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La produzione di statistiche è un’attività spesso complessa che segue regole, procedure e metodi propri della
disciplina che si chiama statistica; essa è inoltre solo la manifestazione più evidente ed immediata dell’applicazione
della statistica.
Definizione 1.1
La statistica è la disciplina che elabora i principi e le metodologie che presiedono al processo di rilevazione e
raccolta dei dati, alla rappresentazione sintetica e alla interpretazione dei dati stessi e, laddove ve ne siano le
condizioni, alla generalizzazione delle evidenze osservate.
N.B. ‘laddove ve ne siano le condizioni’ ↬ solo il calcolo delle probabilità consente di effettuare induzioni
↳
John Graunt e William Petty svilupparono un nuovo indirizzo di
ricerca, che prese il nome di Political Arithmetic, caratterizzato
dall’uso del metodo empirico induttivo, proprio delle scienze
naturali, nell’investigazione dei fenomeni demografici e sociali.
▧La parola ‘statistica’ viene utilizzata per la prima volta per designare l’indirizzo scientifico iniziato in Germania da
Hermann Conring, con l’avvio di un insegnamento universitario di scienza politica avente per obiettivo la descrizione
delle ‘cose notevoli di uno Stato’.
▧Occorsero due secoli perché si sviluppasse quella branca della matematica che ha a che fare con la logica
dell’incerto, il calcolo delle probabilità, e perché fosse affrontato il problema della ‘misura dell’incertezza’
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▧Un importante avanzamento è rappresentato dalla formulazione del metodo dei minimi quadrati.
↳ Date n misure di una stessa grandezza, qual è la sintesi di tali misure che
meglio approssima la grandezza incognita?
Secondo il metodo dei minimi quadrati, la sintesi migliore è data dalla
media aritmetica delle n misure.
L’introduzione del metodo viene attribuita congiuntamente a Legendre e
Gauss.
Quando l’attività operativa presenta una certa complessità, la decisione di realizzarla viene presa così:
▧ Individuazione e descrizione dello scopo dell’attività;
▧ Analisi della situazione di partenza;
▧ Esame dei mezzi e degli strumenti da utilizzare;
▧ Previsione dei risultati conseguibili;
▧ Decisione finale.
In ogni attività operativa di qualche rilevanza e complessità, la statistica può essere di ausilio per assumere
decisioni ponderate, fondate sulla osservazione e sulla previsione dei fatti.
↳
Sulla qualità di tale offerta informativa vigila la Commissione per la
garanzia dell'informazione statistica istituita presso la Presidenza del
Consiglio dei ministri.
Dal 1989 l’Istat svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento, assistenza tecnica e formazione all’interno del Sistema
statistico nazionale (Sistan)
L’Istat si avvale del supporto del Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica
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1.5.2 L’Eurostat e il Sistema Statistico europeo
L’Eurostat opera all’interno del Sistema statistico europeo, la rete costituita, oltre che dall’Eurostat, dagli Istituti
nazionali di statistica.
L’organo di supporto tecnico del Sistema statistico europeo è il Comitato formato da:
▧Eurostat;
▧Presidenti degli Istituti nazionali di statistica degli Stati membri e dei paesi dell’EFTA (European Free Trade
Association).
Formulazione del Programma statistico europeo, avente a oggetto:
▧lo sviluppo;
COMPITI COMITATO ↬ ▧la produzione;
▧la diffusione delle statistiche europee
tramite l’individuazione dei principali settori e obiettivi delle attività
statistiche nell’orizzonte temporale di un quinquennio.
rafforza garantisce
il ruolo degli Istituti nazionali di statistica: che le statistiche europee prodotte dai Paesi
▧di coordinamento dei sistemi statistici nazionali; membri:
▧di sostegno del principio di indipendenza ▧siano affidabili;
professionali degli Istituti stessi. ▧seguano criteri e definizioni comuni;
affinché le informazioni siano sempre
comparabili e armonizzate.
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1.5.3 Altre fonti nazionali e internazionali
Vari altri enti, pubblici e privati, producono e rendono disponibili statistiche settoriali.
A livello nazionale:
▧Banca d’Italia: moneta, intermediari e finanza, finanza pubblica, sistema dei pagamenti, rapporti con l’estero…
▧Camere di Commercio;
▧INPS;
▧INAIL;
▧ACI.
