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LA REGINA DEGLI SCACCHI

Lo sport mentale e il suo potere educativo

ste cioè il doping nei tornei di scacchi, come


Nella serie La regina degli scacchi Beth, la invece succede in molti sport. Il doping con-
protagonista, impara a giocare a scacchi e siste nel prendere sostanze (proibite nello
anche noi, insieme a lei, entriamo a dare sport agonistico) che migliorano le presta-
un’occhiata al mondo degli scacchi. Vediamo zioni dell’atleta.
in particolare alcune scene della serie.
Durante un torneo non si è obbligati a stare
La prima partita ufficiale. Beth nota che al inchiodati sulla sedia, ma ci si può fare un
primo turno del torneo, cioè alla prima par- giro per sgranchirsi le gambe, fare una
tita, le ragazze giocano tra di loro. Le viene chiaccheratina con gli amici scacchisti, natu-
spiegato che non dovrebbe succedere così, ralmente lontani dai tavoli dove si gioca e
ma che comunque, se una ragazza vince, al dove è richiesto il silenzio.
secondo turno gioca con un maschio. A un certo punto della partita Beth dice: -
In realtà al primo turno di un torneo gli ab- Riesci a vederlo o vuoi ancora terminare la
binamenti dei giocatori sono casuali. Nei partita? - Intende dire “riesci a vedere che
turni successivi quelli che vincono giocano hai perso?” Infatti una partita può conclu-
tra di loro. dersi con l’abbandono, cioè con la resa di
Nei tornei infatti i giocatori vengono abbinati uno dei giocatori, oltre che con lo scacco
in base al punteggio ottenuto nelle prece- matto. Un altro modo per concludere la par-
denti partite. In questo modo si gioca con tita è la patta: uno dei giocatori propone di
avversari di pari livello e tutti hanno la pos- finire in parità e l’altro può accettare o
sibilità di vincere. meno. Nel caso che accetti il punto viene
Beth chiede alla sua avversaria a cosa serve diviso tra i due giocatori.
l’orologio. Serve a misurare il tempo impie- La partita è patta anche quando nessuno dei
gato a giocare. Ogni giocatore ha un tempo giocatori ha pezzi sufficienti per dare scacco
massimo per giocare. Se il suo tempo finisce, matto.
perde la partita. Alla fine della partita Beth e l’avversario si
Al torneo Beth deve scrivere le mosse gioca- stringono le mani. Questo avviene anche al-
te. Esiste anche una sterminata letteratura l’inizio di una partita.
di scacchi, dove si possono leggere le partite Beth vince 100 dollari al torneo, ma dice alla
giocate dai maestri e si insegnano tecniche sua mamma adottiva che ne potrà guadagna-
per migliorare il proprio gioco. Alcuni invece re molti di più. Esistono scacchisti professio-
si appassionano ai quiz, dove bisogna trovare nisti che vivono vincendo i premi dei tornei,
la mossa vincente. ma anche con altre attività: giornalismo, in-
Beth impara che: “Pezzo toccato, pezzo gio- segnamento, o come allenatori.
cato.” Quando un giocatore tocca un pezzo,
è obbligato a giocare quel pezzo. La mossa è
completata quando il giocatore ha appoggia-
to il pezzo su una casa e non ha più il pezzo
in mano.
Il gioco ha quindi le sue regole. A partire dal-
l’Ottocento le regole degli scacchi sono
uguali in tutte le nazioni del mondo.

Beth contro Harry Beltik. Beth interrompe


la partita per andare in bagno dove prende
delle pillole. In questo modo riesce a visua-
lizzare una scacchiera e a scoprire le mosse
vincenti. Non esiste una cosa del genere nel-
la realtà. Non ci sono sostanze che si posso-
no assumere per vincere a scacchi. Non esi-

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