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DAL BIG BANG ALLINFINITO

DA DOVE VENIAMO? CHI SIAMO? DOVE ANDIAMO?


imonca Iulian-Drago Anno scolastico 2012-2013

INDICE
PREMESSA INTRODUZIONE DAL BIG BANG ALLINFINITO DA DOVE VENIAMO? LA TEORIA DEL BIG BANG STORIA DEL BIG BANG LORIGINE DELLUNIVERSO SECONDO LA TEORIA DEL BIG BANG BOSONE DI HIGGS: UNA PARTICELLA FONDAMENTALE L.I.S.A.: PRIMA DEL BIG BANG CHI SIAMO? LA COSCIENZA DI ZENO DOVE ANDIAMO? IL FUTURO DI INTERNET IL FUTURO DELLENERGIA CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA, SITOGRAFIA, VIDEOGRAFIA 2 2 3

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PREMESSA
Quando ho scelto il titolo di questa tesi ho cercato di essere il pi possibile sintetico ma nello stesso tempo di riassumere in cinque parole un concetto molto vasto: l'esistenza umana in questo universo. In questo lavoro ho voluto approfondire le domande che luomo, lunico essere vivente dotato di ragione, si posto per molti secoli: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Non ho cercato di dare delle risposte ma soltanto mostrare la necessit di conoscere il passato per riuscire a capire la realt odierna e ipotizzare gli sviluppi futuri dellumanit.

INTRODUZIONE
La tesi parte dall'analisi del quadro di Gauguin "Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?". Esso riassume, in maniera simbolica, tutta l'esistenza umana. Il lavoro prosegue cercando di dare una risposta alla prima domanda da un punto di vista scientifico: viene spiegata la teoria del Big Bang, considerato il momento in cui inizi tutto. Viene inoltre approfondita l'importanza del bosone di Higgs, una particella fondamentale per questa teoria. Alla seconda domanda ho cercato rispondere portando un esempio letterario: l'ultimo capitolo del "La coscienza di Zeno" in cui il protagonista offre una sua personale visione del mondo. La risposta alla terza domanda mostra ci che potr accadere nel futuro partendo da alcuni esempi odierni.

DAL BIG BANG ALLINFINITO

Da dove veniamo? unopera di dimensioni monumentali (un metro e mezzo per tre e mezzo) che vuole rappresentare i diversi momenti della vita umana, dalla nascita (a destra) alla vecchiaia (a sinistra), attraverso figure umane e paesaggi tipici dellambiente polinesiano. Gauguin vi lavora nel 1897, durante uno dei periodi pi tristi della sua vita, in cui arriver a tentare il suicidio, ingoiando dellarsenico; prima di farla fin ita per, come scrive in una lettera a un amico, mette gi una grande pittura, lavorandoci giorno e notte in una febbre inaudita. Lattenzione dello spettatore attirata soprattutto dalla figura maschile centrale (che divide nettamente in due parti la tela), rappresentata nellatto di cogliere un frutto. I colori del suo corpo pi di quelli delle donne sono chiari, vitali, con frequenti tocchi di arancione sul petto e sulle gambe. Tutta la sua figura rivolta verso lalto, compresi gli occhi quas i chiusi che non guardano lo spettatore, rimandano a un senso di sacralit originaria, come se il suo semplice atto fosse unazione rituale, dotata di un profondo valore religioso. Nel dipinto c un senso profondo di semplicit originaria, da paradiso terrestre, in cui regna larmonia tra esseri viventi e ambiente, e dove le sofferenze e le tristezze della vicenda umana non sono cancellate, ma accettate e integrate in un sistema superiore, su cui veglia la divinit. Questo dipinto pone i massimi quesiti esistenziali dell'uomo: possiamo pensare all'esistenza come a una tela gigante nella quale tutti siamo imprigionati ma che non riusciamo a vedere per intero, vediamo solo il punto in cui troviamo, non vediamo tutta la realt. E se invece potessimo farlo? Se potessimo capire cosa regge le fila di tutto il creato? I vantaggi di comprendere davvero l'universo sarebbero enormi: assisteremmo alla pi grande rivoluzione scientifica della storia, un balzo in avanti che trasformerebbe le nostre vite assicurando la sopravvivenza della specie.

DA DOVE VENIAMO?
LA TEORIA DEL BIG BANG
STORIA DEL BIG BANG
Quando la maggior parte delle persone credeva in un universo essenzialmente statico o immutabile, il problema se esso avesse o no avuto un inizio era in realt una questione di competenza della metafisica o della teologia. Si poteva spiegare altrettanto bene ci che si osservava sia con la teoria che l'universo esistesse da sempre sia con la teoria alternativa che esso fosse stato messo in movimento in un qualche tempo finito in passato, in modo tale da dare l'impressione che esso esistesse da sempre. Nel 1929 Edwin Hubble fece l'osservazione di importanza capitale che, in qualsiasi direzione si osservi, le galassie lontane presentano un moto di rapida recessione da noi. In altri termini, l'universo stava espandendo. Ci significa che, in passato, gli oggetti che lo compongono dovevano essere molto pi vicini fra loro di quanto non siano oggi. Sembrava, in effetti, che ci fosse stato un tempo in passato, circa dieci o venti miliardi di anni fa, in cui tutti gli oggetti dovettero trovarsi esattamente nello stesso luogo e in cui, perci, la densit dell'universo era infinita. Questa scoperta port infine il problema dell'inizio dell'universo nell'ambito della scienza. Le osservazioni di Hubble suggerirono che doveva esserci stato un tempo, chiamato in seguito il big bang (la grande esplosione), in cui l'universo era infinitesimamente piccolo e infinitamente denso. Questa osservazione di Hubble viene riassunta nellomonima legge :

dove:

v la velocit di allontanamento di una galassia (o di un qualsiasi oggetto lontano dalla Terra) D la distanza dalla terra H la costante di Hubble, che risulta essere (70,1 1,3) km/s/Mpc (dai rilevamenti del satellite WMAP).

