Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
- 1 9 7 1-2 0 2
GIC a rs
ye
Estratto da
G Ital Cardiol 2021;22(12):1024-1033 Editor
www.giornaledicardiologia.it Giuseppe Di Pasquale
Mensile - Poste Italiane SpA - Sped.Abb.Post.DL 353/03 (conv.L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma - ISSN 1827 - 6806
U.O.C. Cardiologia, Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma
2
3
U.O. Cardiologia-UTIC, Ospedale San Paolo, Bari
4
Cardiologia 2-Insufficienza Cardiaca e Trapianti, Dipartimento Cardiotoracovascolare “A. De Gasperis”,
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
5
S.C. Cardiologia, Azienda Ospedaliera G. Brotzu, Cagliari
6
S.C. Cardiovascolare e Medicina dello Sport, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina-ASUGI, Trieste
7
U.O. Cardiologia-UTIC, Ospedale Civile “G. Jazzolino”, Vibo Valentia
8
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Garibaldi-Nesima, Azienda di Rilievo Nazionale e Alta Specializzazione “Garibaldi”, Catania
9
U.O.C. Cardiologia-UTIC-Emodinamica, Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”, Teramo
10
S.O.C. Cardiologia Ospedaliera, Presidio Ospedaliero Arcispedale Santa Maria Nuova,
Azienda USL di Reggio Emilia - IRCCS, Reggio Emilia
11
U.O.S.D. Follow-up del Paziente Post-Acuto, Dipartimento Cardio-Vascolare, AORN Sant’Anna e San Sebastiano, Caserta
12
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Santa Maria della Misericordia, Rovigo
13
Dipartimento di Cardiologia, Ospedale degli Infermi, Rivoli (TO)
14
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Bellaria, AUSL di Bologna, Bologna
15
Dipartimento Cardio-Toracico, A.O.U. Senese, Ospedale Santa Maria alle Scotte, Siena
16
Fondazione per il Tuo cuore - Heart Care Foundation, Firenze
17
Unità di Cure Intensive Cardiologiche, Cardiologia 1-Emodinamica, Dipartimento Cardiotoracovascolare “A. De Gasperis”,
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
The prescription appropriateness of direct oral anticoagulants (DOACs [dabigatran, rivaroxaban, apixaban,
and edoxaban]) is carefully regulated, taking into account the criteria established in phase III trials and
listed in the summary of the product characteristics of the four DOACs. In clinical practice, prescriptions
are not always in compliance with established indications. In particular, the use of doses lower than
those recommended in drug data sheets is relatively frequent. Literature data show that the inappropriate
prescription of DOAC doses causes drug underexposure and an up to three-fold increase in the risk of
stroke/transient ischemic attack, systemic thromboembolism, and hospitalizations. Possible causes of the
deviation between the dose that should be prescribed and that actually employed may include erroneous
prescriptions, an overstated bleeding risk perception, and the presence of frail patients, who were not
included in pivotal trials. For these reasons, we summarize DOAC indications and contraindications and
suggest the appropriate use of DOACs in common clinical scenarios, in accordance with what internation-
al guidelines and national and international health regulatory agencies recommend.
Key words. Apixaban; Atrial fibrillation; Dabigatran; Direct oral anticoagulants; DOACs; Edoxaban;
NOACs; Rivaroxaban.
INTRODUZIONE male delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica,
Il termine “appropriatezza” compare con notevole frequenza di sicurezza e di appropriatezza”.
negli atti ufficiali delle pubbliche amministrazioni del nostro Nell’insieme, in un contesto sanitario come quello del no-
Paese in riferimento all’erogazione di interventi sanitari. No- stro Paese, l’autonomia di prescrizione terapeutica del me-
nostante le numerose citazioni non sembra, tuttavia, esistere dico dovrebbe sempre coniugare la piena salvaguardia delle
una definizione puntuale e condivisa di questo particolare esigenze cliniche del paziente (favorevole rapporto rischio/
concetto. In effetti, anche l’Organizzazione Mondiale della beneficio) con la corretta allocazione delle risorse disponibili
Sanità ha difficoltà a definire in modo univoco l’appropria- (favorevole rapporto costo/beneficio). In definitiva, le diverse
tezza, limitandosi a sostenere che “un determinato intervento autorità sanitarie pubbliche regionali sono concordi nel sotto-
sanitario viene indicato come appropriato se il beneficio atte- lineare come il principio basilare dell’appropriatezza prescrit-
so in termini di salute è superiore ai possibili effetti negativi tiva debba essere il seguente: “a parità di efficacia documen-
previsti, con un margine sufficiente a giustificarne la scelta”1. tata e di applicabilità al singolo paziente di farmaci diversi,
Per quanto riguarda i farmaci, il termine appropriatezza deve essere preferito quello di minor costo”. Questo principio
viene generalmente associato alla prescrizione e si riferisce ad deve trovare concordi i professionisti che operano nel Servizio
“un corretto utilizzo” del medicinale2. In generale, l’appro- Sanitario Nazionale (SSN) al fine di salvaguardare le risorse
priatezza delle prescrizioni terapeutiche presuppone l’effica- pubbliche, garantire equità di intervento e sostenere l’intro-
cia del farmaco, precedentemente dimostrata in idonee spe- duzione di terapie innovative.
