I critici dell’800 non capirono e non apprezzarono questo personaggio.
Prima di apparire fisicamente nel capitolo Lucia si preannunzia nel proposito che Renzo rimugina dentro di sé.La femminilità di Lucia è sana ed onesta e non comune.ma non per questo è meno sana
Il capitolo riprende con la narrazione della drammatica notte di don Abbondio.
Manzoni riassume i sogni del curato in una sequenza drammatica di scene: le cui immagini creano efficacemente nel lettore tutta una trama stupenda, di quel che è stato il sogno del povero curato. Il personaggio di don Abbondio si completa di alcune sfumature psicologiche, che rivelano pienamente il suo sistema di vita e di prudenza, nel colloquio con Renzo. Egli è la vittima diretta del sopruso che, don Rodrigo ha perpetrato ai suoi danni. Più che nella presentazione storica, il ritratto di Renzo balza nel vivo dell'azione, attraverso quel serrato dialogo col curato, che vuol tenerlo a bada con frasi vaghe e pretesti inconsistenti, anche se giustificati in una terminologia per Renzo incomprensibile e, quindi, inaccettabile. Manzoni è riuscito a mettere in risalto il carattere semplice sincero, onesto, ma non sciocco, di renzo. In questo capitolo predomina certamente il dialogato vivo e incalzante, fino al momento in cui don Abbondio, è costretto a chiamare Perpetua, come l'unica responsabile della violazione del segreto. Il commento di Manzoni tende ora alla pietà verso la sua vittima. Manzoni è narratore sottile e vigile al tono del romanzo e sa passare dal comico al drammatico con tutte le sfumature possibili. Anche qui la tragedia quotidiana di don Abbondio si conclude con l'approdo finale nel letto.L'altra parte del capitolo degna di rilievo è certamente quella del monologo di Renzo. Manzoni si è soffermato sui minimi particolari psicologici, che rivelano l'ira Impotente e fantastica di Renzo. Manzoni vuole soffermarsi di proposito su questo aspetto della vendetta personale contro l'oppressore. Egli fa arrestare Renzo e la sua ira, perché il Pensiero di Lucia, della sua religiosItà prevarranno In lui sulla vendetta. La quale spetta solo a Dlo.Il secondo capitolo si conclude con le donne pettegole,amiche di lucia,vanno a casa di don abbondio per vedere se effettivamente fosse vero che lui avesse preso il febbrone. Se noi, volessimo questo capitolo, dovremmo giudicarlo come un capitolo prevalentemente realistico- descrittivo.Prendendo spunto dal contesto storico-sociale e dalla caratterizzazione dei personaggi riesce a dedurre che il vero storico è anche vero morale. Per comprendere meglio l’ aspetto realistico-oggettivo dei promessi sposi, ci aiuta molto un breve rapporto con il romanzo Fermo e Lucia.In quella prima stesura infatti mancava una descrizione dettagliata del sonno turbolento di don abbondio,il dialogato era breve e meno efficace e inoltre il dialogo tra don abbondio e perpetua(che si chiamava Vittoria) era riassunto.la trama complessiva del romanzo era la stessa ma mancava il distacco tonale e oggettivo,caratteristico del 2 capitolo.Nella figura di Fermo,egli ha un carattere più ribelle.Fermo sarà sempre coerente a questo risentimento sociale dei poveri contro i potenti.la figura di lucia ,invece, rimane pressoché invariata