A dispetto della convinzione diffusa che vuole la legge empirica di Hubble come prova definitiva dell'espansione dell'Universo, essa di per s indica solamente una relazione tra due quantit misurate, appunto il redshift e la luminosit apparente. Edwin Hubble, ad esempio, fu molto prudente sulle implicazioni cosmologiche della sua scoperta e manifest sempre scetticismo sull'espansione dell'universo. teoricamente possibile (per quanto molto improbabile) che il redshift non sia dovuto ad un moto della sorgente rispetto all'osservatore ma a qualche effetto fisico, che non comprendiamo, o che la relazione fra luminosit e distanza sia diversa da quella che ci attendiamo.

Nel 1962 Arno Penzias e Robert Wilson, due astronomi che lavoravano per il Bell Telephone Laboratory, scoprirono la radiazione di fondo. I due studiosi eseguirono ricerche finalizzate a misurare l'intensit delle onde radio emesse dalla nostra Galassia, per eliminare i "rumori di fondo" che potevano impedire una corretta analisi di altri segnali radio. Allo scopo avevano modificato una radio antenna a corno di 6 m, destinata in precedenza a raccogliere segnali da radiosatelliti. Con questo strumento, nella primavera del 1964, captarono un rumore radio persistente. Penzias e Wilson pensarono inizialmente che il rumore fosse dovuto a difetti delle apparecchiatura o alla presenza di sorgenti locali di onde radio, ma si accorsero ben ARNO PENZIAS E ROBERT WILSON presto che il rumore proveniva uniformemente da tutte le direzioni del cielo e che si manteneva costante nonostante gli sforzi di correzione dell'antenna(eliminarono persino un nido di piccioni) e indipendentemente dall'ora o dal periodo dell'anno in cui veniva effettuato il rilevamento. Perplessi per i risultati ottenuti, Penzias e Wilson si misero in contatto con gli astrofisici di Princeton i quali, attraverso modelli teorici, avevano avanzato l'ipotesi che una radiazione fossile, residua del Big Bang, permeasse tuttora l'Universo. Secondo questi modelli, la radiazione tossile sarebbe costituita da fotoni prodotti in seguito al big bang che avrebbero percorso l'Universo in espansione fino a noi. Nel loro "viaggio" si sarebbero trasformati in onde radio a causa dell'effetto Doppler.

Misurazioni successive, effettuate con il satellite COBE (COsmic Background Explorer), lanciato dalla NASA nel 1989, e poi dall'osservatorio orbitante, WMAP (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe) lanciato nel 2001, dimostrarono che la radiazione scoperta da Penzias e Wilson aveva caratteristiche corrispondenti a quelle previste per la radiazione fossile del big bang. Dimostrarono inoltre che la radiazione cosmica di fondo presenta lievi variazioni di intensit nelle diverse RAPPRESENTAZIONE ARTISTICA DEL direzioni dello spazio. Ci significa che la materia WMAP nell'Universo primordiale non era distribuita in modo perfettamente omogeneo. Proprio queste fluttuazioni permisero la formazione delle galassie. Purtroppo il satellite spaziale WMAP (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), attualmente in orbita con lo scopo di misurare il residuo della radiazione emessa durante il Big Bang, pu osservare ci che avvenuto solo fino a circa quattrocentomila anni dopo lesplosione originaria. In sostanza, i nostri satelliti possono dirci che ci fu unesplosione, ma non fornirci informazioni sulle sue cause scatenanti o su che cosa sia esploso.
IMMAGINE DELLA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO CALCOLATA DOPO 5 ANNI DI LAVORO DEL WMAP (2008)

LORIGINE DELLUNIVERSO SECONDO LA TEORIA DEL BIG BANG

Il modello che i cosmologi utilizzano come riferimento per descrivere le modalit di creazione della materia e le fasi dellespansione conseguenti al big bang detto modello standard. Secondo tale modello il momento in cui si originato lUniverso detto tempo zero e dovrebbe collocarsi tra 15 e 20 miliardi di anni fa I cosmologi sono riusciti a ricostruire in modo abbastanza attendibile per via teorica la storia delluniverso a partire da 10-43 s dopo il tempo zero. invece non del tutto possibile sapere che cosa sia accaduto nellintervallo di tempo tra 0 e 10 -43 s, denominato era di Planck, perch luniverso era una singolarit, un sistema che non pu essere descritto con le leggi fisiche e per il quale impossibile parlare di spazio e di tempo.