A livello internazionale:
▧Banca Centrale Europea, BCE: banca centrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i Paesi
dell’Unione europea che hanno aderito alla moneta unica e che formano la cosiddetta zona euro;
▧Commissione statistica delle Nazioni Unite: commissione del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite
che produce le varie statistiche demografiche, economiche e commerciali necessarie alle agenzie ONU;
▧Fondo monetario internazionale, IMF: organizzazione costituita dai governi nazionali di 189 Paesi che ha come
obiettivi: la promozione della cooperazione monetaria internazionale e della stabilizzazione dei cambi, la facilitazione
dell’ espansione della crescita equilibrata del commercio mondiale e l’aiuto agli Stati membri a correggere temporanei
squilibri nelle bilance dei pagamenti;
▧Banca mondiale: istituzione internazionale che comprende a sua volta la Banca internazionale per la ricostruzione e
lo sviluppo e l’Agenzia internazionale per lo sviluppo, hanno come obiettivo la lotta alla povertà e l’organizzazione
degli aiuti e dei finanziamenti agli Stati in difficoltà;
▧Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, OECD: organizzazione internazionale di studi
economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e
un’economia di mercato. In particolare ha come obiettivo la promozione di politiche per realizzare più alti livelli di
crescita economica sostenibile e di occupazione nei Paesi membri, favorendo gli investimenti e la competitività e
mantenendo la stabilità finanziaria, contribuire allo sviluppo dei Paesi non membri, contribuire all’espansione del
commercio mondiale su base non discriminatoria in linea con gli obblighi internazionali;
▧Organizzazione mondiale della sanità, WHO: agenzia speciale dell’ONU per la salute;
▧Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, FAO: agenzia specializzata delle Nazioni
Unite con lo scopo di contribuire ad accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produttività agricola, migliorare la
vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale.
Definizione 1.2
Si chiama collettivo statistico la molteplicità, l’insieme di casi individuali, in cui si manifesta il fenomeno
oggetto di studio.
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L’espressione collettivo statistico è appropriata sia per designare la ‘totalità dei casi’ individuali in cui il fenomeno
studiato si manifesta, totalità che con un termine tecnico si chiama popolazione, sia per indicare la ‘parte della totalità
dei casi’ che viene sottoposta a osservazione, cioè quello che viene tecnicamente chiamato campione.
Definizione 1.3
Si chiama unità statistica il caso individuale componente del collettivo statistico oggetto di studio.
Definizione 1.4
Si chiama carattere ogni aspetto elementare, ogni caratteristica oggetto di rilevazione nelle unità
statistiche nel collettivo.
La rilevazione riguarda sempre una pluralità di caratteri che possono essere studiati singolarmente o in un modo
congiunto; si parlerà comunque di carattere al singolare per intendere un generico carattere tra quelli considerati in
una rilevazione statistica
Definizione 1.5
Si chiamano modalità del carattere i diversi modi con cui questo si manifesta nelle unità statistiche
del collettivo.
Le modalità del carattere devono essere esaustive, ossia devono rappresentare tutti i modi di essere del carattere e non
sovrapposte, nel senso che a ogni unità statistica si può associare una e una sola modalità.
I caratteri sono di due tipi:
▧Qualitativi: hanno modalità costituite da singole parole o da espressioni verbali;
▧Quantitativi: hanno come modalità dei numeri.
Le modalità dei caratteri qualitativi possono essere sconnesse oppure ordinabili.
↳
▧es. sesso/ attività economica/ luogo di nascita
dicotomici politomici
▧possono assumere solo ▧assumono un numero
due modalità finito di modalità distinte
▧es. carattere sesso ▧es. colore di una stanza
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▧le modalità presentano un ordine naturale, ossia
se date due sue modalità è possibile dare un ordine
CARATTERI ORDINABILI ↬
specificando che una precede l’altra
↳
▧es. grado di soddisfazione per un servizio erogato
alla comunità
rettilinei ciclici
possiedono una modalità non hanno vere e proprie
iniziale e una finale modalità iniziali e finali
es. grado di soddisfazione es. giorno della settimana
CARATTERI
QUALITATIVI QUANTITATIVI
DICOTOMICI POLITOMICI
RETTILINEI CICLICI
N.B. quella di carattere continuo è una nozione astratta: nella realtà della
rilevazione, poiché la precisione delle misurazioni è sempre limitata, il carattere
continuo è trattato come se fosse discreto.
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I caratteri quantitativi si distinguono, inoltre, in:
▧ Trasferibili: ha senso ipotizzare il trasferimento di parte del carattere da un’unità a un’altra;
▧ Non trasferibili: non ha senso ipotizzare il trasferimento di parte del carattere da un’unità a un’altra.
