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La Prima guerra mondiale

INTRODUZIONE

 La Prima guerra mondiale insieme a Rivoluzione francese è l’argomento più discusso dagli
storiciperché quello che accade con prima guerra è un vero sconvolgimento della vita europea
 1914  Inizio di quello che lo storico inglese Osborne (dedica sintesi dal 1770-1991il periodo che
va dal 14-91 è definito da lui il “Il secolo breve”
 Osborne vede il 1914 come data d’inizio perché:
-la Prima guerra mondiale rappresenta la prima grande esperienza delle masse nella storia
-inizieranno a farsi strada dei principi fino ad ora considerati impensabilila nascita dei partiti di
massa, che nascono alla fine dell’800 ma si affermano dopo la Prima guerra mondiale
-la guerra coinvolge 60 milioni di persone in Europa: la metà della popolazione Europa
-rappresenta un punto di svolta per quanto riguarda la storia mondialemai erano state viste
tanto persone attorno e nei campi di battaglia: perché la guerra non si combatte solo nei campi ma
anche fuori esperienza di mobilitazione nazionaletutte le nazioni si mobilitano per la
partecipazione a questa guerra
-La guerra porta anche innovazioni tecnico-scientifiche.

MOTIVAZIONI
 28 giugno 1914 uno studente bosniaco uccide durante una visita a Sarajevo l’erede al trono
d’Austria e la moglieFrancesco Ferdinando
 Sarajevocapitale Bosnia la quale era stata annessa a impero austro-ungarico qualche mese
primac’è sorta di malcontento generale che si crea in Bosnia
 lo studente bosniaco si rifugia in Serbial’attentatore faceva parte di un’organizzazione
irredentista che aveva la sua base in SerbiaSerbia è una nazione indipendente rispetto
all’imperoil governo serbo tollerava questi movimenti autonomi (irredentisti), dava asilo agli
irredentisti.
 l’uccisione di Francesco Ferdinando arriverà a provocare un conflitto che porterà al termine circa 15
milioni di mortiera uno dei tanti attentati terroristici contro le teste coronate europee (Italia nel
1900 attentato di Bresci contro Umberto I) sembrava una situazione che rientrava nella
normalità ma tanto bastò all’Austria per chiedere alla Serbia di ripremere questa organizzazione
irredentista e di stradare lo studente nelle prigioni austriachela Serbia che non cercava altro ché
queste motivazioni rifiuta di punire l’organizzazione e cosi l’Austria gli manda un ultimatum
 nell’Europa del 1914 c’erano tutte le premesse per lo scoppio di un conflittoil 23/07 l’Austria
invia l’ultimatum alla Serbia e muove guerra
 la Russia di Nicola II compie il secondo passo, in quanto ortodossa si sente protettrice della Serbia
 la Serbia con l’appoggio russo accetta dell’ultimatum una minima parte: respinge la clausola che
prevede la partecipazione dei funzionari austriaci nell’indagine sui mandanti dell’attentato
 così L’Austria sapendo che la Serbia non avrebbe punito gli attentati, reputo la risposta serba
insufficiente e così un mese dopo l’attentato dichiara guerra alla Serbia
 il giorno successivo il governo russo si mobilita a fianco della Serbia
 l’Impero Russo confina con l’impero tedesco (spartizione della colonia tra Germania e Russia)la
Germania che soffre di sindrome d’accerchiamento (da una parte Francia e dall’altra Russia) decide
di dichiarare guerra alla Russia inviando un ultimatum intimando di sospendere azioni militari
 24h dopo la Russia respinge l’ultimatum e immediatamente la Germania dichiara guerra alla
Russia lo stesso giorno la Francia, alleata della Russia, decide di mobilitarsi a fianco della Russia
 il 3/09 la Germania dichiara guerra anche alla Francia
 i veri artefici della prima guerra sono i Tedeschila Germania dichiara guerra a tutti
 la Germania attua un appoggio incondizionato all’Austriala guerra non riguarda i tedeschi però la
Germania reagisce così perché soffriva del complesso di accerchiamento (ha paura di quanto può
succedere sia su confine orientale e occidentale) e ha delle ambizioni internazionali (è una sorta di
passaggio tra oriente e occidente e i tedeschi si sentono in dovere di affermarsi a livello
internazionale), inoltre la volontà dell’unità tedesca è prussiana c’è una grande spinta da parte
delle forze armatec’erano quindi motivazioni di carattere politico (prestigio internazionale) e di
carattere militare

