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accessori, venga poi diviso in piani e gli accessori non siano stati rispettate le
venduto ai singoli proprietari dando vita distanze arrivando di fatto ad un
al condominio. Ipotizziamo però che per
condominio con delle costruzioni che la distanza da rispettare è di 3
violano le distanze. Come ci si deve metri dal confine;
comportare in questo caso? Secondo • Per gli alberi non ad alto fusto
una sentenza della Cassazione (n. 139 ovvero quelli di altezza inferiore ai
del 19/1/1985) in questo caso si viene a 3 metri la distanza è di 1 metro e
costituire una servitù senza possibilità di mezzo dal confine;
poter intervenire. Questo caso viene ad Per alberi o piante da siepe o da frutto
applicarsi proprio nel caso in cui il se non superiori ai 2 metri e mezzo di
“difetto” si crei nel momento in cui viene altezza la distanza da rispettare è di
costruito l’edificio e prima che si venga a mezzo metro. Per le siepi inoltre se si
formare il condominio. tratta di piante che si recidono con una
Infine vediamo il caso in cui si voglia certa frequenza la distanza si allarga a 1
installare tende o verande o altro. metro mentre per le robinie si arriva a 2
Innanzitutto precisiamo che non esiste metri dal confine.
una regola generale per tutti questi tipi di Ultimo accorgimento la manutenzione
costruzioni particolari tra l’altro non delle piante nel caso in cui i rami si
contemplate dalla legge. Per fissare una protendono sulla proprietà del vicino o se
regola è intervenuta la Cassazione tolgono aria e luce agli altri condomini.
distinguendo tra il caso in cui si installi In questo caso ci si comporta così:
una tenda o una veranda sul proprio • Se le piante o gli alberi erano
balcone. Nel primo caso la Cassazione state messe a dimora senza
con sentenza n. 2873 del 18/3/1991 rispettare la distanza legale e non
non ha ritenuto un tenda una costruzione è maturata l’usucapione a favore
e quindi per la sua installazione non si del condominio si può richiederne
devono rispettare le distanze legali. l’estirpazione;
Per quanto riguarda invece una veranda • Le piante erano state messe a
sempre la Cassazione con sentenza n. dimora rispettando le distanze
682 del 28/1/1984 ha ordinato che in legale ma il condominio non ha
fase di installazione si debba rispettare provveduto alla loro manutenzione
la distanza legale di 3 metri a partire si può richiedere il taglio dei rami.
dalla parte inferiore della finestra.
A conclusione un riepilogo delle distanze
per quanto riguarda gli alberi. Vedere anche:
• Per gli alberi ad alto fusto ovvero Cassazione n. 139 del 19/1/1985
Cassazione n. 2873 del 18/3/1991
quelli superiori a 3 metri di altezza
Cassazione n. 682 del 28/1/1984
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Elettricità Eredi
L’impianto elettrico in condominio è un Parlare di eredità in questo caso può
bene in comunione fra tutti i condomini. essere fuorviante ma anche in
Esso serve ovviamente ad illuminare le condominio e ancor più per
parti comuni e quindi asserve anche alla l’amministratore è importante sapere la
funzione di rendere più agevole l’uso del dinamica testamentaria o di successione
condominio da parte di tutti. per poter convogliare in modo regolare la
Questo vuol dire che tutte le spese documentazione nonché la
relative all’illuminazione devono essere convocazione in assemblea e ripartire in
ripartite fra tutti i condomini in base ai modo corretto i costi di gestione.
millesimi di proprietà. Il caso più semplice è quello in cui si
Quando l’assemblea decide di introdurre conosce l’erede o gli eredi con relativo
il cosiddetto “temporizzatore” ovvero il indirizzo ed in questo caso
sistema che permette di autoregolare lo l’amministratore invierà le
spegnimento e l’accessione dell’impianto documentazioni a ciascun erede.
