Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Siamo a Parigi nel 1967. Beth arriva in ritardo al torneo. Ai tornei il pubblico può seguire
le partite dei maestri di scacchi sulla scacchiera gigante.
RIFLESSIONE: gli scacchi sono uno sport alla portata di tutti, anche di un orfano,
non costa niente.
Ai bambini dell'orfanatrofio vengono distribuite le pillole. Negli anni ’50 le pillole verdi
venivano date in grandi quantità ai bambini dell'orfanatrofio cattolico dove finì Beth. Si
tratta di tranquillanti che venivano dati a tutti i bambini per controllarli, tenerli buoni e
farli riposare. Purtroppo portano a dipendenza, come succederà a Beth.
QUIZ. Negli anni ’60 le pillole non sono più obbligatorie negli orfanatrofi e quindi non
vengono più distribuite.
FALSO: vengono proibite negli orfanatrofi.
La compagna nera le chiede quali sono state le ultime parole dei suoi prima di
morire. Beth ricorda che in auto, prima dell'incidente, la mamma le dice: - Chiudi
gli occhi.
I ragazzi vanno a letto. Viene recitata una filastrocca:
Buonanotte buonanotte,
separarsi è un sì dolce dolore,
ti dirò buonanotte
fino al mattino a al suo colore
Durante un’altra partita Shaibel dice a Beth che nella sua situazione deve abbandonare.
Beth insiste che vuole finire la partita. Ma Shaibel insiste: - L’abbandono è questione di
sportività. Il re viene deposto.
Infatti una partita può concludersi con l’abbandono, cioè con la resa di uno dei giocatori,
oltre che con lo scacco matto. Un altro modo per concludere la partita è la patta: uno dei
giocatori propone di finire in parità e l’altro può accettare o meno. Nel caso che accetti il
punto viene diviso tra i due giocatori.
La partita è patta anche quando nessuno dei giocatori ha pezzi sufficienti per dare scacco
matto.
QUIZ. Una partita si può concludere con lo scacco matto o con l’abbandono.
FALSO: anche con la patta.
QUIZ. La patta avviene quando i giocatori hanno esattamente lo stesso numero di pezzi.
FALSO: avviene per accordo tra i giocatori o quando nessuno dei giocatori ha pezzi
sufficienti per dare scacco matto.
Shaibel insegna la Beth la difesa siciliana. Si tratta di un’apertura, cioè della prima fase
della partita.
Non prende subito le pillole che le dànno, ma le mette nel bicchiere dello
spazzolino.
Il guardiano consegna Beth un libro di scacchi per imparare le basi del gioco.
Esiste una sterminata letteratura di scacchi, dove si possono leggere le partite giocate dai
maestri e si insegnano tecniche per migliorare il proprio gioco. Alcuni invece si
appassionano ai quiz, dove bisogna trovare la mossa vincente.
QUIZ. Giocando con il direttore del circolo, Beth avverte, che se non starà attento, gli farà
“matto in tre”.
FALSO: gli annuncia un matto inevitabile in tre mosse.
QUIZ. Giocare “alla ceca” significa gicare senza conoscere le mosse dell’avversario.
FALSO: significa giocare senza vedere la scacchiera.
41min
Ganz le propone una simultanea con 12 giocatori.
A un certo punto non dànno più le pillole verdi a Beth, perchè non sono più permessi i
tranquillanti ai minori. Jolene si rende conto che Beth ha dei sintomi da astinenza dalle
pillole, come per esempio sentirsi nervosi.
Beth vuole procurarsi le pillole. Jolene gliene procura qualcuna per la simultanea.
In realtà non ci sono sostanze che possono aiutare a vincere a scacchi. Non esiste cioè il
doping nei tornei di scacchi, come invece succede in molti sport. Il doping consiste nel
prendere sostanze (proibite nello sport agonistico) che migliorano le prestazioni
dell’atleta.
QUIZ. Il doping consiste in una dieta e in particolari sostanze che favorisce migliorano le
prestazioni nello sport.
FALSO: consiste nel prendere sostanze proibite che migliorano le prestazioni dell’atleta.
QUIZ. Esistono sostanze che possono aiutare molto a vincere a scacchi, anche se sono
proibite.
