cartella Superfici
triangolate nella vista cartelle e scegliere Raccordo dal menu Geometria.
La finestra di dialogo Raccordo contiene due pagine: Fresa e Generale. Le due pagine
contengono le seguenti opzioni:
Pagina Generale
Tolleranza
La tolleranza in base alla quale le nuove superfici di raccordo vengono triangolate. Un valore
più basso fornisce risultati più precisi ma aumenta il tempo necessario per il calcolo.
75
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Risoluzione
Questa è la "granularità" del calcolo. L'uso di un valore più piccolo consente di ottenere
dettagli più fini ma aumenta il tempo necessario per il calcolo.
Z minimo
Consente di impostare il livello z più basso che la fresa può raggiungere. Vedere la relativa
sezione in Z minimo nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
Numero di sfaccettature
Numero delle facce piatte (triangoli) nella sezione curva del raccordo.
Trasformazione di geometria
Per applicare una semplice trasformazione per la modifica di superfici, ad esempio rotazione,
specchiatura, messa in scala o traslazione, è disponibile il comando Trasforma del menu
Modifica. È possibile trasformare l'intera cartella o selezionare particolari superfici
all'interno di una cartella.
La finestra di dialogo visualizzata è simile alla pagina Piano di lavoro per la finestra di
dialogo Superfici triangolate. Una volta scelto il piano di lavoro, fare clic su OK; verrà creata
una nuova cartella contenente la geometria trasformata. Per creare più copie trasformate
della geometria, immettere un valore nel campo Totale ripetizioni nella parte inferiore
della finestra di dialogo.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si trasforma una
cartella completa, tenere premuto il tasto CTRL quando si seleziona Trasforma per
eseguire nuovamente tutti i piani dipendenti dalla geometria. Inoltre, se si tiene premuto il
tasto MAIUSC, la sostituzione delle cartelle avviene solo se i piani vengono nuovamente
eseguiti. In altri termini, l'uso del tasto MAIUSC modifica il comportamento di default per le
nuove cartelle. Tuttavia, se si stanno trasformando solo gli elementi selezionati, la pressione
del tasto MAIUSC non ha alcun effetto, mentre quella del tasto CTRL determina la copia in
una nuova cartella degli elementi non trasformati insieme a quelli trasformati.
76
Pro/TOOLMAKER
Combinazione di superfici
È possibile consolidare diverse superfici in un'unica cartella in modo tale da eseguire sulle
stesse la stessa operazione di lavorazione. Ciò potrebbe essere utile quando si desidera
applicare una patch a un foro in una superficie senza fare distinzione tra le diverse superfici
oppure per lavorare una parte e la sua immagine riflessa allo stesso tempo.
Se la seconda superficie si trova in un altro file, utilizzare l'opzione Inserisci del menu File
per portare la geometria nel database corrente. Se la seconda superficie deve ancora essere
creata, poiché è la superficie corrente con una traslazione del piano di lavoro, seguire la
procedura prevista per la riesecuzione di un'operazione con le nuove proprietà di
triangolazione. È possibile trascinare e rilasciare una cartella di superfici triangolate in
un'altra. Per combinare i componenti di una cartella di superfici triangolate e non la cartella
completa, è possibile selezionare gli elementi dalla finestra della geometria e trascinarne le
controparti evidenziate dalla vista cartelle (in Tassellatura, nella cartella delle superfici
triangolate attiva) alla cartella prescelta.
Normalmente limitano lo spostamento del centro della fresa, quindi il raggio della fresa
spesso si sovrappone al limite. È possibile creare limiti di offset per evitare picchi e
proteggere le pareti verticali.
Cartelle limiti
Cartelle limiti
Ogni volta che viene creato un limite, dal sistema, dall'utente o mediante importazione, tale
limite viene inserito in una cartella limiti. Se il limite viene creato dal sistema, prima viene
creata la cartella, alla quale viene assegnato il nome del processo eseguito, ad esempio
limite area poco profonda, e che viene inserita nella vista cartelle. Se la cartella contiene un
limite 3D, le informazioni relative alla fresa vengono incluse nel nome come parametri tra
parentesi.
Tutte le cartelle riportate sotto, tranne le superfici triangolate, sono cartelle limiti.
77
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Se sul limite è presente una rotazione ABC (per la lavorazione asse 3+2), le informazioni
vengono visualizzate tra parentesi anche nel nome della cartella:
Sarà sempre disponibile almeno una cartella limiti ogni volta che si lavora in
Pro/TOOLMAKER. Per default si tratta di una cartella di limiti modificabili, anche se la cartella
è vuota.
Per rendere attiva una cartella limiti e indicare al sistema che si desidera modificarla o
utilizzarla in un'operazione, fare clic su di essa. Sia le superfici che le cartelle limiti devono
essere attive come input per un'operazione di lavorazione. Per rendere attive più cartelle,
tenere premuto CTRL mentre si effettua una selezione.
È possibile selezionare singoli limiti all'interno di una cartella limiti oppure selezionare più
limiti tenendo premuto CTRL e facendo clic sui limiti successivi. I singoli limiti vengono solo
selezionati e non sono attivi indipendentemente dagli altri limiti presenti nella cartella. I
limiti selezionati vengono visualizzati nella vista grafica nel colore di selezione di default di
Windows, normalmente il blu, ed è possibile modificare le impostazioni in Opzioni per i colori
di sistema. Per aprire la finestra di dialogo, fare clic su Strumenti > Opzioni e selezionare la
scheda Colori di sistema in alto.
Per eliminare un limite da una cartella limiti, selezionare il limite e quindi premere il tasto
CANC (selezione di elementi da una cartella). È inoltre possibile creare copie di un limite
trascinandolo in un'altra cartella limiti. Talvolta questa operazione viene eseguita
automaticamente: quando un limite è attivo per limitare una passata di lavorazione, è
possibile rilevare un'istanza del limite nella cartella della passata. Potrebbe essere necessario
modificare in questo modo le cartelle limiti per apportare ulteriori modifiche di sistema come
unioni, intersezioni o gusci convessi.
Le istanze di un limite possono essere trascinate da una cartella all'altra, in modo tale da
controllare più limiti con un solo clic.
I limiti non modificabili creati dal sistema vengono calcolati matematicamente con valori
relativi alla geometria. Generalmente i limiti che vengono incorporati all'interno delle macro
per applicare geometrie diverse devono essere creati dal sistema in modo che si adattino a
ogni lavoro.
Sebbene non sia possibile modificare direttamente i limiti creati dal sistema, si possono
creare delle versioni modificabili di questi limiti. Mentre la cartella è attiva, fare clic su
sulla barra degli strumenti o selezionare Editor limiti dal menu Modifica. Nella finestra
della vista cartelle viene creata una nuova cartella Limiti modificabili. In alternativa
trascinare il limite non modificabile in una cartella Limiti modificabili preesistente. Utilizzare
questo metodo per associare tra loro tutti i limiti nella cartella in modo che siano attivi
insieme.
Limiti modificabili
I limiti modificabili sono limiti creati o modificati dall'utente. L'uso degli stessi è specifico per
le dimensioni, la forma e la posizione di una particolare geometria. Ciò avviene poiché i nodi
vengono tracciati con valori assoluti, utilizzando x, y e z per definire i punti nello spazio in
base a unità assolute.
Quando si crea o si modifica un limite, viene inserito nella cartella modificabile attiva. È
possibile creare una copia modificabile di una cartella non modificabile facendo clic su " "
sulla barra degli strumenti o selezionando Limiti dal menu Modifica.
In alternativa, è possibile creare una nuova cartella limiti modificabile scegliendo Crea
nuova cartella dal menu Limiti. Per questa funzionalità sono disponibili opzioni di controllo
avanzate: per accedere alla finestra di dialogo per limiti 2D e controllare la rotazione ABC dei
limiti, tenere premuto il tasto CTRL sulla tastiera mentre si seleziona l'operazione. Se il
tasto CTRL non viene tenuto premuto, i limiti creati avranno una rotazione ABC pari a zero
(default) e la vista passerà alla visualizzazione precedente per indicare questa situazione.
Rotazione A
Consente di ruotare i limiti della cartella attorno all'asse x in base al numero di gradi digitati.
La rotazione iniziale viene impostata in relazione alla vista corrente.
79
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Rotazione B
Consente di ruotare i limiti della cartella attorno all'asse y in base al numero di gradi digitati.
La rotazione iniziale viene impostata in relazione alla vista corrente.
Rotazione C
Consente di ruotare i limiti della cartella attorno all'asse z in base al numero di gradi digitati.
La rotazione iniziale viene impostata in relazione alla vista corrente.
Quando si creano nuove cartelle limiti, per la nuova cartella viene utilizzata la rotazione abc
della vista corrente poiché differisce dal piano di lavoro normale (perpendicolare all'asse
della fresa, normalmente l'asse z). Quindi, nella vista x:
a=0
b = 90
c = -90
e se in vista y:
a = 90
b=0
c = 0.
I dettagli di ciascuna rotazione sono visualizzati nel titolo automatico della cartella.
È possibile modificare le proprietà della rotazione abc di una cartella limiti esistente (creare
una nuova cartella con i limiti allineati a una nuova rotazione abc) selezionando la cartella e
quindi, nel menu Limiti, selezionare Converti in limite. Viene aperta la finestra di dialogo
Converti in limiti, contenente la pagina Generale e i relativi controlli. Per ulteriori
informazioni, vedere Finestra di dialogo per limiti 2D.
I limiti definiscono i limiti del movimento della punta della fresa. L'area effettivamente
lavorata può estendersi oltre il limite di una distanza pari al raggio dell'albero della fresa.
80
Pro/TOOLMAKER
Nel diagramma riportato sopra è illustrata la lavorazione di una fresa lungo l'asse della fresa
stessa. Il centro della fresa si trova in corrispondenza dello spigolo del limite, ma parte della
fresa si estende oltre lo spigolo. È possibile utilizzare la funzione Limiti di offset per evitare
ciò e lasciare del materiale perché venga lavorato in un secondo momento.
Per eseguire la lavorazione con un insieme di limiti, è necessario attivare la cartella Superfici
triangolate che si desidera usare. Tenere premuto il tasto CTRL per attivare anche la cartella
limiti. Per la lavorazione verranno utilizzati tutti i limiti nella cartella attiva. Nota: i limiti che
sono visibili, ma non attualmente attivi non comprometteranno la lavorazione.
Se si desidera utilizzare solo alcuni dei limiti in una cartella, è necessario modificare il
contenuto della cartella limiti.
81
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
82
Pro/TOOLMAKER
È possibile estendere quest'area per definire forme più complicate, ad esempio delle isole
all'interno di isole.
La maggior parte delle passate (in blu) coincide esattamente con il limite (in nero). Sul lato
destro vi è un'area curva dove la passata non coincide e si estende oltre lo spigolo del limite.
Tuttavia il volume effettivo del materiale lavorato quando l'utensile segue la passata
corrisponde a quello lavorato se si fosse seguito il limite.
Per vedere ciò, misurare una distanza del raggio piatto della fresa (10 mm) a partire dalla
parte curva della passata. Tutti questi punti sono a 10 mm di distanza dal limite e sarebbero
stati lavorati se la fresa avesse tracciato il limite esattamente.
Di conseguenza il percorso finale della fresa è molto più uniforme. In questo esempio è
possibile vedere che è stato rimosso un angolo vivo.
83
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Limiti 2D
Limiti 2D
I limiti 2D circoscrivono l'azione della fresa a un'area definita in un piano perpendicolare
all'asse della fresa. I limiti 2D vengono creati su un piano sopra la superficie e la fresa è
limitata a tale area a prescindere da quanto sia vicina o lontana dal piano di lavoro. Per i
limiti 2D viene designata una rotazione AB da utilizzare con la lavorazione asse 3+2.
Nota: tutti i limiti hanno una rotazione AB. Tuttavia i limiti 3D ereditano i valori AB dei limiti,
normalmente 2D, in cui vengono calcolati.
Limite siluetta
Finestra di contenimento
Limite di testo
Limite di rifilatura
Direzione limite
Sia ai limiti modificabili che a quelli non modificabili viene associata una direzione univoca. Si
tratta della direzione in cui la fresa si muove all'interno o attorno al bordo quando si
utilizzano i limiti per determinate operazioni di lavorazione.
84
Pro/TOOLMAKER
Normalmente la direzione del limite non è importante, quindi le informazioni sulla direzione
vengono nascoste quando non è attiva la modalità Editor limiti. La direzione influisce
tuttavia su due processi di lavorazione: passate U e V e passate sul bordo. Per invertire la
direzione di un limite, selezionarla e premere CTRL+D
È indicata dai simboli // in modalità di modifica limiti. Viene utilizzata per la modifica dei
limiti per le passate U e V.
Per facilitare la lavorazione asse 3+2, i limiti possono essere creati su piani diversi da z,
consentendo la scelta delle rotazioni A, B e C per i nuovi limiti. Sono inoltre disponibili
opzioni di controllo avanzate per i limiti creati dal sistema: per accedere a questa finestra di
dialogo, tenere premuto CTRL durante la selezione dell'operazione.
85
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Rotazione A, B e C
Consente di ruotare i limiti della cartella attorno agli assi x, y e z in base al numero di gradi
digitati. Le rotazioni iniziali vengono impostate in relazione alla direzione di visualizzazione
corrente.
Inversione rotazione
Quando selezionata, la rotazione viene effettuata in ordine inverso sugli assi, ossia prima
sull'asse z, quindi l'asse y e infine l'asse x. Questo consente di visualizzare le rotazione BA,
CB o CA. Questa casella di controllo viene selezionata automaticamente quando si specifica
la rotazione BA.
Limiti 3D
Limiti 3D
Alcuni tipi di limite possono contenere informazioni 3D.
Un limite 3D rappresenta una fresa in movimento sul lavoro e viene impostato in pratica
come una fresa utilizzata per una lavorazione. Vedere Pagina Fresa per tutte le finestre di
dialogo delle strategie. I limiti giacciono in prossimità della superficie e vengono mappati
sopra tale superficie.
I limiti 3D vengono utilizzati per limitare le passate laterali costanti. Si tratta di passate che
possono utilizzare le informazioni 3D disponibili per i calcoli. Tutte le altre operazioni
trattano i limiti 3D come limiti 2D.
Un limite 3D contiene informazioni sull'altezza così come informazioni xy. Alcuni processi
producono limiti 3D da utilizzare con passate laterali costanti: rilevamento di aree di
contatto fresa, rilevamento di aree poco profonde, rilevamento di aree di materiale residuo e
rilevamento di aree di materiale residuo teoretiche.
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Pro/TOOLMAKER
Pagina Fresa - La fresa impostata qui deve corrispondere a quella da utilizzare per le
passate. Per indicazioni su questa pagina, vedere la relativa sezione in Pagina Fresa per
tutte le finestre delle strategie.
Pagina Limiti - Consente di controllare la creazione del limite 3D, adeguandone il livello e
l'angolo sulla superficie.
Nel loro insieme le impostazioni Spessore XY e Spessore Z determinano la distanza dei limiti
e, di conseguenza della fresa, dalla superficie. Un limite è una distanza Spessore XY da una
superficie verticale e Spessore Z da una superficie orizzontale. La distanza di un limite da
una superficie in pendenza è un valore compreso tra lo spessore XY e lo spessore Z, come
indicato dai diagrammi nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
Gli spessori XY e Z vengono impostati con la stessa modalità degli spessori della pagina
Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Lo spessore nel piano XY può essere impostato su un valore e lo spessore nella direzione Z
su un altro valore. Ciò spesso risulta utile per le operazioni eseguite accanto a pareti ripide. I
calcoli sono basati su una fresa modificata, con offset pari a valori diversi nel piano XY e
nelle direzioni Z. Questo lascerà materiale sulla parte.
Sovraspessore
Questa opzione è disponibile solo per i limiti dell'area di contatto fresa. Lo spessore
aggiuntivo può essere applicato alla fresa oltre allo spessore normale quando si desidera
eseguire il calcolo utilizzando una fresa leggermente più grande di quella da utilizzare per
creare angoli levigati.
Risoluzione
Questa è la granularità del calcolo. Un valore ridotto produce un limite più dettagliato ma è
più lento da calcolare.
Diametro minimo
Il diametro rappresenta l'estensione del limite, la distanza tra due punti su lati opposti. I
limiti con un diametro inferiore a questo valore non vengono considerati.
Offset
In alcuni casi può risultare utile inserire un valore di offset ridotto, per prevenire la creazione
di spigoli non uniformi quando un'area di una superficie ha un angolo simile all'angolo di
contatto.
Nelle aree materiale residuo senza offset viene lavorata l'area limitata esatta e ciò comporta
la presenza di contrassegni o addirittura cuspidi (appena sotto l'altezza Profondità minima
materiale) attorno allo spigolo.
Queste opzioni vengono visualizzate solo durante il rilevamento delle aree di contatto della
fresa. Vedere Finestra di dialogo per il rilevamento delle aree di contatto fresa.
Limiti
Limiti Z
Per impostare l'intervallo in cui deve operare la fresa, impostare lungo l'asse della fresa il
livello Z minimo e massimo. I limiti verranno tracciati attorno alle aree in cui la superficie
rientra in tale intervallo. Vedere la sezione relativa ai limiti Z nella pagina Passate per tutte
le finestre di dialogo delle strategie.
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Pro/TOOLMAKER
Angolo
È possibile utilizzare la funzione Misurazione degli angoli del Righello per calcolare il valore
dell'angolo da impostare.
Selezionare questa opzione per associare il limite solo alla superficie. Per creare limiti che
comprendano aree non di contatto, è necessario deselezionare l'opzione.
Consenti invasione
Questa opzione è disponibile solo per il Rilevamento aree di contatto fresa, vedere Finestra
di dialogo per il rilevamento delle aree di contatto fresa.
Tolleranze sup/sup
Queste opzioni sono visualizzate solo per il Rilevamento aree di contatto fresa. Vedere
Finestra di dialogo per il rilevamento delle aree di contatto fresa.
Modifica di limiti 3D
Un limite 3D modificato nell'Editor limiti o dal sistema ha l'aspetto e il comportamento di un
limite 2D e viene tracciato solo lungo il piano xy (più la rotazione abc). È possibile modificare
un limite 3D e conservarne le caratteristiche tridimensionali rieseguendo un'operazione.
I limiti in dettaglio
I limiti in dettaglio
Esistono diversi metodi per creare i limiti. È possibile tracciarli manualmente con l'Editor
limiti, importarli da un pacchetto CAD come curve superiori (vedere Importazione di un
limite da un file di geometria) o generarli da superfici o passate di lavorazione nonché
utilizzando i numerosi strumenti disponibili in Pro/TOOLMAKER.
I limiti sono suddivisi in due categorie: modificabili e non modificabili. Lo stato della cartella
limiti attualmente attiva è importante quando si desidera creare o modificare un limite.
Ulteriori informazioni sui limiti modificabili e non modificabili sono reperibili nella sezione
relativa alle cartelle limiti. In questa sezione vengono descritti i diversi metodi di creazione
dei limiti (tranne per la lavorazione del materiale residuo). Esistono due tipi di limiti non
modificabili creati dal sistema, i limiti 2D e i limiti 3D. È possibile creare limiti 3D mediante il
rilevamento delle aree poco profonde, il rilevamento delle aree di contatto fresa, il
rilevamento delle aree materiale residuo teoretiche e il rilevamento delle aree materiale
residuo, che possono essere utilizzati con le passate laterali costanti.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando un limite viene creato nell'Editor limiti, il sistema lo inserisce nella cartella di limiti
modificabili attiva oppure, se è evidenziata una cartella limiti, crea una nuova cartella di
limiti modificabili. Per creare nuove cartelle di limiti modificabili, selezionare Limiti > Crea
nuova cartella.
Quando si creano limiti non modificabili, il sistema crea una nuova cartella limiti, le assegna
un nome e un'icona in base al tipo di limite (limite siluetta, finestra di contenimento ecc.) e i
limiti verranno creati all'interno di essa.
Finestra di contenimento
Finestra di contenimento
La finestra di contenimento è una casella rettangolare disegnata attorno all'estensione della
geometria, del percorso utensile o di un altro insieme di limiti. Le passate di lavorazione
create con una finestra di contenimento attiva sono limitate all'area contenuta in tale
finestra. La finestra di contenimento viene automaticamente creata attorno alla geometria
ogni volta che si seleziona un'operazione di lavorazione, tranne nel caso in cui si selezioni
anche una cartella limiti per circoscrivere precisamente la geometria. Sarà comunque
possibile accedere alla finestra di dialogo se:
si desidera verificare i valori di quota dell'elemento selezionato (fare clic su Annulla anziché
su OK per evitare la creazione di un limite)
oppure
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Pro/TOOLMAKER
Finestra di contenimento
Poiché gli spigoli dei limiti sono sempre perpendicolari tra loro, è necessario definire solo due
insiemi di coordinate (diagonalmente opposti l'uno all'altro) lungo gli assi x e y. Le unità di
misura sono quelle impostate per default ed è possibile aprire la finestra di dialogo per
modificare i valori di default selezionando Strumenti> Unità.
Modificare i valori e fare clic su OK per creare un limite rettangolare di tali dimensioni.
Offset
Per tutte le coordinate verrà applicato il valore di offset riportato qui (vedere Limiti di offset)
e ciascuna coordinata vieen spostata dalla posizione originale in base al valore immesso. La
dimensione generale è maggiore se si sceglie un numero positivo (espande il limite), minore
se si sceglie un numero negativo (comprime il limite).
Rotazione A, B e C
Il limite viene ruotato attorno agli assi x, y e z in base al numero di gradi impostati qui.
L'operazione riguarda la lavorazione asse 3+2.
Inversione rotazione
Quando selezionata, la rotazione viene effettuata in ordine inverso sugli assi, ossia prima
sull'asse z, quindi l'asse y e infine l'asse x. Questo consente di visualizzare le rotazione BA,
CB o CA. Questa casella di controllo viene selezionata automaticamente quando si specifica
la rotazione BA.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Limite di testo
Limite di testo
Un limite di testo può essere utilizzato insieme all'incisione o alla creazione di una patch
planare.
Nota: i limiti di testo sono limiti 2D, non si avvolgono alla superficie, ma si proiettano su di
essa. Pertanto, i limiti di testo funzionano meglio quando applicati a superfici poco profonde.
Alla creazione di un limite di testo sono associate diverse finestre di dialogo, dato che non si
tratta di un singolo processo ma di una serie di processi. Tuttavia, viene generalmente
visualizzata solo la prima, la finestra di dialogo per la geometria caratteri. Nel caso in cui sia
richiesto un maggiore controllo, ad esempio la specchiatura, utilizzare le opzioni di controllo
come indicato di seguito: tenendo premuto il tasto CTRL, fare clic su Da testo nel menu
Limiti. Questo consente di accedere alla seconda e alla terza finestra di dialogo per
configurare la creazione del limite di testo con maggiori dettagli.
Il secondo gruppo di parametri da impostare è nella finestra di dialogo per curve triangolate.
Notare che, soprattutto per la funzionalità di specchiatura nella pagina Piano di lavoro per la
finestra di dialogo Superfici triangolate, se si sta lavorando un'anima è necessario invertire il
testo per consentirne la corretta lettura sull'elemento finito. Quanto appena descritto viene
visualizzato solo utilizzando il tasto CTRL come illustrato sopra.
Il terzo e ultimo gruppo di parametri da impostare è nella finestra di dialogo per limiti 2D.
Quanto appena descritto viene visualizzato solo utilizzando il tasto CTRL come illustrato
sopra.
Per creare un limite dal testo, consultare la relativa sezione in Esecuzione di un'operazione
con questa tabella.
L'output consiste in una cartella Converti in limite. I limiti di testo sono limiti 2D.
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Pro/TOOLMAKER
Carattere
Stile carattere
Utilizzare questa opzione per scegliere se lo stile del carattere deve essere normale,
grassetto, corsivo o corsivo-grassetto Per molti tipi di carattere è possibile scegliere una
qualsiasi di queste opzioni. Tuttavia, per alcuni caratteri la selezione è più limitata. In questi
casi non sono disponibili tutte le combinazioni.
Dimensione
Esempio
Script
Consente di scegliere uno script alternativo. Western normalmente produce l'alfabeto latino
standard utilizzato nella lingua inglese. La gamma di script dipende dal carattere scelto.
OK
Fare clic su OK per tornare alla finestra di dialogo per la geometria caratteri.
Finestra di testo
Carattere
Premendo il pulsante Carattere viene aperta la finestra di dialogo per lo stile dei caratteri.
OK
Se non è stato utilizzato il tasto CTRL, come descritto in precedenza, i limiti del testo
vengono creati quando si fa clic su OK. Se è stato utilizzato il tasto CTRL, facendo clic su
OK viene aperta la finestra di dialogo per curve triangolate in cui è possibile controllare le
tolleranze, la rotazione del piano di lavoro, la posizione e le dimensioni, ma può essere
necessario apportare modifiche allo stile del carattere prima di passare a questa fase.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Equivale alla pagina Generale per finestre di dialogo Superfici triangolate e Curve.
Il testo viene sempre creato in corrispondenza dell'origine con un piano di lavoro normale
per default. Poiché nel testo spesso viene incluso uno spazio da un lato o dall'altro della
lettera, la lettera inizia leggermente a destra rispetto all'origine. La parte inferiore delle
lettere (senza parte discendente) è allineata all'asse x.
Eventuali modifiche al piano di lavoro sono correlate a questo punto di origine. Per ulteriori
informazioni, vedere Pagina Piano di lavoro per la finestra di dialogo Superfici triangolate
Limite di rifilatura
Limite di rifilatura
Un limite può essere creato dalle pcurve di rifilatura di una superficie; tutte le curve di
rifilatura dell'oggetto verranno convertite in limiti.
Anche se questo metodo produce in molti casi risultati simili al limite siluetta, l'operazione di
siluetta produce un limite intorno a più superfici, mentre un limite di rifilatura crea un limite
per superficie. Un limite di curva di rifilatura può essere a volte meno "pulito", come
illustrato nel seguente esempio, soprattutto quanto sono presenti molte superfici a distanza
ravvicinata, rendendo la lavorazione imprevedibile.
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Pro/TOOLMAKER
Per creare un limite dalla pcurve di una superficie selezionata, consultare la sezione
Esecuzione di un'operazione con questa tabella.
L'output consiste in una cartella Converti in limiti. I limiti di rifilatura sono limiti 2D.
È possibile controllare la rotazione abc da questa finestra (per l'uso con la lavorazione asse
3+2), dove le rotazioni iniziali vengono impostate in base alla direzione di visualizzazione
corrente. Vedere Parametri comuni per limiti 2D.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Conversione in limiti
È possibile convertire molti elementi in limiti utilizzando la funzione di conversione in limiti,
ad esempio curve, passate e limiti 2D planari o 3D, ma non è sempre necessario eseguire
questa operazione. Il funzionamento corretto del limite dipende dall'integrità della sua linea
di definizione. È quindi necessario evitare limiti che si intersecano (la linea attraversa se
stessa), come il numero 8.
Per accedere alla finestra di dialogo, accertarsi che sia evidenziato l'elemento corretto.
Scegliere Converti in limite dal menu Limite oppure fare clic con il pulsante destro del
mouse per aprire il menu di scelta rapida.
Per questa funzionalità sono disponibili opzioni di controllo avanzate. Se si preme CTRL
quando si seleziona il processo, è possibile controllare la rotazione ABC del limite risultante.
Esecuzione dell'operazione
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Pro/TOOLMAKER
Limite siluetta
Limite siluetta
Una siluetta è la forma visualizzata osservando un insieme di superfici lungo l'asse della
fresa. È possibile creare un limite intorno alla siluetta di un insieme di superfici illustrate di
seguito:
Esecuzione dell'operazione
Per creare una siluetta per una superficie selezionata, consultare la sezione Esecuzione di
un'operazione con questa tabella.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per questa funzionalità sono disponibili opzioni di controllo avanzate: tenere premuto il tasto
CTRL durante l'apertura delle finestre di dialogo associate (Finestra di contenimento, se non
è attiva una cartella limite, e Limite siluetta).
L'output è una cartella limite siluetta. I limiti siluetta sono limiti 2D.
Diametro minimo
Il diametro rappresenta l'estensione del limite, la distanza tra due punti su lati opposti. I
limiti con un diametro inferiore a questo valore non vengono considerati.
Apertura
L'"irregolarità" della siluetta. Diminuire il valore per ottenere una messa a fuoco più nitida.
Aumentarlo per eliminare gli spazi indesiderati tra i limiti.
Risoluzione
Il livello di precisione del calcolo. Un valore basso consente di ottenere un limite più
dettagliato, ma risulta più lento da calcolare.
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Pro/TOOLMAKER
Esecuzione dell'operazione
Per trovare le aree poco profonde, seguire la sezione Esecuzione di un'operazione con questa
tabella.
La finestra di dialogo è costituita da due pagine: una pagina Fresa per tutte le finestre di
dialogo delle strategie e una pagina Limiti per limiti 3D. Tutti gli elementi di queste pagine
sono standard in tutte le finestre di dialogo per i limiti 3D.
L'output è una cartella Aree poco profonde. I limiti delle aree poco profonde sono limiti 3D.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: premere CTRL per
visualizzare prima la finestra di contenimento.
La lavorazione di materiale residuo calcola le aree del lavoro in cui rimane del materiale
dopo che si sono eseguiti percorsi utensile precedenti. In alternativa è possibile calcolare
un'area di materiale residuo teoretica senza bisogno di generare il percorso utensile
originale.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: i limiti dell'area di contatto fresa non funzionano sulle superfici verticali o quasi
verticali. L'angolo più ripido da utilizzare per ottenere i risultati migliori è 80 gradi.
La selezione di una superficie è visualizzata in blu nel diagramma che segue (il colore di
default di Windows per la selezione). Se si crea un limite di area di contatto fresa da questa
selezione, viene applicato un offset dagli spigoli (in basso a destra). Dove la superficie
selezionata è adiacente a un'altra superficie, la fresa non è in grado di raggiungere lo
spigolo.
La fresa può raggiungere solo gli spigoli in cui non sono presenti altre superfici che possano
ostacolarne il movimento.
La maggior parte dei parametri disponibili per l'impostazione è descritta nella sezione
Parametri comuni per limiti 3D, ma il rilevamento delle aree di contatto fresa dispone di
ulteriori parametri, descritti in Finestra di dialogo per il rilevamento delle aree di contatto
della fresa.
La finestra di dialogo è costituita da due pagine: una pagina Fresa per tutte le finestre di
dialogo di strategia e una pagina Limiti per limiti 3D. Tutti gli elementi di queste pagine sono
standard in tutte le finestre di dialogo per i limiti 3D.
L'output è una cartella di aree di contatto fresa. I limiti delle aree di contatto fresa sono
limiti 3D.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: premere CTRL per
visualizzare prima la finestra di contenimento.
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Pro/TOOLMAKER
Vincoli
Nella maggior parte delle operazioni di lavorazione o di creazione di limiti 3D, il centro della
fresa è vincolato allo spigolo del limite o della superficie e non può essere spostato oltre
questo limite. Ma quando si crea un limite con il rilevamento delle aree di contatto della
fresa, è possibile limitare il punto di contatto della fresa allo stesso limite, poiché all'area
di lavorazione viene applicato un valore di offset pari al raggio della fresa.
Punto centrale
Il punto in cui la fresa è a contatto con le superfici è sempre all'interno del limite.
Punto di contatto
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Negli esempi che seguono, è stata creata una finestra di contanimento attorno all'estensione
della superficie selezionata: questo avviene automaticamente se non vengono selezionati
limiti. Se viene selezionato un punto centrale, la fresa viene vincolata a tale limite come
spigolo assoluto della superficie, quindi il nuovo limite viene squadrato (con passate laterali
costanti effettuate all'interno). Se, al contrario, si seleziona un punto di contatto, il centro
può essere spostato oltre lo spigolo, purché un punto della fresa rimanga all'interno del
limite. Se si esegue un'operazione con passate laterali costanti da questo limite dell'area di
contatto, le passate verranno eseguite al di fuori dello spigolo della superficie, poiché
vengono tracciate sempre dal centro e il centro si trova all'esterno dello spigolo.
Consenti invasione
Talvolta è necessario accertarsi che il limite di contatto della fresa segua il limite tra le
superfici protette e non protette il più possibile. La scelta di questa opzione consente a
Pro/TOOLMAKER di espandere il limite leggermente più del necessario, migliorando la
copertura delle superfici non protette.
Tolleranze sup/sup
Gioco massimo
Labbro massimo
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Pro/TOOLMAKER
1. Fare clic su File > Inserisci e quindi selezionare il file dalla finestra di dialogo Apri
file.
2. Per utilizzare la feature Opzioni di controllo, tenere premuto CTRL e fare clic su Ok.
Viene visualizzata la finestra di dialogo Entità superiori.
Per creare o modificare un limite in modo tale da utilizzarlo con passate U e V, vedere la
sezione Modifica di limiti per passate U e V
Limiti di offset
Limiti di offset
Introduzione
L'offset è una delle modifiche più semplici da apportare a un limite. Alle coordinate vengono
applicati il valore di offset e la direzione specificati nella finestra di dialogo Limiti di offset.
Spesso è utile applicare un valore di offset verso l'interno pari al valore del raggio dell'albero
della fresa in modo che l'area lavorata non si estenda oltre il limite originale. È inoltre
possibile applicare un valore di offset verso l'esterno o contemporaneamente verso l'interno
e l'esterno.
Per degli esempi di questi tipi diversi di offset, vedere le illustrazioni riportate di seguito. In
ogni caso, la linea tratteggiata rappresenta l'originale e la linea di colore rosso solido
rappresenta l'offset.
Offset interno:
103
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Offset esterno:
Quando sono selezionati due limiti e uno è all'interno dell'altro, l'area compresa tra i due è
l'area definita dai limiti. Se si sceglie di applicare un valore di offset verso l'esterno a tutti i
limiti, l'area definita dai limiti ingrandisce in tutte le direzioni. Se si sceglie di applicare un
valore di offset verso l'interno a tutti i limiti, l'area definita dai limiti si riduce in tutte le
direzioni.
Per degli esempi di offset di più limiti, vedere le illustrazioni riportate di seguito. In ogni
caso, la linea tratteggiata rappresenta l'originale e la linea di colore rosso solido rappresenta
l'offset.
Offset interno:
Offset esterno:
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Pro/TOOLMAKER
Spesso è utile applicare un valore di offset verso l'interno pari al valore del raggio dell'albero
della fresa in modo che l'area lavorata non si estenda oltre il limite originale. Quest'ultimo,
infatti, limita il punto centrale della fresa e non lo spigolo. Ad esempio, se si lavora un'area
circondata da superfici profonde, proteggere queste superfici applicando al limite un valore
di offset verso l'interno.
La funzione di offset sia interno che esterno è utile per la definizione delle aree per le
operazioni delle passate in bitangenza. Un insieme di singole passate in bitangenza può
diventare una serie di passate laterali costanti quando vi è troppo materiale da rimuovere in
una passata.
Viene creata una cartella Limiti di offset. I limiti di offset sono limiti 2D.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Risoluzione - Granularità del calcolo. A valore minore corrispondono dettagli più fini nei
limiti creati ma con un tempo di calcolo maggiore.
Diametro minimo - Il diametro rappresenta l'estensione del limite, ovvero la distanza tra
due punti su lati opposti. I limiti con un diametro inferiore a questo valore non vengono
considerati.
Stonda limiti
Risoluzione - Granularità del calcolo. A valore minore corrispondono dettagli più fini nei
limiti creati ma con un tempo di calcolo maggiore.
Diametro minimo - Il diametro rappresenta l'estensione del limite, ovvero la distanza tra
due punti su lati opposti. I limiti con un diametro inferiore a questo valore non vengono
considerati.
Stonda limiti
Introduzione
Questa opzione consente di arrotondare gli angoli dei limiti in angoli quadrati allo scopo di
evitare il tallonamento quando si utilizza la compensazione utensile.
Tutti gli angoli vivi vengono stondati in base al raggio specificato nella Finestra di dialogo per
lo stondamento dei limiti.
Come output viene generata una cartella di stondamento limiti. I limiti stondati sono limiti
2D.
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Pro/TOOLMAKER
Combinazione di limiti
Combinazione di limiti
È possibile manipolare e combinare diversi limiti per crearne dei nuovi mediante un'unione,
un'intersezione, una sottrazione o un guscio convesso. In ogni caso, come nella maggior
parte delle operazioni in Pro/TOOLMAKER, viene creata una nuova cartella per i limiti.