di illuminazione nessun condomino può Secondo una sentenza della
esonerarsi dal contribuire alla spesa in Cassazione la n. 1215 del 17/4/1969 è
quanto tale intervento non è considerata possibile convocare in assemblea anche
innovazione e ne spesa voluttuaria o tutti gli eredi collettivamente e non
gravosa ma bensì di un intervento che personalmente e singolarmente.
mira altresì ad ottenere un risparmio Caso diverso nel caso di richiesta di
energetico e quindi funzionale pagamento dei contributi condominiali:
all’impianto di illuminazione stesso. l’amministratore infatti non ha l’obbligo di
Una sentenza del Tribunale di Roma conoscere o individuare gli eredi
del 16/7/1995 ha regolato un caso essendo sufficiente, per la
particolare degno di nota. Si trattava di giurisprudenza, l’invio della richiesta di
un condomino che aveva richiesto il pagamento anche al domicilio del
risarcimento dei danni al condominio a defunto.
seguito di un incidente avuto per Ovviamente le spese non pagate vanno
problemi all’impianto di illuminazione ripartite fra tutti gli eredi
nelle scale. Il Tribunale ha però proporzionalmente alla loro quota di
esonerato il condominio stabilendo che patrimonio spettante.
ciascun condomino conosce i luoghi
dell’edificio e deve procedere con la Vedere anche:
dovuta cautela. Cassazione n. 1215 del 17/4/1969
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superano la normale tollerabilità tenuto
Esalazioni e fumi conto anche dei luoghi in cui avvengono.
Durante gli anni sono state emesse
Il tema delle esalazioni e di fumi in
condominio è regolato dall’articolo 844 tantissime sentenze da parte di Tribunali
del codice civile il quale, in via e dalla stessa Cassazione in materia
generale, asserisce che essi non proprio perché questa è una delle
possono essere impediti se non maggiori cause di controversie tra vicini
oltre ai rumori
Ne riportiamo qui alcune di notevole
valore giurisprudenziale. Vedere anche:
Secondo il Tribunale di Perugia il Codice Civile articolo n. 844
Tribunale di Perugia sentenza del 10/10/1994
10/10/1994 se le esalazioni o i fumi Cassazione n. 1108 del 6/3/1978
provengono da un ristorante e superano
la normale tollerabilità si può richiedere
addirittura la chiusura dell’esercizio.
Allo stesso modo se essi provengono da
Facciata
Uno dei lavori più onerosi e per questo
un cattivo funzionamento della canna
più agevolati a livello fiscale è il
fumaria si può richiederne la
rifacimento della parte esterna dei
sostituzione. (Cassazione n. 1108 del
condominii vale a dire la facciata.
6/3/1978).
Il 2004 è stato contrassegnato da un
Attenzione in quest’ultimo caso, ovvero
incremento vertiginoso di tale opere di
nel caso in cui le esalazione siano
rifacimento grazie alla famosa detrazione
prodotte da cattivo funzionamento della
fiscale del 36% che ha incentivato non
canna fumaria, è possibile ottenere
poco a ristrutturate il proprio immobile.
anche un risarcimento dei danni.
Tant’è vero che una simile agevolazione
Un'altra causa di esalazioni è quella che
è stata prorogata per tutto il 2005 fino al
può derivare per esempio da studi
31 di dicembre.
medici (si pensi alle radiazioni) o ancora
L’importanza della facciata poi è
dall’installazione di ripetitori per telefoni
strettamente collegata ad un altro
cellulari quindi da onde
argomento dibattuto che è il decoro
elettromagnetiche provenienti da
architettonico. Elemento questo che
antenne o ancora e caso non poco
limita di fatto molte azioni in condominio
frequente da qualche condomino che
ma che nello stesso tempo valorizza
lascia accesa la propria vettura in cortile
l’edificio stesso.
o vicino alla finestra di un altro
Sappiamo infatti che secondo l’articolo
condomino.
1120 del Codice Civile ogni condomino
In tutti questi casi si applica come già
può agire sulle parti comuni se non
sottolineato l’articolo 844 del codice
civile.