Al termine dellera Planck, lUniverso doveva avere dimensioni infinitesimali, una temperature dellordine di 1033 K e le forze fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, di interazione nucleare forte, di interazione nucleare debole) erano unificate in una sola forza. Successivamente al tempo di Planck, Luniverso cominci a espandersi a velocit elevatissima in un tempo brevissimo cominciarono a formarsi le particelle della materia pi semplici, mentre la temperatura e la densit diminuivano vertiginosamente. La gravit la prima interazione che si separa dalle altre, che restano ancora unite. Si pensa che si formino e si disintegrino minuscoli buchi neri (buchi neri primordiali, teorizzati da Hawking) Dopo 10-35 s finisce la grande unificazione delle forze. Linterazione forte si separa e da vita alla nascita di quark e leptoni, cio delle prime particelle elementari e le relative antiparticelle. LUniverso a questo istante si espande di un fat tore 1027 (inflazione) in un tempo brevissimo. Dopo 10-12 s tutte e quattro le interazioni fondamentali sono separate e da questo momento seguiranno strade indipendenti. La forza di gravit comincia a controllare lespansione. Dopo 10-6 s si formano gli Adroni, le prime particelle composite, tra cui protoni e neutroni, a partire da quark e antiquark. A questo punto si verifica uno strano eccesso di materia rispetto allantimateria; questultima si annichilisce completamente con una parte equivalente di materia. Le particelle che restano sono quasi esclusivamente di materia e rappresentano 1 miliardesimo di quelle createsi. Nei tre minuti successivi, la temperatura scese a valori dell'ordine di 1 miliardo di kelvin e cominciarono le prime reazioni di fusione nucleare tra protoni (cio nuclei di idrogeno). Si formarono cos nuclei atomici di deuterio, di elio e piccole percentuali di elementi anche pi pesanti. Questa fase di nucleosintesi (cio di costruzione di nuclei atomici) non duro a lungo: 4 minuti dopo il big bang, l'Universo divenne troppo freddo per innescare nuove reazioni di fusione nucleare e la sua composizione non pot modificarsi ulteriormente, anche se la temperatura era ancora molto alta e la materia era immersa in una radiazione molto energetica. LUniverso era ancora troppo caldo (300 milioni di kelvin) per permettere la formazione di atomi veri e propri. Nei 300 000 anni eccessivi, prosegui l'espansione, conseguente allesplosione iniziale, ma a un ritmo ridotto rispetto alla fase iniziale. Dopo 300000 anni, la temperatura scese a circa 3000 K, tanto da permettere la formazione di atomi, per aggregazione di nuclei ed elettroni. LUniverso, che in precedenza era opaco, perch i fotoni venivano continuamente assorbiti e riemessi dagli elettroni del plasma, divenne trasparente: le radiazioni luminose iniziarono a muoversi liberamente percorrendo lunghi tragitti. Con il trascorrere del tempo, la temperatura diminu ulteriormente. Si verificarono cos nuove forme di aggregazione: gli atomi di idrogeno si organizzarono in molecole e si crearono composti pi complessi. Cominciarono a formarsi nebulose di gas nelle quali, 2-3 milioni di anni dopo l'origine dell'Universo, si avviarono i processi di condensazione, che culminarono nella nascita delle prime protogalassie.

BOSONE DI HIGGS: UNA PARTICELLA FONDAMENTALE


Il bosone di Higgs una particella davvero speciale, perch conferisce il dono della sostanza a tutte le cose. I fisici la chiamano massa ed la propriet fondamentale di tutto ci che esiste. Se non avessimo massa se non l'avessero gli atomi, cio i protoni, i neutroni, gli elettroni di cui noi stessi siamo costituiti saremmo solo particelle che schizzano nel vuoto alla velocit della luce. Invece, dal momento che tutte le particelle elementari interagiscono con il bosone di Higgs, allora la materia assume la sua consistenza, la sua massa. Il bosone di Higgs una particella, ma anche un campo (diffuso ovunque nello spazio) attraverso cui passano le altre particelle, cio gli elettroni, i quark, i fotoni Tutte queste particelle, tranne i fotoni, vengono rallentate dal campo di Higgs: come se ci fosse un attrito tra loro e il campo. Queste particelle non viaggiano pi alla velocit della luce (tranne i fotoni), perch si sono appesantite, cio hanno acquistato massa. Alcune sono rallentate moltissimo e hanno assunto quindi una massa grande, come il quark top o il bosone W, altre invece attraversando il campo pi velocemente, rimangono pi leggere, come ad esempio gli elettroni. I fisici del Cern fanno un esempio: prendiamo una festa in una stanza molto affollata. Ad un certo punto entra una celebrit: alcune persone si fiondano intorno al Vip e man mano che questo "grumo" di "particelle" avanza, sempre pi ospiti curiosi vogliono andare a vedere il nuovo arrivato. Allora possiamo dire che questo "grumo" una particella che ha acquisito pi massa grazie agli "ospiti", che sono i Bosoni di Higgs. Poco dopo entra il postino e nessuno si raduna intorno a lui: possiamo dire che allora il postino non ha acquisito massa. Potrebbe essere anche di grande rilevanza per un possibile ruolo giocato dal bosone di Higgs nelle primissime fasi dell'evoluzione dell'universo, cio subito dopo il Big Bang iniziale. Abbiamo molte indicazioni che frazioni di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang l'Universo ha avuto una fase di espansione fortemente accelerata, quella che chiamata la fase di inflazione primordiale. L'inflazione l'elemento-chiave per capire l'attuale dimensione spaziale dell'universo e la sua "longevit", cio il fatto che l'Universo abbia quasi 14 miliardi di anni. Ebbene, l'inflazione stata probabilmente originata dalla dinamica di un bosone a spin zero chiamato "inflatone". Alcune recenti teorie mostrano che il bosone di Higgs del Modello Standard potrebbe aver giocato il ruolo dell'inflatone divenendo quindi il "motore" cruciale nelle prime, decisive fasi di sviluppo del nostro Universo. Il fatto che il bosone trovato a LHC abbia spin zero pone quindi questa particella nel ruolo di particella candidata ad essere stata l'inflatone.