È possibile rendere attiva una cartella limiti per utilizzarne tutti i limiti nell'operazione oppure
selezionare singoli limiti in una cartella. Se si desidera utilizzare limiti contenuti in più
cartelle, vedere la sezione Modifica dei contenuti delle cartelle limiti in Cartelle limiti.
Risoluzione
Questa è la granularità del calcolo. A valore minore corrispondono dettagli più fini nei limiti
creati ma con un tempo di calcolo maggiore.
Diametro minimo
Il diametro rappresenta l'estensione del limite, la distanza tra due punti su lati opposti. I
limiti con un diametro inferiore a questo valore non vengono considerati.
Limiti di unione
L'unione di un insieme di limiti è rappresentata dall'area totale coperta.
Per creare un limite da un'unione, attivare la cartella limiti o selezionare alcuni componenti
limite di tale cartella. All'interno di una cartella è possibile utilizzare un numero qualsiasi di
limiti; non è infatti necessario utilizzarli tutti. Fare quindi clic con il pulsante destro del
mouse e scegliere Unione dal menu di scelta rapida o selezionare Unione dal menu Limiti.
107
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: se si utilizzano due limiti, uno completamente dentro l'altro, la relativa unione
corrisponde al limite esterno. Per l'input di limiti nell'unione la proprietà "isola" viene
ignorata, anche se l'area creata potrebbe avere limiti isola (come nell'esempio precedente).
Esecuzione dell'operazione
Tenere premuto il tasto CTRL per aprire la finestra di dialogo per la combinazione di limiti.
La cartella di output consiste in una cartella Limiti di unione. I limiti di unione sono limiti 2D.
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Pro/TOOLMAKER
Limiti di intersezione
L'intersezione di un insieme di limiti è l'area in cui essi si sovrappongono.
Notare che se si utilizzano due limiti, uno completamente dentro l'altro, la loro intersezione
sarà il limite interno. Inoltre, se nella selezione sono presenti due limiti completamente
separati, non vi sarà alcuna intersezione.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Esecuzione dell'operazione
Tenere premuto il tasto CTRL mentre si seleziona l'operazione per aprire la finestra di
dialogo per la combinazione di limiti.
La cartella di output è una cartella di limiti di intersezione. I limiti di intersezione sono limiti
2D. Poiché si tratta di una modifica eseguita dal sistema, questo processo può essere
utilizzato come parte di una macro.
Nota: all'interno di una cartella è possibile utilizzare un numero qualsiasi di limiti; non è
infatti necessario utilizzarli tutti.
Limiti di sottrazione
Una sottrazione è l'area totale coperta dai limiti meno l'area in cui si sovrappongono.
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Pro/TOOLMAKER
E questo limite:
Esecuzione dell'operazione
La cartella di output consiste in una cartella Limiti di sottrazione. I limiti di sottrazione sono
limiti 2D.
Per creare un limite guscio convesso, attivare la cartella limiti o selezionare alcuni
componenti di limite di una cartella (è possibile utilizzare qualsiasi numero di limiti presenti
in una cartella, non è necessario utilizzarli tutti). Quindi, fare clic su Limiti > Guscio
convesso o fare clic con il pulsante destro del mouse e scegliere Guscio convesso dal menu
di scelta rapida.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Non esiste una finestra di dialogo per questo comento poiché non si tratta di parametri
definibili dall'utente.
Editor limiti
Editor limiti
In questa sezione si apprende come disegnare un limite utilizzando il mouse e i comandi da
tastiera.
Per passare alla modalità di modifica, selezionare la relativa cartella limiti per renderla attiva
e fare clic su o su Modifica > Editor limiti. Se il limite risulta non modificabile, il
sistema crea automaticamente una versione modificabile dello stesso. Sarà possibile
modificare tutti i limiti presenti nella cartella attualmente attiva. Si noti che quando si accede
alla modalità di modifica, la vista corrente si allinea alla rotazione abc della cartella limiti
attiva.
Per disegnare un limite, è necessario per prima cosa attivare (evidenziare) una cartella di
limiti modificabili nella vista cartelle. Se si crea un nuovo limite, tale limite viene creato nella
cartella limiti attualmente attiva, ne condivide la rotazione abc per la lavorazione asse 3+2
ed è controllato dalla stessa.
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Pro/TOOLMAKER
Per uscire dalla modalità, selezionare il pulsante Editor limiti o nuovamente la voce di
menu: la selezione consente di alternare la modalità di modifica a quella di non modifica. Il
metodo più rapido è selezionare un'altra cartella nella vista cartelle.
Nodi
Forma
Un nodo quadrato indica il punto di unione tra le sezioni rette di un limite. Un nodo rotondo
indica il punto di unione tra le sezioni di un limite in cui almeno una sezione è un arco.
I nodi alle estremità di un limite aperto vengono disegnati vuoti. Tutti gli altri nodi vengono
disegnati pieni. I nodi di un limite aperto vengono disegnati più grandi rispetto agli altri per
consentire all'utente di individuare le estremitàà aperte quando sono visualizzate molte
informazioni confuse.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Cursori
Cursore di unione
Il cursore di unione viene visualizzato in corrispondenza del punto in cui due nodi
possono essere uniti o associati.
Cursore di cancellazione
Cursore di associazione
Creazione di linee
Mentre è attiva una cartella di limiti modificabili, fare doppio clic sul punto in cui si desidera
che inizi il limite. Apparirà una vista della rotazione abc della cartella limiti attualmente
attiva.
Fare di nuovo clic per individuare ulteriori nodi nella finestra grafica.
Creazione di archi
Se si desidera includere un arco nel limite, tenere premuto MAIUSC mentre si crea il limite.
Verrà disegnato un arco che termina nella posizione corrente, passa attraverso il nodo
precedente e inizia nel nodo precedente a quest'ultimo. Per informazioni sulla conversione di
linee in archi, vedere Modifica manuale di limiti.
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Pro/TOOLMAKER
Tenere premuto MAIUSC durante il disegno. Viene visualizzata una curva con passate
attraverso il secondo punto senza stabilire un nodo:
Asse X
Per bloccare il nodo in direzione dell'asse x, tenere premuto il tasto X sulla tastiera quando
si fa clic per creare un nodo.
Asse Y
Per bloccare il nodo in direzione dell'asse y, tenere premuto il tasto Y quando si fa clic per
creare un nodo.
Limiti chiusi
Fare clic in modo tale che l'ultima linea intersechi la prima linea. Il limite verrà unito in
corrispondenza del punto in cui le estremità si intersecano e i segmenti che continuano oltre
l'intersezione verranno ritagliati.
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Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
oppure
Fare clic sul primo nodo quando si posiziona l'ultimo in modo tale da creare un ciclo.
oppure
Premere INVIO e il primo e l'ultimo nodo tracciati vengono automaticamente collegati con
una linea retta.
Chiusura del metodo di intersezione: dopo aver terminato di tracciare un limite con una serie
di punti, fare clic su un punto per chiudere il limite.
Chiusura del metodo di ciclo: dopo aver terminato di tracciare un limite con una serie di
punti, fare clic su un punto per chiudere il limite.
Si noti che il cursore cambia per indicare che i nodi possono essere uniti.
Limiti aperti
Premere la BARRA SPAZIATRICE dopo aver posizionato l'ultimo nodo per lasciare il limite
aperto. Si noti che i nodi finali appaiono non riempiti.
Notare che quando si accede alla modalità Editor limiti, la vista corrente viene allineata con
la rotazione AB della cartella limiti attiva (la rotazione AB può essere modificata, vedere
Lavorazione asse 3+2). Per uscire dalla modalità, selezionare di nuovo il pulsante o la voce
di menu di modifica dei limiti. In questo modo si alternano lo stato di modifica e quello di
non modifica.
Quando il cursore è sopra una linea o un arco, su cui è possibile creare un nodo, il cursore
cambia di nuovo:
Tenere premuto MAIUSC mentre si trascina un nodo o una linea per eseguire la conversione
in arco. La curva passerà attraverso il punto che si sta trascinando.
117
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Una volta definito, l'arco curva nella stessa direzione in tutte le operazioni di modifica:
A meno che MAIUSC non venga tenuto premuto, l'arco curva nella direzione più appropriata.
Per spezzare un limite, tenere premuto CTRL mentre si trascina un nodo o qualsiasi altro
punto su uno spigolo. I nuovi nodi verranno creati secondo le esigenze. L'aspetto dei nodi
cambia dal quadrato o cerchio riempito al quadrato o cerchio non riempito quando si tratta
di nodi con estremità aperta.
Per unire due nodi con estremità aperta, trascinarli l'uno sopra l'altro. Per trascinare, tenere
premuto il pulsante sinistro del mouse mentre si è sopra il punto da modificare e muovere il
puntatore. È possibile unire limiti aperti diversi purché siano tutti nella cartella limiti attiva.
118
Pro/TOOLMAKER
Mentre si trascina un nodo su un altro nodo adatto per l'unione, la visualizzazione cambia e il
nodo diventa un cursore di "unione": . Vedere Aspetto di nodi e cursori.
Eliminazione di un nodo
Per eliminare un nodo, trascinarlo sopra un nodo adiacente. Il cursore avrà questo aspetto:
. È possibile semplificare la struttura del limite eliminando i nodi in eccesso.
Se si trascina un nodo su un altro nodo non adiacente ad esso, il limite verrà spezzato in due
parti, che possono essere selezionate ed eliminate separatamente, in modo tale da poter
rimuovere più nodi in una volta sola
Asse X
Per bloccare il nodo nella direzione dell'asse x, tenere premuto X mentre si trascina il nodo.
Asse Y
Per bloccare il nodo nella direzione dell'asse y, tenere premuto Y mentre si trascina il nodo.
Questa operazione funziona se si sta creando per la prima volta il limite e anche se lo si sta
modificando.
Limiti rettangolari
Limiti rettangolari
Accertarsi che sia attiva una cartella Limiti modificabili. Seguire le indicazioni riportate di
seguito per creare una finestra rettangolare disegnandola dinamicamente o immettendo dei
valori in una finestra di dialogo.
119
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per creare un limite rettangolare con una finestra di dialogo, consultare la sezione in
Esecuzione di un'operazione con questa tabella.
L'output consiste in una cartella Limiti modificabili. I limiti rettangolari sono limiti 2D.
Min X & Y (minimo X e Y) - traccia del punto iniziale lungo gli assi x e y.
Max X & Y (massimo X e Y) - traccia del punto finale lungo gli assi x e y.
Limiti circolari
Limiti circolari
Accertarsi che sia attiva una cartella di limiti modificabili. Seguire le indicazioni riportate
sotto per creare una casella circolare disegnandola dinamicamente o immettendo dei valori
in una finestra di dialogo.
Tenere premuto il tasto MAIUSC e fare doppio clic con il pulsante sinistro del mouse sul
punto in cui si desidera iniziare nella finestra grafica 3D. Un cerchio si deve estendere
dinamicamente da questo punto di ancoraggio al cursore. Fare di nuovo clic per terminare il
limite. Vengono definite due coordinate sui lati opposti del cerchio.
120
Pro/TOOLMAKER
Per creare un limite circolare con una finestra di dialogo, consultare la sezione in Esecuzione
di un'operazione con questa tabella.
centro (X e Y)
Raggio
121
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
È possibile creare limiti a tre spigoli da utilizzare con le passate U e V in alcune circostanze.
Il limite viene comunque immesso nel calcolo come forma a quattro lati ma un lato ha
lunghezza pari a zero. È possibile utilizzare più di un limite per limitare le passate U e V,
vedere Più limiti.
I diagrammi riportati in questa sezione sono semplificati perché forniti a scopo illustrativo.
Le superfici triangolate non sono visibili, ma quando si creano passate U e V, come in tutti
gli altri processi di lavorazione, le superfici triangolate devono essere attive.
La passata laterale, ovvero lo spazio tra ciascun percorso, viene specificato dall'utente lungo
il lato più lungo del limite e calcolato per il lato più corto. Per ottenere i migliori risultati, i
due lati scelti per le passate incrociate devono avere una lunghezza simile.
Le linee corrono parallele ai limiti obliqui laterali nel diagramma sottostante e le passate
sono troppo ravvicinate nella parte superiore della figura:
Le linee corrono parallele ai limiti superiore e inferiore nel diagramma sottostante, le passate
sono distanziate in modo corretto e uniforme:
Le linee corrono parallele ai lati della spirale nel diagramma sottostante. È possibile
osservare che oltre a un "raggruppamento" non ideale di passate a un'estremità, molte aree
non vengono toccate dalla fresa e sono aree che tendono verso il verticale.
122
Pro/TOOLMAKER
Le linee corrono parallele alle estremità della spirale nel diagramma sottostante. Le passate
sono nel complesso regolari e ben distanziate ma devono ancora essere adeguate. È
possibile vedere che la forma della spirale viene seguita bene:
Quattro limiti
Fare riferimento alla sezione in Modifica manuale di limiti per maggiori informazioni sulle
scelte rapide e gli strumenti di creazione o modifica manuale dei limiti.
In generale, è possibile modificare un limite creato dal sistema (vedere Limiti non
modificabili) o tracciarne uno completamente a mano con l'Editor limiti.
Nell'esempio che segue viene illistrato un limite siluetta creato da una superficie selezionata.
123
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Si tratta di un limite singolo chiuso, ovvero il limite si posiziona in modo tale che l'estremità
iniziale e quella finale condividono lo stesso punto.
Il numero minimo di limiti U e V che è possibile creare è due. È possibile creare qualsiasi
altro numero di limiti.
Si noti che se vengono creati solo due limiti U e V, non devono necessariamente essere
associati.
Per creare quattro punti associati sui limiti, il singolo limite chiuso deve essere suddiviso e
questa operazione verrà eseguita in corrispondenza degli "angoli" della forma (vedere sotto).
Accertarsi quindi che i lati opposti abbiano le stesse caratteristiche in termini di direzione
(indicata da una freccia). Per modificare la direzione di un limite, selezionarlo e premere
CTRL+D (direzione). Questa direzione è significativa, poiché un insieme di limiti impone la
direzione alle passate sulla superficie e l'altro insieme impone la sequenza temporale delle
passate.
124
Pro/TOOLMAKER
A questo punto occorre decidere a quale coppia di limiti opposti sarà parallelo il flusso di
passate. Selezionare i limiti desiderati disegnando una casella sovrapposta ai due elementi o
facendo clic su ogni singolo elemento tenendo premuto CTRL. Premere CTRL+F per
contrassegnare il flusso come parallelo. In questo modo sarà possibile alternare lo stato non
contrassegnato e lo stato contrassegnato.
Il diagramma che segue mostra che i due limiti paralleli scelti sono il limite in fondo alla
spirale e il limite corrispondente all'estremità più interna della spirale. I limiti sono
contrassegnati dal simbolo "parallelo".
Due limiti
Fare riferimento alla sezione in Creazione manuale di limiti e Modifica manuale di limiti per
maggiori informazioni sulle scelte rapide e gli strumenti di creazione o modifica manuale dei
limiti. In generale, è possibile modificare un limite creato dal sistema o tracciarne uno
completamente a mano con l'Editor limiti.
Creare o modificare i due limiti che correranno come lati paralleli e opposti. Dall'Editor limiti,
assicurarsi che i due limiti si spostino nella stessa direzione (selezionarne uno e premere
CTRL + D per modificare la direzione della freccia lungo la sua lunghezza) e siano marcati
come paralleli (selezionare entrambi e premere CTRL + F). I limiti possono ora essere
utilizzati con le passate U e V.
125
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Il limite a destra del diagramma sottostante viene contrassegnato come linea di flusso
(selezionarlo e premere CTRL+F) e il limite "di lunghezza zero" verrà anche trattato come
linea di flusso per il calcolo:
Più limiti
Le passate U e V funzionano meglio quando il cambiamento globale della forma della
superficie è graduale e minimo in ogni sezione del limite. Ciò è dovuto al fatto che l'angolo e
il percorso della fresa in ogni passata vengono calcolati a partire dalla posizione della fresa
rispetto all'inizio e alla fine. Se le forme e gli angoli delle passate iniziale e finale sono molto
diversi, tutte le passate intermedie devono adattarsi in modo estremo. Inoltre la spinta di
avanzamento (la distanza delle passate) è ottenuta dal limite più lungo da cui vengono
eseguite le passate (contrassegnate come perpendicolari). La distanza tra le passate lungo il
lato perpendicolare più corto è inferiore in quanto lo stesso numero deve adattarsi a una
distanza più piccola.
Una spinta di avanzamento di 1 mm significa che la distanza tra ogni passata sul quel lato è
pari a 1 mm, mentre sul lato opposto le passate sono più ravvicinate.
126
Pro/TOOLMAKER
È possibile creare questi limiti nella stessa cartella o modificare il contenuto delle cartelle in
modo da potere applicare le passate U e V come un processo unico.
Divisione di un limite
È possibile associare un numero qualsiasi di nodi e fare in modo che un limite aperto formi il
lato di più aree per le passate U e V.
127
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
È inoltre possibile utilizzare ulteriori insiemi di limiti per rifilare le aree della "patch" delle
passate U e V e proteggere le aree della geometria dalla lavorazione.
Se si creano due cartelle limiti quando si esegue l'operazione, si limitano le passate all'area
all'interno della seconda cartella limiti.
Per ulteriori informazioni su come configurare i database materiali e utensili e sulla relativa
modalità d'uso in Pro/TOOLMAKER, vedere Introduzione ai database utensili e materiali.
Utilizzo di un materiale
Il materiale utilizzato per un particolare lavoro, il materiale del progetto, viene impostato
nella pagina Impostazioni progetto.
Il materiale viene utilizzato principalmente a due scopi: per facilitare la scelta di un utensile
nel database utensili e per configurare determinati parametri di taglio.
128
Pro/TOOLMAKER
Determinati utensili nel database utensili vengono spesso utilizzati per lavorare determinati
materiali. Ogni utensili nel database utensili può memorizzare il materiale con cui è
associato, così quando si sceglie un utensile per le operazioni di lavorazione, solo gli utensili
a cui è associato lo stesso materiale del progetto vengono visualizzati.
Nel database materiali per ogni materiale viene memorizzata una velocità di taglio adatta.
La velocità di taglio viene utilizzate per configurare parametri avanzati da utilizzare nelle
fasi di postprocesso di creazione di percorsi utensile.
129
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per modificare l'ordine di visualizzazione degli elementi, fare clic sull'intestazione di una
colonna, ad esempio Diametro fresa. La colonna verrà evidenziata e una freccia verrà
visualizzata nell'intestazione per indicare l'ordinamento. Un secondo clic inverte l'ordine.
Per spostare una colonna, selezionarne l'intestazione e trascinarla nella posizione desiderata.
Per selezionare un elemento, fare clic sulla relativa colonna. L'immagine dell'elemento viene
visualizzata a destra. Su un elemento selezionato è possibile eseguire le seguenti
operazioni:
130
Pro/TOOLMAKER
L'azione di doppio clic su un elemento è equivalente a scegliere l'elemento con un solo clic
seguito dalla selezione del pulsante Modifica.
Accesso alla finestra di dialogo Gestione database utensili dalle finestre di dialogo
di lavorazione
Tutte le finestre di dialogo di lavorazione includono pagine per definire l'utensile, la fresa e il
portautensili che verranno utilizzati nelle operazioni di lavorazione. Questi elementi possono
essere definiti direttamente dalle pagine di lavorazione, ma è anche possibile scegliere o
modificare un elemento dal database utensili selezionando l'opzione Carica presente in tali
pagine. Vedere ad esempio la pagina Fresa per tutte le operazioni di lavorazione.
131
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per modificare l'ordine di visualizzazione dei portautensili, fare clic sull'intestazione di una
colonna, ad esempio Diametro inferiore. La colonna verrà evidenziata e una freccia verrà
visualizzata nell'intestazione per indicare l'ordinamento. Un secondo clic inverte l'ordine.
Per spostare una colonna, selezionarne l'intestazione e trascinarla nella posizione desiderata.
132
Pro/TOOLMAKER
Gli elementi vengono filtrati anche se la pagina è stata aperta utilizzando il pulsante
Scegli... nella pagina Progettazione utensile del database utensili e selezionando la casella
di controllo Filtra per connessione nella pagina Database utensili della finestra di dialogo
Opzioni. In quest'ultimo caso vengono visualizzati solo gli elementi con le connessioni
inferiori appropriate.
Per aggiungere un elemento alla progettazione composita nella sezione inferiore della
finestra di dialogo, fare doppio clic su tale elemento nell'elenco superiore di portautensili. A
destra della sezione inferiore della finestra di dialogo viene visualizzata l'anteprima della
progettazione. Se nella pagina Database utensili della finestra di dialogo Opzioni è stata
selezionata l'opzione Filtra per connessione, gli elementi visualizzati nell'elenco superiore
verranno ridotti a quelli la cui connessione corrisponde alla connessione superiore
dell'elemento selezionato.
Al termine della progettazione, fare clic su OK per caricarla nella pagina Portautensili oppure
su Annulla in qualsiasi momento per tornare alla pagina Portautensili senza salvare le
modifiche.
133
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
materiale - Materiale definito per la fresa. Notare che se il materiale viene modificato,
anche altri parametri vengono modificati automaticamente.
Immagine fresa - Immagine modificabile che visualizza in anteprima la forma della fresa.
L'immagine può essere modificata allo stesso modo dell'immagine del portautensili
descritto in Pagina Portautensili per tutte le operazioni di lavorazione. Le operazioni di
modifica sono riassunte nella tabella Controlli per l'immagine dell'utensile.
Vedere la pagina Utensile per tutte le operazioni di lavorazione per Diametro fresa, Raggio
d'angolo, Conicità (° / lato), Lunghezza scanalatura, Diametro gambo e Sporgenza
utensile.
Definizione gambo - Vedere Pagina Fresa avanzata per tutte le operazioni di lavorazione.
Numero di denti - Vedere Pagina Fresa avanzata per tutte le operazioni di lavorazione.
Centro utensile - Vedere Pagina Fresa avanzata per tutte le operazioni di lavorazione.
Vedere Pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie per Spinta
avanzamento e Passo in Z.
Vedere Pagina Fresa avanzata per tutte le operazioni di lavorazione per Velocità mandrino,
Velocità di avanzamento per dente, Uscita e Refrigerante.
135
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Spessore sul fondo del portautensili - Vedere Pagina Portautensili per tutte le operazioni
di lavorazione.
Connessione superiore - Nome della connessione nella parte superiore del segmento del
portautensili.
Connessione inferiore - Nome della connessione nella parte inferiore del segmento del
portautensili.
136
Pro/TOOLMAKER
Seleziona database
Nome utensile
Numero utensile
137
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Scegli...
Avvia la finestra di dialogo Crea portautensili del database utensili, da cui è possibile
selezionare un portautensili esistente o crearne uno nuovo composito. Se è stata
selezionata l'opzione Filtra per connessione nella pagina Opzioni del database utensili,
nella finestra di dialogo Crea portautensili del database utensili verranno visualizzati solo i
portautensili la cui connessione inferiore corrisponde alla connessione superiore della fresa.
Nome fresa
Catalogo
Immagine utensile
Un immagine di anteprima dell'utensile completo. Finché non viene selezionata una fresa
come parte della definizione, non verrà visualizzata nessuna immagine.
138
Pro/TOOLMAKER
Per le operazioni relative alle passate di lavorazione sono disponibili opzioni di controllo
avanzate: premere CTRL per visualizzare prima la finestra di contenimento.
Parametri comuni
Parametri comuni
Le pagine relative a ciascuna finestra di dialogo delle strategie di lavorazione dipendono
dall'operazione ma molti dei parametri sono gli stessi. In questo capitolo vengono descritte
alcune pagine con i relativi parametri.
Utensile completo
139
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Fresa
La fresa è la parte dell'utensile fino dove il gambo si connette con il portautensili. Lo spigolo
di taglio fa parte di questa definizione. Lo stesso valore per tutte le operazioni di fresatura e
foratura.
Fresa di un utensile
Forme di fresa
Fresa sferica
140
Pro/TOOLMAKER
Toroidale
Toroidale piatto
Trapano
Bareno
Maschio
Alesatrice
141
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Portautensili
Portautensili di un utensile
Il portautensili è la parte a cui si connette la fresa. Questo può essere definito come una
forma o una serie di forme interconnesse.
142
Pro/TOOLMAKER
143
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per una fresa piatta (vedere di seguito), il diametro si riferisce alla parte inferiore della
conicità (estremità più corta)
Ad esempio, una fresa a base piatta ha un raggio d'angolo pari a zero, una fresa a sfera a un
raggio d'angolo pari a metà del suo diametro e una fresa toroidale ha un raggio d'angolo
compreso tra zero e metà del suo diametro.
144
Pro/TOOLMAKER
Fresa a sfera
Fresa toroidale
Conicità (° / lato) - Specifica la conicità della fresa per lato. Pro/TOOLMAKER non supporta
frese con conicità posteriore, ad esempio le frese a coda di rondine.
Se si sceglie una fresa dalla libreria, questo valore viene impostato automaticamente.
Il diagramma sopra riportato mostra delle forme di fresa esagerate con diversi angoli di
conicità.
Diametro gambo - Diametro della parte della fresa che entra nel portautensili.
Sporgenza utensile - Lunghezza della parte visibile dell'utensile, dalla punta all'inizio del
portautensili. Essa rappresenta la lunghezza della scanalatura sommata a quella del
gambo.
La lunghezza della scanalatura e il profilo del gambo possono essere definiti nella pagina
Fresa per tutte le operazioni di lavorazione. La modifica della lunghezza della scanalatura o
di quella del gambo, comporta anche la modifica della Sporgenza utensile.
145
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: i valori qui visualizzati sono solo a scopo illustrativo, per dimostrare la relazione tra le
voci della finestra di dialogo Portautensili e il profilo del portautensili.
Tutte le voci sono separate da virgole e organizzate in coppie, con alternanza dei valori d e
z. Di seguito viene illustrato un esempio di come un vero portautensili verrebbe definito:
146
Pro/TOOLMAKER
Gli archi verticali non vengono rappresentati. È possibile approssimare un arco verticale
esterno (convesso) tracciando diversi punti oppure (soluzione migliore) tracciare il punto in
cui gli spigoli su uno dei lati della curva si incontrerebbero se fossero estesi e trasformati in
linee rette. Un arco verticale interno può essere approssimato da uno smusso.
Benché l'approssimazione non sia corretta, è semplice ed essendo più ampia dell'elemento
reale, risulta adeguata per la protezione del tallonamento.
Database utensili -
Carica
Il pulsante Carica visualizza la finestra di dialogo Gestione database utensili per gli utensili,
che consente di selezionare un utensile dal database utensili.
Salva
Il pulsante Salva visualizza la pagina Progettazione utensile del database utensili, che
consente di salvare l'utensile nel database utensili.
Questa pagina fornisce l'interfaccia per la modifica della sola fresa e viene visualizzata solo
la porzione della fresa dell'utensile completo.
147
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nome fresa
Immagine fresa
La progettazione corrente della fresa è visualizzata sul lato destro della finestra di dialogo.
L'immagine può essere modificata allo stesso modo dell'immagine del portautensili descritto
in Pagina Portautensili per tutte le operazioni di lavorazione. Le operazioni di modifica sono
riassunte nella tabella Controlli per l'immagine dell'utensile.
Diametro fresa
Raggio d'angolo
Conicità (° / lato)
Lunghezza scanalatura
148
Pro/TOOLMAKER
Diametro gambo
Sporgenza utensile
Definizione gambo
I valori nel campo Definizione gambo rappresentano il profilo del gambo in termini di
altezza e diametro, come descritto in Pagina Utensile per tutte le operazioni di lavorazione.
Questo campo è solo a scopo informativo e non è modificabile.
Database utensili
Carica
Il pulsante Carica visualizza la finestra di dialogo Gestione database utensili per le frese, che
consente di selezionare una fresa dal database utensili.
Salva
149
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Utensile
I parametri che seguono fanno parte della definizione dell'utensile.
Numero utensile
Fresa
I parametri che seguono fanno parte della definizione della fresa.
Numero di denti
150
Pro/TOOLMAKER
Centro utensile
Indica se la fresa taglia al centro della superficie di taglio. Questo parametro influisce anche
sul diametro del profilo minimo su rampa. Per ulteriori informazioni sul diametro minimo del
profilo, vedere Pagina Rampa.
Passo in Z fresa
Spessore
I valori dello spessore per la fresa.
Spessore XY e spessore Z
Lavorazione
I valori riportati di seguito vengono utilizzati nel piano Parametri di taglio.
Velocità mandrino
Velocità del mandrino della fresa. La velocità di taglio del materiale è uguale alla velocità
del mandrino moltiplicata per la circonferenza della fresa. Di conseguenza, se si modifica la
velocità del mandrino, la velocità di taglio viene impostata sul valore dato dalla formula.
Si noti che la nuova velocità di taglio può risultare leggermente diversa dal valore
generato dalla formula poiché viene arrotondata al numero intero più vicino.
Il valore di default della velocità del mandrino viene calcolato in base al valore di default
della velocità di taglio utilizzando la formula.
Avanzamento per dente della fresa. Il valore di default dell'avanzamento per dente è un
ottantesimo del diametro della fresa.
Il motivo dell'esistenza di questo campo oltre a quello della velocità di taglio è fornire due
metodi per calcolare il valore poiché nei cataloghi di utensili può essere presentato in diversi
modi.
151
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Uscita
Velocità di avanzamento in uscita della fresa. Il valore di default dell'uscita è tre quarti della
velocità di avanzamento di taglio.
Velocità di taglio
Velocità di taglio del materiale dell'utensile. La velocità del mandrino è uguale alla
velocità di taglio divisa per la circonferenza della fresa. Di conseguenza, se si modifica la
velocità di taglio, la velocità del mandrino viene impostata sul valore dato dalla formula.
Si noti che la nuova velocità del mandrino può risultare leggermente diversa dal valore
generato dalla formula poiché viene arrotondata al numero intero più vicino.
Il valore di default della velocità di taglio è la velocità di taglio del materiale del progetto. La
velocità di taglio del materiale del progetto può essere modificata nella pagina Impostazioni
progetto.
Refrigerante
152
Pro/TOOLMAKER
Nome portautensili
Immagine portautensili
153
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Il modo migliore per modificare le altezze è fare clic su una delle etichette e trascinarla in
alto o in basso. Per default, anche alle altezze che superano il profilo adeguato vengono
applicati valori di offset corrispondenti. È possibile selezionare questa opzione di
progettazione dalla pagina Opzioni del database utensili. Per rendere modificabile una delle
etichette, selezionarla senza trascinarla.
Per aggiungere una nuova sezione cilindrica/conica alla parte superiore della progettazione,
fare clic sul pulsante "*". Ciò consente di aggiungere due nuovi profili, il primo dei quali
modificabile. Con la modifica del valore verrà impostato anche il valore del profilo
soprastante. In questo modo sarà molto più facile definire le forme con passo.
Per aggiungere un nuovo profilo piatto alla parte superiore della progettazione, fare clic sul
pulsante "^" (accento circonflesso).
Se si fa clic sul pulsante "+" quando viene visualizzato sullo schermo, vengono generati due
nuovi profili, uno immediatamente sotto il pulsante e uno immediatamente sopra.
Per aggiungere un profilo, fare doppio clic sull'immagine o utilizzare il menu contestuale
(pulsante destro del mouse). Il profilo verrà inserito nel punto in cui si fa clic.
Modifica di profili
Quando si modifica un'etichetta, per confermare la modifica del valore premere il tasto
INVIO oppure fare clic in un qualsiasi altro punto dell'immagine. Premendo il tasto TAB si
conferma inoltre la modifica di un valore e si seleziona l'etichetta successiva per la modifica.
Se si modifica un'etichetta ma si desidera annullare le modifiche apportate, premere il tasto
ESC.
154
Pro/TOOLMAKER
Per rimuovere un profilo, fare clic sul pulsante "X" accanto allo stesso. In alternativa,
selezionare l'etichetta del profilo e utilizzare il menu contestuale (pulsante destro del
mouse). Il menu di scelta rapida consente inoltre di azzerare la progettazione, reimpostando
per l'immagine i valori che erano attivi quando la finestra di dialogo è stata aperta per la
prima volta.
Consente di definire se viene applicato uno spessore al fondo del portautensili, riducendo in
questo modo la lunghezza della fresa.
Portautensili
Database utensili
Carica
Salva
Definizioni di spessore
Spessore XY e spessore Z
In diverse situazioni potrebbe essere desiderabile utilizzare una forma modificata della fresa
specificata. Ad esempio, nelle fasi di lavorazione a priori, o di sgrossatura, si potrebbe
decidere che non è desiderabile lavorare fino a raggiungere la superficie, ma è preferibile
lasciare uno strato sul lavoro oppure, nel caso di lavorazione di un elettrodo, è necessario
lasciare un gioco scintilla. Questi tipi di effetti possono essere ottenuti impostando valori di
spessore XY e Z per la fresa.
155
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Gli effetti delle diverse impostazioni per lo spessore XY e Z sui calcoli di taglio sono descritti
di seguito.
I calcoli sono basati sulle dimensioni effettive della fresa utilizzata. Indicato per operazioni di
finitura.
I calcoli sono basati su una fresa modificata, valore di offset maggiore di quello utilizzato.
Uno strato di materiale viene lasciato sul lavoro. Indicato per operazioni di sgrossatura e
semifinitura.
I calcoli sono basati su una fresa modificata, valore di offset minore di quello utilizzato.
Indicato in circostanze speciali quali la creazione di elettrodi con gioco scintilla. È importante
comprendere alcuni punti relativi al processo di modellazione con spessore negativo prima di
impostarne i valori, dato che si presentano ramificazioni per l'intero lavoro. Dove
appropriato, è necessario rimodellare la geometria con offset all'interno del software CAD.
I calcoli sono basati su una fresa modificata, con offset pari a valori diversi nel piano XY e
nella direzione Z. Ciò spesso risulta utile per le operazioni eseguite accanto a pareti ripide.
156
Pro/TOOLMAKER
Notare che impostando uno spessore XY maggiore di quello Z per una fresa sferica
comporta, ai fini dei calcoli, la modifica della fresa in toroidale. Notare inoltre che per una
fresa sferica lo spessore XY non può essere inferiore a quello Z.
Anziché uno spessore negativo, è possibile digitare la funzione speciale per il gap elettrodo
sg(), che verrà sostituita dal valore Gap elettrodo specificato nella finestra di dialogo
Impostazioni progetto. Notare che le parentesi sono tonde, e non deve essere inserito
nessuno spazio dopo sg o tra le parentesi.
Quando ci si sposta in un campo diverso o si fa clic su OK, la funzione sg() viene sostituita
dal valore specificato nel campo Gap elettrodo della finestra di dialogo Impostazioni
progetto, ad esempio -0,05.
Anche in questo caso, spostandosi su un campo diverso o facendo clic su OK, la formula
immessa viene sostituita dal valore calcolato:
in questo esempio: 0,5 + (-0,7) = -0,2.
Se si salva una macro delle operazioni di lavorazione che utilizza la funzione sg(), è possibile
regolare facilmente il gioco scintilla utilizzato da queste operazione quando si esegue
nuovamente la macro immettendo il nuovo gioco scintilla negativo nella finestra di dialogo
Impostazioni progetto visualizzata all'esecuzione della macro. Questo consente di evitare
l'alterazione manuale dello spessore in ogni operazione di lavorazione nella macro.
Dato che i calcoli per lo spessore negativo sono basati su una fresa modificata più piccola di
quella utilizzata, lo spessore deve essere di dimensioni uguali o più piccole del raggio
d'angolo della fresa. Nei casi in cui l'offset è maggiore del raggio d'angolo della fresa, le
superfici con angoli prossimi a 45º verranno influenzate in modo negativo, dato che gli
angoli della fresa influenzano la superficie lavorata e lo spessore agli angoli è di fatto
maggiore del valore impostato (vedere la figura seguente). Le superfici orizzontali o verticali
non vengono influenzate.
157
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Un'alternativa all'utilizzo di questo file consiste nel definire una fresa toroidale con un raggio
d'angolo uguale al valore negativo dello spessore; ad esempio, per un raggio d'angolo di 1
mm viene utilizzato uno spessore negativo di -1 mm.
Se si definisce il calcolo con una fresa cilindrica, senza raggio d'angolo, lo spessore sarà
maggiore del valore impostato sulle superfici prossime ai 45 gradi.
Una fresa toroidale con un raggio d'angolo positivo uguale allo spessore negativo desiderato,
consente di ottenere risultati migliori e più precisi.