rimentazioni cliniche. Inoltre, il medicinale dovrebbe essere L’utilizzo non appropriato di “bassi” dosaggi di antico-
impiegato in condizioni analoghe a quelle studiate nel corso agulanti orali diretti (DOAC) nella prevenzione del trombo-
delle sperimentazioni cliniche che ne hanno verificato l’effica- embolismo nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare
cia. Nella pratica clinica, tuttavia, risulta spesso difficile che si (FANV), verosimilmente finalizzato al contenimento di un po-
presentino condizioni del tutto identiche a quelle delle speri- tenziale rischio di sanguinamento, è un evento relativamente
mentazioni cliniche, nelle quali i pazienti sono selezionati e frequente nella pratica clinica quotidiana5-11, stimabile in una
non presentano patologie concomitanti di rilievo. Questo tipo percentuale compresa tra il 10% e il 57%5-7 delle prescrizioni.
di approccio inoltre, interamente incentrato sul farmaco, non A tale inappropriata prescrizione può tuttavia conseguire un
considera il paziente, le sue attitudini nei confronti dei tratta- aumento del rischio di ictus, embolizzazione sistemica, ospe-
menti farmacologici, come pure le sue autonome decisioni3. dalizzazione e talora anche morte, senza una proporzionale
Il concetto di appropriatezza prescrittiva appare quindi riduzione del rischio emorragico12. Questo specifico problema
articolato e sfuggente, con ampi margini di interpretazione, è alimentato dalla comune percezione del medico che il san-
tanto per i clinici che per gli enti di controllo regionali e na- guinamento rappresenti un evento iatrogeno, direttamente
zionali. collegabile alla terapia da lui prescritta. La tromboembolia sa-
Volendo operare una sintesi, gli elementi che influenzano rebbe invece parte della storia naturale della malattia e non
l’appropriatezza d’uso di un farmaco sono potenzialmente direttamente riconducibile all’operato del medico. La mancata
identificabili come di seguito riportato: riduzione del dosaggio, che appare tuttavia un’evenienza più
rara, potrebbe, al contrario, indurre una sovraesposizione al
• Fattori relativi al paziente farmaco e un inaccettabile aumento del rischio emorragico13.
1. Valutazione del bisogno terapeutico specifico del pa- Lo scopo di questo documento è definire i confini dell’ap-
ziente in rapporto alla diagnosi clinica. propriatezza prescrittiva per i DOAC, ripercorrendo le indica-
2. Valutazione dell’intensità e della durata del trattamen- zioni, i dosaggi corretti, le principali controindicazioni e alcuni
to in rapporto al profilo clinico complessivo del pazien- scenari comuni nella pratica clinica.
te (gravità della patologia e comorbilità). Le principali fonti per la definizione dei criteri di appro-
3. Valutazione delle preferenze e delle scelte individuali priatezza prescrittiva, qui intesa come formale e sostanziale
del paziente. correttezza di impiego clinico, sono rappresentate dai docu-
• Fattori relativi al farmaco menti ufficiali depositati presso gli enti regolatori nazionali ed
1. Selezione del principio attivo di maggiore efficacia e di internazionali, European Medicines Agency (EMA) e Agenzia
maggiore sicurezza. Italiana del Farmaco (AIFA) per l’autorizzazione all’immissione
2. Valutazione dei potenziali rischi del trattamento in rap- in commercio dei DOAC. Questi documenti vengono integra-
porto ai benefici attesi. ti, ma non sostituiti, dalle principali linee guida di riferimen-
3. Valutazione dei costi del trattamento in rapporto ai be- to per la gestione della FANV, ad esempio Società Europea
nefici attesi. di Cardiologia (ESC) e National Institute for Health and Care
4. Verifica dell’effettiva aderenza e persistenza del tratta- Excellence (NICE). Per le norme di legge vigenti nel nostro
mento. Paese, infatti, il medico, nel prescrivere un farmaco, deve at-
A conferma di questo indirizzo generale, le considerazioni tenersi alle indicazioni terapeutiche, alle vie e alle modalità
sopra riportate trovano spazio anche nel Codice di Deonto- di somministrazione previste dall’autorizzazione all’immissio-
logia Medica che regola i comportamenti professionali della ne in commercio, in quanto tali modalità sono state valutate
classe medica in Italia4. L’articolo 6 del codice prevede infat- nella fase di sperimentazione clinica del medicinale. L’articolo
ti che “Il medico fonda l’esercizio delle proprie competenze 3 comma 1 del D.L. 23/1998, convertito nella legge 94/1998,
tecnico-professionali sui principi di efficacia e di appropria- recita infatti: “il medico, nel prescrivere una specialità medi-
tezza, aggiornandoli alle conoscenze scientifiche disponibili cinale o altro medicinale prodotto industrialmente, si attiene
e mediante una costante verifica e revisione dei propri atti”, alle indicazioni terapeutiche, alle vie e alle modalità di sommi-
mentre l’articolo 13 sottolinea come “La prescrizione deve nistrazione previste dall’autorizzazione all’immissione in com-
fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sull’uso otti- mercio rilasciata dal Ministero della Sanità”.
