Manuale dell'operatore
RobotStudio
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Workspace 22D version a2
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Skribenta version 5.5.019
Manuale dell'operatore
RobotStudio
2022.3.1
ID documento: 3HAC032104-007
Revisione: AN
Sommario
Panoramica di questo Manuale ........................................................................................................ 9
Documentazione del prodotto .......................................................................................................... 12
Sicurezza ........................................................................................................................................... 14
Sicurezza della rete .......................................................................................................................... 15
1 Informazioni preliminari 17
1.1 Che cos'è RobotStudio? ..................................................................................... 17
1.2 Requisiti di sistema ........................................................................................... 19
1.3 Come attivare RobotStudio? ................................................................................ 21
1.4 Connessione di un PC al controller ....................................................................... 29
1.5 Impostazioni di rete ........................................................................................... 35
1.6 Gestione dei diritti utente e accesso in scrittura su un controller ................................ 37
1.6.1 Gestione dei diritti utente e accesso in scrittura su un controller IRC5 ............... 37
1.6.2 Gestione dei diritti utente e dell’accesso in scrittura su un controller OmniCore ... 40
1.7 Gestione dell'interfaccia utente con il mouse .......................................................... 42
1.8 Librerie, geometrie e file CAD .............................................................................. 49
1.9 Modalità di installazione di RobotWare e degli add-in ............................................... 52
12 Job 259
13 Screenmaker 265
13.1 Introduzione allo ScreenMaker ............................................................................ 265
13.2 Ambiente di sviluppo ......................................................................................... 269
13.3 Lavorare con ScreenMaker ................................................................................. 275
13.3.1 Gestione dei progetti ................................................................................ 275
13.3.2 Variabili dell'applicazione .......................................................................... 294
13.3.3 Associazione dati .................................................................................... 295
13.3.4 ScreenMaker Doctor ................................................................................ 298
13.4 Domande poste con maggior frequenza ................................................................ 301
13.5 Tutor ............................................................................................................... 304
A Opzioni 427
B Terminologia 437
Index 457
Utilizzo
Il presente Manuale deve essere impiegato durante l'utilizzo delle funzioni offline
o online di RobotStudio.
Prerequisiti
Il lettore deve disporre di conoscenze di base sui seguenti argomenti:
• Programmazione dei robot
• Gestione di Windows in generale
• Programmi CAD 3D
Capitolo Contenuto
6 Simulazione di pro- Descrive le funzioni di configurazione della simula-
grammi zione, riproduzione della simulazione, rilevamento
delle collisioni, prevenzione delle collisioni e simu-
lazione I/O.
7 Simulazione avanza- Presenza funzionalità avanzate come Smart Com-
ta con Smart Compo- ponent, simulazione fisica e messa in servizio vir-
nent e leggi fisiche tuale con SIMIT.
8 Implementazione e Spiega come assemblare e distribuire una stazione.
condivisione
9 Installazione del soft- Contiene istruzioni per lavorare con System Builder
ware del controller e Installation Manager.
del robot
10 Utilizzo dei parametri Presenta i parametri di sistema e contiene istruzioni
di sistema per la gestione di istanze e file di configurazione
11 Monitoraggio dei se- Presenta l'analizzatore di segnale e contiene le
gnali del robot istruzioni per la gestione della registrazione dei
segnali.
12 Job Presenta la funzione Job e contiene le istruzioni
per la sua gestione.
13 Screenmaker Descrive lo strumento di sviluppo ScreenMaker,
spiega come gestire i progetti in ScreenMaker e
presenta una serie di menu e comandi utilizzati
nell'applicazione.
Riferimenti
Riferimento Documento ID
Operating manual - OmniCore 3HAC065036--001
Manuale tecnico di riferimento - RAPID Overview 3HAC065040-007
Manuale tecnico di riferimento - Parametri di sistema 3HAC065041-007
Revisioni
Revisione Descrizione
A Prima revisione, denominata RobotStudio 2008, rilasciata per Partner
Days. Il manuale è stato adattato in tutte le sue parti alla nuova GUI,
nella quale è stato integrato RobotStudio Online .
B Rilasciato con RobotStudio 5.12.
C Rilasciato con RobotStudio 5.13.
D Rilasciato con RobotStudio 5.13.02.
E Rilasciato con RobotStudio 5.14.
Revisione Descrizione
F Rilasciato con RobotStudio 5.14.02.
G Rilasciato con RobotStudio 5.14.02.01.
H Rilasciato con RobotStudio 5.14.03.
J Rilasciato con RobotStudio 5.15.
K Rilasciato con RobotStudio 5.15.01.
L Rilasciato con RobotStudio 5.60.
M Rilasciato con RobotStudio 5.61.
N Rilasciato con RobotStudio 6.0.
P Rilasciato con RobotStudio 6.01.
Q Rilasciato con RobotStudio 6.02.
R Rilasciato con RobotStudio 6.03
S Rilasciato con RobotStudio 6.03.01.
T Rilasciato con RobotStudio 6.04.
U Rilasciato con RobotStudio 6.05.
V Rilasciato con RobotStudio 6.06.
W Rilasciato con RobotStudio 6.07.
X Rilasciato con RobotStudio 6.08.
Y Rilasciato con RobotStudio 2019.1.
Z Rilasciato con RobotStudio 2019.2.
AA Rilasciato con RobotStudio 2019.3.
AB Rilasciato con RobotStudio 2019.5.
AC Rilasciato con RobotStudio 2020.1.
AD Rilasciato con RobotStudio 2020.2.
AE Rilasciato con RobotStudio 2020.3.
AF Rilasciato con RobotStudio 2020.4.
AG Rilasciato con RobotStudio 2021.1.
AH Rilasciato con RobotStudio 2021.2.
AI Rilasciato con RobotStudio 2021.3.
AJ Rilasciato con RobotStudio 2021.4.
AK Rilasciato con RobotStudio 2022.1.
AL Rilasciato con RobotStudio 2022.2.
AM Rilasciato con RobotStudio 2022.3.
AN Rilasciato con RobotStudio 2022.3.1.
Suggerimento
Tutti i documenti sono disponibili sul portale per le imprese myABB all'indirizzo
www.abb.com/myABB.
Manuali operativi
I manuali d’istruzione descrivono la gestione diretta dei prodotti. I manuali sono
indicati per coloro che sono direttamente coinvolti con il funzionamento del prodotto,
per gli operatori della cella di produzione e per gli addetti alla risoluzione dei
problemi.
Sicurezza
Sicurezza del personale
Un robot ha un peso elevato e una notevole potenza, a prescindere dalla velocità.
Dopo una pausa o un arresto prolungato del movimento, è possibile che si verifichi
un movimento rapido che presenta dei rischi. Anche se è previsto uno schema di
movimento, un segnale esterno potrebbe provocare una modifica del funzionamento
e un conseguente movimento inaspettato.
È quindi importante che tutte le regolamentazioni di sicurezza vengano osservate
alla lettera, allorché si penetra nello spazio salvaguardato.
Norme di sicurezza
Prima di iniziare il lavoro con il robot, assicurarsi di essere familiari con le
regolamentazioni di sicurezza descritte nel Manuale di sicurezza per
robot - Manipolatore e unità di controllo IRC5 od OmniCore.
1 Informazioni preliminari
1.1 Che cos'è RobotStudio?
Panoramica
RobotStudio è uno strumento di sviluppo per la configurazione e la programmazione
dei robot ABB, sia fisici (officina) che virtuali (PC). Questa applicazione serve alla
modellazione, alla programmazione offline e alla simulazione di celle robotiche.
Le sue funzioni avanzate di modellazione e simulazione aiutano a visualizzare il
sistema di controllo multirobot, le funzioni di sicurezza, la vista 3D e la supervisione
remota dei robot.
L'ambiente di programmazione integrato di RobotStudio consente la
programmazione online e offline dei controller dei robot. In modalità online, è
connesso a un controller del robot mentre, in modalità offline, è connesso a un
controller virtuale che emula un controller del robot in un PC.
RobotStudio può essere scaricato all'indirizzo
http://new.abb.com/products/robotics/robotstudio/downloads. La versione di base
(prova) di 30 giorni è gratuita e offre funzionalità complete, inclusi i convertitori
CAD. I convertitori CAD non fanno parte della licenza Premium e richiedono
l'acquisto di opzioni aggiuntive. La versione Premium offre funzionalità complete
e richiede l'attivazione. Per acquistare una licenza Premium, contattare il
rappresentante commerciale ABB Robotics di zona all'indirizzo
www.abb.com/contacts.
Panoramica
Prima di installare RobotStudio, verificare che il computer soddisfi i seguenti
requisiti hardware e software.
Hardware
Desktop o laptop ad alte prestazioni, con i seguenti requisiti:
Parte Requisito
CPU Processore da 2,0 GHz o più veloce, preferibilmente
multicore
Memoria 8 GB min
16 GB o più se si lavora con modelli CAD pesanti.
Disco Preferibilmente 10+ GB di spazio libero su SSD
(solid state drive).
Scheda grafica Scheda grafica per gaming ad alte prestazioni,
compatibile con DirectX 11, di uno dei principali
fornitori. Per la modellazione avanzata occorre Di-
rect3D livello 10_1 o superiore.
Impostazioni display Consigliata una risoluzione di 1920 x 1080 pixel o
superiore.
dpi (dots per inch) Per Integrated Vision, supportate solo le dimensioni
normali.
Mouse Mouse a tre pulsanti.
Mouse 3D [opzionale] Qualsiasi mouse 3D di 3DConnexion.
Vedere http://www.3dconnexion.com.
Software
Impostazioni firewall
Le impostazioni del firewall sono applicabili a controller del robot e controller
virtuali. La tabella seguente descrive le configurazioni necessarie del firewall:
Sta- Nome Azione Dire- Proto- Indirizzo Servizio Servizio a Applicazione
to zione collo remoto locale distanza
RobNetsca- Consenti Fuori UDP/IP Qualsiasi Qualsiasi 5512,5514 RobNetScan-
nHost Host.exe
IRC5Con- Consenti In UDP/IP Qualsiasi 5513 Qualsiasi RobNetScan-
troller Host.exe
RobComC- Consenti Fuori TCP/IP Qualsiasi Qualsiasi 5515 RobComCtrl-
trlServer Server.exe
RobotFTP Consenti Fuori TCP/IP Qualsiasi Qualsiasi FTP(21) Qualsiasi
RobotStu- Consenti Fuori HTTP Qualsiasi Qualsiasi 80 RobotStu-
dio dio.exe
RobotStu- Consenti Fuori HTTPS Qualsiasi Qualsiasi 443 RobotStu-
dio dio.exe
Nota
Nota
Tipo di licenze
Nota
registri giornalieri, per una dimensione massima di 45 MB. I registri di utilizzo sono
disponibili in un file di testo in \Slp.Distributor.Host\Services\Usage.
Guida all'attivazione
La procedura guidata di attivazione propone una serie di opzioni durante
l'installazione di RobotStudio. Le modalità di attivazione proposte sono due:
attivazione automatica via Internet o attivazione manuale. Alla prima apertura di
RobotStudio dopo l'installazione, la procedura guidata si apre automaticamente e
chiede il codice di attivazione. RobotStudio può essere attivato sia dopo
l'installazione che in seguito, utilizzando la procedura guidata. Per accedere alla
procedura guidata, procedere come segue.
1 Fare clic sulla scheda File, quindi sulla sezione Guida.
2 In Supporto, fare clic su Gestisci licenze. Viene visualizzata la finestra di
dialogo Opzioni con le opzioni Attivazione della licenza.
3 In Attivazione della licenza, fare clic su Guida all'attivazione per visualizzare
le opzioni della licenza RobotStudio.
Nota
xx1300000052
Per... Utilizzare...
Attivare manualmente una licen- La scheda Activation.
za Multi-utente a Fare clic su Manual Activation
(per PC senza connessione In- b Inserire la chiave di attivazione, fornita da
ternet) ABB, quindi fare clic su Submit.
c Salvare il file in una memoria rimovibile (ad
es. una chiavetta USB) e trasferirlo su un
computer con connessione a Internet. Su quel
computer, aprire un browser web, accedere
a http://manualactivation.e.abb.com/ e segui-
re le istruzioni fornite. Viene generato e salva-
to un file di codice di licenza. Questo file verrà
restituito al computer in cui è installato Robo-
tStudio.
d Dopo aver ricevuto il file di licenza, cliccare
su Browse per caricare e installare il file di li-
cenza.
A questo punto, la licenza Multi-utente è attivata.
xx1300000051
Visualizzazione delle licenze Scheda Pagina iniziale. Nel Cruscotto, fare clic su
installate Dettagli.
Alternativamente, fare clic sulla scheda Prodotti.
Si apre la pagina Dettagli del prodotto per Robo-
tStudio contenente le informazioni sulle licenze in-
stallate.
Visualizzazione dell'utilizzo Nella scheda Home, sotto Dashboard, cliccare su
delle licenze Usage.
In alternativa, cliccare sulla scheda Usage.
Si apre la pagina Current usage of RobotStudio in
cui sono riportati i seguenti dettagli.
• Licenze attualmente attribuite
• Client a cui ogni licenza è attribuita
• Numero delle licenze restanti disponibili per
l'impiego
Ogni linea della tavola corrosponde ad un singolo
sistema client.
Nota
Nota
Suggerimento
Azione
3 Nella Guida all'attivazione, alla pagina Attivazione di RobotStudio, scegliere Desidero
disabilitare o abilitare una licenza pendolare e far clic su Continua.
Si apre la pagina Commuter License.
4 Nella pagina Commuter License, selezionare una delle seguenti opzioni in base ai requi-
siti:
• Check out a commuter license - Nel campo Check out days, specificare il numero
di giorni di estrazione della licenza.
Se una licenza pendolare è già stata estratta, questa opzione è disabilitata.
• Check in a commuter license (Abilita una licenza pendolare): scegliere questa
opzione per far ritornare la licenza attualmente disabilitata sul server.
Questa opzione è abilitata solo se una licenza pendolare è già stata estratta. In
tal caso, viene visualizzata la data e l'ora di scadenza della licenza.
5 Far clic su Termina per completare l'abilitazione/disabilitazione.
Suggerimento
Nota
Stazioni demo
RobotStudio fornisce un set di stazioni demo per aiutare gli utenti. Gli utenti
possono aprire queste stazioni per comprendere la struttura di base di una stazione
generica. Queste stazioni vengono memorizzate come file pack&go e possono
essere scaricate. Per scaricare le stazioni demo è necessaria una connessione
Internet attiva.
Per aprire una stazione di prova:
1 Avviare RobotStudio.
2 Nella scheda File, cliccare su Open, in Samples cliccare su Demo Stations
per visualizzare le stazioni demo disponibili.
3 Cliccare su una stazione demo per scompattare e aprire. Quando la si apre
per la prima volta, la stazione demo viene scaricata.
Panoramica
Esistono due modi per collegare fisicamente un PC al controller, alla porta di
servizio o alla porta di rete di fabbrica.
La porta di servizio
La porta di servizio è destinata ai tecnici di assistenza e ai programmatori che si
collegano direttamente al controller con un PC. La porta di servizio è configurata
con un indirizzo IP fisso, identico per tutti i controller e non modificabile, e ha un
server DHCP che assegna automaticamente un indirizzo IP al PC connesso.
Limitazioni
Nota
connecti
A Porta di servizio sul gruppo computer (collegata alla porta di servizio sul lato
anteriore del controller tramite un cavo).
B Porta LAN sul computer (si collega alla rete di fabbrica).
Nota
xx1300000609
A Porta di servizio sul gruppo computer (collegata alla porta di servizio sul lato
anteriore del controller tramite un cavo).
B Porta WAN sul computer (si collega alla rete di fabbrica).
Nota
Connessione di un PC al controller
Azione Nota
1 Assicurarsi che l'impostazione della rete Fare riferimento alla documentazione di
sul PC da collegare sia corretta. sistema del PC, in base al sistema operati-
Durante il collegamento alla porta di ser- vo in esecuzione.
vizio:
• Il PC deve essere impostato su Ob-
tain an IP address automatically o
come spiegato in Service PC Infor-
mation nella Boot Application su
FlexPendant.
Durante il collegamento alla porta di rete
di fabbrica:
• Le impostazioni di rete per il PC di-
pendono dalla configurazione della
rete medesima da parte dell’ammini-
stratore di rete.
2 Collegare un cavo di rete alla porta di rete
del PC.
3 Durante il collegamento alla porta di ser-
vizio:
• Collegare il cavo di rete alla porta di
servizio sul controller, o alla porta
di servizio nel gruppo computer.
Durante il collegamento alla porta di rete
di fabbrica:
• Collegare il cavo di rete alla porta
della rete di fabbrica nel gruppo
computer.
connectb
xx1800000823
Porta MGMT
La porta MGMT (porta di gestione) è destinata ai tecnici di servizio e ai
programmatori che si collegano direttamente al controller con un PC.
La porta di gestione è configurata con l'indirizzo IP fisso 192.168.125.1, che è
identico per tutti i controller e non può essere modificato, ed è dotata di un server
DHCP che assegna automaticamente un indirizzo IP al PC collegato.
Nota
Porta WAN
La porta WAN è un'interfaccia di rete pubblica verso il controller, in genere collegata
alla rete di fabbrica con un indirizzo IP pubblico fornito dall'amministratore di rete.
La porta WAN può essere configurata con un indirizzo IP fisso, oppure con DHCP,
da RobotStudio o FlexPendant. Per impostazione predefinita, l'indirizzo IP è vuoto.
Alcuni servizi di rete, come FTP e RobotStudio, sono abilitati per impostazione
predefinita. Altri servizi vengono abilitati dalla rispettiva applicazione RobotWare.
Nota
Per la porta WAN non si possono utilizzare i seguenti indirizzi IP, in quanto già
assegnati ad altre funzioni sul controller:
• 192.168.125.0 - 255
• 192.168.126.0 - 255
• 192.168.127.0 - 255
La porta WAN non può trovarsi in una subnet con uno degli indirizzi IP riservati
sopra riportati. Se occorre utilizzare una subnet mask nell'intervallo B, specificare
un indirizzo privato di classe B per evitare conflitti. Contattare l'amministratore
di rete locale in merito a eventuali conflitti di rete.
Porta LAN
La Rete I/O è necessaria quando si deve isolare una rete Ethernet Industriale dalla
Rete Pubblica. La porta LAN è collegata alla Rete I/O del controller ed è destinata
a collegare il controller del robot a una rete industriale di stabilimento isolata dalla
WAN.
Una rete di I/O a livello di fabbrica dovrebbe essere collegata alla porta WAN sul
controller o alla porta LAN se la rete di I/O deve essere isolata dalla rete già
collegata alla WAN.
Prerequisiti
Il PC può essere collegato al controller tramite una rete Ethernet in uno dei seguenti
modi:
• Collegamento alla rete locale
• Collegamento alla porta di servizio
• Collegamento a rete remota
Indirizzo IP automatico
La porta di servizio del controller ha un server DHCP che assegna automaticamente
al PC un indirizzo IP (se configurato per questo). Per informazioni dettagliate,
consultare la guida di Windows sulla configurazione di TCP/IP.
Indirizzo IP fisso
Invece di ottenere automaticamente un indirizzo IP, è anche possibile specificarne
uno fisso sul PC connesso al controller.
Per la connessione tramite un indirizzo IP fisso utilizzare le seguenti impostazioni:
Proprietà Valore
Indirizzo IP 192.168.125.2
Subnet mask 255.255.255.0
Per informazioni dettagliate sulla configurazione della connessione di rete del PC,
vedere la Guida di Windows relativamente a Configurazione delle impostazioni
TCP/IP.
Nota
Connessione al controller
1 Assicurarsi che il PC sia connesso alla porta di servizio del controller e che
il controller sia in esecuzione.
2 Nel menu File, puntare suOnline, quindi fare clic su Connessione mediante
un solo clic.
Si apre la scheda Controller.
3 Cliccare su Add Controller.
4 Fare clic su Richiedi accesso in scrittura.
Se il controller è in modalità Allora
Automatico Si dispone dell'accesso in scrittura, se previsto.
Manuale Una finestra informativa su FlexPendant consente di
ottenere l'accesso in scrittura remoto a RobotStudio.
