Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Nei prossimi quarant'anni, l'immensa maggioranza della popolazione terrestre sarà condotta a
provare il senso del turbamento psichico e sico, no al punto di non poter più distogliere né gli occhi
né il cuore dall'Essenziale; sarà una benedizione che consentirà all'uomo di riscoprire le favolose
possibilità che la Natura mette a sua disposizione intorno e dentro di lui: verrà allora il tempo in cui
non saprete più distinguere il materiale dall'immateriale, la scienza dallo Spirito, perché ogni scoperta
perderà il nome di ''invenzione''. Gesù, 1990, Damasco
Trascritto da Anne e Daniel Meurois-Givaudan - ''L'incontro con Lui'' - Libro ▷▷▷
Home Newsletter Contatti Lasciaci un piccolo saluto Informazioni sui cookie
Disclaimer
di Paolo Di Sia
Se prendiamo la meccanica quantistica in senso letterale, il mondo si rivela essere più grande di quanto
ci aspettiamo; il nostro mondo classico sarebbe solo una parte estremamente piccola di una realtà
molto più grande. Tutto ciò che può accadere secondo la meccanica quantistica, di fatto accadrebbe da
qualche parte in uno di un grande insieme (forse in nito) di universi; le probabilità della teoria
quantistica sono in relazione al numero dei vari universi e di fatto sarebbero là e ettive. I molti mondi di
Everett potrebbero essere molto diversi dal cosiddetto multiverso cosmologico; quest’ultimo infatti
sarebbe costituito da universi paralleli distanti, distinte regioni dello spazio-tempo, in continua
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 1/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
Il cosmologo Max Tegmark (“Our Mathematical Universe: My Quest for the Ultimate Nature of Reality”,
Alfred A. Knopf (2014)) ha descritto diversi “livelli” di multiverso. In particolare il livello I si riferisce a
regioni molto distanti del nostro universo (quindi il multiverso cosmologico), il livello III è relativo ai molti
mondi quantistici (il multiverso locale). Per vedere la somiglianza tra i livelli I e III, si deve pensare alla
natura della probabilità; se qualcosa può avere due esiti diversi, come il lancio di una moneta, noi ne
vediamo solo uno, ma anche l’altro è accaduto, o in qualche altra parte di un universo parallelo o in un
mondo parallelo proprio qui. Gli eventi che si veri cano sulla terra potranno veri carsi anche altrove,
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 2/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
così come tutte le possibili varianti di quegli eventi. La ragione per cui gli eventi quantistici sono incerti, è
che siamo incerti su dove siamo nel multiverso.
Facciamo un semplice esempio, che lascia a dir poco perplessi. Alla mattina ci a diamo alla sveglia per
alzarci. A seconda che la svegli suoni o meno, saremo puntuali o faremo tardi. Dal punto di vista a molti
mondi (multiverso locale), ci sono due mondi che si sovrappongono; in uno la sveglia suona, nell’altro
no. Nel multiverso cosmologico, ci sono altri universi, o parti del nostro universo, dove un gemello
identico a noi è stato formato e ottiene un risultato diverso dal nostro (se la nostra sveglia suona, la sua
non suona). Da un punto di vista matematico queste due situazioni sono identiche.
Libri e varie...
Ovviamente non tutti accettano l’idea del multiverso in generale. Le teorie riguardanti tali questioni
sono ancora provvisorie, ma danno un suggerimento radicale: che i due “tipi” di multiverso non
sembrano essere distinti, cioè il punto di vista a molti mondi è lo stesso del multiverso cosmologico. Se
sembrano diversi, potrebbe essere perchè noi stiamo pensando la realtà nel modo sbagliato.
Anche il sico Leonard Susskind (“The Cosmic Landscape: String Theory and the Illusion of Intelligent
Design”, Back Bay Books; Reprint edition (2006)), a erma che il punto di vista a molti mondi sembra, in
un primo momento, un concetto molto diverso da quello del multiverso cosmologico. Ma analizzati in
dettaglio, i due approcci dimostrano di essere la stessa cosa. Nel 2011 Susskind e sico Raphael Bousso
hanno scritto un articolo in cui a ermano che i due multiversi sono proprio la stessa cosa.