In questi quattro casi l’utilizzo del dosaggio giornaliero di Per tale motivo occorre distinguere tra:
300 mg o di 220 mg può essere deciso dal clinico sulla base a) Dosaggio più basso o inferiore come nel caso di dabiga-
della valutazione del rapporto tra rischio tromboembolico e ri- tran 110 mg, il cui utilizzo può essere una scelta medica
schio emorragico14. Il calcolo della ClCr deve essere effettuato oltre che una raccomandazione in specifici contesti.
utilizzando la formula di Cockcroft-Gault (CG). b) Dosaggio ridotto, 15 mg/die per rivaroxaban, 2.5 mg bid
Per quanto riguarda il problema della definizione dell’au- per apixaban e 30 mg/die per edoxaban (15 mg/die nel
mentato rischio di sanguinamento, nel RCP14 sono riportate solo caso del passaggio da edoxaban ad antagonisti del-
4 categorie che contengono la maggioranza delle condizio- la vitamina K [AVK]) che costituiscono invece un obbli-
ni identificabili come essere in grado di aumentare il rischio go prescrittivo vincolato da precise condizioni oggettive.
emorragico: L’utilizzo del dosaggio ridotto in assenza delle condizioni
1. Età. definite nei trial clinici randomizzati, dettagliatamente ri-
2. Fattori che aumentano i livelli plasmatici di dabigatran. portate nei diversi RCP14-19 e ben definite anche nei docu-
3. Interazioni farmacologiche. menti delle Società Scientifiche18-20, potrebbe portare alla
4. Patologie congenite o acquisite, procedure mediche e chi- sottoesposizione al farmaco, a un ridotto effetto anticoa-
rurgiche con rischio emorragico. gulante e all’aumento del rischio trombotico.
Le linee guida ESC per la diagnosi e il trattamento della
Controindicazioni all’uso di dabigatran
fibrillazione atriale18 includono anche la presenza di un più
Oltre a quanto riportato in Tabella 1 occorre ricordare la presen-
generico “aumento del rischio emorragico” tra le indicazioni
za di controindicazione all’uso in caso di trattamento concomi-
all’uso della dose più bassa. Allo scopo di meglio gestire il
tante con i seguenti forti inibitori della glicoproteina P (P-gp):
rischio emorragico, le linee guida ESC consigliano poi, oltre
ketoconazolo ad uso sistemico, ciclosporina, itraconazolo, dro-
all’individuazione dei fattori di rischio non modificabili e mo-
nedarone e l’associazione a dose fissa glecaprevir/pibrentasvir.
dificabili, l’uso dello score HAS-BLED18,32 mentre le linee guida
NICE consigliano lo score ORBIT20,33.
Sospensione prima di interventi chirurgici
Dabigatran è l’unico dei quattro DOAC attualmente in
La sospensione di dabigatran prima di un intervento chirurgi-
commercio in cui la scelta tra i due dosaggi disponibili può
co allo scopo di eliminare l’effetto, deve essere protratta per
essere determinata dal medico sulla base del proprio giudizio
un periodo di tempo variabile in funzione di due fattori:
clinico. Il medico prescrittore può infatti valutare se lo speci-
fico paziente trae maggior beneficio da un dosaggio di 150 – il rischio emorragico dell’intervento/procedura a cui il pa-
mg bid privilegiando la prevenzione della tromboembolia o ziente è candidato;
al contrario, da un dosaggio di 110 mg bid per privilegiare la – la funzione renale del paziente.