LISA: PRIMA DEL BIG BANG


Il Laser Interferometer Space Antenna (LISA) e i suoi successori sono un altro gruppo di satelliti spaziali che potrebbe creare scompiglio nella comunit scientifica. Tali sonde potrebbero infatti essere in grado di rivelare limpossibile: che cosa accadde prima del Big Bang. Per questo motivo LISA ha suscitato grande eccitazione nel mondo scientifico. Questa sonda stata infatti creata per misurare un tipo di radiazione completamente diverso rispetto al WMAP: le onde gravitazionali emesse durante il Big Bang. Ogni volta che gli scienziati sono riusciti a imbrigliare un nuovo tipo di radiazione, la nostra visione del mondo cambiata. Lastronomia moderna nata con Galileo, che ha usato i telescopi ottici per disegnare mappe del cielo. Poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, il perfezionamento dei radiotelescopi ha portato alla scoperta di un universo di supernove e buchi neri. Oggi la terza generazione di telescopi, nata per rivelare la radiazione gravitazionale, pu condurre a una visione delluniverso ancora pi strabiliante, un mondo fatto di collisioni di buchi neri, extradimensioni e concetti come il multiverso. LISA, il cui lancio previsto tra il 2018 e il 2020, consiste di tre satelliti che, una volta nello spazio, verranno connessi da tre raggi laser, formando cos un gigantesco triangolo largo quasi 5 milioni di chilometri. Sar il pi grande strumento spaziale mai mandato in orbita. Le onde gravitazionali che si sono generate durante il Big Bang e che si stanno ancora propagando nelluniverso investiranno i satelliti e li faranno vibrare leggermente. Questo generer una perturbazione nei raggi laser, e appositi sensori ne registreranno la frequenza e altre propriet. In questo modo gli scienziati saranno in grado di risalire fino a un bilionesimo di secondo dopo il Big Bang. Secondo la teoria di Einstein, lo spaziotempo paragonabile a un tessuto che possiamo allungare e piegare. Quando un evento astronomico di grandi dimensioni ha luogo, come per esempio una collisione di buchi neri o lo stesso Big Bang, si formano delle increspature le onde gravitazionali che possono viaggiare lungo questo tessuto, ma che sono troppo piccole per poter essere osservate con gli strumenti tradizionali. Le dimensioni e la sensibilit di LISA sono invece adatte a rilevare le vibrazioni causate da questa radiazione. LISA non sar solo in grado di registrare la radiazione gravitazionale che si genera durante le collisioni di buchi neri, ma potr anche scrutare lepoca precedente al Big Bang, cosa che un tempo era considerata impossibile.

Oggi molte teorie sui possibili scenari precedenti al Big Bang provengono dalla teoria delle stringhe. In uno di questi scenari il nostro universo rappresentato come unenorme bolla in continua espansione. Noi viviamo sulla superficie di questa bolla, incollati l come una mosca sulla carta moschicida. La nostra bolla-universo per immersa in un oceano di altre bolle-universo, che formano il cosiddetto multiverso di universi, praticamente una schiuma di bolle. Talvolta queste bolle possono collidere, dando origine alla cosiddetta teoria del Big Splat, oppure possono andare incontro a fenomeni di fissione e scindersi in bolle pi piccole che si espandono a loro volta, dando origine al cosiddetto fenomeno di eterna inflazione. Ciascuno di questi modelli anteriori al Big Bang predice come luniverso dovett e emettere radiazione gravitazionale negli attimi successivi allesplosione iniziale. LISA pu quindi misurare le onde gravitazionali emesse subito dopo il Big Bang e confrontarle con le diverse previsioni derivanti dalla teoria delle stringhe. In questo modo potrebbe infine essere in grado di escludere alcuni di questi modelli. Ma anche se LISA non fosse abbastanza sensibile per questo scopo, i rivelatori gravitazionali di prossima generazione, per esempio il Big Bang Observer, potrebbero essere allaltezza del compito. In caso di successo, queste sonde spaziali potrebbero dare una risposta alla domanda che per secoli ha eluso ogni spiegazione: da dove nasce luniverso? Se riuscissimo a svelare lorigine del Big Bang, questa domanda potrebbe finalmente avere una risposta.