Essi sostengono che l’unico modo per dare un senso alle probabilità associate con la meccanica
quantistica e al fenomeno della decoerenza, in cui la teoria dà origine alle nostre categorie classiche
come posizione e velocità, è quello di applicare l’approccio a molti mondi everettiano alla cosmologia. Il
risultato è un multiverso cosmologico.
Anche il sico Yasunori Nomura ha pubblicato un articolo dove espone un trattamento completamente
uni cato dei processi di misurazione quantistica e del multiverso. Max Tegmark è arrivato a conclusioni
simili nel 2012. Immaginiamo di guardare al multiverso con “l’occhio di Dio”, ossia potendo guardare
comtemporaneamente tutte le possibilità che si svolgono (visione globale); in questo caso non vi è
alcuna probabilità, tutto avviene con certezza, in una certa posizione. Ma dal nostro punto di vista
umano limitato, qui sulla terra, i vari eventi si svolgono con diverse probabilità (visione locale). Il
passaggio dal punto di vista globale a quello locale porta ad una visione parziale del multiverso che
separa il misurabile dal non misurabile; la parte misurabile è il nostro “ambiente causale”, ossia ciò che
noi osserviamo oggi e che sarà accessibile ai nostri discendenti. Da questo punto di vista, possiamo
quindi dire che la ragione per cui gli eventi quantistici sono incerti, è che noi siamo incerti su dove ci
troviamo nel multiverso.
Tegmark sostiene che la nozione di probabilità in meccanica quantistica ri ette semplicemente la nostra
incapacità di auto-individuazione nel livello I del multiverso, ossia non sappiamo quale delle “in nite”
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 3/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
nostre copie in tutto lo spazio, è quella che ha le nostre percezioni soggettive. Questa “insicurezza”
trascina con sé l’aspetto probabilistico.
Bousso si ritiene “soddisfatto” del successo matematico di questo approccio, e preferisce non “perdere il
sonno” nella ricerca del signi cato più profondo di questi multiversi uniti. In ultima analisi l’unica cosa
che conta sono le previsioni della teoria e come si confronta con le osservazioni. Le regioni esterne al
nostro orizzonte cosmologico non sono osservabili, e anche i rami della funzione d’onda sono strumenti
che usiamo per fare i calcoli.
Certo una tale visione strumentalista della teoria sica colpisce molti come insoddisfacente; forse per
dare un signi cato più profondo al collegamento tra le diverse speculazioni sul multiverso, le nostre
opinioni convenzionali di tempo e spazio hanno bisogno di un aggiornamento. Se il multiverso è sia
lontano che vicino a noi, forse è un segno del fatto che le nostre categorie di “là” e “qui” devono essere
riviste e ride nite.
Circa venti anni fa Deutsch aveva già sostenuto (“La trama della realtà”, Einaudi, 1997) che il multiverso
invita a lavorare su una nuova concezione del tempo. Nella vita quotidiana e anche nella sica classica si
presuppone l’esistenza di qualcosa di simile ad un tempo perenne newtoniano. Il multiverso viene
comunemente descritto come una struttura che “si dispiega nel tempo”. Ma possiamo considerare il
tempo anche come qualcosa che non scorre o passa, né noi avanziamo attraverso di esso in qualche
modo misterioso. Il tempo è il mezzo con cui de niamo il movimento; così il multiverso non si evolve nel
tempo, semplicemente è nel tempo. Inoltre alcuni di questi altri universi hanno “adesso” una stretta
somiglianza con il nostro, cioè noi li interpretiamo come parte della storia del nostro universo piuttosto
che universi a sé stanti. Per noi quindi, essi non sono lontani nello spazio, ma lungo la nostra linea
temporale.
Come non possiamo sperimentare come esseri umani tutto il multiverso in una volta, così non siamo in
grado di sperimentare questa serie in nita di momenti in una sola volta; la nostra esperienza ri ette il
nostro punto di vista di osservatori “vivi” con un corpo adesso e qui, che nella vita pratica sperimentano
singoli momenti.
