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Organo Ufficiale di

Italian Federation of Cardiology Società Italiana di Chirurgia Cardiaca

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Estratto da
G Ital Cardiol 2021;22(12):1024-1033 Editor
www.giornaledicardiologia.it Giuseppe Di Pasquale
Mensile - Poste Italiane SpA - Sped.Abb.Post.DL 353/03 (conv.L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma - ISSN 1827 - 6806

Position paper ANMCO:


Appropriatezza prescrittiva
degli anticoagulanti orali diretti
nella prevenzione dell’ictus
e dell’embolia sistemica nei pazienti
adulti affetti da fibrillazione atriale
non valvolare
David Mocini, Stefania Angela Di Fusco, Leonardo De Luca,
Pasquale Caldarola, Manlio Cipriani, Marco Corda,
Andrea Di Lenarda, Alfredo De Nardo, Giuseppina Maura Francese,
Cosimo Napoletano, Alessandro Navazio, Carmine Riccio,
Loris Roncon, Emanuele Tizzani, Stefano Urbinati,
Serafina Valente, Michele Massimo Gulizia, Domenico Gabrielli,
Fabrizio Oliva, Furio Colivicchi
position paper

Position paper ANMCO: Appropriatezza prescrittiva


degli anticoagulanti orali diretti nella prevenzione
dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti adulti
affetti da fibrillazione atriale non valvolare
David Mocini1, Stefania Angela Di Fusco1, Leonardo De Luca2, Pasquale Caldarola3,
Manlio Cipriani4, Marco Corda5, Andrea Di Lenarda6, Alfredo De Nardo7, Giuseppina Maura Francese8,
Cosimo Napoletano9, Alessandro Navazio10, Carmine Riccio11, Loris Roncon12, Emanuele Tizzani13,
Stefano Urbinati14, Serafina Valente15, Michele Massimo Gulizia8,16, Domenico Gabrielli2,
Fabrizio Oliva17, Furio Colivicchi1
U.O.C. Cardiologia Clinica e Riabilitativa, Presidio Ospedaliero San Filippo Neri - ASL Roma 1, Roma
1

U.O.C. Cardiologia, Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma
2
3
U.O. Cardiologia-UTIC, Ospedale San Paolo, Bari
4
Cardiologia 2-Insufficienza Cardiaca e Trapianti, Dipartimento Cardiotoracovascolare “A. De Gasperis”,
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
5
S.C. Cardiologia, Azienda Ospedaliera G. Brotzu, Cagliari
6
S.C. Cardiovascolare e Medicina dello Sport, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina-ASUGI, Trieste
7
U.O. Cardiologia-UTIC, Ospedale Civile “G. Jazzolino”, Vibo Valentia
8
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Garibaldi-Nesima, Azienda di Rilievo Nazionale e Alta Specializzazione “Garibaldi”, Catania
9
U.O.C. Cardiologia-UTIC-Emodinamica, Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”, Teramo
10
S.O.C. Cardiologia Ospedaliera, Presidio Ospedaliero Arcispedale Santa Maria Nuova,
Azienda USL di Reggio Emilia - IRCCS, Reggio Emilia
11
U.O.S.D. Follow-up del Paziente Post-Acuto, Dipartimento Cardio-Vascolare, AORN Sant’Anna e San Sebastiano, Caserta
12
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Santa Maria della Misericordia, Rovigo
13
Dipartimento di Cardiologia, Ospedale degli Infermi, Rivoli (TO)
14
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Bellaria, AUSL di Bologna, Bologna
15
Dipartimento Cardio-Toracico, A.O.U. Senese, Ospedale Santa Maria alle Scotte, Siena
16
Fondazione per il Tuo cuore - Heart Care Foundation, Firenze
17
Unità di Cure Intensive Cardiologiche, Cardiologia 1-Emodinamica, Dipartimento Cardiotoracovascolare “A. De Gasperis”,
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano

The prescription appropriateness of direct oral anticoagulants (DOACs [dabigatran, rivaroxaban, apixaban,
and edoxaban]) is carefully regulated, taking into account the criteria established in phase III trials and
listed in the summary of the product characteristics of the four DOACs. In clinical practice, prescriptions
are not always in compliance with established indications. In particular, the use of doses lower than
those recommended in drug data sheets is relatively frequent. Literature data show that the inappropriate
prescription of DOAC doses causes drug underexposure and an up to three-fold increase in the risk of
stroke/transient ischemic attack, systemic thromboembolism, and hospitalizations. Possible causes of the
deviation between the dose that should be prescribed and that actually employed may include erroneous
prescriptions, an overstated bleeding risk perception, and the presence of frail patients, who were not
included in pivotal trials. For these reasons, we summarize DOAC indications and contraindications and
suggest the appropriate use of DOACs in common clinical scenarios, in accordance with what internation-
al guidelines and national and international health regulatory agencies recommend.
Key words. Apixaban; Atrial fibrillation; Dabigatran; Direct oral anticoagulants; DOACs; Edoxaban;
NOACs; Rivaroxaban.

G Ital Cardiol 2021;22(12):1024-1033

© 2021 Il Pensiero Scientifico Editore


Ricevuto 22.10.2021; accettato 25.10.2021.
Gli autori dichiarano nessun conflitto di interessi.
Per la corrispondenza:
Dr. David Mocini U.O.C. Cardiologia Clinica e Riabilitativa, Presidio Ospedaliero San Filippo Neri - ASL Roma 1,
Via Martinotti 20, 00135 Roma
e-mail: david.mocini@gmail.com

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Appropriatezza prescrittiva dei DOAC