TECNICHE DI GUERRA
 Strategia tedeschi rapidità e sorpresa nel fare battaglia agli altripiano di guerra elaborato dal
capo di stato maggiore e prevede una serie di attacchi rapidi e vincenti
 il piano di questa guerra lampo:
 primo aspettoattacco rapido contro la Franciadopo di che mettendo fuori combattimento la
Francia si sarebbe confrontata sul fronte orientale (Russia)
-per attaccare la Francia (confinante con Germania ma a nord Belgio), l’attacco tedesco avviene
passando dal Belgio, che viene occupato da loro in pochi giorni, 5/09il Belgio si dichiara neutrale
e i tedeschi senza dichiarazione di guerra invadono il Belgio
 i tedeschi vogliono attaccare la Francia dal Belgio (nord-est) dove non avevano difese
 la violazione della neutralità belga però provoca la reazione della Gran Bretagna che quando lo
vede dichiara guerra alla Germania (tra 4-5/09)
 la Germania non aveva un piano di attacco contro la Gran Bretagna poiché pensavano che gli
inglesi non sarebbero mai intervenuti in questo conflitto erano solo alleanze difensive
 I tedeschi non avevano valutato l’opinione pubblica inglese la quale spinge il proprio governo ad
intervenire contro la Germania
 gli uomini politici tedeschi così danno dimostrazione di scarsa lungimiranza tutti I governi non
avevano la minima idea di cosa stesse accadendo (pensavano il conflitto si sarebbe risolto in breve
tempo)talmente era forte questa convinzione (che la guerra sarebbe finita presto), che ci sono
lettere di soldati che scrivono alla famiglia che torneranno a casa presto
 inoltre, in tutte le città principali europei iniziano manifestazioni: da una parte I bellicisti (chiedono
la guerra) dall’altra I pacifisti
 altro aspetto da considerare è quello del richiamo al patriottismo (lo spirito patriottico che muove
queste forze è una degenerazione del nazionalismo) gli intellettuali di ogni nazione chiamano il
proprio popolo ad una spinta patriottica c’è anche questa motivazione
 anche coloro che erano titubanti sulla guerra accolgono le posizioni patriottichenemmeno I
partiti socialisti (erano pacifisti) resistono al fascino del patriottismo nasce anche il partito social-
democratico tedesco tutto ciò perché viene vista come una guerra di patria e breve
 la guerra era vista come un vero atto eroicobattersi per la propria patria ed affermare il proprio
credo patriotticoil patriottismo quindi si trova sopra alle divisioni politiche
 il partito social democraticovota a favore dei crediti di guerra
 un atteggiamento analogo preso dal partito social democratico austriacoanche questo vota a
favore dei crediti di guerra
 anche il partito socialista inglese fa la stessa cosa
 anche i socialisti franceseentra a far parte del governo che guiderà l’esorti della guerra, dopo
l’uccisone di Jean Jaurès, politico francese, il 21 luglio a opera di un nazionalista durante una
manifestazione di protesta
 vi è quindi una preparazione mentale alla guerra