Un’ulteriore distinzione tra i caratteri è determinata dalla loro relazione con il fattore tempo:
▧ Caratteri/ Fenomeni di stato: il decorso del tempo è un fattore di disturbo, quindi bisognerebbe misurarli
simultaneamente (es. statura e peso delle persone adulte).
▧ Caratteri/ Fenomeni di movimento: il tempo è un elemento indispensabile per la rilevazione del carattere poiché
determinati caratteri non possono essere rilevati se non con riferimento a un intervallo di tempo; il decorso di esso è
elemento indispensabile per l’esistenza stessa del carattere e tali caratteri non sono altro che il risultato di un
conteggio di eventi che si verificano in un arco di tempo (es. numero di nati/morti).
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1.7.2 Caratteri discreti
▧ La misurazione si risolve in un conteggio;
▧ La scala con cui si misura un carattere discreto è la cosiddetta scala proporzionale;
▧ Le modalità del carattere sono espresse da numeri.
N.B. La misura che il rilevatore annota sottende sempre un intervallo di valori possibili, detto intervallo di
tolleranza, e presenta una deviazione rispetto alla misura effettiva non superiore alla metà dell’unità che
esprime il livello di precisione prescelto
▧La scala con cui si misurano i caratteri continui è quella proporzionale, con l’eccezione dei caratteri per i quali lo 0
è un numero convenzionale che non significa assenza del carattere;
▧Con questo tipo di caratteri il confronto tra le modalità va effettuato mediante le differenze, anziché mediante i
rapporti;
▧La scala a intervalli viene utilizzata quando si parla di misurazione di questo tipo di caratteri.
N.B. La tipologia dei caratteri condiziona la scelta degli strumenti di analisi statistica da
impiegare.
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1.8 Lettura di tipiche tabelle di dati statistici
▧Un qualsiasi numero interno alla tabella si riferisce al sottogruppo della popolazione individuato dalle modalità che
corrispondono alla casella considerata;
▧L’espressione ‘Comp. %’, composizione percentuale, sono le percentuali ottenute come rapporti (moltiplicati per
100) tra i dati assoluti e i totali di riga;
▧Il termine ‘Totale’ che figura sia in entrata orizzontale, sia in entrata verticale, sia nella terza entrata, indica che il
dato prescinde dal carattere a cui si riferisce il ‘Totale’.
Entrambe esigono che sia disponibile la lista delle unità statistiche della popolazione, ossia l’elenco delle unità
statistiche che formano la popolazione, comprensivo delle indicazioni per l’individuazione e la localizzazione delle
unità.
▧elaborazioni statistiche che si effettuano sui dati
del campione;
STATISTICHE CAMPIONARIE ↬
▧approssimazioni di quelle che si otterrebbero se si
facesse una rilevazione censuaria.
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Alcune tecniche di campionamento
Le modalità per formare un campione casuale sono molteplici:
▧Campione casuale semplice: le unità del campione sono selezionate con un meccanismo aleatorio tale da assicurare
a tutte le unità della popolazione la stessa probabilità di essere inserite nel campione; se indichiamo con N il numero
delle unità della popolazione e con n la numerosità del campione, l’estrazione di un campione casuale semplice
equivale a estrarre a sorte n palline da un’urna contenente N palline recanti i numeri da 1 a N che individuano le unità
della popolazione (l’estrazione va intesa senza ripetizione, cioè senza rimettere la pallina nell’urna dopo ogni
estrazione);
▧Campione sistematico: supponendo che il numero delle unità della popolazione, N, sia multiplo della dimensione
del campione, n, assumendo che le unità siano elencate in una lista, definiamo passo di campionamento p=N/n e
selezioniamo casualmente un numero minore o uguale a p. Se r è il numero casuale estratto, si definisce campione
sistematico l’insieme delle unità contraddistinte dai numeri 〚r,r + p,r + 2p, …, r + (n-1) p〛. Se N non è multiplo di n
si assume come passo di campionamento l'intero più vicino a N/n. Sotto certe condizioni, il campionamento
sistematico porta alla formazione di un campione molto simile al campionamento casuale semplice;
▧Campione casuale stratificato: supponendo di avere informazioni aggiuntive sulla popolazione, suddividiamo in
base a queste la popolazione stessa in più classi (sottopopolazioni) denominate strati, ognuno dei quali contiene unità
tra loro omogenee secondo un certo criterio; poi da ciascuno strato, estraiamo un campione casuale semplice di
opportuna ampiezza;
▧Campione casuale a grappolo: supponiamo che la popolazione sia suddivisa in un determinato numero di
sottoinsiemi chiamati grappoli; di tali grappoli prendiamo un campione casuale semplice e consideriamo tutte le unità
appartenenti i grappoli prescelti (censiamo le unità dei grappoli);
▧Campione casuale a due stadi: può essere visto come un campionamento a grappolo in cui, anziché rilevare la
totalità delle unità all’interno del singolo grappolo selezionato, si limita la rilevazione un campione casuale semplice
estratto dal grappolo; si hanno due stadi di campionamento: nel primo stadio si estraggono i grappoli, nel secondo le
unità statistiche oggetto di studio.