riduzione del rischio emorragico. Le due scelte sono entrambe In funzione di tali fattori per un intervento chirurgico/
possibili e legittime sulla base del RCP, dei criteri sopra elenca- procedura a basso rischio emorragico, in paziente con fun-
ti o anche solo sulla base del giudizio del clinico prescrittore. zione renale normale l’intervallo di sospensione del farmaco
Lo studio RE-LY (Randomized Evaluation of Long-Term An- può essere di 24 h mentre per un intervento ad alto rischio
ticoagulation Therapy)21,27 era disegnato per avere tre gruppi emorragico in paziente con ClCr compresa tra 50 e 30 ml/min
di pazienti distinti: il primo gruppo a cui veniva somministrato sono necessari 4 giorni di sospensione14,19. In caso di interven-
dabigatran 150 mg bid, il secondo gruppo a cui era sommi- ti urgenti e inderogabili è possibile utilizzare un antidoto rapi-
nistrato dabigatran 110 mg bid e il terzo gruppo a cui era do ed efficace (idarucizumab)34 che determina il venir meno
somministrato warfarin. Entrambi i gruppi di trattamento con dell’effetto anticoagulante in circa 5 min.
dabigatran si sono dimostrati non inferiori al warfarin. Il grup-
po 150 mg presentava una pari sicurezza e una migliore ef- Categorie particolari di pazienti
ficacia mentre il gruppo 110 mg presentava, sempre rispetto
Anziani
al warfarin, una pari efficacia e un minor rischio emorragico.
Vedi criteri per l’uso del dosaggio più basso.
Per tale motivo la scelta tra le due dosi può essere fatta dal
clinico sulla base dei fattori espressi sopra, o anche sulla base
Compromissione della funzione renale
delle proprie esperienze personali. Al contrario, negli studi di
Vedi criteri per la riduzione della dose e Tabella 1.
fase III condotti per la valutazione di rivaroxaban22,28 e apixa-
ban23,29 il dosaggio ridotto di rispettivamente 15 mg/die e 2.5
Compromissione della funzione epatica
mg bid era vincolato alla presenza di precise caratteristiche
Vedi controindicazioni. I valori di enzimi epatici superiori al
cliniche, demografiche e/o di laboratorio. Nel caso di edoxa-
doppio del limite superiore di riferimento (ULN) sono da con-
ban, sebbene nello studio ENGAGE AF-TIMI 48 (Effective An-
siderare una controindicazione all’uso del farmaco soprattut-
ticoagulation with Factor Xa Next Generation in Atrial Fibril- to perché i pazienti con tali caratteristiche sono stati esclusi
lation-Thrombolysis in Myocardial Infarction 48)24,30 fossero dagli studi randomizzati e controllati14,27.
previsti tre gruppi di trattamento con rispettivamente warfa-
rin, edoxaban 60/30 mg/die, edoxaban 30/15 mg/die, solo i
primi due gruppi hanno portato ad una commercializzazione,
RIVAROXABAN
per cui come per gli altri inibitori del fattore Xa ci troviamo
nella condizione di decidere quale sia il dosaggio appropriato Forme farmaceutiche
per il paziente sulla base di precisi criteri clinici17,24,30. Rivaroxaban è registrato presso l’EMA in numerose formu-
Questo aspetto pone di fatto un preciso vincolo alla pre- lazioni. Di tutte quelle disponibili, solo le compresse da 20
scrizione del dosaggio ridotto. mg e in casi particolari le compresse da 10 e 15 mg trovano
Tabella 1. Principali controindicazioni/non raccomandazioni all’uso degli anticoagulanti orali diretti condivise da tutti i prodotti.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti - Gravidanza e allattamento - Sindrome antifosfolipidica -
Trattamento concomitante con ogni altro anticoagulante fatta eccezione per specifiche circostanze -
Sanguinamento attivo clinicamente significativo. Piastrinopenia <20 000/μl
Lesioni o condizioni considerate un fattore di rischio significativo di sanguinamento maggiore. Possono includere ulcera gastrointestinale
in corso o recente, presenza di neoplasie maligne ad elevato rischio di sanguinamento, recente lesione cerebrale o spinale,
recente intervento chirurgico a livello cerebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette,
malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o anomalie vascolari maggiori intraspinali o intracerebrali
Malattia epatica severa o che sia associata a coagulopatia a rischio di sanguinamento clinicamente rilevante
*Fibrillazione atriale in presenza di protesi valvolari cardiache meccaniche e/o stenosi mitralica reumatica moderata o severa, come da defini-
zione della Società Europea di Cardiologia18.