INTRODUZIONE male delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica,
Il termine “appropriatezza” compare con notevole frequenza di sicurezza e di appropriatezza”.
negli atti ufficiali delle pubbliche amministrazioni del nostro Nell’insieme, in un contesto sanitario come quello del no-
Paese in riferimento all’erogazione di interventi sanitari. No- stro Paese, l’autonomia di prescrizione terapeutica del me-
nostante le numerose citazioni non sembra, tuttavia, esistere dico dovrebbe sempre coniugare la piena salvaguardia delle
una definizione puntuale e condivisa di questo particolare esigenze cliniche del paziente (favorevole rapporto rischio/
concetto. In effetti, anche l’Organizzazione Mondiale della beneficio) con la corretta allocazione delle risorse disponibili
Sanità ha difficoltà a definire in modo univoco l’appropria- (favorevole rapporto costo/beneficio). In definitiva, le diverse
tezza, limitandosi a sostenere che “un determinato intervento autorità sanitarie pubbliche regionali sono concordi nel sotto-
sanitario viene indicato come appropriato se il beneficio atte- lineare come il principio basilare dell’appropriatezza prescrit-
so in termini di salute è superiore ai possibili effetti negativi tiva debba essere il seguente: “a parità di efficacia documen-
previsti, con un margine sufficiente a giustificarne la scelta”1. tata e di applicabilità al singolo paziente di farmaci diversi,
Per quanto riguarda i farmaci, il termine appropriatezza deve essere preferito quello di minor costo”. Questo principio
viene generalmente associato alla prescrizione e si riferisce ad deve trovare concordi i professionisti che operano nel Servizio
“un corretto utilizzo” del medicinale2. In generale, l’appro- Sanitario Nazionale (SSN) al fine di salvaguardare le risorse
priatezza delle prescrizioni terapeutiche presuppone l’effica- pubbliche, garantire equità di intervento e sostenere l’intro-
cia del farmaco, precedentemente dimostrata in idonee spe- duzione di terapie innovative.
rimentazioni cliniche. Inoltre, il medicinale dovrebbe essere L’utilizzo non appropriato di “bassi” dosaggi di antico-
impiegato in condizioni analoghe a quelle studiate nel corso agulanti orali diretti (DOAC) nella prevenzione del trombo-
delle sperimentazioni cliniche che ne hanno verificato l’effica- embolismo nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare
cia. Nella pratica clinica, tuttavia, risulta spesso difficile che si (FANV), verosimilmente finalizzato al contenimento di un po-
presentino condizioni del tutto identiche a quelle delle speri- tenziale rischio di sanguinamento, è un evento relativamente
mentazioni cliniche, nelle quali i pazienti sono selezionati e frequente nella pratica clinica quotidiana5-11, stimabile in una
non presentano patologie concomitanti di rilievo. Questo tipo percentuale compresa tra il 10% e il 57%5-7 delle prescrizioni.
di approccio inoltre, interamente incentrato sul farmaco, non A tale inappropriata prescrizione può tuttavia conseguire un
considera il paziente, le sue attitudini nei confronti dei tratta- aumento del rischio di ictus, embolizzazione sistemica, ospe-
menti farmacologici, come pure le sue autonome decisioni3. dalizzazione e talora anche morte, senza una proporzionale
Il concetto di appropriatezza prescrittiva appare quindi riduzione del rischio emorragico12. Questo specifico problema
articolato e sfuggente, con ampi margini di interpretazione, è alimentato dalla comune percezione del medico che il san-
tanto per i clinici che per gli enti di controllo regionali e na- guinamento rappresenti un evento iatrogeno, direttamente
zionali. collegabile alla terapia da lui prescritta. La tromboembolia sa-
Volendo operare una sintesi, gli elementi che influenzano rebbe invece parte della storia naturale della malattia e non
l’appropriatezza d’uso di un farmaco sono potenzialmente direttamente riconducibile all’operato del medico. La mancata
identificabili come di seguito riportato: riduzione del dosaggio, che appare tuttavia un’evenienza più
rara, potrebbe, al contrario, indurre una sovraesposizione al
• Fattori relativi al paziente farmaco e un inaccettabile aumento del rischio emorragico13.
1. Valutazione del bisogno terapeutico specifico del pa- Lo scopo di questo documento è definire i confini dell’ap-
ziente in rapporto alla diagnosi clinica. propriatezza prescrittiva per i DOAC, ripercorrendo le indica-
2. Valutazione dell’intensità e della durata del trattamen- zioni, i dosaggi corretti, le principali controindicazioni e alcuni
to in rapporto al profilo clinico complessivo del pazien- scenari comuni nella pratica clinica.
te (gravità della patologia e comorbilità). Le principali fonti per la definizione dei criteri di appro-
3. Valutazione delle preferenze e delle scelte individuali priatezza prescrittiva, qui intesa come formale e sostanziale
del paziente. correttezza di impiego clinico, sono rappresentate dai docu-
• Fattori relativi al farmaco menti ufficiali depositati presso gli enti regolatori nazionali ed
1. Selezione del principio attivo di maggiore efficacia e di internazionali, European Medicines Agency (EMA) e Agenzia
maggiore sicurezza. Italiana del Farmaco (AIFA) per l’autorizzazione all’immissione
2. Valutazione dei potenziali rischi del trattamento in rap- in commercio dei DOAC. Questi documenti vengono integra-
porto ai benefici attesi. ti, ma non sostituiti, dalle principali linee guida di riferimen-
3. Valutazione dei costi del trattamento in rapporto ai be- to per la gestione della FANV, ad esempio Società Europea
nefici attesi. di Cardiologia (ESC) e National Institute for Health and Care
4. Verifica dell’effettiva aderenza e persistenza del tratta- Excellence (NICE). Per le norme di legge vigenti nel nostro
mento. Paese, infatti, il medico, nel prescrivere un farmaco, deve at-
A conferma di questo indirizzo generale, le considerazioni tenersi alle indicazioni terapeutiche, alle vie e alle modalità
sopra riportate trovano spazio anche nel Codice di Deonto- di somministrazione previste dall’autorizzazione all’immissio-
logia Medica che regola i comportamenti professionali della ne in commercio, in quanto tali modalità sono state valutate
classe medica in Italia4. L’articolo 6 del codice prevede infat- nella fase di sperimentazione clinica del medicinale. L’articolo
ti che “Il medico fonda l’esercizio delle proprie competenze 3 comma 1 del D.L. 23/1998, convertito nella legge 94/1998,
tecnico-professionali sui principi di efficacia e di appropria- recita infatti: “il medico, nel prescrivere una specialità medi-
tezza, aggiornandoli alle conoscenze scientifiche disponibili cinale o altro medicinale prodotto industrialmente, si attiene
e mediante una costante verifica e revisione dei propri atti”, alle indicazioni terapeutiche, alle vie e alle modalità di sommi-
mentre l’articolo 13 sottolinea come “La prescrizione deve nistrazione previste dall’autorizzazione all’immissione in com-
fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sull’uso otti- mercio rilasciata dal Ministero della Sanità”.