158
Pro/TOOLMAKER
Superficie
Spinta di avanzamento - Il valore della spinta di avanzamento può essere impostato per le
passate parallele, le passate radiali, le passate a spirale, le passate U e V, le passate laterali
costanti e le passate sgrossatura a zig-zag. Per molte strategie la spinta di avanzamento
equivale alla distanza tra le passate in un piano perpendicolare all'asse della fresa, mentre la
passata laterale costante misura la superficie. Per la maggior parte delle strategie si tratta di
una distanza 2D, mentre per la passata laterale costante si tratta di una distanza 3D.
159
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Estensione passata - Definisce di quanto si estende la passata oltre lo spigolo del limite
per permettere alla fresa di spostarsi nel taglio alla velocità di avanzamento della
lavorazione anziché alla velocità di avanzamento rapida. È possibile impostare l'estensione
sia per le passate parallele sia per le passate radiali.
Le passate parallele seguenti sono state create con un'estensione pari a 0 (zero):
160
Pro/TOOLMAKER
Ogni livello z comprende un profilo della superficie e una serie di profili di offset concentrici.
L'offset è l'intervallo delle dimensioni degli spazi tra le passate, definito dai valori minimo e
massimo impostati per questo parametro. Pro/TOOLMAKER sceglie, all'interno dell'intervallo,
il valore più grande che non lascia alzate indesiderate tra le passate.
Alcuni strumenti di lavorazione o frese non sono abbastanza potenti o precisi per cancellare
l'area alla velocità massima raggiungibile. In questo caso è possibile diminuire i valori di
offset minimo e massimo.
Se si impostano questi valori manualmente, il valore di offset minimo deve essere superiore
al parametro Tolleranza offset (vedere Pagina Smoothing per le finestre di dialogo Passate
terrazzamento, Passate di sgrossatura anima, Passate contornatura e Passate orizzontali) e
inferiore al raggio dell'albero della fresa, mentre il valore di offset massimo deve essere
superiore al valore di offset minimo ma inferiore al doppio di tale valore.
161
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando l'altezza della cuspide non è raggiungibile, alcuni valori, quali la spinta di
avanzamento o il passo in Z, possono non essere più validi. Per risolvere il problema,
modificare gli angoli di contatto o l'altezza della cuspide.
• Passate incrociate
Controlla i parametri:
o Distanza chiusura
o Spinta di avanzamento
I seguenti parametri interagiscono anche con il controllo dell'altezza della cuspide per
modificare tale valore:
Controlla il parametro:
o Spinta di avanzamento
I seguenti parametri interagiscono anche con il controllo dell'altezza della cuspide per
modificare tale valore:
• Passate contornatura
Controlla i parametri:
o Passo in Z
I seguenti parametri interagiscono anche con il controllo dell'altezza della cuspide per
modificare tale valore:
162
Pro/TOOLMAKER
• Passate orizzontali
Controlla i parametri:
Controlla i parametri:
o Passo in Z verticale
Non sono presenti angoli di contatto da considerare perché le passate laterali costanti
garantiscono la distanza della spinta di avanzamento.
Limiti Z - Corrispondono alle posizioni minima e massima della fresa. In questo intervallo è
consentito il movimento, indipendentemente dallo spessore.
Z minimo - Il valore minimo di default viene rilevato al punto più basso per tutte le superfici
nella geometria. Se si imposta un valore superiore, le superfici vengono tagliate a tale
altezza e non vengono lavorate più in basso.
Può essere considerato come un piano orizzontale che viene aggiunto alle superfici prima
che queste vengano lavorate.
163
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando si sposta la fresa dalla superficie, questa continua ad abbassarsi al massimo fino al
livello z minimo.
Limiti Z massimi - Il livello z massimo rappresenta la posizione più alta per la fresa. Il
valore viene impostato per default sul punto più alto di tutte le superfici. È possibile
impostare un valore superiore, aumentando così l'altezza di lavorazione sopra le superfici. In
alternativa, è possibile impostare un valore inferiore, in modo che la fresa inizi la lavorazione
a lavoro già avviato.
Nota:
• Poiché questo può causare dei problemi quando si creano dei percorsi utensile asse
3+2, i valori minimo e massimo Z non vengono normalmente memorizzati come
default quando si seleziona Usa come default dal menu di scelta rapida della
finestra di dialogo delle passate. Se si desidera memorizzare i valori minimo e
massimo Z come predefiniti insieme agli altri valori, selezionare Preserva Z min e
max per passate nella pagina Opzioni generali.
Angolo di contatto - Limita gli angoli della superficie all'intervallo più adeguato al tipo di
passata. Le passate contornatura, ad esempio, sono più efficienti sulle superfici più profonde
per i motivi illustrati di seguito.
• Gli spazi tra le passate vengono calcolati a partire dal valore del passo in Z descritto
in precedenza.
• Sulle superfici in cui la variazione del livello z è minima, gli spazi tra le passate sono
maggiori e i risultati ottenuti possono non essere soddisfacenti.
Pertanto è possibile limitare l'area di lavoro agli angoli della superficie compresi, ad esempio,
tra 30 e 90 gradi.
164
Pro/TOOLMAKER
Limitare le passate a un intervallo di angoli per ottenere i risultati migliori per l'utensile.
Nel diagramma riportato di seguito è illustrato il significato dei due angoli forniti. Sono stati
impostati due angoli di 15° e 60° e le passate vengono create solo tra i due punti di contatto
(linee nere).
Solo aree di contatto - Crea le passate solo nel punto in cui la fresa entra in contatto con
le superfici. Negli esempi riportati di seguito sono visualizzati i risultati delle passate
contornatura con e senza l'opzione Solo aree di contatto.
Senza l'opzione Solo aree di contatto vengono lavorati lo spigolo esterno della superficie di
base e l'alzata centrale.
165
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Con l'opzione Solo aree di contatto la lavorazione è limitata alle superfici effettive della
geometria.
Nota:
Nei seguenti diagrammi è possibile osservare gli effetti generati dal smoothing su una serie
di passate.
166
Pro/TOOLMAKER
Fare clic sulla casella di controllo per selezionare o deselezionare questa opzione. È
necessario selezionare la casella di controllo per qualsiasi valore digitato da utilizzare.
Raggio massimo - Descrive una curva come una porzione di cerchio in modo da
considerare la curvatura in base al raggio. Questo è il valore radiale più grande consentito.
167
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Tolleranza offset - Distanza massima da cui l'offset del profilo con smoothing si discosta
dai profili interni (offset). Questo parametro è identico a Tolleranza profilo, con la
differenza che fa riferimento solo ai profili interni (offset) e non a quello esterno. Utilizzando
lo smoothing vengono spesso creati più profili. L'offset effettivo dei profili con smoothing è in
genere inferiore all'offset senza smoothing Di conseguenza, il valore di Tolleranza offset
viene misurato tra un qualsiasi profilo con smoothing (ad eccezione di quello più esterno) e
l'angolo vivo di un profilo immaginario tracciato senza smoothing ma allo stesso offset di
quello con smoothing.
A differenza del parametro Tolleranza profilo, la modifica di questo valore non comporta il
mancato rilevamento di materiale. Per maggiori dettagli sull'ottimizzazione degli offset,
vedere la sezione relativa agli offset minimi e massimi nella pagina Passate per tutte le
finestre di dialogo delle strategie.
Nota: la tolleranza offset deve essere inferiore all'offset minimo della fresa specificato nella
pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie, altrimenti l'offset con
smoothing potrebbe sovrapporsi all'offset successivo e quindi il materiale non verrebbe più
lavorato.
Entrata
Distanza corrispondente all'offset delle passate inserite subito dopo quelle esterne rispetto
alle passate più esterne.
Uscita
Il valore dell'uscita deve essere inferiore al valore passo in z delle passate, come indicato
nella pagina Passate oppure, se è stata scelta l'opzione Passo in Z adattivo, inferiore al
passo in z minimo, come indicato nella pagina Passo in Z adattivo.
168
Pro/TOOLMAKER
Se le passate sugli spigoli superiori di una superficie cadono troppo vicino o troppo lontano
da tali spigoli, il passo in z adattivo aggiunge ulteriori passate per compensare. Il valore
del passo in z (vedere Pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie) controlla
quindi la distanza z massima tra le passate per l'intera superficie, mentre il passo in z
adattivo consente di regolare tali valori per adattarli in modo ottimale alle superfici.
Nelle passate terrazzamento con passo in z adattivo, viene inserita una passata per tagliare
più vicino alla parte superiore e il passo in z della passata successiva viene calcolato in base
a questa operazione, in modo da garantire che il materiale venga rimosso dalle facce
superiori:
Passo in z minimo - Indica il valore minimo del passo in z quando viene attivato il passo in
z adattivo. La distanza tra le passate non è inferiore a questo valore.
169
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Passo del profilo in z - Questo parametro è relativo all'entità massima della modifica dei
profili delle superfici per due livelli z adiacenti. Se il profilo della superficie è stato calcolato a
una data altezza z (z=0 nella figura che segue), il profilo relativo al valore z successivo viene
calcolato provvisoriamente. Viene quindi calcolato il valore massimo della distanza
orizzontale più breve tra punti adiacenti sui due profili. Se l'entità della modifica dei profili da
un livello z a quello successivo è superiore al passo del profilo in z, il profilo provvisorio viene
ignorato. Viene quindi eseguito un adattamento al livello z in modo tale da inserire un
ulteriore profilo. Questo processo viene ripetuto finché viene rilevato un profilo che soddisfa
tutti i requisiti. Se il valore viene impostato manualmente, dovrà essere superiore all'offset
minimo impostato nella pagina Passate.
170
Pro/TOOLMAKER
Abilita
Selezionare questa opzione per abilitare il calcolo del profilo steso durante la passate di
lavorazione.
Tolleranza
Altezza fetta
Diametro stelo
Il campo a sinistra indica il diametro minimo dello stelo; il campo a destra indica il diametro
massimo. Normalmente non è necessario modificare il diametro minimo. La limitazione del
diametro massimo consente di ridurre i tempi di calcolo del profilo stelo, soprattutto in caso
di superfici aperte di grandi dimensioni.
È inoltre possibile calcolare un nuovo profilo stelo quando le passate di lavorazione sono
collegate in modo da formare un percorso utensile. Inoltre, è possibile ricalcolare il profilo
steso, per passate di lavorazione o un percorso utensile, a prescindere dal fatto che fosse
stato originariamente calcolato, utilizzando diversi parametri. Questo non richiede un nuovo
calcolo delle passate di lavorazione o del percorso utensile per cui è veloce. Selezionare le
cartelle appropriate relative alle passate di lavorazione o al percorso utensile, quindi
selezionare Ricalcola profilo stelo... dal menu Percorso utensile.
Una volta calcolato il profilo stelo, esso può essere utilizzato per determinare la sporgenza
minima richiesta dell'utensile per un dato portautensili, e poter quindi garantire che il
portautensili non entrerà in collisione con le superfici. Selezionare Profilo stelo... dal menu
Percorso utensile.
Selezionare Profilo stelo... dal menu Percorso utensile. Nella finestra di dialogo Profilo
stelo vengono visualizzate tutte le definizioni per lo stelo della fresa incluso il valore per
Sporgenza utensile richiesta.
171
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Fresa di riferimento
Per attivare la funzione di creazione delle passate di materiale residuo, selezionare Abilita. A
questo punto è possibile specificare la fresa di riferimento.
Solitamente la fresa di riferimento è più grande della fresa principale definita nella pagina
Fresa della finestra di dialogo. Definire le dimensioni della fresa inserendo i valori nei campi
Diametro fresa e Raggio d'angolo.
Limiti
Spesso, per ottenere una buona finitura della superficie sullo spigolo delle aree di materiale
residuo, conviene che le passate di materiale residuo vengano sovrapposte alle passate
precedenti. A tale scopo impostare i valori di spessore per la fresa di riferimento. Se si
ingrandisce la fresa di riferimento in questo modo, si espande l'area coperta dalle passate di
materiale residuo. La portata dell'espansione dipende dalla geometria precisa della parte.
È possibile ingrandire la fresa con valori diversi per il piano XY e la direzione Z impostando
rispettivamente Sovraspessore XY e Sovraspessore Z. Il valore di default per Sovraspessore
Z, tuttavia, corrisponde al valore di Sovraspessore XY. Nessuno dei due valori può essere
inferiore a zero e Sovraspessore Z non può essere superiore a Sovraspessore XY.
Disegno dei percorsi utensile al centro della fresa o in corrispondenza della punta
Per modificare la modalità di disegno della passata, scegliere Opzioni dal menu Strumenti,
quindi fare clic sulla pagina Grafica. Nella casella di riepilogo a discesa Disegna percorsi
utensile in selezionare Punta della fresa e Centro fresa.
Nota: se si utilizza una fresa a base piatta, il percorso utensile ha lo stesso aspetto sia che
questa opzione sia attivata o disattivata, in quanto il centro e la punta della fresa coincidono.
Oltre a influenzare il disegno dei percorsi utensile, questa opzione incide sul disegno dei
limiti 3D.
172
Pro/TOOLMAKER
Passate terrazzamento
Le passate terrazzamento vengono generate da un insieme di profili di superficie che
descrivono la forma delle superfici a diverse altezze z, le fette presenti nella geometria e un
insieme di profili interni di offset. Il terrazzamento di solito viene utilizzato nella fase di
sgrossatura della lavorazione e, come suggerisce il nome, consente di sgombrare grandi
quantità di materiale molto rapidamente. In alternativa alle passate terrazzamento, sono
disponibili passate di sgrossatura anima per la lavorazione di anime a cui è possibile
accedere dall'esterno.
Nota: l'insieme superiore di profili non è generalmente incluso nel percorso utensile
risultante, in quanto si presume che questi giacciano sulla parte più superiore del blocco.
Regolare il livello z massimo nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle
strategie quando si impostano i parametri della fresa per rimuovere materiale dal livello
superiore; immettere il livello z esistente più la distanza di passo in z.
173
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output consiste in una cartella Passate terrazzamento. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
174
Pro/TOOLMAKER
Quando le passate vengono collegate per creare un percorso utensile di sgrossatura anima,
le aree vengono liberate dall'alto verso il basso. Ovviamente, il materiale deve essere
rimosso su un livello prima di poter passare al successivo.
Nota: l'insieme superiore di profili non è generalmente incluso nel percorso utensile
risultante, in quanto si presume che questi giacciano sulla parte più superiore del blocco.
Regolare il livello z massimo nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle
strategie quando si impostano i parametri della fresa per rimuovere materiale dal livello
superiore; immettere il livello z esistente più la distanza di passo in z.
L'output è una cartella di passate di sgrossatura anima. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
Passate contornatura
Le passate contornatura, come le passate terrazzamento, vengono generate da un insieme
di profili di superficie che descrivono la forma delle superfici a diverse altezze z, come fette
orizzontali attraverso la geometria. Le passate contornatura vengono generalmente utilizzate
per la semifinitura e la finitura.
Le passate contornatura sono meglio indicate per superfici con angoli compresi tra 30 e 90
gradi Questo perché la distanza tra le passate viene misurata lungo l'asse utensile (come
passo in Z). Nel caso di superfici sono poco profonde, il materiale non verrà rimosso
efficientemente.
175
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Dalla seguente figura, è possibile notare che per ottenere la migliore rimozione del
materiale, le passate sono spaziate uniformemente sulle superfici verticali; tuttavia sono
presenti due aree problematiche dove la superficie diventa poco profonda. Una si trova nel
collo della forma a bottiglia, dove i due lati di lavorazione si incrociano sul piano orizzontale
creando un effetto a spina di pesce. L'altra è situata dove la superficie si avvicina a un
aspetto orizzontale nella parte inferiore dove le passate sono troppo distanziate. Entrambi i
problemi possono essere limitati o almeno ridotti, limitando le passate contornatura ad
angoli di contatto compresi tra 30 e 90 gradi e utilizzando un'altra strategia più indicata per
lavorare le aree poco profonde.
L'output consiste in una cartella Passate contornatura. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
176
Pro/TOOLMAKER
Passate orizzontali
Quando si seleziona l'opzione Passate orizzontali, Pro/TOOLMAKER individua tutte le aree
piane della geometria e inserisce delle passate al livello z di ciascuna area.
Spesso l'opzione viene utilizzata per la finitura quando il materiale in eccesso è già stato
rimosso. Equivale all'ultimo "anello" di un insieme di passate di terrazzamento e condivide
con le stesse numerosi parametri di controllo. Le passate di terrazzamento vengono
generate da un insieme di profili di superficie (vedere il glossario dei termini), mentre le
passate orizzontali sono costituite da un solo profilo di superficie su ciascuna superficie
orizzontale. Entrambe le passate di terrazzamento e le passate orizzontali forniscono a
ciascun profilo di superficie ulteriori profili interni di offset.
177
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output consiste in una cartella Passate orizzontali. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
• Diverse altezze z
178
Pro/TOOLMAKER
Nota: l'insieme superiore di profili non è generalmente incluso nel percorso utensile
risultante, poiché si presuppone che questi si trovino sulla parte più alta del blocco. Regolare
il livello z massimo nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie quando
si impostano i parametri della fresa per rimuovere materiale dal livello superiore. Immettere
il livello z esistente più la distanza di passo in z.
L'output è una cartella di passate di sgrossatura a zig-zag. Collegare le passate per creare
un percorso utensile.
Passate parallele
Passate parallele
Le passate parallele sono un insieme di passate parallele con una spinta di avanzamento
lungo una linea a un angolo definito.
179
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nell'esempio riportato sopra, l'angolo della spinta di avanzamento viene calcolato a partire
da 0 gradi, lungo l'asse y e parallelamente all'asse x. Le passate vengono spaziate
equamente nella selezione a destra, ma in modo sproporzionato (sulle superfici angolate non
parallele all'asse y) a sinistra. È possibile utilizzare l'opzione Limita da spinta di
avanzamento superficie (vedere Pagina Passate per passate parallele) per limitare le
passate alle aree in cui sono più equidistanti o una strategia di passate incrociate per
generare simultaneamente due insiemi complementari di passate parallele ad angolo retto
tra loro.
L'output consiste in una cartella Passate parallele. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
180
Pro/TOOLMAKER
Angolo - Valore (compreso nell'intervallo da -180° a 180°) dell'angolo con cui vengono
eseguite le passate. Se l'angolo è impostato su 0, le passate vengono create parallelamente
all'asse x (o perpendicolarmente all'asse y) e alla rotazione ABC. L'ordine delle passate e la
direzione in cui si sposta la fresa lungo le passate dipendono dalle impostazioni di
collegamento definite nella pagina Generale per la maggior parte delle strategie di
collegamento. L'angolo impostato influenza il calcolo della spinta di avanzamento. Se si
lavorano superfici verticali, le passate parallele funzionano al meglio dove l'angolo è
perpendicolare a queste superfici.
Passo in Z - Valore minore dell'intervallo compreso tra il valore minimo e massimo del
limite Z, che consente di creare passate di sgrossatura parallele. Il valore di default della
spinta di avanzamento corrisponde alla differenza tra il valore minimo e massimo del limite
Z. Se la spinta di avanzamento è impostata su un valore inferiore al valore di default,
vengono create passate di sgrossatura parallele.
Limita da spinta di avanzamento superficie - Limita le passate parallele alle aree in cui
sono più efficaci, in particolare quando vengono utilizzate in una strategia di passate
incrociate.
Disabilitato - Le passate non solo limitate dalla spinta di avanzamento delle superfici.
Questa opzione è selezionata per default per le strategie delle passate parallele.
Limita spinta di avanzamento - Limita le passate alle aree in cui la distanza della spinta
di avanzamento (misurata lungo la superficie) tra le passate successive è inferiore alla
distanza di chiusura. Questa è l'impostazione di default per il primo insieme di passate in
un'operazione di passate incrociate.
Riempi spinta di avanzamento - Limita le passate alle aree in cui la distanza della spinta
di avanzamento di un insieme di passate parallele generate a un angolo perpendicolare
all'insieme corrente e con la stessa fresa è superiore alla distanza di chiusura. Questa è
l'impostazione di default per il secondo insieme di passate in un'operazione di passate
incrociate.
181
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Passate incrociate
Rappresenta un modo pratico per generare due insiemi complementari di passate parallele a
90 gradi tra loro, come illustrato di seguito, con l'opzione Limita da spinta di
avanzamento superficie impostata su Limita spinta di avanzamento per il primo insieme
di passate (orizzontali) e su Riempi spinta di avanzamento per il secondo (verticali).
Viene prima aperta la finestra di dialogo Passate parallele per il primo insieme di passate
(con Limita spinta di avanzamento attivato). Dopo che si è fatto clic su OK, viene
visualizzata la pagina Passate per il secondo insieme di passate, con l'angolo ruotato di 90
gradi (e Riempi spinta di avanzamento attivato).
L'output consiste in due cartelle Passate parallele. Collegare le passate per creare dei
percorsi utensile.
182
Pro/TOOLMAKER
Passate radiali
Passate radiali
Le passate radiali convergono in un punto centrale. La spinta di avanzamento viene calcolata
lungo la circonferenza del cerchio con un raggio definito. Questa strategia di lavorazione ha
maggiore efficacia su aree che includono superfici curve poco profonde e aree circolari in
quanto le passate sono spaziate lungo il piano xy (passo laterale) e non il piano z (passo in
z). L'altezza z di ciascun punto lungo una passata radiale è uguale all'altezza z delle superfici
triangolate, a cui sono state effettuate regolazioni per lo spessore applicato e la definizione
della fresa.
Area centrale protetta con un limite o mediante una riduzione del valore radiale:
183
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Area centrale e pareti protette con un limite o mediante una riduzione del valore radiale. È
possibile utilizzare un'altra strategia più adatta alle superfici verticali di fresatura per
lavorare le pareti, ad esempio le passate contornatura.
L'output consiste in una cartella Passate radiali. Collegare le passate per creare un percorso
utensile.
184
Pro/TOOLMAKER
Spinta di avanzamento
La spinta di avanzamento viene calcolata a partire dalla linea blu nel diagramma riportato
sopra. Le passate vengono distribuite equamente in base al valore impostato nel campo
Spinta di avanzamento.
Centro
È necessario specificare la posizione xy del punto centrale del cerchio. Le passate radiali
iniziano e terminano in corrispondenza di questo centro. Per facilitare la determinazione
delle coordinate, è possibile eseguire lo zoom avanti e visualizzare la posizione del cursore
nei campi delle coordinate del mouse sulla barra di stato.
Angolo
Gli angoli minimo e massimo fungono da limiti delle passate. Controllano l'arco dell'angolo
dell'operazione, ovvero quante parte del cerchio completo viene lavorata.
Ogni passata radiale inizia al centro e termina in corrispondenza della circonferenza del
cerchio, a meno che non sia specificato altrimenti nel campo Raggi (sotto). Lungo l'asse
della fresa (vista z), una linea con un angolo di 0 gradi è parallela all'asse x e una linea con
un angolo di 90 gradi è parallela all'asse y. Un angolo di 360 gradi corrisponde a un giro
completo del cerchio e la linea è parallela all'asse x. Un angolo il cui valore è compreso tra 0
e 360 gradi corrisponde a una rotazione in senso antiorario rispetto al punto centrale.
L'angolo minimo è la prima passata radiale da creare, mentre l'angolo massimo è l'ultima.
Un intervallo compreso tra 0 e 360 corrisponde al cerchio completo, un intervallo compreso
tra 0 e 180 a metà cerchio e così via.
185
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Si tenga presente che la direzione in cui vengono collegate le passate determina l'ordine di
lavorazione delle passate e non quali passate sono all'angolo iniziale o a quello finale. Nella
finestra di dialogo Collega è possibile scegliere Inverti, Unidirezionale o qualsiasi altra
impostazione.
Raggi
Impostare i limiti radiali del cerchio delle passate. Per evitare la lavorazione eccessiva
dell'area centrale, impostare un valore radiale minimo superiore (la passata non si estende
dal centro, 0, ma da una distanza definita) e controllare la dimensione globale del cerchio
con il valore radiale massimo.
Nel diagramma riportato di seguito viene illustrato l'effetto di raggi minimo e massimo
diversi sulle passate radiali:
186
Pro/TOOLMAKER
Passate a spirale
Passate a spirale
Osservando una passata a spirale da una vista piana, essa appare come un'unica linea
curvilinea che origina da un punto centrale e gira intorno a sé stessa. L'altezza z di ciascun
punto lungo una passata a spirale è uguale all'altezza z delle superfici triangolate, a cui sono
state effettuate regolazioni per lo spessore applicato e la definizione della fresa. Quando la
passata viene collegata, la fresa la effettuerà come una singola linea o una serie di linee
curve a seconda della strategia di collegamento.
La passata laterale è lo spazio tra ogni "spira" della passata. La passata può essere creata in
senso orario o antiorario, ma la direzione effettiva con cui si sposterà la fresa viene
determinata dal metodo di collegamento.
Questa strategia di lavorazione ha maggiore efficacia su aree che includono superfici curve
poco profonde e aree circolari in quanto le passate sono spaziate lungo il piano xy (passo
laterale) e non il piano z (passo in z).
187
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Viene creata una cartella Passate a spirale. Collegare le passate per creare un percorso
utensile.
188
Pro/TOOLMAKER
Spinta di avanzamento
La spinta di avanzamento per una passata a spirale è la spaziatura tra le "spirali" della
passata lungo il piano xy.
Centro
è necessario specificare la posizione xy del punto centrale della spirale. La passata viene
calcolata a partire da questo punto, anche se non inizia effettivamente da qua (il raggio
minimo può essere impostato su un valore superiore).
Raggi
Per impostare le dimensioni dell'area coperta dalla spirale, definire i raggi minimo e
massimo. Per fare iniziare la spirale dal punto centrale, impostare il raggio minimo su 0. Per
farla iniziare più lontano, immettere la distanza dal centro impostando il raggio minimo su
un valore superiore. Controllare le dimensioni globali del cerchio con il valore radiale
massimo.
Nel diagramma riportato di seguito viene illustrato l'effetto di raggi minimo e massimo
diversi sulle passate a spirale.
189
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Senso orario
Passate U e V
Passate U e V
Le passate U e V sono passate che scorrono sulla superficie in formazione quasi parallela,
come le passate parallele, ma la cui forma e la cui direzione sono determinate dai limiti
circostanti. Ogni percorso riprende la forma di quello precedente e presenta alcune
caratteristiche di quello successivo. Quindi i percorsi cambiano gradualmente forma (U e V)
da un lato all'altro della patch.
Per informazioni sull'impostazione dei limiti per la lavorazione, vedere Modifica di limiti per
passate U e V.
La spinta di avanzamento, cioè la distanza tra ogni passata, viene specificata dall'utente per
il lato più lungo del limite e calcolata per il lato più corto. Per ottenere i migliori risultati, i
due lati scelti per le passate incrociate devono avere una lunghezza simile. L'altezza z di
ciascun punto lungo una passata radiale è uguale all'altezza z delle superfici triangolate, a
cui sono state effettuate regolazioni per lo spessore applicato e la definizione della fresa.
Questa strategia di lavorazione ha maggiore efficacia su aree che includono superfici poco
profonde in quanto le passate sono spaziate lungo il piano xy (passo laterale) e non il piano
z (passo in z).
190
Pro/TOOLMAKER
Viene creata una cartella Passate U e V. Collegare le passate per creare un percorso
utensile.
Spinta di avanzamento
La spinta di avanzamento per le passate U e V è lo spazio tra ogni passata lungo il lato del
limite perpendicolare più lungo.
191
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output è una cartella di passate sul bordo. Collegare le passate per creare un percorso
utensile.
192
Pro/TOOLMAKER
È possibile creare curve triangolate selezionando una cartella Entità superiori e le curve,
quindi scegliendo Triangola dal menu Geometria o dal menu di scelta rapida (facendo clic
con il pulsante destro del mouse). È possibile creare curve triangolate dai limiti selezionando
la cartella Limiti e quindi scegliendo Converti in curve dal menu Limiti, come descritto in
Modifica dei limiti.
La lavorazione lungo una curva è una funzione di creazione di passate di livello molto basso.
L'utensile segue la geometria immessa (curve).
Il flag inverso fa sì che le passate vengano eseguite nella direzione opposta alle curve
originali.
• Sulla curva - la punta utensile segue la curva. Questa opzione può essere utilizzata,
ad esempio, per l'incisione.
• Sinistra - la punta utensile rimane a sinistra della curva. La distanza di default per
questo offset corrisponde al raggio della fresa.
193
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
È inoltre possibile fornire uno spessore (positivo o negativo) per tagliare altro materiale o
lasciarne.
Quando queste passate vengono collegate, si crea un percorso utensile di lavorazione lungo
una curva che include spostamenti di attacco verticali e orizzontali all'inizio di ogni curva e
ritrazioni orizzontali e verticali alle estremità.
Se si seleziona anche una cartella limite, quest'ultima definisce la direzione della profondità
specificata e gli offset per le passate offset in Z. È inoltre possibile utilizzare questi limiti per
rifilare le passate. Se non è selezionato alcun limite, viene mantenuta l'intera curva di offset.
Per generare delle passate di lavorazione lungo una curva, confrontare questa tabella con
l'argomento Esecuzione di un'operazione.
194
Pro/TOOLMAKER
Viene creata una cartella Passate di lavorazione lungo curva. Collegare le passate per creare
un percorso utensile.
La passata laterale costante può essere eseguita sia da un profilo chiuso, ricavato da una
passata della fresa o sul bordo 2D o 3D, oppure da un profilo aperto di una passata della
fresa. Non è possibile ricavare un profilo direttamente da un limite aperto, è necessario
prima creare da tale limite una passata della fresa mediante la creazione di passate sul
bordo.
195
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La passata laterale costante con un profilo chiuso crea offset verso l'interno a partire
dall'area definita da un insieme di limiti.
La passata laterale costante con un profilo aperto produce il numero specificato di offset su
entrambi i lati del profilo aperto, con lo stesso effetto di un insieme di passate parallele in
bitangenza.
L'output consiste in una cartella Passate laterali costanti. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
Spinta di avanzamento
La spinta di avanzamento per le passate laterali costanti viene calcolata in modo che tutte
le passate siano equidistanti lungo la superficie.
Limita offset a
Offset orizzontali
197
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nell'illustrazione è inoltre possibile vedere che vi sono poche passate sulle aree con una
modifica notevole a livello z. Ciò perché la spaziatura viene calcolata solo lungo il piano
orizzontale o il piano di lavoro.
Passate in bitangenza
Passate in bitangenza
Le passate in bitangenza consentono di lavorare gli angoli del lavoro per ottenere una
finitura eccellente. È possibile eseguire singole passate in bitangenza:
o creare delle passate parallele in bitangenza con passate laterali costanti. È possibile
utilizzare questa strategia per ordinare gli angoli del lavoro, dove il materiale da rimuovere
con le passate in bitangenza standard è un po' troppo. Selezionare inoltre Limita offset a
nella pagina delle passate e impostare un valore adatto quando si creano le passate laterali
costanti.
198
Pro/TOOLMAKER
L'output consiste in una cartella Passate parallele in bitangenza o una cartella Passate
laterali costanti a seconda del processo selezionato. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
Sovraspessore
Questo è un sovraspessore che può essere temporaneamente applicato alla fresa oltre allo
spessore normale. Impostare questo sovraspessore per le operazioni delle passate in
bitangenza o quando si modificano le passate con un grezzo.
È possibile utilizzare Sovraspessore per creare le passate lungo i raccordi dove il raggio è
superiore a quello della fresa. Ad esempio, se si dispone di una superficie con raccordi con
un raggio d'angolo di 8 mm e si desidera creare una passata in bitangenza con una fresa
sferica di 10 mm, è possibile applicare un sovraspessore di 4 mm. Le passate in
bitangenza vengono create per una fresa sferica di 18 x 9 mm (che rileva il raccordo) e
vengono quindi proiettate sulla superficie per creare un percorso utensile per la fresa di 10 x
5 mm. Si tenga presente che se si sta usando una fresa squadrata, è necessario specificare
un valore positivo per il sovraspessore in quanto in questo caso il raggio d'angolo della fresa
è considerato inferiore al raggio del raccordo.
Poiché si tratta di un valore dello spessore, viene specificato esattamente come gli altri
spessori. L'unica differenza è che durante i calcoli viene aggiunto alle dimensioni definite
della fresa oltre allo spessore della superficie.
199
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Angolo bitangenza
200
Pro/TOOLMAKER
Una passata laterale costante con un profilo aperto produce il numero specificato di offset
su entrambi i lati del profilo, con lo stesso effetto di un insieme di passate parallele in
bitangenza. Utilizzare questa strategia dopo avere ordinato gli angoli del lavoro, dove il
materiale da rimuovere con le passate in bitangenza standard è un po' troppo. Non
dimenticare di selezionare Limita offset a e impostare un valore adatto quando si creano le
passate laterali costanti.
Nota: la generazione di passate di offset per un tipo di passate diverse dalle passate in
bitangenza o dalle passate sul bordo può produrre risultati irrilevanti. Generare le passate
laterali costanti solo a partire dai limiti, dalle passate sul bordo o dalle passate in
bitangenza. Non è possibile creare le passate laterali costanti contemporaneamente per i
limiti e le passate.
201
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output consiste in una cartella Passate laterali costanti. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
L'output consiste in una cartella Passate laterali costanti. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
202
Pro/TOOLMAKER
Passate offset in z
Utilizzare l'opzione Passate offset in Z per decentrare le passate orizzontali o sul bordo.
Questo può risultare utile, ad esempio, quando si desidera lavorare aree orizzontali sulle
quali il materiale rimanente è superiore a quanto può essere rimosso in una passata con una
data fresa. Le passate offset in Z sono copie delle passate originali, decentrate verso l'alto
lungo l'asse utensile.
Per utilizzare questa opzione, selezionare la cartella Passate orizzontali o Passate sul
bordo, quindi selezionare Passate offset in Z dal menu Lavorazione. Viene visualizzata la
finestra di dialogo Passate offset in Z. Nel campo Offset assiale, immettere la distanza,
lungo l'asse utensile, che si desidera tra ogni passata di offset. Nel campo Numero di
offset, immettere il numero di offset da creare:
• Le passate offset in Z orizzontali sono collegate allo stesso modo delle passate di
terrazzamento, cioè con rampe elicoidali tra livelli e linee uniformi all'interno di un
livello.
• Le passate offset in Z sul bordo sono collegate da spostamenti di rampa a zig-zag tra
i singoli offset.
Ogni copia delle passate originali effettuata viene decentrata dalla passata originale, nella
direzione dell'asse utensile in incrementi dati dalla distanza impostata nel parametro Offset
assiale della finestra di dialogo Passate offset in Z. Le passate sul bordo in Z possono
essere utili per la lavorazione di nervature.
Per questa funzionalità sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si tiene premuto il
tasto MAIUSC facendo clic su Passate offset in Z, la cartella originale di passate di input
rimane al livello superiore, anziché essere sostituita dalla cartella Passate offset in Z.
L'output consiste in una cartella Passate offset in Z. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
L'output consiste in una cartella Passate terrazzamento. Collegare le passate per creare un
percorso utensile.
Nelle aree poco profonde, la lavorazione consiste in passate lungo il raccordo. In quelle
profonde, le passate attraversano il raccordo. È possibile controllare in modo indipendente la
spinta di avanzamento nelle aree poco profonde e il passo in Z in quelle profonde. Nelle aree
poco profonde è possibile che la spinta di avanzamento non sia constante perché i raccordi
hanno lo stesso raggio ma possono avere larghezze variabili. Di conseguenza, le passate si
avvicinano in caso di restringimento del raccordo e si allontanano in caso di allargamento.
È possibile connettere le estremità delle passate nelle sezioni poco profonde mediante
movimenti, da o sulle superfici, che vanno dalla passata più esterna a quella più interna
seguendo una traiettoria a spirale. Sono inoltre disponibili opzioni per la connessione delle
passate negli angoli in cui si uniscono tre o più raccordi.
204
Pro/TOOLMAKER
L'output consiste in una cartella Passate finitura materiale residuo. Collegare le passate per
creare un percorso utensile.
Passate
• Angolo bitangenza - Punto in cui la fresa di riferimento entra in contatto con le
superfici in due punti, identificando un angolo in cui l'utensile non è in grado di
penetrare. L'angolo di bitangenza è compreso tra le normali in corrispondenza dei
punti di contatto ed è l'angolo minimo per il quale è possibile individuare uno spigolo.
• Passo in Z - Specifica la distanza massima tra passate adiacenti nelle aree profonde
supponendo di eseguire un taglio di profondità massima.
