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Vita

Kierkegaard nasce a Copenhagen nel 1813, muoiono entrambi i suoi genitori e tre fratelli, nel 1835
viene a sapere che la madre aveva concepito il primogenito prima del matrimonio e questo lo
sconvolge, durante gli studi universitari conosce Regine Olsen, e i due si promettono di sposarsi ma
l’anno dopo Kierkegaard restituisce l’anello di danzamento perché decide di consacrare la sua vita
di Dio, lui abbandonerà presto l’idea della carriera ecclesiastica per scrivere.

Esistenzialismo

Kierkegaard e il padre dell’esistenzialismo moderno, lui ri ette sull’esistenza considerata nella sua
problematicità e irrazionalità, Infatti si contrappone ad Hegel perché lui ha posto delle regole
oggettive e si è disinteressato all’esistenza.

Libertà di scegliere

Secondo Kierkegaard l’uomo è solo e lui infatti pone attenzione alla solitudine umana, Secondo lui
l’individuo singolo è stato creato da Dio con speci che caratteristiche, a sua immagine e somiglianza
ed è caratterizzato dalla possibilità e dalla libertà di scegliere, ciò provoca so erenza perché si
rinuncia alla cosa non scelta e subentra il dubbio o l’angoscia di aver scelto bene o di aver scelto
male, questo assillo ti fa o rinunciare per non pentirti della scelta sbagliata, o scegliere la cosa
sbagliata, ciò lui lo studia nell’opera “O-O” che è la sua opera più importante. Secondo Kierkegaard
questa possibilità di scegliere porta a delle responsabilità quindi l’uomo viene appesantito da esse.
Inoltre questa possibilità di scegliere è ciò che ci distingue dalle azioni istintive degli animali.
L’angoscia è nata dal peccato di Adamo ed Eva, Adamo non accetta subito la tentazione ed è infatti
angosciato dalla possibilità di scegliere tra bene e male, il,peccato originale provoca quindi angoscia
e disperazione.

l’angoscia è puro sentimento del possibile attraverso il quale l’uomo è consapevole di aver peccato
quindi da un lato deve scegliere se pentirsi o continuare a peccare.

La disperazione è il rapporto con se stessi, quando l’uomo comprende la di coltà di a rontare i suoi
problemi, l’uomo a ronta la sua realtà interiore, non accetta se stesso o si considera autosu ciente.

3 stadi dell’esistenza che sono separati l’uno dall’altro e sono scelto dall’uomo per vivere.

1. vita estetica,Chi sceglie questo stadio in realtà sceglie di non scegliere dire così nella paura nella
pura possibilità, in questa vita sia soddisfazione di beni materiali e si vive di ciò di cui sia bisogno,
è una vita amorale che pone al centro il piacere del singolo. L’ironia di questo stadio consiste nel
fatto che ogni aspetto positivo di esso viene contraddetto da un aspetto negativo, l’ ironia viene
richiamata da Socrate che è il modello che Kierkegaard assume per la sua attività di scrittore.
(L’ironia di Socrate stava nel mostrarsi ignorante in merito ad ogni questione dibattuta quindi
l’interlocutore si sentiva invitato a esporre nei dettagli la propria convinzione)Ad esempio l’ironia
del piacere sensuale sta nell’angoscia, infatti si ha una continua ricerca di piacere attraverso la
quale non si è mai soddisfatti. Un esempio ne è Dongiovanni, lui è un seduttore in senso spirituale
ovvero al seduttore non interessa la seduzione in senso sico ma interessa la trasformazione della
donna innamorata in donna che nega se stessa e riconosce nel seduttore il suo signore
Kierkegaard a erma che il piacere del seduttore sta nella scelta della donna di privarsi della
propria libertà ai desideri del seduttore. Kierkegaard ritiene di aver fatto ciò con regine e ritiene
che lei non sarebbe più riuscita a trovare un equilibrio dopo la rottura del danzamento.

2. vita etica: , Lo stadio etico è una scelta che è legata ai valori universali, con la vita etica nascono
libertà e responsabilità, l’uomo diventa se stesso e compare la di erenza tra bene e male.Un
esempio è il moretto cioè colui che sceglie sempre una soddisfazione di piacere materiale ma lo
circoscrive e porta avanti il principio di accudire la famiglia, ma il marito cade in disperazione
perché si accorge di aver realizzato solo per gli altri. Anche qui Kierkegaard paragona la vita etica
con la sua vita privata, infatti secondo lui il prezzo da pagare per passare dalla vita estetica alla
vita etica è stata la rottura del danzamento con regina.

3. Vita religiosa: si ha speranza di salvezza perché il soggetto sente la limitatezza della propria
esistenza e realizza questa vita religiosa con la fede.la fede non ha nulla a che vedere con la
morale perché è un donarsi a Dio e ubbidire solo a lui, ad esempio Abramo va contro la sua
morale per sacri care il glio. Abramo ha creduto nell’assurdo, nel paradosso che è la fede.

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