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CHI SIAMO?
LA COSCIENZA DI ZENO
II messaggio conclusivo del romanzo, nonostante l'apparente lieto fine della guarigione, in realt intriso di amaro pessimismo. La civilt attuale, basata sul possesso degli ordigni, la civilt dei capitali, delle borse, degli eserciti e delle guerre e degli stermini di massa, ha imboccato un corso contrario alla natura, intesa darwinianamente come luogo della sopravvivenza del pi forte ma anche, rousseauianamente, come luogo dell'autenticit. La societ dell'occhialuto uomo, insieme debole e forte, sano e malato, fondata sulla menzogna e sull'inganno. Per questo la guarigione di Zeno a sua volta doppia, cos come doppio in tutto il romanzo il linguaggio impiegato: la vittoria sugli altri, in cui la guarigione sembra consistere, si realizza non casualmente attraverso due modalit tipiche della nostra societ, la speculazione di Borsa e quella di guerra; cos da divenire emblematica di una civilt condannata alla perdita dell'autenticit, alla disgregazione e alla catastrofe. Dietro questa posizione si possono individuare i maestri di Svevo, a partire da Freud. Ma non mancano riferimenti a Schopenhauer, per il tema: dellimpossibile autenticit dell'individuo, a Nietzsche, per l'idea dellaffermazione dell'io, a Marx, per la critica implicita del capitalismo, a Darwin, per l'idea della lotta per la sopravvivenza. d'altra parte possibile individuare anche un debito nei confronti del pensiero leopardiano, il cui pessimismo e la cui analisi senza veli dei limiti dello sviluppo sociale moderno hanno indubbiamente agito sulla formazione sveviana. Nellultimo capitolo del La Coscienza di Zeno, la Psico-analisi, Zeno interrompe la cura, affermando di essere guarito. Siamo nel momento in cui, sbarazzatosi della tutela dellamministratore, si butta nei traffici e fa un sacco di soldi. Il lettore, parte integrante dellopera, si chiede se un tale evento sia possibile, o se questa guarigione non sia da intendersi ironicamente come restituzione al conformismo sociale, ossia come perdita della sua diversit Zeno dice: Io sono guarito! Non voglio fare la psicoanalisi. Da lungo tempo io sapevo che la mia salute non poteva essere altro che la mia convinzione degna di un sognatore ipnagogico di volerla

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curare anzich persuadere(...)

Ammetto che per avere la persuasione della salute il mio destino dovette mutare e scaldare il mio organismo con la lotta e soprattutto col trionfo. Fu il mio commercio che mi guar e voglio che il dottor S. lo sappia. chiaro: Zeno sa di non essere guarito. Zeno non vuole essere sano di questa salute dei sani che non analizza se stessa e neppure si guarda allo specchio, e della quale sua moglie Augusta perfetto campione: Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt'altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano un'importanza enorme: l'anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti(). E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto.() C'erano un mondo di autorit anche quaggi che la rassicuravano. () Poi v'erano i medici, quelli che avevano fatto tutti gli studii regolari per salvarci quando - Dio non voglia - ci avesse a toccare qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di quell'autorit: lei, invece, mai. Ma perci io sapevo il mio atroce destino quando la malattia mortale m'avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidamente lass e quaggi, per lei vi sarebbe stata la salvezza. La salute di Augusta esattamente lopposto della disperazione di chi vive problematicamente le esperienze del vivere. Questa salute pi si analizza e pi ci si accorge che una malattia. Ma Augusta non stata mai sfiorata dal dubbio che la sua salute avesse bisogno di cura. Zeno, invece, intento a guarire dalla cura: vuole raccontare la propria malattia e al tempo stesso la salute, latroce salute degli altri, che sono i veri malati. In verit, quella di Zeno una malattia universale, cosmica: la vita intera ne investita . Questa malattia lespressione di un irreversibile disagio della civilt, per dirla con le parole di un celebre scritto di Freud, che definisce luomo dellera tecnologica una sorta di dioprotesi. Lopera di Freud del 1929 ma Svevo gi qualche anno prima, concludendo il suo romanzo, aveva previsto gli effetti disastrosi del delirante culto e uso degli ordigni inventati da quel dio. Linetto e malato Zeno ha gi intuito che tutte le colpe ricadono sulluomo civile, il quale, allontanandosi dalla Natura, ha abrogato la legge della selezione naturale sostituendola con il culto delle macchine: La vita attuale inquinata alle radici. L'uomo s' messo al posto degli alberi e delle bestie

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ed ha inquinata l'aria, ha impedito il libero spazio. Pu avvenire di peggio. Il triste e attivo

animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V' una minaccia di questo genere in aria. Ne seguir una grande ricchezza... nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sar occupato da un uomo. Chi ci guarir dalla mancanza di aria e di spazio? Solamente al pensarci soffoco!() Qualunque sforzo di darci la salute vano. Questa non pu appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo.() Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c' stata salute e nobilt in chi li invent, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre pi furbo e pi debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha pi alcuna relazione con l'arto. Ed l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del pi forte spar e perdemmo la selezione salutare. Altro che psicoanalisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati. In questo passo si vede chiaramente lattualit di questa visione. Ma il significato pi profondo sta nel fatto che a formularla sia stato un malato: i soli che sanno qualcosa di se stessi e dai quali pu venire una chiara lettura del mondo. In queste parole c infatti la consapevole e dolorosa previsione di un irreversibile destino di catastrofe che grava in misura sempre pi massiccia e terrificante sulla civilt moderna, costruita da un uomo ormai quasi del tutto alienato dallidolatria della cosa e de l consumo. La conclusione della Coscienza di Zeno presenta tratti fortissimi di attualit. Addirittura profetica sembra l'allusione ai possibili sviluppi del potenziale distruttivo degli armamenti militari, formulata oltre vent'anni prima dell'invenzione della bomba atomica e del suo impiego alla fine della seconda guerra mondiale. Non meno vivo e attuale il tema dell'arricchimento speculativo, e del piacere derivante per l'individuo dalla propria realizzazione anche ai danni altrui: non viviamo forse nell'era in cui milioni di persone si sono trasformate in giocatori di borsa, tutti presi dal desiderio di arricchire e noncuranti, spesso, delle atroci condizioni di povert di tre quarti del mondo? Altrettanto profetico (e di ascendenza leopardiana) il tema del possibile sviluppo futuro delle risorse tecnologiche in mancanza per di un adeguato sviluppo dell'etica : un aumento di ricchezza solo quantitativo, ovvero una societ evoluta ma senza civilt vera. Si tratta d temi tutti di bruciante attualit; temi che pongono l'esigenza di pensare nuovamente

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il significato della vita e della socialit, salvo voler veramente veder adempiuta la profezia di distruzione che segna le ultime righe del romanzo.