Nota: il risultato finale determinato dal passo in Z e dalla spinta di avanzamento varia
in base alla geometria delle superfici da lavorare.
• Fresa di riferimento - Fresa a sfera utilizzata per individuare gli angoli del lavoro.
Deve essere più grande della fresa di destinazione definita nella pagina Utensile.
205
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Limiti
• Profondità taglio - Profondità minima e massima di taglio. La profondità di taglio è
limitata al valore massimo. Non vengono create passate nelle aree in cui la profondità
di taglio è inferiore al valore minimo.
• Tutti - Vengono create passate sia per le aree profonde sia per quelle poco
profonde.
• Poco profondo - Vengono create passate solo per le aree poco profonde.
Connessioni
• Spirale - Tipo di movimenti di collegamento da utilizzare per la connessione delle
estremità di aree poco profonde, in modo che la lavorazione venga eseguita con
movimento spiraliforme dalla passata più esterna a quella più interna. Sono
disponibili tre opzioni.
• Angolo - Tipo di movimenti di collegamento utilizzati per unire aree di passate poco
profonde in corrispondenza degli angoli in cui si uniscono i raccordi. Sono disponibili
tre opzioni.
• Limite angolo - Angolo utilizzato per determinare se unire aree poco profonde in
corrispondenza degli spigoli quando il parametro Angolo è impostato su Piano XY o
3D.
206
Pro/TOOLMAKER
Bidirezionale - Ogni passata viene lavorata nella direzione opposta alla passata
precedente. Un breve spostamento di collegamento connette le due estremità.
207
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Bidirezionale: lavora ogni passata nella direzione opposta alla passata precedente. Un
breve spostamento di collegamento connette le due estremità. Per creare il percorso utensile
bidirezionale sono necessari entrambi i metodi di fresatura. Non è quindi possibile
selezionare contemporaneamente Fresatura concorrente e Bidirezionale.
208
Pro/TOOLMAKER
Per collegare un insieme di passate, fare riferimento a questa tabella e alle istruzioni
riportate in Esecuzione di un'operazione.
L'output è una cartella percorso utensile. È possibile verificare il percorso utensile sullo
schermo oppure eseguirne l'animazione per visualizzarlo in modo più chiaro. Vedere Modifica
e analisi dei percorsi utensile. Una volta finalizzati tutti i dettagli, è possibile eseguire il
postprocesso del percorso utensile. Vedere Postprocessore.
In questo capitolo vengono descritti numerosi parametri comuni per tutte le strategie di
collegamento. Se ad esempio il lavoro richiede solo la fresatura concorrente o la fresatura
convenzionale, è possibile indicare questa specifica nelle opzioni di collegamento di
determinate operazioni (nella pagina Generale o nella pagina Fresatura
concorrente/convenzionale, se necessario). È necessario determinare lo stile di taglio più
adeguato per ciascuna area del lavoro.
209
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Direzione
Unidirezionale
La fresa taglia solo in una direzione, ma non è garantito che la rifilatura sia sempre
concorrente o convenzionale in modo uniforme. È responsabilità dell'utente effettuare una
valutazione e decidere di selezionare l'inversione, se necessario, per lo stile di rifilatura
desiderato.
Le due figure che seguono mostrano il collegamento delle passate parallele unidirezionali e
bidirezionali. Si noti il grande numero di ritrazioni (visualizzate in rosso) nell'esempio di
passate unidirezionali, mentre nell'esempio di passate bidirezionali, le passate sono collegate
con spostamenti lungo la superficie (visualizzati in verde).
210
Pro/TOOLMAKER
Inverti - Unidirezionale
Se sono selezionate le passate unidirezionali (vedere sopra), un segno di spunta nella casella
Inverti produce l'inversione della direzione delle passate.
Bidirezionale
Se questa opzione è selezionata, ogni passata viene lavorata nella direzione opposta alla
passata precedente. Un breve spostamento di collegamento connette le due estremità e
spesso prende il nome di lavorazione a zig-zag.
Per creare il percorso utensile bidirezionale, normalmente sono richiesti sia il metodo di
fresatura concorrente che quello di fresatura convenzionale. Fare clic sul pulsante di scelta
per alternare i due stati.
Fresatura concorrente/convenzionale
Questa opzione consente di spezzare le passate, in modo tale che vengano sempre lavorate
verso il basso o verso l'alto. Le parti piane vengono lavorate nella direzione specificata dal
parametro Inverti (descritto in precedenza). L'opzione è disponibile per le strategie in cui il
livello z varia lungo una passata. Non può essere utilizzata per un percorso utensile di
contornatura o un percorso utensile di area orizzontale.
Esiste una Pagina Fresatura concorrente/convenzionale per la maggior parte delle strategie
di collegamento per controllare i dettagli del comportamento della fresatura
concorrente/convenzionale.
Il diagramma che segue mostra un percorso utensile parallelo, le linee di colore rosso sono
spostamenti rapidi, i collegamenti da una passata all'altra. Poiché il taglio viene effettuato
tutto in una direzione, vi sono molti spostamenti rapidi:
211
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Poiché anche l'ordine delle passate lavorate in direzione opposta viene invertito, è possibile
mantenere la fresatura concorrente.
Ordina passate
Ordine di default
Le passate vengono collegate nel modo più efficiente. Di seguito è visualizzato un insieme di
passate parallele, collegate nell'ordine di default (iniziando dall'angolo superiore sinistro) per
ridurre al minimo il passaggio rapido tra le passate.
212
Pro/TOOLMAKER
Ordine inverso
Come è facile prevedere, le passate vengono eseguite in ordine inverso rispetto al default.
Ad esempio, una fresa che normalmente inizia in corrispondenza del centro e lavora verso gli
spigoli del pezzo in lavorazione in un percorso utensile a spirale, inizia dallo spigolo del
pezzo in lavorazione e procede verso l'interno.
Ordinamento semplice
213
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Ritrazioni
Il diagramma che segue mostra un insieme di passate parallele unidirezionali collegate lungo
una superficie orizzontale piana.
Piano di sicurezza
Il valore di default del Piano di sicurezza supera di circa il 5% l'altezza massima del
lavoro.
Se l'opzione Usa solo piano di sicurezza è selezionata, i punti iniziale e finale del percorso
utensile saranno sempre posizionati sul piano di sicurezza anziché al livello Altezza Z e non
verrà preso in considerazione alcun Punto origine eventualmente specificato.
Suggerimento iniziale
Immettere la posizione xy della posizione iniziale della fresa come guida (i valori per default
corrispondono al centro del lavoro); la fresa si sposta in questa posizione all'inizio del
percorso utensile. Nei lavori di dimensioni maggiori, in cui si ha una grande distanza dal
centro del lavoro e dall'area di lavoro corrente, può essere opportuno modificare questi
valori.
Punto origine
Immettere la posizione xyz del punto origine da utilizzare per il lavoro. Per default, i valori x
e y corrispondono al Suggerimento iniziale e il valore z a 50 mm sopra il livello Altezza Z
(per ulteriori informazioni su questi valori, vedere il paragrafo precedente). Selezionare
Inizia da punto origine se si desidera che la fresa si sposti nel punto di origine all'inizio del
percorso utensile. Selezionare Ritorna a punto origine se si desidera che la fresa si sposti
nel punto di origine alla fine del percorso utensile.
214
Pro/TOOLMAKER
Direzione
Fare clic sui pulsanti di scelta per alternare lo stato attivo e lo stato non attivo.
Fresatura concorrente
Selezionare la casella per specificare la fresatura concorrente solo per il percorso utensile in
uso.
L'opzione Collega per livello Z indica che tutte le passate di un particolare valore di livello
Z vengono lavorate prima di passare a quello successivo. Ciò spesso determina un uso meno
efficiente dei movimenti di collegamento nel percorso utensile, con numerose ritrazioni per
spostare la fresa in altre posizioni xy che condividono lo stesso livello Z.
Per default, l'opzione è deselezionata, quindi le passate vengono collegate in modo tale che
ciascuna area venga lavorata completamente prima di passare a quella successiva.
Bidirezionale
Se questa opzione è selezionata, ogni passata viene lavorata nella direzione opposta alla
passata precedente. Un breve spostamento di collegamento connette le due estremità e
spesso prende il nome di lavorazione a zig-zag. Sia il metodo con fresatura concorrente che
quello con fresatura convenzionale sono necessari per creare il percorso utensile
bidirezionale, quindi non sarà possibile selezionare contemporaneamente l'opzione Fresatura
concorrente.
Tutti i profili inferiori a questo valore non verranno lavorati. Il diametro di un profilo
corrisponde alla sua "estensione", ossia alla distanza massima tra due punti del profilo, per
evitare difficoltà nella rampa della fresa in questo spazio. Il valore di default del diametro è
leggermente inferiore a quello della parte piana della fresa (e zero per le frese a sfera).
215
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Passate profilo
• Fresatura concorrente - Selezionare questa opzione per specificare la fresatura
concorrente solo per il percorso utensile in uso. Se si prevede di eseguire la
specchiatura del percorso utensile in un secondo tempo, o l'operazione è necessaria
per la fresa e il mandrino in uso, la casella di controllo deve essere deselezionata in
modo tale che lo spostamento sia quello per la fresatura convenzionale.
• Diametro minimo profilo - Non viene eseguita la lavorazione di alcun profilo con
valore inferiore a quello specificato. Il diametro di un profilo corrisponde alla relativa
campata, ossia la distanza massima tra due punti del profilo. Per consentire alla fresa
di spostarsi su rampa in questo spazio senza difficoltà, il valore di default del
diametro è leggermente inferiore a quello della parte piatta della fresa (zero per le
frese a sfera).
216
Pro/TOOLMAKER
Passate parallele
Unidirezionale - Consente di invertire la direzione delle passate. Le passate vengono
collegate in modo tale da essere eseguite in una sola direzione. La freccia orizzontale indica
la direzione delle passate stesse, la freccia verticale indica l'ordinamento delle passate.
Bidirezionale - Ogni passata viene lavorata nella direzione opposta alla passata
precedente. Un breve spostamento di collegamento connette le due estremità.
217
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando passa a un livello inferiore, la fresa utilizza un movimento di rampa. In altre parole
taglia in corrispondenza di una pendenza in discesa nel lavoro.
Angolo rampa massimo - Le rampe nel taglio non sono maggiori di questo valore. Le
dimensioni e il tipo di fresa utilizzata e la potenza dell'utensile di lavorazione determinano un
angolo di rampa appropriato.
L'angolo utilizzato per un profilo è spesso meno profondo di questo in quanto la rampa
avanza sempre di almeno il raggio dell'albero della fresa.
218
Pro/TOOLMAKER
Nota: se un profilo è molto piccolo, l'angolo utilizzato può essere più grande di quello
specificato. In genere il parametro Diametro minimo profilo nella pagina Generale di
questa finestra di dialogo consente di evitare questa situazione.
Offset altezza rampa - L'offset altezza rampa rappresenta un'ulteriore altezza utilizzata nel
movimento di rampa in discesa da un profilo superiore. Verifica che l'utensile abbia
completamente rallentato prima di toccare il materiale in modo che tagli in modo uniforme
all'angolo di rampa.
• Profilo su rampa - La fresa si sposta lungo il contorno del profilo man mano che
passa al livello inferiore.
• Diametro elica - Diametro dell'elica di rampa. Nel caso in cui il profilo sia troppo
piccolo per una rampa elicoidale di questo diametro, viene impostato
automaticamente per la rampa del profilo.
219
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La maggior parte delle operazioni di collegamento condividono tutti gli elementi di questa
pagina. Nelle seguenti sezioni vengono descritte le differenze relative all'aspetto della pagina
o al significato delle impostazioni per specifiche strategie di collegamento.
La fresa, durante lo spostamento tra la fine di una passata e l'inizio di un'altra, si trova sulla
superficie o in ritrazione, a seconda della distanza da percorrere. Questo parametro controllo
il punto in cui viene effettuata la decisione tra i due stati. Se la distanza tra il punto finale di
una passata e quello iniziale di un'altra è inferiore a tale valore, la fresa rimane sulla
superficie. Se la distanza è maggiore, la fresa si ritrae sul piano di sicurezza.
220
Pro/TOOLMAKER
Controllare le modalità di spostamento restando sulla superficie della fresa con i parametri
Lungo superficie (definiti di seguito) nella pagina corrente di questa finestra di dialogo.
Per controllare la strategia resta sulle superficie, utilizzare la sezione Lungo superficie
nella parte inferiore della pagina di questa finestra di dialogo. Per controllare gli spostamenti
di ritrazione, selezionare la scheda Ritrazioni nella parte superiore della finestra di dialogo.
221
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Lungo superficie
I collegamenti tra le passate che sono coperti dal parametro Resta sulla superficie entro
sopra descritto, sono ulteriormente controllati dalle seguenti opzioni:
Collegamenti retti
Quando questa opzione è attiva, la connessione diretta tra ciascuna passata lungo la
superficie viene effettuata seguendo una linea dritta. Gli spostamenti lungo la superficie
vengono visualizzati per default in verde nella Finestra grafica.
Spline
Quando questa opzione è attiva, la connessione tra ciascuna passata lungo la superficie è
curva. Il movimento è fluido, senza angoli vivi; questo consente di mantenere la velocità
della fresa pressoché invariata per tutta la lunghezza del collegamento.
La fresa, durante lo spostamento tra la fine di una passata e l'inizio di un'altra, si trova sulla
superficie o in ritrazione, a seconda della distanza da percorrere. Questo parametro
controllo il punto in cui viene effettuata la decisione tra i due stati. Se la distanza tra il punto
finale di una passata e quello iniziale di un'altra è inferiore a tale valore, la fresa rimane sulla
superficie. Se la distanza è maggiore, la fresa si ritrae sul piano di sicurezza. Per esempi
visivi di quanto descritto, vedere la pagina Strategia per la maggior parte delle strategie di
collegamento.
Lungo superficie
I collegamenti tra le passate che sono al di sotto del parametro Resta sulla superficie
entro, sono ulteriormente controllati dalle seguenti opzioni:
222
Pro/TOOLMAKER
Collegamenti retti
Quando questa opzione è attiva, la connessione diretta tra ciascuna passata lungo la
superficie viene effettuata seguendo una linea dritta.
L'esempio sopra mostra, in colore verde, un percorso utensile per passate laterali costanti su
una superficie orizzontale con una strategia di collegamento a linea retta.
Questa opzione influisce solo sulle passate composte da cicli chiusi, quali passate
contornatura e laterali costanti. Le passate parallele, radiali o altre simili a più linee hanno
punti di inizio e fine definiti che devono essere lavorati, per cui il collegamento è sempre
diretto e in linea retta.
Quando questa opzione è attiva, la connessione tra ciascuna passata lungo la superficie
viene effettuata con questo angolo preferito.
Rampa tangente
Gli esempi seguenti mostrano, in colore verde, un insieme di passate laterali costanti su una
superficie orizzontale con una strategia di collegamento a linea angolata (che non supera 30
gradi), una tangenziale e una non tangenziale.
223
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La lunghezza della passata di lavorazione più corta che deve essere eseguita. Le passate più
corte di questo valore non vengono incluse nel percorso utensile.
Resta sulla superficie entro - Corrisponde al parametro condiviso dalle altre strategie di
collegamento. La fresa, durante lo spostamento tra la fine di una passata e l'inizio di
un'altra, si trova sulla superficie o in ritrazione, a seconda della distanza da percorrere.
Questo parametro controllo il punto in cui viene effettuata la decisione tra i due stati. Se la
distanza tra il punto finale di una passata e quello iniziale di un'altra è inferiore a tale valore,
la fresa rimane sulla superficie. Se la distanza è maggiore, la fresa si ritrae sul piano di
sicurezza. Per esempi, vedere la pagina Strategia per la maggior parte delle strategie di
collegamento.
Raggio di collegamento - Raggio delle forme a s utilizzate per collegare ciascun ciclo del
terrazzamento. Se si imposta questo valore a zero o se si disattiva lo smoothing, ogni ciclo
verrà collegato da un percorso più semplice e rettilineo.
224
Pro/TOOLMAKER
Stile
È possibile controllare lo stile della ritrazione da una passata a un'altra. Sebbene la maggior
parte di questo movimento sia controllata nella pagina Raggi, lo stile definisce la forma della
parte superiore di questa ritrazione.
Lo stile di default è Distanza minima, che consente di creare i percorsi utensile più veloci.
Tuttavia alcuni utensili di lavorazione non sono in grado di spostarsi rapidamente lungo un
percorso curvo. In questi casi è possibile scegliere uno degli altri due stili di ritrazione.
Distanza minima
225
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La fresa si sposta verticalmente verso l'alto fino al piano di sicurezza, si sposta in linea retta
lungo questo piano, quindi si abbassa verticalmente all'inizio della passata successiva.
Smoothing
Raggio
Gioco
Questi parametri vengono applicati sia al valore di attacco sia al valore di uscita delle
ritrazioni.
Questa opzione incide sul percorso quando lo stile di collegamento è Distanza minima.
Specifica la distanza di cui si sposta la fresa dalla superficie prima che venga attivata la
modalità rapida, la lunghezza dell'uscita della passata di lavorazione.
226
Pro/TOOLMAKER
Supera superficie di
Per i movimenti di ritrazione verticale minima la fresa si alza a un'altezza di sicurezza. Per i
movimenti di distanza minima la fresa viene sollevata dalla superficie a una distanza di
sicurezza, dopo avere superato la distanza specificata in Supera superficie entro.
Nota: questa sicurezza deve essere considerata in aggiunta allo spessore già specificato per
la fresa. In particolare, con uno spessore negativo, la distanza di sicurezza supera la
superficie ridotta ma non la superficie reale. Pertanto impostare un valore superiore per
impedire che la fresa urti accidentalmente la superficie.
Rotori
Queste opzioni incidono sul percorso solo quando lo stile di collegamento è Distanza minima
(vedere Pagina Generale per la maggior parte delle strategie di collegamento):
Distacco e Approccio
I valori di Distacco e Approccio modificano l'arco del percorso rispettivamente tra i segmenti
di uscita e attacco dei movimenti di ritrazione: a un valore maggiore corrisponde un arco
maggiore.
227
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Ispezione/modifica punta
Quando la punta si avvicina alla fine della durata di taglio ottimale, viene forzata una
ritrazione completa. Il numero specificato qui indica per quanto può tagliare la fresa prima
della ritrazione.
Questa pagina controlla gli archi di attacco e uscita durante una ritrazione. Impostare la
distanza massima tra le passate per rimanere sulla superficie e quando retrarre nella pagina
Strategia. Controllare lo stile della ritrazione nella pagina Ritrazioni.
Raccordo
Consente di scegliere come gli archi di attacco e uscita delle ritrazioni si adattano alla
passata di lavorazione.
Il percorso della fresa corrisponde alla superficie, compresi le superfici verticali e gli angoli.
Un arco viene inserito solo al termine della passata e soltanto se non si rischia di urtare il
lavoro.
Riduci rifilatura
Il percorso di ritrazione è il più vicino possibile alla superficie e viene mantenuta una
distanza minima dalla superficie per l'inserimento dell'arco del raggio impostato.
228
Pro/TOOLMAKER
Nei casi in cui è fondamentale evitare la lavorazione eccessiva, questa è una modifica buona
e prudente della strategia. La passata viene rifilata in modo da includere l'intero arco, ma
non più di quanto avvenga nel caso di un collegamento di una passata di lavorazione
completa.
Rifilatura
Questa opzione incide sul percorso quando il raccordo del raggio è Riduci rifilatura o Passata
rifilatura completa.
La maggior parte delle strategie ha un raggio verticale, come descritto di seguito. Alcune
hanno anche un raggio orizzontale, come descritto in Pagina Raggi per percorsi utensile con
raggi orizzontali.
Raggi verticali
Attacco e uscita
È il raggio dell'arco utilizzato per entrare nella e uscire dalla passata di lavorazione.
229
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Estensione rampa
Nota: tranne nel caso in cui Fresatura concorrente/convenzionale sia l'opzione scelta nella
pagina Generale per la maggior parte delle strategie di collegamento, le impostazioni di
questa pagina non avranno effetto.
Sovrapposizione passate
Quando una passata viene spezzata, ciascuna parte viene estesa oltre il punto di incontro e
quindi le passate si sovrappongono. Ciò assicura una finitura più uniforme. Poiché entrambe
le passate vengono estese in base a questo valore, la lunghezza effettiva della
sovrapposizione è due volte il valore fissato. Notare che la lavorazione viene eseguita verso
l'alto o verso il basso, ovvero nella direzione opposta (su o giù) rispetto a quella preferita.
230
Pro/TOOLMAKER
Gli angoli inferiori al valore indicato sono considerati "poco profondi". Le passate poco
profonde possono essere lavorate in entrambe le direzioni, poiché ovviamente la fresatura
convenzionale o concorrente è irrilevante, e in queste aree il percorso utensile è meno
spezzettato. La lavorazione di solito viene eseguita nella direzione opposta rispetto alla
fresatura convenzionale o concorrente (secondo la scelta) nelle aree più ripide, ma è
possibile modificare questa impostazione selezionando inverti dalle opzioni di direzione della
pagina principale.
% unione
Alcune sezioni del percorso utensile possono essere lavorate verso l'alto dove è preferibile
un movimento verso il basso, e viceversa, per evitare un'eccessiva frammentazione. La
lunghezza massima della sezione opposta è una percentuale relativa dell'intera passata.
Riguarda l'ordine delle passate parallele, radiali, a spirale e laterali costanti. Assicura che per
tutti i pezzi venga applicata la fresatura concorrente o convenzionale, se questa opzione è
selezionata. Se la casella è deselezionata (fare clic per modificare lo stato), la fresatura delle
passate sarà concorrente o convenzionale, in base alla posizione relativa della fresa nel
momento specifico. Osservare le frecce guida sulla superficie, riportate nella finestra grafica
3D, per vedere gli effetti.
Rimuovi picchi
Talvolta al termine di una passata, dove una superficie è adiacente a un'altra con un angolo
molto acuto, si verifica un brusco salto. Ciò può accadere nel punto in cui la fresa tocca una
parete ripida e viene sollevata in alto oppure dove la fresa "cade" sul fondo da una
sporgenza alta. Rimuovi picchi consente di rimuovere questi salti.
231
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
I picchi o i salti con angolo superiore a questo vengono modificati nel percorso utensile.
L'angolo viene misurato in base al piano orizzontale.
Se questa opzione è attiva, vengono rimossi solo i picchi al termine delle passate.
L'opzione non determina alcuna rimozione di picchi in una passata ciclica poiché non vi è un
termine. In questo caso, è possibile deselezionare l'opzione e rimuovere i picchi dal centro
delle passate.
È possibile ritagliare eventuali aree orizzontali lasciate nella parte in alto o in basso del
picco. Il valore utilizzato è la lunghezza massima dell'area modificata in base al percorso
utensile.
232
Pro/TOOLMAKER
Una passata di sgrossatura anima che termina in corrispondenza del limite di rifilatura viene
estesa orizzontalmente verso l'esterno fino a un punto in cui la fresa è completamente libera
dal blocco e successivamente collegata alla passata successiva con uno spostamento
verticale in uscita e un movimento di ritrazione, seguito da un analogo movimento in entrata
(significa che il valore Resta sulla superficie entro viene ignorato per le passate di
sgrossatura anima aperte finché non vengono modificate).
Nota: quando le passate di sgrossatura anima vengono collegate per creare un percorso
utensile, le aree vengono liberate iniziando dall'alto e procedendo verso il basso. Ogni area
viene completamente liberata prima di passare a una inferiore. Tenere presente che
l'insieme di profili in cima non viene lavorato in quanto si presume che i profili superiori
giacciano sulla parte più superiore del blocco che è quindi già sgombra di materiale. Se è
necessario tagliare a questa altezza, il valore z massimo deve essere regolato nella pagina
Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
233
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La maggior parte delle opzioni di questa pagina sono descritte in Pagina Raggi per tutte le
strategie di collegamento.
Attacco e Uscita
234
Pro/TOOLMAKER
L'offset altezza rampa rappresenta un'ulteriore altezza utilizzata nel movimento di rampa in
discesa da un profilo superiore. Verifica che l'utensile abbia completamente rallentato prima
di toccare il materiale e che tagli in modo uniforme all'angolo di rampa.
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
Unidirezionale
Nell'esempio che segue, viene applicata una passata parallela a una superficie orizzontale
limitata da un limite con un altro limite all'interno (per formare un'isola o un'alzata di
materiale). Le passate vengono collegate in modo tale da essere eseguite in una sola
direzione. La freccia orizzontale indica la direzione delle passate stesse, la freccia verticale
indica l'ordinamento delle passate.
235
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Inversione preferita
Bidirezionale
Ogni passata viene lavorata nella direzione opposta alla passata precedente. Un breve
spostamento di collegamento connette le due estremità. Questo movimento prende spesso il
nome di lavorazione a zig-zag.
Fresatura concorrente/convenzionale
Le passate vengono suddivise in parti in modo tale che ciascuna di esse sia lavorata
seguendo una direzione verso il basso o verso l'alto (a seconda della preferenza indicata). Le
parti piane vengono lavorate nella direzione specificata dal parametro Inversione preferita,
sopra definito. Questa opzione può essere ulteriormente personalizzata nella Pagina
Fresatura concorrente/convenzionale per la maggior parte delle strategie di collegamento.
236
Pro/TOOLMAKER
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
Unidirezionale
Nell'esempio che segue, viene applicata una passata radiale a una superficie orizzontale
limitata da un limite con un altro limite all'interno (per formare un'isola o un'alzata di
materiale). Le passate sono state create con un intervallo da 0 a 360 gradi, un cerchio
completo da una posizione parallela all'asse x, e quindi ordinate in senso antiorario. Le
passate sono collegate in modo da tagliare in una direzione. Le frecce radiali indicano la
direzione delle passate stesse, la freccia circolare indica l'ordinamento delle passate.
Inversione preferita
237
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'esempio che segue illustra passate radiali unidirezionali con l'opzione di inversione
selezionata; le passate verranno eseguite con fresatura concorrente.
Bidirezionale
Ciascuna passata viene lavorata nella direzione opposta alla passata precedente, alternando
gli stili di fresatura concorrente e convenzionale, con un breve spostamento di collegamento
che connette le due estremità. Questa lavorazione viene spesso definita "lavorazione a zig-
zag".
Fresatura concorrente/convenzionale
Le passate vengono suddivise in parti in modo tale che ciascuna di esse sia lavorata
seguendo una direzione verso il basso o verso l'alto (a seconda della preferenza indicata). Le
parti piane vengono lavorate nella direzione specificata dal parametro Inversione preferita,
sopra definito. È possibile personalizzare ulteriormente questa opzione utilizzando la pagina
Fresatura concorrente/convenzionale.
238
Pro/TOOLMAKER
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
Unidirezionale
Nell'esempio che segue, viene applicata una passata a spirale a una superficie orizzontale
limitata da un limite con un altro limite all'interno (per formare un'isola o un'alzata di
materiale). Le passate vengono collegate in modo tale da essere eseguite in una sola
direzione. La freccia circolare indica la direzione delle passate stesse, la freccia radiale indica
l'ordinamento delle passate. Le passate vengono lavorate in senso orario, con uno
spostamento verso l'esterno.
Inversione preferita
Questa opzione consente di invertire la direzione del movimento della fresa nelle passate.
Durante la fresatura concorrente/convenzionale, l'opzione Inversione preferita significa che
le aree poco profonde verranno lavorate seguendo la direzione preferita dell'utente
(generalmente le aree poco profonde vengono lavorate nella direzione opposta alla direzione
preferita).
Nell'esempio seguente sono illustrate passate radiali unidirezionali con l'opzione di inversione
selezionata.
239
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Bidirezionale
Ciascuna passata viene lavorata nella direzione opposta alla passata precedente, alternando
gli stili di fresatura concorrente e convenzionale, con un breve spostamento di collegamento
che connette le due estremità. Questo movimento prende spesso il nome di lavorazione a
zig-zag. Le frecce circolari concentriche che puntano nella direzione opposta indicano che la
fresa può muoversi in entrambe le direzioni.
Fresatura concorrente/convenzionale
Le passate vengono suddivise in parti in modo tale che ciascuna di esse sia lavorata
seguendo una direzione verso il basso o verso l'alto (a seconda della preferenza indicata). Le
parti piane vengono lavorate nella direzione specificata dal parametro Inversione preferita,
sopra definito. È possibile personalizzare ulteriormente questa opzione utilizzando la pagina
Fresatura concorrente/convenzionale.
Percorso utensile U e V
Se si esegue un'operazione di collegamento per un insieme di passate U e V, si crea un
percorso utensile U e V.
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
240
Pro/TOOLMAKER
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
Direzione
Fare clic sulla casella di controllo di questa opzione per alternare lo stato attivo a quello non
attivo. Nota: le frecce di direzione non sono visualizzate nella finestra 3D. La direzione
originale del percorso utensile attorno al perimetro del limite dipende dalla direzione allegata
allo stesso limite.
Esistono due metodi per accertae che la direzione del limite sia corretta per la passata sul
bordo. Se il limite è modificabile o si intende renderlo tale (con quote assolute, non relative),
selezionare la relativa cartella e fare clic sull'icona dell'Editor limiti (o selezionarla dal menu
a discesa). Vengono visualizzati i nodi e le frecce di direzione sulle lunghezze del limite. Per
invertire le frecce di direzione, premere CTRL+ D sulla tastiera durante la selezione.
Fresatura concorrente/convenzionale
Le passate vengono suddivise in parti in modo tale che ciascuna di esse sia lavorata
seguendo una direzione verso il basso o verso l'alto. Le parti piane vengono lavorate nella
direzione specificata dal parametro Inversione preferita (vedere di seguito). Questa opzione
può essere ulteriormente personalizzata nella Pagina Fresatura concorrente/convenzionale
per la maggior parte delle strategie di collegamento.
Inversione preferita
I limiti normalmente vengono lavorati nella direzione in cui sono stati generati. Questa
opzione inverte la direzione di tutti i limiti.
241
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
In questa sezione vengono descritti solo i parametri Stile, Gioco e Ordina passate. I
parametri Ritrazioni, Suggerimento iniziale e Punto origine vengono descritti in Pagina
Generale per la maggior parte delle strategie di collegamento.
Stile
Gioco
Ordina passate
Ordinamento semplice
Le passate di input vengono collegate in ordine di creazione e in base all'ordine delle curve
triangolate.
242
Pro/TOOLMAKER
La maggior parte delle opzioni di questa pagina sono descritte in Pagina Raggi per tutte le
strategie di collegamento.
Attacco - Il movimento può iniziare con un arco verticale, seguito da un arco orizzontale
facoltativo.
Uscita - Il movimento può iniziare con un arco orizzontale, seguito da un arco verticale
facoltativo.
Raggi orizzontali - Vengono posizionati sul lato corretto a seconda della scelta Destra o
Sinistra effettuata al momento della creazione del percorso utensile.
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
243
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Direzione
Le frecce di direzione indicano elementi leggermente diversi in passate laterali costanti
diverse. I due casi distinti sono quando le passate vengono create da un limite chiuso e
quando vengono create da una singola passata o un singolo limite aperto.
Default
Nell'esempio che segue, viene applicata una passata laterale costante a una superficie
orizzontale limitata da un limite con un altro limite all'interno (per formare un'isola o
un'alzata di materiale). Le passate vengono collegate in modo tale da essere eseguite in una
sola direzione, per la fresatura concorrente. La freccia circolare interna indica la direzione
per le passate accanto ai limiti interni.
La freccia circolare esterna indica la direzione dei limiti esterni. In questo esempio, la
maggior parte della lavorazione avviene in direzione antioraria, con un movimento verso
l'esterno dall'offset più piccolo al limite e successivamente uno spostamento rapido attorno
all'offset esterno del limite interno, quindi la lavorazione verso l'interno.
L'esempio che segue è tipico delle passate parallele in bitangenza. Di solito, la passata
interna è una singola passata aperta e le passate esterne (non originali) formano dei cicli.
Il cerchio esterno probabilmente rappresenta un limite esterno non esistente (che non viene
mai raggiunto).
244
Pro/TOOLMAKER
Inversione preferita
Bidirezionale
Ogni passata viene lavorata nella direzione opposta alla passata precedente. Un breve
spostamento di collegamento connette le due estremità. Questo movimento prende spesso il
nome di lavorazione a zig-zag.
Fresatura concorrente/convenzionale
Le passate vengono suddivise in parti in modo tale che ciascuna di esse sia lavorata
seguendo una direzione verso il basso o verso l'alto. Le parti piane vengono lavorate nella
direzione specificata dal parametro Inversione preferita, sopra definito. Questa opzione può
essere ulteriormente personalizzata nella Pagina Fresatura concorrente/convenzionale per la
maggior parte delle strategie di collegamento.
Ordine
Dalla prima passata
Questa opzione per default è disattivata. Quando è attivata, indica che la lavorazione
avviene dallo spigolo esterno ai limiti interni. Se l'opzione è disattivata, l'ordine viene
invertito, come illustrato nella seguente sequenza di percorsi utensile parziali
245
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
246
Pro/TOOLMAKER
La maggior parte dei controlli viene condivisa con altre strategie di collegamento; ulteriori
dettagli sono disponibili in Parametri comuni.
247
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Direzione
Fresatura concorrente/convenzionale
Le passate vengono spezzate in parti tali che ciascuna parte viene lavorata verso il
basso/verso l'alto. Le parti piane vengono lavorate nella direzione specificata dal parametro
Preferisci fresatura concorrente (vedere di seguito). Questa opzione può essere
ulteriormente personalizzata nella Pagina Fresatura concorrente/convenzionale per la
maggior parte delle strategie di collegamento.
Riesecuzione di un'operazione
Riesecuzione di un'operazione
È possibile visualizzare i parametri di qualsiasi operazione di lavorazione, modificarli e quindi
rieseguire l'operazione con le modifiche. In questo modo è più facile provare parametri
diversi per ottenere i migliori percorsi utensile. Similmente è inoltre possibile modificare le
proprietà di molti limiti creati dal sistema.
Per rieseguire un'operazione, assicurarsi prima che la cartella rilevante sia attiva. Fare clic
con il pulsante destro del mouse e scegliere Proprietà dal menu di scelta rapida. In
alternativa, scegliere Proprietà dal menu Visualizza. È inoltre possibile accedere alle
proprietà mediante i tasti di scelta rapida, ad esempio ALT + INVIO.
248
Pro/TOOLMAKER
Ad esempio, se è attiva una cartella Passate parallele, vengono visualizzati i parametri delle
passate parallele. Per rieseguire l'operazione di lavorazione con parametri diversi, apportare
le modifiche desiderate in questa finestra di dialogo, quindi fare clic su OK. Per l'operazione
viene visualizzata una nuova cartella, che viene elencata anche in Gestione processi per
l'esecuzione.
Quando a una fresa viene applicato uno spessore positivo uniforme, l'algoritmo di
lavorazione viene eseguito per una fresa con un raggio d'angolo e dell'albero più ampio di
quello originale. Quando, ad esempio, a una fresa a base piatta viene applicato un piccolo
spessore, la fresa utilizzata dall'algoritmo di lavorazione è toroidale con un piccolo raggio
d'angolo. Questa fresa "più spessa" possiede caratteristiche algoritmiche diverse, come
sopra descritto, per cui i tempi di calcolo possono variare.
Quando si utilizzano diverse impostazioni per lo spessore XY e Z, varia anche, a seconda dei
valori utilizzati, la natura della fresa utilizzata nei calcoli di lavorazione, da sferica a toroidale
e viceversa. Anche in questo caso, i tempi di calcolo possono variare.
L'unica istanza in cui, applicando uno spessore, varia il tipo di fresa, si presenta quando uno
spessore negativo è uguale o maggiore al raggio d'angolo applicato a una fresa toroidale. In
tal caso, nell'algoritmo di lavorazione, viene utilizzata una fresa a base piatta e il risultato
viene prodotto in tempi più brevi. Tuttavia, vi sono istanze in cui l'applicazione di uno
spessore negativo di molto maggiore rispetto al raggio d'angolo, non produce risultati
soddisfacenti. Vedere la nota sullo spessore negativo nella pagina Passate per tutte le
finestre di dialogo delle strategie.
Modifica di passate
Modifica di passate
La sezione che segue descrive in che modo modificare le passate dopo averle create. Alcuni
metodi sono disponibili quando si riesegue un'operazione, ma spesso è più rapido e semplice
utilizzare le finestre di dialogo descritte qui.