Per ulteriori dettagli si raccomanda di fare riferimento ai rispettivi Riassunti delle Caratteristiche dei Prodotti14-17.
indicazione nella prevenzione dell’ictus e dell’embolia siste- ma lo studio non ha le dimensioni per dimostrare un’effi-
mica nei pazienti adulti affetti da FANV con uno o più fattori cacia uguale o addirittura superiore di queste innovative
di rischio15. terapie rispetto alla tradizionale strategia terapeutica con
anticoagulante e doppia antiaggregazione piastrinica. La
Posologia guida pratica sull’uso dei DOAC dell’EHRA concorda con
La dose raccomandata è di 20 mg in un’unica somministrazio- queste indicazioni19. In difformità dai contenuti del RCP e
ne in concomitanza con un pasto15. dalla guida EHRA, le linee guida ESC suggeriscono invece
l’uso della dose piena (20 mg/die) di rivaroxaban nei pa-
Criteri appropriati per l’uso della dose ridotta zienti con FANV sottoposti a PCI, suggerendo la riduzione
L’utilizzo di 15 mg in sostituzione di 20 mg/die nel contesto della dose a 15 mg/die in pazienti con score HAS-BLED
della prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica in pazien- ≥3 (raccomandazione di classe IIa)18. Le stesse linee guida
ti con FANV è considerato appropriato solo in due condizioni: non chiariscono tuttavia quale dovrebbe essere l’atteggia-
1. Pazienti con insufficienza renale di grado moderato/severo mento in caso di riduzione della funzionalità renale. Come
(ClCr da 49 a 15 ml/min calcolata con la formula di CG). detto, infatti, in questo caso il RCP e la guida pratica EHRA
In effetti, lo studio registrativo di fase III non prevedeva indicano la dose di 10 mg/die.
l’impiego di rivaroxaban in caso di ClCr <30 ml/min22,28.
La possibilità di utilizzare rivaroxaban anche in pazienti Controindicazioni all’uso di rivaroxaban
con ClCr compresa tra 15 e 30 ml/min deriva dal recepi- Vedi Tabella 1.
mento nel RCP di studi di farmacocinetica15.
2. Pazienti con FANV sottoposti a procedura coronarica per- Sospensione prima di interventi chirurgici
cutanea (PCI), nei quali si prevede un trattamento in asso- Prima di un intervento chirurgico o una procedura invasiva,
ciazione ad antiaggreganti, in genere clopidogrel. In que- rivaroxaban deve essere sospeso, qualora sia possibile e sulla
sto caso le evidenze scientifiche provengono dallo studio base del giudizio del medico, almeno 24 h prima15. La guida
PIONEER AF-PCI (Open-Label, Randomized, Controlled, pratica sull’uso dei DOAC dell’EHRA19 propone un approccio
Multicenter Study Exploring Two Treatment Strategies of basato sul tipo di farmaco, il rischio emorragico della proce-
Rivaroxaban and a Dose-Adjusted Oral Vitamin K Antago- dura/intervento e la funzione renale. Per rivaroxaban come
nist Treatment Strategy in Subjects with Atrial Fibrillation per gli altri due inibitori del fattore Xa gli interventi con ri-
who Undergo Percutaneous Coronary Intervention)35 che schio di sanguinamento minore possono essere eseguiti senza
ha mostrato un vantaggio in termini di sicurezza di riva- interrompere la terapia, preferibilmente nel momento in cui
roxaban 15 mg (o 10 mg/die per pazienti con compromis- le concentrazioni plasmatiche sono più basse (valle). Per pro-
sione renale moderata [ClCr 30-49 ml/min]) in aggiunta cedure/interventi a rischio emorragico basso si propone una
ad un inibitore di P2Y12 per un massimo di 12 mesi. I ri- interruzione di 24 h per tutti i valori di ClCr ≥30 ml/min e di
sultati sono significativi per quanto riguarda la riduzione 36 h per i pazienti con ClCr compresa tra 29 e 15 ml/min19.
degli eventi emorragici anche quando viene utilizzato riva- Per gli interventi ad alto rischio emorragico si propongono
roxaban 2.5 mg insieme a una doppia antiaggregazione, 48 h di wash-out a prescindere dalla funzione renale19. In caso
di interventi chirurgici indifferibili o più in generale di sangui- Sospensione prima di interventi chirurgici
namenti che minacciano la sopravvivenza è disponibile an- Il RCP definisce che apixaban deve essere interrotto alme-
dexanet alfa, un farmaco con funzioni di antidoto registrato no 48 h prima di un intervento/procedura invasiva a rischio
per rivaroxaban e apixaban36. di sanguinamento moderato-alto16. Ventiquattro ore di so-
spensione sono richieste prima di un intervento/procedura
Categorie particolari di pazienti invasiva a rischio basso o anche minimo di sanguinamento16.