LA GRANDE GUERRA
 Iniziano a circolare mitragliatrici automatiche e cerano cannoni a lunga gittatanonostante tutti I
piani di guerra la faccenda non andò così
 Coloro che puntano sulla guerra di movimento sono i tedeschinon avrebbero potuto sostenere
una guerra nulla
 Inizialmente I tedeschi ottengono una serie di successicostringono la Francia alla ritirata sul fiume
della marna (poco lontano da Parigi)
 Sul fronte orientale le truppe tedesche comandate dal generale Hindenburg fermano i russi che
cercano entrare nella zona della Poloniarussi sconfitti in battaglia Tannenberg e laghi masuri
queste due battaglie segnano vittoria tedesca su entrambi i fronti
 La contro offensiva russa avvenuta dopo qualche settimana, mette in grave crisi gli austriaci
hanno paura che i russi possano rivolgere le loro attenzioni contro l’Austria—>perciò dalla guerra di
movimento si iniziano a scavare le trincee (reticolati dove i soldati si rifugiavano)
 Nella trincea un solo uomo poteva difendere la propria posizione poiché trovandosi al confine con il
terreno era in una posizione vantaggiosa
 La guerra rapida diventa una guerra di logoramento
 6/09 1914I tedeschi vengono ricacciati offensiva sul fiume della marna
 Nei primi 4 mesi di guerra perdono la vita 400 000 uominila guerra si trasforma in una carneficina
 Quando un esercito avanza riesce di pochi km
 Dal punto di vista della vita dei soldati nelle trinceeera molto difficile vivervi e si alternavano una
serie di sterili attacchi a lunghi periodi di stallo
 I piani di guerra rapida tramontano e diventa essenziale ruolo Gran Bretagnapuò contare su molti
uominiperché impero coloniale
 La Gran Bretagna aveva anche una superiorità navale rispetto alla Germania che però non resta in
dietro e si doterà di flotta sottomarini per affondare le navi inglesi
 I paesi neutraliavrebbero potuto rompere gli equilibri formatimolte di queste potenze minori
approfittano del conflitto per soddisfare le loro ambizioni territorialida conflitto europeo si passa
a mondiale
 Nell’agosto del 1914 il Giappone alleato della Gran Bretagna dichiara guerra alla
GermaniaGiappone voleva allargare la propria influenza commerciale I tedeschi avevano infatti
dei porti confinanti con la Cina
 In quel periodo la Turchia si schiera con Austria e Germania in funzione antirussa
 Settembre 1915a fianco della Turchia interviene anche la Bulgaria mentre nel campo opposto nel
1916 interviene il Portogallo e sempre in quell’anno di agosto anche la Romania
 Dal 1914-17 la guerra assume un connotato mondiale
 Con l’ingresso degli Stati Uniti vi saranno anche la Cina e il Brasile
 Il teatro Principale della guerra è l’Europa però coinvolge tutto il mondo

ITALIA
 L’Italia da un primo momento resta neutrale e decide di non entrare nel conflittotriplice alleanza
(trattato difensivo)
 In caso di dichiarazione di guerra l’Italia non è tenuta ad intervenire
 2/09 1914il governo presieduto da Salandra dichiara la neutralità italianadecisione presa
perché Germania ed Austria dichiarano guerra
 Italia aveva delle questioni irrisoltetrentino e la Venezia Giulia (Trieste)così nell’opinione
pubblica italiana iniziano a farsi strada gli interventisti e I non-interventisti (=neutralisti)
 Interventisti=erano I custodi della tradizione garibaldina (repubblicaniPrima guerra
mondiale=prosecuzione guerre risorgimentali, mazziniani, e associazioni irredentiste che vedono
grande guerra come l’occasione per concludere una volta per tutti I conti con l’Austriavogliono
l’Italia in guerra):
-c’erano I nazionalistivogliono la guerra in Italia perché avrebbe rafforzato lo spirito nazionale i
nazionalisti vogliono l’Italia a fianco dell’impero ottomano, Austro-Ungarico e tedesco in modo che
anche l’Italia potesse affermare la propria potenza imperialista
-Poi i conservatoriSalandra e Sonninochiedono partecipazione al conflitto solo per risolvere
questioni territoriali interne
 Neutralisti (non-interventisti):
-Giolitti è per la linea della neutralità perchédice che la guerra non conviene a nessuno e
sarebbe solo uno spreco di risorse e forse e potrebbe mettere a rischio la tenuta della monarchia in
ItaliaGiolitti intuisce che la guerra non sarebbe stata breve
-Benedetto XV—>pacifismoil mondo cattolico si oppone alla guerrapronuncia delle frasi
chiamando la guerra “un inutile carneficina”il papa non può schierarsi a favore della guerra
Benedetto XV era preoccupato perché temeva che l’Italia si schierasse a fianco terza repubblica
francese che era laica
-Estrema sinistra (CGL e partito socialista)si pronunciano contro la guerraguerra combattuta
contro proletari che lottano contro altri proletari alla fine della guerra loro conteranno quanto
prima
-Benito mussolini (partito socialista)rompe con il partito socialista e passa dalla parte degli
interventisti
 La maggioranza in Italia è neutralista
 Una piccola corrente degli interventistiI giovani intellettuali che avevano ispirazioni
patriottichetra loro I filosofi Giovanni Gentili e Benedetto Prezzolini e Luigi Einaudi e Gaetano
Salveminierano favorevoli alla guerraAnche Gabriele D’Annunzioil poeta vate della nazione,
si dichiara favorevole alla guerra
 Iniziano poi una serie di manifestazioni favorevoli e contrarie all’intervento dell’Italia in guerra
 Novembre 1914 Mussolini fonda un giornale il popolo di Italia diventerà la principale tribuna
politica dell’interventismo di sinistra

ITALIA IN GUERRA

Ruolo determinante dell’entrata dell’Italia in guerra lo ebbe la corona italiana. Fin 1914 ci si rende conto
che il piano della guerra lampo (=con attacchi rapidi ma significativi) che avrebbero voluto intraprendere i
tedeschi, naufraga.