249
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Se si desidera rifinire le passate con i bordi, o con i bordi e i limiti z, è necessario selezionare
la cartella di passate e la cartella limiti. Selezionare quindi Passate dal menu Modifica. Nel
sottomenu, selezionare Usa limiti... per visualizzare la finestra di dialogo di modifica delle
passate. Selezionare interiore o esteriore per determinare se verranno conservate le
passate all'interno o all'esterno dei limiti. Fare clic sulla casella di controllo Modifica limiti Z
per utilizzare i limiti z nella stessa operazione in cui si esegue la rifilatura con i bordi.
Nota: una volta modificate le passate in questo modo, sarà necessario ricollegarle per creare
nuovi percorsi utensile per la lavorazione. La nuova cartella di passate "modificata" viene
creata al livello superiore del progetto.
Il contorno rettangolare nero flottante sulla geometria (vedere sotto) è un limite da utilizzare
per la rifilatura delle passate parallele:
250
Pro/TOOLMAKER
Se il limite fosse stato utilizzato per la modifica delle passate, il risultato sarebbe il
seguente:
La finestra di dialogo di modifica con limiti consente inoltre di rifilare le passate con limiti z,
l'intervallo di altezze per la fresa. Se si riducono sia il minimo che il massimo limite z, si
otterrà una serie di passate simile a questa:
251
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output consiste in una cartella Passate modificate. Collegare le passate modificate per
creare un percorso utensile.
252
Pro/TOOLMAKER
Esteriore
Modifica limiti z
I limiti z sono le posizioni più alta e più bassa della fresa e definiscono l'intervallo in cui la
fresa può muoversi durante la passata. Per una descrizione più approfondita, vedere la
sezione relativa alle passate in Parametri comuni. La casella di controllo deve essere
selezionata per rendere effettivi i relativi limiti z massimi e minimi.
253
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Z minimo e massimo
Qui i valori vengono impostati per default sulla base di quelli della passata originale (non
verrà eseguita nessuna modifica). Tuttavia, se si dovessero modificare i valori, tutte le
passate che giacciono all'interno dell'intervallo vengono mantenute mentre le altre vengono
escluse. È possibile ottenere lo stesso risultato rieseguendo l'operazione con i limiti z
modificati.
Ad esempio, le passate parallele create con limiti z di valore minimo –22 e valore massimo
15:
Possono essere modificate in modo tale che i nuovi valori sono rispettivamente –5 e 0:
Nota: una volta modificate le passate in questo modo, sarà necessario ricollegarle per creare
un nuovo percorso utensile per la lavorazione. La nuova cartella di passate "modificata"
viene creata al livello superiore del progetto.
254
Pro/TOOLMAKER
L'output consiste in una cartella Passate modificate. Collegare le passate modificate per
creare un percorso utensile.
Usa limiti
Modifica limiti z
I limiti z sono le posizioni più alta e più bassa della fresa e definiscono l'intervallo in cui la
fresa può muoversi durante la passata. Per una descrizione più approfondita, vedere la
sezione relativa alle passate in Parametri comuni. La casella di controllo deve essere
selezionata per rendere effettivi i relativi limiti z massimi e minimi.
Z minimo e massimo
Qui i valori vengono impostati per default sulla base di quelli della passata originale (non
verrà eseguita nessuna modifica). Tuttavia, se si dovessero modificare i valori, tutte le
passate che giacciono all'interno dell'intervallo vengono mantenute mentre le altre vengono
escluse. È possibile ottenere lo stesso risultato rieseguendo l'operazione con i limiti z
modificati.
Dove sono state applicate due passate di terrazzamento o passate di sgrossatura anima con
frese di diverse dimensioni, se si desidera che la fresa più piccola operi su aree che non sono
ancora state raggiunte dalla fresa più grande, è possibile rifinire le passate in base a un
grezzo.
255
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output consiste in una cartella Passate modificate. Collegare le passate modificate per
creare un percorso utensile.
256
Pro/TOOLMAKER
Anziché iniziare da un blocco rettangolare di materiale, si inizia con uno stampo per il quale
è stato creato un insieme rappresentativo di superfici:
Ora, naturalmente alcune di queste passate di fresa non taglieranno realmente il materiale,
quindi anziché sprecare inutilmente tempo di lavorazione, può essere opportuno utilizzare
l'opzione di modifica passate con superfici per rifilare le passate.
257
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Spessore supplementare che può essere temporaneamente applicato alla fresa e impostato
quando si modificano le passate mediante un grezzo. Il parametro Sovraspessore consente
di creare passate meglio rifilate. Un valore negativo comporta la selezione da parte del
sistema delle passate che si trovano al di sotto delle superfici o del grezzo del valore
specificato, mentre un valore positivo comporta la seleziona di tutte le passate che si
trovano all'interno della distanza specificata dalle superfici o del grezzo. Notare che quando
si utilizza un grezzo 2D per modificare le passate, viene applicato solo il componente 2D per
il sovraspessore. Di conseguenza, vengono modificate meno passate accanto alle superfici
non verticali rispetto a quando si utilizza un grezzo 3D.
Risoluzione
Rappresenta la granularità del calcolo: a valore minore corrispondono dettagli più fini ma i
tempi di calcolo sono maggiori. Utilizzando una risoluzione più grande comporta la
diminuzione dei tempi di rilevamento, ma piccole feature potrebbero non essere rilevate.
Il sistema ricercherà lungo i percorsi della fresa, esaminando i punti appropriati lungo la
passata della fresa, memorizzando se la posizione si trova sopra o sotto le superfici. La
posizione corrente e precedente vengono confrontate e se sono diverse, cioè una sopra e
una sotto) allora viene utilizzata la tolleranza per individuare la posizione precisa in cui
avviene il cambio tra sopra e sotto. Queste informazioni vengono quindi utilizzate per rifilare
la passata della fresa.
Il sistema controllerà i punti lungo una passata dove si verificano cambi di direzione, ma le
passate lunghe e dritte vengono integrate con punti aggiuntivi. La risoluzione viene utilizzata
per determinare la distanza tra questi punti.
258
Pro/TOOLMAKER
Tolleranza
La tolleranza rappresenta il valore massimo di spostamento della fresa verso l'alto o verso il
basso rispetto alla superficie. Tutte le operazioni di lavorazione contengono una tolleranza e
a valore minore corrisponde un calcolo più accurato.
Estensione passata
Unisci spazi di
Le passate che giacciono sulla stessa linea e sono separate da un valore inferiore a quello
qui specificato, verranno unite per creare una singola passata.
Nota: questa strategia è disponibile per tutti i tipi di passate eccetto le passate di
terrazzamento e le passate di sgrossatura anima.
Dopo avere modificato le passate in questo modo, è necessario collegarle in nuovi percorsi
utensile prima della lavorazione.
Per aprire il menu, per prima cosa attivare la cartella di passate di lavorazione (evidenziata).
Quindi, nel menu Modifica, individuare Passate e scegliere Usa portautensili dalla
struttura ad albero del menu.
259
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
L'output è una cartella Passate modificate e una cartella Passate modificate rimanenti (è
possibile ripetere il processo con un portautensili più piccolo in questa cartella, finché
vengono prese in considerazione tutte le passate). Collegare le passate modificate per creare
un percorso utensile.
È simile alla finestra Pagina Fresa per tutte le finestre di dialogo delle strategie predefinita
ma con alcune variazioni. Tutte le informazioni relative alla fresa sono visualizzate in grigio
per indicare che non sono modificabili. È possibile però modificare i parametri del
portautensili, utilizzando i valori preimpostati nella libreria di portautensili o immettendo
manualmente i dati nei campi.
Spessore supplementare che può essere temporaneamente applicato alla fresa e impostato
quando si modificano le passate mediante un grezzo. Il parametro Sovraspessoreconsente
di creare passate meglio rifilate. Un valore negativo comporta la selezione da parte del
sistema delle passate che si trovano al di sotto delle superfici o del grezzo del valore
specificato, mentre un valore positivo comporta la seleziona di tutte le passate che si
trovano all'interno della distanza specificata dalle superfici o del grezzo.
Risoluzione
Rappresenta la granularità del calcolo: a valore minore corrispondono dettagli più fini ma i
tempi di calcolo sono maggiori. Utilizzando una risoluzione più grande comporta la
diminuzione dei tempi di rilevamento, ma piccole feature potrebbero non essere rilevate.
260
Pro/TOOLMAKER
Il sistema ricercherà lungo i percorsi della fresa, esaminando i punti appropriati lungo la
passata della fresa, memorizzando se la posizione si trova sopra o sotto le superfici. La
posizione corrente e precedente vengono confrontate e se sono diverse, cioè una sopra e
una sotto) allora viene utilizzata la tolleranza per individuare la posizione precisa in cui
avviene il cambio tra sopra e sotto. Queste informazioni vengono quindi utilizzate per rifilare
la passata della fresa.
Il sistema controllerà i punti lungo una passata dove si verificano cambi di direzione, ma le
passate lunghe e dritte vengono integrate con punti aggiuntivi. La risoluzione viene utilizzata
per determinare la distanza tra questi punti.
Tolleranza
La tolleranza rappresenta il valore massimo di spostamento della fresa verso l'alto o verso il
basso rispetto alla superficie. Tutte le operazioni di lavorazione contengono una tolleranza e
a valore minore corrisponde un calcolo più accurato.
Estensione passata
Unisci spazi di
Le passate che giacciono sulla stessa linea e sono separate da un valore inferiore a quello
qui specificato, verranno unite per creare una singola passata.
Analisi dei percorsi utensile: Descrizione di cartelle di percorsi utensile, analisi percorso
utensile, creazione di un grezzo e animazione fresa.
Modifica dei percorsi utensile: utensili alternativi, visualizzazione del profilo stelo e scelta
del portautensili, impostazione dei parametri di taglio, riesecuzione di un'operazione,
procedura di trasformazione dei percorsi utensile e procedura di impostazione di dati locali o
coordinate locali.
261
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Le cifre accanto ad alcune voci di cartelle per Passate terrazzamento e Passate contornatura,
indicano che si tratta di spostamenti di taglio con altezza z del valore elencato.
Grezzo
Grezzo
Il grezzo è un modello della forma creata se un blocco di materiale fosse lavorato utilizzando
un percorso utensile selezionato o un insieme di passate di lavorazione. I grezzi possono
essere generati da uno o più percorsi utensile o da una o più passate. Essi consentono di
visualizzare i risultati di una strategia e di decidere quale lavoro sia ancora necessario.
Inoltre, è possibile modificare le passate con superfici o un grezzo, in modo che l'azione delle
passate sia rivolta solo su aree con materiale in eccesso.
• I grezzi 2D visualizzano solo le fette Z del modello e possono essere utilizzati solo per
modellare grezzi dopo un'operazione di terrazzamento, sgrossatura anima,
contornatura o orizzontale. I grezzi 2D utilizzano una quantità di memoria
inferiore e vengono creati più velocemente dei grezzi 3D, per cui è consigliabile
utilizzare questo tipo di grezzo quando possibile.
• I grezzi 3D sono modelli solidi e possono essere generati dopo aver utilizzato
qualsiasi passata di lavorazione disponibile in Pro/TOOLMAKER.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: premere CTRL per
visualizzare prima la finestra di contenimento.
Per rappresentare la lavorazione con diverse passate della fresa e le superfici che rimangono
non lavorate, vengono utilizzati diversi colori.
262
Pro/TOOLMAKER
Il grezzo illustrato di seguito viene creato e gli effetti dei diversi percorsi utensile viene
codificato con i colori.
Risoluzione
Questo parametro controlla la precisione con cui viene creato il grezzo. Si tratta della
risoluzione utilizzata nella generazione dei triangoli che rappresentano il grezzo. Con un
valore maggiore il modello viene generato più rapidamente ma contiene una quantità
inferiore di dettagli.
Limiti
Z minimo e massimo
Questo parametro controlla l'intervallo di z entro cui il grezzo viene modellato. Questi sono
generalmente i limiti z del blocco di materiale, i percorsi utensile attivi o le passate. Per
default, il valore minimo è ottenuto dalla passata di lavorazione più bassa e il più alto dalla
passata di lavorazione più alta. Vedere anche le sezioni relative a z massimo e minimo nella
pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
263
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando questa opzione è selezionata, il grezzo sarà costituito solo da passate in contatto
con le superfici. Questo non influisce se le passate di lavorazione sono state eseguite con
l'opzione Solo aree di contatto selezionata nella pagina Passate per tutte le finestre di
dialogo delle strategie.
Risoluzione
Questo parametro controlla la precisione con cui viene creato il grezzo. È la risoluzione
utilizzata per il calcolo di ciascuna fetta z. Con un valore maggiore il modello viene generato
più rapidamente ma contiene una quantità inferiore di dettagli.
Passi Z
Questi valori sono le distanze minima e massima consentite tra una fetta z e quella
successiva. Pro/TOOLMAKER utilizza la distanza minima dove le aree sono più complesse e
distanze più grandi, fino al livello massimo, se la geometria è meno complessa. Maggiore è
la distanza tra le fette z, meno precisa è la rappresentazione del lavoro. Tuttavia, il modello
è più piccolo e viene calcolato più rapidamente se si utilizzano passi Zpiù grandi.
Limiti Z
Questo parametro controlla l'intervallo di z entro cui il grezzo viene modellato. Questi sono
generalmente i limiti z del blocco di materiale, i percorsi utensile attivi o le passate. Per
default, il valore minimo è ottenuto dalla passata di lavorazione più bassa e il più alto dalla
passata di lavorazione più alta. Vedere anche i valori z minimo e massimo nella pagina
Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
Animazione scanalatura
Animazione scanalatura
Per animare la fresa lungo il percorso utensile, attivare la cartella desiderata e selezionare
Anima dal menu contestuale attivato mediante il pulsante destro del mouse o dal menu
Percorso utensile. È possibile animare più percorsi utensile in una sola volta ripetendo la
procedura ed inoltre utilizzare colori diversi per ciascuna rappresentazione della fresa.
Quando si seleziona l'opzione Anima viene visualizzata una finestra di dialogo mobile. La
finestra consente di controllare la velocità e la posizione nel tempo della fresa. Fornisce
inoltre informazioni sulle velocità di avanzamento utilizzate e una stima del tempo di
lavorazione effettivo.
Nella parte superiore della finestra di dialogo sono disponibili il menu Fresa, il menu Percorso
utensile, il menu Strumenti e la Guida.
Velocità di avanzamento
Velocità con cui la fresa viene animata lungo il percorso utensile, misurata come unità
correnti per minuto. Spostando il dispositivo di scorrimento in alto, la velocità cambia. Se si
sposta verso destra, la velocità della fresa aumenta. Se si sposta molto a sinistra, la fresa
torna indietro.
Posizione
Il numero nella casella indica il punto del percorso utensile in cui si trova la fresa. Il numero
a destra del dispositivo di scorrimento indica la lunghezza dell'intero percorso utensile. Se si
sposta il dispositivo di scorrimento, è possibile passare a punti diversi del percorso utensile.
Tempo stimato
Stima approssimata della durata della lavorazione del percorso utensile basata sulla velocità
di animazione corrente e sulla lunghezza del percorso utensile.
XYZ
Menu Fresa
Questo menu consente di modificare l'aspetto e lo stile della sporgenza della fresa e del
portautensili. Consente inoltre di scegliere la visualizzazione del profilo dell'albero. La
lunghezza è la stessa impostata nella finestra di dialogo dei parametri della fresa per la
strategia di lavorazione.
265
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Sporgenza
Nessuna
La fresa è nascosta. Si potrà comunque vedere il percorso utensile animarsi e crescere man
mano che la fresa invisibile si sposta.
Sfera
La fresa è rappresentata da una piccola sfera; è meno probabile che l'illustrazione della fresa
nasconda i percorsi utensile molto vicini tra loro.
Wireframe
La fresa viene disegnata come wireframe, per rendere più visibile il percorso utensile dietro
di essa.
La lunghezza viene impostata nella finestra di dialogo Pagina Fresa per tutte le finestre di
dialogo delle strategie per la particolare strategia di lavorazione.
266
Pro/TOOLMAKER
Solida
Portautensili
Il portautensili viene definito dalla finestra di dialogo per la strategia di lavorazione oppure
modificato nella finestra del profilo dell'albero e può essere rappresentato con stili diversi.
Nessuna
Wireframe
Solida
267
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Profilo stelo
Il profilo stelo è la forma massima consentita per il portautensili (e albero della fresa, se non
è già stato definito) senza toccare e danneggiare le superfici.
Nei diagrammi che seguono è stata impostata solo la punta della fresa, quindi l'altezza z del
profilo stelo è grande. Per definire il materiale residuo dell'albero della fresa e di un
portautensili, utilizzare il profilo stelo come guida selezionandolo dalla finestra Profilo stelo,
accessibile dal menu a discesa del percorso utensile o dal menu di scelta rapida.
Nessuna
Wireframe
Solida
Pausa
Blocca l'animazione; l'operazione può essere eseguita anche premendo CTRL + P sulla
tastiera. Per riprendere l'animazione, premere di nuovo gli stessi tasti.
268
Pro/TOOLMAKER
Nota: quando si anima con una visualizzazione diversa dell'intero percorso utensile, non sarà
possibile valutare con precisione le distanze con il righello o con le coordinate del mouse,
dato che a questo scopo è necessario che sia visualizzato il percorso utensile completo.
Disattivare quindi l'opzione di animazione o cambiare modalità di visualizzazione.
Dall'inizio
Il percorso utensile viene visualizzato dall'inizio fino alla posizione corrente. La fresa
"disegnerà" l'animazione durante lo spostamento.
Livello corrente
Per la maggior parte dei percorsi utensile questo significa che verrà visualizzata solo l'ultima
passata. Ma per i percorsi utensile di terrazzamento, il percorso viene visualizzato a partire
dall'ultimo spostamento di rampa.
Lunghezza fissa
Verrà visualizzata solo una data lunghezza del percorso utensile alla volta che rimarrà in
coda alla fresa durante l'animazione.
Completo
Viene disegnato il percorso utensile completo a prescindere dalla posizione corrente della
fresa.
Menu Utensili
Ciclo a fine
Generalmente l'animazione della fresa si arresta quando ha raggiunto la fine del percorso
utensile. Selezionando questa opzione l'animazione viene ripetuta in ciclo e inizierà
nuovamente.
Opzioni
Parametri di taglio
Parametri di taglio
I parametri di taglio sono necessari per l'output di un file nastro o CLD. Comprendono le
velocità di avanzamento, la velocità del mandrino e il numero utensile.
269
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per accedere alla finestra di dialogo per i parametri di taglio, fare clic con il pulsante destro
del mouse sulle cartelle dei percorsi utensile e scegliere Parametri di taglio dal menu. È
inoltre possibile accedere a questa finestra mediante il postprocessore se si richiede il
postprocesso direttamente da un percorso utensile i cui parametri di taglio non sono ancora
stati impostati. I parametri possono essere impostati percorsi utensile sia singoli che
multipli.
Per questa funzionalità sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si tiene premuto il
tasto MAIUSC mentre si scelgono i parametri di taglio, la cartella dei percorsi utensile di
input rimane al livello superiore anziché essere sostituita dalla cartella dei parametri di
taglio.
L'output ricavato dal piano dei parametri di taglio è un percorso utensile pronto per l'input in
un piano di postprocessore. Se è stata selezionata l'opzione del piano dei parametri di taglio
per ottimizzare le velocità di avanzamento, le sezioni più scure del percorso utensile
visualizzato indicano le velocità di avanzamento più basse e le sezioni più chiare le velocità
di avanzamento più elevate.
270
Pro/TOOLMAKER
Offset altezza - Alcuni codici CNC cercano un valore del tipo T1H1, dove H1 è il numero del
registro sul controllore che contiene l'offset di altezza per un utensile particolare. Il valore
specificato nel campo Offset altezza corrisponde al numero del registro da utilizzare.
Normalmente corrisponde al numero utensile, ma non sempre.
Velocità di avanzamento
Le velocità di avanzamento vengono misurate nell'unità al minuto corrente. È anche
possibile immettere velocità di avanzamento parametriche.
Rapido - Velocità di avanzamento da utilizzare per le sezioni retratte (rosse) del percorso
utensile, dove la fresa non è in contatto con il lavoro.
Taglio - Velocità di avanzamento da utilizzare per le sezioni delle passate (blu) del percorso
utensile, dove la fresa taglia il materiale.
Uscita e Salita - Velocità di avanzamento da utilizzare per le sezioni di rampa (verdi) del
percorso utensile. È possibile impostare velocità di avanzamento differenti per le sezioni di
discesa e di salita, dove la fresa rispettivamente entra o esce dal lavoro.
Commento - Immettere un commento da scrivere nel file nastro e visualizzare nella scheda
utensili. Se si utilizzano i postprocessori ISO e Heidenhain ed è necessario un commento su
più righe (fino a 4 righe), tenere premuto il tasto CTRL e quindi premere INVIO al termine di
ogni riga di commento. La pressione del solo tasto INVIO non produce alcun effetto.
271
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Min (%) e Max (%) - I limiti inferiore e superiore, rispettivamente, della velocità di
avanzamento variabile calcolata per il percorso utensile. Questi limiti sono indicati sotto
forma di percentuale, con valori di default pari a 50% per il limite inferiore e 100% per
quello superiore. L'opzione Max (%) non è attualmente modificabile.
272
Pro/TOOLMAKER
La finestra di dialogo visualizzata è simile alla pagina Piano di lavoro per la finestra di
dialogo Superfici triangolate. Una volta scelto il piano di lavoro, fare clic su OK; verrà creata
una nuova cartella contenente il percorso utensile trasformato. Per creare più copie
trasformate del percorso utensile, immettere un valore nel campo Totale ripetizioni nella
parte inferiore della finestra di dialogo.
Ad esempio, per creare una versione destra e sinistra della stessa parte, selezionare una
cartella Scheda utensili, Postprocessore o più percorsi utensile. Quindi, selezionare
Trasforma dal menu Modifica. Pro/TOOLMAKER esegue quindi i seguenti processi:
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: Se si trasforma una
cartella completa, premere il tasto CTRL per eseguire nuovamente tutti i piani dipendenti
dai percorsi utensile. Inoltre, premendo il tasto MAIUSC le cartelle verranno sostituite solo
se i piani vengono nuovamente eseguiti, ossia premendo il tasto MAIUSC viene modificato il
comportamento di default per le nuove cartelle.
Taglio
Uscita, Salita
Rapido
Totale
Segmenti
Un percorso utensile è costituito da una serie di punti o posizioni della fresa, con linee rette
o archi che li collegano e rappresentano gli spostamenti da un punto a un altro. Tali linee
sono segmenti. Questo campo indica il numero di segmenti in un percorso utensile.
274
Pro/TOOLMAKER
Frammenti
Numero
Lunghezza
Angolo incluso
Visualizza gli angoli minimo e massimo tra due movimenti di collegamenti retti o segmenti.
Deviazione cordale
Visualizza le distanze minima e massima tra il centro di due movimenti di collegamenti retti
e un collegamento retto immaginario disegnato tra i punti che definiscono le estremità
opposte dei due movimenti (segmenti). Su un'altra pagina è disponibile un'analisi grafica
della distribuzione della deviazione cordale (vedere Linee, Arco, Distribuzione deviazione
cordale e Frequenza della finestra di dialogo Analisi percorso utensile).
275
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Numero
Indica il numero totale di elementi descritti nella pagina (archi orizzontali, archi verticali o
eliche) in un percorso utensile o insieme di passate di lavorazione
Raggio
Angolo
Lunghezza cordale
Indica le lunghezze cordali minima e massima associate ad archi o eliche, la distanza più
breve tra i punti (linea retta)
276
Pro/TOOLMAKER
Profilo stelo
Profilo stelo
Il profilo stelo è la forma massima consentita per il portautensili e l'albero della fresa, se non
è già stato definito, senza toccare le superfici. Pro/TOOLMAKER calcola il profilo massimo
dello stelo contemporaneamente al calcolo delle passate o dei percorsi utensile.
Alternativamente, è possibile utilizzare un'operazione separata per calcolare il profilo
massimo dello stelo.
Nel seguente diagramma è stata impostata solo la punta della fresa, visualizzata in grigio, in
modo che l'area del profilo stelo, visualizzata in blu, sia grande. È possibile definire una fresa
e un portautensili con un'altezza maggiore purché non sia superiore alla larghezza del profilo
nelle corrispondenti altezze z.
Per informazioni su come animare il profilo stelo, vedere la sezione relativa all'animazione
della fresa.
Per visualizzare la finestra di dialogo Profilo stelo, fare clic con il pulsante destro del mouse
su un percorso utensile e scegliere Profilo stelo dal menu Percorso utensile.
Dopo un breve calcolo, viene visualizzata la pagina Fresa per il profilo stelo.
277
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La forma del profilo stelo, visualizzata nella finestra grafica di questa pagina, è costituita da
una serie di dischi o fette posizionate sopra il centro della fresa. Tali dischi si adattano
all'interno delle superfici (escluso lo spessore), modellando la forma più grande che può
essere posizionata in sicurezza attorno all'albero della fresa durante la lavorazione. Quando
si modificano i valori dei parametri presenti in questa pagina, viene visualizzato un
aggiornamento del grafico (eseguito solo quando si lascia un campo).
Utensile alternativo
Utensile alternativo
La durata dello spigolo di taglio di una fresa è limitata; generalmente ogni spigolo può
essere utilizzato per eseguire tagli fino a una determinata lunghezza dopo la quale lo spigolo
di taglio perde il filo. Dato che molte fresatrici consentono di cambiare automaticamente le
frese, Pro/TOOLMAKER può anticipare la fine della durata di taglio ottimale e sostituire la
fresa con una identica, tramite la funzionalità di utensile alternativo. Se questa opzione non
è disponibile, è possibile forzare, dopo una data distanza, una ritrazione completa per poter
cambiare manualmente l'utensile o la punta. Vedere la pagina Ritrazioni per tutte le
strategie di collegamento. L'utensile alternativo di Pro/TOOLMAKER viene controllato dalla
finestra di dialogo Utensile alternativo.
Per accedere alla finestra di dialogo, utilizzare il menu Percorso utensile quando è
selezionato un percorso utensile.
278
Pro/TOOLMAKER
Utensili alternativi
Numero di frese identiche nello scaffale di cui Pro/TOOLMAKER alternerà l'uso per la
lavorazione del percorso utensile. Ovviamente maggiore è il numero di utensili alternativi,
minore è la distanza di taglio per ciascun utensile. Questo numero deve essere abbastanza
grande da mantenere il taglio per utensile di una lunghezza ragionevole prima che lo
spigolo di taglio perda il filo (fare riferimento alle istruzioni del produttore della fresa).
Estensione rampa
L'entità dell'estensione dello spostamento di rampa oltre la superficie, all'inizio e alla fine del
movimento di ritrazione.
Lettura anticipata
Lunghezza del taglio oltre la quale il sistema può richiedere uno spostamento di "salita" oltre
il valore Taglio per utensile (sotto). Se tuttavia il sistema trova un movimento di
collegamento all'interno dell'intervallo Lettura posticipata (sotto), il valore Lettura
anticipata non influisce sul risultato.
Quando l'utensile rientra nella distanza Lettura posticipata del valore Taglio per
utensile, il sistema cerca un movimento di collegamento in cui inserire un movimento di
cambio utensile. Il sistema preferisce l'uso di uno spostamento di "salita". Nel caso in cui
non trovi una "salita", il sistema esegue una lettura anticipata del valore Taglio per utensile
in base al valore indicato nel campo Lettura anticipata nel tentativo di trovare uno
spostamento di "salita".
Se non trova una "salita" nella distanza Lettura anticipata, utilizza un'"uscita" e se non
sono disponibili spostamenti di "uscita" utilizza una "rampa intermedia".
Lettura posticipata
Lunghezza del taglio oltre la quale il sistema richiede uno spostamento di "salita" prima del
valore Taglio per utensile. Se il sistema trova un movimento di collegamento in questo
intervallo, il valore Lettura anticipata non avrà effetto sul risultato.
Taglio totale
Questo valore viene calcolato dividendo la distanza di taglio totale del percorso utensile
(sopra) per il numero di utensili alternativi specificato nel primo campo. Se il valore è troppo
grande (ed è possibile che la punta tagli oltre la durata di taglio ottimale), aumentare il
numero di utensili alternativi nello scaffale.
Passate materiale residuo con sostituzione della fresa: molte strategie di finitura e
semifinitura consentono di generare passate solo nelle aree non accessibili per una data
fresa di riferimento (più grande). La strategia presenta il vantaggio di essere creata su
misura per il tipo prescelto di lavorazione e di essere costituita da un processo a una sola
fase. Il risultato del processo è un insieme di passate di lavorazione.
Rilevamento aree materiale residuo: destinato alla fase di semifinitura, in cui la continuità
della linea di limite non è così importante. Tuttavia, si ottengono migliori risultati utilizzando
il rilevamento del limite teoretico. Ciò produce un insieme di limiti creati dal sistema.
Rilevamento aree materiale residuo teoretiche: fornisce i risultati migliori e più uniformi nella
fase di semifinitura o finitura. Questo processo deve essere preferito agli altri nei casi in cui
è importante la continuità della linea e della finitura del limite. Ciò produce un insieme di
limiti creati dal sistema.
Il percorso utensile parallelo (in basso a sinistra) è stato creato con una fresa a sfera di
diametro 20mm e sono stati creati limiti attorno alle aree materiale residuo utilizzando la
nuova fresa a sfera di diametro 10mm per i calcoli.
I limiti delle aree materiale residuo non sono piani. Sono tridimensionali. Rappresentano
l'area, lungo l'asse z e l'asse xy, necessaria per la fresa più piccola per entrare in contatto
con la superficie. È possibile effettuare passate laterali costanti entro questi limiti per
produrre delle passate simili a quelle riportate di seguito:
280
Pro/TOOLMAKER
Come suggerisce il nome, questa operazione dovrebbe venire effettuata solo nelle fasi di
sgrossatura del lavoro, dove l'accuratezza non è importante quanto la rimozione del
materiale a velocità elevate.
281
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
La finestra di dialogo per il controllo dei processi di sgrossatura di materiale residuo è simile
alla finestra di dialogo Passate terrazzamento o Passate di sgrossatura anima
corrispondente. Tuttavia, la finestra di dialogo Sgrossatura materiale residuo include una
pagina Modifica passate, oltre a quelle della finestra di dialogo Passate terrazzamento o
Passate di sgrossatura anima. Per ulteriori informazioni, vedere Pagina Generale per la
modifica di passate con superfici.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: se si preme il tasto
CTRL durante la selezione dell'operazione, vengono visualizzate finestre di dialogo avanzate
che consentono di controllare le impostazioni della finestra di contenimento e del grezzo.
282
Pro/TOOLMAKER
Le informazioni sulla superficie sono già contenute nella cartella Percorso utensile su cui si
basa il rilevamento. Quindi, per eseguirlo, è sufficiente selezionare le informazioni e non le
superfici triangolate.
L'output consiste in una cartella Aree materiale residuo. Questo è un limite 3D entro il quale
è possibile applicare le passate compatibili con i limiti 3D. Vedere Passate laterali costanti.
283
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Le finestre di dialogo usate per controllare il processo di rilevamento delle aree di materiale
residuo, quali Pagina Fresa per tutte le finestre di dialogo delle strategie e Pagina Limiti per
limiti 3D, sono standard in Pro/TOOLMAKER. Questa finestra di dialogo controlla il
rilevamento delle aree poco profonde.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: premere CTRL per
visualizzare prima la finestra di contenimento.
Quando è disponibile l'opzione di creazione delle passate materiale residuo con sostituzione
della fresa, questa può essere selezionata nella pagina Passate materiale residuo della
finestra di dialogo della strategia delle passate di lavorazione scelta. Se la finestra di dialogo
di una data strategia di lavorazione non include una pagina Passate materiale residuo,
l'opzione non è disponibile.
L'output consiste in una cartella Aree materiale residuo teoretiche. Questo è un limite 3D
entro il quale è possibile applicare le passate compatibili 3D. Vedere Passate laterali costanti.
284
Pro/TOOLMAKER
Definire la fresa, la più piccola e secondaria con cui eseguire la lavorazione all'interno delle
aree materiale residuo e creare i limiti, nella pagina Fresa della finestra di dialogo Aree
materiale residuo teoretiche. Selezionare la scheda Limiti nella parte superiore per
visualizzare la pagina Limiti per aree materiale residuo teoretiche, dove è possibile definire
la fresa di riferimento (prima, più larga).
L'output consiste in una cartella Aree materiale residuo teoretiche, che è un limite 3D che
può quindi essere utilizzato per limitare passate laterali costanti.
Per questa operazione sono disponibili opzioni di controllo avanzate: premere CTRL per
visualizzare prima la finestra di contenimento.
Immettere i valori da utilizzare per rilevare le aree materiale residuo teoretiche nella pagina
Limiti della finestra di dialogo Aree materiale residuo teoretiche. È possibile specificare
valori per:
Fresa di riferimento
Consente di specificare una fresa con cui verranno calcolate le aree materiale residuo
teoretiche. Tale fresa normalmente è più grande rispetto a quella utilizzata per tagliare le
aree materiale residuo. La fresa di riferimento viene utilizzata per rappresentare un percorso
utensile immaginario e le aree materiale residuo vengono create con il presupposto che tale
percorso sia stato creato.
Definire le dimensioni della fresa inserendo i valori nei campi Diametro fresa e Raggio
d'angolo.
285
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Limiti
Spessore XY e Spessore Z
Nel loro insieme le impostazioni Spessore XY e Spessore Z determinano la distanza dei limiti
e, di conseguenza della fresa, dalla superficie. Un limite è una distanza Spessore XY da una
superficie verticale e Spessore Z da una superficie orizzontale. La distanza di un limite da
una superficie in pendenza è un valore compreso tra lo spessore XY e lo spessore Z, come
indicato dai diagrammi nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
Spessore XY e Spessore Z sono diversi - Lo spessore nel piano XY può essere impostato su
un valore e lo spessore nella direzione Z su un altro. I calcoli sono basati su una fresa
modificata, con offset pari a valori diversi nel piano XY e nelle direzioni Z.
Diametro minimo
Il diametro rappresenta l'estensione del limite, la distanza tra due punti su lati opposti. I
limiti con un diametro inferiore a questo valore non vengono considerati.
Offset
Dopo avere creato i limiti, viene applicato un valore di offset verso l'esterno lungo la
superficie. Questa operazione ha due effetti.
Viene garantita una buona finitura della superficie in corrispondenza degli spigoli delle aree
materiale residuo. Senza l'applicazione di un offset, verrebbe lavorata l'area materiale
residuo teoretica esatta e ciò probabilmente lascerebbe dei contrassegni o addirittura delle
cuspidi (appena sotto il valore minimo della profondità del materiale) attorno agli spigoli.
L'offset consente di rendere i limiti più uniformi e quindi di ottenere un percorso utensile
meno discontinuo.
Limiti
Z minimo e massimo
Sono le posizioni più bassa e più alta della fresa lungo l'asse z durante la lavorazione.
Vedere Limiti Z nella pagina Passate per tutte le finestre di dialogo delle strategie.
286
Pro/TOOLMAKER
La quantità più piccola di materiale da rilevare nelle aree incluse nei limiti dell'area materiale
residuo prima della lavorazione. Se la fresa di riferimento ha lasciato parti del lavoro con una
quantità inferiore di materiale, tali parti non verranno incluse nei limiti dell'area materiale
residuo. La profondità minima del materiale deve essere maggiore dell'altezza delle cuspidi
lasciata dalle passate del percorso utensile di riferimento immaginario. Se la profondità
minima del materiale è minore dell'altezza delle cuspidi lasciate dalle passate del percorso
utensile di riferimento immaginario, l'intera area lavorata dalla fresa di riferimento verrà
inclusa nei limiti dell'area materiale residuo.
Risoluzione
Questa è la granularità del calcolo. A valore minore corrispondono dettagli più fini nei limiti
creati ma con un tempo di calcolo maggiore.
È possibile utilizzare la lavorazione a 5 assi per le aree che risultano inaccessibili con la
lavorazione a 3 assi standard. Consentendo l'impiego di utensili più corti, e quindi più rigidi,
la lavorazione a 5 assi consente inoltre di ottenere risultati migliori nella finitura delle
superfici.
287
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Parametri comuni
Parametri comuni
Anche se le pagine delle finestre di dialogo relative a ciascuna strategia di lavorazione a 3
assi variano leggermente a seconda dell'operazione, esistono numerosi parametri comuni.
Questo è valido anche per la lavorazione a 5 assi, incluse la conversione in 5 assi, la
lavorazione U e V fra superfici in 5 assi e la lavorazione swarf in 5 assi.