Quest’ultima definizione non coincide con quanto espresso
Anziani
nella guida pratica all’uso degli anticoagulanti non AVK che,
L’età non è considerata una variabile indipendente e pertanto
analogamente a rivaroxaban ed edoxaban, suggerisce di non
non influenza il dosaggio in maniera diretta. In maniera indi-
sospendere il farmaco nel caso la procedura sia a rischio mini-
retta naturalmente incide sulla determinazione del dosaggio
mo di sanguinamento19. Andexanet alfa può essere utilizzato
essendo un parametro incluso nella formula di CG.
come antidoto se necessario36.
Compromissione della funzione epatica
Categorie particolari di pazienti
Nei pazienti con lieve compromissione della funzione epati-
ca (classificati come Child-Pugh A) sono state osservate solo Anziani
Vedi criteri di riduzione della dose.
modeste differenze della farmacocinetica rispetto al gruppo
di controllo e pertanto non sono presenti controindicazioni
Compromissione renale
all’uso o necessità di riduzione del dosaggio. Rivaroxaban è
Vedi criteri di riduzione della dose. Contrariamente agli
controindicato nei pazienti con malattie epatiche associate a
altri studi registrativi, lo studio ARISTOTLE (Apixaban for
coagulopatia e rischio emorragico clinicamente rilevante, com-
Reduction in Stroke and Other Thromboembolic Events in
presi i pazienti con cirrosi epatica in classe Child-Pugh B e C15.
Atrial Fibrillation)23,29 non prevedeva il calcolo della ClCr ma
stabiliva un cut-off di creatinina plasmatica pari a 1.5 mg/dl
Compromissione della funzione renale per la riduzione del dosaggio come specificato in preceden-
Nei soggetti con compromissione renale moderata (ClCr 30- za. La ClCr era comunque un criterio di esclusione quando
49 ml/min) e grave (ClCr 15-29 ml/min) il dosaggio consiglia- <25 ml/min analogamente ad un valore plasmatico di crea-
to è 15 mg/die in un’unica somministrazione15. In caso di mo- tinina >2.5 mg/dl29.
derata compromissione della funzione renale, se è presente
l’uso di farmaci che aumentano la concentrazione plasmatica Compromissione epatica
di rivaroxaban o nella compromissione grave, occorre par- Vedi controindicazioni. I test laboratoristici di funzionalità
ticolare attenzione. Il RCP non precisa in cosa consista tale epatica sono considerati propedeutici prima della prescrizio-
attenzione che potremmo sintetizzare in un controllo clinico ne di apixaban. Il farmaco non è raccomandato nella com-
o laboratoristico (esame emocromocitometrico) più frequente promissione epatica severa e deve essere usato con caute-
o, eventualmente, nel dosaggio plasmatico della concentra- la in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata
zione di picco e di valle del farmaco. (Child-Pugh A o B)16. I pazienti con enzimi epatici elevati (ala-
nina aminotransferasi/aspartato aminotransferasi) >2 x ULN
o bilirubina totale ≥1.5 x ULN sono stati esclusi dallo studio
APIXABAN ARISTOTLE16,23,29.
Forme farmaceutiche
Apixaban è disponibile in compresse da 5 mg e 2.5 mg16.
EDOXABAN
Posologia Forme farmaceutiche
La dose raccomandata nella FANV è di 5 mg bid16. Edoxaban è disponibile in compresse da 15 mg, 30 mg e 60
mg. La compressa da 15 mg trova indicazione, nel contesto
Criteri appropriati per l’uso della dose ridotta della FANV, solo nella transizione da edoxaban ad AVK prima
Il dosaggio di apixaban deve essere ridotto a 2.5 mg bid nei che quest’ultimo farmaco riesca a indurre un international
seguenti casi: normalized ratio (INR) ≥217.