DOVE ANDIAMO?
ALCUNI ESEMPI DI QUELLO CHE CI ASPETTA
IL FUTURO DELLINTERNET
Cercare di predire ci che accadr in una manciata di anni, per non parlare dellintero futuro, potrebbe sembrare un compito scoraggiante. Tuttavia rappresenta anche una sfida, attraverso la quale immaginare le tecnologie che un giorno potrebbero cambiare il destino dellumanit. Un profeta della tecnologia fu Leonardo da Vinci, pittore, pensatore e visionario. I suoi disegni delle macchine volanti che un giorno avrebbero solcato i cieli, bellissimi e accurati, risalgono al tardo Quattrocento: schizzi di paracadute, elicotteri, deltaplani e persino aeroplani. La cosa pi straordinaria che molte di quelle invenzioni un giorno avrebbero davvero solcato i cieli! (Tuttavia, le macchine volanti di Leonardo avevano bisogno di un ingrediente fondamentale: un motore da almeno 1 cavallo, che non sarebbe stato disponibile per almeno altri quattrocento anni.) Altra cosa stupefacente che Leonardo tracci un progetto per un prototipo di calcolatrice meccanica, probabilmente con centocinquantanni danticipo sul suo tempo. Nel 1967 una nuova analisi di un suo manoscritto fino a quel momento male interpretato rivel lidea di una calcolatrice composta da tredici ruote dentate. Girando una manovella, i meccanismi dello strumento avrebbero iniziato a muoversi in sequenza, effettuando calcoli aritmetici. (La macchina fu costruita nel 1968 e si rivel perfettamente funzionante.) Prevedere quale sar il mondo del futuro una sfida assai impegnativa, poich ci troviamo in unepoca di profondi sconvolgimenti scientifici, e in cui il ritmo delle scoperte continua ad aumentare. Solo nelle ultime decadi stata accumulata pi conoscenza scientifica di quanta ne sia stata acquisita in tutta la storia dellumanit. Un esempio sono i computer, non soltanto la loro potenza di calcolo aumentare, ma abbiamo assistito anche a un radicale cambiamento del modo in cui tale potenza viene erogata, e ci ha comportato a sua volta enormi implicazioni economiche. Possiamo riassumere tale progresso decennio dopo decennio: Anni Cinquanta. I computer a valvole termoioniche sono apparecchi giganteschi che riempiono intere stanze con la loro giungla di cavi, bobine e acciaio. Soltanto i militari dispongono del denaro sufficiente per acquistare questi autentici mostri. Anni Sessanta. Le valvole termoioniche vengono sostituite dai transistor, e gli elaboratori mainframe cominciano a comparire sul mercato.

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Anni Settanta. Le schede a circuiti integrati, contenenti centinaia di transistor, permettono la produzione di minicomputer, che sono ancora delle dimensioni di una spaziosa scrivania. Anni Ottanta. I chip, contenenti decine di milioni di transistor, rendono possibile lassemblaggio di personal computer che possono stare in una valigetta. Anni Novanta. Grazie a internet centinaia di milioni di computer sono collegati a una sola rete globale. Duemila. Lubiquitous computing: i chip sono disseminati quasi ovunque. Quando questi chip vengono inseriti in un apparecchio, lo trasformano miracolosamente: le macchine da scrivere diventano elaboratori di testi; i telefoni diventano cellulari; le macchine fotografiche tradizionali si trasformano in fotocamere digitali; i vecchi flipper in videogiochi; i giradischi vengono rimpiazzati dagli iPod. Immancabilmente, ogni settore industriale viene rivoluzionato e fatto letteralmente rinascere. Oggi quasi tutto ci che ci circonda ha una sua intelligenza. I chip saranno pi economici di un involucro di cellophane e finiranno per rimpiazzare il codice a barre. Le societ che non riusciranno a stare al passo e a immettere sul mercato prodotti intelligenti verranno fatte fuori dai concorrenti pi capaci. Ovviamente, continueremo ad essere circondati dai monitor dei computer, che per somiglieranno sempre di pi a carta da parati o a cornici con immagini scelte da noi, anzich a computer tradizionali. Il destino dei computer, come quello delle altre risorse di massa come lelettricit, la carta e lacqua corrente, diventare invisibili, ovvero scomparire dallordito della nostra vita per essere ovunque e da nessuna parte, servitori nascosti e silenziosi di ogni nostro desiderio.

Oggi possiamo comunicare via internet attraverso il computer o altri apparecchi, ma in futuro la rete sar ovunque, sugli schermi alle pareti, nei mobili, sui tabelloni pubblicitari e persino nei nostri occhiali. Stiamo gi assistendo allinizio di questa rivoluzione sociale: i Google Glass. Questi occhiali sono dei veri e propri personal computer a portata di occhi anzich di mani, che permetteranno di navigare sul web, scattare foto (invece del tasto baster fare l'occhiolino) e girare video con le mani libere, utilizzando la voce o sfiorando la superficie touch. E

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anche di sperimentare la realt aumentata, come vedere immagini reali arricchite da informazioni prese dalla Rete. Anima degli occhialini a realt aumentata il software per il riconoscimento vocale che, abolendo per sempre luso della tastiera, li trasforma di fatto in un computer indossabile. Per Google, i Glass devono diventare un apparecchio in cui il comando vocale a farla da padrone: azionare applicazioni e avviare telefonate con il solo suono della voce diventa per Google lobiettivo principale da portare a termine. Questo strumento, insieme alle applicazioni dedicate, permette ai Glass di competere con il mondo degli smarthphone e di dialogare in wireless con gli stessi.