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D Mocini et al

INDICAZIONI TERAPEUTICHE CONTROINDICAZIONI


L’indicazione clinica all’utilizzo dei DOAC, dabigatran, riva- Identificare con chiarezza le controindicazioni all’utilizzo dei DOAC
roxaban, apixaban, edoxaban, riportata nel riassunto delle è un percorso complesso che mal si presta alla sintesi. Nei quattro
caratteristiche del prodotto (RCP) per la prevenzione dell’ictus RCP14–17, infatti, vengono utilizzati termini differenti per definire se
e dell’embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV è l’utilizzo è lecito o meno, riferendosi alle stesse condizioni cliniche
per tutti la seguente14-17: e in presenza di dati di letteratura sostanzialmente simili.
• Presenza di FANV con uno o più fattori di rischio, quali: Se prendiamo come esempio l’uso dei DOAC in gravidan-
1. Precedente ictus o attacco ischemico transitorio (TIA), za, possiamo vedere che nonostante in tutti gli studi si sia
2. Età ≥75 anni, evitato di arruolare pazienti in gravidanza o si siano richiesti
efficaci trattamenti anticoncezionali alle donne in età ferti-
3. Ipertensione arteriosa sistemica,
le27-30, sebbene il numero di donne che ha sperimentato una
4. Diabete mellito,
gravidanza in trattamento con qualsiasi DOAC sia molto limi-
5. Insufficienza cardiaca sintomatica con classe funzionale
tato e i dati disponibili siano solo osservazionali31, nei quattro
della New York Heart Association (NYHA) ≥II.
RCP non si trova una indicazione uniforme ma piuttosto che:
Per FANV si intende una fibrillazione atriale in assenza di
• rivaroxaban ed edoxaban sono controindicati15,17;
protesi valvolare cardiaca meccanica, stenosi mitralica di gra-
• di apixaban è “preferibile evitare l’uso”16;
do moderato o severo18,19.
• dabigatran “non deve essere utilizzato se non quando
Piccole e non rilevanti differenze sono presenti nei quat-
chiaramente necessario”14.
tro RCP, come ad esempio la mancata indicazione della classe
funzionale NYHA per rivaroxaban ed edoxaban. Nelle linee Nonostante tali differenti indicazioni contenute nei quat-
guida pubblicate dal NICE20, le condizioni previste per dabi- tro RCP riteniamo, coerentemente con le linee guida ESC per
gatran sono lievemente diverse rispetto agli altri tre DOAC ed la diagnosi e IL trattamento della fibrillazione atriale18, le linee
in particolare sono: guida per il trattamento delle malattie cardiovascolari in gravi-
danza31 e la guida pratica all’uso dei DOAC19, che tali farmaci
– precedente ictus, TIA o embolismo sistemico;
siano da considerare tutti controindicati in gravidanza.
– frazione di eiezione <40%;
Con tale premessa esemplificativa che vuole mostrare la
– insufficienza cardiaca sintomatica in classe funzionale
difficoltà nel generare una tabella riassuntiva, abbiamo raccol-
NYHA ≥II;
to in Tabella 1 le controindicazioni condivise da tutti e quattro
– età >75 anni;
i DOAC, insieme ad altre situazioni particolarmente rilevanti
– età ≥65 anni con una delle seguenti condizioni: diabete
nella pratica clinica, come ad esempio la trombocitopenia e la
mellito, ipertensione arteriosa o malattia arteriosa coro-
sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Per ulteriori dettagli so-
narica.
prattutto legati alle interazioni farmacologiche, si raccomanda
Queste indicazioni derivano dai criteri di arruolamento uti- di fare riferimento ai quattro specifici RCP14–17, alle linee guida
lizzati nei trial randomizzati e controllati di fase III21-24 e dall’u- europee18,20 o, in mancanza di indicazioni specifiche nei prece-
tilizzo negli stessi dello score CHADS25. Poiché nella pratica denti documenti, alla guida pratica all’uso dei DOAC pubblica-
clinica lo score CHA2DS2-VASc26 ha sostituito il CHADS18-20, ta dalla European Heart Rhythm Association (EHRA)19.
l’indicazione attuale contenuta nelle linee guida ESC18 è la
seguente:
• Presenza di FANV in pazienti di genere maschile con DABIGATRAN
CHA2DS2-VASc ≥2 e in pazienti di genere femminile con Forme farmaceutiche
CHA2DS2-VASc ≥3 (indicazione di classe I con livello di evi- Dabigatran è disponibile in capsule da 150 mg, 110 mg e 75
denza A). mg. Solo le capsule da 150 e 110 mg trovano indicazione
I pazienti di genere maschile con CHA2DS2-VASc =1 e ge- nella profilassi dell’ictus e dell’embolia sistemica in pazienti
nere femminile con CHA2DS2-VASc =2, possono essere candi- adulti con FANV14.
dati al trattamento anticoagulante tenendo conto delle loro
specifiche condizioni cliniche e delle loro preferenze una volta Posologia
informati circa il rischio e beneficio connesso al trattamento La dose raccomandata è di 300 mg/die con due somministra-
(indicazione di classe IIa)18. zioni da 150 mg ciascuna a distanza di 12 h (bid)14.
I pazienti di genere maschile con CHA2DS2-VASc =0 e di
genere femminile con CHA2DS2-VASc =1 non hanno indica- Criteri appropriati per l’uso della bassa dose
zione a trattamento anticoagulante18,19. Nel RCP viene raccomandata una dose di 220 mg/die, suddivi-
Le linee guida NICE20 presentano qualche piccola diffe- sa in due somministrazioni da 110 mg a distanza di 12 h l’una
renza rispetto alle linee guida proposte dall’ESC18 e possono dall’altra in caso di concomitante trattamento con verapamil
essere sintetizzate in questo modo: o in pazienti di età ≥80 anni14. Sempre nel RCP, si consiglia di
• Offrire un trattamento con DOAC a tutti i pazienti con prendere in considerazione una riduzione del dosaggio a 220
CHA2DS2-VASc ≥2 tenendo conto del rischio emorragico. mg/die in caso di14:
• Considerare un trattamento con DOAC nei pazienti di ge- 1. Pazienti di età compresa tra 75 e 80 anni.
nere maschile con CHA2DS2-VASc =1. 2. Pazienti con compromissione renale moderata (clearance
• Non offrire un trattamento con DOAC nei pazienti di ge- della creatinina [ClCr] 30-50 ml/min).
nere maschile con CHA2DS2-VASc =0 e di genere femmi- 3. Pazienti con gastrite, esofagite o reflusso gastroesofageo.
nile con CHA2DS2-VASc =1. 4. Altri pazienti ad aumentato rischio di sanguinamento.

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Appropriatezza prescrittiva dei DOAC