Panoramica
Il sistema UAS (User Authorization System) limita l'accesso degli utenti ai dati e
alle funzionalità del controller. Queste funzionalità sono classificate e protette dalle
autorizzazioni UAS. Le autorizzazioni sono di due tipi: autorizzazioni controller e
autorizzazioni applicazione. Le autorizzazioni controller sono predefinite e fornite
da RobotWare. Le autorizzazioni applicazione sono definite dagli add-in di
RobotWare. Queste autorizzazioni vengono gestite usando UAS Administration
Tool.
Le autorizzazioni UAS sono visualizzabili attraverso l'apposito programma di
visualizzazione. La pagina UAS Grant Viewer visualizza informazioni sulle
autorizzazioni dell'utente attuale. Nel menu Authenticate, cliccare su UAS Grant
Viewer per aprire il programma di visualizzazione.
Gruppo
Gruppo è una raccolta di autorizzazioni che rappresenta i ruoli utente. I ruoli utente
disponibili sono amministratore, programmatore, operatore e utente. L'utente
eredita le autorizzazioni del gruppo a cui è associato.
Tutti i controller hanno un gruppo e un utente preimpostati, chiamati Default Group
e Default User rispettivamente. Il Default User ha una password aperta: robotics.
Gruppi e utenti di default non possono essere rimossi e la password non può
essere cambiata. Tuttavia, l'utente con autorizzazione Manage UAS settings può
modificare le autorizzazioni controller e le autorizzazioni applicazione dell'utente
di default.
Il Default User può essere disattivato tranne che per RobotWare 6.04 e versioni
precedenti. Prima di disattivare l'utente predefinito, è consigliabile definire almeno
un utente con autorizzazione Manage UAS settings che possa continuare a gestire
utenti e gruppi.
Accesso in scrittura
Per modificare i dati su un controller, è necessario l'accesso in scrittura. Il controller
accetta un solo utente alla volta con accesso in scrittura. Gli utenti RobotStudio
possono chiedere l'accesso in scrittura al sistema. Se il sistema è in esecuzione
in modalità manuale, la richiesta di accesso in scrittura viene accettata o rifiutata
su FlexPendant. L'utente perde l'accesso in scrittura se la modalità passa da
manuale a automatico o viceversa. Se il controller è in modalità manuale, l'accesso
in scrittura può essere revocato da FlexPendant.
Nota
Nota
Panoramica
Il controller OmniCore viene fornito con un utente predefinito Default User. Questo
utente, a cui per impostazione predefinita sono assegnate determinate
autorizzazioni, appartiene al ruolo Operator. Se viene creato un nuovo utente con
autorizzazioni specifiche, il Default User può essere rimosso. Un Default User
attivo ha diritti di sola lettura sui dati del controller anche se sono state rimosse
tutte le autorizzazioni. Pertanto, per impedire qualsiasi accesso non autorizzato ai
dati dei controller OmniCore, occorre eliminare il Default User.
Il controller OmniCore viene fornito con un utente predefinito configurato, detto
Admin. Tutte le autorizzazioni UAS - ad esempio aggiunta, rimozione e modifica
di utenti - sono assegnate a questo utente. Per impostazione predefinita, l'utente
Admin appartiene al ruolo Administrator. È possibile disattivare l'utente Admin.
Prima di disattivare gli utenti predefiniti, è consigliabile definire almeno un utente
con autorizzazione Manage UAS settings che possa continuare a gestire utenti e
gruppi.
Nota
selectio
left-cli
pan
right-cl
window_z
window_s
Utilizzo di mouse 3D
Il mouse 3D di 3Dconnexion ha un controller sensibile alla pressione che si flette
in tutte le direzioni. Può essere spinto, tirato, ruotato o inclinato per eseguire una
panoramica, uno zoom e ruotare la vista corrente. Il mouse 3D viene utilizzato
insieme a un mouse normale. Per interagire con l'ambiente grafico, collegare un
mouse 3D all'ambiente RobotStudio.
È possibile collegare i pulsanti programmabili del mouse 3D ai comandi di
RobotStudio più utilizzati assegnando questi ultimi a scorciatoie da tastiera
personalizzate. Le scorciatoie da tastiera personalizzate vengono configurate con
la stessa interfaccia della barra strumenti. Dopo aver configurato le scorciatoie da
tastiera in RobotStudio, collegare i pulsanti programmabili alle scorciatoie da
tastiera nel pannello di controllo delle applicazioni del mouse 3D. Per ulteriori
informazioni, consultare il manuale d'uso del mouse 3D.
Il mouse 3D è in grado di muovere sei assi, come indicato nelle seguente tabella.
Asse singolo Assi Descrizione
Panoramica destra/sinistra Muove il modello a destra e sinistra.
xx1500000297
xx1500000299
xx1500000298
xx1500000301
xx1500000300
xx1500000302
È possibile ruotare liberamente la vista mentre si usa uno SpaceMouse senza che
la direzione up venga bloccata sull'asse z positivo. Per disabilitare questo
comportamento, in Advanced Settings, deselezionare l'opzione sideways rotation.
xx1900000134
xx1900000137
Cliccando su una parte della vista Graphics, viene evidenziato l'intero oggetto.
È anche possibile vedere il punto di presa come una stella bianca che si è
agganciata al centro/bordo/angolo più vicino.
3 Nella scheda Home, all'interno del gruppo Freehand, cliccare sul pulsante
Move.
xx1900000135
Sulla parte viene visualizzata una croce con le frecce nelle direzioni X, Y e
Z. Trascinare le frecce per spostare l'oggetto.
4 Nella scheda Home, all'interno del gruppo Freehand, cliccare sul pulsante
Jog Joint e selezionare un qualsiasi giunto del robot.
xx1900000136
Premendo il pulsante sinistro del mouse sul giunto, nella finestra Graphics,
il robot può essere mosso passo-passo in qualsiasi direzione.
Strumenti di misurazione
RobotStudio offre gli strumenti di misurazione seguenti per misurare la distanza
lineare e angolare tra vari oggetti nella finestra Grafica. Far passare il mouse sopra
queste icone per vedere il nome e lo scopo di questi strumenti.
xx2000002621
• Nella finestra Grafica, fare clic sull'icona Punto-punto per abilitare questo
strumento. Con l'icona selezionata, collegare due oggetti nella finestra Grafica
per visualizzare la distanza tra questi oggetti in millimetri.
xx2000002622
• Nella finestra Grafica, fare clic sull'icona Angolo per abilitare questo
strumento. Con l'icona selezionata, collegare tre punti per creare due linee
per misurare l'angolo tra di essi in gradi.
xx2000002623
• Nella finestra Grafica, fare clic sull'icona Diametro per abilitare questo
strumento. Con l'icona selezionata, collegare tre punti sulla circonferenza
della superficie per trovare il diametro in millimetri.
xx2000002624
• Nella finestra Grafica, fare clic sull'icona Distanza minima per abilitare questo
strumento. Con l'icona selezionata, fare clic su due oggetti per trovare la
distanza minima tra di essi in millimetri.
xx2000002660
Panoramica
Modelli di pezzi da lavorare e apparecchiature vengono aggiunti a RobotStudio
per simulare la stazione e per l'ulteriore programmazione. L'installazione di
RobotStudio comprende la libreria ABB che contiene modelli di robot ABB e
apparecchiature correlate sotto forma di file libreria o geometrie. Le librerie utente
vengono importate come geometrie in RobotStudio. Questi file possono essere
creati in RobotStudio.
Formati 3D compatibili
Il formato CAD 3D nativo di RobotStudio è SAT ma sono supportati anche altri
formati per i quali è necessaria un'opzione. Il supporto CAD in RobotStudio è fornito
dal componente software ACIS. La seguente tabella elenca i formati supportati e
le opzioni corrispondenti.
Formato Estensioni file Opzione richie- Lettura Scrittura
sta
3DStudio .3ds -
ACIS .sat, .sab, .asat, - X X
.asab
CATIA V4 .model, .exp, CATIA X
.session
CATIA V5/V6 .CATPart, .CAT- CATIA X X
Product, .CGR,
.3DXML
COLLADA 1.4.1 .dae -
DirectX scrittura .x -
2.0
DXF/DWG .dxf, .dwg AutoCAD X
FBX .fbx - X
IGES .igs, .iges IGES X X
Inventor .ipt, .iam Inventor X
JT .jt JT X
LDraw .ldr, .ldraw, .mpd - X
NX .prt NX X
OBJ .obj -
Parasolid .x_t, .xmt_txt, Parasolid X
.x_b, .xmt_bin
Pro/E / Creo .prt, .prt.*, .asm, Creo X
.asm.*
SolidEdge .par, .asm, .psm SolidEdge X
SolidWorks .sldprt, .sldasm SolidWorks X
STEP stp, step, p21 STEP X
STL, ASCII STL stl -
supportati (STL
binario non sup-
portato)
VDA-FS vda, vdafs VDA-FS X
VRML, VRML2 wrl, vrml, vrml2 - X
(VRML1 non
supportato)
glTF .glb - X
Nota
Per informazioni sulla versione dei vari formati CAD supportati, vedere le ultime
note sulle versioni.
Per importare questi file in RobotStudio, utilizzare la funzionalità Importa geometria.
Opzioni:Grafica:Geometria
Installazione di RobotWare
Usare Installation Manager per creare e modificare sistemi con RobotWare versione
6.0 e successive. Usare System Builder per creare e modificare sistemi basati su
versioni precedenti di RobotWare.
Nota
xx1900001281
xx1900001282
Stazione
Il documento di stazione è un file .rsstn che contiene i dati della cella robotica.
Memorizza informazioni sui vari componenti della stazione, sulla logica della
stazione che include gli Smart Component e che controlla i componenti esterni,
oltre che su grafica 3D, dati CAD e dati della parte grafica del programma del robot.
Il documento di stazione è collegato al controller virtuale che esegue il robot in
una stazione. I dati del controller virtuale sono esterni al documento di stazione.
Progetto
I progetti aggiungono struttura ai dati delle stazioni. Contengono cartelle per
strutturare i dati delle stazioni in modo da mantenere insieme i dati correlati. Il
progetto contiene la stazione ovvero il documento della stazione fa parte della
struttura del progetto. Per impostazione predefinita, RobotStudio fornisce le cartelle
di progetto. Nella struttura predefinita della cartella di progetto, i file di tipo simile
vengono raggruppati in cartelle. La struttura del progetto è il modo consigliato per
memorizzare i file di stazione. Nella struttura del progetto sono presenti cartelle
dedicate per Components, Controller Data, Station, User Files, Virtual Controllers.
In una nuova installazione di RobotStudio, la cartella di progetto contiene le seguenti
sottocartelle.
• Components: questa cartella contiene componenti della libreria utente che
appartengono al progetto.
• Controller Data: questa cartella contiene backup generati automaticamente
dei controller virtuali, aggiornati quando il progetto viene salvato.
• Station: questa cartella contiene grafica, geometria e altri componenti a cui
fa riferimento la stazione.
• User Files: questa cartella contiene file o directory che un utente desidera
aggiungere al progetto. Alcuni esempi sono file CAD che appartengono al
progetto, programmi RAPID che non appartengono a un controller virtuale
o backup generati dall'utente.
• Virtual Controllers: questa cartella contiene file e cartelle generati dal
controller virtuale.
• Project.rsproj: il file di progetto <project name>.rsproj che rende la cartella
un progetto. Utilizzare questo file per aprire il progetto.
Pack and Go
Il file Pack and Go è un singolo file che contiene i dati di stazione insieme ai relativi
controller virtuali e che serve per l'archiviazione e la condivisione dei dati di stazione
con altri utenti.
Nota
Un file di stazione che include riferimenti ai controller virtuali non può essere
spostato in una nuova posizione sul disco locale. Per spostare un file di stazione
in un'altra posizione, è necessario creare un file Pack & Go della stazione dalla
posizione originale, spostarlo nella nuova posizione e decomprimerlo.
Panoramica
I laptop configurati con schede grafiche commutabili sono in grado di aumentare
le prestazioni per le applicazioni 3D e di utilizzare la scheda grafica integrata a
risparmio energetico per i task meno impegnativi. Per un laptop con schede grafiche
commutabili, assicurarsi che RobotStudio utilizzi la scheda che gestisce la grafica
discreta ad alte prestazioni. Per una migliore esperienza utente, è consigliabile
installare i driver di visualizzazione disponibili più recenti.
Prima di installare i driver di visualizzazione, controllare Windows® Device Manager
e verificare che entrambe le schede grafiche compaiano nell'elenco dei dispositivi
hardware e che siano abilitate. Se non è installato alcun driver per il dispositivo,
le schede grafiche possono apparire sotto Altri dispositivi come Controller video
generico. Alcuni fornitori di schede grafiche forniscono software di configurazione
per la creazione di profili specifici. È consigliabile creare un profilo applicativo
specifico RobotStudio che utilizza la scheda grafica ad alte prestazioni.
Una seconda opzione è quella di modificare il file di configurazione dell'applicazione,
RobotStudio.exe.config, così che RobotStudio utilizzi una specifica scheda grafica.
Questo file si trova nella cartella di installazione di RobotStudio, C:\Program Files
(x86)\ABB\RobotStudio x.x. Contiene una determinata riga che controlla il tipo di
scheda grafica da utilizzare. Decommentare la riga seguente per forzare una scheda
specifica per la grafica 3D e rimuovere "<!--" "-->" all'inizio e alla fine della riga.
<!-- <add key="GraphicsDeviceType" value="Discrete"/> -->
I valori validi sono Discrete, Integrated, Warp o Default.
• Discrete: configura l'uso della scheda grafica ad alte prestazioni.
• Integrated: configura la scheda grafica a risparmio energetico da utilizzare.
• Default: consente al laptop di scegliere, ma abilita la registrazione delle
informazioni della scheda grafica nella finestra Output.
• Warp(Windows Advanced Rasterization Platform): controlla il rendering del
software; ad es. usare CPU anziché GPU.
Una terza opzione che può o meno essere applicabile al laptop è la configurazione
della scheda grafica da utilizzare nel BIOS; per i dettagli, consultare la
documentazione del laptop.
Nota
Cartelle di documenti
La libreria ABB fa parte dell'installazione RobotStudio. La libreria ABB contiene
geometrie di robot e di altre apparecchiature. La creazione di librerie utente e
l'aggiunta di geometrie utente a tali gallerie consente di accedere direttamente a
quelle librerie e geometrie dalle gallerie Import Library e Import Geometry di
RobotStudio. È possibile creare cartelle con tali librerie e aggiungere poi riferimenti
per farle apparire nelle gallerie dell'interfaccia utente.
Per creare una galleria di documenti utilizzati di frequente, procedere come segue.
1 Aprire RobotStudio.
2 Nella scheda File, cliccare su New e poi cliccare due volte su Empty Station
per aprire una nuova stazione vuota.
xx1800003487
Salvataggio automatico
Abilita salvataggio automatico Questa casella è selezionata per default. I programmi RA-
di RAPID PID vengono salvati automaticamente ogni 30 secondi.
Abilita salvataggio automatico Le stazioni non salvate vengono salvate automaticamente
della stazione in base all'intervallo specificato in intervallo in minuti.
Abilita backup automatico file Esegue più backup dei file di stazione come specificato
stazione nell'elenco Number of backups e li salva in una sottocar-
tella nella corrispondente cartella Stations (StationBac-
kups). Richiede un Progetto.
Enable automatic backup of Selezionare questa opzione per eseguire il backup dei
controllers in project controller virtuali di un progetto durante il salvataggio della
stazione. I backup vengono memorizzati nella cartella
Backups del progetto corrispondente.
Panoramica
La seguente procedura definisce il flusso di lavoro per la costruzione di una nuova
stazione.
1 Creare una stazione vuota.
2 Importare un modello di robot.
3 Aggiungere i posizionatori e tracciare il movimento.
4 Creare un controller virtuale.
5 Importare un utensile e collegarlo al robot.
6 Creazione di un oggetto di lavoro
7 Definire percorsi e target per creare graficamente un programma robot.
8 Sincronizzare con RAPID per creare il programma RAPID.
Nota
Nota
Per creare un sistema dal layout, tutti i meccanismi come robot, sistemi Track
Motion e posizionatori, devono essere salvati come librerie.
I movimenti del robot possono essere programmati usando RAPID. Un robot che
non fa parte di un task in un controller non può essere programmato; quindi,
configurare un controller virtuale per il robot prima di sincronizzare a RAPID.
1 Con la stazione aperta, nella scheda RAPID, cliccare su Synchronize.
2 Dalle opzioni, cliccare su Synchronize to RAPID per abbinare gli oggetti
nella stazione al codice RAPID.
Nel browser Controller, espandere la vista ad albero per trovare il nodo
RAPID. Cliccare sul nodo RAPID per visualizzare i file RAPID.
Nota
Per creare un sistema dal layout, tutti i meccanismi come robot, sistemi Track
Motion e posizionatori, devono essere salvati come librerie.
È possibile configurare una stazione con robot e sistema Track Motion usando il
pulsante Virtual Controller.
Per configurare una stazione con un robot e un sistema Track Motion:
1 Fare clic su Da layout per aprire la prima pagina della procedura guidata.
2 Nel campo Name, inserire il nome del sistema. La posizione del sistema
viene visualizzata nel campo Location.
3 Nell'elenco RobotWare, selezionare la versione di RobotWare che si desidera
utilizzare.
4 Far clic su Successivo.
5 Nel campo Mechanisms, selezionare il sistema Track Motion che si desidera
includere nel controller virtuale.
6 Far clic su Successivo.
I task possono essere aggiunti e rimossi con i rispettivi pulsanti; il sistema
Track Motion può essere spostato in alto o in basso usando le frecce
corrispondenti. Per mappare il sistema Track Motion ai task, procedere come
segue:
7 Facoltativamente, effettuare modifiche nel mapping e fare clic su Avanti.
Appare la pagine Opzione di sistema.
8 Nella pagina Controller Options, è possibile allineare i task frame con i
corrispondenti base frame.
• Per un singolo controller virtuale, selezionare la casella per allineare
il task frame al base frame
• Per il sistema indipendente MultiMove, selezionare la casella per
allineare il task frame al base frame di ogni robot.
• Per il caso di un sistema coordinato MultiMove, selezionare il robot
dall'elenco a tendina e attivare la casella di spunta per allineare il
sistema di riferimento dei task con il sistema di riferimento di base per
il robot prescelto.
9 Verificare il riepilogo e fare clic su Fine.
Se il controller virtuale contiene più di un robot, il numero di task e le posizioni
del base frame del sistema Track Motion dovrebbero essere verificati nella
finestra Motion Configuration.
Nota
Per creare un sistema dal layout, tutti i meccanismi come robot, sistemi Track
Motion e posizionatori, devono essere salvati come librerie.
Panoramica
La configurazione del tracciamento del nastro trasportatore implica tre passi;
creazione di un nastro trasportatore, creazione di un controller virtuale con l'opzione
606-1 Conveyor Tracking e creazione di un collegamento tra il controller virtuale
e il nastro trasportatore.
Nota
Nota
• Y - Combinazione supportata
• N - Combinazione non supportata
• YX - È compatibile la combinazione ed è richiesta la mappatura manuale
delle unità meccaniche e dei giunti.
Nota
Nessun azionatore
Sistema singolo
Sistema MultiMove
dinamico)*
MU/MTD 1
MU/MTD 2
MU/MTD 3
IRBP A 1
IRBP A 2
IRBP L 1
IRBP L 2
IRBP K
IRBP C
IRBP D
IRBP R
IRBP B
mico)**
X X 1
X X X 2
X X X 2
Binario
X X X X 2
X X X 3
X X X X 3
X X X 2
X X X 2
X X X X 3
X X X X X 3
X X X X 3
X X X X 3
X X 1
X X X 2
X X X X 3
MU/MTD + IRBP
X X X 2
X X X X 3
X X X 2
X X X X 3
X X X 2
X X X X 3
X X X X X 3
X X X X 3
X X 1
X X X 2
X X 1
X X X 2
Solo IRBP
X X 1
X X 3
X X 3
Nessun azionatore
Sistema singolo
Sistema MultiMove
dinamico)*
MU/MTD 1
MU/MTD 2
MU/MTD 3
IRBP A 1
IRBP A 2
IRBP L 1
IRBP L 2
IRBP K
IRBP C
IRBP D
IRBP R
IRBP B
mico)**
X X 3
X X 3
* Track Motion che non utilizza un modello dinamico, applicabile al Robot Travel
Track (RTT).