IL FUTURO DELLENERGIA
Oggi il nostro pianeta strettamente dipendente dai combustibili fossili sotto forma di petrolio, gas naturale e carbone. Nel complesso, il pianeta consuma circa 14.000 miliardi di watt di energia, di cui il 33 per cento proviene dal petrolio, il 25 dal carbone, il 20 dal gas, il 7 dalla fissione nucleare e il 15 dalle biomasse e dallidroelettrico, mentre dal Sole e dalle altre fonti rinnovabili (vento e geotermico) ricaviamo soltanto lo 0,5 per cento1. Senza i combustibili fossili leconomia mondiale sarebbe dunque costretta a una brusca frenata. Rappresentando graficamente landamento del prezzo del petrolio negli ultimi dieci anni, possiamo constatare che ha continuato a oscillare, con un sorprendente picco di 140 dollari al barile nel 2008, per poi precipitare in seguito alla grande recessione mondiale. Sebbene continuino ad esserci impennate e cadute selvagge dovute a inquietudini politiche, speculazioni, voci di corridoio eccetera, una cosa certa: nel lungo termine il prezzo medio del petrolio continuer a salire. Dobbiamo inoltre affrontare unaltra questione: la crescita delle classi medie cinese e indiana, uno dei grandi cambiamenti demografici del dopoguerra, che ha contribuito parecchio allaumento dei prezzi del petrolio e dei beni di consumo. In tutti gli ambiti governativi e industriali ci si pone ormai la stessa domanda: che cosa sostituir il petrolio? Non si ancora giunti a una risposta chiara. Nel breve termine non c bisogno di un sostituto dei combustibili fossili, quindi con ogni probabilit ricorreremo a diverse energie, senza che nessuna in particolare abbia la meglio sulle altre. Ma nel lungo termine il successore pi promettente pare essere lidrogeno ricavato da fonti di energia rinnovabile come quella solare, eolica e idroelettrica. Attualmente il costo dellelettricit prodotta dagli impianti solari diverse volte superiore al prezzo di quella prodotta dal carbone. Tuttavia i costi del solare-idrogeno continuano a diminuire grazie allinarrestabile progresso tecnologico, a cui si accompagna il lento ma progressivo aumento del prezzo dei combustibili fossili. Poich circa la met del consumo mondiale di petrolio attribuibile ad automobili, camion, treni e aeroplani, c un grande interesse nel migliorare e correggere il settore dei trasporti. Attualmente in corso una competizione per stabilire chi dominer il futuro del settore automobilistico, quando le nazioni compiranno la storica transizione dallepoca dei combustibili fossili a quella dellelettricit. Ma tale transizione avverr secondo diverse fasi. La prima quella dellauto ibrida, che gi sul mercato e sfrutta una combinazione di
OPEL AMPERA

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elettricit (accumulata in una batteria) e benzina. Il progetto di questauto basato su un piccolo motore a combustione interna, che risolve il solito problema delle batterie, che non durano sui lunghi percorsi e non garantiscono accelerazioni istantanee. Ma la tecnologia ibrida costituisce soltanto il primo passo. Per esempio, lauto ibrida elettrica plug-in (PHEV, plug-in hybrid electric vehicle) ha una batteria abbastanza potente da alimentare il veicolo per i primi 80 chilometri circa, dopodich subentra il motore a benzina. E considerato che per andare al lavoro o a fare acquisti la maggior parte delle persone non percorre tragitti pi lunghi, ci significa che lautomobile viaggia perlopi ad alimentazione elettrica. Una delle principali concorrenti nella corsa alla migliore auto ibrida elettrica plug-in la Chevrolet Volt (oppure Opel Ampera della General Motors. La sua batteria agli ioni di litio ha una portata di circa 65 chilometri, mentre il piccolo motore a benzina ausiliario pu farle raggiungere quasi 500 chilometri. Poi abbiamo la Tesla Roadster, che non ha alcun motore a benzina. Viene fabbricata dalla Tesla Motors, unazienda della Silicon Valley che anche la sola nel Nord America a vendere automobili interamente elettriche di serie. La Roadster una bella auto sportiva che pu tenere testa a qualsiasi auto a benzina, quindi smentisce definitivamente lidea che nessuna batteria agli ioni di litio possa competere con i motori a benzina. Infatti impiega solo 3,9 secondi per raggiungere i 100 chilometri orari. Il successo della Tesla ha costretto le case TESLA ROADSTER automobilistiche tradizionali ad adoperarsi per recuperare il terreno perduto, e questo dopo decenni in cui lauto elettrica era stata tenuta in scarsa considerazione. La Nissan Motors, dal canto suo, sta spingendo affinch le auto elettriche vengano messe in commercio per il consumatore medio. La sua Leaf ha unautonomia di 160 chilometri, una velocit massima di 140 chilometri orari e dispone soltanto di un motore elettrico. Dopo lauto completamente elettrica, un altro modello che far infine la sua comparsa nei saloni dellautomobile la cosiddetta fuel cell car, ovvero lauto a pila a combustibile (o cella a combustibile), NISSAN LEAF a volte anche chiamata auto del futuro. Nel giugno 2008 la Honda Motor Company ha annunciato il lancio commerciale della prima automobile a pila a combustibile, la FCX Clarity, che ha unautonomia di quasi 400 chilome tri, una velocit massima di 160 chilometri orari e tutti i comfort di una normale berlina a quattro porte. Il suo combustibile soltanto lidrogeno, quindi non ha bisogno di benzina, n di carica elettrica. Tuttavia, poich linfrastruttura per lidrogeno non esiste ancora, negli Stati Uniti pu essere presa in leasing soltanto nella California meridionale. La Honda sta anche pubblicizzando una versione sportiva della sua auto a pila a combustibile, la FC Sport. A un primo sguardo la fuel cell car lauto perfetta. alimentata da una combinazione didrogeno e ossigeno, che poi si trasforma in energia elettrica e rilascia acqua come unica scoria. Non emette alcuna traccia di smog. Osservare il tubo di scappamento di unauto a