In questi quattro casi l’utilizzo del dosaggio giornaliero di Per tale motivo occorre distinguere tra:
300 mg o di 220 mg può essere deciso dal clinico sulla base a) Dosaggio più basso o inferiore come nel caso di dabiga-
della valutazione del rapporto tra rischio tromboembolico e ri- tran 110 mg, il cui utilizzo può essere una scelta medica
schio emorragico14. Il calcolo della ClCr deve essere effettuato oltre che una raccomandazione in specifici contesti.
utilizzando la formula di Cockcroft-Gault (CG). b) Dosaggio ridotto, 15 mg/die per rivaroxaban, 2.5 mg bid
Per quanto riguarda il problema della definizione dell’au- per apixaban e 30 mg/die per edoxaban (15 mg/die nel
mentato rischio di sanguinamento, nel RCP14 sono riportate solo caso del passaggio da edoxaban ad antagonisti del-
4 categorie che contengono la maggioranza delle condizio- la vitamina K [AVK]) che costituiscono invece un obbli-
ni identificabili come essere in grado di aumentare il rischio go prescrittivo vincolato da precise condizioni oggettive.
emorragico: L’utilizzo del dosaggio ridotto in assenza delle condizioni
1. Età. definite nei trial clinici randomizzati, dettagliatamente ri-
2. Fattori che aumentano i livelli plasmatici di dabigatran. portate nei diversi RCP14-19 e ben definite anche nei docu-
3. Interazioni farmacologiche. menti delle Società Scientifiche18-20, potrebbe portare alla
4. Patologie congenite o acquisite, procedure mediche e chi- sottoesposizione al farmaco, a un ridotto effetto anticoa-
rurgiche con rischio emorragico. gulante e all’aumento del rischio trombotico.
Le linee guida ESC per la diagnosi e il trattamento della
Controindicazioni all’uso di dabigatran
fibrillazione atriale18 includono anche la presenza di un più
Oltre a quanto riportato in Tabella 1 occorre ricordare la presen-
generico “aumento del rischio emorragico” tra le indicazioni
za di controindicazione all’uso in caso di trattamento concomi-
all’uso della dose più bassa. Allo scopo di meglio gestire il
tante con i seguenti forti inibitori della glicoproteina P (P-gp):
rischio emorragico, le linee guida ESC consigliano poi, oltre
ketoconazolo ad uso sistemico, ciclosporina, itraconazolo, dro-
all’individuazione dei fattori di rischio non modificabili e mo-
nedarone e l’associazione a dose fissa glecaprevir/pibrentasvir.
dificabili, l’uso dello score HAS-BLED18,32 mentre le linee guida
NICE consigliano lo score ORBIT20,33.
Sospensione prima di interventi chirurgici
Dabigatran è l’unico dei quattro DOAC attualmente in
La sospensione di dabigatran prima di un intervento chirurgi-
commercio in cui la scelta tra i due dosaggi disponibili può
co allo scopo di eliminare l’effetto, deve essere protratta per
essere determinata dal medico sulla base del proprio giudizio
un periodo di tempo variabile in funzione di due fattori:
clinico. Il medico prescrittore può infatti valutare se lo speci-
fico paziente trae maggior beneficio da un dosaggio di 150 – il rischio emorragico dell’intervento/procedura a cui il pa-
mg bid privilegiando la prevenzione della tromboembolia o ziente è candidato;
al contrario, da un dosaggio di 110 mg bid per privilegiare la – la funzione renale del paziente.
riduzione del rischio emorragico. Le due scelte sono entrambe In funzione di tali fattori per un intervento chirurgico/
possibili e legittime sulla base del RCP, dei criteri sopra elenca- procedura a basso rischio emorragico, in paziente con fun-
ti o anche solo sulla base del giudizio del clinico prescrittore. zione renale normale l’intervallo di sospensione del farmaco
Lo studio RE-LY (Randomized Evaluation of Long-Term An- può essere di 24 h mentre per un intervento ad alto rischio
ticoagulation Therapy)21,27 era disegnato per avere tre gruppi emorragico in paziente con ClCr compresa tra 50 e 30 ml/min
di pazienti distinti: il primo gruppo a cui veniva somministrato sono necessari 4 giorni di sospensione14,19. In caso di interven-
dabigatran 150 mg bid, il secondo gruppo a cui era sommi- ti urgenti e inderogabili è possibile utilizzare un antidoto rapi-
nistrato dabigatran 110 mg bid e il terzo gruppo a cui era do ed efficace (idarucizumab)34 che determina il venir meno
somministrato warfarin. Entrambi i gruppi di trattamento con dell’effetto anticoagulante in circa 5 min.
dabigatran si sono dimostrati non inferiori al warfarin. Il grup-
po 150 mg presentava una pari sicurezza e una migliore ef- Categorie particolari di pazienti
ficacia mentre il gruppo 110 mg presentava, sempre rispetto
Anziani
al warfarin, una pari efficacia e un minor rischio emorragico.
Vedi criteri per l’uso del dosaggio più basso.
Per tale motivo la scelta tra le due dosi può essere fatta dal
clinico sulla base dei fattori espressi sopra, o anche sulla base
Compromissione della funzione renale
delle proprie esperienze personali. Al contrario, negli studi di
Vedi criteri per la riduzione della dose e Tabella 1.
fase III condotti per la valutazione di rivaroxaban22,28 e apixa-
ban23,29 il dosaggio ridotto di rispettivamente 15 mg/die e 2.5
Compromissione della funzione epatica
mg bid era vincolato alla presenza di precise caratteristiche
Vedi controindicazioni. I valori di enzimi epatici superiori al
cliniche, demografiche e/o di laboratorio. Nel caso di edoxa-
doppio del limite superiore di riferimento (ULN) sono da con-
ban, sebbene nello studio ENGAGE AF-TIMI 48 (Effective An-
siderare una controindicazione all’uso del farmaco soprattut-
ticoagulation with Factor Xa Next Generation in Atrial Fibril- to perché i pazienti con tali caratteristiche sono stati esclusi
lation-Thrombolysis in Myocardial Infarction 48)24,30 fossero dagli studi randomizzati e controllati14,27.
previsti tre gruppi di trattamento con rispettivamente warfa-
rin, edoxaban 60/30 mg/die, edoxaban 30/15 mg/die, solo i
primi due gruppi hanno portato ad una commercializzazione,
RIVAROXABAN
per cui come per gli altri inibitori del fattore Xa ci troviamo
nella condizione di decidere quale sia il dosaggio appropriato Forme farmaceutiche
per il paziente sulla base di precisi criteri clinici17,24,30. Rivaroxaban è registrato presso l’EMA in numerose formu-
Questo aspetto pone di fatto un preciso vincolo alla pre- lazioni. Di tutte quelle disponibili, solo le compresse da 20
scrizione del dosaggio ridotto. mg e in casi particolari le compresse da 10 e 15 mg trovano

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D Mocini et al

Tabella 1. Principali controindicazioni/non raccomandazioni all’uso degli anticoagulanti orali diretti condivise da tutti i prodotti.

