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OSCA NIEMEYER (1907-2012)

IL PARADIGMA DEL LOCALE VS GLOBALE


Maestro di architettura brasiliana e sudamericana, personaggio rilevante, noto per la capacità
plastica e modellare forme come pochi architetti. Ha vissuto 105 anni quindi tutta la parabola della
vicenda architettonica moderna. Tutte le personalità che abbiamo visto la vicenda moderna era
rimasta in una sola striscia di terra, parte dei paesi industrializzati. ON è colui che trasporta la
vicenda nei paesi del Sudamerica. Compie la prova di portare le nuove tecniche e processi in
paesi ancora arretrati. Per capire l’architettura bisogna quindi analizzare il contesto, che non è solo
un luogo ma un ambiente culturale: il Brasile degli anni 20 era un paese attraversato da una forte
divisione sociale, paese tra le grandi ricchezze naturali, elitè intellettuale che guardava a quello
che succedeva in Europa, che però arrivava con mesi se non anni di ritardo. LC è la personalità
centrale che innesta una serie di eventi che rivoluzionano l’architettura brasiliana e sudamericana.
Ancora oggi essa ha un carattere di unitarietà più esteso rispetto a quello della vecchia Europa, è
una delle più intese e prolifiche, anche perché probabilmente non ha subito il postmoderno, è
rimasta fedele alle origini moderniste, quindi non ha avuto arresti nella sua produzione artistica. LC
fa una serie di conferenze negli anni 30, conosce Josephine (?) e i luoghi, cambia il modo di
vedere la natura e il territorio. Questo ciclo di conferenze diventano importanti poiché forgiano una
generazione di architetti giovanissimi, che decide di sorpassare l’educazione basata sulle Beaux-
Arts. Provano a sperimentare con i propri materiali, nei propri territori, con architettura moderna.
Giovanissimo, ON inizia a progettare, il primo sarà una collaborazione con Lucio Costa e LC. I
primi esperimenti evidenziano come un’architettura moderna sia un’architettura di case, libera, con
committenza facoltosa, spesso lontana da contesti urbani, si sperimentano nuovi congegni spaziali
ed esperienze di vita. ON è un manierista, appartiene alla seconda generazione, terragni era del
quarto, ON del settimo, ha già una campionatura di architetture costruite a cui far riferimento.
Casa Xavier a Rio, in cui ci sono pezzi di LC, di Mies, muri bianchi, pezzi di razionalismo italiano
(virgini, Pollini, terragni)
Casa Passos a Rio, in cui il tetto non è più piano, ci sono parti non più nell’intonaco liscio assoluto,
ma sono costruite come la fiancata, in pietra locale. Assume importanza l’uso del legno (Brasile
secondo paese produttore di legname), inizia a vedersi una caratteristica tipica della sua
architettura: è un maestro nel governare forme non stereometriche ma anche nel costruire
ambienti di transizione, che sono semiaperti, pensiline, logge, sporti, porticati, ambienti tipici e
necessari delle architetture tropicali che devono mediare con sistema di ombre molto profonde gli
spazi interni.
Museo dell’Educazione a Rio, con LC, Lucio >costa, Affonso Eduardo Reidy si sporca la
purezza del mondo moderno europeo, un’architettura eccezionale. Tipico prisma lecorbuseriano
sospeso su una foresta di pilotis. Importante è il rapporto con lo spazio pubblico: mentre LC se
sollevava gli edifici lo faceva per metterlo in relazione con lo spazio isotropo, foreste che si
estendono al di là degli edifici, qui la relazione è con il paesaggio urbano; vediamo architetture
pure e bianche che iniziano ad assumere sensualità e colorismo assente nei volumi astratti
europei. Il pilotis assume l’ordine gigante, al cemento e all’intonaco bianco si giustappongono
alcuni colori che vengono dalle chiostre delle chiese barocche di Rio. Zevi dice di lui che è il primo
moderno sudamericano ma forse anche l’ultimo dei grandi barocchi dell’architettura brasiliana.
Sensualità nel gestire le forme barocche che furono esportate dai Portoghesi in Brasile nel 600-
700.
Casa Burton Tremain, Santa Barbare, 1947non costruita. Lavorava molto spesso con un
maestro del paesaggismo, vediamo la capacità compositiva del primo ON, sovrappone elementi
organici, il terreno, con una forma stereometrica della villa, piano che però in sezione assume
deformazioni, grande loggia che serve a schermare rispetto a sole e vento ma anche renderla una
grande macchina ottica che permette di incorporare l’interno dell’edificio. In planimetria vediamo il
parco che è quasi indistinguibile dal piano terra. Grande capacità nel governo delle curve e forme
organiche. C’è un nucleo rigido che è quello della servitù, l’edificio è una foresta di pilotis in cui si
distingue bene la parte coperta dalle pensiline da quella abitata. Piano superiore che si rompe in
un punto con grande vista sull’oceano. Lo schema funzionale è un organigramma. C’è un disegno
di un occhio con due coni che convergono: in ogni punto della casa introduce questi occhi che
indicano il punto in cui si guarda. La casa non deve essere ancorata direttamente al suolo se no
impedisce la vista, LC ci ha spiegato che la vista si deve alzare su pilotis. La sezione si rompe in
un punto per permettere il passaggio del vento, la cross ventilation, l’areazione della casa, la
schermatura dai raggi solari.