Sonnino (ministro degli esteri) e Salandra (presidente del consiglio) contatti segreti con l’intesa. 26 aprile
1915 questi vedranno la luce con il Patto di Londra. L’Italia insieme a Francia, Inghilterra e Russia prende
parte alla grande guerra. Clausole: in caso di vittoria l’Italia avrebbe ottenuto il Trentino (sud-Tirolo=
confine naturale delle alpi), Venezia giulia e penisola istriana, tranne fiume, parte della Dalmazia e parte
delle isole che si trovano nel nord del mar Adriatico. bisognava superare le resistenze del parlamento La
maggioranza rappresenta le forze neutralisteGiolitti non era ancora a conoscenza del patto quando viene
sottoposto al parlamentole volontà neutralista del parlamento viene scavalcata: Salandra voleva
dimettersi perché non voleva presentarsi in parlamento proponendo une guerra senza avere la
maggioranza dalla sua parteil re, garante dell’accordo, si assume le responsabilitàè sotto la spinta della
corona italiana che l’Italia decide di entrare il guerra

Maggiomanifestazioni in piazza. Quelle che poi verranno chiamate “le radiose giornate di maggio”
servirono a convincere l’opinione pubblica a partecipare alla guerra. Il 20 maggio 1915 il parlamento,
costretto a scegliere tra adesione alla guerra e la sfiducia al governo, vota per l’entrata dell’Italia in guerra.
Il solo voto contrario fu quello dei socialisti. Il re concede i pieni poteri al governo (scavalcata la volontà
popolare). 23 maggio 1915 l’Italia dichiara guerra all’Austria e il giorno dopo (24 maggio) entra in guerra. --
Socialisti sono isolati dal resto del parlamento e decidono di seguire un’altra strada: aiutano la nazione ma
non aderiscono alla guerra.

Dal momento dell’Italia in guerra si era diffusa la falsa speranza che una rapida campagna militare sarebbe
bastata per ribaltare la situazione. Inghilterra Francia e Russia “corteggiano” l’Italia per ribaltare le sorti
della guerra, ma la realtà si dimostrò diversa le forze austro-ungariche erano in minoranza perché
impegnate in altri fronti e, seppur per pochi chilometri, ripiegano dalle posizioni di attacco italiane lungo il
corso dell’Isonzo (affluente del Po che parte dal Carso). Esercito italiano era comandato da Luigi Cadorna
iniziano una serie di battaglie dette “le battaglie sull’Isonzo” (12/13 durante tutta la guerra) e le sorti della
guerra con l’entrata dell’Italia non cambiaronoquando l’esercito austrico ripiega sulle proprie posizioni,
perde circa 20/30 km. Questi pochi chilometri conquistati dall’Italia, alla fine le costeranno 250mila tra
morti e feritigrande massacro. Alla fine del 1915, di fatto, l’esercito italiano si trova a combattere dalle
stesse posizioni di maggio e giugno (avanzamento minimo). Situazione analoga anche sul fronte
franceseschieramenti immobili. Vengono sacrificate inutilmente troppe vite.

Generali avevano una concezione della guerra ottocentescal’ultima battaglia 1870 a Sedan. Questa
concezione vedeva qualche battaglia e infine una battaglia campale, dove si sarebbero decise le sorti della
guerra. Cercavano una battaglia risolutiva con la quale rovesciare le sorti. Queste non si rovesciarono fino al
1917/1918.