FALSO: non esiste il doping negli scacchi.
Nella serie La regina degli scacchi Beth, la protagonista, impara a giocare a scacchi e
anche noi, insieme a lei, entriamo a dare un’occhiata al mondo degli scacchi.
1 - Beth alla festa di iniziazione del club delle mele verdi – Scena
Beth non si interessa alle chiacchere delle ragazze. La prendono in giro perché non si interessa ai ragazzi. Si allontana dalla
festa con una scusa.
Beth nota che al primo turno del torneo, cioè alla prima partita, le ragazze giocano tra di
loro. Le viene spiegato che non dovrebbe succedere così, ma che comunque, se una
ragazza vince, al secondo turno gioca con un maschio.
In realtà al primo turno di un torneo gli abbinamenti dei giocatori sono casuali. Nei turni
successivi quelli che vincono giocano tra di loro.
FINE PAGINA MARGINI VECCHI
Al primo turno del torneo, cioè alla prima partita Beth chiede alla sua avversaria: -
Perchè le ragazze giocano tra di loro?
La ragazza risponde: - Non dovrebbe essere così. Ma se vinci, il prossimo turno
giochi con un maschio.
Nei tornei infatti i giocatori vengono abbinati in base al punteggio ottenuto nelle
precedenti partite. In questo modo si gioca con avversari di pari livello e tutti hanno la
possibilità di vincere.
QUIZ. Al secondo turno di un torneo le ragazze che hanno vinto giocano con i maschi.
FALSO: i vincitori giocano tra di loro.
QUIZ. Nei tornei a ogni partita si affrontano giocatori sempre più forti.
FALSO: i giocatori vengono abbinati in base al punteggio ottenuto nelle precedenti partite.
QUIZ. Per diventare bravi a scacchi bisogna sempre giocare con giocatori più forti.
FALSO: bisogna giocare con giocatori della stessa forza.
Beth chiede alla sua avversaria a cosa serve l’orologio. Serve a misurare il tempo
impiegato a giocare. Ogni giocatore ha un tempo massimo per giocare. Se il suo tempo
finisce, perde la partita.
Al torneo Beth deve scrivere le mosse giocate. Esiste una sterminata letteratura di
scacchi, dove si possono leggere le partite giocate dai maestri e si insegnano tecniche per
migliorare il proprio gioco. Alcuni invece si appassionano ai quiz, dove bisogna trovare la
mossa vincente.
Beth impara che: “pezzo toccato, pezzo giocato.” Quando un giocatore tocca un pezzo, è
obbligato a giocare quel pezzo. La mossa è completata quando il giocatore ha appoggiato
il pezzo su una casa e non ha più il pezzo in mano.
QUIZ. Il giocatore che tocca un pezzo, deve immediatamente rimetterlo slla scacchiera.
FALSO: deve giocare il pezzo che ha toccato.
FINE PAGINA MARGINI VECCHI
QUIZ. Una volta appoggiato il pezzo sulla scacchiera, non si può più cambiare mossa.
FALSO: La mossa è completata quando il giocatore non ha più il pezzo in mano.
Il gioco ha quindi le sue regole. A partire dall’Ottocento le regole degli scacchi sono uguali
in tutte le nazioni del mondo.
QUIZ. Nei tornei ufficiali le regole degli scacchi sono uguali in tutte le nazioni del mondo a partire dall’Ottocento.
FALSO: anche nelle partite giocate al di fuori dei tornei.
Parlano della Caro-Kann, Reshevsky (FIGURE STORICHE DEGLI SCACCHI, STORIA DEGLI SCACCHI)
Parlano di tornei.
Giocano: i pezzi si muovono da soli sulla scacchiera (CAPACITÀ DI VISUALIZZARE).
“Se fosse golf o tennis saremmo circondati da reporter.” Si lamenta che per gli scacchi non si spendono soldi, si gioca su set di
plastica.
Studio degli scacchi.
Nei tornei non si dice scacco e non si butta giu il re.
Beth interrompe la partita per andare in bagno dove prende delle pillole. In questo modo
riesce a visualizzare una scacchiera e a scoprire le mosse vincenti. Non esiste una cosa del
genere nella realtà. Non ci sono sostanze che si possono assumere per vincere a scacchi.