Anche le nostre nozioni di spazio potrebbero dover essere rinnovate nell’ambito del multiverso. Ci sono
ancora molte domande che non hanno una risposta, o ne hanno una parziale, come il perché il mondo
sembra classico, o perché ci sono quattro dimensioni dello spazio-tempo. Il modello a molti mondi non
risponde a queste domande, ma fornisce un quadro da cui si possono trarre delle risposte e spunti
futuri su cui adeguatamente lavorare.
Carroll e altri ritengono che lo spazio non sia fondamentale, ma invece un fenomeno emergente. Ma
che cosa emerge? Cosa esiste di fatto? Per loro l’immagine everettiana fornisce una risposta chiara a
questa domanda: il mondo è una funzione d’onda, è un elemento di uno spazio di Hilbert. Lo spazio di
Hilbert è lo spazio matematico associato alla funzione d’onda quantistica. Essa è una rappresentazione
astratta di tutti i possibili stati di un sistema.
I sici generalmente iniziano a lavorare con un sistema che vive nello spazio reale e poi deducono il suo
spazio di Hilbert, ma Carroll pensa si può invertire questo processo: immaginare tutti i possibili stati
dell’universo e capire in quale tipo di sottospazio il sistema vive se, di fatto, vive nello spazio ordinario. Il
sistema potrebbe non vivere in un unico spazio, ma in spazi multipli contemporaneamente, e allora noi
chiamiamo un tale sistema un multiverso. Questo punto di vista è un modo naturale per pensare all’idea
che lo spazio-tempo è emergente.
Molti tuttavia, specialmente tra i loso , ostacolano questo approccio. Essi ritengono che lo spazio di
Hilbert può essere uno strumento matematico perfettamente legittimo, ma questo non signi ca che noi
viviamo in esso. C’è anche chi sostiene una posizione “intermedia”, ossia che lo spazio di Hilbert non è
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 4/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
una struttura “letteralmente esistente”, ma un modo di descrivere realtà siche, siano esse stringhe,
particelle, campi, o qualsiasi altra cosa di cui l’universo sia in ultima analisi composto.
Hugh Everett III non è vissuto abbastanza per assistere al rinnovato interesse relativo alla sua versione della
meccanica quantistica. È morto per un attacco cardiaco nel 1982, all’età di 51 anni; il suo lavoro, tuttavia, è
più vivo che mai ai nostri giorni. Quando persone davvero brillanti creano teorie molto particolari, spesso
accade che l’e ettiva portata dei loro lavori venga compresa molto più avanti nel tempo, spesso dopo la loro
morte. Grazie ad esse, però, impariamo che il mondo è più grande e più ricco di quanto avessimo mai
immaginato.
Libri e varie...
In questo volume si tenta di far dialogare scienza, loso a e religione alla ricerca di
un linguaggio comune, vitale, in cui la scienza stessa si possa tradurre sul piano
del linguaggio del mondo della vita. I risultati dello sforzo teorico e degli
esperimenti scienti ci (in particolare di quelli relativi alla sica) possono aiutare a
capire cosa sia la vita, la coscienza, l'universo: tematiche che hanno turbato e a ascinato da sempre
i grandi pensatori di tutti i campi così come l'uomo comune....
Paolo Di Sia
Paolo Di Sia è attualmente professore aggiunto presso l’università degli studi di Padova e l’università
degli studi di Bolzano. Ha conseguito una laurea (bachelor) in meta sica, una laurea (master) in sica
teorica, un dottorato di ricerca in sica teorica applicata alle nano-bio-tecnologie e un dottorato di
ricerca in matematica “honoris causa”. Si interessa del rapporto tra loso a e scienza, di sica alla scala
di Planck, di nano sica classica e quantistico-relativistica, di nano-neuroscienza, di sica
transdisciplinare e di divulgazione scienti ca. È autore di 276 lavori distribuiti tra riviste nazionali e
internazionali, capitoli di libri, libri, interventi accademici su web scienti ci, pubblicazioni accademiche
interne, lavori in stampa. È reviewer di vari international journals, membro di molte società scienti che
internazionali e international advisory/editorial boards, gli sono stati attribuiti vari riconoscimenti
internazionali..