Tra 1915/1916 qualche successo di rilievo colto dall’esercito austro-tedesco contro la Russia. Durante
estate gli attacchi tedesco-austriaci sul fronte orientale hanno un buon esito (non erano battaglie risolutive,
qualche avanzamento). inizio 1916 tedeschi attaccano massicciamente i russi, ottenendo qualche successo.
Febbraio 18 a Verdun i tedeschi attaccano anche i francesi. Lo scopo non era la conquista della regione ma
quello di sfiancare l’esercito francese. Questa battaglia si conclude dopo quattro mesi. I francesi
schierarono una grande artiglieria Il costo era altissimo sia dal punto di vista delle vittime sul campo di
battaglia, ma anche dal punto di vista economico. I francesi resistono e, insieme agli inglesi, organizzano
una contro-offensiva sulla Somma (fiume parte nord-est della Francia). Questa contro offensiva si
trasformerà in una battaglia di logoramentola più grande carneficina che l’umanità vide fino a quel
momento: (600mila uomini, di tutti e due gli schieramenti, perdono la vita da febbraio a giugno). Giugno
1916 l’offensiva tedesca si andava esaurendo e l’esercito austriaco passa il contrattacco sul fronte italiano.
Provano ad entrare nel trentino italiani sorpresi dall’attacco, dalla così detta “spedizione punitiva”. Gli
austriaci volevano punire gli italiani perché l’Italia aveva cambiato schieramento (inizialmente erano
alleati). Gli italiani sono costretti a ritirarsi sull’altopiano di Asiago fino all’anno successivo. Davanti a questo
insuccesso (nonostante non avrà perdite territoriali) contraccolpo psicologicogoverno Salandra costretto
alle dimissioni e nasce un nuovo governo di coalizione nazionale guidato da Paolo Boselliciò non porto
cambiamenti nella condizione militare italiana (nel corso dell’anno altre 5 battaglie sull’Isonzo (che non
risolsero nulla). Unico risultato: presa di Gorizia ma fu più un risultato psicologico che territoriale.

Cadorna: lanciava i suoi uomini all’attacco, ma di fatto questi erano infruttuosi. La parte meno statica della
guerra il fronte orientale dove l’esercito russo inizia a prendere iniziativa. Lanciano un’offensiva violenta e
riconquistano i territori persi l’anno prima conquistati dai tedeschi. I risultati ottenuti non bastano per
riequilibrare la situazione. L’intesa sapeva che avrebbe vinto la guerra, il problema era sapere
quandoGermania, Austria Ungheria e impero ottomano erano inferiori numericamente ed
economicamente.

Flotta tedesca esatte 1916 tenta di attaccare la flotta ingleseiniziano una sorta di guerra sottomarina
(oceano Atlantico) e silurano le navi inglesi, sia militari che commerciali. Sottomarini oggi funzionano
tramite radar e sonar (per individuare pericoli e per orientarsi); durante la grande guerra questi non c’erano
e, quando sganciavano i siluri, lo facevano senza sapere cosa ci fosse in superficie. In Inghilterra c’è una
sorta di blocco continentale (non c’è aviazione) e l’unico mezzo per portare gli inglesi nel continente erano
le navi, ma quella zona era presidiata dai sommergibili tedeschi. 1916 la flotta tedesca tenta invano di
attaccare la flotta inglese, nella penisola dello Jutlandbattaglia navale nessun effetto. Grandi perdite,
tedeschi sconfitti malamente e rinunciano allo scontro via mare.

Questi due anni e mezzo di guerra non risolvono la situazione di stallo del 1914, non vi fu alcun
mutamentol’unica differenza con le battaglie ottocentesche fu lo sviluppo delle armi (vennero utilizzate
le mitragliartici) e proprio per questo ogni assalto era una vera e propria carneficina. Dal punto di vista
tecnico, le trincee erano il vero protagonista: tunnel scavati nel terreno tramite da cui difendere la propria
posizionecosa più semplice e “primitiva” durante la guerra. Vita nelle trincee: sempre allerta, monotona
(potevano passare settimane senza che accadesse nulla) e logorava i soldati sia dal punto di vista fisico
(igiene e malattie) che da quello moralegetta i soldati in una sorta di apatia mentale perché soldati erano
giovani ragazzi esposti a ogni tipo di rischio (intemperie, bombardamenti...) e a una vita spesso monotona.
Uscivano dai loro ricoveri solo per fare il pattugliamento in attesa dell’assalto. Questi assalti partivano dalle
prime ore del mattino ed erano preceduti da un fuoco di preparazione, usato per spaventare, dall’esercito
avversarioscopo: eliminare ogni scopo di sorpresa dell’attacco. Si inizia a fare un minimo uso
dell’aviazione: aerei volavano a bassa quota e sulle trincee scaricavano delle bombe di gas nervino, vietato
dopo la Prima guerra mondiale perché si moriva tra atroci sofferenze.

Prima pare della guerra si verifica una sorta di entusiasmo perché vi era il desiderio di gloria, in seguito si
sviluppa una rassegnazione, ci si comincia a rassegnare al proprio destino.