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impedisce ad altri il parimenti uso e non • Cartellone pubblicitario che occupi
altera il decoro architettonico. un intera facciata;
Vediamo adesso di dare una definizione • Collocamento di una tenda;
di decoro architettonico aiutandoci con la • Innalzamento del parapetto del
sentenza n. 8731 del 3/9/1998 della proprio balcone;
Cassazione la quale ha così specificato:
“…è l’estetica data dall’insieme delle Non sono invece stati considerati motivi
linee e delle strutture che connotano il di alterazione del decoro architettonico
fabbricato e gli imprimono una l’esposizione dei panni su un balcone o
determinata, armonica fisionomia”. all’esterno delle finestre in quanto trattasi
Nel valutare poi il valore del decoro di un comportamento che non altera di
architettonico di un edificio la fatto la geometria dell’edificio.
Cassazione attribuisce un significato L’alterazione del decoro architettonico di
anche alle caratteristiche specifiche un fabbricato, che può essere fatta
dell’edificio per cui di fatto per gli valere tanto in sede civile quanto
immobili di scarso pregio il decoro è amministrativa e penale, può essere
valutato con minore severità. richiesta solo da un condomino dello
Secondo il Tribunale di Milano con stesso stabile o dall’amministratore per
sentenza del 8/5/1989 la valutazione del tutto il condominio. Non è ritenuta
pregiudizio apportato al decoro deve di legittima la richiesta di un condomino di
fatto essere meno rigorosa se un edificio confinante. (Cassazione n.
riguardante edifici moderni. 805 del 5/2/1985).
Di contro alcune sentenze permettono Vediamo adesso grazie ad alcune
però l’alterazione del decoro in particolari sentenze cosa fa parte effettivamente
casi. Per esempio la Cassazione con della facciata e cosa no. In particolare ci
sentenza n. 4474 del 15/5/1987 ha concentriamo su un elemento di
ammesso l’alterazione nel caso in cui i discussione preponderante ovvero i
vantaggi che ne derivano sono superiori balconi e i loro elementi.
al danno arrecato. L’argomento del C’è infatti da chiarire subito che con il
contendere in questo caso era termine facciata non ci si riferisce solo
l’installazione di inferiate per la ed esclusivamente alla parte esterna e
sicurezza. visibile dell’edificio ma anche a tutti gli
Senza elencare tutte le sentenze elementi decorativi che ne fanno parte
vediamo quali sono, a titolo indicativo, gli integrante. In particolare ai balconi.
elementi che contribuiscono ad alterare il Secondo una sentenza della
decoro e quali no: Cassazione la n. 8159 del 7/9/1996
• Sostituzione dei serramenti delle rivestimenti e frontalini dei balconi sono
finestre; parte integrante della facciata e quindi
parte comune.
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Di contro la Corte di Appello di Napoli proprietà generale. Altro argomento di
con sentenza del 16/10/1990 il discussione la sicurezza sulle
parapetto è di proprietà del singolo impalcature. Principale responsabile è
condomino in quanto assolve alla l’amministratore in quanto essendo
funzione primaria di proteggerlo. responsabile nella gestione dell’intero
La Corte di Appello di Salerno invece condominio deve altresì assicurare e
si allinea al disposto della Cassazione garantire tutte le precauzioni a favore dei
con sentenza del 16/3/1992 secondo cui condomini evitando tanto gli incidenti
i parapetti sono a carico del condominio. quanto i furti.
Stesso discorso vale per la verniciatura Il Tribunale di Milano poi ha ritenuto in
dei parapetti a carico del condominio in un caso di furti subiti dai condomini
quanto a livello cromatico fanno parte responsabile non solo l’amministratore
integrante della facciata. ma anche l’impresa stessa i quali non
Vediamo a conclusione le regole da hanno provveduto ad installare un
seguire e le relative maggioranze per sistema antifurto sul ponteggio.
decidere il rifacimento della facciata. Nello stesso tempo a nulla rileva a questi
La maggioranza richiesta per decidere in fini il fatto che sia stata l’assemblea a
assemblea il rifacimento secondo la decidere per la spesa meno gravosa la
Corte di Appello di Napoli 29/10/1971 quale non prevedeva il sistema antifurto.