** Viene utilizzato un add-in RobotWare che contiene un modello dinamico
applicabile alle Track Motion IRBT 4004, 6004, 7004 e 2005.
Nota
Panoramica
MultiMove è progettato per consentire a un unico controller di gestire più robot.
Questo permette di risparmiare sui costi hardware, oltre a offrire un coordinamento
avanzato tra robot diversi e altre unità meccaniche.
Esempi di applicazioni
• Diversi robot possono lavorare su un unico oggetto di lavoro in movimento.
• Un robot può spostare un oggetto di lavoro mentre altri vi lavorano.
• Diversi robot possono cooperare per sollevare oggetti pesanti.
Nota
MultiMove è una funzione integrata in RobotStudio fino alla versione 2019.5. Per
le versioni successive di RobotStudio, questa funzione è un add-in che deve
essere installato da RobotApps.
Creazione di percorsi
Dopo aver testato il programma Multimove, convertire le istruzioni di movimento
temporanee che la funzione MultiMove usa per i percorsi ordinari. Per creare
percorsi per il programma MultiMove, procedere come segue.
1 Nella scheda Home, all'interno del gruppo Programmazione del percorso,
cliccare su MultiMove. Il riquadro MultiMove si apre.
2 Nel riquadro MultiMove, cliccare sulla scheda Crea percorsi.
3 Cliccare sulla barra del titolo per espandere il gruppo Impostazioni.
4 In opzione, modificare le impostazioni nelle caselle seguenti:
Casella Descrizione
ID iniziale Specificare il primo numero ID per la sincronizzazione
delle istruzioni per i robot.
Incremento ID Specificare l’incremento tra i numeri di ID.
Prefisso ident. sinc. Specificare un prefisso per la variabile syncident, che
collega reciprocamente le istruzioni di sincronizzazione
nei task per il robot dell'utensile e il robot del pezzo di la-
voro.
Prefisso elenco task Specificare un prefisso per la variabile tasklist che identi-
fica i task per il robot dell'utensile e il robot del pezzo da
sincronizzare.
5 Cliccare sulla barra del titolo per espandere il gruppo di Impostazioni robot
WP e quindi selezionare le impostazioni nei seguenti campi:
Casella Descrizione
Oggetto di lavoro WP Specificare l'oggetto di lavoro a cui devono appartenere
i target generati per il robot del pezzo da lavorare.
TCP WP Specificare quali tooldata deve usare il pezzo da lavorare
quando raggiunge i suoi target.
Prefisso percorso Specificare un prefisso per i percorsi generati.
Prefisso target Specificare un prefisso per i target generati.
6 Cliccare sulla barra del titolo per espandere il gruppo Genera percorsi e
quindi cliccare suCrea percorsi.
Panoramica
Questa sezione presenta i sistemi di coordinate utilizzati principalmente per la
programmazione offline. In RobotStudio, è possibile utilizzare i sistemi di coordinate
o i sistemi di coordinate definiti dall'utente per correlare elementi e oggetti nella
stazione.
Gerarchia
I sistemi di coordinate sono correlati dal punto di vista gerarchico. L'origine di
ciascun sistema di coordinate viene definito come una posizione in uno dei suoi
progenitori. Seguono le descrizioni dei sistemi di coordinate utilizzati comunemente.
Nell'immagine a sinistra, il task frame si trova nella stessa posizione del base frame
del robot. Nell'immagine a destra, il task frame è stata spostato in un'altra posizione.
en1000001303
xx1900001116
en1000001442
en1000001305
en1000001306
P1 Robot target 1
TF Task Frame
Wobj Work object
en1000001308
xx0500001519
configur
1 Nella scheda Home, nel gruppo Programmazione del percorso, fare clic su
Altro e selezionare Creazione dell'oggetto di lavoro.
Viene visualizzata la finestra di dialogo Crea un oggetto di lavoro.
2 Nel gruppo Altri dati, immettere i valori del nuovo oggetto di lavoro.
3 Nel gruppo Sistema di riferimento utente, procedere in uno dei seguenti
modi:
• Impostare la posizione del sistema di riferimento utente immettendo
valori per la Posizione x,y,z e la Rotazione rx, ry, rz dell'oggetto di
lavoro, facendo clic nella casella Valori.
• Selezionare il sistema di riferimento utente utilizzando la finestra di
dialogo Sistema di riferimento per punti.
4 Nel gruppo Object Frame, riposizionare il frame oggetto rispetto al frame
utente procedendo come segue:
• Impostare la posizione del sistema di riferimento oggetto selezionando
valori per Posizione x, y, z e facendo clic nella casella Valori.
• Per Rotazione rx, ry, rz, selezionare RPY (Eulero XYZ) o Quaternione
e immettere i valori di rotazione nella finestra di dialogo Valori.
• Selezionare il sistema di riferimento oggetto utilizzando la finestra di
dialogo Sistema di riferimento per punti.
5 Nel gruppo Proprietà sincronizzazione, immettere i valori del nuovo oggetto
di lavoro:
6 Cliccare su Crea. L'oggetto di lavoro viene creato e visualizzato nel nodo
Oggetti di lavoro e target sotto il nodo del robot nel browser
Percorsi&Target.
Aggiunta a un percorso
Creazione di un'istruzione di movimento in base a un target esistente
1 Selezionare il target per cui creare l'istruzione di movimento.
2 Cliccare con il pulsante destro del mouse sul target selezionato e poi cliccare
su Aggiungi al percorso.
L'istruzione di movimento viene visualizzata nel nodo percorso come
riferimento al target originale.
3.5.1 AutoPath
Panoramica
AutoPath aiuta a generare percorsi precisi (lineari e circolari) basati sulla geometria
CAD.
Prerequisiti
Deve essere disponibile un oggetto geometrico con bordi, curve o entrambi.
Nota
Nota
Nota
Panoramica
Utilizzare la funzione Collision Free Path per creare un percorso tra due target,
target giunto o istruzioni di movimento per evitare ostacoli nell'ambiente. Il percorso
verrà generato con le istruzioni MoveAbsJ e i target giunto. Questa funzione è
disponibile solo con la licenza RobotStudio Premium.
Nella scheda Home del gruppo Path Programming , cliccare prima su Path e poi
su Collision Free Path per aprire la finestra utensili Collision Free Path.
Selezionare o immettere valori in a
Start target or move instruction specificare il target di origine, il target giunto o l'istru-
zione di movimento del percorso.
End target or move instruction specificare il target di destinazione, il target giunto o
l'istruzione di movimento del percorso.
Minimum distance to obstacles specificare la distanza minima ammessa tra robot/uten-
sile/carico e ostacoli nell'ambiente lungo il percorso.
Minimum robot self-collision distan- impostare la distanza minima ammessa tra utensile,
ce carico e collegamenti del robot.
Velocità selezionare la velocità del TCP nelle istruzioni generate.
• La finestra utensili può essere aperta selezionando due target, target giunto
o istruzioni di movimento e scegliendo Create Collision Free Path... dal
menu contestuale.
• Gli oggetti possono essere esclusi dalla pianificazione del percorso privo di
collisioni deselezionando Include in Collision Free Path Planning nel menu
contestuale Modify. Tutti gli oggetti tranne i sensori sono inclusi per
impostazione predefinita.
• Le istruzioni generate per il percorso privo di collisioni trovato avranno zone
quanto più grandi possibile (fino a z200),ad eccezione delle istruzioni iniziali
e finali che saranno punti esatti.
• L'utensile collegato al robot e gli oggetti collegati all'utensile sono inclusi per
impostazione predefinita nella pianificazione del percorso privo di collisioni.
• Il percorso verrà generato nel task e con l'oggetto di lavoro e l'utensile
selezionati nel gruppo Settings nella scheda Home.
• Livello dettaglio geometria di collisione: offre opzioni per selezionare il
livello di dettaglio della geometria di collisione per calcoli di pianificazione
del percorso privo di collisioni, le opzioni sono Basso, Personalizzato e Alto.
- Basso: genera una geometria di collisione con soltanto un involucro
convesso singolo (veloce)
- Personalizzato: controlla manualmente il modo in cui la geometria di
collisione è divisa in involucri convessi multipli.
- Alto: genera una geometria di collisione con il massimo livello di
dettaglio (lento).
Auto-configurazione
La funzione di configurazione automatica segue il percorso e ottimizza le
configurazioni rispetto ai loro target precedenti. Le opzioni sono due: possono
essere ottimizzate tutte le configurazioni o solo quelle per le istruzioni di movimento
lineare e circolare. Usare lo strumento di configurazione sui singoli target giunto
per modificare la configurazione delle istruzioni di movimento del giunto intermedio.
Nel browser Percorsi&Target, cliccare con il pulsante destro del mouse su un
percorso e selezionare Auto-configurazione.
A questo punto, il robot passa attraverso ogni target nel percorso e imposta le
configurazioni.
Passaggio a un target
1 Nel visualizzatore Percorsi e target, ricercare il target a cui passare attraverso
i nodi Controller, Task e Oggetti di lavoro.
2 Fare clic su Vai al target.
Se il target ha una configurazione valida per gli assi del robot memorizzati,
il TCP attivo del robot viene immediatamente posizionato sul target. Se non
è stata salvata alcuna configurazione valida, cliccare con il pulsante destro
del mouse sul target e selezionare la configurazione. Si apre la finestra di
dialogo Configurazione.
3 Nella finestra di dialogo Configurazione, selezionare un'adeguata soluzione
di configurazione e cliccare su Applica. A questo punto, la configurazione
selezionata viene memorizzata con il target.
Nota
Nota
Panoramica
La scheda RAPID offre strumenti e funzionalità per creare, modificare e gestire
programmi RAPID. È possibile gestire programmi RAPID che sono online su un
controller del robot, offline su un controller virtuale, o programmi indipendenti.
Utilizzare l'Editor RAPID per visualizzare e modificare i programmi caricati in un
controller del robot, sia del robot che virtuale. L'Editor RAPID integrato è utile per
modificare tutti i task del robot tranne il movimento del robot. Utilizzare l'Editor
RAPID per modificare il codice RAPID dei moduli RAPID.
corrispondenti ai segni più (+) e meno (-) nell'angolo superiore destro della
finestra dell'Editor RAPID per ingrandire e rimpicciolire.
Suggerimento
Confronto
Utilizzare la funzione di confronto per effettuare confronti tra cartelle, file e versioni
dei file di controller ed editor. A differenza dei comuni editor di testo, la funzione
di confronto in RobotStudio include opzioni avanzate di filtrazione, specifiche di
RAPID, grazie a cui è possibile scegliere di escludere Backinfo, variabili PERS,
commenti e così via. Sono disponibili i seguenti filtri:
• L'opzione BackInfo esclude la cronodatazione del file Backinfo.txt durante
il confronto.
• L'opzione PERS variables esclude le modifiche nelle variabili PERS durante
il confronto. Una variabile persistente conserva l'ultimo valore assegnato
durante il riavvio scrivendo il valore nel codice RAPID. Quindi, i risultati del
confronto possono comunque mostrare differenze anche in mancanza di
modifiche nel codice. Selezionare questa opzione per restringere il confronto
e visualizzare solo le modifiche al codice.
• Le opzioni Comments,Character case e White space escludono modifiche
al loro interno durante il confronto.
Panoramica
L'editor RAPID fornisce una serie di funzioni di modifica del codice e di comandi
per agire sul codice.
Descrizioni rapide
Quando si passa il puntatore del mouse su un simbolo (ad es. una dichiarazione
di dati o il richiamo di una procedura), viene visualizzata una definizione del simbolo
in questione. Per molti simboli integrati (ad es. MoveJ) viene visualizzata anche
una breve descrizione. Per i simboli corrispondenti a una dichiarazione di dati,
viene visualizzato anche il valore attuale.
Completamento automatico
Dopo aver digitato o completato il richiamo di una procedura (ad es. MoveJ),
premendo il tasto Tab vengono inseriti tutti i parametri richiesti. Va sottolineato
che ciò è disponibile solo per alcune procedure integrate, come quelle elencate
nel menu Insert Instruction.
Informazioni sull'argomento
Quando si richiamano procedure e funzioni, viene visualizzata la descrizione
dell'argomento.
Quick Find
Inserire la stringa di ricerca nella casella Quick Find e premere Enter o F3. Se si
trova un'istanza, questa viene evidenziata. Premere di nuovo F3 per ritrovare altre
istanze.
Go to line
Inserire un numero di riga nella casella Go to line e premere Enter. Il cursore si
sposta alla riga corrispondente nell'editor RAPID. Quando nell'editor sono aperti
più task e viene selezionato il nome della procedura nella casella, il cursore si
sposta al task dal nome specificato.
Jump To
L'elenco Jump To ha un elemento per ogni routine e dichiarazione di dati nel modulo
di programma. Fare clic su un elemento per spostarlo alla sua posizione nel codice.
Find o Replace
Fare clic su Trova/Sostituisci per aprire la finestra di dialogo Trova/Sostituisci.
Questa finestra di dialogo fornisce funzionalità di Trova/Sostituisci standard e le
seguenti opzioni.
• Inserire la stringa di ricerca nell'elenco Cerca schema.
• Nell'elenco Cerca in, selezionare l'opzione per specificare la posizione da
cercare. Le varie opzioni sono Documento corrente, Sistema corrente, Task
corrente oppure una cartella del PC (è possibile cercare una cartella per
specificarla).
La finestra Risultati della ricerca visualizza i risultati dell'operazione Trova. Fare
doppio clic su un risultato di ricerca per andare all'istanza corrispondente nell'editor
RAPID. Se l'istanza proviene da un modulo che non è nell'editor RAPID, il modulo
si apre nell'editor.
Navigare in avanti/indietro
Utilizzare il pulsante Naviga indietro per spostarsi alle posizioni precedenti dei
moduli RAPID che vengono modificati, e il pulsante Naviga indietro per tornare
alle posizioni più recenti.
Panoramica
RobotStudio consente di modificare i moduli autonomi che sono nella memoria
del controller o sono disponibili nel disco. Quando sono collegati a un controller
virtuale o del robot, questi file autonomi possono essere modificati nella cartella
Home. Il codice RAPID del controller è strutturato in moduli. Un modulo contiene
diverse routine tipo procedura, funzione o trap. I moduli sono di due tipi: sistema
e programma.
Il modulo di sistema contiene il codice relativo all'installazione del robot, ad es.
apparecchiature circostanti, strumenti di calibrazione, alimentatori e routine di
assistenza. Il modulo di programma contiene il codice RAPID relativo a un
particolare processo o a determinate parti su cui stanno lavorando i robot. I moduli
di programma di un particolare task costituiscono un programma RAPID che viene
gestito come un'unità. Se salvato su disco, un programma salva ogni modulo come
indipendente rispetto agli altri insieme a un file di intestazione (*pgf) contenente i
riferimenti di tali moduli.
Nota
Questa funzione è presente anche nel gruppo Controller sulla scheda Home.
Salvataggio di un programma
Salvare un programma RAPID nel controller virtuale o nel disco del controller. Per
salvare un programma è necessario l'accesso in scrittura.
1 Nella scheda RAPID, all'interno del gruppo Controller, cliccare prima
sull'icona Program e poi su Save Program As per salvare il programma
RAPID nel sistema; cliccare invece su Save Program to Controller per
salvare un programma nel disco del controller.
In alternativa, nel browser Controller, cliccare con il pulsante destro del
mouse sul task attivo sotto la stazione e selezionare Save Program As.
2 Nel riquadro di dialogo Memorizza come... che appare a questo punto,
indirizzarsi alla posizione in cui si vuole memorizzare il programma e quindi
far clic su Memorizza.
Ridenominazione di un programma
Per rinominare un programma è necessario l'accesso in scrittura.
1 Nella scheda RAPID, all'interno del gruppo Controller, cliccare sull'icona
Program e quindi su Rename Program.
In alternativa, nel browser Controller, cliccare con il pulsante destro del
mouse sul task attivo sotto la stazione e selezionare Rename Program.
2 Nel riquadro di dialogo Rinomina che appare a questo punto, inserire un
nuovo nome per il programma e far clic su Ok.
Cancellazione di un programma
Per cancellare un programma è necessario l'accesso in scrittura.
1 Sulla scheda RAPID, nel gruppo Controller, fare clic su Programma, quindi
selezionare Elimina programma.
Continua nella pagina successiva
106 Manuale dell'operatore - RobotStudio
3HAC032104-007 Revisione: AN
©Copyright 2022 ABB All rights reserved - Tutti i diritti riservati.
4 Descrizione dell'editor RAPID
4.3 Gestione dei moduli e dei programmi RAPID
Continua
Nota
La cartella <Documents and Settings> può essere configurata con nomi differenti,
ad esempio, Dati. Essa può inoltre essere tradotta su versioni localizzate di
Windows.
Inoltre, gli snippet possono essere modificati in un editor XML quale Microsoft
Visual Studio. Per informazioni sulla creazione di codici snippet personalizzati,
vedere http://msdn.microsoft.com/.
Esempio
1 Cliccare sulla scheda File. Si apre la vista Backstage.
2 Cliccare su Open e selezionare il file RAPID desiderato. Il file si apre
nell'editor RAPID.
3 Posizionare il cursore sulla riga desiderata e, nel gruppo Insert, cliccare su
Instruction.
4 Dal menu a tendina, selezionare l'opzione desiderata, ad es. Common >
MoveAbsJ. Nel file viene inserita la seguente istruzione.
MoveAbsJ <ARG>\NoEOffs,v1000,z50,tool0\WObj:=wobj0;
Suggerimento
Il layout grafico può essere visualizzato senza chiudere l’editor, facendo clic
sulle schede della finestra grafica.
Nota
Il contenuto della cartella HOME del controller virtuale o del robot collegato
è visibile nel browser Controller. Sia il file RAPID sia il file di configurazione
possono essere modificati come file di testo.
Per i controller virtuali, i moduli RAPID possono essere sincronizzati
all'ambiente grafico della stazione utilizzando il menu contestuale del file
del modulo RAPID. Per risincronizzare eventuali modifiche con il modulo
RAPID, usare il comando Synchronize to file.
3 Un file RAPID o del modulo di sistema si apre nell'editor RAPID. Il file dei
parametri di sistema (*.cfg) si apre in un editor tipo notepad.
4 Fare clic sul pulsante Salva nella barra degli strumenti di accesso rapido per
salvare le modifiche.
Nota
L'editor RAPID visualizza gli errori di sintassi nel modulo RAPID indipendente
quando le dichiarazioni delle variabili si trovano in un altro modulo.
Nota
Suggerimento
Un asterisco (*) nella scheda indica che sono presenti modifiche non
salvate.
Nota
L'editor di dati RAPID mostra solo le dichiarazioni di dati che contengono valori
modificabili.
Panoramica
RobotStudio fornisce un set di istruzioni predefinite. Per creare istruzioni per
applicazioni personalizzate come verniciatura, distribuzione, ecc., si può utilizzare
la funzione Modello istruzione. È possibile definire manualmente i modelli di
istruzione per istruzioni di movimento RAPID diverse da quelle predefinite come
MoveL e MoveC. Le istruzioni personalizzate create tramite la funzione Modello
istruzione possono essere salvate come file modello e condivise con altri PC.
I modelli di istruzione possono essere salvati in C:\Users\<user
name>\Documents\RobotStudio\Instruction Templates in formato XML e riutilizzati
in seguito. Questi file possono essere utilizzati come qualsiasi altro file XML
predefinito importato e usato per controller di robot con opzioni RobotWare
appropriate.
Nota
xx1900001270
3 Nella finestra Modello istruzione, selezionare l'istruzione, quindi fare clic sul
pulsante Aggiungi.
xx1900001271
4 Selezionare i nuovi modelli di istruzione, quindi fare clic sul pulsante Esporta
selezione e poi sul pulsante Salva per salvare il file come XML nella cartella
Modello istruzione.
xx1900001273
Il file del modello di istruzione deve essere esportato per essere condiviso
con altri utenti o utilizzato nell'Editor percorso RAPID. Per esportare il file,
utilizzare il pulsante Esporta selezione. Importare questo file nel PC per
utilizzarlo in una stazione.
