Sei sulla pagina 1di 2

Rappresentazioni statistiche

Possibili collegamenti con altre discipline: Geografia, Storia ed educazione civica, ...

Dati statistici compaiono comunemente su quotidiani e riviste, su pagine Web ed anche in


televisione; sono inoltre parte essenziale delle pubblicazioni di carattere economico.
Le tabelle di dati quantitativi o qualitativi sono la prima forma in cui si presentano i dati rac-
colti. In seguito si elaborano rappresentazioni grafiche che con più immediatezza comunica-
no le informazioni.
Le rappresentazioni più note sono ad esempio, oltre a grafici di tipo cartesiano, gli ortogram-
mi, gli aerogrammi (istogrammi, diagrammi a settori circolari), l'uso del colore, gli ideo-
grammi, oltre alle loro variazioni per ottenere effetti tridimensionali (fermo restando che so-
no sempre la lunghezza e l'area ad essere effettivamente impiegate).
La scelta tra le diverse rappresentazioni obbedisce in generale a criteri di economia, di sem-
plicità, ed è specifica dell'ambito in cui si è operato; tuttavia nella scelta sono anche essenziali
i destinatari e gli obiettivi che la trasmissione dell'informazione si propone (informazione
pubblicitaria, ideologica, scientifica, ad esempio medica, ecc.).
Alcuni tipi di immagini non sempre sono di comprensione immediata, sia perché un po' me-
no comuni, sia perché possono presentare elementi di ambiguità.
In alcuni ideogrammi non sempre è immediata la percezione di quale rapporto numerico esi-
sta tra i valori rappresentati; anzi, la lettura dei valori numerici a volte non si accorda facil-
mente, se non per la relazione di ordine di grandezza, alla nostra prima percezione.
Altre ambiguità di lettura possono verificarsi nei diagrammi cartesiani: la collocazione del-
l'origine degli assi, la scelta dell'unità di misura, l'uso di valori assoluti anziché relativi a
volte falsano i confronti (e forse a volte proprio questa potrebbe essere l'intenzione dell'e-
mittente).

Proposta

Analizzare le rappresentazioni di dati statistici su quotidiani, riviste, pubblicazioni scientifi-


che o economiche o pubblicitarie: tentare di categorizzare quali dati vengano prevalentemen-
te rappresentati in ciascun tipo di immagine.
Cercare e spiegare qualche rappresentazione inconsueta.
Spiegare le tecniche con cui si realizzano le rappresentazioni meno semplici.
Illustrare pregi, difetti di ogni tipologia.
Fare esempi di immagini ambigue (o errate).
Nei grafici cartesiani di dati relativi alle serie storiche evidenziare eventuali fenomeni perio-
dici oppure il significato di eventuali punti di flesso.
La ricerca può orientarsi su dati relativi ad un solo ambito disciplinare e perseguire quindi
anche fini di approfondimento in esso:
per la Storia: dati sociali o economici della Unione Europea, oppure di altre aree geografiche
tra cui fare confronti; dati sull'evoluzione storica delle popolazioni o delle malattie, o dell'e-
conomia o della produzione di armi...;
per la Geografia generale: dati meteorologici, dati sulla distribuzione degli elementi chimici
sulla Terra, sull'inquinamento ambientale, sulle risorse idriche, sugli incendi boschivi, ... .

1
Riferimenti bibliografici

AA.VV., La nuova geografia. Atlante economico: versione italiana de "La puissance économi-
que", ed. HACHETTE, supplementi de Il Sole 24 Ore, luglio-agosto 1999.
Bellettini A., La popolazione italiana. Un profilo storico, Einaudi, Torino, 1987.
Le regioni in cifre, pubblicazione annuale dell'ISTAT, Istituto Centrale di Statistica.
Pubblicazioni degli Istituti Regionali o comunali di statistica, reperibili presso i medesimi nelle
maggiori città o Regioni. Testi di Statistica descrittiva.

Potrebbero piacerti anche