2. Basso peso corporeo ≤60 kg. sub-ottimale al farmaco e un ridotto effetto anticoagulante.
3. Co-somministrazione degli inibitori della P-gp, come ad Poiché non esistono studi randomizzati controllati che con-
esempio ciclosporina, dronedarone, eritromicina o keto- frontino specifiche popolazioni di pazienti con obesità esposti
conazolo. a DOAC o ad AVK, si è costretti a valutare il problema sulla
base di studi di farmacocinetica, dati estratti post-hoc dagli
Controindicazioni all’uso di edoxaban studi randomizzati, studi osservazionali prospettici o studi re-
Vedi Tabella 1. Nel RCP è riportata inoltre come controindi- trospettivi, con esito incerto. Per una analisi più approfondita
cazione la presenza di ipertensione severa non controllata17. dell’argomento si rimanda ad altro position paper ANMCO37.
determinabili7. Occorre un’attenta valutazione da parte del centrale l’esagerata percezione del rischio emorragico e la pre-
medico prescrittore, che consideri tutte le variabili cliniche del senza nella pratica clinica di pazienti complessi e fragili, non rap-
singolo paziente e identifichi correttamente il rischio emorra- presentati nei trial registrativi. Per i motivi sopra esposti si è voluto
gico specifico. Questa valutazione dovrà ripetersi nel tempo, riassumere le indicazioni e le controindicazioni alla prescrizione
dei DOAC, suggerendo il comportamento appropriato da tenere
con la consapevolezza che le caratteristiche cliniche e il profilo
in alcuni scenari clinici comuni, in accordo con quanto riportato
di rischio possono cambiare in modo significativo18-20,32,33,43.
nei documenti degli enti regolatori nazionali ed internazionali e
nelle linee guida di riferimento.
Parole chiave. Anticoagulanti orali diretti; Apixaban; Dabigatran;
RIASSUNTO DOAC; Edoxaban; Fibrillazione atriale; NOAC; Rivaroxaban.
L’appropriatezza prescrittiva degli anticoagulanti orali diretti
(DOAC) dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban nella
fibrillazione atriale non valvolare è regolamentata sulla base dei
APPENDICE
criteri definiti nei trial registrativi di fase III, puntualmente ripresi,
con precise disposizioni, nei rispettivi riassunti delle caratteristiche Faculty ANMCO di approvazione
del prodotto (RCP). Nella pratica clinica non è tuttavia infrequen- Antonio Francesco Amico, Michela Barisone, Claudio Bilato,
te imbattersi in prescrizioni non conformi alle indicazioni previste; Irma Bisceglia, Edoardo Bonsante, Raimondo Calvanese, Roberto
soprattutto non è raro l’impiego di dosaggi ridotti rispetto alle Caporale, Giancarlo Casolo, Mario Chiatto, Giuseppe Di Tano,
indicazioni dei RCP. I dati della letteratura indicano che l’inap- Doriana Frongillo, Giovanna Geraci, Rossella Gilardi, Edoardo
propriata prescrizione di dosaggi ridotti, comunque determinata, Gronda, Daniele Grosseto, Gabriele Guardigli, Massimo Iacoviello,
è causa di sottoesposizione al farmaco anticoagulante e di un Fabiana Lucà, Antonia Mannarini, Marco Marini, Antonella
aumento fino a 3 volte del rischio di ictus/attacco ischemico tran- Maurizia Moreo, Adriano Murrone, Federico Nardi, Giuseppe
sitorio, embolizzazione sistemica e ospedalizzazione. È verosimile Pajes, Daniela Pavan, Claudio Picariello, Serena Rakar, Roberta
che le cause dello scostamento tra quanto dovrebbe essere teo- Rossini, Marino Scherillo, Gerolamo Sibilio, Stefano Strano,
ricamente prescritto e quanto avviene nel mondo reale siano da Giovanni Tarsi, Paolo Trambaiolo, Tullio Usmiani, Annalisa Viele,
ricercare in un insieme di motivi. In particolare, hanno un ruolo Massimo Zecchin, Filippo Zilio, Giuseppe Zuccalà.
S, et al.; RE-LY Steering Committee and nale and design of the ROCKET AF study. atrial fibrillation undergoing PCI. N Engl J
Investigators. Dabigatran versus warfarin Am Heart J 2010;159:340-347.e1. Med 2016;375:2423-34.
in patients with atrial fibrillation. N Engl J 29. Lopes RD, Alexander JH, Al-Khatib 36. European Medicines Agency. On-
Med 2009;361:1139-51. SM, et al. Apixaban for Reduction In Stroke dexxya. https://www.ema.europa.eu/en/
22. Patel MR, Mahaffey KW, Garg J, et and Other ThromboemboLic Events in Atri- medicines/human/EPAR/ondexxya [ultimo
al.; ROCKET AF Investigators. Rivaroxaban al Fibrillation (ARISTOTLE) trial: design and accesso 3 novembre 2021].
versus warfarin in nonvalvular atrial fibrilla- rationale. Am Heart J 2010;159:331-9. 37. Mocini D, Di Fusco SA, Mocini E, et
tion. N Engl J Med 2011;365:883-91. 30. Ruff CT, Giugliano RP, Antman EM, al. Direct oral anticoagulants in patients
23. Granger CB, Alexander JH, McMur- et al. Evaluation of the novel factor Xa in- with obesity and atrial fibrillation: posi-
ray JJV, et al.; ARISTOTLE Committees and hibitor edoxaban compared with warfarin tion paper of Italian National Association
Investigators. Apixaban versus warfarin in patients with atrial fibrillation: design of Hospital Cardiologists (ANMCO). J Clin
in patients with atrial fibrillation. N Engl J and rationale for the Effective aNticoaG- Med 2021;10:4185.