Dabigatran Rivaroxaban Apixaban Edoxaban

Fibrillazione atriale “valvolare”*

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti - Gravidanza e allattamento - Sindrome antifosfolipidica -
Trattamento concomitante con ogni altro anticoagulante fatta eccezione per specifiche circostanze -
Sanguinamento attivo clinicamente significativo. Piastrinopenia <20 000/μl

Clearance della creatinina


Clearance della creatinina <15 ml/min
<30 ml/min

Lesioni o condizioni considerate un fattore di rischio significativo di sanguinamento maggiore. Possono includere ulcera gastrointestinale
in corso o recente, presenza di neoplasie maligne ad elevato rischio di sanguinamento, recente lesione cerebrale o spinale,
recente intervento chirurgico a livello cerebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette,
malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o anomalie vascolari maggiori intraspinali o intracerebrali

Malattia epatica severa o che sia associata a coagulopatia a rischio di sanguinamento clinicamente rilevante

*Fibrillazione atriale in presenza di protesi valvolari cardiache meccaniche e/o stenosi mitralica reumatica moderata o severa, come da defini-
zione della Società Europea di Cardiologia18.
Per ulteriori dettagli si raccomanda di fare riferimento ai rispettivi Riassunti delle Caratteristiche dei Prodotti14-17.

indicazione nella prevenzione dell’ictus e dell’embolia siste- ma lo studio non ha le dimensioni per dimostrare un’effi-
mica nei pazienti adulti affetti da FANV con uno o più fattori cacia uguale o addirittura superiore di queste innovative
di rischio15. terapie rispetto alla tradizionale strategia terapeutica con
anticoagulante e doppia antiaggregazione piastrinica. La
Posologia guida pratica sull’uso dei DOAC dell’EHRA concorda con
La dose raccomandata è di 20 mg in un’unica somministrazio- queste indicazioni19. In difformità dai contenuti del RCP e
ne in concomitanza con un pasto15. dalla guida EHRA, le linee guida ESC suggeriscono invece
l’uso della dose piena (20 mg/die) di rivaroxaban nei pa-
Criteri appropriati per l’uso della dose ridotta zienti con FANV sottoposti a PCI, suggerendo la riduzione
L’utilizzo di 15 mg in sostituzione di 20 mg/die nel contesto della dose a 15 mg/die in pazienti con score HAS-BLED
della prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica in pazien- ≥3 (raccomandazione di classe IIa)18. Le stesse linee guida
ti con FANV è considerato appropriato solo in due condizioni: non chiariscono tuttavia quale dovrebbe essere l’atteggia-
1. Pazienti con insufficienza renale di grado moderato/severo mento in caso di riduzione della funzionalità renale. Come
(ClCr da 49 a 15 ml/min calcolata con la formula di CG). detto, infatti, in questo caso il RCP e la guida pratica EHRA
In effetti, lo studio registrativo di fase III non prevedeva indicano la dose di 10 mg/die.
l’impiego di rivaroxaban in caso di ClCr <30 ml/min22,28.
La possibilità di utilizzare rivaroxaban anche in pazienti Controindicazioni all’uso di rivaroxaban
con ClCr compresa tra 15 e 30 ml/min deriva dal recepi- Vedi Tabella 1.
mento nel RCP di studi di farmacocinetica15.
2. Pazienti con FANV sottoposti a procedura coronarica per- Sospensione prima di interventi chirurgici
cutanea (PCI), nei quali si prevede un trattamento in asso- Prima di un intervento chirurgico o una procedura invasiva,
ciazione ad antiaggreganti, in genere clopidogrel. In que- rivaroxaban deve essere sospeso, qualora sia possibile e sulla
sto caso le evidenze scientifiche provengono dallo studio base del giudizio del medico, almeno 24 h prima15. La guida
PIONEER AF-PCI (Open-Label, Randomized, Controlled, pratica sull’uso dei DOAC dell’EHRA19 propone un approccio
Multicenter Study Exploring Two Treatment Strategies of basato sul tipo di farmaco, il rischio emorragico della proce-
Rivaroxaban and a Dose-Adjusted Oral Vitamin K Antago- dura/intervento e la funzione renale. Per rivaroxaban come
nist Treatment Strategy in Subjects with Atrial Fibrillation per gli altri due inibitori del fattore Xa gli interventi con ri-
who Undergo Percutaneous Coronary Intervention)35 che schio di sanguinamento minore possono essere eseguiti senza
ha mostrato un vantaggio in termini di sicurezza di riva- interrompere la terapia, preferibilmente nel momento in cui
roxaban 15 mg (o 10 mg/die per pazienti con compromis- le concentrazioni plasmatiche sono più basse (valle). Per pro-
sione renale moderata [ClCr 30-49 ml/min]) in aggiunta cedure/interventi a rischio emorragico basso si propone una
ad un inibitore di P2Y12 per un massimo di 12 mesi. I ri- interruzione di 24 h per tutti i valori di ClCr ≥30 ml/min e di
sultati sono significativi per quanto riguarda la riduzione 36 h per i pazienti con ClCr compresa tra 29 e 15 ml/min19.
degli eventi emorragici anche quando viene utilizzato riva- Per gli interventi ad alto rischio emorragico si propongono
roxaban 2.5 mg insieme a una doppia antiaggregazione, 48 h di wash-out a prescindere dalla funzione renale19. In caso

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Appropriatezza prescrittiva dei DOAC

di interventi chirurgici indifferibili o più in generale di sangui- Sospensione prima di interventi chirurgici
namenti che minacciano la sopravvivenza è disponibile an- Il RCP definisce che apixaban deve essere interrotto alme-
dexanet alfa, un farmaco con funzioni di antidoto registrato no 48 h prima di un intervento/procedura invasiva a rischio
per rivaroxaban e apixaban36. di sanguinamento moderato-alto16. Ventiquattro ore di so-
spensione sono richieste prima di un intervento/procedura
Categorie particolari di pazienti invasiva a rischio basso o anche minimo di sanguinamento16.
Quest’ultima definizione non coincide con quanto espresso
Anziani
nella guida pratica all’uso degli anticoagulanti non AVK che,
L’età non è considerata una variabile indipendente e pertanto
analogamente a rivaroxaban ed edoxaban, suggerisce di non
non influenza il dosaggio in maniera diretta. In maniera indi-
sospendere il farmaco nel caso la procedura sia a rischio mini-
retta naturalmente incide sulla determinazione del dosaggio
mo di sanguinamento19. Andexanet alfa può essere utilizzato
essendo un parametro incluso nella formula di CG.
come antidoto se necessario36.
Compromissione della funzione epatica
Categorie particolari di pazienti
Nei pazienti con lieve compromissione della funzione epati-
ca (classificati come Child-Pugh A) sono state osservate solo Anziani
Vedi criteri di riduzione della dose.
modeste differenze della farmacocinetica rispetto al gruppo
di controllo e pertanto non sono presenti controindicazioni
Compromissione renale
all’uso o necessità di riduzione del dosaggio. Rivaroxaban è
Vedi criteri di riduzione della dose. Contrariamente agli
controindicato nei pazienti con malattie epatiche associate a
altri studi registrativi, lo studio ARISTOTLE (Apixaban for
coagulopatia e rischio emorragico clinicamente rilevante, com-
Reduction in Stroke and Other Thromboembolic Events in
presi i pazienti con cirrosi epatica in classe Child-Pugh B e C15.
Atrial Fibrillation)23,29 non prevedeva il calcolo della ClCr ma
stabiliva un cut-off di creatinina plasmatica pari a 1.5 mg/dl
Compromissione della funzione renale per la riduzione del dosaggio come specificato in preceden-
Nei soggetti con compromissione renale moderata (ClCr 30- za. La ClCr era comunque un criterio di esclusione quando
49 ml/min) e grave (ClCr 15-29 ml/min) il dosaggio consiglia- <25 ml/min analogamente ad un valore plasmatico di crea-
to è 15 mg/die in un’unica somministrazione15. In caso di mo- tinina >2.5 mg/dl29.
derata compromissione della funzione renale, se è presente
l’uso di farmaci che aumentano la concentrazione plasmatica Compromissione epatica
di rivaroxaban o nella compromissione grave, occorre par- Vedi controindicazioni. I test laboratoristici di funzionalità
ticolare attenzione. Il RCP non precisa in cosa consista tale epatica sono considerati propedeutici prima della prescrizio-
attenzione che potremmo sintetizzare in un controllo clinico ne di apixaban. Il farmaco non è raccomandato nella com-
o laboratoristico (esame emocromocitometrico) più frequente promissione epatica severa e deve essere usato con caute-
o, eventualmente, nel dosaggio plasmatico della concentra- la in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata
zione di picco e di valle del farmaco. (Child-Pugh A o B)16. I pazienti con enzimi epatici elevati (ala-
nina aminotransferasi/aspartato aminotransferasi) >2 x ULN
o bilirubina totale ≥1.5 x ULN sono stati esclusi dallo studio
APIXABAN ARISTOTLE16,23,29.