Ogni strategia di lavorazione richiede un utensile definito. Per una definizione del termine
"utensile" in Pro/TOOLMAKER, vedere Concetti degli utensili. Vedere i collegamenti in
Dettagli per le descrizioni delle pagine visualizzate per le varie strategie.
288
Pro/TOOLMAKER
289
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: un percorso utensile a 4 assi vincola qualsiasi inclinazione, sia per il controllo dell'asse
utensile che per l'evitamento di tallonamenti.
Inclina in base a direzione di taglio - Inclina perpendicolarmente alla direzione del taglio
e/o inclina avvicinandosi o allontanandosi dalla direzione del taglio di un dato angolo.
290
Pro/TOOLMAKER
Evitamento di tallonamenti
Quando si creano percorsi utensile per la lavorazione a 5 assi, è necessario impostare la
protezione tallonamento sulla fresa e sul portautensili. Con la protezione della fresa
impostata per default, è possibile applicare la protezione del portautensili utilizzando due
livelli:
• Evitamento primario di tallonamenti - Inclina l'utensile per evitare una collisione con il
portautensili ed è impostato per default.
• Inclina di lato
• Retrai in Z
Collegamento
Quando si esegue la lavorazione a 5 assi con un portautensili, può non essere possibile
lavorare alcune aree. In questo caso, la strategia di evitamento secondario dei tallonamenti
retrae l'utensile dall'area insicura. Nel percorso utensile possono essere presenti anche
discontinuità naturali, che devono essere collegate con movimenti di ritrazione e
collegamento.
• Diretto
291
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
292
Pro/TOOLMAKER
Conversione in 5 assi
Conversione in 5 assi
La funzionalità di conversione in 5 assi individua percorsi utensile a 3 assi collegati creati in
Pro/TOOLMAKER per una fresa a sfera e li converte in percorsi utensile a 5 assi. Vengono
evitate eventuali collisioni con la fresa e qualsiasi portautensili specificato. Questo è valido
per qualsiasi percorso utensile di finitura o semifinitura.
Nota: se il percorso utensile selezionato non è stato creato con una fresa a sfera, l'opzione
5 assi non è disponibile.
293
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
È possibile eseguire la lavorazione di cavità con percorsi utensile a 3 assi e con angoli di
contatto profondi e poco profondi utilizzando le seguenti strategie: passate parallele in
bitangenza, passate U e V, passate contornatura, passate parallele, passate incrociate,
passate radiali, passate a spirale, passate laterali costanti, passate in bitangenza,
sgrossatura materiale residuo, passate di offset spigolo e collegamento a 5 assi. Verranno
inoltre utilizzati angoli di contatto fresa profondi e poco profondi e la finitura materiale
residuo.
294
Pro/TOOLMAKER
Le due cavità di stampo sono state lavorate mediante passate laterali costanti e passate
contornatura. I percorsi utensile sono stati quindi convertiti in 5 assi.
Per creare questi percorsi utensile è possibile utilizzare la fresa più piccola disponibile, in
modo da mantenere rigido l'utensile e ridurre le vibrazioni.
295
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Passate parallele definite all'interno di un limite locale. Le passate sono state quindi
collegate mediante le opzioni di fresatura concorrente. La fresatura concorrente ha il
vantaggio di un movimento minimo dell'asse C sull'utensile di lavorazione. Se la
lavorazione passate parallele lavora l'intera lunghezza delle passate, l'asse C ruota di
180 gradi ogni volta che il percorso utensile raggiunge il fondo della passata, prima di
salire in alto nell'altro lato.
296
Pro/TOOLMAKER
• Passate parallele con solo 4 assi definiti e senza alcun angolo di inclinazione. Per
evitare tallonamenti, l'inclinazione viene impostata al minimo in modo da evitare un
tallonamento con il portautensili. È anche possibile eseguire questa lavorazione con
un angolo di inclinazione fisso nella direzione del taglio, ad esempio di 10 gradi.
297
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per la lavorazione a 5 assi (da sinistra a destra), sono supportate le frese a sfera, toroidale,
piatta e conica.
Tagli paralleli
È possibile effettuare tagli paralleli sulle superfici guida selezionate in X, Y o Z oppure
impostare tali tagli su un angolo piano composto utilizzando le opzioni Angolo da X a Y e
Angolo da Z a XY.
Nell'esempio che segue, per consentire alle passate di avanzare sulle superfici nella direzione
positiva X, impostare Angolo da X a Y su 0 e Angolo da Z a XY su 90.
298
Pro/TOOLMAKER
Di seguito sono riportate le opzioni di controllo dell'asse utensile per i tagli paralleli.
Lavorazione swarf
Lavorazione swarf
Utilizzare la strategia di lavorazione swarf in 5 assi per lavorare alcune superfici selezionate
mentre si esegue un taglio parallelo a una curva guida. Per eseguire questa operazione,
sono necessarie una cartella di superfici guida, una cartella di curve guida e una o più
cartelle di superfici di controllo. Le cartelle delle superfici di controllo consentono la
protezione tallonamento durante la lavorazione delle superfici guida.
299
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
300
Pro/TOOLMAKER
Dopo aver selezionato le cartelle delle superfici guida, della curva guida e delle superfici di
controllo, fare clic su Lavorazione > Lavorazione swarf in 5 assi.
Selezionare le cartelle desiderate nel seguente ordine: superfici guida, curva guida, superfici
di controllo. Sono tuttavia disponibili diverse scelte, poiché una curva di input può essere
una curva guida o inclinata.
301
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Use spindle main direction - Consente di inclinare nel piano definito dalla normale
alla superficie guida e dalla direzione principale del mandrino. Zero gradi è normale
alla superficie guida.
Direzioni isometriche
Queste opzioni sono le più rilevanti per la lavorazione swarf. Altri tipi di strategia di
lavorazione possibili sono: normale alla superficie, inclinazione con angolo, inclinazione con
angolo fisso per asse, inclinazione attorno ad asse, inclinazione attraverso punto,
inclinazione attraverso linee, inclinazione da punto ad allontanare, inclinazione attraverso
curva e inclinazione da curva ad allontanare.
Per i collegamenti tra le sezioni del percorso utensile, selezionare Diretto, Alimentazione
interrotta o Area di sicurezza. L'opzione Rampa è impostata su Diretto.
302
Pro/TOOLMAKER
Per la lavorazione swarf in 5 assi e la lavorazione U e V fra superfici in 5 assi sono disponibili
finestre di dialogo separate in cui è possibile effettuare le selezioni. Le opzioni di
spostamento per collegamento e ritrazione si trovano nella seconda pagina di queste finestre
di dialogo e sono identiche a quelle per la lavorazione swarf in 5 assi e la lavorazione U e V
fra superfici in 5 assi e per tutti i processi a 5 assi. Vedere Strategie di collegamento.
Lavorazione U e V
Lavorazione U e V
Utilizzare la strategia di lavorazione U e V a 5 assi per lavorare una selezione di superfici
guida memorizzate in una cartella della struttura di Pro/TOOLMAKER.
303
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Dopo aver selezionato le cartelle delle superfici guida, delle curve superiori e inferiori e delle
superfici di controllo, fare clic su Lavorazione > Lavorazione U e V fra superfici in 5
assi.
304
Pro/TOOLMAKER
305
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Passata U e V da superficie
In questo tipo di lavorazione i tagli sulla superficie guida (1 nella figura precedente)
vengono generati parallelamente a una superficie di controllo (4).
• Passata U e V da curva
• Tagli paralleli
306
Pro/TOOLMAKER
• Use spindle main direction - L'inclinazione nel piano è definita in base alla normale
alla superficie guida e alla direzione principale del mandrino. L'inclinazione inizia nella
direzione della normale alla superficie.
307
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per i collegamenti tra le sezioni del percorso utensile, selezionare Diretto, Alimentazione
interrotta o Area di sicurezza. Per le opzioni di rampa, è necessario selezionare Diretto.
Per la lavorazione U e V fra superfici in 5 assi e la lavorazione swarf in 5 assi sono disponibili
finestre di dialogo separate in cui effettuare le selezioni desiderate. La seconda pagina di
queste finestre di dialogo è utilizzata per il collegamento ed è comune a entrambi i tipi di
lavorazione. I movimenti di collegamento e ritrazione per i tipi di lavorazione U e V e swarf
sono comuni a tutti i processi di lavorazione a 5 assi. Vedere Strategie di collegamento.
Postprocessore
Postprocessore
Il postprocessore produce un file nastro o un file CLD da uno o più percorsi utensile.
Per eseguire il postprocesso dei percorsi utensile, selezionare uno o più percorsi utensile da
elaborare, quindi selezionare Postprocesso dal menu Percorso utensile. Viene
visualizzata la finestra di dialogo Parametri di taglio, se i parametri di taglio non sono ancora
impostati. Questa finestra consente di impostare i parametri di taglio.
Dopo avere impostato i parametri, fare clic su OK. La procedura successiva dipende dal fatto
che il postprocesso venga eseguito per uno o più percorsi utensile:
308
Pro/TOOLMAKER
Al termine, una volta chiusa la finestra di dialogo Postprocessore, viene creato il file nastro
o CLD. Per esaminare il file nastro, selezionare la cartella Postprocessore e scegliere
"Visualizza..." dal menu di scelta rapida attivato dal pulsante destro del mouse.
Questi controlli possono anche essere eseguiti manualmente dalla finestra di dialogo Verifica
percorso utensile.
Pro/TOOLMAKER verifica ciascun percorso utensile e registra la forma della fresa e il numero
utensile. Generalmente, ogni forma di fresa possiede un numero utensile univoco, ma se due
o più percorsi utensile condividono lo stesso numero e una forma di fresa diversa, essi
vengono selezionati e verrà visualizzato un messaggio di avviso.
Tuttavia, è possibile continuare a utilizzare i numeri utensile che non sono univoci,
ignorando il messaggio di avviso e facendo clic su OK nella finestra di dialogo Verifica
percorso utensile.
Alla chiusura della finestra di dialogo Verifica percorso utensile, viene visualizzata la
finestra di dialogo Postprocessore.
309
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
310
Pro/TOOLMAKER
Formato
Tipo di file nastro, o file CLD generico, che costituisce l'output. Pro/TOOLMAKER supporta
molti tipi di file, fare clic sul campo per scorrere e selezionare la scelta.
Nome file
Il nome del file da creare. Fare clic su Sfoglia per scegliere il nome e il percorso del file da
una finestra di dialogo standard. Il nome di default è basato sul file di geometria caricato o
sull'ultimo file archivio salvato, seguito da un numero di due cifre. Il numero di due cifre
semplifica la creazione di un elenco ordinato alfabeticamente dei nomi file. La directory è
quella impostata all'inizio in Impostazioni progetto.
Unità di misura
Al termine, fare clic su OK nella finestra di dialogo e il file nastro o CL viene creato.
Scheda utensili
Scheda utensili
La scheda utensili è il sommario in formato cartaceo di tutti i percorsi utensile di un lavoro e
viene visualizzata nel browser Web, ad esempio, Microsoft Internet Explorer.
311
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Sono disponibili due modalità per visualizzare una scheda utensili nel browser Web
utilizzando la finestra di dialogo Scheda utensili:
oppure
Per informazioni su come utilizzare le opzioni della finestra di dialogo Scheda utensili,
vedere le opzioni della finestra di dialogo Postprocessore.
312
Pro/TOOLMAKER
Informazioni di progetto - Include informazioni quali l'indirizzo del database nel sistema,
l'ingegnere, la directory di progetto o la cartella per tutti i file associati, il prefisso per i nomi
file, la data di creazione della scheda utensile e qualsiasi commento specificato in
Impostazioni progetto.
Informazioni percorsi utensile - Include tutte le informazioni per il controllo della fresa:
un riassunto di tutti i parametri definiti per la fresa (numero utensile, diametro, raggio
d'angolo), spessore applicato alla superficie/fresa, strategia scelta e tempo stimato. Il tempo
totale richiesto per la lavorazione del lavoro è riportato nella parte inferiore.
Dimensione totale parte - Dimensioni della geometria espresse come valori minimi e
massimi lungo x, y e z.
Limiti movimento - Intervallo di movimenti della fresa espressi come valori minimi e
massimi lungo x, y e z.
La finestra sopra mostra un percorso utensile in dettaglio, come verrebbe incluso in una
Scheda utensili estesa. Ogni percorso utensile presenta una tabella simile, dove viene
inclusa un'immagine del percorso utensile che agisce sulle superfici e una tabella con le
informazioni riguardanti i valori di postprocesso. La Scheda utensili classica contiene le
informazioni relative al percorso utensile e alle impostazioni di progetto ma non le immagini.
313
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Menu File
Imposta pagina
Stampa
Chiudi
Consente di uscire dalla scheda utensili e di tornare alla finestra di dialogo del
postprocessore. In alternativa, è possibile fare clic sulla "x" nell'angolo superiore destro della
finestra di dialogo Scheda utensili.
Menu Modifica
Copia
È possibile selezionare informazioni dalla tabella utensili con il mouse, copiarle e incollarle
altrove in un altro documento (testo). L'operazione di copia inserisce una selezione nella
memoria temporanea del sistema, in alcuni casi detta Appunti. È inoltre possibile eseguire la
copia selezionando il testo e premendo CTRL + C
Seleziona tutto
Consente di selezionare tutti gli elementi presenti nella tabella utensili, che successivamente
potranno essere copiati (vedere sopra). La selezione può essere effettuata anche premendo
CTRL + A
Menu Vista
Carattere
Da questo menu è possibile modificare la dimensione del carattere. Dal menu Visualizza,
selezionare Testo e quindi Dimensione. La dimensione del testo consigliata per la stampa
delle schede utensili è Piccola.
314
Pro/TOOLMAKER
Nome file
Dimensione bitmap
Sfondo
Vista
Stile di rendering
È possibile selezionare uno degli stili di rendering presenti nell'elenco a discesa: Finestra di
contenimento, Ombreggiatura semplice, Ombreggiatura uniforme, Ombreggiatura con
spigoli, Wireframe o Wireframe con RLN.
Dopo aver personalizzato l'immagine per la scheda utensili, fare clic su OK. Viene
visualizzata la finestra di dialogo Scheda utensili.
Visualizza assi
Questa opzione consente di visualizzare gli assi nell'immagine. A tale scopo, vengono
utilizzate le opzioni di visualizzazione assi correnti.
315
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Foratura
• Crea cartella dati di foratura - consente di creare una cartella contenente un insieme
di dati di foratura.
• Creazione cartella dati di foratura da fori rilevati - consente di creare una o più
cartelle di dati di foratura a partire dalle feature foro rilevate.
Il passaggio successivo è utilizzare le cartelle di dati di foratura per creare i cicli predefiniti
richiesti e per collegarli.
• Cicli predefiniti - consente di creare un ciclo predefinito utilizzando una o più cartelle
di dati di foratura.
Le cartelle di dati di foratura possono essere creati in uno dei tre modi seguenti:
• Creazione di una cartella di dati di foratura dai dati omessi di un piano ciclo di
foratura
I dati di foratura possono essere aggiunti manualmente a una cartella di dati di foratura
utilizzando le operazioni descritte in Aggiunta di dati per centro di foratura.
Notare che se una cartella di dati di foratura viene utilizzata come input in un piano con ciclo
predefinito, l'aggiunta o l'eliminazione dei dati di foratura genera una nuova cartella di dati
di foratura. La nuova cartella conterrà una copia dei dati precedenti (con le stesse etichette
dei dati originali) in cui i dati selezionati verranno eliminati o i nuovi dati verranno aggiunti.
316
Pro/TOOLMAKER
I dati di foratura possono essere aggiunti alla cartella di dati di foratura utilizzando uno dei
metodi descritti in Aggiunta di dati per centro di foratura.
317
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Dati di foratura
Le righe della tabella nella finestra di dialogo corrispondono alle parti della forma foro. Le
colonne della tabella indicano il numero parte, la distanza iniziale, la distanza finale, la
profondità, il diametro iniziale e il diametro finale. La distanza iniziale è la distanza dall'inizio
del foro composito all'inizio della parte. La distanza finale è la distanza dall'inizio del foro
composito alla fine della parte. La distanza iniziale viene visualizzata solo a titolo informativo
e non può essere modificata.
Se la finestra di dialogo viene aperta mediante la creazione di una cartella di dati di foratura,
la tabella mostrerà una forma foro di default con una singola parte senza profondità né
larghezza. La profondità e i diametri richiesti per la prima parte devono essere immessi nella
tabella. Per aggiungere le parti supplementari, premere il pulsante Inserisci parte.
La forma del foro composito è visualizzata nella finestra a destra della tabella.
Inserisci parte
Il pulsante Inserisci parte consente di inserire una nuova parte nella forma foro corrente. La
parte viene inserita prima della riga attualmente selezionata. Per selezionare una riga, fare
clic nella casella della colonna Parte che si trova nella riga da selezionare. Se non viene
selezionata alcuna riga, la nuova parte viene inserita alla fine del foro composito.
Elimina parte
318
Pro/TOOLMAKER
Reimposta
Asse utensile
Digitare la rotazione ABC per l'asse utensile richiesto e premere OK per creare una cartella di
dati di foratura. Se si tiene premuto CTRL mentre si seleziona la voce di menu Crea cartella
dati di foratura, le rotazioni ABC della vista corrente vengono impostate nella finestra di
dialogo Dati di foratura.
Inversione rotazione
Quando selezionata, la rotazione viene effettuata in ordine inverso sugli assi, ossia prima
sull'asse z, quindi l'asse y e infine l'asse x. Questo consente di visualizzare le rotazione BA,
CB o CA. Questa casella di controllo viene selezionata automaticamente quando si specifica
la rotazione BA.
Se selezionata, eventuali punti (in formato IGES o VDA) contenuti nel piano di superfici
triangolate vengono aggiunti automaticamente alla cartella di dati di foratura.
Selezionare questa opzione per leggere ulteriori dati relativi alla foratura da un file di testo.
Il file di testo deve contenere le coordinate X, Y e Z di ciascun punto, separate da spazi, con
un punto a una linea.
Nome file
Se l'opzione Carica punti da un file di testo è selezionata, immettere il nome del file di testo
contenente i dati di foratura.
Pagina Input
La pagina Input visualizza i piani di input per la Cartella dati di foratura I piani di input
possono essere modificati seguendo il metodo descritto in Modifica degli input del piano.
319
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Selezionare gli insiemi di fori rilevati per i quali devono essere create le cartelle di dati di
foratura e premere il pulsante OK. Ogni insieme di fori rilevati produrrà una o più cartelle di
dati di foratura contenenti dati di foratura con la stessa forma foro, direzione asse e tipo di
foro (passante o cieco).
Un piano ciclo di foratura conterrà dati di foratura omessi (contenuti nell'insieme di output
del piano) ogni volta che vengono rilevate delle collisioni e l'utente sceglie di omettere uno o
più fori dal ciclo. La foratura dei fori omessi può essere eseguita creando ulteriori piani ciclo
di foratura utilizzando le cartelle di dati di foratura create in base ai dati di foratura omessi.
320
Pro/TOOLMAKER
Metodo diretto
321
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Metodo grafico
La vista passa alla modalità wireframe. Per aggiungere il centro di un cerchio o lo spigolo di
un foro cilindrico, fare clic con il pulsante sinistro del mouse sui tre punti sul cerchio o sullo
spigolo. Una volta selezionati i tre punti, verrà visualizzata la finestra di dialogo.
I centri aggiunti vengono etichettati con le coordinate del punto. I punti dati di una cartella
di dati di foratura vengono visualizzati graficamente mediante piccole sfere.
322
Pro/TOOLMAKER
Per modificare le coordinate, digitare dei nuovi valori. Per confermare le modifiche, premere
OK. Viene creata una nuova cartella di dati di foratura contenente i dati non modificati
provenienti dalla cartella di dati di foratura originale oltre ai dati modificati. Per annullare
l'operazione, premere Annulla.
Si noti che i dati di foratura possono essere eliminati utilizzando il tasto CANC e che per
aggiungere nuovi dati è possibile utilizzare l'operazione di aggiunta dei dati di foratura.
Centrinatura Ciclo
Ciclo di Una o più
centrinatura cartelle di
dati di
foratura
323
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Quando si seleziona un'operazione di foratura, viene aperta una finestra di dialogo le cui
pagine consentono di specificare l'utensile da utilizzare e i dettagli dello stesso ciclo. La
pagina Ciclo è descritta di seguito, mentre la pagina Utensile è descritta in Pagina Utensile
per tutti i cicli.
324
Pro/TOOLMAKER
Pagina Ciclo
Parametri
Da inizio parte
A fine parte
Selezionare la parte del foro composito da cui deve iniziare il ciclo. Il parametro Profondità
viene calcolato automaticamente utilizzando i dati della forma del foro.
Notare che il valore A fine parte deve essere maggiore o uguale al valore Da inizio parte. Se
l'opzione A fine parte è deselezionata, il ciclo viene eseguito utilizzando il parametro
Profondità.
325
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Offset inizio di
Per l'inizio del ciclo può essere applicato un valore di offset pari a una distanza misurata
dalla parte superiore della parte selezionata (specificata dal parametro Da inizio parte) in
direzione dell'asse utensile. Se l'opzione Foratura da un piano è selezionata, il valore Offset
inizio di viene ignorato.
Si noti che la distanza Offset inizio di viene reimpostata su 0 ogni volta che il valore Da inizio
parte viene modificato.
Foratura completa
Notare che l'opzione Foratura completa richiede che il livello di protezione tallonamento sia
Solo portautensili (con una definizione valida del portautensili) o Portautensili e utensile. Il
livello di protezione del tallonamento può essere impostato nella Pagina Protezione
tallonamento per tutti i cicli.
Configurazione gioco
Il gioco impostato per il ciclo predefinito. Si tratta della distanza tra la posizione iniziale del
ciclo e il punto centrale.
Profondità
Se l'opzione Foratura da un piano non è selezionata, la profondità del foro viene misurata dal
punto centrale in direzione dell'asse utensile. Se l'opzione Foratura da un piano è
selezionata, la profondità viene misurata dal piano di foratura. Se è selezionata l'opzione
Foratura completa, il valore della profondità viene ignorato.
Profondità peck
Sosta
Per centrinatura e alesatura. La sosta specifica la durata in millisecondi del ritardo nella
parte inferiore del foro prima della ritrazione dell'utensile.
Passo
Offset bareno
Per la barenatura fine, l'offset specifica la lunghezza della ritrazione (in una direzione
perpendicolare all'asse utensile) prima della ritrazione verticale.
326
Pro/TOOLMAKER
Diametro
Solo per l'alesatura con fresa, questo diametro specifica il diametro del foro richiesto. Per
tutti gli altri tipi di foratura, il diametro del foro è il diametro dell'utensile. Il valore di default
è il diametro della parte più grande del foro.
I dati della forma foro composita e l'immagine visualizzata nella pagina Ciclo hanno solo
scopo informativo e non possono essere modificati.
Foratura da un piano
Selezionare Foratura da un piano per eseguire cicli con posizioni iniziali su un piano fisso. Il
piano viene specificato fornendo le coordinate XYZ di un punto di riferimento e la distanza
Inizia foratura in del piano misurata dal punto di riferimento in direzione dell'asse utensile. Il
piano sarà sempre perpendicolare all'asse utensile. Se ad esempio il dato è (0,0,0) e l'asse
utensile è Z, il punto di riferimento è (0,0,0) e il valore Inizia foratura in è l'altezza Z del
piano.
Se è selezionata l'opzione Foratura da un piano, la profondità del foro può essere specificata
in diversi modi. Se si seleziona Foratura completa, la profondità di foratura viene
determinata nel modo descritto per il parametro Foratura completa (vedere sopra). Se
l'opzione Foratura completa non è selezionata, la profondità (specificata dal parametro
Profondità) viene misurata dal piano di foratura, se si seleziona Misura profondità dal piano,
oppure dai punti centrali, se non si seleziona Misura profondità dal piano.
Il ciclo di alesatura con fresa è supportato solo dai controlli Heidenhain. Per tutti gli altri
controlli degli utensili di lavorazione, il ciclo di alesatura con fresa viene emulato.
Per il controllo Heidenhain, quando si utilizza il ciclo di alesatura con fresa, è importante
accertarsi che la tabella utensili relativa al controllo Heidenhain contenga i dettagli corretti
per la fresa poiché le quote della fresa vengono tenute in considerazione dal controllo. Le
dimensioni del foro possono essere modificate (i) modificando il diametro nella relativa
finestra di dialogo di Pro/TOOLMAKER (si ottiene dalla forma foro) oppure (ii) specificando
una fresa sottodimensionata o sovradimensionata nella tabella utensili.
Si noti che le definizioni dell'utensile immesse nella pagina Utensile riguardano l'utensile
completo, ovvero fresa e portautensili.
327
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Trapani recenti
Per scegliere un utensile utilizzato di recente, selezionarne uno dall'elenco a discesa Trapani
recenti.
Nome utensile
Immagine utensile
L'immagine dell'utensile può essere modificata allo stesso modo dell'immagine del
portautensili descritto in Pagina Portautensili per tutte le operazioni di lavorazione. Le
operazioni di modifica sono riassunte nella tabella Controlli per l'immagine dell'utensile.
328
Pro/TOOLMAKER
Diametro foratura
Angolo punta
Regolazione profondità
Diametro gambo
Diametro della parte della fresa che entra nel portautensili. Se si sceglie una fresa dalla
libreria, questo valore viene impostato automaticamente.
Sporgenza utensile
Lunghezza della parte visibile dell'utensile, dalla punta all'inizio del portautensili. Se si
sceglie una fresa dalla libreria, questo valore viene impostato automaticamente.
329
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Lunghezza punta
Definizione gambo
I valori nel campo Definizione gambo rappresentano il profilo del gambo in termini di
altezza e diametro, come descritto in Pagina Utensile per tutte le operazioni di lavorazione.
Questo campo è solo a scopo informativo e non è modificabile.
Vedere i paragrafi relativi al portautensili e al gioco del portautensili in Pagina Utensile per
tutte le operazioni di lavorazione.
Database utensili
Carica
Il pulsante Carica visualizza la finestra di dialogo Gestione database utensili per gli utensili,
che consente di selezionare un utensile di foratura dal database utensili.
Salva
Protezione tallonamento
330
Pro/TOOLMAKER
Nessuno: non viene eseguito alcun controllo del portautensili o dell'utensile per il
tallonamento.
Tallonamenti rilevati
Selezionare Ometti foro per omettere il centro di foratura dal ciclo e continuare l'operazione
del ciclo con i dati rimanenti.
Selezionare Mantieni foro per includere il centro di foratura nel ciclo e continuare
l'operazione del ciclo con i dati rimanenti.
Il rilevamento solo con il portautensili è utile per la foratura di fori che non sono nel modello
perché il tallonamento viene ignorato dalla fresa. Prestare attenzione se si esegue una
foratura completa senza protezione tallonamento poiché si raggiunge sempre la profondità
totale del foro (la profondità della forma foro composita più la regolazione della profondità).
I dati di foratura corrispondenti ai fori omessi sono contenuti nell'insieme di output del
piano. I dati di foratura omessi possono essere utilizzati per creare cartelle di dati di
foratura.
331
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Notare che questa pagina fornisce l'interfaccia per la modifica della sola fresa del ciclo di
foratura e viene visualizzata solo la porzione della fresa dell'utensile completo del ciclo di
foratura.
332
Pro/TOOLMAKER
Nome trapano
Diametro foratura
Angolo punta
Lunghezza punta
Sporgenza utensile
Diametro gambo
Regolazione profondità
Definizione gambo
I valori nel campo Definizione gambo rappresentano il profilo del gambo in termini di
altezza e diametro, come descritto in Pagina Utensile per tutte le operazioni di lavorazione.
Questo campo è solo a scopo informativo e non è modificabile.
Database utensili
Carica
Il pulsante Carica visualizza la finestra di dialogo Gestione database utensili per le frese, che
consente di selezionare una fresa dal database utensili.
Salva
333
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Passate di Ciclo
Passate di Cartella cicli collegamento
collegamento di foratura
Ordina passate
Se non viene selezionata alcuna opzione, i cicli di foratura verranno collegati adeguatamente
e in modo tale da limitare il rapido passaggio tra i cicli.
Ordinamento semplice
I cicli di foratura vengono collegati in base all'ordine di creazione e all'ordine delle cartelle di
dati di foratura di input.
Per una descrizione di stile, ritrazioni, gioco, suggerimento iniziale e punto origine, vedere la
pagina Generale per la maggior parte delle strategie di collegamento.
Superfici
triangolate,
Rileva fori Rileva feature foro Ciclo
cartella limiti
(opzionale)
334
Pro/TOOLMAKER
Viene aperta la seguente finestra di dialogo per il rilevamento delle feature foro.
Pagina Generale
Rileva fori
Configurazione rotazione
Preferenze
Asse ristretto
La tabella di lavorazione può eseguire una rotazione completa attorno a uno degli assi ma è
ristretta attorno agli altri assi. Specificare se deve essere limitato il primo o il secondo asse
del tipo di rotazione preferito.
Intervallo asse
Tolleranze
Specificare le tolleranze utilizzate per determinare quando due punti o due assi sono
coincidenti.
335
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Pagina Filtro
La pagina Filtro fornisce un numero di filtri che determinano quali fori devono essere
rilevati. Se è stata selezionata una cartella limiti, la direzione del filtro viene impostata
sull'asse utensile dei limiti e vengono rilavati solo i fori con il centro che giace all'interno del
limite.
Direzione
Selezionare Tutti gli assi per rilevare i fori con gli assi in qualsiasi direzione o Asse
selezionato per rilevare solo i fori i cui assi sono allineati con l'asse specificato dalle
rotazioni A, B, C. Se si tiene premuto CTRL mentre si seleziona la voce di menu RIleva
feature foro, le rotazioni ABC della vista corrente vengono impostate nella pagina dell'asse
del filtro. CTRL non ha effetto se viene selezionata una cartella limiti.
Intervallo asse
336
Pro/TOOLMAKER
Quota
Selezionare Diametro per rilevare i fori che hanno un diametro compreso tra i valori minimo
e massimo specificati.
Selezionare Profondità per rilevare i fori che hanno una profondità compresa tra i valori
minimo e massimo specificati.
Se i filtri Diametro e Profondità non vengono selezionati, vengono rilevati fori di tutte le
dimensioni.
Colore superficie
Selezionare Tutti i colori per rilevare i fori limitati da superfici di qualsiasi colore.
Selezionare Includi colore selezionato per rilevare i fori il cui colore è specificato dal
pulsante del colore. Selezionare Escludi colore selezionato per rilevare i fori il cui colore
non è specificato dal pulsante del colore. Il colore può essere modificato mediante la finestra
di dialogo per la selezione del colore che viene aperta premendo il pulsante del colore.
Pagina Input
La pagina Input visualizza i piani di input per la Cartella dati di foratura I piani di input
possono essere modificati seguendo il metodo descritto in Modifica degli input del piano.
337
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nome file
Il nome del file da creare. Fare clic su Sfoglia per scegliere il nome e il percorso del file da
una finestra di dialogo standard. Il nome di default è basato sul file di geometria caricato o
sull'ultimo file archivio salvato, seguito da un numero di due cifre. Il numero di due cifre
semplifica la creazione di un elenco ordinato alfabeticamente dei nomi file. La directory è
quella impostata all'inizio in Impostazioni progetto.
Strumento di ispezione
Strumento di ispezione
Lo strumento di ispezione di Pro/TOOLMAKER consente di ispezionare una parte lavorata
utilizzando una sonda. Il modulo di ispezione può essere utilizzato con il modello di
controllore Heidenhain 426 e successivi.
338
Pro/TOOLMAKER
Sonda
Selezionare la sonda di ispezione dal menu a discesa. I parametri della sonda sono descritti
di seguito.
Dimensione portasonda
339
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Fattore sonda
Questo fattore consente di determinare la distanza della sonda dal pezzo in lavorazione
all'inizio dell'attività di ispezione (è uguale alla lunghezza del vettore di ispezione):
distanza = (fattore sonda * diametro sonda) + raggio sonda.
Cartella
Specificare il nome della cartella in cui il file CNC dovrà essere salvato.
La finestra di dialogo Inserisci vettori di ispezione viene illustrata di seguito. Per specificare
ogni vettore di ispezione, fornire le coordinate X e Y e selezionare Aggiungi.
DEPOInspect calcola il punto più vicino sul pezzo in lavorazione con le coordinate X e Y
date. Dopo avere aggiunto tutti i punti di ispezione, selezionare OK per chiudere la finestra
di dialogo.
340
Pro/TOOLMAKER
341
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Di seguito viene illustrata la finestra di dialogo Inserisci vettori di ispezione per un array di
vettori. I vettori di ispezione da utilizzare sono posizionati su una griglia rettangolare
allineati agli assi X e Y. La coordinata Z viene determinata automaticamente in base ai dati
della superficie. I vettori che giacciono all'interno dei limiti specificati e non risultano in
collisione con il lavoro vengono aggiunti alla cartella dei vettori di ispezione.
Metodo grafico
Per aggiungere i vettori con il metodo grafico, è necessario attivare la cartella dei vettori di
ispezione. Quindi, fare clic sul punto della superficie in cui deve essere eseguita l'ispezione e
trascinare il mouse mentre si tiene premuto il pulsante sinistro. Durante il trascinamento, il
vettore di ispezione viene visualizzato sotto forma di freccia nella finestra grafica. La freccia
diventa una linea della lunghezza corretta al termine dell'operazione.
342
Pro/TOOLMAKER
Di seguito è riportatat la finestra di dialogo File CNC di ispezione. Immettere il nome file e
fare clic su OK per generare il file CNC.
Il file CNC è un file di testo contenente una tabella di vettori di ispezione. Il controllore CNC
esegue l'attività di ispezione e restituisce un file di testo contenente i dati di ispezione e i
dati misurati dalla sonda.
343
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Pagina Generale
344
Pro/TOOLMAKER
Protocollo
I parametri del protocollo fanno riferimento all'utente, al lavoro e ai dettagli della macchina.
Ordine
Pezzo in lavorazione
Cliente
Macchina
Verificata da
Nome dell'operatore.
Tipo visualizzazione
Parametri di visualizzazione
Fattore di zoom
Se il tipo di visualizzazione è Coni, il fattore di zoom consente di impostare la scala dei coni
di ispezione. Nella finestra grafica viene disegnato un cono di ispezione in corrispondenza di
un punto di ispezione dove il taglio è eccessivo o insufficiente; l'altezza dei coni visualizzati è
uguale alla distanza tra i punti di ispezione e i punti misurati moltiplicata per il fattore di
zoom.
Cono +Dimensione
Cono -Dimensione
Se il tipo di visualizzazione è Coni, Cono - Dimensione specifica il raggio dei coni di ispezione
dei punti di ispezione dove il taglio è eccessivo.
Dimensione disco
Tolleranze di visualizzazione
Sottodimensiona tolleranza
345
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Sovradimensiona tolleranza
Vettore di calibrazione
Il vettore di calibrazione specifica una traslazione che deve essere applicata a ogni vettore di
ispezione. I risultati vengono adeguati per riflettere le nuove posizioni dei dati. In genere, i
risultati si ottengono prima con il vettore di calibrazione impostato su zero. Viene calcolato il
vettore che riduce al minimo la differenza totale tra i punti di ispezione e quelli misurati e
l'output viene inviato alla finestra dei risultati. L'applicazione di una traslazione di calibratura
al pezzo in lavorazione determina la visualizzazione di un nuovo insieme di risultati di
ispezione con il vettore di calibrazione impostato.
Valore offset
Se è stato applicato uno spessore alla fresa, la lavorazione lascia un ulteriore strato sulla
superficie. Le deviazioni che risultano dall'ispezione differiscono dalle deviazioni effettive di
un valore uguale allo spessore. I risultati dell'ispezione possono essere corretti specificando
un valore di offset uguale allo spessore applicato.
Nome file
Pagina colori
La pagina dei colori dei risultati di ispezione consente di specificare i colori dei coni e dei
dischi di ispezione. I quattro colori vengono utilizzati per indicare se un punto di ispezione è
sovradimensionato o sottodimensionato e se rientra o meno nelle tolleranze specificate per
sovr/sottodimensionamento.