Panoramica
Utilizzare l'editor di percorsi RAPID per visualizzare graficamente e modificare i
programmi caricati in un controller. Il programma RAPID viene visualizzato in una
struttura 3D nell'editor di percorsi RAPID che consente la modifica di diversi
robtarget. Le modifiche effettuate nel programma RAPID vengono aggiornate
simultaneamente nell'editor RAPID e nell'editor di dati RAPID corrispondenti.
Prima di avviare questa procedura, occorre importare nel PC host il file del modello
di istruzione richiesto.
1 Copiare il file del modello di istruzione richiesto nella cartella C:\Users\<user
name>\Documents\RobotStudio\Instruction Templates del computer.
Il percorso di ricerca dipende dalla configurazione della cartella dei documenti
di RobotStudio.
xx1900001274
xx1900001275
Nota
I comandi Apply sono abilitati solo per le modifiche non salvate. RobotStudio
cerca di applicare le modifiche senza perdere il puntatore di programma. Se ciò
non fosse possibile, viene chiesta l'autorizzazione a perdere il puntatore di
programma.
Per verificare la correttezza sintattica e semantica dei moduli, nel gruppo Test and
Debug, fare clic sull’icona Verifica programma.
Nota
Limitazioni
• I robtarget locali per a una procedura non sono supportati dalla funzione
Synchronize to Station. Sono supportati solo i robtarget locali per un modulo.
• RobotStudio non supporta completamente le istruzioni usando le funzioni
Offs o RelTool. Queste vengono sincronizzate e verranno visualizzate nel
browser degli elementi ma comandi quali View Tool at Target e Locate Target
non funzioneranno. I target utilizzati nelle istruzioni non saranno visibili nella
grafica. Tuttavia, le istruzioni possono essere programmate e modificate
utilizzando l'editor RAPID e possono essere simulate utilizzando il controller
virtuale.
• RobotStudio non supporta i programmi RAPID contenenti array di tooldata,
robtarget e oggetti di lavoro. Questi programmi non verranno sincronizzati
alla stazione.
• Oggetti di lavoro e dati utensile condivisi tra diversi task devono essere
specificati in RAPID con il valore completo per ogni task durante la
programmazione offline con RobotStudio. Questo genererà un avviso di
Initial value for PERS not updated nel registro eventi del controller. Questo
avviso può essere ignorato ma occorre verificare che le definizioni delle
variabili RAPID siano le stesse in tutti i task, altrimenti si rischia un
comportamento imprevisto.
Panoramica
Il debug implica la localizzazione e la correzione degli errori di codice in un task.
Il debug è un'operazione che rientra nel test del codice ed è parte integrante dello
sviluppo del software. L'editor RAPID fornisce numerose funzionalità di debug per
testare e perfezionare il codice. Alcune di queste introducono punti di interruzione
per tracciare una particolare istruzione, utilizzando la finestra Call Stack per
monitorare il puntatore del programma e così via.
Per avviare un task, cliccare con il pulsante destro del mouse sul task nel browser
Controller e cliccare poi su Start Task. È possibile avviare i task normali ma i task
statici o semistatici possono essere avviati solo se TrustLevel è impostato su
NoSafety.
ATTENZIONE
Quando si avvia un task, gli assi del manipolatore possono muoversi molto
velocemente e talvolta in modo imprevisto. Assicurarsi che nessuno sosti nei
pressi del braccio del manipolatore!
Per arrestare un task, cliccare con il pulsante destro del mouse sul task in questione
nel browser Controller e poi cliccare su Arresta il task. È possibile arrestare i task
normali ma i task statici o semistatici possono essere arrestati solo se TrustLevel
è impostato su NoSafety. Questo metodo di avvio e arresto dei task è applicabile
solo per RobotWare versione 5.15.xx e precedenti.
Panoramica
Le istruzioni RAPID vengono eseguite nel controller per realizzare varie operazioni.
Queste istruzioni sono raggruppate in vari task e questi task sono ulteriormente
raggruppati in task di movimento e non movimento. Un task di non movimento
interessa una parte logica del funzionamento del controller come, ad esempio, la
gestione dei segnali, mentre un task di movimento controlla il movimento di
un'apparecchiatura meccanica come un manipolatore.
Un task è una raccolta di istruzioni RAPID eseguite riga per riga. Ogni task ha un
puntatore di programma. Durante l'esecuzione, il puntatore di programma punta
alla riga di codice corrente in un task. Il puntatore di programma indica l'istruzione
con cui il programma inizierà l'esecuzione ovvero l'esecuzione del programma
continua dall'istruzione in cui si trova il puntatore di programma.
Il puntatore di movimento indica l'istruzione del task di movimento che il robot sta
eseguendo attualmente. Un task di movimento ha sia il puntatore di movimento
che il puntatore di programma. Il puntatore di programma si trova davanti al
puntatore di movimento per preparare il controller all'esecuzione del movimento.
Un puntatore di movimento si trova normalmente su una o più istruzioni dopo il
puntatore di programma. Ciò consente al sistema di eseguire e calcolare il percorso
del robot più velocemente prima che il robot si muova. Il puntatore di movimento
è rappresentato dall'icona di un robot posizionata sul margine sinistro nell'editor
RAPID.
Un task può essere ulteriormente classificato come normale, statico e semistatico.
Un task di movimento deve sempre essere normale. Ma un task di non movimento
può essere normale, statico o semistatico. L'esecuzione dei task statici e semistatici
inizia quando il controller viene acceso. Ma un task normale inizia solo quando
viene premuto il pulsante Play. In un task semistatico, al riavvio del controller,
l'esecuzione del programma parte dall'inizio del task. Ma l'esecuzione del
programma di un task statico parte dall'ultima posizione del puntatore di programma
prima del riavvio.
Nota
Nota
AVVERTENZA
xx1800000961
La finestra Call Stack visualizza nome del task, modulo, routine e numero di riga,
mostrando la traccia del puntatore di programma durante l'esecuzione del
programma. Lo stack di chiamate non viene aggiornato automaticamente durante
l'esecuzione del programma ma solo al termine dell'esecuzione. Per aggiornare
lo stack di chiamate durante l'esecuzione del programma, cliccare sul pulsante
Refresh.
xx1800000878
5.5 Utilizzo della finestra RAPID Watch per il debug del codice RAPID
Nota
6 Simulazione di programmi
6.1 Esecuzione della simulazione
Panoramica
Il riquadro di dialogo Impostazione della simulazione viene utilizzato per eseguire
i due seguenti compiti principali.
• Configurazione della sequenza e del punto di inserimento nel programma
del robot.
• Creazione di scenari di simulazione per oggetti simulati differenti.
Si possono creare degli scenari di simulazione contenenti differenti oggetti simulati
e connettere ciascuno scenario ad uno stato predefinito, per assicurarsi che lo
stato corretto venga applicato a tutti gli oggetti del progetto, prima dell'esecuzione
dello scenario. Se si desidera simulare una specifica parte o segmento della cella
in cui non siano inclusi tutti gli oggetti simulati della cella stessa, si può impostare
un nuovo scenario ed aggiungervi soltanto quegli oggetti che siano necessari per
la simulazione.
Prerequisiti
Per configurare una simulazione, è necessario che siano soddisfatte le seguenti
condizioni:
• Almeno un percorso deve essere stato creato nella stazione.
• I percorsi da simulare devono essere sincronizzati con il controller virtuale.
Opzione Descrizione
Modalità Tempo virtua- • Time slice: questa opzione fa in modo che RobotStudio uti-
le lizzi sempre la modalità di esecuzione per intervalli di tempo.
• Free run: questa opzione fa in modo che RobotStudio utilizzi
sempre la modalità di esecuzione libera.
Nota
Nota
Panoramica
Con RobotStudio è possibile rilevare e registrare le collisioni tra gli oggetti nella
stazione. I concetti alla base del rilevamento delle collisioni sono spiegati di seguito.
Set collisioni
Un set di collisione contiene due gruppi, Objects A e Objects B, in cui si collocano
gli oggetti per rilevare eventuali collisioni tra di loro. Quando un oggetto in Objects
A collide con un oggetto in Objects B, la collisione viene visualizzata nella vista
grafica e registrata nella finestra Output. Nella stazione è possibile avere diversi
set di collisione ma ogni set di collisione può contenere solo due gruppi.
Un uso comune dei set di collisione consiste nel creare un set di collisione per
ogni robot nella stazione. Per ogni set di collisione, inserire il robot e il suo utensile
in un gruppo e tutti gli oggetti con cui non devono scontrarsi nell'altro. Se un robot
ha diversi utensili o contiene altri oggetti, è possibile aggiungerli al gruppo del
robot o creare specifici set di collisione per queste configurazioni.
Ogni set collisioni può essere attivato e disattivato separatamente.
Opzioni:Simulazione:Collisione
Attiva rilevamento veloce Selezionare questa casella di controllo per migliorare le presta-
collisioni zioni rilevando le collisioni tra i riquadri di delimitazione geo-
metrici invece dei triangoli geometrici. Questo può determinare
la segnalazione erronea di collisioni, in quanto i triangoli rap-
presentano la geometria reale e i riquadri di delimitazione sono
sempre più grandi. Verranno tuttavia segnalate tutte le collisioni
reali. Tanto più grande è l'oggetto, tanto maggiore è la proba-
bilità di rilevamento di false collisioni.
Visualizza Fare clic su questo pulsante per aprire il file di registro specifi-
cato nella casella File in Blocco note.
Cancella Fare clic su questo pulsante per eliminare il file di registro
specificato nella casella File.
... Fare clic su questo pulsante per individuare il file in cui si de-
sidera registrare le collisioni.
Suggerimento
Rilevamento di collisioni
Il rilevamento delle collisioni controlla se i robot o altre parti mobili entrano in
collisione con le apparecchiature nella stazione. Nelle stazioni complesse, è
possibile utilizzare diversi set di collisione per rilevare le collisioni tra diversi gruppi
di oggetti.
xx050033
Non attivo. Non vengono rilevate le collisioni tra gli oggetti in questo
set.
xx050007
Un file separato, per il registro delle collisioni, viene creato sotto la casella
di spunta.
Panoramica
La funzione di Collision Avoidance monitora le geometrie del robot e il suo perimetro
di lavoro prevenendo le possibili collisioni. Anche la geometria statica che circonda
il robot può essere inclusa nella configurazione. Questo è utile quando le posizioni
degli oggetti vengono create dinamicamente da telecamere o sensori durante
l'esecuzione. La collisione prevista può essere visualizzata in RobotStudio Online
Monitor. La funzione di prevenzione delle collisioni è attiva durante il movimento
passo-passo e l'esecuzione del programma.
La funzione di prevenzione delle collisioni supporta geometrie convesse come
punti, segmenti di linea e poligoni convessi. Gli oggetti non convessi devono essere
suddivisi in parti più piccole che possono essere approssimate. Convex Hull ha
due parametri per il controllo della complessità del modello di collisione, Max
outside tolerance e Max inside tolerance. Max outside tolerance consente
l'inclusione di un oggetto approssimato più grande rispetto alla geometria originale.
Max inside tolerance consente di avere un oggetto approssimato più piccolo
rispetto alla geometria originale.
Nota
ATTENZIONE
Collision Avoidance non deve essere utilizzata per la sicurezza del personale.
xx1800002593
Segnale arre- Qualsiasi oggetto di collisione non mobile può essere configurato con
sto attivo un segnale arresto attivo. Questo segnale determina se la funzionalità
di arresto della zona è Attiva oppure no. Se il segnale è basso, il robot
non si fermerà quando viene a contatto con questa zona o questo
oggetto di collisione.
Il segnale deve corrispondere a un ingresso digitale.
Segnale di Qualsiasi oggetto di collisione non mobile può essere configurato con
avvio un segnale di trigger. Il valore del segnale di trigger indica che i robot
sono a contatto con l’oggetto di collisione in un determinato momento.
Il valore di un segnale di trigger deve essere interpretato come schema
di bit dove il bit k è alto se il robot k è a contatto con l’oggetto di colli-
sione.
I segnali di trigger possono essere utilizzati per implementare un’area
di lavoro sicura che condivide robot multipli. L’utente può specificare
il comportamento di timing del segnale in modi diversi.
Il segnale deve mappare un segnale di gruppo in un sistema MultiMo-
ve, altrimenti può essere un’uscita digitale.
Nota
xx1800002592
xx1800002594
Limitazioni
• Per RobotWare 6, Collision Avoidance è una funzione inclusa nell’opzione
Collision Detection.
• I robot di verniciatura, IRB 6620LX, e i robot delta non sono supportati.
• Collision Avoidance non può essere utilizzata in modalità manuale insieme
al movimento manuale reattivo. Il parametro di sistema Jog Mode deve essere
modificato in Standard.
• Soltanto gli oggetti fissi/non mobili possono essere configurati con un segnale
di trigger. Un segnale di trigger deve corrispondere a un segnale di gruppo.
Inoltre, ogni oggetto di collisione deve avere il proprio segnale di trigger.
xx2000000008
Parte Descrizione
1 Select System. Selezionare il controller virtuale desiderato per visualizzare
i segnali.
2 Tipo filtro. Selezionare il tipo di filtro da utilizzare.
Parte Descrizione
3 Filter Specification. Selezionare il filtro per limitare la visualizzazione dei
segnali. Ad esempio, se come tipo di filtro viene impostato Board, selezionare
il quadro per visualizzarne i segnali.
4 Input. Visualizza tutti i segnali di input che corrispondono al filtro applicato.
Viene visualizzato un massimo di 16 segnali alla volta, anche se il filtro ne
seleziona di più. Utilizzare quindi l'elenco Range I/O per selezionare i segnali
da visualizzare.
5 Output Visualizza tutti i segnali di output che corrispondono al filtro applicato.
Viene visualizzato un massimo di 16 segnali alla volta, anche se il filtro ne
seleziona di più. Utilizzare quindi l'elenco Range I/O per selezionare i segnali
da visualizzare.
6 Modifica elenchi. Fare clic su questo pulsante per creare o modificare elenchi
di segnali preferiti.
7 Range I/O. Quando il filtro seleziona più di 16 segnali, utilizzare questo
elenco per selezionare il range da visualizzare.
Filtro Descrizione
Scheda Visualizza tutti i segnali su una specifica scheda. Per selezio-
nare una scheda, utilizzare l'elenco Specifiche filtro.
Gruppo Visualizza un segnale di ingresso o un segnale di uscita del
gruppo. Per selezionare un gruppo, usare l'elenco Filter Spe-
cification.
Elenco utente Visualizza tutti i segnali in un elenco di preferiti. Per selezionare
un elenco, utilizzare l'elenco Specifiche filtro.
Input digitale Visualizza tutti i segnali di ingresso digitali.
Output digitale Visualizza tutti i segnali di uscita digitali.
Input analogico Visualizza tutti i segnali di ingresso analogici.
Output analogico Visualizza tutti i segnali di uscita analogici.
value 1
value zero
value box
Impostazione di un cronometro
1 Nella scheda Simulazione, nel gruppo Monitor, fare clic sulla scheda
Stopwatch.
Viene visualizzata la finestra di dialogo Stopwatch settings.
2 Cliccare sul pulsante Add e specificare un Nome per il cronometro.
3 Selezionare Start Trigger e End Trigger per il cronometro.
I seguenti parametri sono elencati per la selezione come trigger:
• Avvio della simulazione
• Termine della simulazione
• Obiettivo cambiato
Oltre a questo, specificare l'unità meccanica e l'obiettivo.
• Valore di I/O
Specificare, inoltre, l'unità meccanica di origine del segnale, il tipo di
segnale I/O e il valore del segnale.
Panoramica
La traccia TCP visualizza il movimento del robot in una simulazione e traccia il
movimento del TCP. Questi dati forniscono una panoramica di alcuni parametri.
Un esempio tipico è l'utilizzo della traccia TCP per monitorare la velocità del TCP.
La traccia TCP può essere colorata in base alla velocità del robot per avere una
visione qualitativa della variazione di velocità durante il movimento del robot. Questi
dati possono essere utilizzati per rilevare problemi nei calcoli di velocità e per
ottimizzare il programma.
Nota
Il campo Use color scale definisce come deve essere colorata la traccia.
Quando il segnale cambia tra i valori definiti nei campi From e To, anche
il colore della traccia varia in base alla scala cromatica.
Nota
AVVERTENZA
Panoramica
Gli Smart Component sono oggetti di RobotStudio con proprietà e logica integrate
per la simulazione di componenti che non fanno parte del controller virtuale. Per
default, RobotStudio offre un set di Smart Component di base per movimenti di
base, logica dei segnali, aritmetica, modellazione parametrica, sensori e così via.
Gli Smart Component di base possono essere usati per costruire Smart Component
definiti dall'utente con proprietà più complesse. Alcuni esempi sono il movimento
delle pinze, oggetti che si muovono su nastri trasportatori, logica e così via. Gli
Smart Component possono essere salvati come file di libreria per essere riutilizzati.
Nota
Nota
2 Nella finestra Add Dynamic Property, inserire un nome valido nella campo
Group e cliccare su OK. Viene creato un nuovo gruppo nel browser
Properties dello Smart Component.
3 Per aggiungere a un gruppo una proprietà esistente, una volta selezionata
la proprietà cliccare su Edit e poi, nella finestra di dialogo di modifica,
selezionare il Gruppo e cliccare su OK.
In Smart Component Editor, cliccare sulla scheda Signals and Connectors e poi
seguire la stessa procedura per creare un gruppo per i segnali e per aggiungere
segnali ai gruppi.
Panoramica
Un'applicazione tipica degli Smart Component è negli scenari di movimentazione
del materiale, ad es. nella simulazione di una linea di movimentazione. È possibile
creare oggetti dinamici che si muovono in linea retta fino a quando arrivano in una
posizione di prelievo. Una pinza fissata a un robot afferra l'oggetto e lo posiziona.
Quando un oggetto viene rimosso dalla posizione di prelievo, viene creato
automaticamente un nuovo oggetto. È possibile salvare i componenti associati a
una linea di movimentazione nella libreria di Smart Component per il successivo
riutilizzo.
Per accedere ai file pack&go per questa stazione di entrata, fare clic sulla scheda
File, fare clic su Apri, quindi fare clic su Campioni. Questa cartella contiene due
file Pack&go, SC Infeeder esempio e SC Infeeder terminato. Aprire SC Infeeder
esempio prima di avviare questo esempio.
Nota
RobotStudio fornisce diverse stazioni campione per aiutare gli utenti. Per
scaricare queste stazioni fare clic sulla scheda File, fare clic su Apri, quindi fare
clic su Campioni.
Prerequisiti
Tutti i componenti di base necessari per la movimentazione dei materiali devono
essere importati nella stazione. Questi componenti sono scatola, nastro
trasportatore, robot, arresto e pallet.
Nota
Sequenza di lavoro
1 Creare una stazione con scatola, nastro trasportatore, robot, arresto e pallet.
Aggiungere al controller virtuale i necessari segnali I/O.
2 Creare lo Smart Component "linea di movimentazione"; ciò implica la
creazione di un pezzo da lavorare, la movimentazione dei pezzi sul nastro
trasportatore, il posizionamento di un sensore di linea sull'arresto, la
configurazione di connessioni I/O tra gli Smart Component tramite
associazione e il salvataggio di questo Smart Component come file di libreria.
3 Creare uno Smart Component per la pinza.
4 Creare uno Smart Component per il pallet.
5 Configurare le connessioni I/O e creare associazioni tra gli Smart Component
e il controller virtuale.
6 Collegare tutti gli Smart Component della stazione nella logica della stazione.
Nota
5 Cliccare con il pulsante destro del mouse su Source per poi cliccare su
Properties.
6 Nel browser Properties, selezionare Source come scatola e Physics Behavior
come Dynamic per consentire alla gravità della scatola di controllarne la
risposta durante la simulazione.
7 Selezionare Transient in modo che le scatole vengano generate solo durante
la simulazione ed eliminate automaticamente all'interruzione della
simulazione.