Tra soldati (es: dell’esercito italiano) c’erano anche problemi di comunicazione un soldato siciliano (che
non parlava italiano perché l’Italia era frammentata: c’erano i dialetti) a cui venivano dati gli ordini in
italiano, non capiva. Si verificarono, inoltre, casi di insubordinazione (=si rifiutavano di andare incontro al
fuoco nemico). I soldati che non obbedivano agli ordini venivano processati dalla corte marziale (=tribunale
militare) e venivano fucilati in seduta stante davanti agli altri soldati.

Le guerre non portano solo morte e distruzione ma anche uno sviluppo di nuove tecnologie: utilizzo delle
armi chimiche (gas nervino), sviluppo dell’aeronautica, inizio della nascita dei carri armati, dei
sommergibilinascono per esigenze della guerra ma poi diventano uno strumento di tutti i giorni: ad
esempio i cingoli dei carri armati (no ruote di gomma) vengono utilizzati per strumenti agricoli (trattori) o
per mezzi di lavoro (gru e scavatrici).

LA BATTAGLIA DI CAPORETTO

 1917fu un anno difficile per la guerra


 Luigi Cadorna ordina delle offensive sull’Isonzo (fronte tra esercito italiano e austro-
ungarico)costi umani altissimi
 Iniziano le manifestazioni di insubordinazione
 Torino 22-26/09 c’è una manifestazionec’erano segni di malcontento perché iniziavano a
scarseggiare i generi alimentarivi parteciparono donne e operai (Torino era una città industriale)
 I fatti come quelli di Torino rappresentavano un campanello di allarme per le sorti dell’Italia in
guerra
 Le linee italiane vengono attaccate dalle truppe tedesche del fronte russo24/10/17 un’armata
austriaca attacca le linee italiane a Caporetto (villaggio in Slovenia)
 Per la prima volta viene usata la tattica dell’infiltrazione=penetrare più rapidamente possibile nel
territorio nemico (Italiano)questa manovra fu così efficace ed inattesa che gli austroungarici e i
tedeschi dilagano nel territorio italiano
 Così i cittadini furono costretti ad abbandonare le proprie case perché il territorio venne occupato
dai tedeschi e austro-ungarici
 Due settimane dopo l’esercito italiano di dimezza (da 400 000 a 200 000 unità) molti
approfittarono di questa battaglia per disperdersi e tornare a casa
 Il fronte italiano si rompe in quanto i militari italiani non erano convinti della bontà delle azioni di
Cadorna, poi perché i rapporti di forza erano nettamente a favore delle truppe avversarie. Inoltre,
nell’esercito italiano c’era un problema di comunicazioneCadorna fa ricadere la colpa di questo
problema sulle truppea questa dichiarazione segue una sommossa generale delle truppe italiane
 Precipita quindi il rapporto tra il comandante e l’esercitoCadorna viene rimosso e sostituito con il
generale Armando Diaz, più attento alle esigenze dei soldati
 Diaz fa testare gli uomini sulla riva del Piave (monte grappa come rifugio)l’Italia perde molto
territorio ma riesce a limitare i danniqui l’esercito italiano dimostra di sapere combattere
 L’avanzata degli austro-tedeschi fa rispondere l’esercito italiano il quale riesce a bloccare l’offensiva
 La sconfitta di caporetto ebbe ripercussioni positive sull’andamento dell’Italia in guerratutta la
nazione si stringe per difendersi dall’attacco dei nemici
 Tutto ciò rende possibile nuovo a scenarioviene affidato il governo a Vittorio Emanuele Orlando
(Salandra viene mandato via) con il compito di presiedere un governo di unità nazionale
(coinvolgere tutte unità possibili in quel momento difficile)
 I leader assicurano solidarietà allo sforzo bellico italiano
 Il comando supremo mise in atto misure migliori per truppe italianevitto più abbondante,
possibilità di tornare a casa più volte e maggiori possibilità di svago
 Dal 1918 svolta opera di propaganda fra le truppe si diffondono i giornali di Trincea e si crea la
leva del servizio P (=propaganda)servizio affidato ad ufficiali inferiori e molti intellettuali di
prestigio iniziano a scrivere su questi giornali
 Attraverso la propaganda ci sono vantaggi materiali per i soldati: es. promettevano la terra ai
contadini
 Questa guerra però viene dipinta anche come guerra democratica =una guerra che una volta
terminata avesse e potesse dare maggiore speranza e democrazia a tutti e a tutta la nazione

