Sei sulla pagina 1di 5

L’OPERA

Il 5 maggio è l’ode rivolta a Napoleone siccome lui segnava un’epoca. La grandezza di Napoleone viene esaltata tramite
Manzoni. Napoleone muore il 5 maggio in esilio. Lui emerge come generale della rivoluzione francese e grazie alla sua
capacità di essere un abile stratega. Nel 1796 gli viene assegnata la campagna d’Italia. In Italia insorgono diverse realtà locali e
per questo gli italiani vedono Napoleone come un liberatore che scaccia finalmente gli austriaci. Il periodo che va dal 1796 al
1799 prende il nome di triennio giacobino cioè di coloro che reclamano la libertà seguendo i principi della rivoluzione francese
di fratellanza uguaglianza e libertà.
Napoleone dalla campagna d’Italia diventò potente e conosciuto e fece un colpo di Stato in Francia e nel 1804 e si fa
proclamare l’imperatore dei francesi. In seguito continua la guerra ma l’Europa, in particolare Austria, Inghilterra, Russia e la
Prussia vedono Bonaparte come un pericolo ma nonostante ciò la campagna di Napoleone va avanti e arriva a conquistare tutta
l’Europa tranne l’Inghilterra.
Nel 1812 decide di iniziare la campagna di Russia.
I russi abbandonano Mosca bruciandola e astutamente indietreggiavano e Napoleone a causa del freddo e per la mancanza di
cibo è costretto a ritirarsi ma viene colpito a Lipsia contro la coalizione e per la prima volta viene pesantemente sconfitto.
Napoleone viene imprigionato nell’Isola d’Elba e le nazioni vincenti si uniscono fondando il congresso di Vienna dove alla
base ci sono due principi:
 Il principio di legittimità secondo il quale i vecchi sovrani devono tornare sul trono
 Principio di equilibrio dove bisogna dividersi i territori riconquistati.
Napoleone tenta un’ultima carta, decide e riesce a fuggire dall’Elba, arriva in Francia, fa un colpo di Stato e governa la Francia
per 100 giorni ma le grandi potenze si coalizzarono e nella battaglia di Waterloo Napoleone perderà definitivamente e sarà
mandato a Sant’Elena dove morirà il 5 Maggio del 1821.

NAPOLI

Nel 1806 Maria Carolina d’Asburgo fu cacciata e Napoleone mise sul trono di Napoli Giuseppe Bonaparte, suo fratello fino al
1808 sostituito poi da Murat infatti parliamo di età Murattiana dal 1806 al 1815. Napoleone portò in Francia numerose opere
italiane che oggi si trovano ancora lì.
LA POESIA
Il 5 maggio è uno dei componimenti di Alessandro Manzoni a carattere storico e fu scritta di getto in soli tre giorni. Circolò
manoscritto perché vietata dalla censura austriaca, ebbe grande importanza in Europa e nel resto del mondo tanto che fu
tradotta anche in tedesco da Goethe.
La poesia si articola in tre parti: 
 Dai versi 1-24 Manzoni tratta della morte di Napoleone.
 Dai versi 25-60 Manzoni ripercorre la carriera politica e militare di Napoleone.
 Dai versi 61 a 108 l’eroe viene descritto durante il suo esilio sull’isola di Sant’Elena. È composta da 18 strofe, da sei
settenari ciascuna e ha un registro alto e sostenuto e in esso si realizza in pieno il principio manzoniano del vero storico,
vero morale. Manzoni ripercorre le imprese di Napoleone assumendo un atteggiamento equilibrato senza far sì che la sua
opinione possa mescolarsi con quella del mondo intero: di chi ama o di chi odia Napoleone. Lo scopo di Manzoni in
quest’opera è esaltare la fede. Manzoni immagina che negli ultimi anni della sua vita Bonaparte abbia compreso i suoi
errori e che con l’esilio abbia espiato le sue colpe affidandosi a Dio. L’ultima parte dell’ode è quella principale.
Napoleone, quindi, con il dolore che è provvidenziale riesce a riabilitarsi. Nel verso 31 si pone un interrogativo quasi
con tono drammatico chiedendosi se la gloria di Napoleone fu davvero reale. Preferisce che la risposta venga data dai
posteri e si limita a invitare tutti a chinare il capo di fronte la grandezza di Dio, il quale è l’unico artefice del destino
umano. La vicenda storica di Napoleone per il Manzoni deve suscitare in noi lettori una vera e propria riflessione sui
sentimenti e sulla fede soprattutto su quello che ci aspetta dopo la vita terrena. Nel componimento non viene mai
nominato in maniera diretta Napoleone perché la sua identità si può dedurre dal titolo ed anche perché il suo ricordo è
inevitabilmente ancora vivo nel pensiero di tutti. All’interno di questa ode, Manzoni usa anche metafore, anafore, un
enjambement, delle antitesi e delle sineddoche.
PESSIMISMO LEOPARDIANO
Al centro del pensiero poetico di Leopardi c’è una visione pessimistica dell’esistenza dell’uomo. Questa visione attraversa
tre/quattro stadi che gli studiosi hanno così suddiviso:
 Pessimismo individuale: nasce dalla sua condizione personale e non viene superato dal poeta.
 Pessimismo storico: Leopardi sostiene che la condizione di sofferenza dell’essere umano è dovuta a un’evoluzione
storica. Nel corso dello sviluppo storico sociale l’uomo si è allontanato dalla natura, ha abbandonato gli istinti e ha
rafforzato la ragione. Quindi l’uomo è diventato più consapevole della propria condizione di sofferenza.
 Pessimismo cosmico: in questa fase la visione pessimistica di Leopardi si incupisce, il dolore e la sofferenza non
appartenevano soltanto all’essere umano ma a tutto il cosmo, inoltre questa condizione di dolore e di sofferenza è un
dato esistenziale e non storico cioè non dipende da un’evoluzione storico sociale dell’uomo ma è una condizione che
nasce con l’uomo stesso da tutte le epoche. Quindi mentre nella fase del pessimismo storico Leopardi riteneva che gli
uomini del passato erano stati felici e poi con lo sviluppo storico avevano assunto consapevolezza del dolore, nella fase
del pessimismo cosmico Leopardi ritiene che anche gli antichi erano infelici, gli uomini nascono infelice e muoiono
infelici.
 Pessimismo sociale: qui Leopardi negli ultimi anni della sua vita non abbandona la visione pessimistica però in lui si fa
strada la speranza che gli uomini possano reagire alla natura maligna attraverso l’umana solidarietà. La poesia che
meglio interpreta questo pensiero è la Ginestra, un fiore che cresce sulle pendici del Vesuvio e che è destinata a essere
distrutta dalla lava ma che tuttavia cresce nuovamente con tenacia, resistendo al suo destino.

Potrebbero piacerti anche