Paolo Di Sia
Università di Padova (Italy) & Libera Università di Bolzano (Italy)
E-mail: paolo.disia@libero.it
Webpage: www.paolodisia.com
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 5/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
Commenti
Multiverso cosmologico o locale? — Nessun commento
di Paolo Di Sia
Cercare di de nire cos’è il tempo, il tempo “ sico”, il tempo
“percepito”, che sembra scorrere di momento in momento, è
stato da sempre un enigma per l’uomo, in particolare per sici e
neuroscienziati. La scienza con le sue inter-relazioni cerca da
sempre di capire e di inquadrare questa dimensione elastica e
sfuggente.
1. Introduzione
Il cervello umano è un sistema complesso che non solo “racconta” il tempo, ma lo “crea”; costruisce il
nostro senso di usso cronologico e consente “viaggi mentali nel tempo”, simulazioni di eventi futuri e
passati. Queste funzioni sono essenziali non solo per la nostra vita quotidiana, ma lo sono state e lo
sono anche per l’evoluzione della razza umana; senza la capacità di anticipare il futuro, ad esempio,
l’umanità non avrebbe mai realizzato strumenti o inventato attività umane come l’agricoltura. Il cervello
sembra essere stato progettato per governare il nostro mondo in continuo cambiamento, prevedendo
cosa accadrà e quando accadrà…
Continua a leggere →
di Paolo Di Sia
La conoscenza dell’uomo relativa all’universo si è evoluta nel corso del
tempo, passando dal sistema solare alle stelle della Via Lattea, dalle
stelle lontane alle galassie più distanti nel campo visivo. Oggi la
cosmologia ritiene che interi altri universi potrebbero esistere oltre a
quello in cui ci troviamo. La meccanica quantistica sta rivelando novità
inusuali e aspetti fuori da ogni tipo di logica tradizionale. I sici e i
loso hanno a lungo argomentato sul profondo signi cato della teoria dei quanti, trovandosi d’accordo
sul vasto regno che si trova al di là dei comuni sensi dell’uomo. Una delle letture più a ascinanti delle
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 6/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
equazioni della teoria quantistica è la cosiddetta interpretazione a molti mondi, avanzata dal sico
Hugh Everett III intorno al 1950…
Continua a leggere →
di Paolo Di Sia
L’energia oscura è un’ipotetica forma di energia di usa in modo
omogeneo nello spazio. È stato stimato nel 2013 che rappresenti
circa il 68,3% della distribuzione di massa-energia dell’universo, e
circa il 95,1% comprendendo anche la materia oscura. L’energia
oscura risulta essere ad oggi la possibilità più considerata in
cosmologia per spiegare l’espansione accelerata dell’universo
(Figura 1).
Nonostante siano state studiate molte teorie in merito, ad oggi non sappiamo molto sull’energia oscura,
ma gli astro sici e gli astronomi stanno lavorando tenacemente su una grande quantità di veri che
sperimentali con so sticatissimi strumenti di misura. Telescopi e rivelatori radio sondano sempre più
profondamente l’universo nella speranza di trovare un’impronta di energia oscura…
Continua a leggere →
di Marco Viretti
Esiste un Mondo non- sico: questa la tesi di Casey Blood, uno dei
maggiori sici teorici contemporanei.
Casey Blood, professore emerito in sica alla Rutgers University (New
Jersey), è stato anche studioso e praticante di Buddismo tibetano,
Su smo e Sciamanesimo americano. Egli ha a ermato che “non c’è
niente nella scienza che ci proibisca di vedere il mondo da un punto di
vista spirituale”.
“Quali sono le idee essenziali della Meccanica Quantistica (MQ) sul
mondo sico? La prima riguarda la natura della materia. Nella sica Newtoniana, il mondo sico è fatto
di particelle quali gli atomi, gli elettroni, i fotoni, eccetera. Ma nella MQ il mondo è fatto di onde, simili
alle onde dell’acqua, alle onde del suono o a quelle luminose.