Casa Roberto Burle Marx

Casa a Canoas (1953)come fosse una tenda su pilastri, con grande vetrata. La superficie non
corrisponde con la copertura, quindi crea grandi pensiline che ombreggiano e schermano. Alle
spalle della casa c’è il paesaggio, la collina con forma organica che riprende la casa. Sembra
costruita in pianta ma in realtà è fatta sulla sezione, in quanto sfrutta il salto di quota. La parte
pentagonale che si vede nelle piante è una roccia esistente che inchioda la casa al suolo e a cui si
ancora la scala che porta ai piani superiori. Il perimetro della copertura slitta verso l’esterno
rispetto a quello vero e proprio dell’abitazione. Artificio barocco già usato da Mies e LC: quando hai
un edificio piccolo e limitato e vuoi attingere ad una certa grandezza, specchialo nell’acqua. Infatti
ON mette una piscina. Gli interni si notano gli elementi modernisti: grande parete in legno, setti e
grandi pareti libere che articolano lo spazio (modernismo tedesco).
Casa Cavalenas a Petropolis, Brasile (73)casa con ordine geometrico più preciso, come anche
lo ha il paesaggio. Sistema di setti che chiudono la pianta vera e propria dall’esterno. L’interno
presenta un consistente uso del legno, intonaco bianco, pietra per i setti, legno per il soffitto, il
pavimento non è in marmo puro che usa Mies, è una pietra scura che assume tutte le imperfezioni
della natura.
Casa Rotschild a Cesarea, (65) è una rivisitazione della tipica casa a patio mediterranea, su cui
tantissimi avevano lavorato. Le case a patio di Mies erano completamente chiuse all’esterno,
hanno sono un varco che è quello di ingresso, è un universo introverso. ON è molto diverso da
Mies e dagli europei, non può assumere tale principio assoluto di chiusura, la casa avrà un
sistema mobile di aperture verso il paesaggio: grandi portelloni in legno che si aprono verso il mar
mediterraneo. Il patio non è più un sistema geometrico, come i rettangoli aurei e i quadrati di Mies,
è libero. A differenza delle case a patio tradizionali in cui la casa è appoggiata direttamente sul
terreno, qui si sposta e si solleva.
Edificio Copan a San Paolo, 52 straordinario maestro nel governare la plastica, il più grande
disegnatore di curve dopo Michelangelo. Carattere serpertiforme, corridoio centrale, appartamenti
a dx e sx, come LC porta fuori il sistema delle risalite, scale e ascensori, che diventano un
elemento verticale che fa da contrasto allo sviluppo orizzontale. Sa bene che per governare una
sorta di muraglia come questa, deve provare a renderla meno massiccia. Fa saltare in alcuni punti
il sistema di frangisole, in due punti, su due linee orizzontali. Altro artificio per diminuire la mole:
sottolinea nel sistema di frangisole che non coincide con i piani, l’orizzontalità. Prova a diminuire
l’impatto della massa enorme dell’edificio. All’interno i setti di separazione assumono di versi colori.
Grande effetto scultoreo dell’edificio.
Edificio per appartamenti a Belo Horizonte, 60il principio è piu o meno lo stesso, piastrelle tutte
colorate, frangisole bianchi.
EPOPEA DI BRASILIA (57-60) con Lucio Costa e Roberto Burle Marxasse s-n in cui si
innestano edifici pubblici, e-o in cui si innestano gli edifici residenziali. L’edificio sembra in pianta
un uccello che spicca il volo. Asse: museo, cattedrale, ministeri, due torri dell’edificio del
parlamento. Brasilia come luogo epico per la costruzione dell’identità brasiliana.
I palazzi per una nuova civiltà: si confronta per la prima volta con la costruzione di nuovi edifici
pubblici. Fa un disegno in cui mette in relazione la colonna, il pilotis lecorbusiano e la
deformazione, un pilastro molto usato negli edifici di brasilia.
 PALAZZO DEL CONGRESSO NAZIONALE A BRASILIA: edificio incassato in una
depressione, in modo che si accede con una rampa che scende, edificio piccolo di scarsa
altezza. Grande atrio piatto, su cui poi spiccano tre volumi, due cupole, una capovolta, e
poi due torri speculari. Una cupola accoglie la camera, una il senato, gli uffici dell’apparato
burocratico sono nelle torri. Gli elettori possono toccare con mano il ruolo esercitato dal loro
mandato, ciò si evidenzia con le due torri fortemente ravvicinate.
 PALACIO DE LA ALVORADA A BRASILIA: base rialzata, grandi aule con pochi sostegni
intermedi, grandi piante libere, sistema di piastre sorretti da questo nuovo grande ordine di
architettura civile, i pilastri nuovi, deformati in facciata; l’edificio si raddoppia sullo specchio
d’acqua antistante. Ambienti di transizione, coperti, ma aperti, luoghi d’ombra. Gli interni
che ci fanno capire il modernismo tropicale: materiali scuri, legno, pareti dorate, spazi liberi,
doppie altezze, sistemi per schermare il sole
 CORTE DI GIUSTIZIA A BRASILIA: il sistema dell’ordine è invertito, va lungo la luce
grande della copertura, ma il sistema è il medesimo. L’ordine è poi staccato, la base è
completamente sfondata, l’accesso avviene con un sistema spesso binato. Al solito grandi
aule con pochi sostegni intermedi. Sistema di scale che viene portato fuori dall’edificio, è un
volume in contrasto rispetto alle grandi superfici vetrate.

