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BIG BANG
(il
grande botto)
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•13,8 miliardi di anni fa
Accadde qualcosa di
inconcepibile.
I credenti la
chiamano creazione.
Gli astrofisici
BIG BANG
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Quando gli astronomi puntarono i primi strumenti verso il cielo si accorsero che
oltre a pianeti e stelle si potevano osservare altri oggetti celesti, meno luminosi e
molto più sfocati. Non erano stelle e nemmeno pianeti.
Ipotizzarono quindi che fossero delle nubi in cui
si formavano le stelle, • una sorta di nursery stellari.
E le chiamarono nebulose.
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Fu solo con gli strumenti molto più avanzati, più di
cento anni dopo Messier, che gli astronomi scoprirono
che queste nebulose erano in realtà degli immensi
agglomerati di stelle, troppo lontane per poter essere
viste distintamente.
•
Avevamo già capito che la nostra Via Lattea era in realtà
la galassia in cui ci troviamo, ma si pensava fosse
l’unica nell’universo conosciuto tanto che si identificava
come ‘ Galassia ‘ senza un nome, l’unica galassia,
appunto.
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Nel 2012 venne realizzato un esperimento che ha lasciato
gli astrofisici a bocca aperta. Fu identificato un piccolo
settore del cielo apparentemente vuoto, delle dimensioni
apparenti di circa un centesimo della luna piena. Lo
vedete in quel rombo al centro dell’immagine denominato
XDF •(Extreme deep field).
• Venne puntato
il telescopio spaziale
Hubble verso una
piccolissima zona del cielo.
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Ecco lo spazio vuoto.
In un piccolo spazio
vuoto di una frazione
del cielo considerato
disabitato emersero un
numero impressionante
di galassie come e anche
più grandi
della via lattea.
L’universo appare
sempre più grande
ad ogni
progresso
della scienza.
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Nonostante le scoperte continue
e la consapevolezza che l’universo è immenso
e oltre ogni nostra capacità di comprensione,
gli scienziati erano ancora
assolutamente convinti che tutto fosse fermo, che
il cosmo fosse immobile.
Questa convinzione era talmente radicata
tra gli scienziati del 1900 che lo stesso
Albert Einstein fu un grande sostenitore
dell’idea di un universo immobile,
in cui tutto era inchiodato,
fisso ed immutabile per
sempre.
Vi racconterò la storia della sua teoria della
relatività e della sua costante cosmologica,
il più grande errore della sua vita.
Nessun astrofisico metteva in dubbio in quel
tempo che l’universo fosse statico.
Poi arrivò uno dei più grandi scienziati
della storia del cosmo.
Il suo nome era Edwin Hubble. 9
Hubble dall’osservatorio di Monte Wilson in California iniziò a
osservare la luce delle galassie calcolandone così la distanza e il
movimento. Ebbe la genialità di usare delle stelle
particolari dette cefeidi che hanno una luminosità
sempre costante, tanto da essere definite «
candele standard ».
•
La luce è una onda elettromagnetica e come tutte le onde
ha la caratteristica di aumentare la frequenza quando si avvicina
e di diminuirla quando si allontana.
Questo fenomeno prende il nome di red shift, ossia
spostamento verso il rosso (dello spettro della luce). Possiamo
sperimentarlo nella vita normale quando un ambulanza a sirene spiegate
si avvicina e il suono diventa sempre più acuto, mentre allontanandosi
diventa sempre più lento e grave.
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Questo cambiava completamente
la concezione
•
del cosmo.
L’universo non è fermo
come tutti credevano
ma si espande progressivamente
sempre di più con
velocità crescente ! !
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Einstein stesso disse che questa ipotesi era pura follia.
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Ci accorgiamo sempre di più che l’universo è
infinitamente più grande di quanto potevamo
immaginare……