Med 2011;365:981-92. ulation with factor xA next GEneration in 38. Ezekowitz MD, Pollack CV, Halperin
24. Giugliano RP, Ruff CT, Braunwald Atrial Fibrillation–Thrombolysis In Myocar- JL, et al. Apixaban compared to heparin/
E, et al.; ENGAGE AF-TIMI 48 Investiga- dial Infarction study 48 (ENGAGE AF–TIMI vitamin K antagonist in patients with atrial
tors. Edoxaban versus warfarin in pa- 48). Am Heart J 2010;160:635-641.e2. fibrillation scheduled for cardioversion: the
tients with atrial fibrillation. N Engl J Med 31. Regitz-Zagrosek V, Roos-Hesselink EMANATE trial. Eur Heart J 2018;39:2959-
2013;369:2093-104.
JW, Bauersachs J, et al. 2018 ESC Guide- 71.
25. Gage BF, Waterman AD, Shannon
lines for the management of cardiovascu- 39. Cappato R, Ezekowitz MD, Klein
W, Boechler M, Rich MW, Radford MJ.
lar diseases during pregnancy: The Task AL, et al.; X-VeRT Investigators. Rivarox-
Validation of clinical classification schemes
Force for the Management of Cardiovas- aban vs. vitamin K antagonists for car-
for predicting stroke: results from the Na-
cular Diseases during Pregnancy of the dioversion in atrial fibrillation. Eur Heart J
tional Registry of Atrial Fibrillation. JAMA
European Society of Cardiology (ESC). Eur 2014;35:3346-55.
2001;285:2864-70.
26. Lip GYH, Nieuwlaat R, Pisters R, Lane Heart J 2018;39:3165-241. 40. Goette A, Merino JL, Ezekowitz MD,
DA, Crijns HJ. Refining clinical risk strati- 32. Pisters R, Lane DA, Nieuwlaat R, de et al.; ENSURE-AF Investigators. Edoxaban
fication for predicting stroke and throm- Vos CB, Crijns HJGM, Lip GYH. A novel versus enoxaparin-warfarin in patients un-
boembolism in atrial fibrillation using a user-friendly score (HAS-BLED) to assess dergoing cardioversion of atrial fibrillation
novel risk factor-based approach: the Euro 1-year risk of major bleeding in patients (ENSURE-AF): a randomised, open-label,
Heart Survey on Atrial Fibrillation. Chest with atrial fibrillation: the Euro Heart Sur- phase 3b trial. Lancet 2016;388:1995-
2010;137:263-72. vey. Chest 2010;138:1093-100. 2003.
27. Ezekowitz MD, Connolly S, Parekh A, 33. O’Brien EC, Simon DN, Thomas LE, et 41. Agenzia Italiana del Farmaco. Off-la-
et al. Rationale and design of RE-LY: ran- al. The ORBIT bleeding score: a simple bed- bel. Bollettino d’Informazione sui Farmaci
domized evaluation of long-term antico- side score to assess bleeding risk in atrial 2006;13:140-1.
agulant therapy, warfarin, compared with fibrillation. Eur Heart J 2015;36:3258-64. 42. Parlamento Italiano. Legge 8 aprile
dabigatran. Am Heart J 2009;157:805-10. 34. European Medicines Agency. Prax- 1998, n.94. https://www.camera.it/par-
28. ROCKET AF Study Investigators. Ri- bind. https://www.ema.europa.eu/en/ lam/leggi/98094l.htm [ultimo accesso 3
varoxaban-Once daily, oral, direct factor medicines/human/EPAR/praxbind [ultimo novembre 2021].
Xa inhibition Compared with vitamin K accesso 3 novembre 2021]. 43. Di Fusco SA, Colivicchi F, Santini M.
antagonism for prevention of stroke and 35. Gibson CM, Mehran R, Bode C, et The hemorrhagic risk: how to evaluate it.
Embolism Trial in Atrial Fibrillation: ratio- al. Prevention of bleeding in patients with Pacing Clin Electrophysiol 2013;36:1191-7.