8 Fare clic su Applica.
Per minimizzare il rischio di commettere errori durante la creazione di Smart
Component, è necessario testare il più spesso possibile.
Per testare lo Smart Component, avviare la simulazione e cliccare su Execute.
Viene generata una nuova scatola.
Il Plane Sensor ha due segnali Active (Digital) - Set to 1 to activate the sensor
e SensorOut (Digital) - Goes high (1) when an object intersects the line.
Quando il sensore di pianto rileva un pezzo, la proprietà Sensed Part viene
compilata.
6 Cliccare prima sulla galleria Actions e poi su Sink.
Nota
xx1800002954
2 Cliccare prima sulla scheda Signals and Connections e poi su Add I/O
Connection. Nella finestra Add I/O Connections, creare i seguenti
collegamenti.
Oggetto Segnale Oggetto Segnale o Descrizione
sorgente sorgente target proprietà
target
SC_InFee- doBoxInPos IRB4600 diBoxInPos Quando il Line Sensor rileva la
der scatola, la linea di movimenta-
zione invia il segnale di uscita
diBoxInPos al controller virtua-
le.
IRB4600 doVacuum SC_Va- diAttach Il controller virtuale invia il se-
cuumTool gnale doVacuum allo SC_Va-
cuumTool. Lo SC_VacuumTool
simula il vuoto e preleva il pez-
zo.
SC_Vacuum- doAttached IRB4600 diVacuum Lo SC_VacuumTool preleva
Tool l'oggetto e invia il segnale al
controller virtuale.
Suggerimento
!***********************************************************
!
! Procedure main
!
! Smart Component example, Pick and Place application.
!
!***********************************************************
PROC main()
WHILE TRUE DO
PickPart;
ENDWHILE
ENDPROC
PROC PickPart()
!** The robot moves to a wait position 200 mm above the pick
position. **
MoveJ Offs(pPick,0,0,200),v500,z1,tVacuum\WObj:=wobjInFeeder;
!** The robot waits for a box to pick at the infeeder stop.
**
WaitDI diBoxInPos,1;
MoveL pPick,v100,fine,tVacuum\WObj:=wobjInFeeder;
!** To attach the box, the robot turns on the digital output
signal "doVacuum" which is connected to the
Smart Component "SC_VacuumTool". **
SetDO doVacuum,1;
!** The robot waits for the digital input signal "diVacuum"
to go high, which comes from "SC_VacuumTool"
and indicates that the box is attached. **
WaitDI diVacuum,1;
MoveL Offs(pPick,0,0,200),v500,z1,tVacuum\WObj:=wobjInFeeder;
!** The robot moves to the drop position above the pallet. **
MoveL
Offs(pPick,0,-800,200),v500,fine,tVacuum\WObj:=wobjInFeeder;
!** To detach the box, the robot turns off the digital output
signal "doVacuum" which is connected to the
Smart Component "SC_VacuumTool". **
SetDO doVacuum,0;
!** The robot waits for the digital input signal "diVacuum"
to goes low, which comes from "SC_VacuumTool" and
indicates that the box is detached. **
WaitDI diVacuum,0;
!** The wait time simulates the time it takes for a real vacuum
gripper to loose the vacuum. **
WaitTime 0.5;
ENDPROC
ENDMODULE
Panoramica
In una stazione, i cavi che collegano i robot sono soggetti a una forte usura che
ne riduce la durata. La simulazione di RobotStudio basata sulle regole della fisica
aiuta a scegliere il materiale giusto e a progettare accuratamente lunghezza, raggio
e altezza di montaggio dei cavi per ottimizzarne le prestazioni.
Creazione di un cavo
1 Nella scheda Modellazione, nel gruppo Crea, fare clic su Cavo per creare
un cavo, il pannello Crea cavo si apre, impostando qui le proprietà del cavo
come lunghezza, raggio, materiale e così via.
È inoltre possibile creare un cavo dalla scheda contestuale Fisica.
2 Fare clic per aggiungere i punti di inizio e di fine del cavo nella stazione/nel
robot.
3 Selezionare un punto sul cavo e trascinarlo per aggiungere un punto di
controllo. Il punto di controllo può essere impostato anche nel riquadro Create
Cable. Il punto di controllo può essere qualsiasi Free Point o un Attached
Point. Il cavo può essere collegato a qualsiasi oggetto utilizzando il menu a
tendina Attached to nel riquadro Create Cable.
4 Fare clic su Crea per visualizzare il nuovo cavo nel visualizzatore Layout.
Panoramica
Lo Smart Component SIMIT consente lo scambio di segnali tra la piattaforma di
simulazione SIMIT di SIEMENS e RobotStudio, per la messa in servizio virtuale.
Per comunicare con RobotStudio, SIMIT utilizza una memoria condivisa. Questa
memoria condivisa viene creata in SIMIT. I segnali di ingresso vengono scritti da
SIMIT nell'area di memoria e i segnali di uscita vengono letti da SIMIT dall'area di
memoria. Quella che segue è la configurazione schematica:
xx1900000807
Prerequisiti
RobotStudio 2019 e SIMIT ULTIMATE 9.1 e versioni superiori devono essere
installati nello stesso computer.
Segnali/simboli
Lo Smart Component SIMIT Connection riconosce tre tipi di simboli in base a una
convenzione di denominazione. Questi simboli sono Robot, Stazione e Processo.
I simboli di robot sono segnali del controller del robot. I simboli di stazione (segnali
non robotici) controllano il collegamento tra il PLC e una serie di componenti della
stazione (ad es. sensori e attuatori) durante la simulazione. I simboli di processo
sono segnali interni che risiedono solo in SIMIT e non vengono trasmessi a
RobotStudio.
Sequenza di lavoro
Utilizzare il seguente flusso di lavoro per configurare, avviare ed eseguire lo
scambio di segnali tra SIMIT e RobotStudio.
1 Configurare il progetto TIA in SIMIT. Durante la configurazione dei simboli,
verificare che ogni simbolo abbia un nome univoco nel progetto TIA.
2 Esportare i simboli dal portale TIA come documento simboli di Excel.
3 Importare il documento simboli in SIMIT.
4 Tra SIMIT e il simulatore del PLC (PLCSim, PLCSimAdvanced, OPC o altri
programmi) viene creato un accoppiamento.
5 Viene creato un accoppiamento di memoria condivisa che sarà utilizzato da
RobotStudio.
xx1900000805
Sincronizzazione temporale
xx1900000808
Il ritardo massimo del segnale è la somma dei tempi di ciclo dei singoli prodotti.
Dopo il ciclo, l'accoppiamento scambia i dati. Questo ritardo influisce sul tempo
di ciclo totale della cella di produzione. Generalmente, tra il PLC e i dispositivi della
cella viene stabilito un collegamento in modo tale che il ritardo del segnale venga
duplicato dato che si tratta di un segnale "set and wait" prima di continuare la
simulazione. Ciò influisce notevolmente sul tempo di ciclo totale simulato.
Procedura
Questa procedura richiede un controller virtuale attivo.
1 Creare un progetto in SIMIT, nella vista ad albero Project, cliccare con il
pulsante destro del mouse su Coupling e selezionare Shared Memory.
2 Nella finestra Output, inserire i nomi dei simboli di giunto. I nomi dei simboli
di giunto utilizzati in questo esempio seguono la convenzione di
denominazione richiesta.
xx1900000810
xx1900000809
condivisa, è importante che il nome della memoria condivisa sia identico sia
in SIMIT che in RobotStudio, ad es. RS_SIMIT_1.
7 Avviare la simulazione SIMIT, passare a RobotStudio e, nel browser Layout,
cliccare con il pulsante destro del mouse su SIMIT Connection per poi
cliccare su Connect e stabilire il collegamento tra SIMIT e RobotStudio. Se
il collegamento riesce, i valori giunto vengono visualizzati in SIMIT.
xx1900000811
xx1900000832
• I simboli di ingresso/uscita del robot per uno specifico dispositivo EIO devono
contenere una memoria condivisa contigua.
Nell'esempio seguente, in SIMIT viene rappresentato un segnale di ingresso
digitale con Device Mapping 17. Per garantire la continuità nella memoria
condivisa, qui viene utilizzato un simbolo fittizio con tipo dati WORD. In SIMIT,
un simbolo di tipo WORD è rappresentato da 16 bit. L'area della memoria
condivisa mappata sul dispositivo [Dev123] inizia al primo byte, ad esempio
"1" in MW1. Il simbolo Robot[Controller1][Dev123]Dummy1 occupa due byte.
Questo è il motivo per cui RobotSignalInput è mappato al primo bit del terzo
byte M3.1. Ciò garantirà l'assenza di lacune nella memoria condivisa.
xx1900000837
Procedura
Questo esempio richiede un controller virtuale attivo con un dispositivo DeviceNet.
1 Nell'Editor di configurazione, creare i segnali I/O per il Dispositivo (o per
qualunque dispositivo), ad es. RobotSignalOutput e RobotSignalInput.
2 In RobotStudio, nella scheda Simulation, all'interno del gruppo Configure,
cliccare su Station Logic.
3 Nella finestra Station Logic, cliccare su Add component e selezionare lo
Smart Component SIMIT Connection sotto PLC.
4 Nel browser Layout, cliccare con il pulsante destro del mouse su SIMIT
Connection per poi cliccare su Properties e inserire il nome della memoria
condivisa. Dato che RobotStudio e SIMIT si collegano attraverso la memoria
condivisa, è importante che il nome della memoria condivisa sia identico sia
in SIMIT che in RobotStudio, ad es. RS_SIMIT_1.
5 Passare a SIMIT, aggiungere i simboli di Inputs e Outputs secondo la
convenzione di denominazione richiesta.
6 Avviare la simulazione SIMIT, passare a RobotStudio e, nel browser Layout,
cliccare con il pulsante destro del mouse su SIMITConnection per poi cliccare
su Connect e stabilire il collegamento tra SIMIT e RobotStudio. Una volta
xx1900000831
Procedura
Questo esempio richiede un controller virtuale attivo.
1 In RobotStudio, nella scheda Simulation, all'interno del gruppo Configure,
cliccare su Station Logic.
xx1900000830
Panoramica
Lo Smart Component OPC UA Client abilita la comunicazione di segnali tra
RobotStudio e altri ambienti di simulazione che implementano un server OPC UA
come B&R Automation Studio.
Lo Smart Component OPC UA può essere usato per la messa in servizio virtuale
delle celle robotiche che includono PLC. Per realizzare la comunicazione tra i due
ambienti di simulazione, è necessario mappare i segnali del robot e della stazione
sui Nodi OPC UA nel PLC.
Prerequisiti
Un ambiente di simulazione che implementa un server OPC UA come B&R
Automation Studio.
xx2100000249
Segnali stazione
I segnali della stazione sono segnali non del robot che collegano il PLC e diversi
componenti della stazione come sensori e attuatori durante la messa in servizio
virtuale. Lo Smart Component di OPC UA Client sincronizza i segnali della stazione
tra RobotStudio e il PLC Questi segnali sono visibili sullo Smart Component OPC
UA Client nella finestra Logica della stazione
xx2100000289
Nella figura di cui sopra, Sensor1, Sensor2, Sensor3 e così via, sono segnali della
stazione sincronizzati dallo Smart Component OPC UA Client.
I segnali della stazione possono essere mappati su un sottoinsieme specifico dei
tipi di dati OPC UA come illustrato nella tabella seguente.
Tipo di segnale stazio- Tipo di dati OPC UA
ne
Digital Booleano
Analog Float, Double
Gruppo SByte, Byte, Int16, UInt16, Int32, UInt32, Int64 o UInt64
Nota
xx2100000510
Elemento Descrizione
Browser dei nodi Visualizza in una struttura ad albero i nodi dal server OPC UA colle-
del server OPC UA gato. Per visualizzare i nodi lo Smart Component OpcUaClient deve
essere collegato al server OPC UA.
Segnali di Smart I segnali della stazione (Smart Component) possono essere mappati
Component sui nodi con tipi di dati Boolean, Float, Double o qualsiasi tipo di inte-
ro. Nel browser dei Nodi del server OPC UA, puntare con il mouse
sul nodo per visualizzare i suoi dettagli nel tooltip.
Aggiungere il nodo OPC UA richiesto per la configurazione agli
elenchi Segnale di ingresso o Segnale di uscita dal browser Nodi
del server OPC UA con un drag-and-drop o usando le opzioni Map-
pare al segnale di ingresso o Mappare al segnale di uscita nel menu
contestuale.
Mappatura I/O del L'ingresso/uscita di un dispositivo nel controller del robot può essere
dispositivo del con- qui mappato in un array di byte nel nodo OPC UA. Nel browser dei
troller Nodi del server OPC UA, puntare con il mouse sul nodo per visualiz-
zare i suoi dettagli nel tooltip.
Aggiungere il nodo OPC UA richiesto per la configurazione agli
elenchi Uscita dispositivo o Ingresso dispositivo dal browser Nodi
del server OPC UA con un drag-and-drop o usando le opzioni Map-
pare all’ingresso del dispositivo del controller o Mappare all’uscita
del dispositivo del controller nel menu contestuale.
File di configurazione
Il file di configurazione (*.csv) si utilizza per esportare o importare la mappatura
tra i nodi nel server OPC UA e i segnali di RobotStudio. È possibile visualizzare
questi file con un editor di testo come Notepad o un foglio di calcolo come Microsoft
Excel. Il file di configurazione memorizza i dati in formato tabellare come segue.
Campo dati Descrizione
URIspazionomi Specifica l'URI dello spazio dei nomi di un Nodo sul server OPC UA.
TipoIdentificatore Specifica il tipo di Identificatore (uno qualsiasi dei valori Numeric, String,
Guid o Opaque).
Identificatore La parte di Identificatore di un NodeId.
LeggereScrivere Specifica se il valore del Nodo OPC UA dovrà essere letto o scritto
(valori possibili Read o Write).
Per i segnali di stazione, il valore Read crea un segnale d'uscita sullo
Smart Component mentre Write crea un segnale d'ingresso.
Per i segnali del robot, Read specifica che i dati letti dal Nodo OPC UA
verranno scritti sui segnali d'ingresso del robot (nell'area di memoria
di ingresso del dispositivo), mentre Write specifica che i segnali
d'uscita del robot (dall'area di memoria di uscita del dispositivo) verran-
no letti e scritti sul Nodo OPC UA.
Segnale Il nome del segnale che verrà creato nello Smart Component. Deve
essere vuoto durante la mappatura dei segnali del robot su un Nodo
OPC UA.
TipoSegnale Il tipo di segnale che verrà creato nello Smart Component (possibili
valori Digital, Analog o Group).
Deve essere vuoto durante la mappatura dei segnali del robot su un
Nodo OPC UA.
Controller Specifica il nome del controller virtuale. Deve essere vuoto per i segnali
di stazione.
Dispositivo Il nome di un dispositivo su un bus nel controller virtuale specificato
dal Controller. Usato per mappare un Nodo OPC UA su segnali del ro-
bot. Deve essere vuoto per i segnali di stazione.
Proprietà Descrizione
Indirizzo server Indirizzo del server OPC UA, per esempio, opc.tcp://ipaddress:port-
number
• ipaddress fa riferimento all'indirizzo IP del server OPC UA.
• portnumber fa riferimento al numero di porta che identifica
il server OPC UA.
Collegamento sicuro Il checkbox Collegamento sicuro è selezionato di default e assicura
che il certificato del server OPC UA sia verificato e che il collega-
mento sia criptato.
Collegamento automa- Selezionare questo checkbox per assicurare un collegamento au-
tico tomatico del client all'Indirizzo server specificato durante il carica-
mento della stazione e per la riconnessione al server in seguito a
un errore di collegamento.
Certificati client/server
Lo Smart Component genera automaticamente un certificato client. Un certificato
di sicurezza del server deve essere accettato quando si collega lo Smart Component
OPC UA Client a un server OPC UA. Questo processo assicura un collegamento
sicuro tra il client e il server. Se è attivato Collegamento sicuro, la comunicazione
tra il server e il client verrà criptata utilizzando i rispettivi certificati.
Nota
Nota
Il server OPC UA deve essere configurato per fidarsi del certificato del client
OPC UA.
Sincronizzazione temporale
Durante la simulazione, i segnali sono sincronizzati ad ogni intervallo di tempo,
ossia 24 millisecondi di default, che può essere modificato usando l'opzione di
RobotStudio Orologio simulazione. Quando la simulazione non è in funzione, i
segnali sono sincronizzati ogni 500 millisecondi.
Sequenza di lavoro
1 Creare un progetto PLC in un ambiente di simulazione qualsiasi con un server
OPC UA.
2 Collegare lo Smart Component OPC UA Client in RobotStudio.
a In RobotStudio, nella scheda Simulation, all'interno del gruppo
Configure, cliccare su Station Logic.
b Nella finestra Logica della stazione, cliccare su Aggiungi componente
e selezionare lo Smart Component OpcUaClient sotto PLC.
c Nel browser Layout, cliccare con il pulsante destro su OpcUaClient,
cliccare su Proprietà e immettere l'URL del server OPC UA in Indirizzo
server.
Il checkbox Collegamento sicuro verrà selezionato di default.
Selezionare il checkbox Collegamento automatico per collegare
automaticamente il client all'Indirizzo server specificato durante il
caricamento della stazione e per la riconnessione al server in seguito
a un errore di collegamento.
d Collegare al server OPC UA facendo clic con il pulsante destro su
Smart Component e poi facendo clic su Collegamento.
e Accettare il certificato di sicurezza per stabilire una connessione con
il server OPC UA.
Procedura
1 Nell'Editor di configurazione in RobotStudio, creare i segnali I/O per il
dispositivo, ad es. RobotSignalOutput e RobotSignalInput.
2 In RobotStudio, nella scheda Simulation, all'interno del gruppo Configure,
cliccare su Station Logic.
3 In Logica della stazione, cliccare su Aggiungi componente e selezionare
lo Smart Component OpcUaClient sotto PLC.
4 Passare a B&R Automation Studio, aggiungere variabili corrispondenti ai
segnali I/O, ad esempio RobotSignalOutput e RobotSignalInput.
5 Aggiungere due variabili di array di byte delle stesse dimensioni dell'area di
memoria del dispositivo del controller del robot, ad esempio RobotOutput e
RobotInput del tipo USINT[0..63]. .
Nota
Il segnale d'uscita del robot è l'input per il PLC, per cui RobotInput deve
essere delle stesse dimensioni dell'area di memoria di uscita del dispositivo
e RobotOutput deve essere delle stesse dimensioni dell'area di memoria
di ingresso del dispositivo.
xx2100000238
Procedura
1 In RobotStudio, nella scheda Simulation, all'interno del gruppo Configure,
cliccare su Station Logic.
2 Nella finestra Logica della stazione, cliccare su Aggiungi componente e
selezionare lo Smart Component OpcUaClient sotto PLC.
3 Cliccare con il pulsante destro del mouse su OpcUaClient e cliccare su
Proprietà. Immettere l'Indirizzo server e selezionare Collegamento
automatico per connettersi al server OPC UA.
xx2100000244
Nota
8 Implementazione e condivisione
8.1 Salvataggio e caricamento di programmi e moduli RAPID
Panoramica
Una delle finalità di creare simulazioni in RobotStudio consiste nel creare un
programma del robot che possa essere trasferito al controller del robot. I programmi
RAPID sono salvati nei controller virtuali della rispettiva stazione. È possibile
salvare interi programmi o moduli specifici.
Questi programmi possono essere condivisi con i controller di destinazione in tre
modi diversi: salvando il programma come file nel computer host e trasferendo
questi file nei controller di destinazione, creando un backup per poi ripristinare il
file nel controller di destinazione o trasferendo il file usando la funzione di
trasferimento.
Panoramica
Utilizzare la funzione Pack&Go per creare un pacchetto (*.rspag) di una stazione
attiva. La funzione Unpack&Work può essere usata per scompattare il file Pack&Go
su un altro computer. Il file Pack&Go esclude RobotWare ma include gli add-in
RobotWare che fanno parte della stazione. Nel computer target deve essere
installato il RobotWare necessario ma gli eventuali add-in RobotWare necessari
sono inclusi/distribuiti con il file Pack&Go.