Il sogno di fare del Brasile una grande nazione democratica viene infranto quando si instaura una
dittatura militare, ON è costretto a fuggire, va in Francia. Questo in realtà si rivelerà una fortuna per
il suo lavoro.
UFFICI MONDADORI A SEGRATE, ITALIA (68) ricerca dell’ordine, sistema di archi in ca con
passo variabile, diventa una plissettatura della facciata. Il corpo di uffici è completamente sospeso
e attaccato alla copertura. In pianta si vede il sistema verticale che mantiene la copertura, il corpo
degli edifici è staccato. I sistemi rigidi sono quello dei servizi, e quello esterno delle scale. Burle
Marx si occupa del sistema del parco, che entra in risonanza con il sistema dell’edificio,
parallelepipedo.
UNIVERSITÀ DI COSTANTINE IN ALGERIA (72)ingegneria sudamericana che lavora sui gusci
sottilissimi delle coperture. Lavora su grandi aule ricurve, grandi vele in ca che coprono spazi liberi.
MUSEO DI NITEROI A RIO (91) torna la democrazia in Brasile, e quindi anche ON. Su uno dei
pomontorio della baia di Rio, è un grande disco volante, una grande aula, poggiata su un punto
con una grande finestra a 360 gradi che permette di vedere il paesaggio della metropoli. È unito
poi da una rampa al suolo.
AUDITORIUM A RAVELLO, ITALIA (2010) ci sono voluti 12 anni per realizzarlo, ma lo studio poi
sarà costretto a cedere la parte esecutiva agli studi napoletani. Non hanno realizzato un granchè.
È una grande vela in ca piegata con oculo che guarda verso Capri, racchiude la platea
dell’auditorium, un foye che procede all’aperto con sistema di statue (grande scultore campano,
Nico Palladino). È come fosse un grande teatro greco coperto rappresentante la quinta
scenografica. Straordinaria capacità del governo delle masse, talento nel governare superfici,
forme e moduli complessi. La rampa no ha appoggi, parapetto e trave ricurva che portano tutto il
sistema. Il biancore fa da contrasto con il sistema di rivestimento in mattonelline azzurre.

La grande capacità di modellare forme e volumi da cosa deriva? Interesse per il rapporto tra
architettura e corpo umano; l’ordine è la trasposizione delle misure del corpo umano. L’ordine è la
costruzione di un secondo corpo dell’uomo, fatto di pietra, di ca, di acciaio.. l’architettura è un
secondo corpo che rappresenta noi stessi. ON fa una serie di schizzi, disegni, che hanno come
soggetto l’analisi del corpo femminile. È un immaginario ossessivo che torna nella sua produzione.
Riflessione che attraversa tutto il Rinascimento, arriva al modulor di LC, e giunge a ON. È l’ultimo
moderno, l’ultimo classico e contemporaneo.

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