Forme farmaceutiche
Apixaban è disponibile in compresse da 5 mg e 2.5 mg16.
EDOXABAN
Posologia Forme farmaceutiche
La dose raccomandata nella FANV è di 5 mg bid16. Edoxaban è disponibile in compresse da 15 mg, 30 mg e 60
mg. La compressa da 15 mg trova indicazione, nel contesto
Criteri appropriati per l’uso della dose ridotta della FANV, solo nella transizione da edoxaban ad AVK prima
Il dosaggio di apixaban deve essere ridotto a 2.5 mg bid nei che quest’ultimo farmaco riesca a indurre un international
seguenti casi: normalized ratio (INR) ≥217.

1. Velocità di filtrazione glomerulare compresa tra 15 e 29 Posologia


ml/min. Nel trial registrativo erano esclusi pazienti con ClCr La dose raccomandata nella FANV è di 60 mg/die17.
<25 ml/min, pertanto l’indicazione all’impiego fino ad una
ClCr di 15 ml/min emerge da studi di farmacocietica16. Criteri appropriati per l’uso della dose ridotta
2. Presenza di due tra i seguenti tre criteri: Il dosaggio di edoxaban deve essere ridotto a 30 mg in un’u-
– età ≥80 anni; nica somministrazione giornaliera in presenza di uno dei se-
– peso ≤60 kg; guenti tre casi17:
– creatinina >1.5 mg/dl (133 μmol/l).
1. Compromissione renale moderata o severa (ClCr 15-50
Dosaggi ridotti in assenza dei criteri sopra riportati sono ml/min, calcolata con la formula di CG). Come per riva-
da considerare inappropriati. roxaban, nel trial registrativo di riferimento erano esclu-
si pazienti con ClCr <30 ml/min, pertanto l’indicazione
Controindicazioni all’uso di apixaban all’impiego fino ad una ClCr di 15 ml/min emerge da studi
Vedi Tabella 1. di farmacocinetica17.

G ITAL CARDIOL | VOL 22 | DICEMBRE 2021 1029


D Mocini et al

2. Basso peso corporeo ≤60 kg. sub-ottimale al farmaco e un ridotto effetto anticoagulante.
3. Co-somministrazione degli inibitori della P-gp, come ad Poiché non esistono studi randomizzati controllati che con-
esempio ciclosporina, dronedarone, eritromicina o keto- frontino specifiche popolazioni di pazienti con obesità esposti
conazolo. a DOAC o ad AVK, si è costretti a valutare il problema sulla
base di studi di farmacocinetica, dati estratti post-hoc dagli
Controindicazioni all’uso di edoxaban studi randomizzati, studi osservazionali prospettici o studi re-
Vedi Tabella 1. Nel RCP è riportata inoltre come controindi- trospettivi, con esito incerto. Per una analisi più approfondita
cazione la presenza di ipertensione severa non controllata17. dell’argomento si rimanda ad altro position paper ANMCO37.