Quando il campione è formato con un meccanismo aleatorio, i metodi della statistica inferenziale consentono di
‘estendere’ all’intera popolazione le statistiche campionarie opportunamente elaborate.
Alcune indagini, svolte soprattutto da organismi privati, sono basate per varie ragioni su campioni non probabilistici.
▧Campione per quote: la popolazione viene divisa in strati sulla base di alcune caratteristiche strutturali della
popolazione; vengono poi definite le quote, ossia il numero di persone da intervistare per ogni strato. È demandata
infine all’intervistatore la scelta delle persone da intervistare all’interno di ciascuno strato;
▧Campione a valanga: si individua un primo gruppo di persone da intervistare che possieda le caratteristiche
richieste; queste persone a loro volte ne individuano altre che presentano le medesime caratteristiche. Questa tecnica
è molto utilizzata per popolazioni rare o quando non si dispone di una lista;
▧Campione per testimoni privilegiati: si tratta di individuare le persone che, per gli studi svolti o la professione
esercitata, sono molto esperte sul fenomeno oggetto di studio (testimoni privilegiati). Questo tipo di campione è
utilizzato in indagini che riguardano argomenti complessi e delicati.
Alla base di ogni indagine statistica vi è il cosiddetto piano dell’indagine, che specifica tutti gli aspetti attinenti allo
svolgimento dello studio.
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Il questionario
Il questionario costituisce un insieme coordinato di domande da sottoporre a un campione di unità statistiche o
all’intera popolazione, a seconda che l’indagine sia campionaria o censuaria.
I singoli quesiti del questionario possono essere suddivisi nelle categorie seguenti:
▧Domande aperte: sono domande a risposta libera;
▧Domande chiuse: è previsto un elenco di risposte tra cui l’intervistato è chiamato a scegliere;
▧Domande miste: c’è un elenco delle risposte principali, ma si lascia all’intervistato la possibilità di dare un a risposta
diversa da quelle previste;
▧Domande filtro: consentono di passare direttamente da una batteria di domande a un’altra, evitando di sottoporre
all’intervistato domande non pertinenti;
▧Domande strutturate: sono domande che ammettono risposte ad alternative prefissate e consentono all’intervistato
di scegliere tra varie possibili combinazioni di risposte, spesso presentate in forma tabellare.
Intervista postale
▧invio presso domicilio/luogo di lavoro una busta Intervista via internet
contenente: lettera di accompagnamento,
▧mailing list;
questionario, busta pre-affrancata e pre-indirizzata
▧questionario inviato per posta elettronica;
per il ritorno;
▧questionario restituito nello stesso modo;
▧sollecito telefonico;
▧autointerviste con aiuto del PC
▧questionario predisposto in un sito web;
▧metodo CASI.
▧mail con indirizzo del sito e credenziali per
accedervi;
▧compilazione questionario.
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1.9.2 Esperimenti
Si parla di esperimento quando persone, animali o oggetti vengono sottoposti a un ‘trattamento’ per osservare su di
essi la risposta, ossia la reazione al trattamento.
La condizione sperimentale è determinata dal livello assunto da uno o più caratteri, detti variabili esplicative o fattori.
La lettura riga per riga della matrice dà conto dei dati osservati nella singola unità, mentre la lettura per colonna
informa su come un dato carattere si presenta nelle varie unità rilevate.
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Si avvale di due metodologie fondamentali:
▧verifica delle ipotesi;
▧stima dei parametri: intesi come grandezze riassuntive della popolazione finita
oggetto d’indagine/ come costanti del modello matematico che descrive il fenomeno
indagato.
Entrambe le modalità sono basate sul calcolo delle probabilità.
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