Se il tipo di visualizzazione selezionato è Coni, i risultati vengono annotati con coni nei colori
di default nero, verde, blu e rosso. I colori di default possono essere modificati nella pagina
dei colori dei risultati di ispezione (vedere sopra). Facendo riferimento ai colori di default, un
punto di ispezione, che non rientri nelle tolleranze specificate per sovradimensionamento e
sottodimensionamento, viene indicato con un cono di ispezione rosso se è stato tagliato
materiale in eccesso o con un cono blu se il taglio è insufficiente. Un punto di ispezione che
rientri nell'intervallo di tolleranze specificato, viene indicato con un cono verde se il punto
corrisponde a un taglio eccessivo o con un cono nero se il taglio è insufficiente. L'altezza di
un cono è uguale alla distanza tra i punti di ispezione e quelli misurati (deviazione)
moltiplicata per il fattore di zoom. Se l'altezza di un cono di ispezione è ridotta, verrà
disegnata una sfera. Ogni cono o sfera di ispezione ha un'etichetta contenente il
contrassegno del punto di inserimento e la differenza misurata. Un'attività con cerchio di
ispezione viene visualizzata mediante una sfera in corrispondenza del centro del cerchio, con
un'etichetta che indica l'attività del cerchio e le deviazioni del centro e dei raggi.
346
Pro/TOOLMAKER
347
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per visualizzare i risultati in una tabella, selezionare Visualizza risultati dal menu Ispezione o
dal menu di scelta rapida. In alternativa, fare clic sul pulsante Visualizza risultati nella
barra degli strumenti Ispezione. Viene visualizzata la finestra Visualizza risultati ispezione.
348
Pro/TOOLMAKER
Esporta in Excel
Il pulsante Esporta in Excel della finestra di dialogo Visualizza risultati ispezione consente di
esportare i risultati in un file di Microsoft Excel.
Esporta in HTML
Il pulsante Esporta in HTML della finestra di dialogo Visualizza risultati ispezione consente di
esportare i risultati in un file HTML e di aprire il file in Microsoft Internet Explorer.
MP4 -0,002 -19,947 32,72 => -0,003 -19,951 32,717 Deviazione: -0,005
MP6 -17,3 10,014 32,72 => -17,309 10,013 32,724 Deviazione: -0,01
MP8 17,296 10,014 28,72 => 17,296 10,019 28,722 Deviazione: -0,005
MP9 -17,3 10,014 28,72 => -17,297 10,021 28,724 Deviazione: -0,009
349
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Centro CIR004: -0,002 0,027 32,72 => -0,011 0,024 32,718 Deviazione:
0,01 Raggio: 19,974 => 19,975 Deviazione: 0,001
Centro CIR007: -0,002 0,027 28,72 => -0,001 0,026 28,719 Deviazione:
0,002 Raggio: 19,974 => 19,976 Deviazione: 0,002
Centro CIR010: -0,002 0,027 20,72 => -0,004 0,03 20,719 Deviazione:
0,004 Raggio: 19,974 => 19,982 Deviazione: 0,008
Metodi di input
In entrambi i seguenti metodi di input si presuppone che la cartella di vettori di ispezione sia
attivata.
350
Pro/TOOLMAKER
Cerchi orizzontali
Il metodo del cerchio tre punti può essere utilizzato anche per selezionare il labbro ellittico di
un cilindro tagliato da un piano: in modalità cerchio tre punti, selezionare tre punti
sull'ellisse utilizzando il pulsante sinistro del mouse. Dopo la selezione dei tre punti, viene
visualizzata la finestra di dialogo Inserisci cerchio di ispezione (vedere di seguito). La
finestra mostra il livello z di default del cerchio completo (orizzontale) più alto sul cilindro.
Per aggiungere uno o più cerchi di ispezione, specificare il livello z desiderato e fare clic su
Aggiungi. Poiché è possibile ispezionare solo i cerchi completi, il livello z deve essere
minore o uguale al valore di default. Il minimo livello z consentito è uguale al livello z di
default meno la profondità del cilindro.
351
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
I vettori di ispezione del cerchio presenti nella cartella di ispezione sono etichettati con le
coordinate del punto di ispezione, ma vengono distinti dai normali vettori di ispezione
mediante un'ulteriore etichetta del tipo "CIR***" dove *** indica un numero. I cerchi
derivanti dallo stesso cerchio di ispezione hanno la stessa etichetta CIR.
È possibile salvare i file anche in altri formati. In questo caso vengono salvati solo le
informazioni sull'immagine e non il database. Alcuni degli altri tipi di file sono stati ideati per
i vincoli di dimensioni e la compatibilità della posta elettronica e della ricerca o per la
visualizzazione da parte dei clienti che potrebbero non disporre di Pro/TOOLMAKER. È
possibile salvare i file nei formati seguenti:
Se sono in corso dei calcoli al momento della richiesta di salvataggio, i processi vengono
elencati in Gestione processi come archiviazioni database e vengono eseguiti al termine di
tutte le altre operazioni (impostate prima della richiesta).
Scegliere Salva con nome dal menu File o fare clic su sulla barra degli strumenti
principale. Viene visualizzata una finestra di dialogo di salvataggio standard. La directory e il
nome di file riflettono le impostazioni del progetto. Per modificare queste impostazioni,
selezionare un'altra directory e/o digitare un nuovo nome di file.
Gli input per l'operazione sono tutti i processi impostati prima della richiesta di salvataggio.
La modifica dell'ordine degli elementi in Gestione processi non incide sul contenuto del
salvataggio.
Se sono già in corso dei calcoli, la richiesta di salvataggio viene aggiunta all'elenco di
Gestione processi come archiviazione database. Quando viene eseguita la richiesta, il
database corrente e tutte le finestre e le cartelle associate vengono salvate nello stato in cui
sarebbero se i calcoli impostati precedentemente fossero completi.
353
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: l'archiviazione del database può richiedere molto tempo. È necessario attendere. Se la
richiesta viene effettuata mentre è in esecuzione o in attesa di esecuzione un altro processo,
il salvataggio non verrà eseguito finché il processo non è stato completato. Ciò implica un
tempo di attesa più lungo per il salvataggio. Non uscire dal sistema finché non si è
assolutamente certi che il processo di archiviazione sia stato completato. Lo stato del
processo è indicato nel Gestore processi.
La seconda volta che si desidera salvare il database, è possibile scegliere di salvare e non di
"salvare con nome", e di sovrascrivere l'ultima versione salvata con una nuova versione
senza aprire i menu. Il progetto deve essere salvato ogni volta che è necessario. Scegliere
Salva dal menu , fare clic sul pulsante Salva nella barra degli strumenti o premere
CTRL + S. È possibile scegliere Salva con nome in qualsiasi momento per salvare una
copia del file con un nome diverso.
Un file DCA può essere caricato come qualsiasi latro tipo di file. Vedere Caricamento di un
database - Introduzione.
È possibile aggiungere un'azione di salvataggio al Gestore processi in modo tale che venga
eseguita al termine delle altre operazioni. Vedere Programmazione interattiva lavori.
Nota: una bitmap non contiene informazioni relative al database, ma solo dati di immagine.
Innanzitutto fare clic nella vista grafica, o selezionare il testo dal messaggio della finestra di
database (a seconda dell'elemento che si desidera acquisire), quindi scegliere dalla barra
degli strumenti, Copia dal menu Modifica oppure premere CTRL + C sulla tastiera.
Fare clic sull'elemento da salvare (la vista nella finestra grafica 3D o la vista messaggi nella
finestra database). Se si desidera visualizzare l'anteprima di stampa, selezionare Anteprima
di stampa dal menu File. Se si desidera modificare le impostazioni, selezionare Imposta
pagina dal menu File.
355
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Per visualizzare direttamente la finestra di dialogo di stampa, selezionare Stampa dal menu
File, fare clic su sulla barra degli strumenti o premere CTRL + P.
Stampa…
Imposta...
Questi pulsanti non sono attivi a meno che non vi siano più pagine da stampare. Consentono
di visualizzare rispettivamente la pagina successiva o precedente del documento o due
pagine alla volta.
Chiudi
Orientamento
Margini
Scala
Scala 1:1
356
Pro/TOOLMAKER
Mantieni proporzioni
Quando si utilizza Adatta alla pagina, questa opzione consente di mantenere le proporzioni
dell'immagine ingrandendola al massimo.
Stampante
Nome
Il nome della stampante di default deve essere visualizzato qui. Se altre stampanti sono
collegate al sistema o sono accessibili mediante la rete, verranno elencate nel menu. Per
accedere ad altre impostazioni, selezionare il pulsante Proprietà. Le proprietà sono specifiche
per la marca e il modello della stampante, impostazioni tipiche sono ad esempio la
risoluzione o la qualità, il colore, il tipo di carta.
Questi campi forniscono informazioni sulla stampante selezionata, compreso lo stato (ad
esempio, se è occupata o pronta per la stampa), la marca e il numero di modello, il percorso
o l'indirizzo della stampante in rete o sul sistema e altre informazioni supplementari.
Intervallo di stampa
Queste opzioni consentono di scegliere che parte del documento verrà inviata alla
stampante. Se si deve stampare una sola pagina, l'opzione Tutto sarà probabilmente l'unica
opzione disponibile. Se le pagine sono più di una, è possibile impostare un intervallo (ad
esempio, da pagina 1 a pagina 4). Se si evidenzia un'area nel testo da stampare, è possibile
scegliere di stampare solo la parte selezionata.
Copie
357
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Strumenti e impostazioni
Strumenti e impostazioni
Diversi strumenti di Pro/TOOLMAKER consentono di gestire le procedure utilizzate nel lavoro,
misurare le distanze e correggere i fori.
Molti di questi strumenti sono accessibili con un clic del mouse o mediante i tasti di scelta
rapida e altri menu. È inoltre possibile impostare varie preferenze di visualizzazione.
Gestore processi e le macro sono strumenti potenti per il controllo dell'esecuzione dei calcoli:
È possibile nascondere le superfici triangolate nella vista e visualizzare così in modo accurato
la posizione dei percorsi utensili e di altri elementi nello spazio. I numeri vengono visualizzati
solo quando si posiziona il mouse direttamente sopra un elemento a meno che non sia
attivata una vista planare (cioè una visualizzazione lungo un asse). Ad esempio, se è
attivata la vista Z e il mouse non è posizionato sopra un oggetto, vengono visualizzate le
coordinate x e y.
Per disattivare le coordinate del mouse, selezionare Opzioni dal menu Strumenti. Nella
pagina Mouse deselezionare l'opzione Mostra coordinate mouse nella barra di stato.
358
Pro/TOOLMAKER
Nota: per visualizzare i punti lungo un percorso utensile quando è attivata l'animazione
scanalatura, è necessario impostare la modalità di visualizzazione su Completo nella finestra
di dialogo Animazione scanalatura.
Gestione processi
Gestione processi
Gestione processi viene visualizzato quando si apre Pro/TOOLMAKER, a meno che non fosse
nascosto l'ultima volta che si è chiuso il programma. Consente di visualizzare i processi
attualmente in esecuzione, pianificati o conclusi. Utilizzarlo per:
• terminare un processo;
Utilizzare le barre di scorrimento per scorrere l'elenco verso l'alto o verso il basso o spostarsi
da sinistra a destra. È inoltre possibile fare clic sui pulsanti freccia, trascinare i dispositivi di
scorrimento o utilizzare i tasti freccia.
• Fare clic sulla barra del titolo e, tenendo premuto il pulsante del mouse, trascinare la
finestra in una nuova posizione.
Gestione di processi
Gestione di processi
È possibile visualizzare le informazioni sull'esecuzione simultanea dei processi e sui vantaggi
di Gestione processi.
359
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Multithread
È possibile eseguire simultaneamente diversi processi con due strumenti potenti: il
multithread e la programmazione interattiva dei lavori.
Il multithread condivide le risorse del sistema per elaborare più attività (o thread).
Nota: quando si utilizza il multithread, l'elaborazione delle attività può richiedere più tempo.
I processi che richiedono i calcoli di input vengono completati solo quando sono disponibili
tutti i dati necessari.
È possibile che sia necessario svolgere delle attività senza l'intervento dell'utente. È
possibile, ad esempio, pianificare i calcoli per insiemi di passate e il collegamento di tali
passate e controllare l'ordine di esecuzione di altre attività mediante il Gestore processi.
Ogni nuova operazione viene bloccata finché non sono disponibili tutte le informazioni
richieste. Ad esempio, è possibile programmare Pro/TOOLMAKER in modo che colleghi un
insieme di passate prima del completamento del calcolo delle passate. Il processo viene
bloccato fino al completamento dell'insieme di passate, indipendentemente dalla relativa
priorità.
Nome processo
Il nome del processo è il nome dell'attività impostata per l'esecuzione. Questi nomi
corrispondono ai nomi delle cartelle elencate sul lato sinistro della visualizzazione grafica.
Stato
Rappresenta lo stato corrente di ciascuna attività a cui è associato un'icona:
360
Pro/TOOLMAKER
• Non riuscito - L'attività non è riuscita. Verificare che gli input siano impostati
correttamente.
Nota: se si annulla un'attività da cui dipende un'attività bloccata, anche quest'ultima viene
annullata. Anche le attività che non generano dati e vengono completate correttamente
vengono contrassegnate come completate.
Avanzamento
È possibile visualizzare la percentuale di completamento di ogni attività. A tale scopo
osservare le barre blu e impostare la visualizzazione dell'avanzamento su una percentuale.
Per ulteriori controlli, fare clic con il pulsante destro del mouse nella finestra.
Fare clic sugli elementi per selezionarli. Per selezionare più di un elemento, tenere premuto il
tasto CTRL e fare clic. Tenere premuto il tasto MAIUSC e selezionare un elemento all'inizio e
uno alla fine dell'elenco. Verranno selezionati anche tutti gli elementi tra quelli sopra
selezionati.
Controllori attività
Non è possibile mettere in pausa un'attività già in pausa né avviare un'attività che è già
stata completata e quindi tali controlli non sono disponibili.
361
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Annulla processo
Annulla o termina le attività selezionate, sia che esse siano in esecuzione o meno. Le attività
annullate sono contrassegnate con nell'elenco riportato in Gestione processi. Ciò indica
un errore di completamento. Per rimuovere tutti gli elementi annullati, in errore e
completati, selezionare "Azzera tutto" (l'icona a forma di cestino nella barra delle attività) o
scegliere un'opzione nel menu di scelta rapida.
Le attività selezionate vengono messe in pausa. Le attività con priorità più bassa vengono
eseguite quando possibile, a meno che l'elemento messo in pausa sia necessario per il
calcolo. È possibile mettere in pausa tutti i processi facendo clic con il pulsante destro del
mouse nella finestra per aprire il menu di scelta rapida e selezionare "Metti tutti in pausa".
Controllori di priorità
Per controllare l'ordine di esecuzione delle attività, modificare la priorità delle attività
selezionate. È possibile spostare le voci nell'elenco verso l'alto o verso il basso
rispettivamente per aumentarne o diminuirne la priorità. Se possibile, le attività all'inizio
dell'elenco vengono eseguite per prime.
Aumenta priorità
Diminuisci priorità
362
Pro/TOOLMAKER
Azzera
Per rimuovere automaticamente le attività completate dalla finestra, fare clic con il pulsante
destro del mouse e scegliere Rimozione automatica processo.
Metti tutti in pausa - i processi non verranno eseguiti fino a quando non si deseleziona
questa opzione (alternarla nell'elenco) o si seleziona l'esecuzione di un singolo elemento.
Tutti gli elementi correntemente attivi vengono messi in pausa e tutti gli elementi successivi
vengono messi in coda.
Salva come macro - salva un'operazione visualizzata nella finestra Gestione processi come
macro.
Controllori processo
Fare clic con il pulsante destro del mouse per visualizzare il menu di scelta rapida Gestione
processi. è possibile controllare l'esecuzione dei processi selezionati con i controllori di
attività e i controllori di priorità.
Impostazioni di visualizzazione
È possibile modificare la visualizzazione di Gestione processi.
Macro
Una macro è un insieme di processi automatici che è possibile applicare ai file di geometria o
agli elementi attivi nella vista cartelle. Le macro contengono tutti i processi necessari per
completare un processo, ma nessuna informazione sulla geometria o sulla superficie, quindi
hanno sempre bisogno di un file di geometria come input. Ad esempio, è possibile utilizzare
una macro per definire l'impostazione della fresa o per automatizzare un progetto completo
tramite le fasi di sgrossatura, semifinitura e finitura. Le macro vengono salvate con
l'estensione del nome di file .mco. La dimensione di questi file è notevolmente inferiore a
quella dei file .dca. Il formato di una macro è particolarmente portatile e può essere inviato
tramite posta elettronica o memorizzato in modo efficiente.
Casella di immissione
È possibile utilizzare la funzione InputBox() per personalizzare i prompt delle macro. Quando
la macro viene eseguita, all'utente viene chiesto di immettere un valore per ogni prompt
definito. Il valore immesso sostituisce l'impostazione della macro predefinita.
Per eseguire una macro di backup, non aprire per primo il file iges.
2. Fare clic su File > Macro > Esegui. Viene visualizzata la finestra di dialogo Apri.
3. Selezionare la macro di backup, quindi fare clic su Apri. Viene visualizzata la finestra
di dialogo Impostazioni progetto.
4. Definire le impostazioni del progetto, quindi fare clic su OK. In Gestione processi
viene visualizzato l'avanzamento del processo.
Importante: prima di provare a scrivere una macro, leggere la sezione Salvataggio di una
macro. che contiene delle informazioni utili.
364
Pro/TOOLMAKER
• È possibile utilizzare Gestione processi per salvare i processi come macro dopo che
sono stati eseguiti. .
Nota: i limiti definiti dall'utente e modificati che vengono creati dall'editor di limiti non
possono essere salvati come processo di livello superiore in una macro. Tuttavia, se un
limite simile viene utilizzato come input per un altro calcolo, le informazioni vengono salvate.
Questo tipo di limite viene tracciato con valori assoluti e potrebbe non essere adatto alle
superfici di un nuovo file di geometria.
• Nessuna finestra - la macro viene eseguita dall'inizio alla fine senza aprire
finestre di dialogo.
• Solo finestra Apri file (default) - la macro viene eseguita e viene visualizzata la
finestra di dialogo Apri quando è richiesto un file di geometria di input. Quando
viene aperta la finestra di dialogo, la macro viene messa in pausa. Selezionare un
file da aprire e fare clic su OK per continuare la macro.
365
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Salva
• Chiudi
• Salva e chiudi
5. Fare clic sulla casella Indipendente da superficie per applicare la macro salvata ai file
di geometria solo con le superfici attive. In questo caso, la macro non contiene
informazioni per il caricamento del database. Deselezionare la casella per applicare la
macro salvata a qualsiasi file.
Nota: questa opzione non è disponibile quando l'elenco Visualizza è impostato su Solo
finestra Apri file.
6. Fare clic sulla casella Richiedi impostazioni progetto per aprire la finestra di dialogo
Impostazioni progetto quando si esegue la macro. Deselezionare la casella se un
database viene aperto quando si esegue la macro e non si desidera modificare le
impostazioni del progetto.
2. Fare clic con il pulsante destro del mouse su un processo da registrare e scegliere
Salva come macro dal menu di scelta rapida. Viene visualizzata la finestra di dialogo
Salva con nome.
Se una macro va applicata a uno o più elementi di un file (indipendente dalla superficie),
eseguire la macro a partire dal file con le cartelle rilevanti attive.
2. Fare clic su File > Macro > Esegui. Viene visualizzata la finestra di dialogo Apri.
Nota: se non è presente un file già aperto, la macro crea un nuovo file.
1. Fare clic su File > Apri. Viene visualizzata la finestra di dialogo Apri.
2. Selezionare i file di macro (*.mco) dall'elenco Tipo file. Vengono elencati i file di
macro esistenti.
3. Selezionare un file di macro, quindi fare clic su Apri. Viene visualizzata la finestra di
dialogo Impostazioni progetto.
5. Selezionare un file IGES di input per cui eseguire i processi, quindi fare clic su Apri
per avviare l'esecuzione della macro.
È possibile inserire punti di arresto impostando finestre di dialogo di processo specifiche nel
codice della macro. Tuttavia, per evitare il danneggiamento del codice, si consiglia di non
modificare molto la macro.
È possibile aprire, visualizzare e modificare il file della macro con un editor di testo:
• Nella parte superiore della pagina del codice è riportata la riga booleana
bDisplayDialogs = false (o true). Questa riga consente di commutare la
visualizzazione predefinita delle finestre di dialogo durante l'esecuzione della macro.
Se è impostata su true, vengono visualizzate le finestre di dialogo della maggior parte
dei processi (a meno che non siano controllate indipendentemente). Se è impostata
su false, le finestre di dialogo non vengono visualizzate.
367
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• L'ultima voce nella riga di comando tra parentesi di ogni processo controlla le
impostazioni di visualizzazione della finestra di dialogo corrispondente. Quando è
impostata su:
Righello
Righello
Il righello consente di eseguire misurazioni tra due punti selezionati nella visualizzazione
grafica. Rappresenta la distanza più breve tra due punti disegnati come un collegamento
retto. È possibile effettuare le misurazioni seguenti:
• angoli
• raggi
Per impostazione predefinita il righello misura distanze 3D. I due punti si agganciano
all'angolo di triangolazione più vicino sulla superficie. È possibile limitare la misurazione
lungo un piano (asse) per misurare distanze 2D mediante la pressione di X, Y e Z.
Nota
368
Pro/TOOLMAKER
Accuratezza normale - per un righello con un'accuratezza normale (una cifra decimale),
premere CTRL e il pulsante destro del mouse. È possibile rilasciare il tasto CTRL (ma non il
pulsante del mouse) per usare qualsiasi altro controllo della tastiera.
Accuratezza precisa - per un righello con un'accuratezza migliore (sei cifre decimali),
premere CTRL + MAIUSC e il pulsante destro del mouse. È possibile rilasciare la
combinazione di tasti CTRL + MAIUSC (ma non il pulsante del mouse) per usare qualsiasi
altro controllo della tastiera.
2. Fare clic con il pulsante destro del mouse e trascinare il cursore. Viene visualizzato il
righello sul quale è riportata la distanza tra il punto iniziale e la posizione corrente del
cursore. Rilasciare i controlli della tastiera, ma tenere premuto il pulsante del mouse.
369
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nota: per limitare la misurazione lungo un solo asse, premere e tenere premuti i due tasti
corrispondenti agli altri assi. È inoltre possibile utilizzare i tasti di scelta rapida per aprire
altri strumenti di misurazione. A tale scopo, vedere Misurazione degli angoli e Misurazione
dei raggi.
Misurazioni 2D - per limitare la misurazione lungo un solo asse, premere e tenere premuti i
due tasti corrispondenti agli altri assi. Ad esempio, per eseguire la misurazione lungo l'asse
Y, premere X + Z.
2. Fare clic con il pulsante destro del mouse e trascinare il cursore. Viene visualizzato il
righello sul quale è riportata la distanza tra i punti selezionati.
370
Pro/TOOLMAKER
• punto iniziale
• punto finale
• punto intermedio tra il punto iniziale e quello finale, sulla stessa superficie definita dai
due punti
2. Fare clic con il pulsante destro del mouse e trascinare il cursore. Viene visualizzato il
righello sul quale è riportata la distanza tra i punti selezionati.
3. Rilasciare i controlli della tastiera e premere R (raggio). I punti da cui e fino a cui si
esegue il trascinamento sono i due punti immessi per il calcolo. In questo modo viene
definito un segmento di un cerchio immaginario che si adatta al piano XY.
371
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Sul righello vengono visualizzati il raggio del raccordo e il punto centrale del raggio.
Nota: l'accuratezza della misurazione è determinata dal livello di accuratezza con cui
vengono create le superfici. Tuttavia la misurazione del raggio fornisce una buona
indicazione della curvatura della superficie.
372
Pro/TOOLMAKER
2. Fare clic su tre punti sul cerchio per eseguire il calcolo. I punti selezionati vengono
visualizzati sul cerchio e viene aperta la finestra di dialogo Centro cerchio nella quale
sono riportati il centro, il raggio e il diametro del cerchio.
Nota: il centro del cerchio può venire impostato come punto di riferimento locale. A tale
scopo fare clic su Imposta come riferimento o Imposta come riferim. con Z.
Con il righello di precisione visibile (trascinare il cursore con i tasti CTRL + MAIUSC e il
pulsante destro del mouse premuti, quindi rilasciare i tasti della tastiera), premere N, quindi
premere V. È possibile che si debba premere il tasto due volte (sono presenti due viste in
opposizione); la vista grafica verrà modificata. Selezionare Personalizza... dal menu Vista
per visualizzare la finestra di dialogo Vista personalizzata, quindi fare clic sulla scheda Asse
utensile per visualizzare i valori abc della normale. Una nuova cartella Limiti modificabili
(selezionare dal menu Limiti) memorizza la rotazione abc della vista corrente in modo che
tutti i limiti creati al suo interno abbiano la stessa rotazione.
373
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Questo è utile quando si lavora con geometria ripetitiva poiché è sufficiente preparare il
percorso utensile per una sezione e quindi spostarlo per adattarlo alle altre sezioni.
Nota: non è possibile trasformare le passate in quanto non sarebbe più possibile collegarle.
Le passate dipendono dalle superfici per il calcolo del collegamento. I limiti 3D vengono
calcolati in base a passate teoriche che non conservano i relativi attributi 3D dopo la
trasformazione, agendo come limiti 2D.
• Se il file è stato caricato direttamente da CATIA v.4, i punti di riferimento nel file
vengono letti direttamente nella cartella Punti di riferimento all'interno delle cartelle
Superfici triangolate e Curve triangolate. Per visualizzare gli assi dei punti di
riferimento in 3D, fare clic sulla casella di controllo Punti di riferimento. Per spostare
la geometria per uno dei punti di riferimento, fare clic con il pulsante destro del
mouse nella finestra e scegliere Imposta punto di riferimento locale dal menu di
scelta rapida. Viene creata una cartella di superfici o curve triangolate trasformate
con il punto di riferimento impostato.
Per definire una nuova origina senza impostare nuove direzioni per gli assi X, Y e Z,
procedere come descritto nella sezione precedente, premendo i tasti CTRL + MAIUSC e
trascinando il cursore con il pulsante destro del mouse premuto. Rilasciare quindi i tasti
CTRL + MAIUSC e premere D per impostare la nuova origine all'inizio del righello. Come
nel caso precedente, quando alla fine si rilascia il pulsante destro del mouse, l'origine viene
impostata e le superfici vengono ridisegnate nella nuova vista.
È anche possibile scegliere un punto dell'immagine wireframe del modello come nuova
origine. A tale scopo, fare prima clic sul pulsante raffigurante un cerchio con tre punti ( )
sulla barra degli strumenti Vista, quindi premere il tasto CTRL e selezionare il punto sul
wireframe visualizzato con il pulsante sinistro del mouse. Per maggiori informazioni su
questa tecnica, vedere Misurazione dei raggi.
È anche possibile impostare una nuova origine al centro di un foro. A tale scopo, procedere
come descritto in Misurazione dei raggi, cioè premere i tasti CTRL + MAIUSC e trascinare
con il pulsante destro del mouse. Rilasciare quindi i tasti CTRL + MAIUSC e premere R per
misurare il raggio del foro il cui centro deve essere usato come nuova origine. Quando si è
confermata la lettura della misurazione del raggio, premere il tasto D tenendo sempre
premuto R. Rilasciare infine tutti i tasti e il pulsante del mouse; l'origine viene impostata e
le superfici vengono ridisegnate nella nuova vista. La nuova origine si troverà alla stessa
profondità dell'origine precedente. Quando il cerchio è orizzontale è anche possibile
modificare la profondità Z dell'origine. A tal fine, premere contemporaneamente i tasti Z, D
eR. In questo modo viene impostato anche il valore Z della nuova origine.
Piano di taglio
Piano di taglio
Il piano di taglio consente di "sezionare" la geometria e visualizzarne l'interno o parti che
altrimenti sarebbero nascoste. È possibile spostare il piano di taglio stesso oppure spostare
la geometria in relazione a esso.
Per attivare il piano di taglio, scegliere dalla barra degli strumenti grafica oppure Piano
di taglio dal menu Visualizza. Scegliere di nuovo l'opzione per disattivarla.
Dinamicamente: ruotare il piano di taglio con il pulsante destro del mouse. Per acquisire
dimestichezza con questa operazione, potrebbe essere necessario provare e riprovare. Per
traslare il piano di taglio, tenere premuto il tasto MAIUSC e premere il pulsante destro del
mouse per trascinare il piano a destra e a sinistra. Durante la rotazione e la traslazione è
possibile visualizzare il piano di taglio mentre taglia la geometria. Il taglio avviene lungo la
"normale" del piano di taglio, una linea immaginaria perpendicolare al piano di taglio
effettivo. Nella finestra viene visualizzata l'estensione della geometria a contatto con il piano
di taglio.
Tastiera: fare prima clic nella vista da modificare. Quindi tenere premuto il tasto CTRL e
premere i tasti freccia per ruotare il piano di taglio. Per traslarlo, tenere premuto anche il
tasto MAIUSC. La distanza di rotazione e traslazione associata a ogni pressione di un tasto
può essere personalizzata. A tale scopo utilizzare la pagina Grafica della finestra di dialogo
Opzioni.
376
Pro/TOOLMAKER
Questa funzione consente inoltre di inserire gli oggetti nel punto giusto in relazione tra loro.
È possibile modificare la posizione dinamicamente. Per eseguire una rotazione, fare clic
con il pulsante destro del mouse. Per eseguire una traslazione (lungo la "normale del piano
di taglio", una linea immaginaria perpendicolare al piano di taglio effettivo), fare clic con il
pulsante destro del mouse e contemporaneamente premere il tasto MAIUSC.
Tastiera: fare prima clic nella vista da modificare. Quindi tenere premuto il tasto CTRL e
premere i tasti freccia per ruotare la geometria tenendo il piano di taglio nello stesso punto
nello spazio. Per traslarlo, tenere premuto anche il tasto MAIUSC. La distanza di rotazione e
traslazione associata a ogni pressione di un tasto può essere personalizzata. A tale scopo
utilizzare la pagina Grafica della finestra di dialogo Opzioni.
377
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nella finestra grafica sono visualizzati tutti gli elementi visibili nello spazio UV (parametrico),
sovrapposti l'uno all'altro. È possibile ruotare e ingrandire/ridurre questa vista come si
farebbe nella finestra grafica principale. È possibile attivare e disattivare la visualizzazione
degli elementi contenuti nell'elenco delle cartelle mediante la selezione e la deselezione delle
caselle corrispondenti. Per modificare la rifilatura della superficie, selezionare le curve di
rifilatura che si desidera rimuovere, quindi scegliere Modifica rifilatura superfici dal menu
Modifica. La vista in spazio parametro della superficie modificata viene disegnata in questa
finestra e il modello modificato viene visualizzato nella finestra grafica originale.
378
Pro/TOOLMAKER
La cartella Entità spazio parametrico contiene tutti gli elementi e gli input della finestra,
esattamente come le cartelle di processo nella finestra grafica principale. La cartella
Superfici triangolate modificate contiene le informazioni relative a un determinato
frammento di superficie, come se tutte le altre superfici della cartella di superfici triangolate
fossero state modificate. Le informazioni desiderate sono qui, ma vengono riformattate e
distribuite tra le cartelle per l'area senza rifilatura, l'area con rifilatura e le pcurve con
rifilatura.
Gli elementi numerati in questa cartella, ts(49), definiscono le aree della superficie senza
rifilatura, rimossa o mantenuta come parte dell'area con rifilatura, che corrisponde alla
superficie superiore della geometria nella vista grafica normale. Le pcurve sono
essenzialmente limiti, quindi alle stesse è associata una direzione. Nel caso in cui esista più
di una pcurva in una cartella, tra le due pcurve viene definita un'area e tutto l'altro materiale
viene ritagliato.
379
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Una superficie con rifilatura, ts(49), viene prodotta quando un insieme di pcurve viene
applicato a una superficie senza rifilatura. Nell'esempio precedente, è visualizzata in verde e
azzurro.
Triangoli
Visualizza gli spigoli di ogni triangolo, compresi quelli all'interno e all'esterno della superficie
rifilata.
Ventagli/striscie solide
Colore
Colore
È possibile modificare i colori di numerosi elementi in Pro/TOOLMAKER, ad esempio
geometria, sfondi, animazione della fresa ed entità (rappresentazioni di superfici, percorsi
utensile, limiti e così via).
Modifica del colore di un'entità selezionata nella cartella o nella vista grafica 3D mediante la
finestra di dialogo colori: nel menu Modifica, selezionare colore… oppure, nel menu
contestuale selezionabile con il pulsante destro del mouse, selezionare colore….
380
Pro/TOOLMAKER
È possibile modificare il colore per singole entità, ad esempio singole superfici, parti di un
percorso utensile, frese utilizzate in animazioni e così via, oppure per un insieme di entità
dello stesso tipo.
Modificare le opzioni per i colori di sistema per il testo, gli sfondi e le selezioni nella pagina
Colori di sistema della finestra di dialogo Opzioni, accessibile dal menu Strumenti. Con
questa operazione, verranno modificati i colori utilizzati per tutti i file aperti in
Pro/TOOLMAKER, non solo per quello attualmente selezionato.
Modificare le opzioni per i colori entità, ossia i colori di tutte le rappresentazioni grafiche dei
processi, ad esempio i frammenti di percorso utensile e i limiti, visibili nella finestra grafica
3D, nella pagina Colori entità della finestra di dialogo Opzioni, accessibile dal menu
Strumenti. È possibile assegnare un colore di una sezione particolare di un percorso
utensile, ad esempio la salita o la discesa, per visualizzare informazioni molto dettagliate.
Nota: molti degli elementi indicati non possono essere visualizzati nella finestra grafica 3D,
quindi non saranno mai visibili nonostante agli stessi possa essere assegnato un colore.
Nota sui colori della fresa in modalità di animazione del percorso utensile
Nota: se si modificano i colori delle superfici, cambieranno solo i colori della triangolazione
corrente di tali superfici. Se le superfici vengono trasformate in qualche modo (mediante una
nuova triangolazione con ridimensionamento, rotazione, traslazione o modifica dei dati
locali) i colori della nuova triangolazione torneranno all'impostazione originale del file di
geometria.
Inizialmente, non è selezionata alcuna opzione, poiché lo stato dei colori viene impostato
automaticamente dal file di geometria. Le opzioni della finestra di dialogo sono:
Personalizzato
Se questa opzione è selezionata, l'entità selezionata assumerà il colore del primo pulsante in
alto. Il pulsante è deselezionato se vengono selezionate entità con più di un colore.
381
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Fare clic su un pulsante del colore per aprire la tavolozza e modificare il colore e/o la
trasparenza.
Nota: per modificare il colore della fresa o del portautensili, è necessario selezionare il
percorso utensile appropriato. I due colori disponibili si riferiscono rispettivamente alla fresa
o al portautensili wireframe e alla fresa o al portautensili solido.
È possibile impostare una traslucidità per un'entità nonché i colori di base. È inoltre
possibile definire un insieme di colori personalizzati ed effettuare una selezione dagli
stessi.
Colori di base
È la tavolozza predefinita dei colori di base. Fare clic su un colore per selezionarlo.
Colori personalizzati
È la tavolozza definita dall'utente. Fare clic su un colore per selezionarlo. Per creare o
modificare un colore, selezionare un colore o uno spazio e premere il pulsante Definisci
colori personalizzati. Verrà aperta la finestra di dialogo di definizione dei colori.
Traslucidità
Fare clic su uno spazio vuoto nella tavolozza dei colori personalizzati in modo tale da
salvare nella stessa il colore definito. Se non si effettua questa selezione, il nuovo colore
sovrascriverà automaticamente il primo colore nella griglia della tavolozza.
La casella colore/Solido mostra il colore corrente, che cambia mentre viene definito.
382
Pro/TOOLMAKER
È inoltre possibile definire il colore utilizzando i valori immessi nei campi HSB (Tonalità,
Saturazione, Luminanza) o RGB (Rosso, Verde, Blu) a destra di questa finestra di
dialogo.
Opzioni
Opzioni
È possibile utilizzare la finestra di dialogo Opzioni per personalizzare Pro/TOOLMAKER. Per
aprire questa finestra, fare clic su Strumenti > Opzioni.
Opzioni assi
È possibile controllare in che modo gli assi vengono visualizzati nella finestra grafica 3D in
questa pagina della finestra di dialogo delle opzioni. Per accedere a questa pagina,
selezionare Opzioni dal menu Strumenti, quindi scegliere la scheda Assi (prima scheda).
Questa opzione assicura che all'apertura di una finestra grafica vengano visualizzati gli assi.