è riconducibile a quella necessaria per le Infatti sull’amministratore
riparazioni straordinarie di notevole indipendentemente da ciò incombe
entità quindi quella stabilità dall’articolo l’onere di vigilanza e custodia
1136 del Codice Civile (maggioranza dell’immobile.
degli intervenuti in assemblea che
rappresentino almeno la metà del valore
dell’edificio ovvero dei millesimi). Vedere anche:
Le spese di rifacimento vanno suddivise Codice Civile art. 1120
Codice Civile art. 1136
in base ai millesimi di proprietà. A tali Cassazione n. 8731 del 3/9/1998
spese devono partecipare tutti i Tribunale di Milano sentenza del 8/5/1989
condomini nessuno escluso. Secondo la Cassazione n. 4474 del 15/5/1987
Cassazione con sentenza n. 1255 del Cassazione n. 805 del 5/2/1985
Cassazione n. 8159 del 7/9/1996
2/2/1995 possono essere esclusi dal Corte di Appello di Napoli sentenza del 16/10/1990
pagamento i proprietari dei soli box Corte di Appello di Salerno sentenza del 16/3/1992
separati dall’edificio. Corte di Appello di Napoli 29/10/1971
Una breve nota per quanto attiene al Cassazione n. 1255 del 2/2/1995
ponteggio necessario per eseguire
questi tipi di intervento. Innanzitutto le
spese per le impalcature che vanno
suddivise sempre per millesimi di
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Per quanto attiene ai costi da sostenere
Fascicolo del fabbricato essi variano approssimativamente tra i
100 e i 250 € per ogni unità abitativa.
Da qualche tempo a questa parte si è
sentito spesso parlare di Fascicolo del A Roma, dove è obbligatorio i tempi per
Fabbricato ma non è chiaro ancora che mettersi in regola sono i seguenti:
cosa esso realmente sia e soprattutto chi • 12 mesi per immobili costruiti
deve redigerlo. prima del 1939;
Innanzitutto precisiamo che il Fascicolo è • 24 mesi per edifici costruiti tra il
un documento formale che attesta lo 1940 e il 1971;
“stato di salute” del condominio o meglio • 48 mesi per gli edifici costruiti
dell’edificio. In altre parole è come la dopo il 1972.
carta d’identità del fabbricato stesso allo
scopo di rendere più sicura la vita dei Per tutti gli altri (ovvero quelli di nuova
condòmini. Attualmente il Fascicolo è costruzione) il Fascicolo dovrà essere
obbligatorio nel comune di Roma anche allegato alla richiesta di abitabilità e
se ben presto sarà reso obbligatorio in agibilità.
tutta Italia.
Su questo documento sono riportate le
caratteristiche principali dell’edificio ed in Finestre
particolare le caratteristiche costruttive In condominio sia le finestre che gli
dell’immobile, lo stato degli impianti e gli infissi che persiane e porte-finestre sono
interventi di manutenzione necessari per di proprietà del singolo condomino quindi
conservare il buono stato dell’immobile ogni spesa ad esse riferibili gravano
oltre che la tipologia del terreno su cui interamente sul proprietario e non sul
sorge l’edificio. condominio.
La Regione Lazio ha istituito Attenzione però perché nonostante la
l’obbligatorietà del Fascicolo con la legge proprietà si deve comunque rispettare il
regionale n. 31 del 12/9/2002. decoro architettonico del condominio.
Attualmente non esistono sanzioni per Questo vuol dire che non si può
chi non si adegua però è da tenere procedere alla ritinteggiatura degli infissi
presente che in assenza di tale o delle persiane a proprio piacimento.
Fascicolo è impossibile presentare la Anche se di norma è tutto il condominio
DIA (Denuncia di Inizio Attività) per ogni a decidere di effettuare delle modifice a
opera da porre in essere ne tantomeno queste tipologie di beni (con la
richiedere permessi e/o autorizzazioni maggioranza di 1/3 dei condomini che
comunali. rappresentino almeno 334 millesimi) è
quindi buona norma non intraprendere
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nessuna iniziativa personale perché non compenso (legge n. 449 del 27 dicembre
ammessa. 1997 detta anche Finanziaria).