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pila a combustibile lascia davvero esterrefatti: invece delle solite volute di fumi tossici, tutto ci che ne esce sono goccioline dacqua incolore e inodore.

Esiste per un problema, che sostanzialmente lo stesso che perseguit Henry Ford quando mise sul mercato la Model T. Allepoca gli scettici sostenevano che la benzina fosse pericolosa, che gli automobilisti sarebbero morti bruciati vivi in orribili incidenti. Inoltre, i detrattori dellauto a benzina erano convinti che ci sarebbe voluto un distributore ad ogni isolato. A ben guardare, le critiche non erano infondate: ogni anno muoiono migliaia di persone a causa di incidenti stradali, e le stazioni di servizio sono disseminate un po ovunque. Ma la comodit dellauto tale che la gente tende a ignorare i possibili effe tti collaterali. Oggi le auto a pila a combustibile incontrano le medesime obiezioni. Lidrogeno come combustile volatile ed esplosivo, e ci vorrebbero altrettante pompe di rifornimento di quelle gi presenti per le auto a benzina. quindi pi che probabile che anche tali critiche siano fondate. Tuttavia, una volta predisposte le infrastrutture necessarie, avremo automobili a idrogeno non inquinanti e talmente convenienti che trascureremo gli aspetti negativi. Ma il problema principale dellauto elettrica che la batteria non si ricarica da s, e lelettricit necessaria di solito originata dalle centrali a carbone. Quindi sebbene l auto elettrica non sia di per s inquinante, in definitiva la sua fonte denergia pur sempre rappresentata dai combustibili fossili. Lidrogeno non un produttore finale di energia, ma piuttosto ne il vettore. E l idrogeno va prima di tutto ricavato. Per esempio, per separarlo dallaltro componente dellacqua, che lossigeno, occorre lelettricit. Anche in questo caso dobbiamo considerare che, come per le auto elettriche, anche quelle fuel cell promettono un futuro senza smog, ma lenergia di cui si servono proviene principalmente dal carbone. In definitiva, ci scontriamo con la prima legge della termodinamica: la quantit totale di materia ed energia non pu essere distrutta o creata dal nulla. In altre parole, dal nulla non si ricava niente. Questo significa che per passare dalla benzina allelettricit dovremmo anche sostituire le centrali a car bone con una forma completamente nuova di energia.

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CONCLUSIONI
Se perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti filosofi, scienziati e gente comune dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perch noi e l'universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacch allora conosceremmo la mente di Dio. Stephen Hawking

Molte cose che stanno intorno a noi ci rimangono ancora sconosciute. Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessit. Vogliamo comprendere ci che vediamo attorno a noi e chiederci: Qual la natura dell'universo? Qual il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l'universo e da dove veniamo noi? Perch l'universo cos come lo vediamo? Quindi esistono ancora molti misteri che devono essere svelati non soltanto da un unico individuo ma da tutta lumanit.

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BIBLIOGRAFIA
Marina Polacco, Pier Paolo Eramo, Francesco De Rosa Letteratura Terzo Millennio Edizione rossa, Loescher Editore, Torino, 2012 Cristina Pignocchino Feyles, Ivo Neviani Geografia generale La Terra nellUniverso, Societ Editrice Internazionale, Torino, 2009 Romano Luperini, Pietro Cataldi, Lidia Marchiani, Valentina Tinacci La scrittura e linterpretazione Dal Naturalismo al Postmoderno, Tomo Primo, G.B. Palumbo Edizioni, 2005 Giuseppe Genco Italo Svevo. Tra psicoanalisi e letteratura, 1998 Michio Kaku, Fisica del futuro: come la scienza cambier il destino dell'umanit e la nostra vita quotidiana entro il 2100, Codice Edizioni, Torino 2012 Stephen Hawking Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo , BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Milano 1988 Italo Svevo La Coscienza di Zeno, Ipertesto a cura di Silvia Masaracchio

SITOGRAFIA
http://www.liceoxxvaprile.it http://www.wired.it/ http://www.lezionidiastronomia.it/ http://www.infn.it/ http://it.wikipedia.org/

VIDEOGRAFIA
Documentari della serie Morgan Freeman Science Show (Through the Wormhole with Morgan Freeman), Discovery Science Immagini prese da: Google Immagini

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