GLI USA IN GUERRA E WILSON

 Notte 6/7 novembre 1917gruppo di Bolscevichi entra nel palazzo del governo provvisorio russo e
con un colpo di stato prende il potere che viene assegnato ad un governo rivoluzionario guidato da
Leninquest’avvenimento dove Lenin dichiara di volere una pace senza annessioni verrà sancito da
un armistizio il 3/03 1918
 Si ristabilisce il confine con la Polonia e la Russia, poiché si è ritirata, deve accettare le condizioni
della Germania poiché si è ritiratala Russia perde ¼ dei territori che possedeva in Europa
Grazie a questa pace Lenin a salvare il nuovo stato, a salvare il suo governo e a dare alla Russia un’impronta
verso il socialismogoverno rivoluzionario russo è un governo di matrice socialista.

Bisognava rispondere alla sfida che Lenin aveva lanciato al mondo intero perché per la prima volta il
socialismo di afferma in una nazione: la Russia che territorialmente è la nazione più grande del
mondonuova minaccia che va al di là della guerra: la minacci aideologica del socialismo. Per sconfiggere
questa diffusione del socialismo, gli stati dell’intesa devono dare un carattere ideologico alla guerrala
guerra viene presentata come una crociata della democrazia contro l’autoritarismouna guerra dove
quello che va difeso è la libertà dei popoli contro l’imperialismo tedesco. Questa trova il suo massimo
interprete nel presidente americano Woodrow Wilson. Wilson, già nell’aprile del 1917 (quando stati uniti
entrano in guerra), aveva dichiarato che gli USA non avrebbero combattuto per rivendicare i
territoriobiettivi di Wilson erano, dal punto di vista militare, rendere libera la navigazione e in secondo
luogo arrivare a un accordo dove regnasse la pace universale.

Gennaio 1918 come risposta all’armistizio russo tedesco, Wilson precisa le sue idee attraverso i 14
puntistila un discorso dove mette in evidenza quali i sono i 14 punti e cosa sarebbe successo dopo la
grande guerra (l’intesa sapeva che avrebbe vinto la guerra, bisognava solo sapere quando). Oltre ai 14 punti
fa un’invocazione per far terminare la democrazia segreta, perché gli accordi democratici venivano spesso
stretti segretamente, vuole ripristinare libertà di navigazione, abbassare i dazi doganali (=libero scambio) ed
evidenzia come ridurre gli armamentigli stati dovevano vivere in pace seguendo questi criteri.

Wilson voleva ridisegnare l’assetto europeo che sarebbe nato dopo la grande guerra: liberazione del Belgio
dall’occupazione tedesca, della Serbia dall’austro-Ungheria e la liberazione della Romania; evacuazione dei
russi dai territori occupati; la restituzione alla Francia dell’Alsazia e della Lorena; liberazione della polonia
dai tedeschi e russi e il principio di auto-determinazione dei popoliinterpretazione della guerra opposta a
quella che diede Leninper Wilson la guerra scoppia per questioni di nazionalità: ogni popolo in qualche
modo doveva auto-determinarsiquesto programma prevede la creazione questo piano prevede la
creazione della società delle nazioni la quale avrebbe dovuto assicurare il rispetto delle norme di
convivenza dei popolil’idea di Wilson è legata all’illuminismo (il primo che parlò della creazione di una
società delle nazioni fu Kant).
I 14 punti rappresentano una rivoluzione rispetto ai principi della diplomazia antecedente alla Prima guerra
mondialeidea di Wilson accolta da una maggioranza dell’opinione pubblica come “nuovo vangelo”, che
avrebbe dovuto assicurare, una volta attutato, una lunga era di pace. I governanti dell’intesa condividevano
in parte il programma di Wilson, perché le nazioni dell’intesa che avevano combattuto sacrificando uomini,
non possono continuare una guerra dove non ci sarebbero state nuove annessioni territoriali (secondo il
principio di nazionalità non ci sarebbero state)ogni paese combatteva per i propri obiettivi bellici. I
governi di Francia, Inghilterra, Italia dovevano mostrare di accettare il programma di Wilson, anche se non
piacevalo accettano perché senza l’aiuto americano non avrebbero vinto la guerra e perché temevano
che il bolscevismo (che aveva preso potere in Russia) potesse diffondersi nel loro paese.