Categorie particolari di pazienti Gravidanza e allattamento


Compromissione renale Dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban sono con-
Come per altri DOAC, il metodo utilizzato per stimare la fun- troindicati o non consigliati in gravidanza. Le linee guida
zione renale (ClCr in ml/min) durante lo sviluppo clinico di ESC18,31 e la guida pratica all’uso dei DOAC19 ritengono con-
troindicati tali farmaci in gravidanza.
edoxaban è stato il metodo di CG. Come detto, in caso di
L’allattamento al seno è controindicato durante l’assun-
ClCr compresa tra 51 e 80 ml/min, la dose raccomandata è 60
zione dei DOAC in quanto tutti i farmaci sono escreti nel latte
mg/die. In caso di ClCr compresa tra 15 e 50 ml/min, la dose
materno o non vi è certezza che non lo siano14-17. Pertanto,
raccomandata è 30 mg/die.
in tale condizione o si sospende l’allattamento o si sospende
il DOAC.
Compromissione epatica
Edoxaban è controindicato in pazienti con patologie epatiche
Trombocitopenia
associate a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente
La trombocitopenia è riportata come un effetto collaterale
significativo. In generale, nei pazienti con compromissione
raro con l’uso di dabigatran14, non comune con l’uso di riva-
epatica severa, l’uso di edoxaban non è raccomandato. Se
roxaban15, apixaban16 ed edoxaban17.
la compromissione è lieve o moderata il farmaco deve essere
Se precede l’uso del DOAC, costituisce un fattore di ri-
utilizzato con cautela, aumentando la sorveglianza clinica e la
schio emorragico. I pazienti con valori di piastrine <100 000/μl
frequenza dei controlli di laboratorio.
richiedono una valutazione multidisciplinare perché tale valo-
re costituisce un fattore di rischio emorragico che impone la
ricerca di cause reversibili.
ALTRI ELEMENTI CONDIZIONANTI In assenza di dati provenienti da studi randomizzati e
L’APPROPRIATEZZA controllati per valori di piastrine <100 000/μl occorre valutare
Durata del trattamento ogni paziente individualmente all’interno di un team di esper-
I RCP dei quattro DOAC non indicano una durata precisa per ti19. I valori di piastrine <20 000/μl costituiscono una controin-
il trattamento anticoagulante ma riportano che “la terapia dicazione all’utilizzo dei DOAC19. Valori compresi tra 100 000
deve essere continuata a lungo”14-17. Alcuni contesti specifi- e 20 000/μl richiedono un grado di sorveglianza progressiva-
ci come ad esempio il periodo post-cardioversione elettrica, mente crescente19.
sono molto articolati e sono esaminati nelle linee guida euro-
pee18, o nella guida pratica all’uso dei DOAC19. Passaggio da antagonista della vitamina K
ad anticoagulante orale diretto
Etnia e genere È raccomandato di iniziare dabigatran, rivaroxaban, apixaban
Non necessaria modifica della dose per nessuno dei quattro o edoxaban quando il valore di INR è rispettivamente <214,
DOAC. ≤315, <216 o <2.517. Per uniformare il comportamento, nella
guida pratica all’uso dei DOAC l’EHRA ha proposto di iniziare
immediatamente ogni farmaco quando il valore di INR è ≤2,
Categorie di peso
immediatamente o il giorno dopo se è compreso tra 2 e 2.5,
• Dabigatran: non necessario aggiustamento della dose ma
e di rivalutarlo entro 1-3 giorni se è compreso tra 2.5 e 319.
si raccomanda uno stretto controllo clinico in pazienti con
peso corporeo <50 kg14.
Passaggio da anticoagulante orale diretto
• Rivaroxaban: non necessario aggiustamento della dose15.
ad antagonista della vitamina K
• Apixaban: utilizzare la dose ridotta (2.5 mg bid) in caso di
Quando si ha intenzione di sospendere uno dei quattro DOAC
peso ≤60 kg, se associato ad almeno un altro criterio tra
e iniziare il trattamento con un AVK, stante la lentezza di
età ≥80 anni o creatinina ≥1.5 mg/dl16.
quest’ultima categoria di farmaci nel generare l’effetto anti-
• Edoxaban: utilizzare la dose ridotta (30 mg/die) in caso di
coagulante desiderato, è necessario un periodo di sovrapposi-
peso <60 kg17.
zione tra i due. La sospensione del DOAC dovrà avvenire solo
Non vi sono, invece, specifiche indicazioni per i pazien- dopo aver raggiunto un valore di INR ≥214-17.
ti con eccesso ponderale. Teoricamente, i pazienti con peso Poiché tutti e quattro i farmaci sono in grado di modifi-
>60 kg dovrebbero essere trattati tutti con la stessa dose di care il valore di INR è necessario eseguire il prelievo ematico
DOAC qualunque sia il loro indice di massa corporea o il loro per il controllo dell’INR subito prima della somministrazione
peso14–17. Questa indicazione ha generato un acceso dibat- del DOAC così da limitare al massimo l’interferenza. In ogni
tito. È stato infatti sottolineato che l’incremento del volume caso occorre interpretare i valori di INR con cautela. Nel caso di
di distribuzione e le variazioni di assorbimento, presenti nei edoxaban durante il periodo di somministrazione contempora-
pazienti con obesità grave, possono favorire un’esposizione nea con AVK il DOAC deve essere usato al dosaggio dimezzato.

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Appropriatezza prescrittiva dei DOAC

Si somministreranno pertanto 30 mg se il paziente aveva indi- Rivaroxaban


cazione a 60 mg e 15 mg se aveva indicazione a 30 mg. Que- Viene somministrato alla dose prevista sulla base delle carat-
sta evenienza è l’unica situazione in cui edoxaban può essere teristiche del paziente ed è possibile eseguire la cardioversio-
prescritto “on-label” a 15 mg17,19 nel contesto specifico della ne dopo 4 h dalla prima somministrazione. Bisogna ricordare
prevenzione della trombosi e dell’embolia sistemica nella FANV. che il farmaco è meglio assorbito con il cibo e che pertanto la
tempistica di un eventuale ecocardiogramma transesofageo
Dosaggio plasmatico del farmaco dovrà tenere in considerazione l’assunzione di cibo associata
Eseguire il dosaggio plasmatico del farmaco potrebbe sem- alla somministrazione del farmaco.
brare una soluzione semplice in casi specifici in cui si abbia il
sospetto che sia presente una sottoesposizione o una sovra­ Edoxaban
esposizione al farmaco. Tuttavia, occorre notare che, ad oggi, Viene somministrato alla dose prevista sulla base delle carat-
non vi sono dati in merito all’eventuale beneficio, in termini teristiche del paziente ed è possibile eseguire la cardioversio-
di efficacia e sicurezza, di un eventuale aggiustamento della ne dopo 2 h dalla somministrazione.
dose sulla base delle concentrazioni plasmatiche in caso di
valori diversi da quelli attesi. Per questo motivo ed in conside- I tre studi utilizzati per verificare l’efficacia e la sicurezza
razione anche della non completa conoscenza dei valori ideali nel contesto di una cardioversione elettrica eseguita con una
di valle e picco, l’utilizzo sistematico del dosaggio plasmatico tempistica inferiore alle 3 settimane dall’inizio della terapia
dei DOAC non è consigliato dalle linee guida né dalle guide anticoagulante38–40 sono sostanzialmente studi esplorativi fo-
pratiche delle società europee pertinenti18,19. calizzati sulla sicurezza in quanto per testare la non inferiorità
sarebbe stato necessario un numero particolarmente elevato
Pazienti sottoposti a cardioversione elettrica di pazienti.
o farmacologica
Coloro che assumono dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed
edoxaban possono continuare ad assumerli se devono essere CONCLUSIONI
sottoposti a cardioversione elettrica14-17. Prima della cardio- La scelta del DOAC appropriato e della dose corretta per un
versione dovrebbe essere espressamente richiesta al paziente determinato paziente è un processo complesso, non sempre
la conferma che questi abbia effettivamente assunto il DOAC riducibile alla semplice conoscenza di quanto previsto dal
come prescritto. Se il paziente non è in trattamento anticoa- RCP, da quanto indicato dalle linee guida ESC18 o NICE20, o da
gulante è possibile iniziare uno dei quattro DOAC e program- quanto riportato dalla guida pratica EHRA per l’uso di tali far-
mare la cardioversione elettiva dopo 3 settimane di regolare maci19. In generale, tuttavia, nella maggior parte dei casi, l’i-
assunzione14-17. dentificazione del dosaggio appropriato per il singolo pazien-
Se si intende utilizzare il percorso accelerato, previa ese- te risulta relativamente semplice. Tale dosaggio deve essere
cuzione di un ecocardiogramma transesofageo, è possibi- accuratamente rispettato perché solo così si offre al paziente
le iniziare uno dei tre inibitori del fattore Xa15-17, sempre a la migliore efficacia e la maggiore sicurezza. Si deve poi rileva-
patto che vengano rispettate le dosi e i tempi di seguito ri- re che per tre dei DOAC (rivaroxaban, apixaban ed edoxaban)
portati, derivati da studi specificamente condotti con i DOAC la scelta della dose “ridotta” è strettamente legata a criteri
nell’ambito della cardioversione: EMANATE (Eliquis evaluated precisamente definiti (funzionalità renale, peso corporeo, età,
in acute cardioversion coMpared to usuAl treatmeNts for An- terapia medica concomitante), che impongono al medico pre-
Ticoagulation in subjects with NVAF) per apixaban38, X-VeRT scrittore un vincolo di fatto ineludibile. Per dabigatran, invece,
(eXplore the efficacy and safety of once-daily oral riVaroxaban come già detto, il medico prescrittore ha maggiore libertà di
for the prevention of caRdiovascular events in patients with giudizio e la scelta della dose può essere personalizzata in
nonvalvular aTrial fibrillation scheduled for cardioversion) per ragione di una valutazione clinica del singolo caso. In pratica,
rivaroxaban39 e ENSURE-AF (EdoxabaN vs. warfarin in subjectS la “bassa dose” esiste solo per uno dei DOAC, dabigatran, e
UndeRgoing cardiovErsion of Atrial Fibrillation) per edoxa- può essere prescritta per scelta consapevole del medico, sulla
ban40. Non è invece contemplato il nuovo inizio dell’assun- base di un articolato giudizio clinico. Nei fatti, in questo caso,
zione di dabigatran nei programmi di cardioversione elettrica “decide il medico”. Per gli altri DOAC, rivaroxaban, apixa-
o farmacologica precoce in quanto non è mai stato condotto ban ed edoxaban, esistono “dosaggi ridotti”, che possono
uno studio specifico che abbia esplorato la sicurezza di tale essere prescritti solo nel rispetto di precisi criteri predefiniti.
approccio. Se si vuole utilizzare questo farmaco occorre at- Nei fatti, pertanto, per la dose ridotta “decide il profilo del
tendere 3 settimane per effettuare la cardioversione elettrica paziente”. Ogni prescrizione che non rispetti tali criteri risulta
o farmacologica in elezione14. “off-label”, ossia non conforme a quanto previsto dal RCP, in
violazione dalla normativa di legge attualmente vigente41,42.
Apixaban Qualora il medico decida di procedere ad una prescrizione
Somministrare come prima dose 10 mg (5 mg se esistono i “off-label” potrà farlo, ma dovrà attenersi a precise regole,
criteri per l’utilizzo del dosaggio ridotto) con successiva som- assumendo la responsabilità diretta di tale decisione. In par-
ministrazione come definito dalla posologia pertinente a quel ticolare, il medico dovrà acquisire il consenso informato del
paziente (5 mg bid o 2.5 mg bid). La cardioversione può es- paziente, spiegare il razionale della terapia, definire il rischio
sere eseguita tra 2 e 12 h dalla dose di carico. Qualora non di possibili eventi avversi e presentare quali dati di efficacia
si ritenga prudente la somministrazione della dose di carico, siano effettivamente disponibili nell’uso “off-label” del far-
occorre attendere il tempo necessario per somministrare 5 maco che si intende somministrare41,42.
dosi (2.5 giorni) utilizzando la posologia sulla base delle carat- Nella pratica clinica quotidiana, i confini dell’appropriatez-
teristiche del paziente. za per i farmaci anticoagulanti non sono sempre facilmente