383
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Origine assi
Può essere il centro schermo (consente di vedere sempre gli assi) o l'origine spazio modello
(consente di sapere dove si trova l'origine della geometria).
Profondità assi
Gli assi, posizionati nella finestra grafica in corrispondenza di un particolare punto di origine,
si trovano davanti o dietro una superficie o un altro elemento. È possibile scegliere gli assi
come se fossero davanti a tutto e solidi, nello spazio modello (come se l'insieme di assi fosse
un oggetto reale posizionato nello spazio) o linee nascoste tratteggiate (dove gli assi sono
nascosti da un oggetto, le linee sono tratteggiate).
Mostra etichette
Distanza marcatori
Se attivi, lungo gli assi sono disponibili dei marcatori posizionati in base alla distanza
specificata.
384
Pro/TOOLMAKER
Scanalatura wireframe
Utilizzare le seguenti opzioni per visualizzare la fresa in modalità wireframe:
Nota: per visualizzare come wireframe, selezionare Sporgenza dal menu Fresa nella
finestra di dialogo Anima.
Sfera
Utilizzare questa opzione durante la visualizzazione della fresa in modalità sfera.
Nota: per visualizzare come sfera, selezionare Sporgenza dal menu Fresa della finestra di
dialogo Anima.
385
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Lunghezza scia - Controlla la lunghezza della scia visualizzata, quando il percorso utensile
è visualizzato come lunghezza fissa.
Ultimi livelli - Numero di livelli visualizzati quando il percorso utensile è visualizzato come
livello corrente. Questa modalità è utile quando si visualizzano strategie con passo in z, ad
esempio terrazzamento o contornatura, in cui i livelli del percorso utensile sono chiaramente
delineati. Il valore di default è 1, che implica la visualizzazione del livello corrente.
Questo elenco indica i diversi elementi che possono essere tracciati sullo schermo. Per
modificare il colore di default di un'entità, selezionarlo innanzitutto dall'elenco a sinistra,
quindi selezionare un colore facendo clic sul pulsante colorato. In questo modo verrà aperta
una finestra di dialogo per la selezione del colore standard di Windows. Utilizzare il comando
di modifica colore.
pulsanti colore
Ogni pulsante rappresenta uno dei colori per l'entità. Fare clic sul pulsante per aprire la
finestra di dialogo per la selezione del colore standard di Windows e modificare il colore. La
maggior parte delle entità ha un solo colore, quindi un solo pulsante, associato. Le entità che
hanno più di un colore o che richiedono commenti particolari sono descritte di seguito:
Grezzo: sono i colori utilizzati per tracciare il grezzo. Il primo colore viene utilizzato per
rappresentare il materiale non tagliato. Il secondo colore e quelli successivi sono per la
prima fresa, la seconda fresa e così via. Poiché il numero dei colori disponibili per il grezzo è
limitato, i colori utensile vanno a capo dopo pochi colori, in modo tale che la quinta fresa
riutilizzi il secondo colore, la sesta fresa riutilizzi il terzo colore e così via.
Frammento percorso utensile: sono i colori utilizzati per tracciare passate di lavorazione
e percorsi utensile. Il primo colore viene utilizzato per gli spostamenti lungo una linea retta e
il secondo colore per gli spostamenti lungo un arco. Per default, i due colori corrispondono.
Opzioni generali
Utilizzare questa sezione della finestra di dialogo Opzioni per impostare le opzioni generali.
387
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Consente di attivare e disattivare la visualizzazione della data e dell'ora nella barra di stato,
nella parte inferiore della finestra di Pro/TOOLMAKER.
Quando si posiziona il puntatore su un pulsante (senza fare clic con il pulsante del mouse)
viene visualizzato una descrizione comandi relativa al pulsante.
Controlla di stabilire se i valori visualizzati nelle finestre di dialogo verranno ricordati quando
la stessa finestra viene di nuovo visualizzata.
Se si seleziona questa opzione, tutti i valori verranno ricordati quando si fa clic su OK nella
finestra di dialogo, come se fosse stata selezionata l'opzione Usa come default dal menu
attivato dal pulsante destro del mouse. Alla successiva visualizzazione della finestra di
dialogo, verranno visualizzati i nuovi valori di default.
Se si deseleziona questa opzione, i valori impostati nella finestra di dialogo non verranno
archiviati come nuovi valori di default, quindi i valori di default esistenti verranno visualizzati
quando la finestra viene nuovamente aperta.
388
Pro/TOOLMAKER
Di solito, quando si seleziona Usa come default dal menu attivato dal pulsante destro del
mouse in una finestra di dialogo di passate di lavorazione, tutti i valori presenti nella
finestra, tranne Z min e max, verranno utilizzati come default la volta successiva che si
utilizza la finestra. I valori Z min e max normalmente non vengono salvati come default
perché talvolta, specialmente nella lavorazione 3+2, è preferibile non farlo.
Se si seleziona questa opzione, quando si seleziona Usa come default dal menu attivato
dal pulsante destro del mouse della finestra di dialogo delle passate di lavorazione, anche i
valori Z min e max vengono archiviati come default per la finestra, insieme agli altri valori.
Parametri di default
389
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Il pulsante Importa da versioni precedenti copia valori da tutti i profili di default delle
versioni precedenti di Pro/TOOLMAKER che non sono stati salvati nella versione corrente.
Eventuali profili già salvati nella versione corrente non verranno sovrascritti. Il pulsante
Esporta consente di salvare i valori di default come file *.reg. I profili di default possono
quindi essere copiati in un altro computer semplicemente aprendo questo file sul nuovo
computer.
Utilizzare questo campo per modificare il numero di frese visualizzato nell'elenco delle frese
recenti. Il campo è abilitato solo se non esiste un database corrente (ad esempio, al primo
avvio del programma). Il pulsante Azzera cancella l'elenco delle frese recenti.
Per default, nell'elenco delle frese recenti viene salvata solo la geometria dell'utensile, con la
relativa forma e il numero di denti. Se si abilita questa opzione, anche i parametri "avanzati"
dell'utensile, ad esempio gli spessori o le spinte di avanzamento, vengono salvati, a meno
che l'utensile provenga da un database. Se l'utensile proviene da un database utensili,
eventuali valori avanzati modificati non verranno salvati, anche se l'opzione è abilitata. Ciò
significa che se si sceglie dall'elenco un utensile che si trova nel database utensili, verranno
utilizzati i valori avanzati presenti nel database e non quelli che possono essere stati
modificati l'ultima volta che è stato utilizzato l'utensile.
Opzioni di controllo
La finestra di dialogo Opzioni di controllo viene visualizzata quando si seleziona la casella di
controllo Con tasto CTRL mostra dialogo Opzioni di controllo nella pagina delle opzioni
generali e si effettua una delle operazioni indicate di seguito.
390
Pro/TOOLMAKER
• Tenendo premuto il tasto CTRL, si fa clic su OK nella finestra di dialogo Proprietà per
rieseguire un'operazione.
L'esempio che segue è stato ottenuto premendo CTRL durante l'apertura della finestra di
dialogo Proprietà di una cartella di passate di terrazzamento. Se si fa clic su OK, poiché la
prima opzione è selezionata, i piani correlati verranno rieseguiti così come il piano delle
passate di terrazzamento, ma poiché la seconda opzione non è selezionata, verranno create
nuove cartelle radice contenenti i piani rieseguiti anziché sostituire le cartelle già esistenti.
Se ad esempio si tiene premuto CTRL durante l'apertura della finestra di dialogo Proprietà di
una cartella di passate di terrazzamento, viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni di
controllo illustrata di seguito. La casella di controllo Riesegui piani dipendenti (Ctrl) è
selezionata. Di conseguenza, quando si fa clic su OK, i piani dipendenti e il piano delle
passate di terrazzamento vengono rieseguiti. Al contrario, la casella di controllo Sostituisci
cartelle radice (Maiusc) non è selezionata. Questa impostazione determina la creazione di
nuove cartelle radice contenenti i piani rieseguiti anziché la sostituzione delle cartelle già
esistenti.
Nota
391
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
• Finestre avanzate (CTRL) - Indica le operazioni in cui l'uso del tasto CTRL è più
frequente. Utilizzare CTRL per aprire le finestre avanzate prima della finestra di
dialogo principale relativa all'operazione.
• Altre opzioni - Descrive gli eventuali altri usi di CTRL e MAIUSC e le opzioni
aggiuntive che possono essere visualizzate.
Importazione di un limite
da un file di geometria
Rilevamento di entità
superiori
392
Pro/TOOLMAKER
Patch planare
Conversione in limiti
393
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Limiti modificabili,
Finestra di dialogo per limiti
2D
Limiti di unione,
Limiti di intersezione,
Limiti di sottrazione
Limite di testo
394
Pro/TOOLMAKER
Passate offset in z
Sgrossatura materiale
residuo
Impostazione di parametri
di taglio
Collegamento passate in
percorsi utensile
(Panoramica dei percorsi
utensile)
Grezzo
Postprocessore
Scheda utensili
395
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Opzioni grafica
Utilizzare questa sezione della finestra di dialogo Opzioni per impostare le opzioni relative
alla grafica.
È possibile scegliere se visualizzare la barra dei menu, le barre degli strumenti o la vista
elenco quando la vista attiva è Schermo intero. Quando si modificano queste impostazioni, è
necessario uscire dalla vista a schermo intero e riattivarla affinché le impostazioni abbiano
effetto.
Personalizzazione tastiera
396
Pro/TOOLMAKER
Traslazione
È possibile specificare l'entità della traslazione premendo più volte il tasto. Si tratta di una
distanza misurata utilizzando le unità correnti nello spazio modello per default. In
alternativa, è possibile impostare una distanza in pixel per spostarsi attraverso lo spazio
schermo. La prima opzione è utile per sapere esattamente dove ci si trova nel lavoro e la
seconda è ideale nel caso in cui si eseguano zoom avanti e indietro ripetutamente e si
desideri avere sempre una panoramica adeguata.
Angolo di rotazione
Ogni pressione del tasto freccia ruota la vista del numero di gradi indicati.
È possibile controllare il modo in cui l'immagine (superfici, grezzo, ecc.) viene visualizzata
sullo schermo, scegliendo una di queste opzioni di rendering. Il rendering statico viene
utilizzato se il modello è statico, il rendering dinamico viene utilizzato quando si sposta (ad
esempio, si ruota) il modello sullo schermo in tempo reale.
Sono disponibili sette stili di rendering: Finestra di contenimento, Wireframe, Wireframe con
RLN, Ombreggiatura uniforme, Ombreggiatura con spigoli, Triangolo e Ombreggiatura
semplice. Per il rendering dinamico esiste un'uteriore opzione, "Come statico". L'opzione
migliore dipende dagli utensili che si desidera utilizzare e dalla destinazione finale
dell'immagine.
I percorsi utensile normalmente vengono disegnati in corrispondenza della punta della fresa.
Questa opzione consente di disegnarli al centro della fresa.
Modello di rotazione
Per default questa opzione è selezionata. Ciò significa che, dove è necessario, il sistema
sceglie di eseguire OpenGL utilizzando le opzioni hardware di sistema, ad esempio la scheda
grafica. In alcuni casi, può essere più appropriato impedire al sistema di utilizzare OpenGL
con accelerazione hardware e, deselezionando questa casella, si consente all'utente di
specificare di non utilizzare OpenGL accelerato. Con questa opzione deselezionata, viene
utilizzata l'implementazione standard di Windows NT OpenGL.
397
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Consente di visualizzare sulla barra di stato il tempo impiegato per eseguire il rendering
dell'ultimo riquadro nella vista 3D. È utile per valutare le prestazioni di OpenGL con schede
grafiche diverse.
Stampa OpenGL
Per default, per la stampa viene utilizzata una bitmap. Tuttavia, l'operazione può usare
grandi quantità di memoria. Selezionando questa casella si indica a Pro/TOOLMAKER di
utilizzare la stampa di OpenGL. Questo formato utilizza meno memoria ma non è supportato
da tutti i dispositivi.
Per default le nuove finestre in Pro/TOOLMAKER non sono ingrandite. Con la selezione di
questa casella, si indica a Pro/TOOLMAKER di ingrandire tutte le nuove finestre grafiche.
Consente di specificare il modo in cui devono essere visualizzati i dati di foratura: come
punti, punti e cono/cilindro wireframe oppure punti e cono/cilindro solido.
398
Pro/TOOLMAKER
La barra di stato è l'area visualizzata nella parte inferiore della finestra Pro/TOOLMAKER.
Questa opzione consente di attivare e disattivare la visualizzazione delle coordinate del
mouse.
Tipo di mouse
Opzioni postprocessore
Opzioni postprocessore
Invece di riselezionare le impostazioni ogni volta che si esegue un postprocesso, è possibile
impostare le opzioni desiderate nella pagina Postprocessore della finestra di dialogo
Opzioni. Sono disponibili due gamme di postprocessori. È possibile selezionare la gamma
G-POST nella finestra di dialogo Postprocessore o i postprocessori Pro/TOOLMAKER nativi
nella finestra di dialogo Macro.
Opzioni G-POST
Nella finestra di dialogo Opzioni G-POST è possibile specificare il percorso dei file G-POST e
modificare le impostazioni dei parametri di postprocesso. È inoltre possibile selezionare un
postprocessore G-POST di default.
400
Pro/TOOLMAKER
Directory postprocessore
Postprocessore di default
Opzioni postprocessore
Fare clic su questo pulsante per avviare il programma di generazione dei file di opzioni. Il
programma di generazione dei file di opzioni consente di modificare i parametri di
postprocesso.
401
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
I dettagli dei parametri del postprocessore selezionato nel campo Postprocessore sono
visualizzati in una tabella nella parte centrale della pagina Postprocessore > Macro.
I parametri del postprocessore controllano il formato per il file nastro prodotto quando viene
utilizzato il postprocessore.
L'elenco è modificabile. Per modificare il valore di un parametro, selezionarlo e fare clic sul
valore corrente nella colonna Formula. È ora possibile immettere un nuovo valore con la
tastiera.
402
Pro/TOOLMAKER
Per duplicare un postprocessore esistente, fare clic sul pulsante Salva con nome... e
immettere un nome per il salvataggio. Questo file può quindi essere modificato. Invece di
iniziare con un elenco vuoto in cui è necessario impostare tutti i parametri e i valori, iniziare
con l'"approssimazione più vicina" a un postprocessore esistente, quindi apportare una
modifica.
Postprocessore
Imposta default
Parametri
I parametri controllano l'output dei dati nel file nastro. Ogni postprocessore cerca le
informazioni in un dato formato. Per un elenco dei tipi di parametri, vedere sotto.
Salva
Esporta
Reimposta
Aggiungi proxy...
Modifica proxy...
403
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Tipi di parametri
Esistono quattro tipi di parametri.
Booleano: questo parametro può essere attivato o disattivato a seconda che sia impostato
su true o false.
Stringa: testo
Punto: 3 numeri reali per i valori di x, y e z. I valori devono essere separati da una virgola.
Nome
Postprocessore
Programma
Argomenti
%1 viene sostituito con il nome del file di output passato al postprocessore di prima fase.
%2 viene sostituito con il nome file immesso dall'utente. Se l'opzione Usa nome file
temporaneo è deselezionata, %1 e %2 saranno lo stesso nome file.
404
Pro/TOOLMAKER
Il colore di ciascun pulsante mostra l'impostazione corrente di ciascun elemento. Fare clic sul
pulsante per aprire la finestra di dialogo del colore standard di Windows e modificare il
colore.
Colore selezione
Gli elementi selezionati vengono visualizzati nella vista grafica con questo colore inizialmente
impostato sul colore di selezione del sistema operativo Windows che generalmente è blu
scuro. È preferibile scegliere un colore che risalti maggiormente, soprattutto se la geometria
del file IGES è scura o blu.
Colore overlay
Con questo colore vengono rappresentati limiti, assi, righello, guide di direzione, piano di
taglio traslucido ed elementi animati della fresa. Questo colore è inizialmente impostato sul
colore del testo del sistema operativo Windows che generalmente è nero.
Colore sfondo
Lo sfondo della vista grafica verrà rappresentato con questo colore, inizialmente impostato
sul colore di sfondo del sistema operativo Windows che generalmente è bianco.
Le facce (lavorazione) anteriori delle superfici vengono disegnate nella vista grafica con
questo colore quando si fa clic su Visualizza > Orientamento faccia. Il valore di default è
blu.
405
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Le facce (lato inferiore) posteriori delle superfici vengono disegnate nella vista grafica con
questo colore quando si fa clic su Visualizza > Orientamento faccia. Il valore di default è
rosso.
Un'entità che non abbia un colore già specificato, ad esempio superfici di un file IGES senza
informazioni relative al colore, viene rappresentata con questo colore, inizialmente impostato
su blu chiaro.
Colori strumenti
406
Pro/TOOLMAKER
Elenco cataloghi
Questo elenco mostra i database correntemente disponibili. Fare clic su un database per
selezionarlo, quindi eseguire un'azione elencata a sinistra. Fare doppio clic su un database
per selezionarlo e scegliere l'opzione Gestisci.
Gestisci
Nuovo
Importa da DB esistente
Crea un nuovo database come copia di uno precedente. Viene chiesto di specificare i nomi
del database esistente e di quello nuovo. Al termine della copia, il nuovo database viene
inserito nell'elenco cataloghi.
407
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Crea un nuovo database da dati DEPO. Viene chiesto di specificare i nomi del file di testo
contenente i dati DEPO e del nuovo database che conterrà i dati convertiti. Al termine della
conversione, il nuovo database viene inserito nell'elenco cataloghi.
Importa da testo
Crea un nuovo database da un file di testo i cui dati sono separati da punti e virgola. Viene
chiesto di specificare i nomi del file di testo contenente i dati e del nuovo database che
conterrà i dati convertiti. Al termine della conversione, il nuovo database viene inserito
nell'elenco cataloghi.
È possibile visualizzare il formato dei dati nel file TestImportData.txt nella sottodirectory
ToolDatabase dell'installazione.
Esporta a testo
Crea un file di testo, con dati separati da punti e virgola, a partire dal database utensili
selezionato. Viene chiesto di specificare il nome del file di testo che si desidera creare.
È possibile visualizzare il formato dei dati nel file TestImportData.txt nella sottodirectory
ToolDatabase dell'installazione.
Aggiungi esistente
Elimina
• L'opzione Usa parametri avanzati del database utensili per la fresa è selezionata.
L'opzione Usa parametri avanzati è disponibile nella pagina Progettazione fresa del
database utensili.
408
Pro/TOOLMAKER
Quando si sceglie Carica nella pagina Utensile per tutte le operazioni di lavorazione o nella
pagina Fresa per tutte le operazioni di lavorazione e la casella di controllo Filtra per
materiale è selezionata, sono disponibili solo gli utensili o le frese a cui è associato
materiale identico al materiale del progetto. Il materiale del progetto viene configurato nella
finestra di dialogo Impostazioni progetto.
409
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Nome file
Questo è il nome del file del database materiali. È possibile modificarlo, ma non
èconsigliabile. Quando si modifica il database, i valori iniziali immessi corrispondono a quelli
disponibili nel database utensili.
Elenco di materiali
Aggiungi
Elimina
410
Pro/TOOLMAKER
Unità di misura
Le misure possono essere visualizzate e immesse in pollici o millimetri. Per modificare le
preferenze relative alle unità di misura, selezionare Unità dal menu Strumenti. Queste
impostazioni possono essere modificate in qualsiasi momento.
Diagnostica di sistema
Dal menu ? sono accessibili due finestre di dialogo che forniscono informazioni di diagnostica
sul sistema. Il supporto clienti potrebbe richiedere di visualizzare queste finestre di dialogo
per ottenere informazioni atte a risolvere un problema.
Diagnostica OpenGL - Questa finestra di dialogo contiene informazioni relative alla libreria
grafica utilizzata per disegnare le immagini 3D.
La finestra di dialogo visualizza inoltre eventuali traduttori installati che possono essere
utilizzati con Pro/TOOLMAKER.
Windows 2000
Windows 2000
Per ovviare a questo problema, è possibile disattivare l'ombra del cursore del mouse nel
menu del mouse del pannello di controllo di Windows 2000.
411
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Associazione file
Questa finestra di dialogo viene utilizzata per controllare i tipi di file associati a
Pro/TOOLMAKER. Quando si fa doppio clic su uno di questi file, si apre Pro/TOOLMAKER.
412
Pro/TOOLMAKER
Tipi di file
A sinistra viene visualizzato un elenco di tipi di file, comprendente il suffisso (.cld, .dca, .igs,
ecc.) associato a ciascun tipo di file. Accanto a ogni tipo di file elencato è presente una
casella di controllo.
Caselle di controllo
Segno grigio
Segno nero
Se è stata selezionata la casella accanto a un tipo di file mentre la finestra di dialogo era
aperta, l'elemento risulta selezionato con un segno di spunta nero in una casella bianca.
Mentre la finestra di dialogo è aperta, è possibile cambiare idea circa l'associazione del file
con Pro/TOOLMAKER, anche più volte. Se la casella è selezionata quando si chiude la finestra
di dialogo, il tipo di file diventa associato a Pro/TOOLMAKER. Se si riapre la finestra di
dialogo, accanto al tipo di file viene visualizzata una casella di controllo di colore grigio.
Vedere Segno grigio.
Nessun segno
Nota:
Pulsanti
La maggior parte dei pulsanti di questa finestra di dialogo è già nota all'utente, quindi non
verrà trattata in questa sezione.
Associatutti
Il pulsante Associa tutti consente di selezionare tutti gli elementi non selezionati.
Successivamente sarà possibile deselezionare eventuali elementi contrassegnati in nero per i
quali non è prevista un'associazione oppure fare clic su Annulla per annullare le modifiche.
Sommari risultati
Sommari risultati
I sommari risultati per i controlli di Pro/TOOLMAKERsono reperibili negli argomenti secondari
di Sommari risultati.
413
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Il funzionamento del sistema può essere gestito mediante il mouse e la tastiera. Esistono
diverse combinazioni che è possibile utilizzare per ottenere effetti specifici.
Usato Usato con il tasto Usato con il tasto CTRL Usato con la
senza tasti MAIUSC combinazione
di tasti
MAIUSC +
CTRL
Si tenga presente che se nella scheda Mouse della finestra di dialogo Opzioni è selezionata
l'opzione "Usa impostazioni mouse SolidWorks", le funzioni dei tasti MAIUSC e CTRL
con il pulsante centrale del mouse vengono invertite (MAIUSC equivale allo zoom e CTRL
equivale alla panoramica).
414
Pro/TOOLMAKER
Controlli di tastiera
Modifica della vista
CTRL + MAIUSC + Z
415
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Limiti
416
Pro/TOOLMAKER
Navigazione
Elenchi
File e dati
417
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Altro
418
Pro/TOOLMAKER
Cambio di vista
Notare che per poter cambiare la vista è necessario aver già selezionato la finestra
dell'immagine facendo clic con il pulsante sinistro del mouse.
Aggiunta di profili
419
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Rimozione di profili
Modifica di profili
420
Pro/TOOLMAKER
421
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
422
Pro/TOOLMAKER
Strategie di collegamento
Grezzo
Creazione di limiti
423
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Modifica di limiti
Geometria
424
Pro/TOOLMAKER
425
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Postprocesso
426
Indice analitico
A Area senza rifilatura ......................... 383
Alzata.................158, 239, 241, 243, 248 Assi................39, 46, 114, 116, 319, 387
427
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Cartelle percorso utensile.....6, 10, 25, 33, Creazione di una cartella dati di foratura
171, 210, 265, 273, 287, 312, 313, 384 da dati omessi .............................. 324
Ciclo predefinito per foratura ............. 320 Creazione di una cartella dati di foratura
da fori rilevati ............................... 323
Cilindro tabulato .................................. 3
Creazione di una cartella di dati di foratura
Collegamento10, 185, 210, 216, 254, 258, .................................................. 320
259, 263, 277, 394, 424
Creazione manuale di limiti................ 114
Collegamento contornatura ........ 216, 232
Creazione manuale di una cartella di dati
Collegamento di cicli di foratura ......... 338 di foratura .................................... 321
Collegamento terrazzamenti 220, 226, 232 Curve superiori .........................4, 63, 65
Colore ..13, 21, 24, 47, 77, 268, 269, 319, Curve triangolate ........................57, 102
361, 384, 385, 386, 388, 390, 409, 416
D
Combinazione di limiti ...................... 107
Data e ora......................................... 32
Combinazione di superfici.................... 77
Database utensili ............................. 128
Commento ............................... 274, 361
DCA / Archivio di ProTOOLMAKER ...... 3, 6,
Compatta database ........................ 7, 25 356, 357, 368, 416
Concetti degli utensili ....................... 139 Definizioni di spessore ...................... 155
Consente di annullare l'ultima operazione Descrizione comandi ......................... 391
............................................. 25, 357
Diagnostica di sistema ...................... 415
Controlli del mouse ................... 418, 422
Diametro gambo ................................ 75
Controlli di tastiera........................... 419
Diametro stelo ................................. 171
428
Indice analitico
Finestra di dialogo Crea portautensili del Finestra di dialogo per limiti di offset .. 105
database utensili ........................... 132
Finestra di dialogo per l'impostazione della
Finestra di dialogo Generatore bitmap 319 pagina ......................................... 360
Finestra di dialogo Gestione database Finestra di dialogo per lo stile dei caratteri
utensili ........................................ 129 .................................................... 75
Finestra di dialogo Limite circolare ..... 121 Finestra di dialogo per l'utensile
alternativo.................................... 282
Finestra di dialogo Limite rettangolare 120
Finestra di dialogo per modificare le
Finestra di dialogo Limite siluetta ......... 98 passate con i limiti......................... 256
Finestra di dialogo per curve di rifilatura 95 Finestra di dialogo per modificare le
Finestra di dialogo per curve triangolate 94 passate con i limiti z ...................... 259
Finestra di dialogo per il grezzo ......... 267 Finestra di dialogo per raccordi ............ 75
Finestra di dialogo per il grezzo 2D..... 268 Finestra di dialogo Superfici superiori.... 61
430
Indice analitico
Creazione..................................... 114 Limiti 3D .......... 77, 86, 89, 196, 287, 288
Modifica ......................... 116, 121, 424 Limiti circolari ........................... 120, 121
Limite............................................. 202 Livello Z..... 158, 169, 173, 177, 198, 212,
216, 226
Limite............................................. 254
Lunghezza cordale............................ 280
Limite............................................. 266
Lunghezza scanalatura........................ 75
Limite............................................. 289
M
Limite............................................. 377
Macro .. 109, 158, 367, 368, 369, 370, 371
Limite............................................. 424
Macro create automaticamente .......... 368
Limite di rifilatura ..................65, 95, 256
Menu ................................................ 31
Limite di testo ................................... 92
432
Indice analitico
Menu File . 4, 6, 39, 56, 60, 102, 318, 357, Modifica passate con limiti .......... 254, 256
359, 368, 370
Modifica passate con limiti z .............. 258
Menu Fresa ..................................... 269
Modifica passate con portautensili ...... 263
Menu Limiti ..................................... 120
Modifica passate con superfici o un grezzo
Menu Modifica ................................. 318 .................................................. 259
Modifica dei limiti - Introduzione ........ 103 Offset orizzontali .............................. 198
Pagina Generale per finestre di dialogo Pagina Passate per passate in bitangenza
Superfici triangolate e Curve............. 57 .................................................. 200
Pagina Generale per la maggior parte delle Pagina Passate per passate laterali
strategie di collegamento ............... 212 costanti........................................ 198
Pagina Generale per la modifica di passate Pagina Passate per passate parallele... 181
con portautensili ........................... 264
Pagina Passate per passate radiali ...... 185
Pagina Generale per la modifica di passate
Pagina Passate per passate U e V ....... 192
con superfici ................................. 262
Pagina Passate per tutte le finestre di
Pagina Generale per le strategie di
dialogo delle strategie .................... 158
collegamento terrazzamenti, sgrossatura
anima, contornatura e orizzontali .... 216 Pagina Passo in Z adattivo per le finestre
di dialogo Passate terrazzamento,
Pagina Generale per percorso utensile a
Passate di sgrossatura anima e Passate
spirale ......................................... 243
contornatura................................. 169
Pagina Generale per percorso utensile di
fresatura in bitangenza .................. 252
434
Indice analitico
Pagina Piano di lavoro per la finestra di Pagina Utensile per tutti i cicli ............ 331
dialogo Superfici triangolate ............. 58
Pagine Archi orizzontali, Archi verticali ed
Pagina Piano di taglio della finestra di Eliche della finestra di dialogo Analisi
dialogo Vista personalizzata.............. 44 percorso utensile ........................... 280
Pagina Ritrazioni per tutte le strategie di Passate a spirale ................188, 189, 424
collegamento ................................ 226
Passate contornatura ..... 10, 83, 138, 158,
Pagina Smoothing per le finestre di dialogo 176, 184, 205, 233, 253, 285, 424
Passate terrazzamento, Passate di
Passate di lavorazione in dettaglio -
sgrossatura anima, Passate contornatura
Sgrossatura materiale residuo......... 205
e Passate orizzontali ...................... 166
Passate di lavorazione lungo curva ..... 194
Pagina Strategia per la maggior parte delle
strategie di collegamento ............... 222 Passate di offset spigolo .................... 203
Passate orizzontali ............. 158, 177, 204 Percorso utensile in bitangenza ... 251, 252
Passate parallele.158, 180, 181, 191, 212, Percorso utensile limiti ............... 244, 245
239, 252, 254, 258, 424
Percorso utensile parallelo ..212, 238, 239,
Passate parallele in bitangenza .. 199, 202, 283
248, 424
Percorso utensile per passate laterali
Passate radiali ................... 184, 185, 424 costanti..........................224, 247, 248
Passate sul bordo...................... 193, 204 Percorso utensile radiale ............ 240, 241
Passate terrazzamento10, 19, 33, 54, 138, Percorso utensile U e V ..................... 244
166, 169, 173, 177, 205, 235, 263, 266,
Percorso utensile visualizzato come punti
285, 369, 424
.................................................... 52
Passate U e V ............. 121, 191, 192, 424
Percorso utensile visualizzato con frecce di
Passo del profilo in z ........................ 169 direzione ........................................ 51
Passo in Z .. 158, 169, 173, 176, 184, 188, Personalizzazione della finestra di dialogo
191, 388 Postprocessore.............................. 409
Percorsi utensile ....1, 5, 6, 10, 21, 27, 33, Personalizzazione delle procedure -
38, 51, 52, 75, 158, 166, 171, 172, 173, Introduzione .....................................8
176, 177, 180, 184, 188, 191, 193, 196, Piano di caricamento database ....4, 5, 102
199, 200, 202, 203, 205, 210, 212, 216,
220, 222, 226, 230, 232, 233, 234, 235, Piano di lavoro . 16, 33, 44, 45, 56, 57, 58,
245, 252, 254, 258, 259, 263, 265, 266, 76, 77, 198, 277, 377
267, 268, 269, 273, 274, 277, 278, 279,
Piano di sicurezza............................. 212
280, 281, 282, 283, 285, 286, 287, 289,
312, 313, 314, 315, 316, 357, 362, 372, Piano di taglio....................... 44, 47, 380
373, 377, 378, 384, 385, 388, 390, 391,
394, 400, 424 Piano meta.................................. 30, 77
Percorso utensile area orizzontale ...... 238 Portable Network Graphics 319, 357, 358
Percorso utensile di lavorazione lungo Portautensili . 75, 171, 263, 264, 265, 269,
curva........................................... 245 281, 282, 313, 384, 385
Percorso utensile di terrazzamento ...... 10, Posta elettronica . 356, 357, 358, 359, 361
138, 173, 205, 222, 235, 285
Postprocessore .. 312, 313, 314, 315, 404,
Percorso utensile esterno ...................... 5 409
436
Indice analitico
Proxy postprocessore ....................... 408 Rileva aree poco profonde ................. 424
salvataggio di file di triangolazione Rotazione AB ... 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89,
grezza e stereolitografici ............. 358 95, 112, 114, 116, 181, 377, 391
Recupero delle cartelle modificate ........ 26 Rotazione ABA . 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89,
95, 112, 114, 116, 181, 377, 391
Riassunto delle barre degli strumenti .. 424
437
Raccolta di argomenti della guida ai riferimenti
Rotazione ABC. 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89, Scala ................................................ 58
95, 112, 114, 116, 181
Scheda utensili ...... 8, 274, 277, 315, 316,
Rotazione ABC................................. 377 318, 319, 424
Rotazione ACA. 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89, Schede video ............................ 400, 415
95, 112, 114, 116, 181, 377, 391
Schermo intero ................... 53, 400, 419
Rotazione B 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89, 95,
Selezione di elementi all'interno della
112, 114, 116, 181, 377, 391
cartella di processo o nella vista grafica
Rotazione BC... 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89, .................................................... 21
95, 112, 114, 116, 181, 377, 391
Selezione di elementi nella Finestra grafica
Rotazione BCB. 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89, .................................................... 21
95, 112, 114, 116, 181, 377, 391
Selezione di elementi nella vista cartelle 22
Rotazione C 16, 32, 33, 44, 45, 77, 89, 95,
Selezione di elementi utilizzando i comandi
112, 114, 116, 181, 377, 391
di menu ......................................... 25
Rotazione della vista ................... 14, 400
Selezione di più di una cartella............. 21
Rotazione e traslazione della vista con i
Selezione di singoli elementi ................ 24
tasti di direzione ............................. 19
Selezione di superfici all'interno di un
Rotellina del mouse ............................ 15
riquadro nella vista grafica................ 24
Ruota ........................................ 14, 400
Selezione di superfici per colore o livello 24
S
Selezione di tutti gli elementi della cartella
Salita ............................................. 278 corrente ......................................... 23
Salva con nome ..... 8, 357, 359, 369, 370, Selezione di una cartella nella vista
404 cartelle .......................................... 20
Salvataggio dei valori di default come Sgrossatura materiale residuo ... 205, 285,
profilo di default.............................. 39 286, 424
Salvataggio di file su disco ................ 357 Sgrossatura materiale residuo con più
percorsi utensile............................ 286
Salvataggio di immagini o testo di
messaggi ..................................... 359 Solo aree di contatto ................. 158, 267
Spessore negativo maggiorato ........... 158 Superfici spaccate ................... 46, 64, 66
Spessori negativi ...................... 158, 253 Superfici superiori10, 56, 60, 61, 266, 383
Spinta di avanzamento .33, 121, 126, 158, Superfici triangolate modificate 26, 66, 72,
180, 181, 184, 185, 188, 189, 191, 192, 383
196, 198
Superfici triangolate trasformate ........ 379
Sporgenza utensile............................. 75
Superficie a singola curvatura .......... 3, 60
Spostamento del piano di taglio ......... 380
Superficie di rivoluzione ........................3
Stampa ..................... 318, 359, 360, 361
Superficie poligonale ............................3
Stampa di immagini o testo di messaggi
Superficie senza rifilatura .................... 60
.................................................. 359
T
Stile carattere ................................... 93
Tassellatura.....................10, 27, 77, 382
Stile di rendering ...... 13, 41, 47, 319, 400
Tasti di scelta rapida........................... 15
Strategie di collegamento orizzontali . 220,
226, 232 Terrazzamento..... 83, 158, 166, 173, 216,
220, 226, 233, 253, 259, 266, 388, 424
Strategie di collegamento passate laterali
costanti ....................................... 224 Testo....................................... 318, 359
Strumenti di visualizzazione - Introduzione Tipi di parametri .............................. 408
.................................................... 39
Tipo di file ..................... 3, 358, 359, 416
Strumenti di visualizzazione - Piano di
taglio............................................. 47 Tipo di fresa .................................... 253
Utilizzo del mouse per navigare nella Visualizzazione dell'oggetto nella vista
Finestra grafica ............................... 14 grafica lungo l'asse x ....................... 17
Utilizzo della rotellina del mouse .......... 15 Visualizzazione dell'oggetto nella vista
grafica lungo l'asse y ....................... 17
Utilizzo di cartelle come input per le
operazioni di lavorazione .................. 20 Visualizzazione di Gestione processi..... 53,
367
UV preferita .................................57, 64
Visualizzazione di passate e percorsi
V utensile.......................................... 51
Valori di default ............................38, 39 Visualizzazione di una vista in scala 1
Valutazione prestazioni ..................... 400 1 18
Velocità di avanzamento .... 158, 262, 264, Visualizzazione e disposizione delle barre
268, 269, 274 degli strumenti................................ 53
Velocità di calcolo ............................ 253 Visualizzazione grafica per la Finestra
Velocità mandrino ............................ 274 spazio parametrico ........................ 384
440