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Il distacco dell'intonaco se non imputabile alla colpa del proprietario del balcone lo paga il sottostante in quanto un balcpne altri
non è che il proseguimento del solaio del piano e pertanto e come se si fosse staccato all'interno del suo appartamento.
SE dovessero cadere dei calcinacci in testa a qualcuno anche se il condominio è assicurato potresti avere problemi a causa del tuo
mancato intervento pertanto fai il lavoro di riparazione e metti a conto al condomino. Per fare il lavoro n [...]
Art. 1125 Manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai
Le spese per la manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai sono sostenute in parti eguali dai
proprietari dei due piani l'uno all'altro sovrastanti, restando a carico del proprietario del piano superiore la copertura del
pavimento e a carico del proprietario del piano inferiore l'intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto.
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(aggetto
Sporgenza verso l'esterno di un elemento architettonico o costruttivo rispetto alle adiacenti parti
della struttura, e soprattutto alle parti sottostanti da cui l'elemento stesso (balcone, cornicione,
cornici in genere) è portato.
Con significato più generico, riferito a qualsiasi corpo o elemento che sporga da una parete
verticale; in senso astratto, fare aggetto, sporgere, avanzare verso l'esterno.
Con la sentenza numero 14576 del 30 luglio 2004 , la Corte di Cassazione ha preso in esame la ripartizione delle spese
dovute per quanto riguarda i balconi aggettanti affermando che essi costituiscono un "prolungamento" della
corrispondente unità immobiliare e, quindi, appartengono in via esclusiva al proprietario di questa;
soltanto i rivestimenti ed elementi decorativi della parte frontale e di quella inferiore, quando si inseriscono nel
prospetto dell’edificio e contribuiscono a renderlo esteticamente gradevole, si debbono considerare beni comuni a tutti.
Con la conseguenza che anche nei rapporti con il proprietario di analogo manufatto che sia posto al piano sottostante
sulla stessa verticale, nell’ipotesi di strutture completamente aggettanti - in cui si può riconoscere alla soletta del
balcone funzione di copertura rispetto al balcone sottostante e, trattandosi di sostegno, non indispensabile per l'esistenza
dei piani sovrastanti - non si può parlare di elemento a servizio di entrambi gli immobili posti su piani sovrastanti,
nè quindi di presunzione di proprietà comune del balcone aggettante riferita ai proprietari dei singoli piani.
La corte, con sentenza del 17 luglio 2007, n. 15913, ha precisato che l'art. 1125 c.c. non può trovare applicazione nel
caso dei balconi "aggettanti", i quali sporgendo dalla facciata dell'edificio, costituiscono solo un prolungamento
dell’appartamento dal quale protendono; e, non svolgendo alcuna funzione di sostegno, né di necessaria copertura
dell'edificio (come, viceversa, accade per le terrazze a livello incassate nel corpo dell’edificio), non possono
considerarsi a servizio dei piani sovrapposti e, quindi, di proprietà comune dei proprietari di tali piani; ma rientrano
nella proprietà esclusiva dei titolari degli appartamenti cui accedono.
Ne consegue che il proprietario dell’appartamento sito al piano inferiore, non può agganciare le tende alla soletta del
balcone "aggettante" sovrastante, se non con il consenso del proprietario dell'appartamento sovrastante.
infine:
di chi è la responsabilità se cade in testa un pezzo del balcone in base alla sentenza di cassazione civ.sez.ll del
07/09/1996 n°8159 chi detiene il balcone è responsabile per i danni cagionati, salvo che dimostri il caso fortuito