Modulare signi ca passare da una tonalità ad un altra. Si può modulare da una tonalità a
qualsiasi altra tonalità, si può quindi modulare alle tonalità vicine ( o relative) o a quelle
lontane. Per tonalità vicine s’intendono quelle tonalità che hanno un’alterazione in più o
una in meno rispetto alla tonalità iniziale.
Si può dunque stabilire che da una tono maggiore iniziale si può modulare al IV grado e al
V grado (toni maggiori) ed ai tre toni relativi minori.
Le modulazioni più chiare sono quelle che si determinano per mezzo dell’innalzamento o
dell’abbassamento di un semitono cromatico di una nota del basso.
NOTA AUMENTATA:
La nota aumentata di mezzo tono diventa VII grado (sensibile) se risolve salendo di grado.
fi
NOTA DIMINUITA
La nota diminuita diventa IV grado (sottodominante) che scende al III. Si armonizzano con
V24 che va su I6.
Alcune modulazioni si determinano senza che il basso faccia sentire quelle alterazioni
caratteristiche che rendono evidente il cambiamento di tono, ma tenendo presente le
funzioni armoniche dell’armonia tonale non sarà di cile individuarle.
Ad esempio se una sensibile non sale risolvendo sulla tonica sicuramente abbiamo una
modulazione.
VI e VII grado che non continuano sulla tonica, diventano IV e V di una nuova tonalità.
ffi
MODULAZIONE ALLA TERZA INFERIORE
1) TONO DI PARTENZA
Es:
fi