Il formato Pack & Go è quello raccomandato per la condivisione delle stazioni di
RobotStudio.
Nota
Nota
Nota
Panoramica
La cattura schermate comprende due funzioni utili a scopi di dimostrazione e di
formazione:
• La funzione Schermata consente di catturare un’immagine dell’applicazione.
• La funzione Record Movie consente di registrare il lavoro in RobotStudio,
che si tratti dell'intera interfaccia grafica o solo della finestra Graphics.
Cattura di schermate
Usare la funzione Screenshot per acquisire un'immagine dell'intera applicazione
o una finestra del documento attivo come, ad esempio, la finestra Graphics. Lo
screenshot può essere acquisito usando la scorciatoia da tastiera CTRL + B o il
pulsante Screenshot sulla barra strumenti.
Per abilitare il comando Screenshot nella barra strumenti:
1 Cliccare prima su Quick Access Toolbar e poi su Customize Commands
dal menu a tendina. Options:General:Screenshot.
Si apre la finestra Customize Commands and Quick Access Toolbar.
2 Nel campo Show Commands from, selezionare prima Other Commands e
poi Screenshot.
3 Cliccare sul pulsante Add>> per aggiungere questa opzione a Quick Access
Toolbar e cliccare su Close.
L'icona di Screenshot viene aggiunta alla barra strumenti.
4 Sulla barra strumenti, cliccare su Screenshot e lo screenshot viene salvato
nella cartella C:\Users\<user name>\Pictures.
Registrazione di filmati
Panoramica
RobotStudio offre tre opzioni per la registrazioni di filmati: Record Simulation,
Record Application e Record Graphics. L'opzione Record Application registra
l'intera interfaccia utente di RobotStudio, inclusi movimenti e clic di mouse della
simulazione. Queste registrazioni servono a dimostrare alcune funzioni. L'opzione
Record Simulation è simile a Record Application ma registra in tempo virtuale.
Registra solo la vista grafica e utilizza il tempo virtuale per la registrazione dei
frame. In questo caso, il vantaggio è che la registrazione non sarà influenzata dalla
configurazione o dal carico del PC al momento della registrazione perché i frame
vengono registrati con la cronodatazione virtuale.
1 Nel gruppo Registra film , fai clic su Registra simulazione per registrare la
successiva simulazione su un video clip.
2 Dopo la registrazione, cliccare su Stop Recording.
La simulazione viene salvata in una posizione predefinita, visualizzata nella
finestra Output.
3 Cliccare su View Recording per riprodurre la registrazione.
Panoramica
Lo Station Viewer è in grado di riprodurre una stazione in 3D su computer sui quali
non è installato RobotStudio. Unisce i file della stazione con i file necessari per
vedere la stazione in 3D. Può anche riprodurre simulazioni registrate.
Prerequisiti
• Visual C++ Redistributable for Visual Studio 2015.
• .NET Framework 4,5 deve essere installato sul computer che riproduce.
Nota
3 Per caricare uno Station Viewer, fare doppio clic sul pacchetto (.exe) presente
sul computer target.
I risultati vengono visualizzati nella finestra Output e il file di stazione
integrato viene caricato automaticamente e presentato in una vista 3D.
Nota
Simulazione
Quando si esegue una simulazione, vengono registrati i movimenti e la visibilità
degli oggetti. Questa registrazione può essere inclusa in Station Viewer come
opzione. Quando Station Viewer contiene una simulazione registrata, i pulsanti di
controllo della simulazione sono abilitati.
Panoramica
Utilizzare la funzione di trasferimento per trasferire i programmi RAPID che vengono
creati offline in un controller virtuale a un controller del robot in officina o a un altro
controller virtuale. Nell'ambito della funzione di trasferimento, si possono anche
confrontare i dati presenti nel controller virtuale con quelli presenti nel controller
del robot e poi scegliere i dati da trasferire.
Creazione di Relation
Quando nel browser Controller sono elencati due controller, è possibile creare una
Relation tra loro. Per creare una Relation:
1 Sulla scheda Controller, nel gruppo Transfer, fare clic su Create Relation.
Si apre la finestra di dialogo Create Relation.
2 Immettere Relation Name della relazione.
3 Specificare il Primo controller dall’elenco.
First Controller, denominato anche Source, detiene i dati trasferiti.
4 Specificare il Secondo controller dall’elenco. Può essere sia un controller
del robot o un altro controller virtuale.
Second Controller, denominato anche Target, riceve i dati trasferiti.
5 Fare clic su OK.
Viene quindi creata la relazione tra i controller.
La finestra di dialogo Relation si apre e al suo interno è possibile configurare ed
eseguire il trasferimento. Le Relations di un controller sono elencate sotto il nodo
Relations nel browser del Controller.
Nota
Trasferimento di dati
È possibile configurare i dettagli del trasferimento dei dati ed eseguire anche il
trasferimento nella finestra di dialogo Relation.
Per aprire la finestra di dialogo Relation, fare doppio clic su una relazione. In
alternativa, selezionare una relazione nel visualizzatore Controller e, nel gruppo
Transfer, fare clic su Open Relation.
Nota
Se uno dei vari moduli non riesce nell'operazione, viene visualizzato il seguente
messaggio di errore.
Module xxx.zzz has failed. Do you want to continue?
Panoramica
Questa sezione spiega come creare, costruire, modificare e copiare i sistemi da
eseguire sui controller virtuali o del robot. Questi sistemi possono essere persino
convertiti in supporto di avvio e scaricati su un controller del robot.
Il sistema indica quali modelli di robot e opzioni utilizzare; memorizza inoltre le
configurazioni e i programmi per i robot. Di conseguenza, è consigliabile utilizzare
un sistema univoco per ciascuna stazione anche se viene utilizzata la stessa
configurazione di base. In caso contrario, eventuali modifiche apportate a una
stazione potrebbero sovrascrivere accidentalmente dati utilizzati in un'altra.
Nota
Prerequisiti
La creazione di un sistema implica l’applicazione di un modello predefinito ad una
stazione, il riutilizzo di un sistema esistente o la proposta da parte di RobotStudio
di un sistema basato su un layout.
Per creare un sistema, è necessario che siano soddisfatte le seguenti condizioni:
• Il pool di supporti di RobotWare deve essere installato nel PC.
• Se si crea un sistema da eseguire su un controller del robot, è necessario
disporre di una chiave di RobotWare. La chiave RobotWare è una chiave di
licenza che determina quali modelli di robot utilizzare e quali opzioni di
RobotWare eseguire nel controller. La chiave di licenza è consegnata assieme
al controller.
Panoramica
Tutti i sistemi creati tramite il Generatore di sistema vengono memorizzati
localmente sul computer. Si consiglia di memorizzarli su una o più directory di
sistema dedicate.
Panoramica
La Procedura guidata Nuovo sistema controller, utilizzata per la costruzione di
un nuovo sistema, viene eseguita dal System Builder.
Nota
Panoramica
La procedura guidata Modifica sistema controller, utilizzata per la modifica di un
sistema esistente, viene eseguita dal System Builder. La procedura guidata agevola
task quali la modifica di robot, l’aggiunta e la rimozione di assi esterni e altre
opzioni. Prima di effettuare le modifiche, è necessario chiudere un sistema in
esecuzione.
Il sistema viene creato con un codice del controller virtuale. I codici dei drive virtuali
vengono generati dalla procedura guidata. Una volta aggiunto un codice del drive
virtuale per ogni robot, si seleziona quale robot utilizzare per ogni codice nella
pagina Modifica opzioni.
Per aggiungere o rimuovere facoltativamente le chiavi dei moduli di azionamento,
procedere come descritto di seguito:
1 Per aggiungere una chiave per un modulo di azionamento, immettere la
chiave nella casella Immetti chiave di azionamento. È anche possibile fare
clic sul pulsante Sfoglia e selezionare manualmente il file della chiave.
2 Fare clic sul pulsante freccia a destra. La chiave viene visualizzata nell'elenco
Chiavi di azionamento aggiunte.
Se si dispone di un sistema MultiMove, ripetere i passi 1 e 2 per ciascuna
chiave di azionamento da aggiungere.
3 Per rimuovere un modulo di azionamento, selezionare la chiave
corrispondente nell'elenco Chiavi di azionamento aggiunte e fare clic su
Rimuovi chiave di azionamento.
Se si dispone di un sistema MultiMove, ripetere il passo 3 per ciascuna chiave
di azionamento da rimuovere.
4 Se si dispone di un sistema MultiMove, assicurarsi che le chiavi siano
numerate nello stesso modo in cui i moduli di azionamento corrispondenti
sono collegati al modulo del controller. Utilizzare le frecce su e giù per
riorganizzare le chiavi di azionamento, se necessario.
5 Scegliere se si desidera creare il sistema con le informazioni immesse o
continuare con la procedura guidata.
Se si desidera creare il sistema con le informazioni immesse, fare clic su
Fine.
Se si desidera modificare opzioni, dati parametro oppure aggiungere o
rimuovere file nella directory principale, fare clic su Avanti.
Nota
Risultato
Le modifiche avranno luogo al completamento della procedura guidata.
Se il sistema è stato scaricato su un controller, è necessario ripetere l'operazione
e riavviare il controller per rendere effettive le modifiche.
Se il sistema viene utilizzato da un controller virtuale, riavviare il controller
utilizzando la modalità di riavvio Reset controller, in modo da rendere effettive le
modifiche.
Eliminazione di un sistema
Per eliminare un sistema, procedere come descritto di seguito:
1 Dalla finestra di dialogo System Builder, selezionare il sistema e fare clic
su Elimina.
Copiare un sistema
Per copiare un sistema, procedere come descritto di seguito:
1 Dal riquadro di dialogo System Builder , selezionare il sistema e fare clic su
Copia per aprire un riquadro di dialogo.
2 Immettere un nome ed un percorso per il nuovo sistema, quindi fare clic su
OK.
Panoramica
La procedura guidata Crea sistema controller da backup, che crea un nuovo
sistema da un backup del sistema di controller, viene eseguita dal System Builder.
Inoltre, è possibile modificare la revisione del programma e le opzioni.
Panoramica
Tutti i sistemi accessibili dal Generatore di sistema sono memorizzati sul computer.
Se si desidera eseguire un sistema su un controller di robot, è necessario
innanzitutto caricarlo sul controller e riavviare quest’ultimo.
Caricamento di un sistema
Per caricare un sistema su un controller, procedere come descritto di seguito:
1 Dalla finestra di dialogo System Builder, selezionare il sistema e fare clic su
Scarica sul controller per aprire un riquadro di dialogo.
Nota
Panoramica
In questo esempio, il Generatore di sistema sarà impiegato per creare un sistema
da utilizzare in una nuova stazione di RobotStudio con un robot IRB1600 e un asse
del posizionatore esterno IRBP 250D.
Prerequisiti
Quando si creano sistemi per assi del posizionatore esterno, è necessario il pool
di supporti e il file della chiave di licenza per il posizionatore specifico. In questo
esempio si utilizzerà un pool di supporti e un file della chiavi di licenza per un
posizionatore dimostrativo.
I percorsi di file e cartelle presuppongono che RobotStudio e il pool di supporti di
RobotWare siano stati installati nelle posizioni predefinite su Windows XP.
Diversamente, regolare i percorsi di conseguenza.
Aggiunta di opzioni
Qui viene indicato il file della chiave per il posizionatore.
1 Accanto alla casella Immetti chiave, fare clic sul pulsante Sfoglia e
selezionare il file della chiave.
Suggerimento
2 Fare clic due volte sul pulsante freccia a destra accanto alla casella Immetti
chiave per aggiungere la chiave per il posizionatore.
3 Fare clic su Avanti e continuare con la pagina successiva della procedura
guidata.
Nota
Panoramica
Di seguito viene fornita una panoramica delle opzioni di RobotWare da impostare
quando si crea un sistema per assi del posizionatore esterno. Notare che, oltre
all'impostazione delle opzioni di RobotWare, è necessario aggiungere una chiave
di opzione aggiuntiva per il posizionatore.
T in pos Y4 > 755-3 Drive U in pos X4. Per altri moduli di azionamento, non
è necessario configurare assi aggiuntivi.
Panoramica
Questa sezione descrive come creare, modificare e copiare sistemi da eseguire
con controller del robot e virtuali tramite Installation Manager.
Nota
Prodotti
Prodotto è il nome collettivo dei diversi software come RobotWare, add-in di
RobotWare, software di terze parti e così via. I prodotti possono essere gratuiti o
con licenza; quelli con licenza richiedono un file di licenza valido.
Prerequisiti
Di seguito sono riportati i prerequisiti per la creazione di un sistema:
• Un file di licenza RobotWare per il sistema, quando si crea un sistema da
eseguire in un controller reale. Il file di licenza viene consegnato assieme al
controller.
• Un file di licenza virtuale per la creazione di un sistema per uso virtuale. Tutti
i prodotti vengono forniti con un file di licenza virtuale.
• Per l'installazione su un controller del robot si richiede la connessione tra
computer e porta di servizio o Ethernet del controller.
File Impostazioni
Il file di impostazioni contiene le opzioni selezionate. Quando si collega al controller
del robot, Installation Manager legge le opzioni dal file Settings. Eventuali modifiche
alle opzioni sono mappate nel file.
Per eseguire le attività elencate di seguito con il file di impostazioni, utilizzare i
pulsanti Impostazioni.
Pulsanti Descrizione
Impostazioni di esportazio- Cliccare su questo pulsante per esportare le impostazioni at-
ne tuali del controller del robot.
Importa impostazioni Cliccare su questo pulsante per importare le impostazioni nel
controller del robot. Prima di eseguire questa operazione, le
impostazioni attuali del sistema verranno cancellate.
Pulsanti Descrizione
Aggiungi impostazioni Cliccare su questo pulsante per aggiungere impostazioni alla
configurazione attuale del controller del robot.
Ripristina Cliccare su questo pulsante per tornare alle impostazioni attuali
del controller del robot.
Nota
Nota
Nota
Nota
4 Fare clic su Avanti. Viene selezionata la scheda Prodotti, cui appaiono tutti
i prodotti e gli add-in che facevano parte del sistema selezionato.
• Per aggiornare un prodotto alla versione successiva o per riportarlo
ad una precedente, selezionare il prodotto e fare clic su Sostituisci.
• Per rimuovere un prodotto, selezionare il prodotto e fare clic su
Rimuovi.
Nota
5 Fare clic su Avanti. Viene selezionata la scheda Licenza, in cui sono riportati
i dettagli della licenza del sistema selezionato. In questa scheda è anche
possibile aggiungere o rimuovere licenze.
6 Fare clic su Avanti. Viene selezionata la scheda Opzioni, in cui è possibile
personalizzare le opzioni.
7 Fare clic su Avanti. Viene selezionata la scheda Conferma, in cui è presente
una panoramica delle opzioni di sistema.
8 Fare clic su Applica per rendere effettive le modifiche.
Una volta completata l'installazione, viene visualizzata la finestra di dialogo Riavvia
controller. Fare clic su Sì per riavviare il controller oppure su No per riavviare
manualmente il controller in un secondo momento. Il controller memorizza il nuovo
sistema o il sistema modificato e le modifiche avranno effetto al successivo riavvio.
Nota
Nota
4 Fare clic su Avanti. Si apre la scheda Licenza, in cui sono riportati i dettagli
della licenza del sistema selezionato. In questa scheda è anche possibile
aggiungere o rimuovere licenze.
5 Fare clic su Avanti. Si apre la scheda Opzioni. In questo riquadro è possibile
visualizzare e personalizzare le Opzioni di sistema, i Moduli di azionamento
e le Applicazioni.
6 Fare clic su Avanti. Viene selezionata la scheda Conferma, in cui è presente
una panoramica delle opzioni di sistema.
7 Fare clic su Applica per rendere effettive le modifiche.
Nota
Il sistema attivo non può essere eliminato. Attivare prima un altro sistema, oppure
disattivare quello attivo utilizzando la modalità di riavvio Avvia applicazione di
boot.
Nota
Nota
Nella gerarchia delle cartelle nel percorso del backup, il nome della cartella
del sistema di backup valido da selezionare sarà in grassetto. Allo stesso
modo, i nomi di tutti i sistemi di backup validi saranno indicati in grassetto
nella gerarchia delle cartelle. L'utente dovrà selezionare una delle cartelle
di backup valide per creare altri sistemi.
Nota
Nella gerarchia di cartelle del percorso di backup, il nome della cartella del
sistema di backup valida che deve essere selezionata è in grassetto. Anche
i nomi di tutti i backup validi sono contrassegnati in grassetto nella
gerarchia di cartelle. Per un'ulteriore creazione del sistema, l'utente deve
selezionare una delle cartelle di backup valide.
Nota
ATTENZIONE
xx2100000114
xx2100000668
xx2100000669
Nota
xx2100000670
xx2100000671
Nota
xx1900001109
Nota
xx2100000116
xx2100000117
Nota
xx2000001795
xx1900000127
Nota
Accertarsi che siano inclusi tutti i cinque prodotti, usando prodotti installati
da un pacchetto di distribuzione RobotWare.
Nota
Nota
xx1900000128
Nota
Nota
Nota
xx1900000129
xx1900000130
Prerequisiti
I prerequisiti seguenti devono essere soddisfatti prima di iniziare a creare un
pacchetto di installazione:
• Deve essere installata l'ultima versione di RobotStudio .
• I file di licenza per i prodotti da installare devono essere disponibili. Le licenze
sono incluse nel Sistema RobotWare all'acquisto, ma possono anche essere
recuperate da un backup del Sistema RobotWare attualmente distribuito sul
controller, oppure esportate dal controller tramite RobotWare Installation
Utilities.
• Le versioni dei prodotti da installare devono essere disponibili in RobotStudio
oppure in un'ubicazione personalizzata.
Queste versioni possono essere rese disponibili scegliendo un pacchetto di
distribuzione RobotWare (file .rspak) da RobotStudio (toccare Installa
pacchetto nella scheda Add-In). Tutti i prodotti che vengono installati in
questo modo hanno versioni corrispondenti e dipendenze corrette tra loro.
• Si deve creare un controller virtuale.
xx2100000112
Nota
xx1900000109
xx1900000110
xx1900000111
Nota
Suggerimento
xx1900000112
Panoramica
In questo esempio, il Generatore di sistema sarà utilizzato per creare un sistema
offline coordinato con un robot IRB2400 e un robot IRB1600 da utilizzare in una
nuova stazione di RobotStudio.
Aggiunta di opzioni
Questo sistema non richiede chiavi di opzioni aggiuntive. Fare clic su Avanti e
continuare con la pagina successiva della procedura guidata.
Nota
Nota
Panoramica
Nell'esempio, useremo Installation Manager per creare un sistema coordinato
offline da utilizzare in una nuova stazione RobotStudio.
Panoramica
La configurazione del controller è una raccolta di sei argomenti, ognuno dei quali
descrive un'area di configurazione del controller. Un controller viene configurato
in fabbrica secondo le opzioni di RobotWare selezionate alla consegna. La
configurazione di fabbrica viene modificata solo durante un aggiornamento o
qualsiasi processo di modifica. I parametri di configurazione possono essere salvati
come file di testo (*.cfg) che elencano i valori dei parametri del sistema. Se al
parametro viene assegnato il valore predefinito, questo non verrà elencato nel file
di configurazione.
Quando si crea un backup del controller, i file di configurazione vengono archiviati
nella cartella SYSPAR della struttura dei file di backup. Quando viene ripristinato
il backup, i file di configurazione vengono caricati nella memoria del controller.
La cartella di sistema del controller contiene la cartella SYSPAR, nella posizione
...\MySystem\SYSPAR\. I file di configurazione in questa cartella vengono caricati
al reset del controller. Va sottolineato che le modifiche alla configurazione e a
RAPID vengono scartate durante il reset del controller. Le modifiche alla
configurazione relative all'installazione e indipendenti dal programma in esecuzione
possono essere caricate dalla cartella SYSPAR. Esempi di cartelle che possono
essere caricate sono quelle che contengono la configurazione dei task in
background e i corrispondenti moduli RAPID.