G ITAL CARDIOL | VOL 22 | DICEMBRE 2021 1031


D Mocini et al

determinabili7. Occorre un’attenta valutazione da parte del centrale l’esagerata percezione del rischio emorragico e la pre-
medico prescrittore, che consideri tutte le variabili cliniche del senza nella pratica clinica di pazienti complessi e fragili, non rap-
singolo paziente e identifichi correttamente il rischio emorra- presentati nei trial registrativi. Per i motivi sopra esposti si è voluto
gico specifico. Questa valutazione dovrà ripetersi nel tempo, riassumere le indicazioni e le controindicazioni alla prescrizione
dei DOAC, suggerendo il comportamento appropriato da tenere
con la consapevolezza che le caratteristiche cliniche e il profilo
in alcuni scenari clinici comuni, in accordo con quanto riportato
di rischio possono cambiare in modo significativo18-20,32,33,43.
nei documenti degli enti regolatori nazionali ed internazionali e
nelle linee guida di riferimento.
Parole chiave. Anticoagulanti orali diretti; Apixaban; Dabigatran;
RIASSUNTO DOAC; Edoxaban; Fibrillazione atriale; NOAC; Rivaroxaban.
L’appropriatezza prescrittiva degli anticoagulanti orali diretti
(DOAC) dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban nella
fibrillazione atriale non valvolare è regolamentata sulla base dei
APPENDICE
criteri definiti nei trial registrativi di fase III, puntualmente ripresi,
con precise disposizioni, nei rispettivi riassunti delle caratteristiche Faculty ANMCO di approvazione
del prodotto (RCP). Nella pratica clinica non è tuttavia infrequen- Antonio Francesco Amico, Michela Barisone, Claudio Bilato,
te imbattersi in prescrizioni non conformi alle indicazioni previste; Irma Bisceglia, Edoardo Bonsante, Raimondo Calvanese, Roberto
soprattutto non è raro l’impiego di dosaggi ridotti rispetto alle Caporale, Giancarlo Casolo, Mario Chiatto, Giuseppe Di Tano,
indicazioni dei RCP. I dati della letteratura indicano che l’inap- Doriana Frongillo, Giovanna Geraci, Rossella Gilardi, Edoardo
propriata prescrizione di dosaggi ridotti, comunque determinata, Gronda, Daniele Grosseto, Gabriele Guardigli, Massimo Iacoviello,
è causa di sottoesposizione al farmaco anticoagulante e di un Fabiana Lucà, Antonia Mannarini, Marco Marini, Antonella
aumento fino a 3 volte del rischio di ictus/attacco ischemico tran- Maurizia Moreo, Adriano Murrone, Federico Nardi, Giuseppe
sitorio, embolizzazione sistemica e ospedalizzazione. È verosimile Pajes, Daniela Pavan, Claudio Picariello, Serena Rakar, Roberta
che le cause dello scostamento tra quanto dovrebbe essere teo- Rossini, Marino Scherillo, Gerolamo Sibilio, Stefano Strano,
ricamente prescritto e quanto avviene nel mondo reale siano da Giovanni Tarsi, Paolo Trambaiolo, Tullio Usmiani, Annalisa Viele,
ricercare in un insieme di motivi. In particolare, hanno un ruolo Massimo Zecchin, Filippo Zilio, Giuseppe Zuccalà.

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G ITAL CARDIOL | VOL 22 | DICEMBRE 2021 1033


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