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LA VITA NUOVA

Dante, cominciò a dedicarsi alla composizione di versi, egli scelse la lirica d’amore di ascendenza
cortese seguendo il modello guittoniano. Ma successivamente grazie all'amicizia con Guido
Cavalcanti nascerà una nuova corrente letteraria (dolce stilnovo) chiamato così per il suo stile dolce.
Dante, in un primo momento, influenzato da Cavalcanti,scrive sul motivo dell’amore come
sofferenza, per poi prenderne le distanze proponendo una concezione spiritualizzata dell’amore.

Dopo la morte di Beatrice, Dante decise di raccogliere le poesie più significative, accompagnandole
con una serie di commenti in prosa: uno posto all’inizio, che spiega l’occasione in cui i versi sono stati
composti, e un altro posto alla fine, che serve come analisi degli aspetti retorici. Questo modello
prenderà il nome di “prosimetro”.
L’insieme di queste poesie comporrà la “Vita Nova” chiamata così per indicare il rinnovamento
spirituale e l’evoluzione poetica.

Dante narra di aver incontrato la prima volta Beatrice all’età di nove anni, e di averne provato un
sentimento amoroso fortissimo. Il numero 9 è simbolico poiché rimanda alla trinità e vuole indicare il
valore miracoloso della donna. Dopo 9 anni Dante incontra Beatrice, dalla quale riceverà un saluto
(idea di salute, salvezza). Però, seguendo il rituale tipico dell’amore cortese, il poeta terrà nascosto il
sentimento amoroso fingendo di provarlo in altre donne, ma questo susciterà lo sdegno di Beatrice.

La privazione del saluto generano in Dante sofferenza, che comprende che l’amore per la donna
deve essere riposto nella lode all’amata (lode della gentilissima).
Comincia la sezione dedicata alle rime in lode di Beatrice, ma dopo poco tempo lei morirà, e inizia
per Dante un periodo molto difficile tant’è che trova consolazione nello sguardo pietoso di una
donna, ma la tentazione del nuovo amore è vinta da una visione di Beatrice al poeta.
Dante colloca l’amore all’Empireo (la sede dei beati, questo argomento viene ripreso in “Oltre la
spera che più larga gira”).

Nel capitolo successivo, che chiude l’opera, Dante narra di aver avuto un’altra mirabile visione, che
lo induce a parlare di Beatrice solo quando lo potrà fare più degnamente.
La Vita Nuova si presenta come il resoconto di un’esperienza passata e allo stesso tempo l’unione di
un’esperienza sentimentale e intellettuale.
La Vita Nuova è molto difficile da comprendere, essendo legata alla tradizione medievale.
Il libro ha un carattere irrealistico, siccome le esperienze reali si mescolano a sogni e visioni, ma
senza che si crei alcuna sfasatura.
I SIGNIFICATI SEGRETI

Possiamo dividere il libro in tre parti:


● Effetti dell’amore sull’amante (cap. I-XI)
● La lode della donna (cap. XII-XXVII)
● La morte della “gentilissima” (cap. XXVIII-XLII)

A ogni parte corrispondono diversi stadi dell’amore:


● AMORE CORTESE

L’amante poteva sempre sperare in una ricompensa al suo amore. I versi di questa fase riprendono il
modello di Guittone d’Arezzo, con un linguaggio difficile e uno stile complesso.

● AMORE FINE A SE STESSO

L’amante non ama più la donna per avere qualcosa in cambio, ma l’amore diviene fine a se stesso:
l’appagamento consiste nel contemplare e lodare la “creatura” altissima.

● AMORE MISTICO

Dante si distacca dallo stilnovismo precedente. L’amore diviene il mezzo per il quale l’anima si
innalza fino alla contemplazione di Dio. Dante afferma che la natura angelica di Beatrice deve essere
considerata un’evidenza seria e reale.

Nella conclusione dell’opera Dante manifesta la speranza di dire a Beatrice quello che mai non fu
detto da alcuna. E’ probabile che il poeta abbia già pensato alla scrittura di un capolavoro, che
rappresenterà la più alta forma di amore. Il passaggio dalla Vita Nuova alla Commedia non è
immediato siccome in mezzo, si pongono altre due esperienze che maturano l’esperienza filosofica e
politica di Dante.

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