La seconda e più importante idea essenziale, riguarda quante realtà (potenziali) esistano!…
Continua a leggere →
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 7/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
di Paolo Di Sia
La sica quantistica possiede caratteristiche tali da poter rendere
le comunicazioni molto più sicure di quanto sia nel caso classico;
sfruttare alcune delle sue proprietà più strane potrebbe portare
la rete delle reti, Internet, ad un deciso miglioramento rispetto al
presente. La meccanica quantistica ha infatti il potenziale per
ottenere comunicazioni non hackerabili.
La capacità delle particelle quantistiche di poter trovarsi in stati non de niti, come il noto “gatto di
Schrödinger”, che risulta sia vivo che morto contemporaneamente, è stata utilizzata per vari anni per
migliorare la crittogra a dei dati. La crittogra a è la branca della crittologia che si occupa dei metodi per
rendere un messaggio “non leggibile”, in modo da non essere comprensibile alle persone che non sono
autorizzate a leggerlo.
Le ricerche ultime stanno portando a credere che l’utilizzo della meccanica quantistica ci farà arrivare
molto più lontano, sfruttando la misteriosa capacità della natura di “entanglare” oggetti lontani
(entanglement) e “teletrasportare” informazioni (teletrasporto)…
Continua a leggere →
di Paolo Di Sia
Introduzione
Tutta la materia ad oggi rilevata nell’universo ammonta a circa un
4,9%. Dove è la rimanente? La maggior parte del cosmo risulta essere
“universo oscuro”; si tratta di un mix di materia oscura (26,8%) ed
energia oscura (68,3%), entrambe le quali hanno nora o erto tutta
una serie di enigmi impenetrabili. L’esistenza della materia oscura è
stata dedotta dal moto delle stelle n dal 1930, ma la sua reale natura rimane un mistero. La particella
di materia oscura postulata a livello teorico non è stata ancora “vista”, quindi non è ancora dimostrata la
sua esistenza dal punto di vista sperimentale. La ricerca sta facendo passi avanti e le possibilità di
trovare dati favorevoli aumentano…
Continua a leggere →
di Paolo Di Sia
Stephen William Hawking, sico e matematico, uno dei più
conosciuti sici teorici del mondo, ha compiuto 75 anni l’8 gennaio
scorso.
Noto in particolare per i suoi studi sui buchi neri e l’origine
dell’universo, ha contribuito allo sviluppo della scienza con molte
importanti scoperte, come la “radiazione di Hawking”, la teoria
cosmologica detta “teoria di Hartle-Hawking” (teoria secondo cui il
nostro universo potrebbe aver iniziato la sua “vita” in uno stato senza tempo), la “termodinamica dei
buchi neri”, nonchè la partecipazione all’elaborazione di…
Continua a leggere →
di Paolo Di Sia
Abstract:
In questo intervento viene presentata l’idea di universo
computazionale con le speci che caratteristiche di non
continuità, determinismo and computazionalità. Il modello ha
interessanti legami con le teorie di uni cazione delle forze
fondamentali della Natura, le quali ri ettono le loro peculiarità
sulla struttura profonda dello spazio-tempo. Le caratteristiche sopra indicate per l’universo
dividono gli studiosi, anche se le idee proposte vengono ammesse da importanti modelli uni cati
moderni, come la gravità quantistica…
Continua a leggere →
di Paolo Di Sia
La coscienza è qualcosa con cui siamo tutti intimamente familiari;
comprende tutti i nostri sentimenti ed esperienze soggettive, che
vanno dal semplice riconoscimento di un colore alla profondità
complessa di un’emozione e alla transitorietà di un pensiero. È
l’unica cosa che viene direttamente e immediatamente
conosciuta da noi come soggetti e che media la nostra conoscenza
del mondo esterno.
La questione relativa alla comprensione della coscienza umana, la realtà che ci rende capaci di essere
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 9/10
25/2/2020 Multiverso cosmologico o locale? – Fisica Quantistica e Conoscenze al confine
consapevoli di noi stessi e di ciò che ci circonda, va avanti da secoli. Nonostante essa sia una parte
cruciale dell’essere umano, non si comprende ancora da dove proveniamo e perché ce l’abbiamo…
Continua a leggere →
Libri e varie...
https://www.fisicaquantistica.it/pubblicazioni/multiverso-cosmologico-o-locale 10/10