Stesso discorso per l’applicazione di Ma chi assolve la funzione di sostituto
doppi vetri che se non vietato dal d’imposta? Ovviamente l’amministratore
regolamento è bene chiedere comunque per conto del condominio. In altre parole
il consenso degli altri condomini. l’amministratore si auto-trattiene sui
propri compendi la ritenuta per conto del
condominio.
Fioriere E se i condomini sono meno di 4 e per
cui non esiste amministratore? Questo
La presenza di fiori in condominio sono
certamente motivo di prestigio e non vuol dire che il condominio sia
sicuramente abbelliscono l’estetica esente da questo dovere fiscale.
dell’edificio. Secondo la circolare del Ministero la n.
Per quanto attiene alle fioriere sui 204/E/2000 quindi spetterà ad un
balconi di norma esse sono di proprietà partecipante al condominio operare le
del singolo individuo certo ma se esse ritenute e non solo ma anche versare i
contribuiscono per uniformità strutturale contributi e l’assicurazione.
e funzione all’accrescimento del decoro Sui compensi quindi dei professionisti
architettonico sono da considerarsi parti (parcelle) esterni che rendono un
comuni. servizio al condominio si dovrà pagare
In quest’ultimo caso quindi le spese l’IVA del 20% ed il contributo
vanno divise fra tutti i condomini anche previdenziale del 2% alla cassa
quelli che non hanno balconi in base ai professionale (se trattasi di ragionieri,
millesimi di proprietà. avvocati, commercialisti iscritti ad un
albo.)
Tenete presente che per i geometri a
Fisco partire dal 1 Gennaio 2004 (quindi
dall’anno scorso) tale contributo è
In questa parte vediamo alcuni tra i più raddoppiato al 4%. Mentre per gli altri
importanti adempimenti che fanno capo l’aumento è scattato dal 1 Gennaio 2005.
sia al condominio che all’amministratore. Per quanto attiene invece al compenso
Inutile ricordare che dal 1998 il dell’amministratore vi sono 3 casi diversi:
condominio è diventato sostituto 1. Se l’amministratore è un
d’imposta quindi questo vuol dire che professionista iscritto ad un albo
deve effettuare le ritenute sui compensi (geometri, ragionieri ecc…) e
corrisposti ai propri dipendenti (si pensi titolare di P. IVA la regola è quella
al giardiniere o al portinaio) oltre che vista prima cioè 20% IVA e
ovviamente all’amministratore sul proprio contributo previdenziale;
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2. L’amministratore è un
professionista con P.IVA ma non
ha una propria cassa
previdenziale si applica sempre
IVA 20% e un 4% come contributo
previdenziale da destinare
all’INPS che l’amministratore
addebiterà in fattura;
3. L’amministratore non è un
professionista e quindi svolge solo
un rapporto di collaborazione
coordinata e continuativa senza
P.IVA in questo caso viene a
configurarsi come dipendente del
condominio e quindi si dovranno
effettuare le normali trattenute
Irpef e le addizionali Irpef. Inoltre
si dovrà trattenere un contributo
previdenziale del 17,80%. Se però
l’amministratore ha una propria
cassa previdenziale il contributo è
del 10% (è il caso in cui è
dipendente che nel tempo libero
amministra condominii). Se
trattasi invece di pensionato la
trattenuta sale al 15%.
Tale contributo all’INPS ricordiamo
che per 2/3 sono a carico del
condominio e il restante 1/3 a carico
dell’amministratore.
Infine l’amministratore deve versare
mensilmente l’IVA, le ritenute Irpef e i
contributi previdenziali tramite il
modello F24. Oltre a questo ogni
anno deve comunicare all’agenzia
delle entrare l’acquisto di beni e
servizi da parte del condominio.
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