Argomento: Area di configurazione: File di configurazione:
Communication Protocolli e dispositivi di comunicazione SIO.cfg
Controller Sicurezza e funzioni specifiche di RAPID SYS.cfg
I/O schede e segnali di I/O EIO.cfg
Man-machine Funzioni per semplificare il lavoro con il MMC.cfg
communication controller virtuale
Motion Il robot e gli assi esterni MOC.cfg
Process Strumenti e apparecchiature specifiche di PROC.cfg
processo
argomenti o valori di azione. L'immagine che segue mostra i dettagli del segnale
I/O di2.
en0800000183
xx1800003052
Panoramica
L'analizzatore di segnale viene usato per registrare segnali del robot da controller
del robot o controller virtuali. La versione dell'analizzatore di segnale usata per i
controller del robot si chiama Analizzatore di segnale online.
• Per aprire Signal Analyzer, nella scheda Simulation, all'interno del gruppo
Signal Analyzer, cliccare su Signal Analyzer.
• Per aprire Signal Analyzer Online, nella scheda Controller, all'interno del
gruppo Controller Tools, cliccare su Signal Analyzer Online.
AVVERTENZA
Nota
Vicino al limite
Il segnale Near Limit controlla la distanza dal limite più vicino di ogni giunto. Se
un giunto arriva a meno di 20 gradi da un limite, il segnale Near Limit visualizza il
valore attuale. Altrimenti, il valore del segnale sarà costante a 20 gradi. Se più di
un giunto arriva a meno di 20 gradi da un limite, viene considerato quello che si
avvicina maggiormente.
11.4 Registrazioni
Panoramica
Le registrazioni salvate della stazione attuale vengono memorizzate nelle seguenti
posizioni.
• Nella cartella Documenti di RobotStudio:
C:\Users\<user
name>\Documents\RobotStudio\SignalAnalyzer\Stations per un
controller virtuale e C:\Users\<user
name>\Documents\RobotStudio\SignalAnalyzer\Online per un
controller del robot.
• Nella cartella Project del progetto corrispondente:
C:\Users\<user name>\Documents\RobotStudio\Projects\<Project
folder>\SignalAnalyzer.
Le registrazioni dei segnali possono essere esportate nei seguenti formati:
• RobotStudio Signal Recording (*.rssigdata).
• Excel Workbook (*.xlsx).
• Testo (delimitato da tab) (*.txt).
Le registrazioni dei segnali possono essere importate in formato RobotStudio
Signal Recording (*.rssigdata).
xx2000002027
xx2100002564
xx2100002565
Nota
Opzione Descrizione
Utilizza la posizione di Rileva la collisione utilizzando le posizioni di arresto di categoria
arresto nel rilevamen- 0 o categoria 1.
to delle collisioni
xx2000002209
Nota
12 Job
Descrizione dei job
Panoramica
RobotStudio online è progettato per lavorare con un controller del robot alla volta.
Usare la funzione Jobs per eseguire certe azioni su un'ampia popolazione di
controller del robot. Flotta o set di dispositivi è un insieme di set selezionati di
controller in una rete che sono identificati da un Indirizzo IP o dal nome DNS. Un
Job è definito da un Elenco dispositivi e un'Azione. Un'azione verrà eseguita per
i controller selezionati nell'Elenco dispositivi.
Il set predefinito di azioni è concepito per monitorare e raccogliere dati dai controller
nell'elenco dei dispositivi. Questi dati possono essere analizzati per rilevare e
correggere gli errori, in modo da mantenere una configurazione uniforme su tutti
i controller di una flotta.
Scheda Job
La funzione Jobs viene gestita dalla scheda contestuale Jobs. Nella scheda
Controller, all'interno del gruppo Controller Tools, cliccare su Jobs per aprire la
scheda contestuale Jobs.
La scheda contestuale Jobs contiene i seguenti gruppi.
Gruppi Descrizione
Elenchi dispositivi Gruppo definito dall'utente di controller di robot per l'applicazione di
processi. Gli elenchi dispositivi possono essere riutilizzati tra job.
Job Gruppo di comandi contenente varie opzioni di job.
Gruppo Job
Il gruppo Job contiene i seguenti comandi e controlli.
Comandi Descrizione
Nuovo job Apre la finestra per un nuovo job.
Modelli Fornisce le opzioni Salva job e Modifica modelli job.
• Save Job: salva le specifiche del job come file .xml.
• Modifica modelli job: consente di modificare un file modello esi-
stente.
Comandi Descrizione
Verifica Verifica lo stato del gruppo di controller di robot.
Esegui Esegue l'azione selezionata dall'utente.
Pausa Interrompe temporaneamente un'azione attiva.
Riprendi Riprende l'azione sospesa.
Annulla Interrompe il job attivo.
Azioni supportate
Utilizzando la funzione Jobs, è possibile eseguire le seguenti azioni su un gruppo
di controller di robot. È necessario selezionare l'azione desiderata nell'elenco
Selected Action della finestra Jobs. Alcune di queste azioni richiedono i seguenti
dati aggiuntivi.
Azione Descrizione
Backup • Percorso di backup: cartella di destinazione definita dall'utente
per il salvataggio del file di backup che contiene cartelle di
backup specifiche per controller con un contrassegno dell'ora
e della data nel formato Backup_{Data}_{Ora}.
• Nome del backup: nome del file di backup nel formato {Nome-
Sistema}_{Data}. Il modello del nome può essere modificato in
base alle esigenze dell'utente. Le stringhe tra parentesi graffe
verranno sostituite dai valori correnti.
Nota
L'elenco completo delle opzioni da utilizzare per creare i nomi dei file
e delle cartelle include {NetworkAddress}, {ControllerName}, {System-
Name}, {SerialNumber}, {Comments}, {Group}, {Date} e {Time}.
Backup di moduli di Crea un backup dei moduli di programma con data e ora nel formato
programma Backup_{Data}_{Ora}. È possibile specificare il nome e la cartella di
destinazione della copia di backup nei campi Nome del backup e
Percorso del backup.
Imposta ora Soglia (secondi): valore soglia per l'ora definito dall'utente in secondi.
La soglia definisce la differenza di tempo consentita.
Verifica l'ora Legge l'ora su ciascun controller e la confronta con quella del PC lo-
cale.
Imposta Time server Selezionare questa azione per impostare il fuso orario del server NTP.
e Fuso orario Immettere il nome del server nella casella Server NTP e selezionare
il fuso orario necessario nell'elenco Fuso orario.
Salva registri eventi Legge i registri eventi specificati e li salva nel percorso specificato
sul PC.
Cerca nei registri Cerca i registri degli eventi di un determinato tipo (All, Warnings and
eventi Errors, Errors) in un determinato periodo di tempo (giorni). È anche
possibile specificare la serie di codici di errore da includere nella ri-
cerca.
Azione Descrizione
Lettura dati singoli Questa funzione consente di leggere i dati RAPID, i valori dei segnali
di I/O, i parametri di configurazione e le informazioni sul dispositivo.
• Per i dati RAPID, è necessario specificare l'URL dell'istanza
RAPID come Task/Module/Data o soloTask/Data, ad
esempio T_ROB1/Module1/myToolData, o
T_ROB1/myToolData. Il risultato sarà il valore dell'istanza.
• Per i segnali di I/O, occorre specificare il nome del segnale, ad
esempio, mySignal. Come risultato si avrà il valore del segnale.
• Per i parametri di configurazione, è necessario specificare l'URL
per l'attributo di istanza nella forma
DOMAIN/TYPE/InstanceName/AttributeName, ad esempio
MOC/ARM_LOAD/r1_load_4/mass o
EIO/EIO_SIGNAL/diMySignal/access.
• Selezionare l'opzione Dispositivi per visualizzare le informazioni
sul dispositivo, come ad esempio Velocità ventola computer
principale, Temperatura modulo computer principale, Tempe-
ratura CPU e Memoria RAPID libera (MB). Per fare ciò, selezio-
nare l'opzione desiderata in Copia da nel browser dei disposi-
tivi.
Per visualizzare altre proprietà, copiare l'ID della proprietà del
dispositivo dal browser dei dispositivi. Fare clic con il pulsante
destro del mouse sulla proprietà desiderata e selezionare Copia
ID proprietà dispositivo nel menu contestuale. Incollare l'ID
nel campo di testo in alto.
Ricerca dati RAPID Cerca le istanze RAPID corrispondenti ai modelli di ricerca specificati.
È possibile limitare la ricerca a task, moduli, tipi di dati e nomi dei
campi di record che corrispondono al modello specificato.
Ricerca testo RAPID Ricerca le stringhe di testo specificate. È possibile restringere la ricer-
ca a task o moduli che corrispondono ai criteri specificati.
Scrivi file o directory Scrive il file o la directory selezionata nella directory di destinazione
specificata.
Leggi file o directory Legge il file o la directory selezionati dalla cartella HOME o da un task.
Informazioni sul si- Legge le opzioni, le lingue e le versioni dei supporti dei controller.
stema
Esegui strumento Richiama un eseguibile esterno.
esterno • Percorso strumento esterno: posizione della cartella in cui si
trova lo strumento esterno.
• Argomenti: argomenti specificati dall'utente, superati dallo
strumento esterno, ad esempio {SystemName}, {Indirizzo di
rete}, {Gruppo} e così via.
• Timeout: specifica l'intervallo di timeout del comando.
Confronta cartella Confronta due cartelle e genera un report con le differenze. Questi
report sono disponibili in due formati, Excel ed xml. Questi report non
sono esclusivi della cartella Compare.
Distribuisci pacchet- Copia il pacchetto di distribuzione selezionato sul controller.
to di aggiornamento
• Le funzioni Salva, Verifica ed Esegui non sono specifiche del job con più
azioni.
Nota
13 Screenmaker
13.1 Introduzione allo ScreenMaker
xx0800000226
Una GUI rende più facile il lavoro con i robot industriali, presentando un prospetto
visivo dei funzionamenti interni di un sistema robotico. Per le applicazioni GUI
FlexPendant, l'interfaccia grafica consiste in un certo numero di schermate, ognuna
disposta nell'area della finestra dell'utente (il riquadro blu nell'illustrazione qui
sopra) dello schermo tattile della FlexPendant. Lo schermo della FlexPendant è
poi composto da un certo numero di componenti grafici di minori dimensioni in un
profilo di progetto. I comandi tipici (a cui a volte ci si riferisce col nome di dettagli
o componenti grafici) comprendono pulsanti, menu, immagini e campi di testo.
Nota
xx0800000228
Limitazioni
ScreenMaker supporta la lingua inglese durante la creazione dell'applicazione in
RobotStudio. ScreenMaker Designer non è dotato di uno strumento di
localizzazione. Le applicazioni create con ScreenMaker, pertanto, visualizzano lo
stesso testo specificato al momento della progettazione, indipendentemente dalla
scelta della lingua sulla FlexPendant.
Panoramica
Questo paragrafo presenta una panoramica dell'ambiente di sviluppo ScreenMaker
per la creazione di schermate utente.
en0900000584
Componenti Descrizione
1 Ribbon Visualizza gruppi di icone organizzate in una sequenza
logica di funzioni.
2 Project explorer Mostra il progetto della schermata attiva ed elenca le
schermate definite nel progetto.
3 Design area Profilo per disegnare sullo schermo mediante i comandi
disponibili.
4 Output window Visualizza informazioni sugli eventi che avvengono durante
lo sviluppo ScreenMaker.
5 ToolBox / Proprietà Visualizza un elenco dei comandi disponibili.
Contiene le proprietà e gli eventi disponibili dei comandi
selezionati. Il valore delle proprietà può essere un valore
fisso o un link a dati IRC5 o a una variabile dell'applicazio-
ne.
Ribbon
La scheda ScreenMaker contiene gruppi di comandi organizzati in una sequenza
logica di funzioni che faciliti l'utente nella gestione dei progetti ScreenMaker. La
scheda consiste nei seguenti gruppi:
Gruppo Funzioni utilizzate per
Project Gestire un progetto ScreenMaker. Vedere "Gestione dei pro-
getti ScreenMaker".
Arrange
Questa barra di strumenti visualizza icone per i comandi di ridimensionamento e
posizionamento nella design area.
Le icone vengono abilitate una volta selezionato un comando, o un gruppo di
comandi, nella design area.
en0900000592
ToolBox
ToolBox agisce come un contenitore per accogliere tutti i comandi disponibili che
possono essere disposti su una schermata.
en0900000407
La tavola seguente visualizza i comandi GUI che possono essere trascinati sulla
design area.
Comando Descrizione
ActionTrigger Consente l'esecuzione di un elenco di azioni in caso di cambia-
mento dei dati di segnale o RAPID.
BarGraph Rappresenta un valore analogico in una barra.
Button Rappresenta un comando su cui si può far clic.
Offre un modo semplice di determinare un evento e viene in
genere utilizzato per l'esecuzione di comandi. Comporta sia
un testo, sia un'immagine.
Comando Descrizione
CheckBox Consente più selezioni a partire da un certo numero di opzioni.
Esse sono visualizzate come un riquadro dall'interno bianco
(se non convalidate) oppure con un segno di spunta (se con-
validate).
ComboBox Rappresenta un comando che abilita la selezione di elementi
da un elenco.
Combinazione di un elenco a tendina e di un riquadro di testo.
Consente sia l'immissione diretta di un valore nel comando,
sia una selezione dall'elenco delle opzioni esistenti.
Non è possibile aggiungere segnali di I/O al controllo Combo-
Box/ListBox.
CommandBar Fornisce un sistema di menu per una ScreenForm.
ConditionalTrigger Consente di definire condizioni mentre si definiscono i trigger
di azionamento. Un'azione viene attivata da un trigger se si
presenta un cambiamento del valore dei dati collegati.
ControllerModeStatus Visualizza la modalità del controller (Auto - Manual).
DataEditor Rappresenta un comando a riquadro di testo, che può essere
utilizzato per la modifica di dati.
Graph Rappresenta un comando che traccia dati sotto forma di linee
o barre.
GroupBox Rappresenta un comando Windows che visualizza una cornice
attorno ad un gruppo di comandi, con una cattura opzionale
di immagine.
Si tratta di un contenitore utilizzato per raggruppare un insieme
di componenti grafici. Reca in genere un titolo in cima.
LED Visualizza un valore a due stati, come un segnale digitale.
ListBox Rappresenta un comando per visualizzare un elenco di elemen-
ti.
Consente all'utente di selezionare uno o più elementi da un
elenco contenuto entro un riquadro di testo statico e con linee
multiple.
NumEditor Rappresenta un comando a riquadro di testo, che può essere
utilizzato per la modifica di un numero. Quando l'utente fa clic
sopra, si apre un tastierino numerico.
Non è raccomandato aggiungere un NumEditor in un controllo
contenitore.
NumericUpDown Rappresenta un riquadro rotante che visualizza valori numerici.
Panel Utilizzato per raggruppare un insieme di comandi.
PictureBox Rappresenta un comando a riquadro che visualizza immagini.
RadioButton Consente la selezione di una sola opzione appartenente ad un
gruppo predefinito.
RapidExecutionStatus Visualizza lo stato di esecuzione del Controller Rapid Domain
(Running - Auto).
RunRoutineButton Rappresenta un comando a pulsante di Windows che, quando
cliccato, richiama una RapidRoutine.
Switch Visualizza e consente il cambiamento di un valore a due stati,
come un segnale digitale.
TabControl Gestisce un insieme di pagine a schede.
Comando Descrizione
TpsLabel Mini-applicazione utilizzata molto di frequente per visualizzare
del testo, un'etichetta è, in genere, statica, ovvero non interat-
tiva. Un'etichetta in genere individua un riquadro di testo a
prossimità, o un altro elemento grafico.
VariantButton Utilizzato per cambiare i valori di variabili RAPID o di variabili
di applicazioni.
Properties window
Un controllo è caratterizzato dalle sue proprietà e dai suoi eventi. Le Properties
descrivono l'aspetto e il comportamento del componente, mentre gli eventi
descrivono il modo in cui un comando notifica il suo cambiamento di stato interno
agli altri. Cambiando il valore di una proprietà, i comandi presentano una
presentazione e una sensazione differenti, oppure esibiscono un comportamento
differente.
en0900000408
Elemento Descrizione
1 Pannello grafico del nome del Visualizza il componente selezionato ed lenca
componente i componenti disponibili della schermata di
progetto attiva.
Elemento Descrizione
2 Barra degli strumenti della finestra
delle proprietà
en0900000409
Panoramica
In questo paragrafo viene descritto come gestire progetti in ScreenMaker. Un ciclo
completo comprende la creazione, la memorizzazione, la costruzione e lo
spiegamento di un progetto ScreenMaker.
Si può gestire un progetto (creazione, cancellazione, caricamento o
memorizzazione) sia a partire dal nastro ScreenMaker, sia dal menu contestuale.
Nota
Nota
AVVERTENZA
Nota
Salvataggio di un progetto
Per memorizzare un progetto o un modello, seguire questo passo.
• Fare clic su Save dalla striscia ScreenMaker, oppure un clic destro sul menu
contestuale Project e selezionare Save
Per memorizzare un progetto o un modello esistente con un nuovo nome, seguire
questo passo:
• Fare clic su SaveAs dalla striscia ScreenMaker, oppure un clic destro sul
menu contestuale Project e selezionare SaveAs
Nota
Panoramica
Il Form Designer è uno strumento per modificare o disegnare una schermata.
Consente di disegnare la schermata con i comandi richiesti; l'area di progetto
rassomiglia alla schermata della FlexPendant.
Nota
3 Cliccare sullo smart tag nell'angolo in alto a destra del comando per eseguire
i task di base della configurazione.
Nota
ActionTrigger
Un action trigger (fattore determinante un'azione) inizia un evento, quale rendere
un oggetto nascosto visibile quando si esegue un'azione utilizzando un comando.
Esso consente di eseguire un elenco d'azioni quando cambia il valore della
proprietà. Il valore della proprietà può essere legato ad un signal, a rapid data o
ad una application variable.
Il comando dell'ActionTrigger può anche essere utilizzato per richiamare
un'applicazione da RAPID.
Utilizzare questa procedura per aggiungere un comando ActionTrigger:
Azione
1 Trascinare un comando ActionTrigger dalla ToolBox verso l'area di progetto.
2 Per quanto riguarda il comando ActionTrigger, se ne può modificare il nome, impo-
starne il valore predefinito e configurarne il valore di legame ai dati.
• Impostare i valori di una proprietà nella finestra Properties.
• È possibile impostare l'evento che provoca l'intervento dell'ActionTrigger
affinché sia preso a carico da uno qualsiasi dei gestori di eventi, creati sia
da un comando, sia da un'opzione dell'Events Manager.
• Configurare i valori di associazione dati facendo riferimento a "Configurazione
dell'associazione dati".
• Impostare le variabili dell'applicazione facendo riferimento a "Gestione delle
variabili dell'applicazione".
Nota
TpsLabel
TpsLabel è un'etichetta standard Windows che visualizza un testo descrittivo.
Utilizzare questa procedura per aggiungere un comando TpsLabel:
Fase Azione
1 Trascinare un comando TpsLabel dalla ToolBox fino all'area di progetto.
Fase Azione
2 Per il comando TpsLabel, se ne possono impostare i valori, definire gli eventi,
configurare i valori di legami ai dati e impostare i valori dell'applicazione.
• Impostare i valori di una proprietà nella finestra Properties.
• Configurare gli eventi, vedere Configurazione degli eventi.
• Per configurare i valori di associazione dati, vedere Configurazione dell'as-
sociazione dati.
• Per impostare le variabili dell'applicazione, vedere Gestione delle variabili
dell'applicazione.
3 Si può impostare l'opzione Allow Multiple States a True, e cambiare la proprietà.
1 Fare clic su Allow Multiple States. Viene visualizzata la finestra di dialogo
StatesEditor .
2 Convalidare la casella di spunta Allow Multi-States, selezionare le proprietà
da cambiare a partire dalle Proprietà per gli stati e far clic su OK.
Panel
Il Panel viene utilizzato per raggruppare un insieme di comandi.
Utilizzare questa procedura per aggiungere un comando Panel :
Fase Azione
1 Trascinare un comando Panel dalla ToolBox fino all'area di progetto.
2 Si può aggiungere un gruppo di comandi ad un pannello.
3 Per quanto riguarda il Pannello di controllo, se ne può modificare il nome, impostar-
ne il valore predefinito e configurarne il valore di legame ai dati.