Non esiste cioè il doping nei tornei di scacchi, come invece succede in molti sport. Il
doping consiste nel prendere sostanze (proibite nello sport agonistico) che migliorano le
prestazioni dell’atleta.
QUIZ. Esistono sostanze che possono aiutare molto a vincere a scacchi, anche se sono proibite.
FALSO: non esiste il doping negli scacchi.
Durante un torneo non si è obbligati a stare inchiodati sulla sedia, ma ci si può fare un
giro per sgranchirsi le gambe, fare una chiaccheratina con gli amici scacchisti,
naturalmente lontani dai tavoli dove si gioca e dove è richiesto il silenzio.
QUIZ. Durante una partita di torneo ci si può allontanare dal tavolo di gioco con il permesso dell’arbitro.
FALSO: non serve il permesso.
A un certo punto della partita Beth dice: - Riesci a vederlo o vuoi ancora terminare la
partita? - Intende dire “riesci a vedere che hai perso?” Infatti una partita può concludersi
con l’abbandono, cioè con la resa di uno dei giocatori, oltre che con lo scacco matto. Un
altro modo per concludere la partita è la patta: uno dei giocatori propone di finire in
parità
e l’altro può accettare o meno. Nel caso che accetti il punto viene diviso tra i due
giocatori.
La partita è patta anche quando nessuno dei giocatori ha pezzi sufficienti per dare scacco
matto.
QUIZ. Una partita si può concludere con lo scacco matto o con l’abbandono.
FALSO: anche con la patta.
QUIZ. La patta avviene quando i giocatori hanno esattamente lo stesso numero di pezzi.
FALSO: avviene per accordo tra i giocatori o quando nessuno dei giocatori ha pezzi sufficienti per dare scacco matto.
Alla fine della partita Beth e l’avversario si stringono le mani. Questo avviene anche
all’inizio di una partita.
QUIZ. All’inizio di una partita i giocatori si stringono le mani.
FALSO: anche al termine.
Beth vince 100 dollari al torneo, ma dice alla sua mamma adottiva che ne potrà
guadagnare molti di più. Esistono scacchisti professionisti che vivono vincendo i premi dei
tornei, ma anche con altre attività: giornalismo, insegnamento, o come allenatori.
QUIZ. Si diventa scacchisti professionisti superando un esame molto difficile.
FALSO: si diventa scacchisti professionisti vincendo i tornei.
Beth viene risvegliata da un ragazzo e riceve una telefonata. Un gruppo di giocatori, amici
di Beth, le dànno dei consigli, al telefono, sulla partita ()lavoro di equipe).
Il pubblico segue la partita sulla lavagna gigante.
La serie inizia ambientata negli anni '50, in un orfanotrofio femminile, dove Beth, bambina di otto anni,
incontra Jolene, una ragazza vivace e amichevole di qualche anno più grande.
Helen Deardorff è la donna che gestisce l'orfanotrofio e il signor Shaibel, custode dell'orfanotrofio,
impartisce a Beth le sue prime lezioni di scacchi.
Come era comune negli anni '50,[4] l'orfanotrofio distribuisce quotidianamente pillole tranquillanti alle
ragazze, il che si trasforma in una dipendenza per Beth.
Pochi anni dopo, Beth viene adottata da Alma Wheatley e suo marito, che vengono da Lexington,
Kentucky.
Nella sua nuova casa, Beth decide di iniziare a partecipare a tornei di scacchi. Vince molte partite
venendo notata da altri e sviluppa amicizie con diverse persone, tra cui Harry Beltik, Benny Watts e
Townes.
Lungo la strada, mentre continua a vincere partite e diventa più famosa, diventa anche più dipendente
da farmaci e alcol, e inizia a perdere il controllo della sua vita.
Tuttavia alla fine sconfigge il campione del mondo di scacchi russo, Vasily Borgov, a Mosca, in una
partita spettacolare, in cui lei effettivamente gioca un gambetto di donna.
Il suo trionfo ha vari livelli simbolici: un giocatore di scacchi statunitense sconfigge un grande maestro
russo; una donna molto giovane sconfigge un uomo più anziano; una donna si impone in un ambiente
dominato dagli uomini.