ULTIMO ANNO DELLA GUERRA (1918)

All’inizio del 1918 i due schieramenti erano ancora in una situazione di equilibrio: la partita decisiva si stava
giocando su fronte francese. primi mesi 1918 i teschi fanno un’ultima offensiva contro la Franciaultimi
giorni di marzo i tedeschi sfondano le linee francesi a San Quintino e Arras, avanzano in territorio francese e
l’attacco prosegue nei mesi successivi. A giugno l’esercito guidato da aveva ripreso la posizione
originariaParigi bombardata dai cannoni tedeschi.

A giugno gli austrici tentano un colpo decisivo sul fronte italianosul Piave decidono di attaccare l’Italia.
L’esercito italiano resiste per una settimana: Il Piave (che di natura, rispetto ai grandi fiumi, è piccolo e
facilmente attraversabile) a causa delle abbondanti piogge era diventato un ostacolo per gli
austriacil’attacco austriaco si esaurisce. Metà luglio capita la stessa sorta anche ai tedeschi che si
trovavano sulla Marnaattacco via via si esaurisce. Truppe anglo-francesi, dopo aver fermato i tedeschi,
con l’aiuto degli stati uniti, iniziano il contro-attacco8/11 agosto battaglia di Amiens dove i tedeschi
subiscono la prima grande sconfitta sul fronte occidentaletruppe tedesche dopo sconfitta clamorosa
iniziano a indietreggiare, perdono territorirealizzano di aver perso la guerra

Aiuto degli stati unitideterminante perché hanno produzione industriale enorme: riforniscono i propri
alleati di armipotenza industriale al mondo, producono tante armi in un mese quante Germania e Austro-
Ungheria producono in un annoin una guerra conta sia la bravura di un esercito che i mezzi a
disposizione che hanno gli eserciti.

Generali tedeschisconfitta della guerra, provoca crisi politica in Germania perché sanno che l’intesa li
avrebbe costretti a un armistizio molto duro, che nessuno voleva firmare. L’esercito intanto torna in
Germania, che voleva concludere la guerra con l’esercito ancora intatto e senza la perdita di
territoriiniziano delle trattative. Il compito di aprire le trattative tocca a un governo di coalizione
democratica, che prevedeva la partecipazione di social-democratici e del partito cattolicosi sperava che
un nuovo governo avrebbe portato l’intesa a non essere troppo dura con la Germania, ma ormai era troppo
tardi. Fine settembre, intanto, la Bulgaria esce e si dichiara sconfitta dalla guerra, a ottobre tocca l’impero
turco (ottomano) dichiara l’armistizio e, sempre a fine ottobre, si consuma l’atto finale dell’Austria-
Ungheria. Le nazionalità slave chiedono la dipendenza dall’Austria-Ungheria (conflitti nell’impero). Il 24
ottobre del 1918 gli italiani contro attaccano sul Piave, l’esercito austriaco si ritira e vengono sconfitti nella
battaglia decisiva di Vittorio Veneto. Gli austriaci sono costretti il 3 novembre 1918 a firmare il trattato di
Villa Giusti (presso Padova) e l’Austria firma la resa contro l’Italiaresa nota il 4 novembre. L’11 novembre
è la volta della Germaniaultimo atto della Prima guerra mondiale.

Nel frattempo, in Germania, che più degli altri aveva contribuito allo scoppio della grande guerra, c’è una
rivoluzione. Il Kaiser è costretto a fuggire in Olanda, la stessa cosa fa l’imperatore austriaco. Il governo
germanico viene affidato a un social democratico: Ebert, al quale venne affidato il compito di firmare
l’armistizio. Le condizioni dell’armistizio furono durissime: consegna dell’armamento pesante e della flotta
(che per non cadere nelle mani nemiche si auto affondò), ritiro delle truppe tedesche sulla linea del Reno,
annullamento dei trattati con Russia e Romania e la restituzione dei prigionieri di guerra. La guerra che era
nata per sconfiggere un conflitto locale, divenne una guerra mondiale. Il bilancio fu drammatico: tra 8 e 9
milioni di morti e oltre 20 milioni di feriti gravi o mutilatiintera generazione spazzata via dalla guerra.
Inghilterra, Francia e Italia e gli altri stati dell’intesa escono vincitrici ma provate dallo sforzo sostenuto. Il
popolo tedesco sa che l’esercito era arrivato fino a Parigi e ad un certo punto si trovano sconfitto disfatta
particolare: nell’opinione pubblica circolò la voce che la Germania avesse vinto la guerra e che la Francia si
fosse arresa.

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