• Per impostare i valori di una proprietà, vedere Finestra Properties.
• Per configurare gli eventi, vedere Configurazione degli eventi.
• Per configurare i valori di associazione dati, vedere Configurazione dell'as-
sociazione dati.
• Per impostare le variabili dell'applicazione, vedere Gestione delle variabili
dell'applicazione.
Nota
ControllerModeStatus
ControllerModeStatus visualizza la modalità del controller (automatica - manuale).
Utilizzare questa procedura per aggiungere un comando ControllerModeStatus:
Fase Azione
1 Trascinare un comando ControllerModeStatus dalla ToolBox fino all'area di progetto.
Fase Azione
2 Per il comando ControllerModeStatus, se ne possono impostare i valori, definire
gli eventi, configurare i valori di legami ai dati e impostare i valori dell'applicazione.
• Per impostare i valori di una proprietà, vedere Finestra Properties.
• Per configurare gli eventi, vedere Configurazione degli eventi.
• Per configurare i valori di associazione dati, vedere Configurazione dell'as-
sociazione dati.
• Per impostare le variabili dell'applicazione, vedere Gestione delle variabili
dell'applicazione.
3 Si può selezionare l'immagine da visualizzare quando il controller si trova nella
modalità automatica e in quella manuale.
• Fare clic su AutoImage nella finestra Properties e percorrere la galleria per
la selezione dell'immagine da visualizzare nella modalità automatica.
• Fare clic su ManualImage nella finestra Properties e percorrere la galleria
per la selezione dell'immagine da visualizzare nella modalità manuale.
RapidExecutionStatus
RapidExecutionStatus Visualizza lo stato di esecuzione del Controller Rapid Domain
(Running - Auto).
Utilizzare questa procedura per aggiungere un comando RapidExecutionStatus:
Fase Azione
1 Trascinare un comando RapidExecutionStatus dalla ToolBox fino all'area di progetto.
2 Per il comando RapidExecutionStatus, se ne possono impostare i valori, definire
gli eventi, configurare i valori di legami ai dati e impostare i valori dell'applicazione.
• Per impostare i valori di una proprietà, vedere Finestra Properties.
• Per impostare gli eventi, vedere Impostazione di eventi.
• Per configurare i valori di associazione dati, vedere Configurazione dell'as-
sociazione dati.
• Per impostare le variabili dell'applicazione, vedere Gestione delle variabili
dell'applicazione.
3 Si può selezionare l'immagine da visualizzare quando il programma sta funzionando
e quando si trova all'arresto.
• Fare clic su RunningImage nella finestra Properties e percorrere la galleria
per la selezione dell'immagine da visualizzare quando il programma è in
funzione.
• Fare clic su StoppedImage nella finestra Properties e percorrere la galleria
per la selezione dell'immagine da visualizzare quando il programma è arre-
stato.
RunRoutineButton
RunRoutineButton rappresenta un comando a pulsante Windows che richiama
una RapidRoutine in seguito ad un clic.
Nota
CommandBar
CommandBar consente l'aggiunta di elementi di menu in maniera controllata ed
organizzata.
Utilizzare questa procedura per aggiungere elementi di menu al comando
CommandBar:
Fase Azione
1 Trascinare un comando CommandBar dalla ToolBox fino all'area di progetto.
La CommandBar appare sul fondo dello schermo.
2 Fare clic sull'indicazione intelligente sulla CommandBar e selezionare Aggiungi/Ri-
muovi elementi.
Appare allora la finestra MenuItem Collection Editor.
3 Fare clic su Add
Viene aggiunto un nuovo elemento di menu e vengono visualizzate le sue proprietà,
modificabili.
Da notare che, quando si modifica un elemento del menu, è necessario assicurarsi
che la proprietà Text sia riempita. Altrimenti, nulla apparirà sulla CommandBar.
4 Per rimuovere l'elemento del menu, selezionare l'elemento in questione e cliccare
su Remove.
5 Fare clic su Close per chiudere la finestra MenuItem Collection Editor.
Nota
VariantButton
Il comando VariantButton è rappresentato da un comando a semplice pulsante
con caratteristiche e proprietà supplementari. Mediante questo comando, si possono
modificare i valori di RAPID o delle variabili delle applicazioni.
Utilizzare questa procedura per aggiungere il comando VariantButton:
Fase Azione
1 Trascinare un comando VariantButton dalla ToolBox fino all'area di progetto.
2 Si possono eseguire i seguenti task VariantButton dallo SmartTag:
• Define Actions before value change
• Define Actions after value change
3 Si possono impostare le seguenti proprietà VariantButton specifiche dalla finestra
Properties:
• Selezionare Increment oppure Decrement dall'elenco a tendina Behavior. Il
comportamento predefinito di VariantButton è Increment.
• Selezionare StepRate ed impostare il tasso a cui il valore deve essere variato.
• Selezionare il DataType a cui il valore dev'essere legato e impostare la pro-
prietà del valore del tipo di dati scelto.
Compatibile soltanto con i tipi di dati RAPID Num e Dnum. Per ulteriori informazioni
sull'associazione dati, vedere Configurazione dell'associazione dati.
4 Si possono eseguire pure i seguenti task comuni dalla finestra Prioprietà:
• Impostare BackColor, ForeColor, Location e Size del comando.
• Selezionare True o False dall'elenco a tendina Visible, per rendere invisibile
o visibile il comando.
• Selezionare True o False dall'elenco a tendina Enabled, per attivare o disat-
tivare il comando.
ConditionalTrigger
Il pulsante ConditionalTrigger definisce la condizione mentre definisce i trigger
delle azioni. Un'azione viene attivata da un trigger se si presenta un cambiamento
del valore dei dati collegati.
Utilizzare questa procedura per aggiungere il comando ConditionalTrigger :
Fase Azione
1 Trascinare un comando ConditionalTrigger dalla ToolBox verso l'area di progetto.
Fase Azione
2 Si possono impostare le seguenti proprietà ConditionalTrigger dalla finestra Pro-
perties:
• Selezionare la condizione di esecuzione dall'elenco a tendina Condition.
Quelle che seguono sono le condizioni compatibili: AND, OR, XOR, NOT,
ed EQUAL.
• Selezionare True o False dall'elenco a tendina Enabled, per attivare o di-
sattivare il comando.
• Selezionare LHS ed RHS e associare il valore dati a Controller Object o
Application Variable.
Definizione di eventi
Il gestore di eventi rappresenta un insieme di azioni da eseguire dopo l'insorgere
di un evento.
Per impostare un evento, procedere come descritto di seguito:
1 selezionare il comando per cui si deve definire il gestore di eventi;.
2 Aprire la finestra di dialogo Events Panel in uno qualsiasi dei modi seguenti:
• Fare doppio clic sul comando.
• Fare un clic destro sul comando, selezionare Events Manager, fare
clic su Add, immettere il nome, fare clic su OK e chiudere la procedura.
• Fare clic su Smart Tag e selezionare il task dall'elenco.
• Nella finestra Properties, fare clic sull'icona Events e selezionare
l'evento desiderato dall'elenco.
3 Fare clic su Add Action per aggiungere un'azione da un elenco predefinito
di azioni.
La tavola seguente mostra un elenco di azioni predfinite:
Screens • Open Screen
• Close Screen
Signals • Set a Digital Signal
• Invert a Digital Signal
• Pulse a Digital Signal
• Read a Signal
• Write a Signal
• Reset a Digital Signal
RapidData • Read a Rapid Data
• Write a Rapid Data
Application Variable • Read and Write
Advanced Azioni
Call another Action List
I gestori di eventi esistenti, tramite Events Manager possono essere riutilizzati da
altri comandi mentre si definiscono azioni per l'evento. Si può richiamare un altro
gestore di eventi da un gestore di eventi esistente.
Nell'esempio che segue, il gestore di eventi listbox1_SelectedIndexChanged è
richiamato dall'altro gestore di eventi comboBox1_SelectionIndexChanged.
Selezionare la casella di spunta Show warning message before performing actions
allo scopo di far visualizzare un'avvertenza prima di poter eseguire queste azioni.
Nota
/// <riepilogo>
/// Incrementa un valore numerico
/// </riepilogo>
/// <param name="value">valore da incrementare</param>
/// <returns>valore incrementato</returns>
incremento doppio statico pubblico (valore doppio)
{
return (value + 1);
}
}
}
3 Costruire il progetto.
4 Utilizzare il gruppo generato da questo progetto Biblioteca di classe.
5 Aggiungerlo come riferimento al progetto ScreenMaker.
Nota
4 Nella scheda Display, sotto ABB Menu, indirizzarsi e selezionare ABB menu
image.
5 Nella scheda Display, sotto TaskBar, indirizzarsi e selezionare TaskBar
image.
Nota
Nota
Nota
Collegamento al controller
Utilizzare questa procedura per connettersi sia al controller del robot sia al controller
virtuale:
1 Fare clic su Connect dalla striscia ScreenMaker, oppure un clic destro sul
menu contestuale Project e selezionare Connect.
Viene visualizzata la finestra di dialogo Select a Robot Controller.
Nota
Nota
Costruzione di un progetto
Il risultato derivante dalla costruzione del progetto ScreenMaker è un gruppo di
file che comprendono il file DLL e delle immagini. Il progetto ScreenMaker può
essere compilato in un file di formato binario (.dll) che può essere spiegato su una
FlexPendant.
Nota
Chiusura di un progetto
Per chiudere un progetto, procedere come descritto di seguito:
• Fare un clic destro sul menu contestuale Project e selezionare Close Project.
Chiusura di ScreenMaker
Per chiudere ScreenMaker, seguire questo passo:
• Fare clic su Close ScreenMaker dalla striscia ScreenMaker.
Flusso widget
I progetti widget creati da ScreenMaker possono essere utilizzati nell'applicazione
ScreenMaker e nell'applicazione Schermata di produzione.
Di seguito le fasi necessarie per creare un Widget in ScreenMaker.
1 Avviare RobotStudio.
2 Lanciare ScreenMaker.
3 Creare un nuovo progetto Widget oppure aprire un progetto widget esistente.
Per informazioni su come creare un nuovo progetto widget.
4 Collegarsi a un controller del robot o virtuale, in base alle esigenze.
5 Se necessario, modificare le proprietà del widget, utilizzando la finestra di
dialogo Widget Properties (Proprietà widget).
Per informazioni sulla finestra di dialogo Widget Properties.
6 Trascinare i componenti necessari dell'interfaccia utente come in un normale
progetto ScreenMaker.
7 Collegare le proprietà dell'interfaccia utente ai dati IRC5 o alle variabili
dell'applicazione.
8 Costruire il progetto widget. I componenti widget sono creati e salvati nella
cartella ...\Documents\RobotStudio\Widget Components.
Nota
6 Costruire il progetto.
xx1400000275
<Posizione>
<X>1</X>
<Y>2<Y>
</Posizione>
<ZIndex>1</ZIndex>
<Associazioni>
<Binding PropertyName ="led1.Value" BindingType="SIGNAL"
DataName="MOTLMP" />
<Binding PropertyName ="button1.Text" BindingType="RAPID"
DataName="T_ROB1/BASE/wobj0" />
</Bindings>
</Widget>
La schermata di produzione offre la flessibilità necessaria per modificare le
associazioni del widget. A tale scopo, utilizzare la scheda delle associazioni, come
illustrato di seguito:
<Associazioni>
<Binding PropertyName ="led1.Value" BindingType="SIGNAL"
DataName="MOTLMP" />
<Binding PropertyName ="button1.Text" BindingType="RAPID"
DataName="T_ROB1/BASE/wobj0" />
</Bindings>
Costruzione e spiegamento
L'uscita del Progetto widget è un unico file dll dei componenti widget, per esempio,
TpsViewMyWidget.dll. I widget costruiti dal Progetto widget vengono utilizzati nel
progetto ScreenMaker. I widget non possono essere dispiegati sul controller dallo
ScreenMaker. Se i widget vengono utilizzati nei progetti ScreenMaker, vengono
dispiegati.
Quando si costruisce il progetto ScreenMaker che utilizzata un widget, il
componente widget viene aggiunto come riferimento al progetto.
Quando l'uscita del progetto ScreenMaker viene dispiegata sul controller, i
componenti widget di riferimento vengono copiati anche nella cartella di sistema
HOME.
Panoramica
Le variabili d'applicazione sono variabili definite nell'ambito di
un'ScreenMakerapplicazione. Una variabile d'applicazione è simile ad una RAPID
variabile, ed è compatibile con i tipi di dati supportati da RAPID, quali num, dnum,
string, tooldata, wobjdata, e così via.
Una definizione di una variabile d'applicazione include il suo nome, il tipo di dati
e il valore iniziale. Durante l'esecuzione dell'ScreenMakerapplicazione, una variabile
d'applicazione presenta un valore persistente. Tale variabile memorizza valori
provenienti dai dati del controller, o può essere utilizzata per scrivere valori nei
dati del controller. Per questo motivo è simile ad una variabile persistente
intermedia, utilizzata durante l'esecuzione di RAPID, assieme ad altre variabili
RAPID.
Panoramica
Data binding è il meccanismo che collega una proprietà GUI con una fonte esterna
di dati. In questo modo i dati aggiornano automaticamente il GUI e viceversa.
Ci sono due modi per collegare i dati al GUI:
• legame di dati oggetto del controller
• legame di dati per variabile dell'applicazione
ATTENZIONE
Commutazione indesiderata dei dati di segnale I/O & RAPID quando si usa
l'associazione dati a proprietà abilitate.
Quando si collega la proprietà attivata all’oggetto controller e viene visualizzato
un dialogo (come la conferma Vai in Auto) nella parte superiore, il monitor sarà
disattivato e tutte le proprietà attivate di tutti i controlli saranno impostati in falso
insieme agli oggetti controller collegati.
Per evitare questa situazione, si raccomanda di collegare le proprietà attivata ai
segnali I/O con livello di accesso: solo lettura come risulta dal collegamento a
senso unico.
Nota
Nota
I dati RAPID dovrebbero essere dichiarati come PERS e non funzionare come
CONST.
Panoramica
ScreenMaker Doctor rappresenta una soluzione diagnostica di rilevamento di
problemi nell'ambito del progetto ScreenMaker . Essa aiuta ad analizzare il progetto
e a correggere errori quali:
• Eventi inabituali
• Riferimenti non osservati, variabili dell'applicazione, segnali, moduli e dati
Rapid.
• Problemi di RunRoutine
Nota
Per poter rilevare i dati dei segnali e di RAPID, il progetto ScreenMaker deve
essere connesso al controller.
Eventi inabituali
La sequenza di azioni riportata di seguito determina la creazione di eventi non
utilizzati.
1 Creare un progetto ScreenMaker.
2 Definire gli eventi per i comandi.
3 Definire gli eventi Button1_Click e Button2_Click , rispettivamente per i
comandi Button1 e Button2 .
4 Eliminare il comando Pulsante1. L'evento Button1_Click persisterà. Viene
allora creato un evento inabituale.
Per rilevare e risolvere un errore, è possibile eseguire ScreenMaker Doctor.
Riferimento interrotto
La sequenza di azioni riportata di seguito determina la creazione di riferimenti
interrotti.
1 Creare un progetto ScreenMaker.
2 Definire gli eventi per i comandi.
3 Definire gli eventi Button1_Click e Button2_Click , rispettivamente per i
comandi Button1 e Button2 .
4 Definire l'azione ScreenOpen - Screen2 per l'evento Button1_Click.
5 Eliminare o rinominare la schermata. Viene creato un riferimento interrotto.
Per rilevare e risolvere un errore, è possibile eseguire ScreenMaker Doctor.
Moduli interrotti
Se dei moduli sono legati ma non ritrovati nel controller connesso al progetto
ScreenMaker, eseguire la procedura seguente:
1 Creare un progetto ScreenMaker.
2 Connettersi al controller.
3 Collegare le proprietà dei comandi ai dati del controller.
4 Costruire il progetto e dispiegarlo sul controller.
L'applicazione funziona.
5 Connettere il progetto ScreenMaker ad un altro controller e dispiegare lo
stesso progetto.
L'applicazione emette errori sulla FlexPendant.
6 Eseguire lo ScreenMaker Doctor.
Esso rileva che il modulo in cui sono stati definiti i RapidData non può essere
trovato sul controller, e suggerisce dunque di definirlo. ScreenMaker Doctor
rileva pure i moduli nascosti.
Problemi di RunRoutine
Viene verificato se il file ScreenMaker.sys sia caricato sul controller o no. Nel caso
che il modulo di sistema non fosse caricato, sarà rilevato un problema.
Per rilevare e risolvere un errore, è possibile eseguire ScreenMaker Doctor.
Un System.NullReferenceException compare se la voce ScreenMaker.sys non è
disponibile nel file SYS.CFG del sistema robotico. Per risolvere questo problema,
aggiungere la seguente voce in CAB_TASKS_MODULES nel file SYS.CFG, quindi
salvare e ricaricare il file modificato nel sistema robotico; infine, riavviare il sistema
robotico.
File "RELEASE:/options/gtpusdk/ScreenMaker.sys" -ModName
"ScreenMaker"\ -AllTask -Hidden
Azioni
Questa situazione viene ottenuta aggiungendo un'immagine e consentendo
all'immagine di avere più stati.
Impostare AllowMultipleState su TRUE e impostare lo stato Image.
Creare due stati e aggiungere immagini per ogni stato.
La proprietà Value è estremamente importante. In caso di associazione a un
ingresso digitale, l'ingresso avrà due stati, 0 e 1. Impostare la proprietà Value al
valore della variabile associata, 0 e 1 per l'ingresso digitale. È anche possibile
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Manuale dell'operatore - RobotStudio 301
3HAC032104-007 Revisione: AN
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13 Screenmaker
13.4 Domande poste con maggior frequenza
Continua
associare a variabili RAPID e avere più stati e valori per i valori della variabile
RAPID.
Impostare la proprietà SelectedStateValue per associare a un oggetto controller:
Azioni
Creare un group o un panel e sistemare i due pulsanti radio nel group o panel in
questione.
Per il pulsante1, impostare il valore predefinito di proprietà a True e legare la
proprietà al valore del segnale digitale d'uscita del controller.
Per il pulsante2, non apportare alcuna modifica.
Una volta caricata la schermata, lo stato dei due pulsanti radio viene stabilito
correttamente.
en0900000645
13.5 Tutor
Panoramica
Questo capitolo è progettato come tutorial per guidare l'utente nelle fasi riguardanti
la progettazione di un FlexArc Operator Panel.
Il FlexArc Operator Panel è una semplice cella di saldatura ad arco, in cui i robot
possono eseguire le tre operazioni seguenti.
Processo Descrizione
Produce Saldatura della parte
Service Assistenza delle pistole per saldatura
Bull’s Eye Calibratura con centro
Azione Informazioni
3 I segnali seguenti sono creati dopo aver caricato
il file EIO.cfg
I/O Ti- Descrizione Collega-
po mento
Dl_RobotA- Dl Indica il robot in Dl_RobotA-
tHome posizione inizia- tHome =
le DO_SIMHO-
ME
Dl_Robo- Dl Indica il robot in Dl_RobotAt-
tAtBull- posizione centra- Bullseye =
seye le DO_SIM-
BULLS
Dl_RobotA- Dl Indica il robot Dl_RobotA-
tService nella posizione tService =
di servizio DO_SIM-
SERVICE
Dl_PRO- Dl Indica che il ro- Dl_PRODU-
DUCE bot sta produ- CE =
cendo una parte DO_PRO-
DUCE
DO_SIM- DO Simula il robot in
HOME posizione inizia-
le
DO_SIM- DO Simula il robot al
BULLS centro
DO_SIM- DO Simula in robot
SERVICE in servizio
DO_PRO- DO Simula il robot
DUCE che sta produ-
cendo una parte
Gl_JOB Gl Codice del job Gl_JOB =
ordinato GO_JOB
GO_JOB GO Simula ordine
job
Azione Informazioni
9 Creare application variables (variabili tempora-
nee) e configurarle con i dati seguenti:
Nome Tipo Valore
MyResetValue Num 0
JobProduce Num 1
JobIdle Num 0
JobBulls Num 2
JobService Num 3
Nota